sabato 26 aprile 2014

Addio Tito Vilanova.

Mi unisco anch'io al commosso saluto, di tutto il pubblico sportivo, a Tito Vilanova, a cui il destino e la vita, sono stati particolarmente crudeli, stroncandolo a soli 45 anni con un cancro. 
Ma come il calcio ci ha da sempre abituati, si deve avanti, lo spettacolo deve continuare, solo che in questo caso, il Milan ha offerto uno spettacolo "indecoroso", se non altro per quello che è il blasone della squadra e per quanto aveva fatto vedere di recente e alludo alle prestazioni contro Juventus ed Atletico.
La Roma ha dimostrato di avere un gioco, personalità e ancora grande spirito, nonostante i giochi siano già fatti, il Milan invece, niente di tutto questo, non pretendevamo la vittoria, ma come dicevo nell'ultimo post, i rossoneri erano chiamati a dimostrare di essere tornati il Milan e almeno "provare" a sovvertire il pronostico, dimostrare se non altro un po' di orgoglio, ma da una squadra che aveva sofferto contro Catania e Genoa, non potevamo che aspettarci, pari pari tutta la difficoltà patita in campo.
Dicevamo dello spettacolo, un primo tempo tutt'altro che bello, con la Roma bloccata, poco convinta, appagata forse e un Milan, schierato interamente dietro la linea della palla, forse a difesa di un eventuale pareggio, che sarebbe stato importante nella corsa all'europa, la Roma non riusciva a trovare gli spazi, faticando ad entrare in area, così i primi 20 minuti risultano lunghi e noiosi, con un totale possesso palla e dominio territoriale giallorosso, ma senza uno straccio di tiro in porta,
Nella seconda parte del primo tempo la Roma riesce ad accelerare, rendendosi subito pericolosa con Lijaic e con Dodò e proprio quando le squadre sembrano andare al riposo sullo 0-0, Pjanic in percussione centrale, con uno slalom tra Muntari, Montolivo e Rami, si presenta in area e batte Abbiati, è un gran gol, il gol che spacca la partita, ma il Milan è messo in campo malissimo.
Seedorf per questa gara, ha fatto delle scelte discutibili, Poli, Abate e De Sciglio in panchina, quando sembrava che almeno i primi due, dovessero giocare dall'inizio, e poi le prestazioni negative di tutti i giocatori rossoneri, con tutto il rispetto per squadre come il Sassuolo o il Catania o altre, almeno loro se la giocano fino alla fine, questo Milan invece è inadeguato e non tornerà presto a livelli che gli competono, anzi forse mai più, visto che la liquidità continua a scarseggiare e il mancato ingresso in Champions League complica ulteriormente le cose.
All'inizio della ripresa il Milan crea qualche buona occasione, ma in attacco Balotelli è evanescente e indisponente, fa falli inutili, cade continuamente e passa tutto il tempo a discutere con l'arbitro, il Milan poi non ha un gioco, Kakà è stanco e dovrebbe riposare (Saponara quando ?), Honda non riesce a dare il minimo contributo e Taarabt gioca da solo, questo Seedorf lo dovrebbe capire, o almeno capire perchè rimane sulla graticola.
Il 2 a 0 arriva al termine di una bella azione manovrata, Totti tira in porta, Abbiati pasticcia sul tiro fortissimo e non trattiene, tap-in di Gervinho e fine dell'incontro, a poco serve l'ingresso di Pazzini al posto di Balotelli, almeno è un punto di riferimento là davanti, cosa che manca e nemmeno gli ingressi di Robinho ed Essien, riescono a riaprire la partita, che finisce con un risultato giusto e l'Europa League un po' più lontana.
