mercoledì 29 ottobre 2014

Godo.

Godo per la sconfitta della Juventus, niente di personale ma si rendono così antipatici che vederli perdere è un piacere, godo perchè ha perso Allegri, un allenatore scarso che è riuscito ad allenare Milan e Juventus negli ultimi 5 anni e poi per Antonini, un ex che si è preso una bella soddisfazione, dall'altra parte mi consolo con il terzo posto, per un Milan per niente brillante, che pareggia troppo e  che ha un programma a "lunghissima" scadenza.
Il terzo posto in classifica è comunque ancora attaccabile, perchè la Lazio a Verona potrebbe anche vincere e mettersi avanti addirittura di 2 punti, quanti rimpianti per tutti questi pareggi, che in caso contrario, avrebbero dato al Milan un terzo posto, più saldo e più vicino alle capolista.
Il Milan a Cagliari non ha perso due punti, ma ne ha guadagnato uno, contro un gran bel Cagliari del bravo maestro Zeman, che ha dato lezioni di gioco del calcio e che peccato tutti questi giovani "carneadi", che non daranno ai sardi la classifica che meritano, ma che diventeranno protagonisti del calcio in ogni dove, il Milan ha sofferto e rischiato tantissimo, evidenziando difficoltà palesi contro squadre determinate, che fanno un pressing asfissiante e che ripartono velocemente, giocando sempre con uno due tocchi.
La difesa rossonera è stata messa sotto grande pressione, ha traballato e si è salvata grazie a disperati salvataggi e ad un palo, colpito su punizione da Conti, meno male che i rossoneri quando sembravano sul punto di crollare, hanno trovato il pareggio con un colpaccio di Bonaventura, ma nella ripresa ha creato pochissimo in attacco, a dispetto del miglior attacco della serie A, ma che mette a nudo tutti i limiti del centrocampo meneghino, dove non trovo il motivo per cui giochi sempre Muntari.
Inzaghi si limita e giustamente a fare solo tre cambi, uno per reparto, Rami al posto di Zapata, Bonaventura al posto di Poli (sempre lui) per dare "qualità" al centrocampo e in attacco Torres al posto di Menez, per un Milan ancora alla ricerca di un'identità precisa e che fatica terribilmente a far arrivare palloni giocabili in attacco, dove Torres rimane isolato e sia Honda che El Shaarawy sono costretti a fare più i terzini in fase difensiva che gli esterni d'attacco, un lavoro che svolgono con molto impegno e applicazione, ma che va a discapito della lucidità in fase offensiva.
Prima che la sconfitta diventasse una sentenza, ci pensa Bonaventura che ha dato si qualità al centrocampo, ma che no ne ha ancora il passo, se non altro il pareggio placa un po' la furia agonistica del Cagliari, anche se la velocità di Ibarbo continua a mettere in crisi i difensori rossoneri.
Nella ripresa Inzaghi prova a vincere mettendo dentro Menez per El Shaarawy, il quale esce per nulla soddisfatto, entra anche Poli per Muntari, finalmente e meno male che salterà la partita contro il Palermo, poi nel finale c'è spazio anche per Pazzini al posto di un Torres non ancora pericoloso e non solo per colpa sua, visto che non ha ricevuto palloni giocabili.
Anche con le sostituzioni il Milan continua a soffrire e rischia di capitolare quando in area Farias, conclude centrale e il piede di Abbiati salva ancora una volta un Milan, lento e poco incisivo e che continua a pareggiare, frenando di fatto la conquista definitiva del terzo posto, rimanendo pericolosamente dentro un gruppone di squadre che inseguono la stessa meta.
E' una classifica comunque positiva, soprattutto rispetto alle premesse della vigilia del campionato, preoccupa il fatto che nonostante il passare del tempo, il Milan non migliora, non è più brillante come le prime giornate, l'attacco fa fatica a trovare il gol, così come si fa fatica a costruire azioni e occasioni pericolose, il centrocampo è troppo macchinoso e la difesa soffre ancora eccessivamente, anche se per me Alex e Ramì sono il meglio che possiamo offrire, in due parole c'è ancora molto da lavorare. 
Per quanto riguarda poi Abbiati e Lopez, a conforto di quanto ho espresso sul dualismo tra i due portieri, riporto le parole di Ielpo, ex portiere di Milan e Cagliari: "Credo che il titolare debba essere Diego Lopez, per Abbiati dovrebbe essere l'ultima stagione. E' naturale poi che alla fine debba giocare chi è più in forma, ma penso sia giusto vedere se Diego Lopez può essere il portiere giusto per il Milan per i prossimi anni".
Per il mercato di gennaio, sia dalla Spagna che dall' Inghilterra, arrivano indiscrezioni su Asier Illarramendi, che a quanto si dice, il Milan sarebbe in pole su Arsenal e Liverpool, per avere in prestito dal Real Madrid a gennaio, il 24enne centrocampista delle merengues, in virtù del particolare rapporto che esiste tra rossoneri e madrileni, pare che addirittura siano stati già avviati i contatti per l’ex centrocampista della Real Sociedad, il ragazzo in forza al Real Madrid dall'estate 2013, che ha finora giocato solo pochi minuti.
Un altro tassello per rinforzare il reparto più carente della squadra di Inzaghi, potrebbe essere un giovane brasiliano molto interessante della Fluminense, Marlon è un classe "95" che può giocare sia in difesa che da mediano, come RijkaardDesailly e Kaladze.

