mercoledì 31 marzo 2021

Vlahovic prende sempre più corpo.

Maldini continua a lavorare per il futuro, un futuro che potrebbe essere in Champions e comunque sia, si deve costruire una squadra di livello europeo, come sempre senza fare nessuna spesa folle e con nuovi investimenti sui giovani di valore, come ha fatto quest’anno e che sta pagando, con Ibrahimovic ancora leader e molto probabilmente senza Donnarumma e Romagnoli, se Raiola non abbassa le sue richieste esagerate.

Non è da escludere, anzi è sempre più probabile che il rapporto si interrompa e che per lo stesso motivo, ma con procuratore diverso, si dovrebbe interrompere anche il rapporto con Calhanoglu, mentre sembra scontata la cessione di Romagnoli, che non essendo in scadenza di contratto a giugno, permetterebbe al Milan di ricavare una discreta cifra, che tornerebbe utile per il riscatto diventato indispensabile di Tomori, un investimento in linea con le politiche della società, un altro giovane di sicuro valore.

Il Milan inoltre dovrebbe rinunciare anche ad Hauge e Diaz per motivi diversi chiaramente e puntare invece sul 21enne attaccante serbo della Fiorentina Vlahovic e il 23enne trequartista croato Vlasic del Cska Mosca, prima però occorre avere la certezza di partecipare alla Champions, per ricavarne il premio relativo, con la speranza che i due slavi possano avere più continuità di Leao, che dovrebbe essere anche lui nella lista dei partenti.

Il mercato estivo dovrebbe portare a Milanello anche un esterno destro di qualità e che possa alternarsi con Saelemaekers, per questo ruolo si sono valutati: Thauvin, pista poi abbandonata per gli alti costi dell’operazione (ingaggio e commissioni), Otavio, che poi ha firmato ancora con il Porto e adesso il 24enne Orsolini di proprietà del Bologna, che chiede circa 20 milioni per il suo cartellino, il piano B invece è Ikoné, costa di più ma la sua prestazione con il Lille ha lasciato il segno e i francesi lo valutano 30 milioni.

Con Donnarumma la storia si ripete, solo che adesso sono straconvinto che non avrà lo stesso epilogo, i soldi sono tanti, Elliott non intende muoversi dagli 8 milioni a stagione, che rappresentano già un ingaggio mostruoso, di contro neanche Raiola, con i suoi soliti modi poco apprezzabili e la sua richiesta folle, non ha nessuna intenzione di indietreggiare, in pratica la storia tra il Milan e Donnarumma è terminata, adesso serve trovare il suo erede.

La storia dell’arte del caso Donnarumma dice, che il portiere ha già la squadra per i prossimi 5 anni e che a campionato in corso non si può ufficializzare, qual è la squadra? Quella che in Italia prende un sacco di campioni a parametro zero, quella che ha preso Pirlo, quella dove Buffon proprio in questi giorni ha ufficializzato che il prossimo anno smetterà, Szczęsny tornerà a fare il secondo e Gigio farà il primo.

Oltre al portiere il Milan è alla ricerca di un vice Theo Hernandez, Dalot non verrà riscattato e tornerà allo United, tra i nomi che circolano, c'è quello di Hysaj del Napoli in scadenza di contratto e che non è intenzionato a rinnovare, al Milan arriverebbe quindi a parametro zero, dovrebbe poi rientrare Conti da Parma, tranne se il Parma non si salva, in quel caso si trasferirà a titolo definitivo per 7 milioni.

A proposito di giovani di prospettiva, bisogna parlare di Pobega, che sta ben impressionando, ha un passo diverso dai giocatori in organico al Milan e può essere una soluzione diversa rispetto a Meitè e agli altri a disposizione in questo momento, ma prima bisogna puntare agli 80 punti, che sono quelli che nella stagione 2011/2012, gli hanno garantito il secondo posto e che potrebbero garantirgli un posto in Champions League il prossimo anno.

Tornando ai diritti televisivi e alla domanda: quali abbonamenti serviranno per seguire tutto il calcio nella prossima stagione? La risposta è che con la collaborazione annunciata tra TIMVision e DAZN, si potrebbe agevolare la fruizione di un abbonamento unico, con l’acquisto di un pacchetto per la connessione internet con TIM e con 29,99 euro, è prevista la possibilità di aggiungere anche un abbonamento DAZN+NOW TV, la piattaforma streaming di SKY.