E' stato un Milan inoffensivo, Taarabt è partito bene e poi si è perso, Honda preferito a Poli, è stato una delusione, Kakà un fantasma, Balotelli vaga per il campo senza dare la profondità che da Pazzini, per una squadra nata offensiva è quanto dire, ma oramai bisogna aspettare la conclusione del campionato e dal piazzamento con o senza Europa, allora si capiranno molte cose sulla prossima formazione rossonera, della prossima stagione.
Intanto Seedorf, resta o va via e se va via......poi pochi movimenti in entrata e di basso profilo, ecco che la prossima stagione, quella della rifondazione, con gli incassi ridimensionati, con Berlusconi e Fininvest che non sono più disposti a ripianare i deficit, il mercato diventa proibitivo, è persino difficoltoso riscattare Taarabt, Rami e Poli, così in attesa di soldi freschi da nuovi mercati e il rilancio del merchandising, non c'è altra via d'uscita che la valorizzazione i giovani del settore giovanile.
Ma tutto questo non basta, occorre tagliare anche il monte-ingaggi e I contratti pesanti che sono tanti, con la cessione di chi guadagna tanto, Robinho, Mexes ed altri, con una riduzione degli ingaggi invece per chi resta, niente più arrivo di campioni al Milan, anzi, per fare mercato bisognerà vendere i giovani che si affermano, giusto come succede all'Arsenal.
In questo mercato quindi, potrebbero salutarci: Balotelli o De Sciglio o El Shaarawy e magari qualche altro, senza grandi colpi di mercato, niente grande allenatore, solo uno giovane che sappia lavorare con i giovani e allora non resta che Inzaghi, piace a Galliani, costa poco e ha il DNA vincente del Milan, ma facciamo un pò il punto, anche se è tutto in alto mare. 
PORTIERI - Amelia andrà via e con lui anche Gabriel e Coppola, mentre Abbiati resterà, con la speranza che si trovi in un anno il nuovo titolare, Agazzi potrebbe essere uno dei due portieri, o rientrare nel probabile scambio con Perin, se non arrivasse, il titolare dovrebbe uscire da una lista di nomi, tra cui Marchetti (Lazio), Krul (Newcastle) e Ochoa (Ajaccio).
DIFENSORI - Rami non è sicuro che resti, per via della nutrita concorrenza, ed è l'unico che vale la pena tenere, visto che i pezzi pregiati (i nazionali), Abate e De Sciglio, dovranno essere ceduti per far cassa, con loro per me devono andare via: Constant, Emanuelson, Zaccardo, Silvestri, Bonera, Zapata e Mexes.
In entrata io mi concentrerei su: Paletta, Santon e Coentrao, anche se le ultime notizie, parlano di una coppia di ex Darmian e Antonelli dal costo più abbordabile, con un occhio anche per il 22enne, Gino Peruzzi, terzino argentino del Catania e visto che si parla di giovani, alla rosa 2014/15, includerei anche Didac Vilà, Pacifico, Ferrettì e Tamas.
CENTROCAMPISTI - L'arrivo di un nuovo tecnico dovrebbe incrementare i centrocampisti  e supposto un centrocampo a 3 e che restino, Montolivo, Muntari, Poli e De Jong, occorrono altre 2 mezz'ali, via Essien e Cristante per farlo maturare, aggiungerei Benedicic e Fossati.
ATTACCANTI - 3, o 2 punte con il rifinitore, o la punta unica con i due trequartisti, sicuramente andrà via Kakà, e Robinho, via anche Saponara e Petagna per lo stesso motivo di Cristante, io darei via anche Hondà, Pazzini, Matri e Balotelli, Taarabt a sinistra ed El Shaarawy a desta, con una punta centrale, più Dzeko che Benzemà e di riserva Paloschi, Niang e Pinato, più giovane, più a basso monte-ingaggi e più a costo zero di così......

