martedì 29 settembre 2015

Alla fiera dell"ex"

Alla fiera dell"ex", per due soldi, Glik e Darmian Cairo comprò, poi venne il turno di Aquah e Belotti che per due soldi il Torino comprò. (cantata)
E come dicevano qualche anno fa in televisione: ....e non finisce qui, perchè nell'organico dei granata figurano pure, Amauri e Bovo, una volta il flusso migratorio era verso il Palermo, una realtà tornata in serie A e posizionatasi stabilmente dopo le prime 4, con la conseguente sistematica partecipazione alla europa league.
Tra questi giocatori il primo fu Asta, poi Diana, Gasbarroni, Balzaretti, Barone e per finire Stevanovic, oggi le cose sono cambiate, i rosa arrancano nella parte sinistra della classifica, il "toro" invece da tre anni a questa parte, sta facendo grandi cose, dal derby vinto dopo anni, al ritorno in Europa in grande stile, i granata sono ormai una realtà consolidata del nostro calcio. 
Dall'altra parte un Palermo che ha perso la serenità delle prime due giornate, Torino non era l'ultima spiaggia per Jachini, ma un risultato positivo ed io aggiungo convincente, avrebbe ridato credito al tecnico, in vista delle prossime 4 partite proibitive, certo la classifica non piange e il campionato è lungo, ma la sconfitta col Sassuolo ha aperto una crisi. 
Perchè il Palermo a Torino più che vincere, deveva convincere? perchè ad oggi ha giocato bene solo un tempo con il Genoa e poi solo una scarsa mediocrità, bisogna rivedere tutta la fase difensiva e soprattutto sviluppare una manovra, che abbia un'idea di gioco e porti i cross per Gilardino, per tornare ad essere protagonista, come la scorsa stagione.
All'Olimpico si è visto un Palermo troppo brutto nei i primi 70 minuti, non è stato fatto un tiro in porta (esclusa la punizione con traversa di Traykovski), non è stato fatto un cross, non è stata fatta un'azione degna di nota e nei 20 minuti finali, è stato un assalto dettato dalla disperazione e dalla superiorità numerica, molta rabbia e poche idee. 
Questo Palermo è una squadra senza un'idea di gioco, in questa squadra continuo a ritenere inadatti Struna, Chochev e Quaison, per me restano dei buoni rincalzi, ai rosa manca qualità, l'unico in grado di trovare la giocata è Vazquez, ma sonnecchia per 3/4 della gara, come capita a tutti i fantasisti del resto, non ci si può affidare solo alle sue giocate. 
Iachini è anche lui colpevole, è vero che dal mercato non sono arrivati i rinforzi sperati, ma insistere su un impianto di gioco non adatto agli uomini a sua disposizione è sbagliato e lo rende colpevole, Iachini ha quasi l'obbligo di lavorare su un modulo diverso, un 4-3-3 e visto che non ci sono attaccanti per un 4-4-2, magari un 4-2-3-1, che forse è migliore.
Servono due giocatori rapidi accanto a Gilardino, che lo mettano in condizione di giocare faccia alla porta e non di spalle come succede adesso e che abbiano il piedino fatato, per servire l'attaccante con precisione, Vazquez e Traykovski per me sono ideali e nei 3 di centrocampo, in mezzo a Rigoni e Hiljemark, metterei questo benedetto Brugman.
Ora bisogna veramente dare una svolta, perchè dal ciclo Roma, Bologna, Inter e Napoli, si rischia di uscirne con le ossa rotte e il rischio di esonero diventa sempre più incombente, che poi, se l'esonero sia o non sia la scelta più giusta non saprei, ma di sicuro serve un cambio di marcia, per non trovarsi troppo presto a lottare per non retrocedere.
Si parla già che in caso di esonero possa tornare Guidolin, io credo che si tratti più di suggestione, per il grande affetto che ci lega al tecnico veneto, che per possibilità reali, è vero che nel calcio e con Zamaparini mai dire mai, i due si stimano, ma per ragioni diverse però, non sono molto propensi a tornare a lavorare insieme e il fatto che "francesco" stia o abbia comprato casa a Palermo, non significa proprio nulla. 
Foto tratte dal web.

lunedì 28 settembre 2015

Non ci siamo per niente.