Quindi TIMVision può proporre pacchetti con incluso DAZN e Amazon Prime (che dalla prossima stagione avrà l’esclusiva su alcune partite di Champions League) e NOW (tutta la Champions, l’Europa e la Conference League), in questo modo sarebbe possibile vedere tutta la Serie A e la Champions, senza doversi abbonare a SKY, ma non so quanto verrebbe a costare ogni mese.

martedì 30 marzo 2021

A Dazn i diritti TV per la Serie A.

Passano a Dazn i diritti televisivi fino al 2024, tutte le partite della serie A saranno trasmesse in esclusiva dalla piattaforma online, come succedeva lo scorso triennio, ma a ruoli invertiti, solamente tre partite delle dieci saranno trasmesse da Sky, ma non in esclusiva come succedeva con Dazn, in conclusione, dal settembre 2021 al giugno 2024, la Serie A sarà totalmente visibile solo su Dazn.

Fin qui le società hanno pensato come sempre al loro rendiconto, ma cosa comporta per i tifosi? cosa dovranno fare per seguire le partite? Quanto costerà abbonarsi? Queste sono tutte domande che ogni tifoso si pone, in concomitanza del passaggio al DVB-T2.

Intanto non servirà un decoder per assistere alle gare di campionato, a differenza di quanto avveniva con Sky, per Dazn basta solo scaricare l’APP e l’abbonamento non sarà associato a un solo dispositivo, un unico abbonamento sarà valido per sei dispositivi differenti e massimo due di questi potranno essere collegati contemporaneamente sullo stesso evento.

Ora arrivano le dolenti note, il maggior introito per le società, verrà pagato dai tifosi, che in tempi e in post-pandemia, dovranno spendere tra i 30 e i 35 euro al mese per abbonarsi, adeguare il televisore al passaggio al DVB-T2 e la linea internet a 8 megabit al secondo (io sono uno di questi), questo nuovo accordo diventa discriminante, anche perché e senza essere di parte, anche a parità di costi (Sky ha sempre fatto delle offerte), la qualità del prodotto è più scadente, escluso Diletta Leotta.

A questi poi bisognerà aggiungere i costi per le coppe europee e se uno come me, tiene al Milan, ma per origini e tifoso del Palermo, deve fare un altro contratto con Sky, che a quanto pare è all'assalto della Serie B (al momento in mano a Dazn) e della Serie C, al momento in mano ad Eleven Sports, con chiaro aumento dei costi anche per queste categorie.

Con quest’ultimo gruppo, potrebbe andare in scena un vero e proprio duello, per accaparrarsi i diritti delle altre due categorie, visto che già nei mesi scorsi Eleven Sports, voleva aggiungere la serie B per allargare la propria offerta televisiva.

Dai diritti TV, passiamo al potere politico delle società e da lì al nuovo Fair Play Finanziario, a proposito del pagamento degli stipendi, in serie A c’è stato un provvedimento di sanatoria della Federcalcio, che rimanda a fine stagione il pagamento degli arretrati, ma perché in serie C il Livorno per lo stesso motivo, viene punito con la penalizzazione di punti e invece l’Inter no?

Vero è che l’Inter non è stata messa in mora dai calciatori, ma non si possono vedere nell’ambito dello stesso professionismo due situazioni diverse, come il Fair Play Finanziario, City e PSG si indebitano fino al collo e riescono a non avere sanzioni, anche la Juventus se vogliamo, che tiene buona L’UEFA, con il continuo ricatto di formare la super lega, anche se a quanto pare si sono resi conto che il FPF era stato fatto male e potrebbe avere gli ultimi mesi di vita.

Dopo il blocco di un anno fa a causa del Covid, per la UEFA il FPF dovrebbe rappresentare il passato e che pare sia arrivato il momento di cambiare, tanto che si prevede per la fine dell’anno, la nascita di un nuovo sistema di regole diverse, non più fondato sul principio di: “spendi quanto incassi” ma su quello di: “spendi il necessario senza sprechi”, però a quanto pare per far questo, servirà l’aiuto dell’Unione Europea, anche se non capisco come, se non per i soldi.

Il nuovo fair play finanziario, avrà come obiettivo quello di eliminare o ridurre, sprechi ed esagerazioni, il calcio era già in crisi e adesso lo è ancora di più, il mondo è in crisi, ma gli stipendi dei calciatori (Ronaldo o Messi) e le commissioni degli agenti (Raiola), anziché scendere, salgono (Donnarumma) e si parla di rinnovi e di aumenti, che non sono più sostenibili, quindi si cercherà di imporre dei tetti, a salari e trasferimenti, ovvero il tanto invocato Salary cap, anche se non potrà avere questo nome.

