lunedì 29 febbraio 2016

Dicono del Milan


Con la vittoria contro il Torino, il Milan ottiene il nono risultato utile consecutivo, cosa che non accadeva dall’aprile  2013, la differenza con le stesse partite dell'andata è notevole, i rossoneri all'andata avevano 10 punti e avevano collezionato 4 sconfitte, adesso hanno raccolto 18 punti e nessuna sconfitta.
Il Milan è stato anche stavolta prudente, ma ha fatto comunque la partita, ha voluto fortemente la vittoria e forse hanno pure ragione quelli del Torino che meritavano il pareggio, ma credo che la vittoria del Milan, sia legittima.
Anche Berlusconi vuole una squadra padrone del campo e del gioco, ma questa squadra gioca per quello che possono dare gli interpreti oggi a disposizione, meglio di così, più di questo non si può fare e lo dimostra il fatto che tutti stanno rendendo al meglio delle proprie possibilità.
Il Milan è una squadra che sta bene, Mihajlovic è riuscito a dargli un’identità, nel gioco sicuramente si potrebbe fare di più, ma lo spirito è quello giusto, come punto di partenza ci siamo, manca il giocatore che ti inventa la giocata, che ti manda in gol e nonostante Bonaventura sia imprescindibile per questa squadra, è un giocatore tosto e generoso, ma non è Vazquez o Saponara.
E' un momento molto molto difficile, la squadra ha trovato solidità e compattezza, ma ha perso progressivamente il suo potenziale offensivo, nelle ultime partite Bacca e Niang, sono stati spettatori non paganti e credo che non sia solo uno scadimento di forma, manca chi illumina l'azione sui 16 metri. 
Ogni Partita è molto complicata, bisogna vincere per non perdere terreno con chi sta davanti, il Milan nel girone di ritorno, ha una media da Champions League, sul fatto poi di vincere tutte le partite, stando alla provocazione di Berlusconi, non è umanamente possibile, almeno con questo Milan, però bisognerà fare più punti possibili.
Intanto si consolidano le prestazioni di Zapata e Honda, che stanno facendo molto bene, così come tutti gli altri, la squadra ha combattuto come sempre, ora l'ambiente è tornato caloroso, il Milan nelle ultime 20 partite, ha fatto solo due sconfitte, contro Bologna e Juventus. 
È un peccato che Mihajlovic, non abbia capito subito come far giocare questi giocatori, se avessero giocato così fin dall'inizio della stagione, ora non dovrebbero rincorrere, anche se la squadra non è totalmente attrezzata per il terzo posto, per me mancano almeno due o meglio tre giocatori.
La squadra è finalmente quadrata e può fare risultato con chiunque, gli manca qualche punto in più, quelli che gli avrebbero permesso veramente, di giocarsela ancora di più per il terzo posto. 
Il Milan ha ottenuto quello che voleva e doveva ottenere, l’atteggiamento è stato perfetto, ha aggredito alto ed è tornato sempre sull'avversario, attaccando in maniera decisa tutte le seconde palle, concedendo praticamente poco ai granata, grazie alla difesa con Zapata su tutti.
Il Milan ha fatto ancora una partita, con tutti i suoi giocatori concentrati al massimo, ha avuto poche occasioni e le ha sfruttate, c’era molta attesa per questa gara, il Milan solitamente prima le steccava, il campionato è ancora lungo e ci sono molti scontri diretti, intanto pensiamo a conquistarci martedì una finale, che in coppa Italia manca da un pò.
Foto tratte dal web.

domenica 28 febbraio 2016

.... sopra la panca....