Dopo aver battuto Palermo e Udinese, se pur senza meritare completamente la vittoria, il Milan inseguiva a Genova la terza vittoria consecutiva, cosa che i rossoneri non centrano dalla stagione 2013-2014, con Seedorf in panchina, allora i successi di fila furono addirittura cinque.
Doveva essere quindi la partita della svolta, quella che doveva segnare un'alto passo in avanti sia in classifica, che sotto l'aspetto del gioco, invece è arrivata la terza sconfitta e quel che è peggio con una prestazione inquietante, una di quelle prestazioni viste troppo spesso nella passata stagione, tre sconfitte che non danno continuità nelle prestazioni, che non gli permette di raggiungere i piani alti della classifica e la possibilità di conquistare il terzo posto.
A Genova si è vista più marcata, la difficoltà dei rossoneri nel costruire gioco, incapace di avere un buon possesso palla, la grinta e il carattere, che se non altro gli avrebbero permesso di arrivare primi sulla palla o almeno vincere qualche duello, tanto che paradossalmente nel secondo tempo, con un uomo in meno ma con più grinta, si è espresso in maniera migliore, confermando la mancanza di continuità, anche nell'arco dei 90 minuti.
La mancanza di un centrocampo di spessore, comporta tanta sofferenza per la difesa, costringendoli a falli magari ingenui, ma spesso necessari, se poi a questo aggiungi l'approccio mentale alla partita nettamente sbagliato e un tempo regalato all'avversario, viene fuori che questa non è la squadra che vuole Mihajlovic, ma è ancora quella di Inzaghi, un Milan che non ha identità e personalità.
L'espulsione di Romagnoli per doppia ammonizione è sembrata eccessivamente severa, ma non può e non deve costituire un alibi, visto che l'espulsione è arrivata nel finale del primo tempo, che il Milan stava giocando già male e che ripeto paradossalmente con l'uomo in meno, ha trovato quelle motivazioni per essere nella ripresa un Milan migliore.
Sicuramente non ha alibi chi ha costruito in estate l'organico, mettendo a disposizione del tecnico, uno sciagurato Zapata che con un passaggio sbagliato (uno di una serie), ha provocato l'espulsione di Romagnoli confermando ancora una volta, che l'organico non è adeguato e completo in ogni reparto, proprio come la squadra di Inzaghi, solo che stavolta è comunque un Milan da 3°/ 4° posto.
Nella ripresa in maniera molto confusionaria e arrembante, il Milan prova ad ottenere il pareggio, con Luiz Adriano, Bertolacci, Balotelli e con i nuovi entrati Kucka e Rodrigo Ely , ma anche il pareggio, non avrebbe coperto la mancanza di progressi sul piano del gioco e della personalità e un Mihajlovic sempre più "somigliante" ad Inzaghi, ma con un organico di gran lunga migliore.
Nonostante le rotazioni, a centrocampo mancano le geometrie e il ritmo è ancora troppo lento, Montolivo migliora la qualità del gioco, ma rallenta la manovra e neanche lo spostamento di Bonaventura come trequartista, non è stato proficuo, Bertolacci spostato dietro le punte dopo l'espulsione di Romagnoli, è stato positivo e chissà non possa essere la soluzione al problema del trequartista.
La mancanza di risultati, non può permettere al Milan di pensare in grande, di fare il salto di qualità e di restare in scia con le pretendenti all’Europa come Roma, Juve, Napoli e Lazio, che fino ad ora hanno anche loro zoppicato, nonostante ciò, il Milan programma e a ragione già il futuro, nel vertice a Milanello tra Galliani e Mihajlovic, si è parlato di valutare una serie di profili Under 23 e tra questi il trequartista Calhanoglu, 21enne turco del Bayer Leverkusen, Meyer che ha preso il posto di Draxler allo Schalke, Xhaka, Cataldi, Mandragora, questi ultimi di Lazio e Genoa con cui i rapporti sono ottimi.
Foto tratte dal web.

giovedì 24 settembre 2015

Senza identità.

Al di là delle rivendicazioni arbitrali, nel Palermo va sicuramente rivista qualcosa, in difesa ma anche a centrocampo, dove Jajalo ha messo in mostra i suoi limiti come regista, quindi basta pensare al fallo di Zapata o a quello di Magnanelli e proviamo a trovare la quadratura, a partire già contro il Torino, una squadra da rispettare e temere, visto l’ottimo gioco proposto in campionato.
Intanto adesso tutte le aspettative per il gioco d'attacco, sono sulle spalle di Gilardino, visto che Djurdjevic dovrà stare lontano dai campi almeno fino a gennaio, il "violinista" dovrà farsi carico di tutto il peso dell’attacco, e dovrà quindi fare pure in fretta a trovare la condizione e l'affiatamento con la squadra, anche se i rosa farebbero bene a guardare al mercato degli svincolati.
Nonostante la sconfitta con il Milan e il pareggio interno con il Carpi, grande cornice di pubblico al "Barbera", ritornato numeroso allo stadio con fame di bel gioco, come ai tempi di Guidolin, ma ha dovuto assistere ad una partita senza cattiveria agonistica, ad un Palermo senza identità, nervoso, che non entusiasma, un attacco quasi inesistente, una difesa inguardabile e un pressing alto che lascia molti spazi.
Gilardino non è entrato ancora nei meccanismi del gioco di Jachini, fatto salvo che forse il gioco di Jachini non sia adatto alle sue caratteristiche, Vazquez crea poco e stenta tanto, un po per il modulo e molto per un centrocampo inadatto, con Jajalo che continua a ripete prestazioni da dimenticare.
Lazaar è molto migliorato rispetto alle precedenti apparizioni e Quaison che è subentrato sulla fascia, ha fatto vedere buone cose, loro si salvano dalla pericolosa mediocrità, insieme ad un ottimo Colombi, degno sostituto del capitano Sorrentino.
Ma quello che impressiona di più è il nervosismo, doppio giallo di Rigoni e Iachini si è fatto espellere per la seconda volta di fila per proteste, certo sono stati e restano giorni difficili, l'infortunio di Djurdjevic che a quanto pare il presidente non vuole sostituire, in una situazione già precaria in attacco e che il tecnico ha pubblicamente sottolineato, incontrando le ire del presidente.
Critiche da parte di Zamparini sul tecnico per l'organico, rincarate per un lavoro di preparazione che Jachini ha fatto male, preludio ad una solita svolta tecnica, a fronte anche della seconda sconfitta consecutiva.
Domenica non sarà facile a Torino, specie per un Palermo poco lucido, sprecone, che subisce troppo gli avversari e senza la giusta cattiveria agonistica, difficilmente si porteranno a casa dei punti e poi c'è la Roma, non voglio nemmeno pensarci, ma potremmo trovarci per la sosta della nazionale, invischiati nella bassa classifica. 
Jachini e la squadra, devono lavorare ancora tanto, non solo per poter trovare la forma migliore, ma anche per fare chiarezza sul modulo più adatto e su gli uomini da impiegare, per tornare a giocare come sapevamo e ad essere "pirati all'arrembaggio", pronti "all'abbordaggio" del Torino, che viaggia a vele spiegate e "razziare" all'Olimpico il bottino pieno, facendo subito dimenticare le due sconfitte consecutive.
Foto tratte dal web.