Non potrà chiamarsi Salary cap, perché per l’UE non si può, magari si chiamerà Luxury tax o qualcosa di simile, ma è il concetto quello che è importante, molte situazioni sono allo studio, però si vuole provare ad approvare la nuova linea finanziaria, che dovrebbe chiamarsi “Superlega”, entro la fine dell’anno e farlo entrare in vigore dal 2022.

Cade quindi l'obbligo del pareggio di bilancio, perché con il FPF valido solo per le società che facevano le coppe europee, aveva creare uno sbilanciamento, tra i grandi club con i ricavi provenienti dalla Champions e dall’Europa League e gli altri che restavano con meno risorse ed erano costrette a tagliare i costi, il Milan quest’anno ha avuto un disavanzo negativo di 26 milioni, che non è più obbligato a “pareggiare” come succedeva prima.

Quindi adesso il Milan può investire di più del pareggio di bilancio, perché Elliott non ha nessun problema economico, anche se essendo un fondo deve mantenere una certa linea produttiva di utili, per cui, con il budget risparmiato a gennaio (15 milioni), i soldi che potrebbero arrivare dalla qualificazione alla prossima Champions League (50 milioni), i probabili introiti da cessioni o risparmi sugli ingaggi (30 milioni) e lo stanziamento annuale che Elliott mette ogni anno a disposizione, il Milan potrebbe avere a disposizione per il prossimo mercato estivo, una somma che si aggirerebbe attorno ai 160 milioni,

Una delle prime mosse di mercato del Milan, sarà il rinnovo di Ibrahimovic, che grazie al decreto crescita, il suo prolungamento del contratto per un altro anno, dovrebbe costare circa 10,5 milioni, contro i 14 normali, fatto salvo che il Milan proverà a rivedere l’accordo al ribasso, viste le tante gare saltate in questa stagione e per cui potrebbe proporre un nuovo accordo di circa 4 milioni di parte fissa, più dei bonus legati alle presenze.

Una formula che credo e spero Zlatan possa accettare tranquillamente e con l’opzione di rinnovo del contratto di Mandzukic, la narrazione dovrebbe corrispondere a quanto avevo anticipato in un precedente post, ma questo non esclude che in estate possa arrivare anche un altro attaccante, non necessariamente troppo giovane e comunque se lo fosse, uno che possa crescere al fianco dei due attaccanti più esperti. 

domenica 28 marzo 2021

Altre soluzioni di mercato.

Tra i due litiganti il terzo gode? Belotti è da sempre accostato al Milan, in passato ci avevano provato Fassone e Mirabelli, ma allora Cairo aveva sparato alto, adesso che si avvicina la scadenza del contratto (giugno 2022) e anche per la sua fede milanista, il suo nome ricorre con più insistenza e magari poi alla fine tra Vlahovic e Scamacca, potrebbe essere lui ad ereditare il posto di centravanti del Milan.

La ricerca di una punta, il riscatto di Tomori e non solo, il Milan nel suo mercato estivo, proverà anche ad acquistare un esterno destro, un giocatore che sia più offensivo di Saelemaekers nel tridente d’attacco, quindi per alzare il livello tecnico della squadra ed avere un giocatore che faccia più gol e assist, fin qui si è sempre parlato del 28enne Thauvin, in scadenza di contratto con il Marsiglia, ma ultimamente, il calciatore sembrerebbe interessato ad altro.

Il Milan in un certo senso, era ripiegato sul trequartista del Porto Otavio, anche lui a parametro zero e capace di coprire pure il ruolo di esterno destro alto, ma il calciatore portoghese ha trovato l’accordo col Porto e così il Milan è tornato ad interessarsi al 24enne Orsolini del Bologna, che già quattro anni fa aveva conteso alla Juventus con esito negativo, Thauvin è sicuramente un calciatore più interessante, anche perché "a costo zero", ma fa gola a tanti e le richieste economiche sono alte, 4 milioni netti all’anno.

Anche qui tra Thauvin e Otavio spunta Orsolini, che dal punto di vista dell’ingaggio, costerebbe notevolmente di meno (attualmente percepisce 1.1 milioni all’anno), solo che bisognerà investire una cifra che si aggira sui 20 milioni e anche se adesso fa la riserva ad Olsen, il Bologna non ha intenzione di svendere il calciatore, ma si avvicina il termine dei campionati e con loro il ritorno dei calciatori in prestito alla casa madre, potrebbero esserci della situazioni interessanti, che potrebbero far cambiare il mercato.