27 febbraio 1907 nasceva il rosa e il nero, 109 anni fa Giuseppe Airoldi indirizzava una lettera a Giosuè Whitaker, spiegando che anche il Genoa aveva gli stessi colori e gli proponeva di cambiare il rosso e il blu, con il rosa e il nero, quelli dell'amaro e del dolce, considerata l'alternanza dei risultati, si potrà quindi: bere l'amaro di colore nero quando si perde , mentre quando vince bere il liquore dolce di colore rosa.
Il Palermo ha festeggiato la ricorrenza, prendendo un punto contro il Bologna, in una gara molto equilibrata, con poche vere azioni sotto porta, diciamo che per i due portieri, impegnati solamente un paio di volte, può considerarsi una domenica tranquilla.
Per il Palermo miglioramenti sotto tutti i punti di vista, sicuramente più per la formazione il più vicino a quella ideale, che per il lavoro svolto in settimana da Jachini, finalmente è rimasto fuori Struna e si è visto, così come si è vista  la differenza tra Maresca e Jajalo, ora Jachini deve fare l'ultimo sforzo, cambiare Andelkovic con Goldaniga non appena rientra e far giocare Brugman da mezzala al posto di Chochev e il Palermo migliorerà ancora.
Ottima la gara di Pezzella, che ha fatto vedere di essere già pronto per la prima squadra e dell'esordiente portiere Posavec, certo bisognerà aspettare conferme per entrambi, ma l'inizio è buono, come il punto preso contro il Bologna.
Meno male che le tre squadre dietro hanno perso tutte e il vantaggio su di loro è aumentato di un punto, sul Frosinone terz'ultima si è portato da tre a quattro punti, ma adesso ci sono Inter e Napoli, sarebbero stati meglio i tre punti, ma chi si contenta gode e retrocede in serie B.
Comunque scherzo o almeno spero che non sia così, al di la del risultato però, si è visto un Palermo più compatto e ordinato, ripeto per merito degli interpreti, ma è un Palermo che è ben poca cosa, specialmente la davanti, dove Gilardino può sbattersi quanto vuole. ma è troppo solo.
Belle le prestazioni di Posavec, Maresca e Pezzella, anche se tutta la squadra a mio avviso, ad esclusione di Andelkovic e Chochev, ha fatto una buona partita, slegata tra loro ma buona nei singoli, il portiere croato poi è stato sempre attento, dimostrando carattere e attitudine al ruolo, anche se non mi dimenticherei di Alastra.
Maresca è stato il vero faro, ha messo becco in tutte le azioni, sia propositive che di contenimento, ha dettato la partita ai suoi e agli avversari, posso tranquillamente affermare che senza di lui avremmo visto il solito Palermo, sfilacciato e allo sbando.
E poi c'è un riconoscimento particolare per Pezzella, segno che il Palermo dovrebbe puntare di più sul proprio vivaio, senza inseguire molte meteore straniere, che anche se sono dei buoni calciatori, devono pagare sempre lo scotto dell'ambientamento.
Capisco che i soldi si fanno meglio con le trattative estere, di quelle che non è chiaro mai nulla, ma continuare ad insistere con Chochev o Quaison, quando possiamo far giocare Pezzella e Bentivegna è una pazzia, Chochev e Quaison, così come Andelkovic e Jajalo, sono delle buone riserve, punto, Struna manco quello. 
Sotto la panca .... sopra la panca rosanero al momento c'è Iachini, ma secondo la mia personalissima opinione, per il prossimo anno in A o in B, sarà fatta un'altra scelta, escludo un'altra soluzione Sudamerica, poi per la terra bruciata che il presidente si è fatto attorno con gli allenatori, penso che la soluzione sarà quella di un giovane rampante dalla serie B.
Il valzer delle panchine in vista della prossima stagione è già iniziato, Allegri resterà alla Juventus, la Roma confermerà Spalletti e Sarri non si muove dal Napoli, forse Sousa lascerà Firenze a causa degli attriti di mercato di gennaio, magari allettato dal progetto dello Zenit, così come Conte che sembra ormai promesso sposo al Chelsea.
All'Atalanta il ciclo Reja sembra terminato e si parla della possibilità che arrivi Ballardini o Prandelli come possibili successori, mentre Donadoni se non dovesse andare al Milan per sostituire Mihajlovic, resterà saldamente a Bologna, per Castori invece, la conferma dipenderà dalla salvezza.
Confermatissimo Maran al Chievo, che andrebbe via solo per una grande e Giampaolo all'Empoli, Stellone e Gasperini si contendono la panchina del Torino, mentre al Genoa dovrebbe andare Juric,  Mancini resterebbe all'Inter solo in caso di conquista del terzo posto, diversamente l'idea sarebbe Sampaoli.
La Lazio non confermerà Pioli, candidato alla sua successione Di Francesco, che potrebbe anche sposare la causa Fiorentina, stesso discorso di Mancini per Mihajlovic, conferma solo con il terzo posto, qui il ventaglio dei pretendenti è più ampio, si passa da Donadoni ad Emery e a Di Francesco.
Richiestissimo Di Francesco quindi, lascerà Sassuolo al 99 %, al suo posto potrebbe arrivare Iachini, mentre a Palermo prende quota la candidatura di Ventura, idea anche per la guida della Nazionale orfana di Conte, poi per Montella, Colantuono e Delneri, tutto dipenderà dalla permanenza e la classifica delle loro squadre.
Come vi dicevo e sono sicuro, Iachini, lascerà il Palermo a Giugno, indipendentemente dalla salvezza e se non si accasa al Sassuolo, andrà eventualmente alla Sampdoria, Zamparini è veramente convinto su Ventura, anche se Cairo vorrebbe trattenerlo, ma il destino del tecnico granata sembra segnato, bisognerà vedere se è disposto a venire a Palermo e se non andrà in Nazionale, Mancini permettendo, comunque sia però, prima c'è da ottenere una difficile salvezza.
Foto tratte dal web

mercoledì 24 febbraio 2016

30 anni di Berlusconi.