mercoledì 23 settembre 2015

Ma come è possibile.

Ma come è possibile avere un crollo del genere nel secondo tempo, dopo avere dominato per tutto il primo tempo avversario e partita, una gara praticamente già chiusa e invece finire completamente in balia dell'avversario, rischiando il pareggio ma se vogliamo anche la sconfitta.
A Udine i rossoneri sono stati protagonisti di una prima frazione di gioco quasi perfetta, sembrava potesse essere la vittoria della consacrazione, piena di spunti positivi, da un sempre più convincente Calabria ad un "nuovo" De Jong, dal ritrovato Balotelli ad una fluidità di gioco da grande squadra, invece nella ripresa sono affiorati i vecchi fantasmi del passato.
Tutto è cominciato con il cambio di Calabria con Alex, il Milan stava dominando in lungo e in largo, poi la paura di restare in 10, vista la giovane età dell'ex primavera, che per inesperienza avrebbe potuto beccare il secondo giallo (vedi Ely a Firenze) e uscire anzitempo, li è saltato tutto, sono cambiati gli equilibri difensivi, anche perchè sono cambiati i due centrali. 
Il vero problema del Milan comunque è nella testa dei giocatori, ancora bloccati da ansie e paure, vecchi retaggi delle ultime gestioni e così un Milan praticamente perfetto, si è trasformato in quello impaurito, incapace di gestire la palla, che ha sofferto l'avversario come in tempi recenti e da cui ancora non riesce ad uscire.
Alla fine se pur soffrendo, sono arrivati i tre punti, utili a riportare la squadra verso le zone alte della classifica, a non fargli perdere terreno con le dirette avversarie e dare l'entusiasmo giusto per continuare a lavorare, non solo sulla tattica ma anche e molto sulla testa, ripartendo proprio dal dominio del primo tempo di Udine, lavorando sulla personalità e la gestione del risultato.
Bisogna arrivare al mercato di gennaio, con il Milan ancora in corsa per l’Europa, per effettuare un mercato di riparazione funzionale a questa nuova squadra, quindi occorre dare continuità alle vittorie, e risalire la classifica, migliorando sempre più le prestazioni.
Calabria si è confermato ad altissimi livelli ma gestito, De Jong come avevo detto in settimana può provare a ritagliarsi un posto da mezz'ala, mentre Balotelli può essere benissimo l'alternativa di qualità in attacco e poi è molto utile nel difendere il pallone, conquistare punizioni, provocare ammonizioni e comunque sembra un nuovo e più maturo Balotelli.
La difesa continua ad essere il tallone d'achille di questa squadra, ha già subito gol in media come i campionati scorsi, serve una svolta e presto, per una maggiore solidità difensiva, perchè non si può sempre essere costretti a segnare tre gol per vincere una partita e anche se non c'è molto tempo, speriamo che almeno contro il Genova si veda un'altra difesa.
Per concludere, nel secondo tempo si è sofferto da matti, non si vedeva la luce dentro al tunnel che il Milan aveva imboccato inspiegabilmente, se poi a tutto questo si aggiunge la presenza dell'inguardabile divisa color petrolio, per cui non ci sono parole per definire la bruttezza di questa terza divisa e non si capisce nemmeno il perchè di indossarla, arrivare fino alla fine, è stato una sofferenza deprimente.
Foto tratte dal web.


domenica 20 settembre 2015

Il Palermo ha il trequartista per il Milan.

