domenica 12 gennaio 2020

Il Milan ha svoltato?


Sì è parlato tanto di un leader e con Ibra siamo stati accontentati, ora l’appetito vien mangiando e ti accorgi che forse, averne qualche altro per reparto non sarebbe male, se il Milan effettivamente ha svoltato, serviranno ancora altre controprove e ancora altri giocatori, ma l’impressione è che la mezza rivoluzione di gennaio voluta da Boban sia la strada giusta.

Qualcosa comunque è successo, perché a Cagliari si è visto il miglior Milan della stagione, capisco che in fondo non serviva poi tanto, però c’è stata una prova di carattere molto convincente, il carattere che è sempre mancato a questa squadra, è indubbiamente un nuovo Milan nel modulo e negli uomini, perché non mi sembra un caso che Leao e Castillejo siano stati più brillanti di Suso e Piatek.

Finalmente c’è un punto di riferimento per tutti, uno che trovi sempre quando ti serve e a cui basta mezza palla sporca, anche a 38 anni e in condizione approssimativa per tirarla verso la porta, il cambio di modulo ha dato più solidità al Milan e finalmente due esterni che corrono e coprono, fin qui tutti hanno sempre favorito Suso, compreso l’allenatore che fa i miracoli (a Napoli c’è già San Gennaro).

La squadra si è compattata tra le due linee di centrocampo e di difesa, la coppia d’attacco ha finalmente fatto vedere qualcosa di interessante, Kessie ha dato sostanza al suo gioco e a quello di Bannaser e a dirvela tutta non credo che Rebic andrà più via, adesso come ricambio di Leao e in coppia con Ibra, potrebbe ritrovarsi anche lui.

La davanti semplici e normali movimenti delle due punte, Ibra viene incontro mentre Leao attaccava la profondità, con questo non è che abbiamo risolto tutti i problemi, perché il Milan ha sofferto nella prima fase del primo tempo, ma una volta prese le misure agli avversari è salito il ritmo e pure il baricentro, con Castillejo che ha dato più sostanza di Suso, correndo sia in avanti che indietro e anche Leao sembra aver cambiato mentalità entrando di più nella partita, non è più quel giocatore distratto e apatico, è stato concentrato per tutta la partita.

Nel frattempo arrivano i nuovi acquisti, il 30enne Kjaer ha superato le visite mediche e arriva in prestito per sei mesi con diritto di riscatto, partirà come terzo centrale e dovrebbe esordire in coppa Italia con la Spal, rappresenta chiaramente un profilo di esperienza da aggiungere ai tanti ragazzini, dopo l’intervento di Boban che ha cambiato qualcosa nei programmi, anche se quest’estate non è esclusa la rivoluzione.

Novità anche in porta, Reina andrà a giocare in Premier League, andrà a giocare di più e all'Aston Villa, in prestito con diritto di riscatto, come il nuovo vice Donnarumma, Begovic, il 32enne proveniente del Bournemouth arriverà in prestito fino a fine stagione, mentre un nome nuovo spunta per l’attacco, si tratterebbe del giovane Scamacca dell’Ascoli ma di proprietà del Sassuolo, anche se come è normale che sia al centravanti sono interessante pure: Roma e Benfica.



Parliamo ora del Palermo.



Dopo alcuni post iniziali, non ho voluto più scrivere del Palermo, perché la squadra nonostante le vittorie stentate e striminzite, giocava e gioca male, non mi andava e non mi va di criticare il gioco, anzi il non gioco del Palermo e così ho preferito non scrivere più.

Io ho come testimone i miei post precedenti, che chiaramente non condividono la scelta di Pergolizzi e mi dispiace dovere costatare che avevo ragione, il presidente Mirri giustamente deve difendere l’operato dell’allenatore, la loro scelta e non deve creare panico tra i tifosi o cominciare a cambiare tecnici in rapida successione come faceva Zamparini, ma una cosa è certa, il Palermo non ha gioco e questo a lungo andare si paga.

Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che il Palermo è in Serie D e se non si vince il campionato quest’anno, tutto diventerà complicato e ciao anche al piano triennale con la capitalizzazione programmata, una squadra che ha un gioco povero di idee, che non è esaltante e rischia di essere risucchiato nel calderone dei play off non è una bella prospettiva, sia per i tifosi che per la società.

Non voglio dare consigli a nessuno, ma per tornare in vetta alla classifica e vincere il campionato, se non c’è il gioco almeno servono giocatori che da soli facciano squadra, gente che stracci il campionato come ha fatto il Bari lo scorso anno, in serie D vogliamo vedere giocare a calcio, vogliono vincere e stravincere, se non lo facciamo in questa categoria, quando lo facciamo?

II gioco latita e il Savoia potrebbe essere a un solo punto, senza dimenticare che ci ha recuperato già dieci punti nel solo girone d’andata, come dice Mirri dobbiamo andare via da questa categoria, ma così non ci siamo, i rosa sfornano prestazioni una peggiore delle altre, non riesce a creare delle limpide, occasioni da rete, azioni veramente pericolose, ma solo azioni sconclusionate e una noia infinita.

Di questo passo, il Palermo rischia seriamente di vedere messo in discussione la promozione e la cosa avrebbe del clamoroso, quindi credo che sia arrivata l'ora delle decisioni, che a questo punto potrebbero essere determinanti per la serie C, per una squadra che si regge esclusivamente sull'improvvisazione e la superiorità dei singoli, di quelli che poi magari l’occasione se la creano, una scelta bisogna farla.

venerdì 10 gennaio 2020

Ancora lavori in corso?


Come avevo anticipato, a gennaio il Milan poteva cambiare una decina di giocatori e a quanto pare non mi sono sbagliato, la classifica è deficitaria, la squadra non riesce ad uscire dal tunnel e forse un’altra rivoluzione è necessaria, solo che le rivoluzioni di gennaio spesso sono peggiori della malattia.

Intanto mentre il Milan temporeggia per Gedson Fernandes, il centrocampista del Benfica è ad un passo dal trasferirsi in Inghilterra al West Ham e mentre noi cerchiamo di “arricchirci” con Suso, gli altri si comprano i giocatori buoni e poi pensano a vendere per trovare i soldi, anche perché di quali soldi parliamo? Borini è passato al Verona dopo la rescissione, Caldara tornerà in prestito all’Atalanta e Suso lo vuole solo la Sampdoria ma in prestito.

Credo che questa dirigenza nonostante i problemi che ha, stia manifestando di non essere all’altezza, vedo che fin qui tutti hanno comprato, perché vogliono e devono migliorarsi, poi venderanno e sicuramente non i migliori, al Milan succede esattamente al contrario, prima si vende e possibilmente i migliori, poi giocatori buoni in giro non ce ne sono più e sei costretto ad acquistare dei brocchi e a pagarli pure tanto, perché ne hai la necessità, essendo rimasto senza giocatori.

Va bene Borini che non giocava più e non era un fuori classe, ma quello che non capisco è perché ci siamo privati del promettente, anche se sfortunato 25enne Caldara, dopo averlo aspettato per un anno e mezzo, adesso che è pronto e che bene o male possiamo farlo giocare, dopo averlo pagato a vuoto per 18 mesi, lo diamo in prestito all’Atalanta e con diritto di riscatto fissato a 15 mln, per i bergamaschi tradotto sarebbe: se il giocatore torna ad essere quello di prima, con 15 milioni lo rivendi a 35, se invece me lo distruggi, me lo ritorni e io mi raccolgo i cocci, dopo averlo valutato e pagato 36 milioni.

Sembra che con il diritto di riscatto fissato a 15 milioni, il Milan riuscirà a registrare a bilancio anche una piccolissima plusvalenza, quindi fin qui non abbiamo beccato un soldo, forse qualcosa vedremo con Rodríguez, che pare abbia raggiunto un accordo con il Fenerbahce, ma la società turca non si è ancora presentata a Casa Milan con l’assegno di 8-9 milioni di euro, cifra che il Milan comunque è disposto ad accettare.