Il 20 febbraio 1986, Silvio Berlusconi acquistava il Milan da Giuseppe Farina, ripianava il deficit salvandolo dal fallimento, per poi portarlo a vincere in questi 30 anni 28 trofei, di cui 13 internazionali. 2 Coppe Intercontinentali, 1 mondiale per club, 5 Champions, 5 Supercoppe europee; poi 8 scudetti, 1 coppa Italia e 6 supercoppe di lega. 
Con Sacchi il Milan è salito sul tetto del mondo, opera proseguita con Capello e Ancelotti, dopo 30 anni e in un momento economicamente particolare per i colori rossoneri, Berlusconi intende orientarsi verso un Milan giovane, con tanti italiani e molti giocatori del settore giovanile rossonero.
L'operazione doveva essere avviata già lo scorso anno con Inzaghi, l'ex 9 rossonero non ebbe lo stesso coraggio, che ha avuto quest'anno Sinisa, così il progetto "Italmilan" è partito quest'anno, con i vari Donnarumma, Calabria, Antonelli, De Sciglio ed ora anche Locatelli, aggregato dopo l’addio di Nocerino.
Una rosa sempre più giovane, dove oltre ai già citati bisogna aggiungere anche, Romagnoli, Niang, Josè Mauri e Stefan Simic richiamato dall’Hajduk Spalato, senza dimenticare Alessandro Livieri, portiere del 1997, promosso a terzo portiere in attesa del recupero di Diego Lopez. 
Manuel Locatelli sarebbe dovuto aggregarsi alla prima squadra, a partire dalla prossima stagione, ma il Milan ha deciso di anticipare i tempi, classe 1998, è dotato di grande qualità, piedi buoni, ottima visione di gioco e gran tiro, può giocare sia davanti alla difesa che da mezzala, fa parte della lista dei 50 migliori calciatori del 1998, stilata dagli inglesi del Guardian.
Il Milan torna da Napoli con un punto, che paradossalmente peggiora la sua classifica, visto che: Fiorentina, Roma e Inter hanno vinto tutte, servirà solo per il morale e per l'autostima ? lo vedremo a maggio, se guardiamo ad un girone fa, i progressi più che per il gioco, si notano per il concetto di squadra, con tanta differenza dal tragico 4 a 0 dell'andata.
Sicuramente e comunque, c'è ancora una differenza abissale con il Napoli, specie nel gioco, ma il Milan di Mihajlovic ora è una vera squadra, gioca e lotta da squadra, magari non farà la partita e non sarà padrona del gioco, ma è compatta, concentrata, determinata, tosta e coriacea.
E' vero, ha lasciato l'iniziativa ai partenopei (come accade oramai spesso di recente), ma gli ha concesso pochissimo e meritando alla fine anche il punto, se vogliamo è un Milan che assomiglia sempre più al suo allenatore e questo è sintomo di un buon lavoro del tecnico, su tutti i fronti.
Bacca e Niang sono stati i peggiori in campo, ma credo che non sia stata solo colpa loro, pochi, brutti e cattivi, i palloni ricevuti, la squadra ha pensato quasi esclusivamente a difendere, da vittima sacrificale come era stata presentata, poi alla fine volendo guardare il bicchiere, mi sembra mezzo pieno, specie per quanto riguarda la fase difensiva, che negli ultimi anni non era stata soddisfacente.
Mihajlovic il terzo posto vuole giocarselo, con grinta e determinazione, i suoi giocatori da qualche tempo sembrano più convinti e determinati, il Milan è corto e compatto, "provinciale", quel Milan che io avevo invocato in post precedenti, quello che concede poco, solo tiri dalla distanza che raramente centrano la porta.
Il Milan a Napoli ha fatto un discreto filtro a centrocampo e le punte si sono sacrificate in copertura, la difesa è stata attenta e concentrata, Zapata e Alex sono stati quasi perfetti, tutto funziona a meraviglia, tranne la mancanza dei tiri rossoneri verso la porta.
Milan basso e compatto, che nel finale prova ad assestare il colpaccio, prima con Menez che organizza un contropiede, da palla a Niang, che stanchissimo tira in fallo laterale e poi con Honda, che costringe Reina all'unica difficile parata della partita, così il Milan conquista un punto, fortemente voluto con grande personalità.
Un Milan in evidente crescita, pareggia a Roma e vince a San Siro con Fiorentina e Inter e ora pareggia pure a Napoli, i progressi sono evidenti anche dal punto di vista dei risultati, ci è voluto tempo ma ora il Milan è molto più squadra e quello che è più importante, ora tutti forniscono prestazioni positive.
L'atteggiamento prudente di Napoli, non ha favorito la fase offensiva, ma giocare a viso aperto contro gli azzurri, sarebbe stato un suicidio, meglio un Milan tutto grinta e sostanza, nonostante alla vigilia le dichiarazioni di Berlusconi su Mihajlovic, hanno sottolineato l'insoddisfazione del presidente, sul tecnico serbo, in pratica una dichiarazione di sfiducia.
Credo che pur non essendo "Guardiola", Mihajlovic sta facendo il massimo con quello che ha, per il gioco spumeggiante che vuole Berlusconi, però servono altri giocatori e poi, le voci sul futuro del tecnico rossonero, possano comunque destabilizzare la squadra, soprattutto per la rincorsa all'Europa, Mihajlovic ha fatto un buon lavoro, specialmente sul gruppo.
Il Milan è arrivato a Napoli dopo giorni di festeggiamenti per il trentennale e potevano rappresentare una distrazione, Mihajlovic ha mantenuto alta la tensione, cosa che raramente si era vista nelle ultime deludenti annate, per quest'anno è difficile che si possa fare meglio, è partita male all'inseguimento del trequartista presidenziale non esisteva, poi il tentativo di recuperare Cerci, quando la soluzione (4-4-2) era la più logica e a portata di mano.
Forse non sarà quest'anno che arriverà in Champions, ma la strada per tornare grandi è imboccata e non vedo ad oggi allenatori migliori e disponibili, il lavoro di Mihajlovic tutto sommato non è male, forse non sarebbe il caso di ricominciare con un altro, di nuovo tutto da capo, cambio di modulo, cambio di schemi e inevitabile cambio di uomini.
Finalmente dopo anni, tutto il reparto arretrato sta funzionando e la squadra è molto solida, ora ha un’anima e una fisionomia, continuando così si può sperare per il terzo posto, finalmente la squadra ha una base su cui lavorare, migliora gara dopo gara, anche se centrare la qualificazione in Champions, sarà cosa complicata. 
Al momento il distacco dalla Fiorentina terza è di otto punti, e dietro ci sono Inter e Roma, il Milan è sesto e a dodici giornate dalla fine, è fuori dalle due competizioni europee, anche dopo i soldi spese in estate e il più nove (Milan 44 (+9) in classifica rispetto alla scorsa stagione.
Il Milan ha ottenuto 8 punti contro Roma, Fiorentina, Inter e Napoli, in campo non molla (tutta un'altra cosa rispetto al Milan degli anni scorsi), sta bene fisicamente, corre dall’inizio alla fine, è un gruppo compatto, ma da qui a maggio, dovrà battere tutte le piccole e possibilmente anche: Juventus e Roma, in sostanza il concetto del presidente.
I rossoneri a Napoli, nel finale hanno addirittura rischiato di fare il colpaccio, il terzo posto è lontano 8 punti, ma il Milan dovrà lottare sempre in questo modo, il sogno della Champions, ora sembra ancora di più irraggiungibile e sicuramente lo è, ma non vogliamo una squadra che molli adesso.
I rossoneri sono una squadra, poco spettacolare si, ma tosta, solida, quadrata e soprattutto difficile da battere, questo può e deve dare grande fiducia e autostima, per recuperare nelle prossime giornate, i punti a Fiorentina, Roma e Inter, anche se la Champions resta lontana, c'è da lottare almeno per l'Europa league.
Foto tratte dal web.

lunedì 22 febbraio 2016

Si mette veramente male.