Foto tratte dal web

C'eravamo quasi.

La partita di ieri sera contro la Fiorentina, per il Milan era un'occasione importante per testare il livello generale della squadra, dopo il pareggio della Samp contro la Roma, i tre punti per raggiungere il terzo posto solitario in classifica, sono addirittura diventati indispensabili e per un bel pezzo, i rossoneri sono stati terzi da soli e a 2 punti dalla "signora" Roma, il che è quanto dire. 
Purtroppo alla fine la vittoria non è arrivata, il Milan dopo il vantaggio di De Jong, non è riuscito a chiudere la partita, facendosi raggiungere nel secondo tempo da Ilicic, dimostrando di non essere ancora capace di gestire il risultato, comprensibile a questo punto, che alla fine ci fosse un senso di delusione totale, per avere perso una grande occasione.
Delusione per la grande opportunità sprecata, ma anche perchè cè ancora tanto da lavorare, la classifica tutto sommato rimane comunque interessante, un quinto posto a un solo punto dal terzo, da quell'obiettivo desiderato ma mai dichiarato e una situazione generale più che positiva, anche se il Milan si è fatto raggiungere dalla Lazio, l'Inter si è avvicinata, ma quello che preoccupa di più, è sicuramente il ritorno del Napoli,
Vero è che potremmo considerare di passaggio dalle parti del terzo posto, Sampdoria, Udinese e Lazio e che l'Inter possibilmente resterà un'incompiuta per tutto il campionato, ma se il Napoli torna a fare il Napoli, addio terzo posto, ma per l'europa league tutte le carte sono in regola, del resto mi auspico, un posto in europa vincendo la coppa Italia e poi da lì ripartire.
Tutto passa però attraverso la crescita del gruppo e della razionalizzazione dei ruoli e delle gerarchie, Abbiati non ha nessuna colpa e non si può giudicare per la partita di ieri, ma Diego Lopez non ci starebbe a fare da secondo, con ripercussioni sullo spogliatoio, Cristian è oramai il passato, è e sarà utile, ma è il passato, discorso opposto per Abate, che sta facendo benissimo e da titolare o da rincalzo, gli si deve rinnovare il contratto, ma occorre chiarezza anche per Pazzini e qualche altro.
So che Inzaghi ha già una lista di "soprannumero", ovvero di scontenti, la crescita del gruppo passa anche da la e dalla scelta del modulo definitivo, si certo ci potranno essere delle varianti, è normale, ma 4-3-3 o 4-2-3-1, si deve fare una scelta precisa, con il 4-3-3 e il falso nueve, per un ora ho visto un buon Milan, una squadra con personalità che a sprazzi ha pure divertito ma nonostante il miglior attacco della serie A, se gli attaccanti, prima Balotelli ed ora Menez, continuano a stare lontano dall'area, le partite non si chiuderanno mai.
Sono d'accordo che Torres non è per niente in condizione e forse non lo sarà mai e sono pure d'accordo che Menez è da preferirlo, ma se è quel Menez che ha incantato e fatto stropicciare gli occhi sono d'accordo, se invece non si ripete a quei livelli, deve essere sostituito e prima, anche perchè è da dopo la Juventus che è un altro Menez.
Vero è che finalmente la difesa ha retto quasi bene e che Abbiati è stato impegnato niente, ma nenche il Milan ha tirato, se il gruppo deve crescere, significa che dobbiamo avere più possibilità di attaccare, con Pazzini o Torres, visto che alla fine il francese non ha tirato e non ha nemmeno messo l'uomo libero davanti al portiere, io sarei per il 4-3-3, anche se per vedere giocare insieme Torres e Menez, potrei anche accettare il 3-4-1-2.
Poi, se De Sciglio deve continuare a giocare cosi, allora meglio la difesa a 3, così eliminiamo anche il dualismo che penalizza sempre Ramì, con Abate e Armero a crossare con De Jong e Van Gingel (niente Muntari per carità) in mezzo, con Menez o Hondà dietro le due punte, Torres ed El Shaarawy, comunque sia, una squadra che punta al terzo posto, deve creare e tirare di più.
Falso nueve o vero nueve, Menez gioca lontano dalla porta, mentre nonostante tutto, Torres che è entrato in campo a mio avviso troppo tardi, ha evidenziato un Milan con un altro modo di giocare, troppi pochi minuti però per poter cambiare la partita e per continuare il suo adattamento, ce poco da fare, per lui e per la squadra, Torres deve giocare.
Non credo di essere un pazzo, se penso che a Cagliari si torni al 4-2-3-1, giusto per favorire Torres e Menez, ma per puntare al terzo posto, bisogna fare chiarezza di uomini e modulo, non condivido questo insistere su questo De Sciglio e su Muntari.
Non sono d'accordo su questo equivoco di modulo e di conseguenza, sempre sulle stesse  "esclusioni", non riesco a capire perchè è uscito Poli con Muntari ammonito e a rischio espulsione, senza avere fra l'altro meritato di restare in campo, meno male che il turno infrasettimanale, darà la possibilità al Milan, di provare subito a trovare i correttivi, per supportare le ambizioni.