Foto tratte dal web.

sabato 19 aprile 2014

Aspettando le triglie alla livornese.

Per vedere un gioco più spettacolare, dovremo aspettare la conclusione del calciomercato estivo e l'inizio della prossima stagione, un mercato che essenzialmente punterà a rivoluzionare la situazione sulle fasce, di tutto il parco esterni, alti e bassi, chiaramente sempre con un occhio alla spesa. 
Così via Emanuelson, Constant, Abate e De Sciglio, quest'ultimo per fare cassa con il Real, vista la quotazione di 20 milioni, a sostituiti potrebbero essere gli esterni bassi, Santon a destra e Coentrao a sinistra, mentre per gli esterni alti, si ipotizza l'acquisizione del giovane svizzero Widmer dell'Udinese e di Richards del Manchester City, senza dimenticare: El Saarawy, Taarabt e Hondà, a completamento del reparto dei trequartisti.
In attacco dipenderà tutto da Balotelli, la sua evoluzione tattica è oramai da falso nueve, quindi una situazione tattica che privilegerebbe un 4-3-3, Matri se non sarà riscattato dalla Fiorentina, potrebbe anche finire al Tottenham, a me piacerebbe vedere come punta centrale, un certo Paloschi, ma pare che rientri nella trattativa per l'esterno basso di sinistra Siqueira, a quel punto, una punta alla Dzeko o alla Benzema, non la disdegnerei.
Ma comunque molte cose dipenderanno da chi siederà in panchina, visto che a quanto pare comunque vada, non sarà Seedorf l'allenatore per la prossima stagione, tre le opzioni: Inzaghi, bravo si ma inesperto, Spalletti, bravo esperto e con un ingaggio altissimo e poi Donadoni, senza tralasciare Montella.
Intanto qualcosa bisogna fare anche tra i pali, Abbiati resterebbe ancora un altro anno da terzo o da secondo, mentre si chiudono le le porte di milanello per Amelia, Gabriel e Coppola, Agazzi 30 anni a giugno è portiere di esperienza e pare avere ancora margini di miglioramento, se non verrà inserito in qualche trattativa, dovrebbe essere lui almeno il secondo per la prossima stagione.
Ma il Milan si deve dotare di un portiere a cui affidare la porta per più di qualche anno, Ochoa il messicano dell'Ajaccio, è nella stessa condizione di Agazzi, anche lui quasi trentenne, ha grandi potenzialità, ma non può essere considerato dal lungo futuro, così tra i giovani di prospettiva, è l'olandese Tim Krul il più interessante, solo che ha una quotazione di dieci milioni.

Foto tratte dal web.

Adesso che ci siamo......