“Iachini è la persona giusta. Per quest’anno non esonererò più nessuno” queste le parole di Zamparini, ora se Iachini è la persona giusta, perché è stato esonerato e comunque non è stato richiamato alla prima difficoltà ? perchè cambiare così tanto prima di richiamarlo ? e dopo questo 5 a 0 cambierà ancora ?
Con Iachini tutto ricomposto, ma vi assicuro che i due faranno buon viso a cattivo gioco fino alla fine della stagione, proveranno a risollevare la delicata situazione di classifica  e poi qualunque sarà il risultato finale, le due strade di separeranno. 
Il 5 a 0 di Roma, ha rimarcato se ce ne fosse stato ancora bisogno, che il Palermo è una squadra senza idee, in totale confusione e senza la minima convinzione nei propri mezzi, domenica c'è il Bologna in casa alle 12 e 30, un orario solitamente indigesto per i rosa e serviranno indiscutibilmente i tre punti. 
Contro la Roma, la gara è stata disastrosa sotto tutti i punti di vista, tanti gli errori dei singoli e di squadra, purtroppo per questa partita e per l'ennesima volta c'è poco da dire, c'è invece molto da dire su Struna, molte, troppe le sbavature e gli errori individuali dello sloveno, che dimostra ancora una volta, che la serie A non è la sua categoria.
Ora bisogna pensare e bene alla prossima sfida contro i Bologna, dove non è possibile sbagliare, un pareggio o un'altra sconfitta, sarebbero deleterie non solo per la classifica, ma anche psicologicamente, la zona retrocessione è distante, solo tre punti dal Frosinone terz'ultimo a 23 punti.
In mezzo c'è la Sampdoria a 25, ma con un organico di gran lunga superiore ai rosa e ai ciociari, mancano dodici giornate dalla fine e in coda per la salvezza, tutto è ancora possibile, anche il Verona è tornato a sperare, la salvezza per loro è a 6 punti e l'ultima partita di questo campionato, noi la giocheremo con loro.
Classifica alla mano, sono almeno otto le squadre che rischiano, il Verona, il Carpi, il Frosinone, quest'ultimo domenica andrà allo scontro diretto con la Sampdoria, sulla carta i blucerchiati non dovrebbero avere problemi a salvarsi e non dimentichiamoci comunque che a Frosinone dobbiamo andarci anche noi.
Dopo la Sampdoria e oltre al Palermo, ci sono: l'Atalanta, il Genoa e l'Udinese, ma queste sono più tranquille, per punti ed organico, anche se il prossimo turno sarà pieno di scontri diretti, il Palermo in casa con il Bologna, il Carpi con l'Atalanta, la Sampdoria con il Frosinone e senza dimenticare Chievo-Genoa e Udinese-Verona, domenica sera se ne saprà di più.
Una cosa la possiamo stabilire già adesso, continuando con queste prestazioni, la serie B è sempre più vicina, bisogna ripartire ma la prossima partita contro il Bologna, che ha fermato la Juventus dopo 15 vittorie consecutive, non sarà gara per niente facile e poi con i giocatori che a detta di Jachini non sono più quelli di prima, sarà ancora peggio.
Rimboccarsi le maniche è il minimo ed è anche scontato, bisogna vedere se ce la voglia e lo spirito per rimboccarsele, mettere da parte quei 3 o 4 giocatori che non centrano nulla in questa categoria e sostituirli con quelli d'esperienza, che fino a questo momento sono stati utilizzati quasi niente, per non parlare degli acquisti di gennaio che non si sono ancora visti.
Sarà poi che a me il 3-5-2 non piace, ma credo che questo modulo dopo l'addio di Dybala, non faccia per niente al caso di questa squadra, alla fine dopo tanto "esonerare", siamo tornati al punto di partenza, senza gioco e senza idee, ora se ha esonerato Jachini in queste condizioni e dopo la vittoria con il Chievo, cosa ci dobbiamo aspettare ?
Foto tratte dal web.

martedì 16 febbraio 2016

Molto dipenderà da lunedì.

Milan terzo e vincitore della Coppa italia, come obiettivo principe mi piace, certo non dovremo più lasciare punti per strada, come è successo contro le squadre che attualmente sono dal quintultimo posto in giù, Mihajlovic aveva annunciato che sarebbe stato un girone di ritorno diverso rispetto al girone d'andata e vi devo dire che adesso un'idea di gioco c'è.
Finalmente gli esterni alti si accentrano per fare spazio alle sovrapposizioni, cosa che De Sciglio e Antonelli hanno fatto in modo egregio, i centrali aggrediscono alti gli attaccanti, coperti dai laterali bassi, insomma comincia a funzionare.
Se guardiamo bene Antonelli ha fatto un sacco di diagonali e poi anche in avanti, per esempio sul presunto fallo di Gabriel Silva in area, prima Niang va ad occupare lo spazio centrale, lasciato libero da Bacca defilato e sulla respinta, Niang si toglie dal fuorigioco e lo spazio a centro area è coperto da Bonaventura.
Un girone di ritorno e di rivincite, così diceva Mihajlovic e se il buon giorno si vede dal mattino .... quattro vittorie e due pareggi, che trasformati in soldoni sono, 14 punti in 6 partite nel girone di ritorno, 3 vittorie contro Fiorentina, Inter e Genoa, 9 punti contro zero dell'andata.
Un ruolino che fa crescere le convinzioni e la fiducia in se stessi, lunedì sera al San Paolo la voglia di prendersi un'altra rivincita, a San Siro era arrivata una cocente sconfitta, uno 0 a 4 che non ha lasciato scampo e che forse è servito molto.
Il Milan di adesso è un'altra squadra, certamente non è all'altezza del Napoli, ma non parte nettamente sfavorito, peccato che ai rossoneri manchi Kucka e che Bertolacci non abbia ancora dimostrato tutto il suo valore, come sta facendo Romagnoli, il Milan concede ancora eccessivi patemi nei minuti finali, ma chi lo sa.
La strada sembra ormai tracciata, non è ancora il miglior Milan, ma è un Milan finalmente concreto ed efficace, a differenza di quanto visto nelle ultime stagioni, anche se non eccelle in qualità, ha un modulo definito e ora anche un gioco (anche se ancora da perfezionare) ed un equilibrio consolidati, dopo mesi di alti e bassi.
Inter e Fiorentina hanno visibilmente rallentato, la più vitale è la Roma, che ha infilato quattro successi consecutivi, per gli uomini di Mihajlovic l'obiettivo è diventato rimontare e raggiungere il terzo posto, sicuramente difficile se non addirittura impossibile, ma bisogna provarci e almeno arrivare a due punti dai capitolini, per poi giocarsi tutto nell'ultima a San Siro, proprio contro i giallorossi.
Il progressivo miglioramento, autorizza a sperare per il terzo posto, contro il Genoa si è vista una prestazione convincente, bisogna ancora però gestire meglio il calo di tensione, del resto dopo la fallimentare esperienza di Inzaghi, Sinisa ha riportato a Milanello ordine e disciplina e i risultati si stanno vedendo, con i giocatori che stanno rendendo al massimo delle loro possibilità.
Unico neo Balotelli, entrato nel finale poco convinto e poco utile alla squadra, fuori dal campo si sta comportando bene, ma in campo no, tornerà al Liverpool e senza l'europeo, oramai sono evidenti le gerarchie e Mario è sempre più ai margini.
Indubbiamente dopo gli anni di Allegri ed Inzaghi, al Milan serviva uno come Mihajlovic, forse non è bravissimo, ma è capace di mettere le persone al loro posto e in grado di prendere decisioni senza compromessi.
Foto tratte dal web

lunedì 15 febbraio 2016

Palermo allo sbando.