Primo tra tutti Pobega, il centrocampista classe 1999, è in prestito allo Spezia con la formula del riscatto e controriscatto, fino ad oggi ha fatto bene e tra i tanti, è quello che ha maggiori prospettive per il futuro, proprio per questo, il Milan potrebbe riscattarlo o comunque farlo rientrare e poi lasciarlo ancora un altro in prestito, stessa cosa per l’attaccante classe 2002 Colombo, magari lasciandolo ancora in Serie B per trovare più spazio e continuità di rendimento.

In ordine d’importanza c’è poi il portiere classe 2000 Plizzari, eterna promessa che neanche quest’anno alla Reggina è riuscito ad esplodere, non è ancora arrivato il tempo di fare la riserva a Gigio e nemmeno di andare in prestito in serie A, potrebbe entrare in uno scambio con; Musso, con Audero o con Gollini, nel caso in cui Gigio dovesse andare via, oppure restare in serie B, ma non più in una squadra che lotta per non retrocedere.

Sempre in ordine di importanza, Brescianini centrocampista classe 2000, anche lui come Plizzari in prestito secco, ha gravitato per due anni nell’orbita della prima squadra, oggi è alla Virtus Entella in Serie B, sta giocando con regolarità, ma risente ancora dell'infortunio patito ad inizio stagione e poi c’è Bellodi, il difensore centrale classe 2000, è in prestito all'Alessandria in Serie C, con la formula del diritto di riscatto e controriscatto, per lui che in precampionato aveva fatto qualche apparizione con il Milan, quest’anno sono poche le presenze, per giustificare un immediato rientro a casa.

Infine l’attaccante classe 1999 Tsadjout, il Lukaku dei poveri, è anche lui in prestito secco al Cittadella, ha giocato con buona continuità (21 partite) ma ha segnato solo 3 gol e fatto 2 assist, un altro attaccante classe 2000 Capanni, è in prestito secco al Racing nella serie B spagnola, dove conta soltanto 6 presenze senza gol, completiamo la carrellata con Murati e Alessandro Sala, il primo centrocampista classe 2000 in prestito alla Vibonese in Serie C, ha collezionato appena tre presenze, mentre il secondo, anche lui centrocampista classe 2000, è in prestito alla Pro Sesto in Serie C e qui le presenze sono solo 7.

Capitolo a parte per Laxalt, il terzino sinistro classe 1993 in prestito secco al Celtic, ad oggi ha giocato 24 partite e ha segnato 1 gol, pur essendo spesso titolare, non dovrebbe restare in Scozia e nemmeno al Milan, situazione leggermente diversa per Caldara, il difensore centrale classe 1994, in prestito biennale all'Atalanta, con diritto di riscatto a 16 milioni.

Ha continuato ad essere tormentato da problemi fisici, è di fatti, un calciatore “finito” e in questa stagione ha collezionato solo 8 presenze, rimanendo spesso in panchina senza giocare, difficile che l’Atalanta lo riscatti difficile che il Milan possa venderlo, resterà a completare il pacchetto arretrato, specie se Romagnoli dovesse andare via.

Dulcis in fundo Conti, il terzino destro classe 1994, a gennaio è andato al Parma in prestito con obbligo di riscatto a 7 milioni in caso di salvezza dei ducali, fino ad ora ha collezionato 8 presenze, ma il Parma difficilmente si salverà e poi c’è Duarte, difensore centrale classe 1996, a gennaio si è trasferito in Turchia all'Istanbul Basaksehir con la formula del prestito fino al 2022 con diritto di riscatto, è titolare, ma c'è ancora un anno per l'eventuale riscatto. 

mercoledì 24 marzo 2021

Ancora ostaggi dei rinnovi.

La sosta per le nazionali, è un ottimo momento per parlare di mercato e spero che il Milan più che parlarne lo stia facendo, del mercato fanno parte integrante i rinnovi, anzi forse è dai rinnovi che bisogna partite per pianificare il mercato e uno di questi è quello di Ibrahimovic, al momento non si può rinunciare a lui, anche se gioca il 50% delle partite, così come non si può rinunciare a Bennacer, che quando è entrato in campo, ha dato geometrie e la partita è cambiata.

Ma torniamo a Ibra, c’è la disponibilità delle due parti a continuare insieme e a venirsi incontro, questo dovrebbe significare che il Milan si accolla il rischio di utilizzarlo part-time e il giocatore gli viene incontro economicamente, ma non si conoscono le cifre, Ibra ha saltato molte partite e il prossimo anno sarà lo stesso, per via dei suoi 40 anni, quindi nella prossima stagione potrebbe alternarsi con Mandžukić, diciamo due giocatori per un ruolo e quindi due stipendi da 3,5 milioni ognuno o giù di lì.