Il Milan reduce da 5 risultati utili di fila, contro i labronici cercava i 3 punti, per la classifica e per l'europa, con il secco 3-0 al Livorno, centra la quinta vittoria consecutiva in gare ufficiali, cosa che non accadeva dall’Ottobre 2011, l'anno dello scudetto regalato alla juventus, che fu sempre e comunque un importante secondo posto, con gente come Ibrahimovic e Thiago Silva.
La corsa all'Europa League prosegue, adesso i rossoneri hanno raggiunto il sesto posto in classifica e il Parma, con cui abbiamo però la peggio negli scontri diretti e non è stato un buon Milan, anche se è stato un Milan a due facce, quello del primo tempo troppo molle, dove il Livorno non ha concesso spazi e quello del secondo tempo, più concentrato, più convinto, sicuramente grazie al gol che ha aperto gli amaranto, nel tentativo di pareggiare.
La gara è stata abbastanza spigolosa, come del resto ci si aspettava, nel primo tempo tanto sterile possesso palla, per la solita abitudine di tutti gli allenatori rossoneri, di imbucarsi centralmente, con Bardi mai impegnato, per il Milan da registrare oltre al gol, la traversa al 13°, traversone su punizione deviato di testa da Rami, la palla scavalca Bardi e finisce sulla traversa.
Di contro, il Livorno argina bene e riparte in contropiede e in uno di questi Piccini va a terra in area, forse per un fallo di De Jong, ma l'arbitro lascia correre, il Milan rischia ancora a dieci minuti dalla fine, un'altra ripartenza del Livorno e Abate ferma Mesbah al limite dell'area, punizione per il Livorno e solo giallo per Abate,che l'arbitro non considera ultimo uomo.
Il Milan continua a cercare di sfondare per vie verticali, nell'affollata difesa toscana, finalmente a due minuti dalla fine, per la prima volta, il Milan mette in pratica il manuale del calcio (cross in area ad aggirare la difesa chiusa), Costant crossa dalla sinistra, colpo di testa di Balotelli ed è vantaggio rossonero.
E' bastato mettere in pratica alcune piccole nozioni di calcio e il Milan ha segnato, questo gol lo ha sbloccato, dandogli più convinzione nei propri mezzi, ma è una convinzione dei singoli, perchè di gioco di squadra nonostante la "remontada", non se ne vede, ma basta affinchè dopo soli 5 minuti dall'inizio del secondo tempo, Taarabt, che alla fine risulterà il migliore in campo, dopo un uno-due con Balotelli e favorito anche da un rimpallo, si presenta a tu per tu con Bardi e insacca.
Adesso il Milan gioca in scioltezza, Taarabt si esalta e con i suoi dribbling ubriacanti, strappa gli applausi del pubblico, ogni volta che tocca la palla, i rossoneri hanno ormai il totale controllo della partita,ma pur rendendosi pericolosi, non impensieriscono mai Bardi, a 10 minuti dal termine, Kakà, lascia il posto a Pazzini, che entra con la sua solita voglia di segnare.
Prima sbaglia a tu per tu con Bardi, poi sempre a tu per tu con il portiere ospite, spara altissimo sopra la traversa ed infine chiude la partita, servito da Balotelli, che con un'azione travolgente, partito da metà campo, mette ancora una volta il "Pazzo" davanti al portiere avversario, scavetto a Bardi e pallone in rete, sarà un caso che in dieci minuti si presenta 4 volte davanti al portiere o il "Pazzo" sa fare il suo mestiere ?
Finalmente il Milan ha una punta centrale (Pazzini)in campo e un rifinitore (Balotelli) alle sue spalle, due attaccanti che dialogano tra loro, che si cercano e si fanno trovare, dimostrando che nel calcio non ci sono scienziati, che non occorrono alchimie e che essenzialmente, non si inventa niente nessuno, basta applicare quei normali concetti del gioco del calcio ed è fatta, senza tante teorie.
E così dopo il 2 a 0, Balotelli e Taarabt, continuano a fare accademia e a strappare applausi, ma con prestazioni esclusivamente da singoli e non credo che Berlusconi si accontenti dei risultati, a lui piace il bel gioco, non lo abbiamo e non è solo per mancanza di campioni, ancora prestazioni sufficienti per: Abbiati, Abate, Mexes e De Jong, mentre Rami e Montolivo hanno dato qualcosa di più.
Da sottolineare la prestazione attenta e ordinata di Muntari che ha preso il posto di De Jong e che lo dovrà sostituire a Roma, prestazione eccellente invece per Balotelli, Taarabt e Pazzini e adesso viene il bello, raggiunto il sesto posto, il Milan deve avere ora le capacità di mantenerlo e i prossimi impegni con Roma e Inter non sono cose semplici, qui adesso si vede chi è da Milan e a che punto è questo Milan.

Notizie sul nuovo Milan: a quanto pare ci si sta concentrando su due soluzioni da 4-3-3, dando per scontato il ben servito al tecnico olandese, una delle due vedrebbe Pippo Inzaghi in panchina, con una rosa di giocatori, ancor più giovane e una media ingaggi di conseguenza ancora più bassa, l'altra invece ripercorrerebbe una vecchia strada, cioè quella di Montella, una strada già pensata l'estate scorsa e non affrontata, forse, anche perchè bisognava "liberarsi" onerosamente di Allegri.
In entrambi i casi sembra che i due tecnici, abbiano dato la loro disponibilità, addirittura se si dovesse scegliere la soluzione "fiorentina", crescerebbero le possibilità che il nuovo ds possa essere Daniele Pradè, comunque in scadenza di contratto e che non ancora rinnovato, anche qua c'è la disponibilità a parlarne.
Chi arriva però sa, che diventa imprescindibile per la prossima stagione, avere un occhio al bilancio e operare con una disponibilità di spesa limitata, fare una rosa con tanti giovani di talento e di prospettiva e tanti esuberi da sistemare, come: Constant, Birsa, Robinho e così via, tra quelli che dovrebbero andare via c'è Abate, il terzino non sembra più rientrare nei piani del Milan, sul giocatore pare ci sia l'interesse di: Lazio, Fiorentina e Zenit San Pietroburgo.