Iachini, Ballardini, Viviani, Bosi, Schelotto, Tedesco, Bosi e adesso di nuovo Jachini, siamo già a otto avvicendamenti e quest'anno in merito si è superato abbondantemente i cinque avvicendamenti dell'anno della retrocessione, una stagione travagliata come non mai, con il Palermo sempre più una vera "barzelletta" del calcio italiano. 
Doveva essere l'avvio anticipato del nuovo progetto quello con Schelotto, ed invece come era prevedibile, non c'era nessun progetto e non sappiamo, se l'ex giocatore del Boca, non abbia  lasciato il Palermo a causa delle note ingerenze del presidente sulle formazioni.
E' vero che il Palermo ha molti, forse troppi giocatori da mettere in evidenza, tanto che occorrerebbe giocare in 15 o 18 per fare giocare tutti quelli da vendere, fare giocare i giovani per farli crescere è un conto, ma senza imporli, perchè ci sono tempi e situazioni, poi se devi farli giocare per venderli il più presto possibile, non è calcio, è un banchetto di frutta e verdura. 
Non capisco quale sia la strategia economica così importante, nel dover mettere in mostra Struna, Jajalo e Djurdjevic, a favore dei procuratori e a sfavore della squadra, la verità non la sapremo mai, perchè il presidente è il più abile bugiardo mai esistito.
Condivido con molti tifosi il fatto che, se non fosse stato per lui saremmo ancora in quarta serie e che è questa la fine che faremo appena se ne va, ma perchè non essere più lineare, più logico, più coerente, tanto in un modo o nell'altro i costi sono gli stessi. 
Tanti, troppi cambiamenti, ogni anno paga un direttore sportivo senza farlo lavorare, delegittimandolo o addirittura cacciandolo, si delega tutte le decisioni, stando a Palermo 2 giorni a settimana e non sempre, spende e spande per tutti i tecnici che assume e licenza e poi non è neanche chiarissima la gestione dei giocatori, che quando li rivende deve dare soldi a tutti.
Per me se deve tenerci così in serie A, preferisco la serie B o la lega pro con un altro imprenditore, siamo la barzelletta della serie A, passiamo tutto l'anno con il patema delle retrocessione, non abbiamo nessuna speranza di toglierci qualche soddisfazione e quello che è peggio, non ci divertiamo più, perchè il calcio è spettacolo, è divertimento.
Non puoi vedere il Palermo soffrire per tutta la partita e perdere e se vince è solo per un puro caso, tanto che ti vergogni pure a dire che abbiamo vinto, Bosi e Tedesco guideranno il Palermo fino al termine di questo campionato, queste le parole di Zamparini, che ha aggiunto: "una soluzione valutata bene dal sottoscritto dopo l’addio di Schelotto" e allora come mai Jachini ?
Adesso non è più il momento di fare polemiche, bisogna stare uniti e pensare al bene del Palermo, queste sono le uniche parole che contano e che devono essere rispettate, nel Palermo c'è troppa confusione, questo è quello che si è visto nella partita contro i granata, cosa che non fa bene alla squadra e si è visto in campo.
Una squadra senza idee, senza la giusta cattiveria agonistica per poter ribaltare il risultato e conquistare i tre punti del sorpasso, quella con il Torino doveva essere la partita da vincere ad ogni costo, ora la classifica dice che il Palermo è a 26 punti e nonostante abbia mantenuto sotto cinque squadre, Frosinone con 22, Sampdoria e Genoa con 25 sono lì e si fanno minacciose.
Vedremo se dopo questa grande confusione, il reintegrato Iachini, riuscirà a dare la tranquillità di cui la squadra ha bisogno e uno straccio di gioco che comunque non avevamo neanche nel momento in cui è andato via.
Il suo ritorno avviene in un momento molto difficile, non so se la squadra riuscirà ad uscire in tempo da questa crisi, mantenere la categoria sarà come un'altra promozione, servirà anche il sostegno della tifoseria, oltre a quello del presidente, tutti insieme per aiutare la squadra in questo difficile momento. 
Venti giorni fa, staffilate dirette e neanche tanto velate da parte di Zamparini, nei confronti di Iachini e ora torna ad allenare il Palermo, scorie e frecciate sembrano magicamente dimenticate, una cosa era certa, il Palermo visto contro il Torino era un Palermo allo sbando, con il destino segnato.
Intanto tra gli sperperi di denaro e i continui voltafaccia con tecnici e dirigenti, sembra che oltre ad avere chiesto il risarcimento dei danni a Schelotto, Mihajtovic e compagnia, con la conseguenza di avere rotto i rapporti, siamo rimasti senza un vicepresidente (Miccichè era già stato messo da parte a favore di Mihajtovic) e non si capisce che fine farà Tedesco, visto che Jachini ha già il suo staff fedelissimo.
Di sicuro si annuncia per l'estate e già nei giorni a venire, un drastico ridimensionamento di collaborazione tecnica, Gerolin è oramai all'addio, si aspetta solo il 30 giugno per ufficializzare il divorzio, mentre saranno delle figure meno operative, Curkovic, Lemic e Riso, quest'ultimo agente di un Cristante che a fine stagione non sarà riscattato. 
Palermo dunque di nuovo nelle mani di "pinocchio" Zamparini, responsabile unico delle "zamaparinate", senza interferenze esterne di "gatto e di volpe", speriamo intanto di restare in serie A e che nel frattempo la "fata turchina", anche nello spirito di Santa Rosalia, gli illumini la strada da percorrere.
Foto tratte dal web.

mercoledì 10 febbraio 2016

Palermo punto d'oro.