Prima sconfitta stagionale per il Palermo con il Milan a San Siro, vittoria sofferta per i rossoneri, ma il 3 a 2 non deve trarre in inganno, perchè il Milan ha meritato i tre punti, non era il Milan dell'anno scorso di Inzaghi, ma è quello di Mihajlovic, non una squadra spettacolare, ma cattiva e con molta fame, anche se deve ancora migliorarsi, sia in difesa che in avanti e poi deve chiudere le partite, perchè non avrà davanti sempre il Palermo.
No che il Palermo sia la peggiore squadra del campionato o che Jachini abbia sbagliato la formazione, solo che è stato un Palermo evanescente specialmente nel primo tempo, nessun tiro in porta e nessuna idea, un po meglio nella ripresa, con qualche sprazzo di buon gioco e niente altro, mi spiace per Jachini, ma i gol dei rosa, sono stati episodici.
Al contrario della partita con il Carpi, a me stavolta è piaciuta la formazione e il modulo, ma a mio avviso ci sono degli interpreti inadatti e se Hiljemark si sta rivelando una mezzala eccezionale, lo stesso non si può dire di Chochev e Jajalo, che hanno dimostrato poca personalità e fatto una marea di errori. 
Jajalo non ha fatto una partita da regista vero e questo lo ripeto da tempo, il bulgaro non è quello del fine stagione scorsa, se dobbiamo giocare con questo modulo, occorre l'inserimento di un regista accanto a Rigoni e a Hiljemark, se non è Maresca perchè non può essere Brugman.
Il Palermo ha fatto vedere qualche sprazzo di gioco quando Vazquez è riescito a prende la squadra sulle spalle, a dimostrazione di quanto abbiamo bisogno di un regista vero davanti la difesa, per non avere un Palermo un po' troppo Vazquez-dipente, se il Mudo non gira il Palermo non decolla, ecco anche perchè accanto alla punta, ci vedo meglio Trajkovski.
Per il resto non è che ci sia molto da dire, vista la pochezza dei rosa a San Siro, Hiljemark è la nota più positiva, oltre ai due gol gioca con personalità, Vazquez è il trequartista che servirebbe al Milan, che anche se non incanta, è sempre pericoloso e spettacolare nelle sue giocate e poi Gilardino con la sua esperienza e le sue sponde, si muove tanto e potrà essere molto utile al Palermo.
L'aspetto positivo comunque è che i rosa ci hanno creduto sempre e nonostante la prestazione non molto positiva, ci erano quasi riusciti a portarsi il punto, ora testa al Sassuolo, per tornare a vincere e davanti ai propri tifosi.

Il bilancio del Milan per quello che riguarda i tiri in porta è sconsolante, è all’ultimo posto di questa speciale classifica e il reparto offensivo milanista è molto forte e competitivo, fatti che si sono confermati anche contro il Palermo, la difficoltà è data dai pochi palloni che arrivano alle punte, perchè manca il trequartista che ispira, per i pochi cross dei terzini, ma anche da una certa lentezza della manovra.
Tutto questo si può riassumere nel problema del trequartista, fino ad adesso non si è trovato il giocatore giusto Honda per me bocciatissimo e per Suso non è il suo ruolo , pensare che avevamo Saponara quando si giocava con le tre punte e che quel Vazquez per esempio, potrebbe fare al caso nostro.
In attesa di provarci Menez in quel ruolo, anche se non credo che lo possa fare per come lo intendiamo noi, io romperei ogni indugio e metterei lì Bonaventura, utilizzando a centrocampo in attesa di Bertolacci, Poli o la trasformazione di De Jong come mezz'ala, visto che ora si può contare pure su Montolivo, oppure cambiamo modulo.
Pare che Mihajlovic stia pensando al 4-2-3-1, che renderebbe possibile la coesistenza tra Montolivo e De Jong, con Bonaventura e Bertolacci sugli esterni a garantire cross e tiri, ma resterebbero due dubbi, chi farebbe la punta centrale (luiz Adriano) e al centro dei 3 chi ? Bacca ?, se non lui chi ? credo che in questo modo le cose non cambiano, per me cambiare per cambiare, meglio il 4-4-2.
L'anno scorso abbiamo visto 37 formazioni diverse su 38 partite, adesso forse dettata anche dalla necessità, siamo alla conferma in blocco e quindi 2 formazioni uguali su 4 incontri, si dovrebbe oramai andare avanti così fino a gennaio e comprare poi un giocatore sulla trequarti, che potrebbe essere Witsel, tranne non vada in porto lo scambio Perotti-Suso.
Contro il Palermo il Milan ha raggiunto una vittoria sofferta per 3-2, vittoria meritata e importante, squadra che ha confermato la sua crescita e che ha giocato abbastanza bene, ma non è fluida arrivata ai 16 metri e poi non è ancora in grado di gestire la gara, appena abbassa i ritmi subisce troppo, deve ancora migliorare e tanto e poi si vedrà se si può arrivare a questo benedetto terzo posto.
Certo di note positive ce ne sono e una di queste è Calabria, ha personalità, non sbaglia praticamente nulla, si sovrappone con intelligenza e continuità e crossa benissimo, poi Romagnoli che sta acquisendo sempre più sicurezza, ha fatto bene sia in fase di chiusura si in quella d’impostazione, per non dire di Kucka che recupera una quantità infinita di palloni, dando fisicità e quantità.
Piano piano sta tornando Montolivo, mentre la vera conferma è Bonaventura, tornato ai livelli dello scorso anno, anche come mezz’ala sciorina un’ottima prestazione, come quella di Bacca, che con Jek sono i veri trascinatori del Milan, adesso l' Udinese nel turno infrasettimanale, magari per cominciare a volare verso l'europa.
Foto tratte dal web.