Boban ha oramai preso in mano il comando e a quanto pare visti i risultati, sta avviando una rivoluzione che avrebbe voluto fare in estate quando è arrivato, ripartendo da Ibrahimovic, Donnarumma, Leao, Hernandez, Bennacer e Romagnoli, una rivoluzione anticipata visto che il campionato ormai è compromesso e liberarsi pur perdendoci di giocatori e stipendi inadeguati, fin qui mi posso anche trovare d’accordo, sul ritorno di Allegri un po', anzi molto meno, ma se non è lui chi è rimasto?

Così con soli 8-9 milioni, il Milan deve prendere almeno un sostituto di Caldara e uno di Rodriguez, mi sembrano un po’ pochini, quindi significa che torneremo a prendere prestiti e parametri zero, lasciando il Milan perennemente con i lavori in corso, cioè senza costruire questa famosa squadra che nel giro di due o tre anni tornerà tra le grandi e non possiamo neanche più sperare di fare soldi con Suso, il giocatore chiaramente non è incedibile, ma solo la Sampdoria avrebbe sondato la disponibilità ad un prestito e non a una cessione.

Però sembra che anche la Roma si sia rifatta sotto per Suso, addirittura con uno scambio con Under, magari! insomma i venti milioni da dare all’Inter per sostituire Suso con Politano, da dove li prendiamo? Potremmo al momento fare un prestito oneroso a 5 milioni e un diritto di riscatto fra diciotto mesi con i 15 milioni di Caldara e se l’Atalanta non lo riscatta? non lo riscattiamo neanche noi, così siamo sempre in “costruzione”, ma nel frattempo si cerca il sostituto di Caldara, che potrebbe essere Kjær in uscita dall’Atalanta, ma di proprietà del Siviglia, anche sé la dirigenza rossonera valuta anche altri profili.

Il giocatore verrebbe in prestito per sei mesi e poi si ricostruisce, come in attacco se si scopre che Ibra non può essere confermato anche per il prossimo anno e Piatek come sembra potrebbe lasciare il Milan viste che ha trovato l’accordo con il Tottenham, per una cifra vicino ai 32 milioni, che aggiunti ai 3 rimasti da Rodriguez fanno 35 milioni.

Con questi 35 milioni bisognerebbe comprare un altro difensore e il Milan per questo ha messo nel mirino Christensen del Chelsea, che potrebbe lasciare Londra già a gennaio e un centrocampista, per cui ritorna in auge il nome di Duncan del Sassuolo, in più Petagna come vice Ibrahimovic, con un prestito oneroso da 3 milioni e un obbligo di riscatto fissato a 12 milioni, mentre la Spal ne chiede 20 tutti e subito, meno preoccupante è invece la situazione del portiere, perché la quasi sicura uscita di Reina all’Aston Villa, verrebbe compensata con l’arrivo dello svincolato Viviano.

Sia per Christensen, che per Duncan, che per Viviano, per me si tratta di situazioni tampone, non credo che nessuno dei tre possa innalzare la qualità dell’organico, è chiaro che avrei preferito altri prospetti a cominciare dal portiere, a cui avrei preferito Sportiello, che però l'Atalanta non vuole cedere, poi tra i ragazzi c’è da registrare il rientrato alla base del 20enne Riccardo Forte, ma dovrebbe andare di nuovo in prestito.

Infine si parla di un passaggio al 4-3-1-2, ma in questo caso non avrebbe senso l’acquisto di Politano, se si cerca questo giocatore è per continuare con un vero 4-3-3, perché Politano non fa il trequartista e nemmeno la seconda punta se non all’occorrenza, sicuramente il Milan si sta indirizzando sulle due punte (Ibra-Leao), ma magari più su un 4-4-2, così come sembra voglia fare a Cagliari, con Castillejo in attesa di Politano e quindi fuori Suso e con Calhanoglu o meglio Bonaventura, dall’altra parte .

martedì 7 gennaio 2020

Bergamo è una ferita aperta.


È stata una delle sconfitte più brutte della storia del Milan e penso che la ferita resterà aperta ancora per molto tempo, un successo contro la Samp e il ritorno di Ibra, avrebbero mitigato un poco la perenne e cocente delusione, ma se non cambiano registro nelle prossime partite, se non saranno giocate con tanta rabbia e determinazione, continueranno ad essere delle prestazioni assolutamente negative, come quella con i blucerchiati.