Ma il Milan dovrebbe trovare comunque la punta del futuro, che non può essere il vice di Ibra e di Mario, fermo restando che Mario ha un’opzione per il prossimo anno e che Ibra è confermato a furore di popolo, la punta del futuro dovrebbe giocare in coppia con uno dei due vecchietti, oppure siamo sempre la, bisogna cambiare modulo per fargli spazio, perché sarebbe impensabile spendere 40/50 milioni per una punta e poi relegarlo in panchina perennemente, la questione è sicuramente delicata.

In estate il Milan però, dovrà investire però un po' in tutti i reparti per rafforzare l’organico e per fare questo, non si conosce quale sarà il budget a disposizione, molti di questi soldi dovrebbero arrivare dalla qualificazione in Champions e si parla di 50 milioni sicuri e altri potrebbero arrivare con il passaggio dei turni.

Penso che anche quest’anno Elliott stanzierà i soliti 70 milioni circa e che saranno pochi i calciatori che uscendo, produrranno delle plusvalenze, ad esempio Romagnoli e Leao, Romagnoli per la questione rinnovo e perché c’è Tomori, mentre Leao deve fare posto alla punta del futuro.

Leao potrebbe partire anche in prestito, per crescere e poi tornare a prendere il posto dei “pensionati” Ibrahimovic e Mandžukić, l’altra operazione sicura è il riscatto di Tomori (a mio avviso l’unico da riscattare) e poi tutto dipenderà dalle occasioni che si troveranno sul mercato, quindi è indispensabile il ritorno in Champions ed è importante andare avanti nella massima competizione europea, non soltanto per il prestigio (pure), ma per gli introiti che servono per rinforzare la squadra.

Il nome principe oggi è quello di Vlahovic, l’attaccante è forte, completo ed è un 2000, potrebbe essere lui la punta che può crescere (non è ancora pronto per grandi scenari) all’ombra di Ibra e dargli il cambio o meglio crescere al suo fianco o a quello di Mandžukić, ma la prima ipotesi escluderebbe Mario, la seconda obbliga ad un cambio di modulo, per Vlahovic la Fiorentina chiede 40 milioni (li vale tutti) e ha la stima di Pioli che lo ha fatto debuttare in serie A, ma non si tratta di una trattativa semplice, di certo c’è che il giocatore non ha intenzione di rinnovare.

In considerazione delle possibili difficoltà ad arrivare a Vlahovic, io non abbandonerei la pista Scamacca, il giocatore del Genoa possibilmente, non è all’altezza dell’attaccante viola, ma è un prospetto interessantissimo e forse è anche più funzionale di Vlahovic, sicuramente sono due profili da non lasciarsi sfuggire, così come è sfuggito Otavio che ha rinnovato col Porto fino al 30 giugno 2025.

Tanto che a questo punto il Milan come alter ego di Calhanoglu, sta seguendo il trequartista croato Vlasic, ammesso sempre che si continui a giocare con questo modulo, la valutazione del 23enne croato si aggira intorno ai 30 milioni, molto dipenderà dal rinnovo del turco o dalle occasioni di mercato, una di queste potrebbe essere Pessina dell’Atalanta, di cui il Milan ha il 50% sulla futura rivendita, che insieme alla sua duttilità (può giocare da mediano in un centrocampo a 2 o da trequartista) e che è in scadenza nel giugno 2022, lo fanno preferire ad altre soluzioni.
 

lunedì 22 marzo 2021

Tanti, troppi errori individuali.

L'eliminazione in Europa League ha lasciato tanti rimpianti, ma ripeto, sarebbe sbagliato però cercare tante giustificazioni, come per esempio gli infortuni e non fare un’attenta valutazione dei problemi evidenti degli ultimi mesi e decisamente, avere tanti infortuni e per così tanto tempo, è un problema importante ed è evidente, che ci sono chiari errori e responsabilità.

Capisco l’esigenza, la necessità, ma si prova sempre a recuperare i calciatori, che invece devono essere “trattati”, con le terapie e il recupero totale, gli infortuni non sono solo causa della sfortuna o del gioco logorante del Milan, a mio modesto avviso, che poi tanto modesto non è, la preparazione atletica è sbagliata. Non vorrei sbagliarmi, ma al Milan nessuno tra allenatori e preparatori, si è mai trovato a dovere gestire atleticamente, una partita ogni tre giorni, trovo che questo è una situazione da attenzionare e provvedere, perché l’obiettivo del Milan è quello di fare anche nei prossimi anni, una partita ogni tre giorni.