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mercoledì 22 ottobre 2014

C'è ancora da sistemare tanto.

Il Milan torna a casa con tre punti molto importanti, perchè lo portano al quarto posto, perchè comunque segna una certa crescita e perchè è un toccasana per tutto l'ambiente, in un campo fra l'altro mai semplice e una squadra avversaria di tutto rispetto, Inzaghi si dimostra soddisfatto, definendola la migliore partita fra quelle fin qui giocate, ma per me restano ancora tante le cose da sistemare.
E' una vittoria che servirà ad aumentare la convinzione e l'autostima di tutti i ragazzi di Inzaghi (compreso lui e il suo staff) e le prestazioni di gente come Essien (professionista esemplare) o El Shaarawy, che testimoniano proprio la convinzione che tutti hanno al Milan, per riportarlo il più in alto possibile, con un calcio offensivo e propositivo.
Il miglior attacco della serie A, cinico e spietato, anche se la partita viene subito incanalata a favore dei rossoneri, da uno sciagurato autogol di Marques, in questa macchina da gol, Torres però continua a restare ai margini (figurarsi quando comincerà a giocare anche lui) e proprio il dualismo Torres-El Shaarawy è una della cose da sistemare, visto che il faraone ha dimostrato di essere anche lui in grande spolvero.
Nonostante la vittoria e la convinzione di una squadra tonica, un'altra cosa da sistemare è il centrocampo, il reparto più cagionevole, adesso che Alex e Ramì danno più affidamento alla difesa, l’assenza di De Jong ha evidenziato che in rosa, al momento non c'è un suo sostituto, tranne ad adattare uno tra Essien, Muntari o Poli, ma pur sempre una soluzione d'emergenza.