Dopo il pareggio con il Sassuolo, per il Palermo la situazione in classifica, è rimasta quasi del tutto invariata, ha mantenuto il quindicesimo posto con 26 punti e il punto in più sul Genoa, ha allungato di un punto sulla Sampdoria rimasta a due punti, sul Carpi e Frosinone a sette punti e mantenendo 11 lunghezze di distanza dal Verona.
Ora il Palermo ha la possibilità di  raggiungere e scavalcare in classifica il Torino, attualmente a 28 punti e che non attraversa un bel periodo, una partita alla portata, da vincere per cercare di allontanarsi, se non definitivamente ma quasi e mettersi comunque in una posizione un po più tranquilla, anche se le recenti vicissitudini, proprio non appena si erano sistemate quelle precedenti, incideranno ancora una volta, su questo Palermo senza pace.
Con il Sassuolo un punto veramente d'oro, sia per quanto abbiamo esaminato in classifica, sia per come è arrivato, prima il vantaggio con Vazquez in un primo tempo rinunciatario e dedito solo alla difesa, poi il pareggio di Djurdjevic che completa la rimonta e regala un secondo tempo diverso dal primo, con i rosa "vivi" e sempre in partita.
Certo un po di paura c'è stata con l'espulsione di Lazaar, che ha lasciato il Palermo in dieci uomini, ma alla fine, con una grande mano di Sorrentino, che come al solito del resto .... , i rosa si sono portati a casa un punto pienamente meritato. 
Fin che si è giocato in parità numerica, si è visto in campo un buon Palermo, che nel secondo tempo ha giocato a viso aperto, contro una delle migliori squadre del campionato, facendo circolare la palla con molta fluidità, provando a verticalizzare il gioco e riuscendovi con una certa facilità, anche se non sono state tantissime le palle gol. 
Forse perchè finalmente il Palermo si è avvalso del regista classico davanti alla difesa, fondamentale il ritorno da titolare dopo tantissime panchine di Brugman, l'uruguaggio  si è rivelato ideale per il 4-3-3, mettendo in campo oltre alla grinta e il coraggio, anche la qualità e l'organizzazione di gioco, che con Jajalo sono venute sempre a mancare.
Solo che: domenica prossima al Barbera contro il Torino, bisognerà tornare ad utilizzare "i consigli" del presidente?, forse è questo il motivo principale dell'addio di Schelotto, come era già precedentemente accaduto con Jachini e Ballardini e poi: toccherà a Tedesco  traghettare la squadra o sarà Bosi ?
"novità", sempre e solo novità, niente altro che novità, quelle di domenica contro il Sassuolo, sono state delle piacevoli novità, ma quelle che arriveranno ? Brugman calciatore un po più "navigato", ha gestito bene il gioco (è non è la prima volta), Djurdjevic anche se ha segnato, deve ancora migliorare sul piano tattico, al momento gli preferisco Gilardino.
Morganella deve ritrovarsi per tornare quello dell'anno scorso, ma ha bisogno di giocare e poi lui con un piede è di gran lunga superiore a Struna, ditelo a Zamparini, certo sorprende il mancato utilizzo di Cristante, che sia la terza scelta ? che sia stato già bocciato? e pensare che era il grande colpo di mercato.
Il Torino al momento è una squadra in grosse difficoltà, ma ha individuali con molta qualità, tornare a vincere significherebbe avvicinarsi ancora di più alla quota salvezza, 40 punti e forse anche 2 o 3 in meno, oggi è un obiettivo distante 14 punti, ma vincendo potrebbe diventare distante 11 o anche 8 o 9, tra i molteplici problemi, ci sarà poi quello della sostituzione dello squalificato Lazaar.
Toccherà a Tedesco, a Bosi o come al solito a Zamparini scegliere chi dovrà sostituire l'esterno marocchino, Morganella giocherà a destra al posto di Struna (veramente è Struna che gioca immeritatamente al posto dello svizzero), quindi a sinistra tocca a Pezzella o a Rispoli, chi lo sà, domenica ne sapremo di più.
Foto tratte dal web.

martedì 9 febbraio 2016

Il Milan non c'è la fa ancora.

Il grido di paura emesso nell'ultimo post, non è servito e la paura era concreta, altri due punti persi, buttando al vento la possibilità di migliorarsi in classifica e approfittare fra l'altro dei passi falsi di Inter e Fiorentina, il Milan bene o male ha giocato e ha pure avuto la voglia di vincere la partita, specialmente nella ripresa e nel finale.
Il Milan è andato molto vicino alla vittoria, prima con Bacca da distanza ravvicinata e poi con la traversa di Bertolacci, ma è un Milan poco presente in area, specie se gli avversari vanno in vantaggio e si chiudono, in un certo modo i cross sono arrivati, ma la torre in area non c'era e i difensori udinesi hanno avuto sempre la meglio.
L'amarezza per un'occasionissima sprecata, a maggior ragione per il fatto che comunque il Milan meritava di vincere è palese, la prestazione c'è stata, i segnali di miglioramento pure, ma questi due punti come altri del resto, alla lunga potrebbero pesare tanto nella rincorsa al terzo posto e spero non per l'Europa League.
Giocando così il Milan sicuramente vincerà tante altre partite, ma forse non serviranno per il terzo posto, la squadra è ancora incapace di dare continuità a prestazioni e risultati e fatica comunque a produrre gioco, l'impegno, la generosità e il cuore, non possono sempre sopperire alle carenze strutturali.
Come quella sulla fascia, l'assenza di Bonaventura, la partenza di Suso e Cerci, il mancato arrivo di El Ghazy o un'altro esterno, costringe lo spostamento con conseguente adattamento di Kucka sulla fascia, con risultati indubbiamente scarsi, rispetto al rendimento importante avuto in mediana, l'unica cosa buona è il ritorno di Bertolacci, che deve essere recuperato più di altri.
Resta un Milan che fatica a produrre gioco e occasioni e anche il Milan diverso del secondo tempo, almeno nello spirito, è tenuto a galla da Gigio, che ha compiuto l'ennesimo miracolo, riesce a pareggiare i conti, sul ribaltamento di fronte con Bacca, che serve un pallone a Niang, solo da mette dentro.
Solo il gol del pareggio, riesce a cambiare l'inerzia della partita, l'Udinese arretra e il Milan si esalta, trovando coraggio e determinazione e il secondo tempo diventa un assalto alla ricerca del gol e della vittoria, ma con poche idee e senza un giocatore adatto alla situazione, che non può essere il solito abulico Balotelli.
Il Milan non ha gioco e neanche le soluzioni su calcio piazzato sortiscono grandi effetti, il Milan ci prova fino alla fine, ma con sempre meno lucidità, il salto di qualità si fa solo vincendo partite come questa, anche se il terzo posto rimane lontano sempre sei punti e con una partita in meno, ma è la distanza invariata che alimenta le speranze.
Foto tratte dal web