Per me è stato fatto un errore importante, perché in una situazione normale di infortuni, non saremmo andati così in affanno e forse oggi saremmo ancora in corsa per tutti i traguardi, per me il problema infortuni è molto serio, è importante se non di più, alla pari del mercato estivo, merita un'analisi accurata e una soluzione diversa, perché non ha senso acquistare un calciatore importante e poi utilizzarlo al peggio.

Andiamo adesso alla partita con la Fiorentina, la trasferta di Firenze era considerata molto difficile e molto importante e così è stata, la Fiorentina ha messo in grande difficoltà il Milan ed è stata padrona del campo fino al 2 a 2 e fino ad allora il Milan non mi è piacito, così come non mi è piaciuto contro il Napoli e contro lo United, a quel punto poi tutto è cambiato, grazie all’entusiasmo per il pareggio e sicuramente anche per l’ingresso di Bennacer e alla contemporanea trasformazione di Calhanoglu.

Il Milan non riesce più a fare la partita come faceva prima, non riesce più ad imporre il proprio gioco, a tenere alto il ritmo, commette troppi errori individuali e poi subisce troppo l’avversario, tutte cose che invece dopo il gol ha fatto bene come prima di La Spezia, tranne le due parentesi di Roma e Verona, il gol o l’ingresso di Bennacer hanno dato la svolta alla partita, nel ritmo e forse anche nella testa dei giocatori, perché non c’è dubbio che Bennacer ha dato un’impostazione diversa alla manovra milanista.

Che Dio ci tenga in buona salute l’algerino e lo svedese, che insieme alla nuova insuperabile coppia di centrali, Kjaer-Tomori, sono fondamentali per questo Milan, adesso ripeto se Dio ce li preserva, potremo in queste ultime 10 partite che restano, avere la riprova se il Milan con loro è tornato il Milan del 2020 o resta il Milan post Spezia, in modo o nell’altro boccia tremendamente le alternative, con tutto il rispetto per Tonali, Sandro è un altro tipo di giocatore e a maggior ragione quando cambi gli interpreti, devi cambiare anche l’impianto di gioco.

Oramai sono imprescindibili: Ibrahimovic, Calabria, Hernandez, Bennacer, Kessie, Kjaer e Tomori, si perché il campo ha detto questo, l’ex Chelsea ha un rendimento impressionante, altro che giocatore per completare il reparto, è con giocatori di questo tipo che bisogna completare anche gli altri reparti, spero che Maldini e Massara già da questa sosta per le nazionali, facciano una bella stretta con il Chelsea per riscattarlo.

Questo è un giocatore clamoroso, per me ancora più clamoroso di Hernandez, un difensore fondamentale per il modo di giocare del Milan e se Commisso vuole 40 milioni per Milenkovic, dico che 28 milioni per Tomori, che saranno pure tanti, sono ben spesi, è un giocatore forte fisicamente, rapido e con grande senso dell’anticipo, lui e Kjaer hanno difeso e attaccato contemporaneamente, andando a saltare in area dove non potevano arrivare Diaz e Saelemaekers, Kjaer poi si è rivelato anche un regista difensivo d’eccezione, con i due assist per i gol.

Tomori ha convinto e per me è riuscito a ritagliarsi un posto da titolare, scalando in pochi mesi le gerarchie e il suo riscatto è necessario, il rendimento giustifica il costo così rilevante e caso mai vuol dire che spenderemo di meno in altri ruoli, Romagnoli adesso più che ad un rinnovo “faraonico”, deve pensare a riprendersi il posto in squadra e la fascia di capitano, poi se vorrà rinnovare alle cifre del Milan bene, altrimenti con Kalulu e Gabbia siamo coperti.

Altri due giocatori adesso devono chiarire la loro posizione, personalmente ritengo, che questo silenzio assordante di Donnarumma e Calhanoglu, è più rumoroso di un corteo di scioperanti, i due giocatori hanno scelto i soldi, perché è impensabile che a 3 mesi dalla scadenza del contratto, siano ancora arroccati sulle loro posizioni, e le parole del turco: "Un giorno spero di giocare per il Galatasaray”, “Ho il tatuaggio di un leone perché tifo il Gala sin da bambino", ci danno un’indicazione.

Il Milan farà di tutto per convincere Gigio e Calha a firmare il rinnovo alle condizioni dei rossoneri, ma i tempi dicono che è il momento di pensare ai sostituti per non farsi trovare impreparati, tanto che si stanno già valutando: Musso, che è il nome più gettonato e Audero della Sampdoria, che a me anche per età piace di più, più semplice invece sembra il rinnovo di Ibrahimovic, del rinnovo se ne sta parlando, la volontà delle due parti è quella di andare avanti ancora un anno e di venirsi incontro.