Dei tre centrocampisti visti contro il Verona, solo Poli ha provato a proporsi negli inserimenti sotto rete (degli altri due in verità è meglio non parlarne), dimostrando di essere degno della convocazione in nazionale. e a maggior ragione non si capisce perchè resti fuori sempre lui.
Il Milan a mio avviso comunque lascia il Bentegodi, con la certezza di avere finalmente individuato, la coppia di difensori centrali, che può veramente dare la svolta alle prestazioni difensive, Ramì e Alex sono stati sufficientemente attenti e ordinati e con loro anche Abbiati, anche se già domenica bisognerà dimostrare tutto il proprio valore e quanto di buono è stato fatto e detto, contro la Fiorentina di Montella, che se pur con tante defezioni, resta sempre un avversario di caratura importante.
E a questo punto si fa interessante la corsa per il terzo posto, l'ultimo utile per l'accesso alla Champions League, anche se tramite i preliminari, in estate la candidata era il Napoli, con Fiorentina e un po più staccata l'Inter ad insidiare il passaggio dei partenopei, oggi forse le pretendenti sono altre o magari sono di più e tra queste, ci metto il Milan che al momento può dire la sua.  
Così si torna a pensare alla sessione invernale dei trasferimenti, ammesso che ci sia stato un momento in cui non ci si sia pensato, per rendere più competitiva la rosa, il Milan avrebbe veramente più la necessità di cedere che di acquistare, perchè ventotto giocatori sono veramente tanti, uno tra tutti Mexes, mai utilizzato perchè oramai fuori da  ogni progetto, potrebbe andare via anche a gennaio a parametro zero, garantendo di fatto un risparmio di più di 2 milioni di euro.
Un altro è Pazzini, che al contrario di Mexes, ha numerosi estimatori in Italia e in Europa, così come Niang, Zaccardo, Armero e forse anche Albertazzi, in questo modo si andrebbe a risparmiare su qualche ingaggio e si potrebbe risistemare l'organico, andando a potenziare altri ruoli in altri reparti, discorso a parte chiaramente per Saponara che ha qualità indiscutibili e una volta risolti i suoi problemi fisici, avrà la possibilità di dimostrare tutto il suo valore.
Quindi con 5/6 partenti e 2 rientri dagli infortuni, Montolivo e Saponara, Galliani per risistemare la rosa sta pensando a Suso, Khedira e Vangioni, il primo potrebbe arrivare già a gennaio, è in scadenza di contratto e dovrà decidere se restare al Liverpool (difficile) o andare via subito, su Khedira oltre alla concorrenza, il problema è l'ingaggio, difficilmente rinnoverà con il Real, ma se poi Torres dovesse andare allo Schalke, allora con lo stesso ingaggio, ci potremmo fare un pensierino.
Oltre alle cessioni sperate, il Milan a gennaio spera quindi di potere prendere un paio di centrocampisti, oltre a Vangioni per cui le trattative sono già avviate, il centrocampo è il reparto maggiormente da rinforzare e molto dipenderà anche dal piazzamento in classifica a gennaio, perchè uno sforzo economico da parte di Berlusconi, potrebbe arrivare più facilmente se i rossoneri avessero reali possibilità di centrare l’Europa, meglio se quella della coppa con le grandi orecchie. 

Foto tratte dal web.

venerdì 17 ottobre 2014

Aspettando la fatal Verona.

Interpretando il pensiero della stra grande maggioranza dei tifosi milanisti, nell'ultimo post chiedevo; meno apparizioni a milanello (per consigliare le formazioni) e più disponibilità economica (non è sempre che si pesca bene nel mercatino dell'usato), pare che oggi nella solita riunione del "triunvirato", si parli anche di mercato (finalmente), nel senso di mercato vero, quello con i soldini per intenderci.
Reparto cruciale è sicuramente il centrocampo, da li parte la gestione della fase offensiva tanto cara a Berlusconi, ma anche quella difensiva, il nome che si aggiunge a quello di Khedira (in scadenza di contratto con il Real Madrid, ma dipenderà dalla richiesta dell'ingaggio), è quello di Roberto Soriano, il 23enne giocatore della Sampdoria, nato in Germania da genitori campanie cresciuto nel Bayern Monaco.
Alla Sampdoria dal 2009, è diventato un punto fisso anche nell'Under 21, al Milan potrebbe arrivare in uno scambio con Niang, indipendentemente dalla trattativa per Khedira o Cigarini, suo eventuale sostituto, senza tralasciare la pista Tonny Vilhena, centrocampista del Feyenoord, una cosa dovrebbe essere certa, si è deciso di mettere mano al centrocampo, senza se e senza ma.