giovedì 4 febbraio 2016

"tiro a bersaglio" Milan

Un Palermo disastroso, ha perso 2 a 0 con il Milan, ma potevano essere tanti di più, se Sorrentino non avesse fatto il Sorrentino, se il Milan non si fosse risparmiato nella ripresa e se non fosse subentrato Morganella al posto di uno "sciagurato" Struna, anche se più sciagurato di lui è chi lo mette in campo o meglio chi lo impone all'allenatore di turno.
Partita disastrosa sotto tutti i punti di vista, il Palermo ha disputato se no la più brutta, una delle più brutte partite di questo campionato e forse di sempre, senza impensierire mai più di tanto gli avversari, troppi gli errori collettivi ed individuali e in tutte le parti del campo, dimostrando di avere grosse lacune soprattutto a centrocampo, dove la qualità è veramente poca.
Continuo a ripetere che il Palermo ha dei buoni giocatori e che il mercato per certi versi è stata un buon mercato, ma è stato incompleto e non ha migliorato la squadra e poi non si è fatto niente neanche adesso, si sono solo cambiati gli allenatori, per scaricare a loro tutte le colpe e imporre alcune scelte.
Meno male che il Palermo ha "rubacchiato" punti un pò qua e un pò la, ma deve comunque fare punti, almeno contro le dirette concorrenti, quindi va bene la sconfitta con il Milan, ma non in queste condizioni, i rosa dovevano e dovranno fare qualcosa di più. 
Il Palermo si è dimostrato una squadra allo sbando, senza un minimo di organizzazione, impacciato e imbarazzante, una squadra che ha arrancato, senza anima, dominato da un Milan in grande forma ma non trascendentale, che ha meritato la vittoria, anche se il Palermo ha fatto sembrare i rossoneri il "Barcellona".
Il Milan ha fatto un primo tempo perfetto, mentre nel secondo si è limitato a controllare la gara e a risparmiarsi per la prossima, dando origine (complice l'ingresso di Morganella e la sicura strigliata dell'intervallo) ad una seconda parte di match più equilibrato e dai ritmi bassi, i miglioramenti visti contro Udinese, sono già un lontano ricordo, il 4-3-3 non gira più, menomale che dietro rallentano, ma la situazione è e resta grave.
Il Milan è un'altra squadra rispetto a qualche mese fa, hanno incamerato tre punti importanti che danno continuità alla squadra di Mihajlovic, che nelle ultime quattro partite ha collezionato 10 punti e si sta rilanciando prepotentemente per un posto in Europa, certo il terzo posto è distante sei punti e la davanti non si fermano, ma almeno dietro ha creato il vuoto.
Adesso la squadra rossonera ha puntato il terzo posto, che deve contendere a Inter, Roma e Fiorentina, considerato che Juve e Napoli corrono per lo scudetto, ma a condizione che non si perdano più tutti quei punti che si sono persi, specie con le medie piccole, Bologna, Empoli, Verona e Carpi, con le quali il Milan ha raccolto pochissimo.
Contro il Palermo si è vista una squadra matura, che sembra avere completato il processo di crescita, sembra una squadra che ha consapevolezza nei propri mezzi, unita, compatta, determinata, convinta, tutte cose che se confermate (adesso ci sono Udinese e Genoa) sono segnali importanti per il futuro, anche se sembra che questa squadra possa avere ancora margini di miglioramento.
Il Milan sembra avere imboccato la strada giusta e pur se con qualche ritocco mancante, il processo di crescita è evidente e incoraggiante, anche se è atteso ancora da diverse e molteplici prove del nove e da un definitivo esame di maturità, all'ultima gara di campionato, nello scontro diretto con la Roma, che potrebbe essere, la partita decisiva per accedere ai preliminari.
Tornando alla gara con il Palermo, il Milan ha molti meriti, ma i demeriti dei rosa sono notevoli, perchè il Palermo ha giocando indiscutibilmente male, specie nel primo tempo, ma l'approccio alla partita da parte dei rossoneri, è stato esemplare, vincere evidentemente da fiducia e coraggio ai giocatori, che sono più convinti e più disinvolti.
Per il resto ancora la solita prestazione svogliata di Balotelli, io mi aspettavo dieci minuti per Menez e non per lui, Mario è un giocatore difficilmente recuperabile ed è fra l'altro in prestito (come Cerci), il recupero del francese nonostante la coppia Bacca-Niang stia andando bene, può rivelarsi importante, per consentire al Milan di rimanere agganciato al treno per l'Europa. 
Ora il Milan è atteso da due impegni casalinghi alla sua portata, Udinese e Genoa e se dovesse (come deve essere), realizzarsi il filotto di vittorie, si andrebbe a Napoli pensando in grande, pensando ad un altra "rivincita" come dice Mihajlovic, tenendo sempre e comunque i piedi piantati per terra, per provare a tornare grande, magari non quest'anno, ma gettando le basi per il prossimo.
Foto tratte dal web.

mercoledì 3 febbraio 2016

Barbara ha tracciato la strada.

Settantasettemila e quaranta tre spettatori, fanno da cornice a San Siro per il derby di Milano, un dato che sfiora di qualche centinaio di posti, il tutto esaurito (80 000 posti la capienza), per un Milan-Inter tra nobili decadute, dati impressionanti per quello che è l'andazzo degli ultimi anni, a questo poi va aggiunto, che era il Milan in casa e che la maggior parte dei tifosi erano rossoneri, testimoniata dalla coreografia.
Nonostante la solita contestazione, i tifosi del Milan hanno apprezzato la sincerità di Barbara Berlusconi, che senza false promesse e con i piedi ben piantati per terra, ha tracciato la strada da seguire e noi tifosi abbiamo apprezzato, dimostrando vicinanza ai ragazzi e al tecnico, che c'è la stanno mettendo tutta.
Organici a confronto, il nostro è da europa League e questo è anche il minimo sindacale, il quarto o il quinto posto, deve essere un obbiettivo e un obbligo allo stesso tempo, ma questo non deve essere un alibi per nessuno, dirigenza compresa, che dovranno continuare a fare il massimo, per poi fare i conti alla fine e se sarà Europa League va bene, se poi dovesse essere Champions, ancora meglio.
Il Milan anche se non ha ancora un gioco ben preciso e forse non lo avrà mai, è comunque una squadra in crescita, almeno sotto l'aspetto del sacrifico, della compattezza, dell'attenzione, mentre vedo che le "favole" Inter e Fiorentina tendono a sgonfiarsi, solo Napoli e Juventus sono sicure dei due posti e se la Roma anche con il cambio dell'allenatore non ingranasse ? bene meglio essere sempre li nelle vicinanze.
Dopo tanti mesi di altalenanti prestazioni, ad ogni appuntamento importante, il Milan  non si è mai dimostrato convinto e motivato come ci si aspettava, la fatidica partita della svolta era sempre una grande delusione, stavolta invece nel derby, succede quello che non ti aspetti, quello che hai sempre sperato, il Milan ha battuto nettamente l'Inter, davanti ad un altro miracolo, San Siro finalmente pieno.
Diciamo che i tifosi forse se lo sentivano, hanno avuto una specie di percezione e hanno riempito lo stadio, tre gol e altri sfiorati, tutto è andato per il verso giusto (rigore sbagliato compreso), troppi i segni del destino, chissà che non sia arrivata veramente la tanto sospirata svolta, per provare a tornare in Europa.
Finalmente abbiamo visto una squadra giocare con grinta, lottare per la maglia e con una mezza idea di gioco, anche se all'inizio c'è stata più Inter che Milan, solo che i rossoneri sono ben disposti in campo, con una difesa è attenta e concentrata e un centrocampo che lotta, pressa e riparte.
Piano piano il Milan alza il proprio baricentro, grazie ad un Kucka imprendibile, recupera palloni in tutte le parti del campo e riparte veloce come un treno, crossa, serve i compagni e tira in porta, una prestazione eccezionale, come quella di Alex del resto.
Per la prima volta all'intervallo i giocatori escono tra gli applausi, Barbara ha indicato a tutti la strada della compattezza, il Milan ha risposto sul campo, i tifosi sugli spalti, la dirigenza invece sul mercato ha latitato, nella ripresa la partita si è fatta nervosa, complice una decisione di Damato su un rinvio svirgolato da Donnarumma, un arbitro che comunque per me si è dimostrato scarso e fazioso.
L'Inter è nervosa e senza Mancini espulso, protesta continuamente, sono tanti i falli ignorati e non sanzionati, molti nei confronti di giocatori del Milan, poi, Alex con un calcetto furbo e ingenuo colpisce Icardi, il rigore non è poi così solare, ma Damato non ha dubbi e concede il calcio dagli undici metri che Icardi manda sul palo.
L'Inter crolla psicologicamente, si schianta e il Milan infierisce, nel giro di pochi minuti arriva il secondo e il terzo gol, l'entusiasmo è alle stelle, i tifosi che hanno ingoiato amaro fino ad oggi, si lasciano andare ad irriverenti ed esaltanti olè, che sottolineano tutti i passaggi dei rossoneri, un trionfo del Milan che mancava dal maggio 2014 e che dovrebbe sancisce la pace con i propri tifosi.
Il Milan così si rilancia in classifica, vince e convincente, ma non convince Silvio Berlusconi a regalare qualche alternativa di prestigio in difesa e a centrocampo, il mercato si chiude con l'addio di De Jong e forse di Nocerino, lasciando intendere che la prossima stagione, al Milan, potrebbe non esserci Mihajlovic e forse neanche il presidente Berlusconi.
Ora mi permetto qualche considerazione, come dice Barbara oramai con Bee o con l'altra cordata, il Milan passerà di mano, subito o piano piano, Conte andrà al Chelsea e Mihajlovic pagherà per l'assenza di passato rossonero e a proposito, sulla panchina milanista potrebbe sedere Donadoni, io un nome però lo voglio segnalare, Massimo Oddo, ex rossonero che sta facendo benissimo con il Pescara.
Foto tratte dal web.