lunedì 14 settembre 2015

Aspettando il derby

Aspettando il derby, le seconde linee del Milan, quelli che non giocano mai e si lamentano sempre, hanno avuto modo di dimostrare che Mihajlovic si è sempre sbagliato, invece nell'amichevole contro il Mantova squadra di lega Pro, si è salvato solo Balotelli, quello che doveva essere il più deludente, invece è partito col botto, gol, assist e rigore procurato, ma è stato un bruttissimo Milan.
Deludente prestazione quindi del Milan 2, che supera solo di misura (3 a 2) il Mantova e Sinisa che è uno che non le manda a dire, ha chiaramente detto ai sui "rincalzi", che da questa prestazione si capisce, che non sono giocatori su cui si può contare e quindi che nessuno si lamenti se poi non gioca. 
Hanno giocato quelli che giocano di meno e contro un avversario modesto e contro il Mantova si è visto il perché, fin qui questi giocatori hanno giocato poco, non sono per niente in condizione e forse non sono per niente calciatori di livello, devono migliorarsi altrimenti non giocheranno.
I malumori di alcuni giocatori che non giocano, sono i soliti e vanno avanti da troppi anni, con Allegri, con Seedorf e con Inzaghi, ognuno di questi allenatori ha le proprie colpe, finalmente c’è qualcuno che non li difende e senza peli sulla lingua mette le cose in chiaro, la rosa di quest'anno è sensibilmente migliorata, ma non può continuare la solita sofferenza delle ultime stagioni. 
I giocatori devono assumersi le proprie responsabilità e non continuare a piangersi addosso, così come la società deve appoggiare in pieno e sarebbe meglio se lo facesse concretamente anche con gli acquisti e non con i proclami, un tecnico che magari non sarà bravissimo, ma che dimostra di avere le palle per andare avanti e potere risollevare il Milan, che invece dovrebbe rivedere la maniera di fare mercato e con chi farlo, ora che i soldi da spendere ci sono.
Ma passiamo al calcio giocato, Sinisa ha rivoluzionato il centrocampo nella speranza di ottenere un miglior rifornimento per le punte, con Montolivo davanti la difesa, si sono viste un po più di geometrie, ma è stato sui 16 metri che la squadra non c'è stata, Mihajlovic ha deciso di dare un’altra chance a Honda come trequartista, per mandare in gol le due punte rossonere, ma ha deluso anche contro l'Inter.
In quella posizione deve starci un giocatore che deve dare qualità e fantasia alla manovra, Honda manca di personalità, fa il compitino e si nasconde spesso dietro agli avversari, non è mai incisivo, determinante, tutto il contrario in nazionale, dove invece continua a fornire prestazioni positive e a fare gol.
Sarà anche una magra consolazione, ma il Milan ha giocato bene, addirittura meglio dell'Inter che però è stata più pericolosa, forse il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio, ma 3 o 4 punti non cambia nulla, il problema è questo benedetto rifinitore per le punte, le due squadre si sono affrontate a viso aperto e l'equilibrio è stato spezzato da un episodio.
Mihajlovic ha dato a centrocampo più fantasia, dando fiducia a Montolivo al posto di De Jong, ma l'assenza dell'olandese si è sentita in fase di non possesso, ecco perchè parlo di 4-4-2, perchè Montolivo e De Jong si completano e forse Bonaventura e Bertolacci, potrebbero "servire" meglio le due punte, dalle fasce.
La Curva Sud ha applaudito i giocatori a fine partita e ciò dimostra che l'impegno è stato apprezzato, in campo si è più Milan che Inter, si è visto un Milan coraggioso e con buona personalità, che vuole fare la partita e spesso ci riesce, anche dopo il gol non si è perso d'animo, ci ha provato con generosità, chiudendo l'Inter nella sua area, i tifosi seppur delusi, applaudono una squadra che ci ha messo impegno e coraggio.
La buona prestazione deve dare fiducia e se questa partita doveva essere un esame, si può dire che l'esito non sia poi del tutto negativo, almeno sul piano del gioco e dello spirito, questa squadra può fare bene, ci vorrà del tempo perchè c'è molto da lavorare, ma può migliorare.
Foto tratte dal web.


La paura fa 2 a 2.