Ma se il centrocampo è il reparto cruciale, la difesa è il reparto più disastrato, Maiorino dal sud america ha riportato qualche nome sul suo taccuino, quello più importante è Vangioni, alternativa ad Armero che trova difficoltà ad inserirsi e quindi la necessità di intervenire in quel ruolo, hanno spinto la trattativa con il River Plate. 
Gli altri difensori visionati dal ds Maiorino, che relazionerà tutto a Galliani e soci sono: Pezzella, Kannemann, Dedè, Gil e a quanto pare il più interessante è Lisandro Magallan sempre del River Plate, il difensore centrale classe 1993, in argentina è considerano il nuovo Walter Samuel ed ha un costo abbordabile (2 milioni di euro), un ottimo affare e una plus valenza in prospettiva, mentre sempre in difesa, si sta trattando il rinnovo di agente di Abate, al momento non c'è nessuna offerta, anche se ci sono ancora 8 mesi per chiudere la questione con il Milan. 

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martedì 7 ottobre 2014

Meno venerdì a milanello e.....

.....più soldi per il rafforzamento.
Neanche contro il Chievo, il Milan pur vincendo per 2 a 0, ha dimostrato di avere raggiunto quell'amalgama, quella fluidità di gioco consolidata, peccando ancora sotto l'aspetto dell'identità di gioco, non si è visto un filo conduttore e nemmeno quello spirito goliardico, che aveva caratterizzato le prime uscite, diciamo che  è ancora tutto per sommi capi, affidato alle giocate dei singoli.
Non che il tecnico non faccia nulla per perfezionare questo Milan, anzi, "radiomilanello" racconta di un Inzaghi, che allenamento dopo allenamento, prova e ricerca soluzioni di gioco sempre migliori, per sistemare la squadra nel suo impianto e soprattutto la difesa o la fase difensiva, più correttamente, ma dopo 6 giornate, ancora è tutto in embrione.
Certo e menomale, perchè con un progetto in piena evoluzione, un quinto posto in classifica, 13 gol segnati ( l’attacco più prolifico della serie A insieme alla Juventus) e il recupero "tecnico" di Honda e Menez, si creano tutte le condizioni perchè nei 10 giorni di sosta per la nazionale, si potrà perfezionare, modulo e gioco.
L'amore esiste o esiste solo il sesso ? Ma la vera domanda è: Perchè pagano sempre Armero, Poli ed El Shaarawy ? D'accordo, poi nella ripresa qualche aggiustamento lo ha fatto, vero è che Buonaventura ed Honda stanno attraversando un periodo di forma eccezionale, ma "il faraone" è un capitale da conservare e rivalutare, deve entrare in "staffetta" con i due e così Poli, un nazionale va tutelato e messo in evidenza, a scapito di Muntari che non è Xavi.
E poi De Sciglio, non credo proprio che gli facciamo un favore a farlo giocare in queste condizioni, abbiamo preso Armero e buttiamolo dentro anche ogni tanto, decidendo se dovrà fare il centrocampista o il difensore ed essenzialmente il modulo da adottare.
L’allenatore-presidente del Milan vuole in campo quattro giocatori offensivi, facendo poca attenzione all’equilibrio generale, il tecnico Inzaghi il 4-3-3, dove però la posizione di Menez non è convincente, ben altra cosa quando il francese gioca dietro la punta, dove ha possibilità di svariare ed essere micidiale.
Io credo che come sempre la verità sta in mezzo, un bel 4-3-1-2, e facciamo tutti felici, l’ex PSG che diventa una spina nel fianco delle difese, non isoliamo Torres o chi per lui dentro le aree avversarie, Pippo avrà lo stesso il suo tridente e Berlusconi ? deve dissotterrare il "tesoretto" incassato da Balotelli e investirlo in centrocampisti (forse meno) e difensori (essenzialmente).
La classifica dice che Milan e Verona, sono appaiate al V° posto con 11 punti, a soli 3 punti dal terzo posto, al momento tenuto dalla Sampdoria, così ora ci saranno due settimane per presentarsi nel modo migliore, a questa sfida europea e per presentare un Milan, sempre più vicino a quello ideale.
4-2-3-1 o 4-3-3, ciò che deve essere migliorato e moltissimo, è la fase di non possesso, contro il Chievo anche se con Alex e Ramì le cose sono andate meglio, si sono evidenziati ancora molti difetti, forse anche legati al modulo, che spesso mette i difensori uno contro uno o addirittura in inferiorità, anche se le nazionali, priveranno la squadra di cinque titolari.
Continua a non piacermi De Sciglio, ma anche Muntari e Fernando Torres, che se vogliamo però è l'unico che ha delle giustificazioni, indietro di condizione e di adattamento a questi continui cambi di modulo, sembrava essersi sbloccato contro l'Empoli, salvo tornare anonimo contro Cesena e Chievo, Inzaghi ed il suo staff, dovranno lavorare con il Ninho, così come hanno fatto con Honda, perché non si può rinunciare alla punta centrale, qualsiasi sia il modulo.
Nonostante il Milan resti un cantiere aperto, si presenta alla sfida con il Verona, forte di quanto ottenuto nelle prime 6 giornate, tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta contro la Juventus capolista, un bilancio positivo, a cui va aggiunto lo spirito che i giocatori mettono in partita e in allenamento, senza tralasciare la capacità di usare più moduli e di cambiare sistema di gioco anche durante le partite, senza fare sostituzioni, cosa molto importante.
Anche lo scorso anno, il Verona è stato uno dei rivali del Milan per il passaggio in Europa, una vittoria esterna proietterebbe i rossoneri, all'inseguimento del terzo posto, desiderato dal presidente e auspicato da molti, per certi versi possibile, viste le condizioni di Napoli, Fiorentina ed Inter.