Foto tratte dal web.

lunedì 14 aprile 2014

Poker sofferto.

Quarta vittoria consecutiva per il Milan, una vera impresa di questi tempi, se si considera che non succedeva dal gennaio 2012 e in quell' occasione tra l' altro il poker "è servito" grazie anche a due gare di coppa italia, al Meazza scende in campo un Catania disinvolto che fa la partita, del resto non ha più nulla da perdere, di contro un Milan timoroso che ha di che perdere (l'europa league) e che per lunghi tratti subisce gli etnei.
Resta un Milan che sta lentamente cambiando e maturando, la squadra ora è più cinicamente fortunata (anche questo fa parte del gioco), perchè quello di Montolivo è stato l'unico tiro nello specchio della porta e che Andujar non ha fatto nessuna parata (non è il solo portiere avversario), mentre Abbiati ha fatto il suo e anche qualcosa in più (ogni partita però), una grande squadra deve sapere vincere anche giocando male.
Certo abbinare il bel gioco ai risultati tipo Guardiola, sarebbe perfetto, ma di Guardiola ne nasce uno ogni 50 anni, per quest' anno accontentiamoci di un possibile posto in Europa League e di qualche certezza come Taarabt. 
I cinque risultati utili consecutivi, oltre a ridare fiducia a tutto l' ambiente, tecnico compreso, hanno migliorata una classifica, che ci permette di proseguire la rincorsa all'Europa League, insieme con Torino e Lazio e a soli 3 punti dal sesto posto al momento in mano al Parma, la vittoria è arrivata, stentata e sofferta, grazie al gol del poco considerato capitano Montolivo, adesso sotto con il Livorno, prima della doppia prova di maturità, Roma ed Inter.
Senza coppe e quindi senza tour over, l' undici oramai è collaudato e confermato, assente Hondà al suo posto Poli, io stimo moltissimo Andrea, ma gli avrei preferito un trequartista giovane, Saponara, Bonera preferito ad Abate, se la cava abbastanza bene e pur giocando male il Milan, mette in evidenza le individualità, esclusa quella di Constant e rimarcando quella di Taarabt, che punta gli avversari, li salta con finte e controfinte e prova il tiro da ogni posizione. 
Tra gli altri ispirati, Kakà, Balotelli e Montolivo, supermario si è reso partecipe di due assist, uno sulla punizione del gol e l' altro su Mexes, che si esibisce in una spettacolare girata al volo di poco alta, senza dimenticare comunque la prova di Abbiati, costretto anche ad uscire di testa fuori dalla propria area, sul finire il Catania sembra avere più energie, cosi Seedorf da il via alle sostituzioni, ma la prima non la capisco e per me apre ad una considerazione.
Abate prende il posto di Poli, anzi che quello di Constant fischiatissimo dai tifosi, quindi per Seedorf Abate non è un terzino ma un trequartista, visto che anche contro il Napoli lo aveva utilizzato in quella posizione, poi il naturale cambio Emanuelson per Constant e infine Pazzini per Kakà, ma il Milan soffre da morire, non si può giocare contro l' ultima in classifica e non chiudere la partita, certo se Balotelli, rimane costantemente lontano dall'area ......
Il Milan ha fatto registrare un passo indietro, ma potrebbe essere fisiologico, lo scopriremo solo vivendo , anzi solo vedendo Milan-Livorno di sabato pomeriggio.
Si è tornati a parlare di Milan ai milanisti, si parla di giocatori stranieri dai nomi finali in vic o in oschi, ma quel milanista di Paloschi, non sarebbe pure ora che invece di giocare a pert-time per il Chievo, lo faccia per i nostri colori ? contro il Livorno ha siglato una tripletta, portandosi a tredici reti in Serie A, sfoggiando tutto il suo repertorio.
Sempre in materia di mercato, la volontà di Ramirez sarebbe quella di tornare nella nostra Serie A e il Milan pare sia disposto ad assecondare il suo desiderio, l'agente Betancourt ammette che non potrebbero mai rifiutare il Milan e che l'offerta sarebbe già pronta intorno ai 15 milioni di euro, cambieranno anche gli esterni difensivi di sinistra, il primo nome sulla lista è Fabio Coentrao in uscita dal Real Madrid, i blancos e Jorge Mendes suo procuratore, sono in ottimi rapporti con Galliani, alternative Santon o Cissokho.
Il difensore brasiliano Alex, 31 anni in scadenza col Paris Saint-Germain, è stato a un passo dal trasferimento al Milan a parametro zero in rossonero, pare invece che finirà al Manchester U.,per compensare le partenze di: Vidic e Rio Ferdinand, mentre per il portiere, si fa strada prepotentemente la candidatura di Guillermo Ochoa, messicano gioca nall' Ajaccio con contratto in scadenza giugno 2014 e non rinnoverà.