Al "Barbera Stadium" si affrontano Palermo e Carpi, in un incontro testa-coda che poteva consolidare il primato dei rosa e aprire la crisi per gli emiliani, nelle due compagini erano attese le due vecchie volpi delle aree di rigore, Borriello e Gilardino, il primo in gol appena entrato e il secondo invece senza neanche un pallone giocabile,
Le due squadre si incontrano per la prima volta in serie A, gli unici precedenti sono in serie B nel 2013-2014, con 2 vittorie su 2 per i biancorossi, ma quello che stupisce ancora di più è che i rosanero in quelle due occasioni, subirono ben 3 espulsioni, Daprelà e Milanovic all'andata e Vazquez al ritorno.
L’ottimo inizio di campionato dei rosa, ricorda l’avvio scoppiettante della stagione 2006-2007, tornava in panchina Guidolin, dopo le parentesi Delneri e Papadopulo e nelle prime due giornate, il Palermo vinse in casa con la Reggina per 4 a 3 e all’Olimpico con la Lazio per 2 a 1. 
Alla terza giornata ci fu il derby contro il Catania, che non si giocava in Serie A da 44 anni, e fu un derby pirotecnico, i rosanero vinsero per 5 a 3 una partita emozionante e spettacolare, in quella stagione il Palermo si giocò la vetta della classifica con l’Inter fino a Dicembre, l'infortunio di Amauri mai sostituito, portò ad un lento declino dei rosa e all’esonero di Guidolin.
I rosanero finirono al 5 posto e si qualificarono per il terzo anno consecutivo in Coppa Uefa, stavolta alla terza di campionato ad insidiare il primato c'è il Carpi dei tanti ex, l'ultimo arrivato Zaccardo, l'ex rosanero e palermitano Di Gaudio, il portiere Benussi, il bomber Mbakogu e per finire l'ex d.s. Sean Sogliano. 
Nelle file dei rosanero sono due: Colombi che andrà in panchina e Struna che va in tribuna perchè squalificato, il Palermo poteva e doveva vincere contro il Carpi, specie per come si era messa la partita e non mi è piaciuto, questo ritorno ingiustificato di Iachini al 3-5-2.
Tornare al modulo che tanto bene aveva fatto lo scorso anno, ma con altri interpreti è sbagliato, così come è sbagliato cambiare modulo per far giocare gente adattata, poi se Goldaniga non può giocare in casa contro Carpi, perchè ha giocato la domenica prima a Udine ? preferire la lentezza di Jajalo a Hiljemark o Vitiello ad altri perchè ?
Hiljemark ha fornito una buona prestazione, ma non può giocare da intermedio, Jajalo è ottimo nell'interdizione ma troppo lento e invece la partita doveva essere giocata a ritmi vertiginosi, bombardando il portiere Benussi con continui tiri da fuori e poi con un centrocampo a 4, mettendo Vazquez e Trajkovski a fianco di Gilardino, lasciato solo in mezzo a 8 avversari.
Il Palermo non mi è piaciuto per niente, anche per l'approccio mentale per quasi tutta la squadra, il tecnico ha avuto paura di "osare", mentre i calciatori la partita l'avevano già vinta, senza contare che bastava mettere Vitiello dietro Matos per non farlo giocare.

Bene Djurdjevic (entrato nella ripresa al posto di Gilardino), anche lui ha disputato una buona prestazione, sicuramente sarà una delle sorprese di questa stagione e non sarebbe uno scandalo giocare con 2 punte, anche se ce ne sono solo 2 in organico, ora ci attende una gara difficile contro il Milan, che ha soli 3 punti e viene dalla sconfitta contro l'Inter. 
Riuscire a conquistare la qualificazione all’Europa League come nel 2006-2007, non sembra un’impresa impossibile, ma dobbiamo trovare il coraggio che avevamo lo scorso anno, cominciare a giocare bene a calcio, perchè fin qui abbiamo fatto buono solo il secondo tempo contro Genoa e poi nulla più.
Con una vittoria si poteva restare  in testa alla classifica a punteggio pieno, il Carpi ancora una volta dimostra di essere la "bestia nera" del Palermo, ribadisco la grande prova di Hiljemark e che da lui ci si può aspettare davvero tanto, mentre meno  bene è andato  tutto il reparto difensivo.

Djurdjevic, reduce da una bellissima doppietta con la propria nazionale Under 21, ha mostrato grinta e determinazione, corre e si fa trovare al posto giusto al momento giusto, segnando la rete del 2 a 2.
La mancata vittoria non deve spegnere l'entusiasmo, il Palermo rimane imbattuto, ha fatto una partita tatticamente confusa, con diversi errori in zona gol, con parecchi passaggi sbagliati, con spazzi troppo larghi, una squadra apparsa stanca e con poche idee.
La difesa arroccata del Carpi ha reso difficile trovare gli spazzi per colpire, a Gilardino serve tempo e un giocatore con cui dialogare, è vero che l’obiettivo è la salvezza e che il Palermo deve continuare a lavorare in questa direzione, ma deve farlo restando equilibrato anche mentalmente, non bisogna avere paura di volare e nemmeno di cadere, però bisogna ancora provarci.
Foto tratte dal web

giovedì 3 settembre 2015

Mihajlovic ha "i" quindici giorni.