  

sabato 20 marzo 2021

Milan gambero rosso (nero)

Il Milan fa proprio come i gamberi, un passo avanti e due indietro, vince con il Verona e poi perde 1 a 0 con il Napoli e con il Manchester United, piano piano tutti gli obiettivi sono svaniti, prima la coppa Italia, poi lo scudetto e adesso anche l'Europa League, al netto delle tante assenze dei rossoneri, dobbiamo ricordare che anche Napoli e Manchester contavano tanti indisponibili, una cosa è certa, è caduto il mito che le riserve giocavano bene come i titolari e di conseguenza tutto quello che ne compete.

Anzi, di miti ne sono caduti due, l’altro è quello che il Milan aveva fatto in un anno, quello che si pensava di potere fare in cinque anni, perché se fosse stato così, il Milan avrebbe dovuto lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata, arrivare tra le prime quattro in campionato (?) e in coppa Italia, disputare la finale di Europa League, come ha fatto l’Inter l’anno scorso, siccome questo non c’è stato, ha fatto esattamente quello che doveva fare, al secondo anno del progetto, cioè migliore quello che aveva fatto lo scorso anno.

Perché questo è il secondo anno del progetto, quel progetto che non è piaciuto a Gattuso, tanto che ha dato le dimissioni, il progetto parte con Boban e Giampaolo, oltre che con Massara e Maldini, è quello il primo dei cinque anni, sarà sicuramente una buona stagione, migliore di quella scorsa e in linea con i programmi, ma per essere una stagione andata oltre ai programmi, bisogna portare a casa più di un posto in Champions.

Tornando alla partita con il Manchester, tutto sommato il Milan ha offerto una buona prestazione, ma anche stavolta abbiamo giocato senza attacco e se non segni, poi alla prima distrazione la paghi, adesso guardiamo avanti, però dobbiamo sforzarci di rimanere concentrati fino alla fine su l’unico obiettivo rimasto e che può fare la differenza tra una buona stagione e una fallimentare.

Il Milan ha fatto bene in difesa, dove Donnarumma è stato attento, ha svolto bene l’ordinaria amministrazione, il gioco con i piedi e sui cross, non è mai stato chiamato alla “parata” e su Pogba non poteva fare nulla, anche Kalulu ha fatto una gara in crescendo, sganciandosi spesso in avanti, così come Dalot quando gli è subentrato.

Bene Kjaer su Rashford, come al solito legge tutte le palle in anticipo, imposta la manovra e guida la squadra con l’esempio personale, a lui fa coppia Tomori, che fa un’altra prova di sostanza, fa tutto bene, sia nelle chiusure e nel cominciare l’uscita dal pressing, un po' meno bene ha fatto il centrocampo, forse perché in avanti non c’erano sbocchi, Hernandez che io ritengo un centrocampista, all’inizio stenta a trovare le misure, poi crea un paio di occasioni.

Hernandez non è devastante come dovrebbe e la davanti non trova la solita collaborazione, Meitè dopo un primo tempo ottimo, si addormenta nel secondo tempo, prima sbaglia sul passaggio di Calhanoglu e poi non riesce a pulire l’area sul gol di Pogba, questo lo condizionerà per il resto della partita e nell’arrembaggio finale, Kessie lotta in mezzo al campo, ma nel secondo tempo è stanco.

Completo il centrocampo con Saelemaekers, che fa la sua onesta partita a tutto campo, senza dare punti di riferimento e fa spesso il trequartista centrale, Calhanoglu atleticamente è cresciuto rispetto al Napoli, ma fa errori pesantissimi, sbaglia un gol clamoroso e poi con Meite confezionano il gol vittoria del Manchester.

L’attacco è il reparto “ibrido” della squadra, a zero emissioni verso la porta avversaria, Krunic fa tanto movimento, ma anche lui spreca un’occasione importante, lo sostituisce Diaz cha da un po' più di qualità, ma niente altro, Castillejo stavolta non può essere giudicato, è da apprezzare se non altro il sacrificio fatto in attacco, ha corso, ha cercato di fare qualcosa per i compagni, ma non può bastare, Ibrahimovic entra nell’ultimo spezzone della gara a partita compromessa, riesce ad impegnare il portiere avversario, ma non riceve rifornimenti.