Foto tratte dal web.

martedì 8 aprile 2014

Sempre più provinciale.

Il Milan infila la terza vittoria consecutiva, un tris che mancava da un anno e che dà almeno continuità di risultati, perchè i progressi di gioco nell'insieme del suo impianto, sono latitanti, da apprezzare a parte i punti, la mentalità provinciale che serve in queste situazioni di crisi tecnica, una delle cose che si appuntavano ad Allegri.
Il Milan ha giocato ed è stato squadra, per i primi 20/25 minuti, poi ha ceduto il passo agli avversari, che si sono imposti con ritmo, autorevolezza e convinzione, mettendo in difficoltà i rossoneri nella parte finale del primo tempo e per tutta la ripresa, il Milan è stato bravo a calarsi nella parte di una squadra di provincia, che deve portare a casa i punti, senza pensare al bel gioco, ma quanta sofferenza.
In questo campo e con questo Genoa, aveva sofferto anche la juventus, pure in quell'occasione il "grifone" avrebbe meritato non solo il pareggio, ma addirittura di più, Abbiati è stato bravo in 4 o 5 occasioni, mentre il suo collega, non ha dovuto fare una parata, il Genoa meritava, ma il Milan non ha rubato nulla e non cominciamo a far coincidere la rimonta con gli aiutini, perchè non è vero.
Senza cominciare. Intanto c'era un fallo di De Maiò su Balotelli, ma oramai non gli e ne chiamano più, Sculli non doveva arrivare nemmeno alla mezz'ora, per la partita fallosa che ha fatto, c'era il rigore per mani di Sturaro e non c'era l'angolo del gol del Genoa, perchè era fallo per il Milan, ora dico, non è che alla prima svista a favore del Milan, ce ne usciamo che il Milan vince con gli aiutini ?!
Senza gioco. Intanto giusto per aprire la discussione, io mi chiedo se i 4 centrocampisti del Genoa, Motta, Bertolacci, Sturaro e Antonelli, sono qualitativamente superiori ai 4 centrocampisti del Milan, Honda, De Jong, Montolivo e Taarabt, allora com'è che ci siamo fatti schiacciare ?
I 4 centrocampisti del Milan, perchè a centrocampo giochiamo a 4, riescono a dare più equilibrio, ma partecipano alla fase difensiva, recuperando pochi palloni e vengono serviti sempre bassi e non riescono a rendere efficaci le ripartenze, Kakà o forse meglio Balotelli, dovrebbe abbassarsi, ricevere palla dai due intermedi (evitando il lancio lungo), e fare ripartire la squadra dalla trequarti.
Fuori Honda. Complimentoni a Galliani per Taarabt, Poli e Ramì, se non li riscattiamo vuol dire che non abbiamo capito nulla, un po meno per Honda, capisco che si deve ambientare giocando, ma non può fare il titolare e poi per tutti i 90 minuti, doveva uscire almeno prima del suo gol, con lui in campo abbiamo sofferto e tanto, in campo è spaesato, è leggero nei contrasti ed è imballato nell'1 contro 1, perchè Seedorf non lo ha fatto uscire ?
In questo modo, le nostre punte non beccheranno mai una palla, non possono giocare sempre sul lancio lungo e Honda e Taarabt, per situazioni diverse, non le mettono mai in condizioni di tiro, ecco perchè Perin non ha fatto una parata, questo è il grande limite del momento, se aggiustiamo la fase del possesso palla, all'ora potremo pensare di recuperare i 5 punti all'Inter, non abbiamo coppe e giochiamo una volta a settimana, ci sono tutte le condizioni per potere lavorare e bene.