Anche se sono stati spesi ben 86 milioni di euro, il Milan è una squadra ancora incompleta, soprattutto nel reparto di centrocampo, il mercato era partito con grande delusione, per essersi fatti soffiare alcuni calciatori, poi con l'arrivo di Bacca e Bertolacci, l'acquisizione prepotente di Romagnoli, era diventato un grande mercato da ottimizzare, per poi finire deludente così come era cominciato.
Non è arrivata la "ciliegina" Ibra, non è arrivato il "faro" a centrocampo Witsel e nemmeno la soluzione B Soriano, si sono spesi tanti soldi per avere alla fine una squadra incompleta, ora tocca a Mihajlovic, dimostrare di essere un grande allenatore e trovare la quadratura a centrocampo, migliorare il gioco con gli uomini che ha a disposizione per provare a tornare in Europa.
Per fare questo però, deve vincere il mini girone delle pretendenti composto da Fiorentina, Napoli e Lazio, ma solo per l'Europa league, perchè di champions non se ne può parlare e intanto ha 15 giorni per arrivare al derby, con un centrocampo più efficace e concreto, senza alcuna deroga.
Sono convinto che ripresenterà il 4-3-1-2, Bonaventura sulla trequarti, Bertolacci a destra e Kucka a sinistra, con il ballottaggio Montolivo-De Jong, certo non è più il momento degli esperimenti, ma forse con un centrocampo in linea e non a rombo, si potrebbe sopperire al mancato arrivo di Witsel, che comunque potrebbe concretizzarsi durante il mercato di riparazione.
Con De Jong e Montolivo centrali, Bertolacci e Bonaventura (come giocava nell'Atalanta) sulle fasce, possibilmente le punte avrebbero più rifornimenti e Montolivo "spalleggiato" da De Jong, potrebbe fare da faro, in attesa di gennaio, quando il Milan oltre a Witsel, potrebbe fare un nuovo tentativo per Perotti e Soriano, riallacciando con Lazio, il discorso per alcuni giocatori: Lulic, Cataldi e soprattutto Biglia (sarebbe perfetto per il centrocampo rossonero).
Intanto al Milan sono rimasti in 28 ed entro la mezzanotte del 3 settembre, le squadre di Serie A devono comunicare i 25 giocatori che comporranno la rosa per la stagione 2015/2016, nel computo non sono considerati gli under 21 alla data del 31 dicembre 2014, che quindi possono essere schierati in maniera libera e non vi sono inoltre differenze in ordine alla nazionalità del calciatore interessato. Quindi dovranno fare parte della lista, almeno 8 giocatori formati in Italia, tra i 15 e i 21 anni, almeno 3 anni, anche in maniera non continuativa, o comunque 3 stagioni sportive, in uno o più club italiani, in vista di questa scadenza, abbiamo provato a comporre l'organico dei rossoneri, indicando in grassetto i giocatori formati in Italia, non rientrano nella rosa della prima squadra gli Under 21, poiché impiegabili a prescindere dal loro inserimento in lista.
Portieri: Diego López, Abbiati e Donnarumma (U.21); difensori: Zapata, Alex, Mexès, AntonelliAbateDe Sciglio, Romagnoli (U.21), Ely (U.21) e Calabria (U:21); centrocampisti: De Jong, BonaventuraBertolacciPoliMontolivoNocerino, Kucka e Josè Mauri (U:21); attaccanti: Ménez, Honda, Suso, Cerci, Bacca, Luiz Adriano, Balotelli e Niang (U.21). 
L'Inter diventa comunque una delle candidate allo scudetto, anche se la Roma resta la favorita, il Milan così come ha detto Mihajlovic, ha bisogno di tempo e pazienza, il tecnico rossonero sa però che di tempo non ne ha molto, in questa sosta per le Nazionali dovrà cercare di dare un gioco alla squadra, che ha molto deluso, lavorare sulla testa dei giocatori, insicuri e con ancora troppa paura, infine Ely, è un ottimo innesto, ma manca però  ancora un po’ di esperienza.
Foto tratte dal web