L’arrivo di Ibra ha dato una evidente svolta all'ambiente, ma non ancora nei giocatori, onestamente io mi aspettavo un altro tipo di partita e soprattutto un altro risultato, pensavo che il Milan avesse vinto con un bel 3 a 1, con il terzo gol della sicurezza segnato da Ibra entrato nel secondo tempo, la partita in se non è stata brutta ma è stato un Milan lento e prevedibile come sempre, che vede sempre più allontanarsi il traguardo che la proprietà si è prefissato.

Ibra non è ancora al meglio, si è messo in area però e nel secondo tempo al di là di qualche errore difensivo di troppo, il Milan ha giocato meglio, con lui in campo in avanti si è visto qualcosa in più, ma è difficile così arrivare in Europa, la classifica non migliora e contro la Samp si è rischiato pure il disastro, il Milan deve fare un girone di ritorno completamente diverso dall’andata, solo così potrà raggiungere un posto in Europa League, che è ampiamente alla sua portata (chi si accontenta gode).

L'impatto di Ibra sulla squadra è stato assolutamente positivo, ha dato subito sostegno ai compagni e alle azioni, manca l’aggressività e la concretezza sotto porta, Ibra ha già preso in mano la squadra, ha dispensato assist, ha preso tanti palloni di testa ed è già un punto di riferimento, il Milan è andato in area di rigore con più coraggio, i sette punti di distacco dal Cagliari (con lo scontro diretto in arrivo) non sono tanti e poi il calendario è favorevole nei prossimi turni, se riescono a cambiare in fretta, il Milan può recuperare.

Classifica alla mano dopo 18 giornate, il Milan comunque ha solo sei punti in meno rispetto alla scorsa stagione, dove si è persa la Champions per un punto, vero è che Cagliari e Atalanta hanno 9 punti in più e Roma e Lazio 8 in più, ma non è detto che possano continuare a tenere questi ritmi alti, prendiamo un difensore e un centrocampista (per farli giocare) e poi ne parliamo, anche se l’allenatore non lo possiamo cambiare un’altra volta.

Certo come dice Salvini e come sostengo da tempo, perché fare giocare sempre Suso? Ha un atteggiamento indisponente e ha deluso per l’ennesima volta, anzi è stato ancora più inconcludente del solito, ma è davvero il caso di continuare ad insistere sullo spagnolo? Con lo schema a due o a tre punte, il sacrificato deve essere Suso, se andasse in panchina non sarebbe la fine del mondo e forse usciremo da questa crisi.

Per fortuna Gigio è stato insuperabile e con un po’ di fortuna abbiamo evitato un’altra disfatta, la partita contro la Samp ha detto che bisogna ripartire da Ibra, Gigio, Theo, Romagnoli e Bennecer, poi bisogna recuperare Paquetà e Bonaventura, il Milan ha giocato e ha fatto anche buone azioni, ha corso, si è mosso da squadra, ma la davanti manca sempre l’ultimo passaggio, il passaggio decisivo, quello smarcante, quello di qualità, ecco quello manca.

Il Milan si perde negli ultimi 20 metri, arrivano pochi e brutti cross, una volta sul fondo manca la lucidità, la grinta al momento decisivo, si perdono in dribbling o in passaggi di troppo (Suso il peggiore), non credo che con un cambio di schema si risolva il problema del gol, Ibra a parte che è appena arrivato, Piatek è stato ancora una volta impalpabile, ma in verità quanti palloni ha ricevuto? anche Ibra senza assist non può fare miracoli.

Ibra come abbiamo visto, non può bastare per risolvere i problemi della squadra, l'attacco continua ad avere grandi difficoltà e i numeri dell'attacco sono preoccupanti, l'Europa è sempre più lontana, si deve fare meglio in area e subito, sono troppi i tiri rimpallati o i cross fatti sul primo palo, bisogna cercare di fare scelte migliori, non è per avercela con lui, ma questa è la pagella di Suso.