Foto tratte dal web.

giovedì 3 aprile 2014

7 chili (punti) in sette giorni.

Sappiamo che i moduli sono solo espressioni numeriche, che spesso indicano concetti di velleitaria spregiudicatezza, salvo poi nascondere paure e carenze tecniche, in pratica quello che succede al Milan, a questo nuovo Milan, che continua a dichiarare di giocare con il 4-2-3-1, ma in effetti fa un 4-4-1-1, di concetto ed atteggiamento diverso, più di scuola "Galliana" che "Seedorfiana".
Hondà e Taarabt adesso si sacrificano giocando bassi sulla linea del centrocampo, che è indiscutibilmente a 4, ed è innegabile che adesso la loro posizione da equilibrio al modulo, alla squadra e anche alle idee riformiste di Seedorf, con due attaccanti che non danno punti di riferimento, in realtà niente di banale e niente di trascendentale, solo piccole applicazioni e scontati principi di calcio spicciolo, prassi e non filosofia.
Pare che si tratti della famosa e tanta attesa svolta, per la rincorsa al minimo sindacale in campionato, ovvero l'europa league, punto indispensabile da cui il Milan deve ripartire, anche perchè a questo traguardo è legato il destino di Seedorf e tanti giocatori.

Galliani stesso ha confermato che Kakà senza champions potrebbe andare via e che Seedorf è legato ai risultati, un Milan organizzato e ordinato, specialmente nella fase difensiva e poi con altri interpreti più adatti, apre le porte alla quasi sicura riconferma del tecnico, per la gioia di Silvio, che avrebbe avuto ancora una volta ragione lui.
Seedorf è fermamente convinto di potere allenare il Milan anche la prossima stagione, quindi di fare parte del nuovo progetto e ci tiene a puntualizzare che questo non è il suo Milan, vedremo cosa succederà, visto che il nuovo progetto è già partito, con la casamilan e proseguirà con lo stadio, passando da una squadra, nuova e competitiva.
Sicuramente qualche maligno dirà che il Milan ha cominciato ad avere gli aiutini, perchè il primo gol andava annullato per il fuorigioco di Zaccardo, la stessa cosa che è successa a Novaretti, ma la vittoria non sarebbe stata messa in discussione e poi c'era l'espulsione per Frey e un rigore per fallo di mani di Dainelli in area, se questi sono aiutini......
Comunque grande soddisfazione e riconoscimenti per Galliani, criticato e colpevolizzato più di quanto meriti, approfitta per sottolineare con orgoglio, che questo Kakà dal Real lo ha portato lui, così come Balotelli, visto che Chelsea, Monaco e Atletico Madrid, non smettono di fargli la corte.
Galliani e tornato in auge, adesso muove pure i fili della panchina e i risultati si vedono, nessuna decisione è stata presa, ne per il tecnico e ne per il direttore sportivo, a cui si aggiunge il nome di Giovanni Galli, un milanista al Milan che ha grandi capacità di scouting, e a proposito, è di pochi giorni fa la notizia dell' acquisto definitivo di Taarabt, l'accordo fra le due società è stato raggiunto per una cifra intorno ai 4 milioni di euro, un buon prezzo per un giocatore ancora giovane, mentre per la situazione terzini, pare che presto Fabio Coentrao potrebbe accasarsi al Milan, visto i buoni rapporti con il Real e che nei giorni scorsi, il suo procuratore Jorge Mendes si è incontrato con la dirigenza rossonera.

martedì 1 aprile 2014

Effetto tutor.