martedì 1 settembre 2015

Abbattuto un altro ex

Le prime due partite di campionato, il Palermo non le aveva vinte neanche dopo il ritorno in serie A nel 2004 ai tempi di Guidolin, anche quell'anno fu in testa alla classifica nelle prime giornate, ma nelle prime due vinse in casa con il Siena 1 a 0 e poi pareggio 1 a 1 a Milano con l'Inter, 4 punti conquistati contro i sei di questo avvio di campionato.
Palermo primo in classifica insieme ad altre squadre "sorpresa" eccetto l'Inter, ma è una squadra che a Udine ha giocato benissimo solo per i primi 12 minuti, poi solo sofferenza e una buona dose fortuna, perchè oltre alle parate di un concentratissimo Sorrentino, spesso la palla è uscita fuori di un non nulla.
Bravo Jachini per avere confermato il 3-4-1-2, anche se i 2 erano due mezzepunte, però almeno una mezz'oretta Gilardiino nel secondo tempo doveva farla, giusto per tenere palla e fare salire la squadra, per farsi fare il fallo e spezzare la pressione dell'Udinese, bravo comunque anche a mettere in campo i nuovi per farli ambientare.
Tra tante novità una consuetudine, Rigoni ancora a segno e la solita fase di calo nella ripresa, l'Udinese dopo il gol ha messo sotto i rosa, tanta intensità, azioni pericolose e così anche nella ripresa, i padroni di casa giocano bene e non mollano, ci credono e sino alla fine ci provano, Sorrentino para tutto quello che trova nelle vicinanze e rimane ancora imbattuto.
Il rosso a Struna complica le cose e cambia i piani di Jachini, che erige una barricata a difesa dei 3 punti più che preziosi, affidando a Vazquez e Trajkovski, il compito di alleggerire la pressione dei friulani, che con Thereau e Zapata vanno vicinissimi al pareggio, ma la difesa quasi perfetta dei rosa, con Gonzalez ed El Kaoutari stoici, ha raggiunto la conquista di altri 3 punti.
Torniamo sulla difesa e sui nuovi esordi, Goldaniga, Struna e il suo rosso, intanto la prestazione è stata buona per entrambi e bisogna considerare che erano alla prima in assoluto, a me è piaciuto più Goldaniga e da centrale più che Struna, poi per il rosso è una semplice svista di Damato, perchè l'intervento è nettamente sulla palla.
I terzini Rispoli e Lazaar ha messo grande corsa e tanta voglia, a volte finiscono per strafare ed insieme a Quaison non mi sono piaciuti poi tanto, ma se i terzini sono questi e ci si deve lavorare per aggiustare la loro prestazione, Quaison va troppo a corrente alternata e non ha peso in area, adesso che c'è la sosta, si può lavorare meglio sul 3-4-1-2, con Trajkovski e Gilardino la davanti.
Intanto godiamoci questo primo posto, ma dobbiamo trovare rimedio nel terzo a destra di difesa (confermerei Goldaniga), nel regista di centrocampo (manca la qualità nell'impostazione) e ai due li davanti, se no il Palermo che si difende a spada tratta è un Palermo indebolito rispetto allo scorso anno.
Il Palermo ha acquistato degli ottimi giocatori, gente come El Kaoutari (che ha dato maggiore solidità alla difesa), come Hiljemark (che darà fosforo al nostro centrocampo) e in avanti Trajkovski e Gilardino in attesa di Djurdjevic, hanno reso il Palermo più forte di quello dello scorso anno, se si trova il giusto equilibrio, quest'anno staremo costantemente a sinistra della classifica.
Dopo la Nazionale al Barbera arriva il Carpi, anche se si sono rinforzati, potrebbe essere la giusta occasione per rimanere in testa alla classifica, ancora per un'altra giornata, vorrà dire che Castori, aspetterà ancora un pò, prima di conquistare i primi punti in serie A.
La Juventus continua a confermare le difficoltà dovute alla mezza rivoluzione tecnica per certi versi indispensabile, effettuata quest'estate, occorrerà del tempo prima che gli ingranaggi, tornino a funzionare perfettamente, mentre la Roma ha messo in mostra un superiorità, che negli ultimi quattro anni non aveva manifestato.
I suoi acquisti al contrario della Juve, sono già abbastanza "rodati", se i bianconeri riusciranno con Ernanes e Liminà a far quadrare il cerchio, potranno competere con i giallorossi, che hanno finalmente colmato se no superato la distanza che li separava e la corazzata Inter per lo scudetto.
L'unica big in testa alla classifica è l'Inter ma senza convincere, oltre all'assenza di gioco, ha battuto due "cenerentole" di misura e solo a tempo scaduto, ma non sta bene neanche il Milan ancora in attesa di trovare un'identità di gioco e la speranza sfumata con Witsel e Soriano, di agganciare un posto champions per quest'anno.
Bacca e Luiz Adriano si stanno dimostrando una coppia d'attacco funzionale, in barba a gli scettici che non credevano nella loro coesistenza, ma devono essere riforniti da qualcuno, chi sa se a questo punto, un bel 4-4-2 di sacchiana memoria, possa essere la soluzione migliore, mentre l'Empoli che ha cambiato allenatore e molti calciatori, continua a funzionare perfettamente, forse a Giampaolo serve un po di fortuna, ma per il resto non sembra essere successo nulla.
Lo stesso non si può dire del Napoli, la cura Sarri non sortisce effetti diversi, è ancora troppo simile a quello di Benitez, come il Milan è ancora troppo simile a quello di Inzaghi, certi "vizi" sono restii ad andare via, una volta presi non li perdi più, ci vuole un sacco di tempo, mentre la Sampdoria dovrebbe sgonfiarsi con il passare del tempo.
Sinceramente mi preoccupa e tanto la Lazio, è la squadra che ha cambiato di meno e quindi la più collaudata, però non ha ancora smaltito la delusione dell'eliminazione dalla champions, speriamo si riprenda presto perchè la situazioni può diventare pericolosa e non posso non pensare alla Sampdoria di Di Carlo e a quello che fu l'esito del mancato passaggio del turno.
Forse siamo davanti ad un altro miracolo Chievo, che non tanto a sorpresa ha conquistato la testa della classifica con spettacolo e gol, il tecnico ex Catania dei 50 punti, può confermarsi e lanciare in orbita i clivensi, mentre la squadra rivelazione, potrebbe venir fuori da Sassuolo,Torino e Palermo.
Si tratta di squadre giovani, in grado di unire spettacolo e sostanza e poi sono guidati da allenatori competenti, come Gasperini che ogni anno con il suo Genoa deve ricominciare da zero, perchè Prezioni gli smonta la squadra e glie ne presenta un'altra.
Foto tratte dal web.