Foto tratte dal web

venerdì 3 ottobre 2014

Per Marco.


Giusto per riprendere il discorso fatto per Cristante, possibilmente la scelta della cessione oltre al fatto che non lo avranno considerato in condizione di potere essere il futuro del Milan in quella parte del campo, un altro motivo potrebbe essere, l'esplosione imminente di un un'altro talento forse più tecnico e che corrisponde al nome di Modic.
Penso che tutti i lettori del blog, ricorderanno le parole entusiastiche che ho usato per il Bosniaco, impiegato nelle prime uscite da Inzaghi e a conferma di tutto questo, riporto alcune parole di testate giornalistiche molto più autorevoli (Tuttomercatoweb), delle mie misere costatazioni. 
"Partenza sprint per la Primavera di mister Brocchi, tre vittorie di fila, dieci gol segnati e zero subiti. Non sono solo numeri schiaccianti di un avvio da ricordare, ma la vera testimonianza di una supremazia di gioco che la formazione rossonera in queste tre gare ha messo in campo. Bel gioco, diversi giovani di prospettiva e tanta personalità. Uno di questi è Andrej Modic, centrocampista classe 1996, classico regista dai piedi deliziosi, visione di gioco acuta e comando del centrocampo in pugno, è uno dei giovani più promettenti del vivaio rossonero, il Milan vuole puntarci forte. 
Per dare la dimensione del "talento" posso aggiungere che pur essendo diciottenne gioca da tempo con i più grandi dell’Under 21, un altro giocatore che segnalo da tempo è Tamas, il terzino sinistro classe '95, in prestito al Varese, sarà convocato con la nazionale maggiore dell'Ungheria, per le gare contro Romania e Far Oer.

Foto tratte dal web.