Per molti sarà sicuramente una combinazione, per altri magari una presa di coscienza del tecnico e per altri ancora la super visione dell'esperto "tutor" Galliani, fatto sta che siamo difronte ad un altro Milan, un Milan cambiato non tanto per i risultati (importantissimi per la permanenza di Seedorf e per la classifica), quanto per il giusto modo di affrontare la crisi "tecnica" e di risultati.
Adesso è un Milan provinciale (finalmente, io quante volte l'ho detto ?), è un Milan compatto a difesa del proprio portiere, pronto alle ripartenze veloci, grazie all'abbassamento sulla linea dei centrocampisti di Hondà e Taarabt, che aiutano De Jong e compagno a nell'interdizione, per poi proporsi spesso nell'uno contro uno a campo aperto, dove Hondà (al momento no) e Taarabt possono esprimersi al massimo per loro caratteristiche.
Peccato che continuiamo ad ostinarci a giocare senza centravanti, contro la Fiorentina a turno lo hanno fatto inserendosi ad occupare lo spazio, Hondà o Kakà, ma venendo sempre da dietro, tanto che spesso chi ripartiva, doveva portare palla, non avendo su cui appoggiarsi, o dovevano addirittura fermarsi per aspettare la squadra.
Ora non si può certo pretendere tutto e subito, ma avere le idee chiare su cosa o come lavorare, quello si, per me quindi, bando agli equivoci e pensate pure che sono monotono e dico sempre le stesse cose, ma dobbiamo giocare con la punta, con Pazzini, anche perchè non abbiamo altro e poi a secondo dei giocatori che si vogliono o si possono utilizzare, il modulo verrà di conseguenza.
Per quanto riguarda i singoli è chiaro che per potere dare un giudizio definitivo, mi riservo di rivederli ancora in altre situazioni, per esempio la coppia Ramì-Mexes, ancora insieme e con la "difesa" Abate e De Sciglio, a centrocampo ho una buona considerazione per De Jong, ma lo preferirei a tre con Poli e Montolivo, boccio sempre e comunque Muntari ed Hessien.
In avanti credo che Hondà non sia poi tutto questo bidone, credo che abbia bisogno di tempo, ma al momento non lo farei giocare, Balotelli lo abbiamo rivisto partire da lontano alto da destra ( per me per predisposizione naturale), puntare gli avversari per portarsi al tiro, o per andare sul fondo per poi rientrare e mettere la palla al centro per la punta, per me siccome non si abbassa a difendere, deve fare il terzo di destra e poi Taarabt e Kakà, ma solo in attesa di El Shaarawi, tutti gli altri in panchina.
Il cerchio però non è chiuso, in difesa si difende ancora male e in attacco siamo impalpabili, modulo equivoco e interpreti utilizzati male, bene solo i 4 punti e specialmente la vittoria con i viola, finalmente si sono visti i due centrali concentrati, attenti ed efficaci, ma con dei limiti che non gli consentono di essere perfetti.
Comunque, finalmente dopo tanto tempo, la società rossonera per bocca di Barbara, fa chiarezza sul programma per la "rifondazione", ovvero ingaggiare giovani talenti prima che diventino top player, quindi operazioni economicamente sostenibili e in plus valenza, aumentando i ricavi per autofinanziarsi.
Il periodo previsto per il "rilancio" è di tre anni, quindi 2017 ovvero quando è previsto l'ultimazione del nuovo stadio di proprietà, tre anni d’attesa, magari visto che la Juventus, ne ha impiegati quasi 7, intanto il trasferimento del portiere Hart (26 anni) dal Manchester City al Real, dovrebbe spingere il portiere Diego López (32 anni), dal Real Madrid a Milanello.
Sempre dalla Spagna potrebbe arrivare il terzino sinistro, Bernat classe 1993 in scadenza con il Valencia nel 2015, è seguito però anche da Inter e Manchester United.