4,5: indisponente. Continua la sua parabola discendente, che non ha ancora trovato il piano finale. Si mangia due occasioni nel primo tempo, con tutti i suoi cross morbidi fa fare un figurone a Colley e sbaglia anche gli appoggi più banali. E San Siro non gliene perdona più una.


lunedì 6 gennaio 2020

Non è una squadra di fenomeni, ma è una buonissima squadra.


Personalmente come sapete non avrei dato a nessuno, nemmeno un giorno di vacanza, tutti a Milanello in ritiro a lavorare, ora spero che Pioli non appenda più la classica nello spogliatoio, ma appenda la vergogna di Bergamo, si riparte, per ora almeno con un Ibra in più, si riparte per portare il Milan più in alto possibile, perché  questa squadra non è una squadra di fenomeni, ma è una buonissima squadra e non è questa la sua classica.

Alla ripresa Maldini ha parlato alla squadra, ha chiarito dove la società vuole (deve) arrivare nella seconda parte della stagione, la sconfitta con l’Atalanta ha lasciato il segno, in una stagione decisamente negativa, chi resta deve restare per dare il massimo, ma forse credo che sarebbe stato il caso di dire a Pioli, che deve mettere in campo chi lo convince e non chi bisogna vendere.

Meno male che è arrivato Ibrahimovic, perché qualcosa è già cambiato, durante la conferenza di presentazione mi sarei aspettato di più da Paolo, ma a quanto pare dall’esonero di Giampaolo a comandare è Boban (meglio), l’unico che a fare un breve e significativo intervento, mentre Maldini è rimasto in silenzio, è vero che spesso il silenzio vale più di mille parole e di fatti, noi non vogliamo più parole, ma fatti, fatti concreti.

Come ha detto Boban, l'arrivo di Zlatan non può e non deve cancellare la vergogna di Bergamo, bisogna fare risultati e non ci si deve nascondere dietro le spalle di Ibrahimovic, ma proprio come ha ribadito, il solo Zlatan non può bastare a risolvere i tanti problemi di questa squadra, il tempo degli alibi deve finire, tutti devono prendersi le loro responsabilità, giocatori, società e dirigenza.

Il Milan per me alla fine hanno fatto bene a riprendere Zlatan, Mirabelli ha preso Reina come uomo spogliatoio, Boban ha preso Ibra come allenatore in campo, ma serviranno lo stesso altri giocatori dal mercato, uno potrebbe essere Todibo per cui sembra tutto quasi fatto, è solo una questione di “controllo”, al Milan porterebbe con Ibra, fisicità, centimetri e qualità, che venga per fare il titolare o la riserva lo dirà il campo.

Poi serve un centrocampista, ma qua prima bisognerà vendere, Borini, Rebic e Rodriguez sembrano essere già usciti, potrebbero seguirli anche Kessie e Paquetà, ma per cederli serve un'offerta adeguata, e poi ci sarebbe Piatek, se dovesse giocare a fianco di Ibra potrebbe ritrovarsi, al contrario invece potrebbe bruciarsi e quindi forse sarebbe meglio darlo in prestito.

L'Atalanta rivuole Caldara, l'arrivo di Todibo non escluderebbe un impiego se pur parziale di Mattia, potrebbe ritrovarsi con calma senza grossi assilli e poi tre centrali di livello anche se si gioca a quattro servono, Duarte tornerà a marzo, Gabbia va a farsi le ossa e Musacchio sarebbe il quarto centrale, io non vedo la necessità di cederlo, io lo aspetterei come abbiamo aspettato Conti, anche perché l'Atalanta lo vorrebbe in prestito.

Se dovesse partire anche Calabria oltre a Rodriguez, servirebbe un laterale e tra gli obiettivi del Milan ci sarebbe il 22enne Ghiglione, mentre sembra che due squadre spagnole siano interessate a Castillejo, per Suso? ha dei limiti evidenti, non ha mercato e non vale più la clausola di 40 milioni, andava venduto l'estate scorsa, senza ascoltare Giampaolo che lo vedeva trequartista, lui più di tutti gli altri deve cambiare aria, con Ibra perderà subito il posto e il rapporto con lo svedese sarà terribile.