lunedì 1 febbraio 2016

Vedremo.

Sicuramente non posso che essere contento, primo perchè ci siamo tenuti a pari punti con l'Udinese, poi perchè teniamo ancora sotto di noi Genoa e Sampdoria e infine cosa più importante, manteniamo sempre sei punti sul Carpi terz'ultimo, però se da un lato sono contento, dall'altro ho visto una squadra in difficoltà ed inferiore all'avversario e che per me ha meritato il pareggio in rimonta.
Il Carpi così inanella il quinto risultato utile consecutivo, dimostrando di essere squadra ancora viva e per tanto, visto che mancano ancora 15 giornate alla fine, bisogna comunque restare vigili, certo l' 1 a 1 è più utile al Palermo, che tiene gli emiliani a 6 punti di distanza e con una partita in meno da giocare.
Se vogliamo il Palermo può recriminare per la mancata vittoria, il vantaggio di Gialrdino al 24°, grazie ad un gol da vero bomber, è stato poi vanificato dal rigore (molto generoso) per un fallo in area di Goldaniga su Mancosu, permettendo al Carpi di arrivare al pareggio, che diversamente avrebbe chiuso per i rosa il capitolo salvezza.
Schelotto, privo del patentino, è affiancato in panchina da Giovanni Tedesco, per il palermitano ex capitano rosanero, è la sua prima apparizione come allenatore di una squadra di serie A, il Palermo si presenta con la stessa squadra che ha battuto l'Udinese e con lo stesso modulo, il 4-3-3 con Vazquez e Quaison che almeno in teoria affiancano Gilardino. 
Vazquez poi alla fine farà di testa sua, giocherà dove lo porta l'ispirazione, gli avversari hanno una buona partenza, sono stati aggressivi, ben messi in campo e hanno provato subito a sfondare sulle fasce, cercando Mbakogu.
Il Carpi in pratica ha imposto il proprio gioco ai rosa, anche se di vere e proprie occasioni da gol, non ne ha avute, il Palermo nella prima parte, si è confermato attento e bravo a chiudere tutti gli spazi, aiutato in questo senso, da un Vazquez che all'occorrenza si fa sentire anche con le cattive.
Appena passata la metà del primo tempo, il Palermo al primo affondo passa in vantaggio, Jajalo recupera la palla a centrocampo e serve Quaison, apertura per Hiljemark, tocco di prima per Gilardino che con una grande giocata in area, si libera di Romagnoli e batte Belec, il gol carica i rosanero che cercano il 2 a 0 per chiudere la partita, non ci riescono, così subisco il ritorno del Carpi.
La reazione dei biancorossi è sterile ma costante, il Palermo continua a giocare in difesa e a controllare gli avversari, meno male che si tratta del Carpi e non si tratta di un'altra squadra, perchè una squadra con un po più di qualità, avrebbe messo alle corde i rosa e magari avrebbe pure vinto, il gioco offensivo di Schelotto, almeno per il momento è solo un idea, non si è visto per niente.
Buona la prova in generale ed individuale, persino Struna ha fatto una gara quasi sufficiente, ma i limiti tecnici e di esperienza di questa squadra, sono le cose preoccupanti, perchè i ragazzi stanno dimostrando disponibilità, impegno e applicazione, ma nonostante tutto, l'assenza di un terzino, di un regista e di una seconda punta, di esperienza e qualità, si notano.
Adesso arriva il Milan lanciatissimo, certo il Palermo ha margini in classifica che gli permetterebbero anche di perdere con i rossoneri, ma bisogna racimolare però più punti possibili e prima possibile, perchè alla fine del campionato, sono in programma scontri diretti con chi sta dietro e potrebbero non portare punti.
La situazione tecnica della squadra a me non piace e neanche quella dal punto di vista dell'esperienza, ho paura che nel momento in cui il gioco si farà duro, pagheremo dazio, speriamo di esserci tirati fuori prima, del resto cosa si può fare .... aspettiamo e poi vedremo.
Foto tratte dal web.