Il progetto-giovani è il post Gattuso e per avere un valore, deve essere migliorativo anche sotto l’aspetto della continuità, cosa che al di là delle indisponibilità (anche Napoli e Manchester le avevano) e del piazzamento finale, i numeri del 2021 sono impietosi e i numeri solitamente non sbagliano, il 2021 è orribile, a San Siro il Milan ha giocato 10 partite e di queste ne ha perse 5 e nella classifica da gennaio a oggi, ha un rendimento (1,6 punti a partita) da settima in classifica, fuori dalla Champions quindi e dall’Europa League.

Un progetto così affascinante e ambizioso, non può basarsi sul gol annullato a Kessie a Manchester, oppure sul fatto che è stato imbattuto dallo scorso marzo fino a dicembre, a fine anno devi portare qualcosa a casa e fra 3 anni devi portare a casa se non tutto, quasi.

Devi analizzare bene le cinque sconfitte in due mesi e mezzo, per capire come muoverti in futuro e che adesso serve una svolta immediata, non vinceremo più il campionato, non vinceremo più la coppa Italia, non vinceremo più l'Europa League, ma un posto in Champions a casa lo dobbiamo portare, se no abbiamo perso altri due anni.

Perdere dopo due anni come abbiamo perso con il Napoli e perdere la Champions dopo due anni all’ultima giornata, significa proprio non avere progredito rispetto a quel Milan di Gattuso e che il programma se non è fallimentare ha delle enormi falle, vuol dire che non è un progetto chiaro e continuativo (vedi la situazione rinnovi), perché molto, se non tutto dipende da un Milan in Champions.

Quindi bisogna conquistare assolutamente la qualificazione in Champions e poi una volta arrivati non dobbiamo sfigurare, non possiamo giocare con Castillejo, Leao e Krunic, abbiamo giocato quasi tutte le partite con 4/5 riserve e questo vuol dire che non sono all’altezza dei titolari.

Dobbiamo cambiarli e prenderne degli altri, ripartendo da Pioli e dai giocatori cha hanno fatto bene, che sono attaccati alla maglia, che credono nel progetto, che sono disposti a sgomitare per avere un posto in squadra e a mettere in difficoltà Pioli ogni partita, nella scelta della formazione. 

giovedì 18 marzo 2021

I quarti di finale in Europa mancano da 9 anni.

Il Milan non approda ai quarti di finale di una competizione europea da 9 anni, certo dobbiamo dire che in questi nove anni non siamo andati spesso in Europa, speriamo di poterlo fare questa volta e speriamo di non incontrare l’Arsenal che abbiamo eliminato nel 2011/2012 negli ottavi di Champions League, perché dopo il Manchester, con il Tottenham è la squadra più forte, se il Milan dovesse passare ai quarti di finale, è previsto un premio di 1,5 milioni, non sono tanti, ma male non fanno.

Tanti infortuni, tanta stanchezza e non solo, le alternative hanno dato mano, chi bene, chi male, ognuno per quello che ha potuto, ma in questo momento particolare tra coppa e campionato, è fondamentale che i titolari: Bennacer; Ibrahimovic, Rebic e Calhanoglu, ritrovino al più presto la condizione migliore, ma trovo sbagliato caricarli fin da subito di aspettative importanti, vorrei vederli dal primo minuto, in modo che comincino a prendere condizione, ma non vorrei bruciarli.

Tonali sta facendo bene e dà più geometrie in mezzo al campo, Kessie può fare bene sia con lui che con Meite, forse contro una squadra fisica come lo United, sarebbe meglio mettere due incontristi come Kessie e Meite e non Bennacer o Tonali, l'ex Torino è in crescita e se non deflagra in questa settimana (vedi Krunic), può essere la soluzione migliore, mentre in avanti serve partire subito con Ibrahimovic, perché il vero motivo che ha impedito al Milan di vincere all’Old Trafford, è stata l’assenza di Ibrahimovic in generale e di una seria alternativa in particolare.

Leao è acerbo e impreciso, Rebic soffre la posizione centrale, quindi Ibra per forza, Calhanoglu già contro il Napoli ha dimostrato di stare bene e deve solo mettere minuti nelle gambe, il Milan non era partito per vincere lo scudetto e va bene, ma andare il più avanti possibile in Europa League e portare a casa un posto in Champions si, il calo di questo ultimo mese o due, è da imputare ai limiti tecnici di alcune alternative che ci avevano illuso.

Accantonata la corsa allo scudetto, la classifica rimane ottima, solo che adesso bisogna mantenerla così e per fare questo non possiamo più permetterci di far giocare come titolari almeno: Leao, Krunic e Castillejo, il prodigioso miglioramento di 20 punti da un anno all’altro, deve chiudersi centrando l’obiettivo della prossima Champions e il Milan lo può fare se conclude bene il campionato, ma se la situazione dovesse peggiorare invece, diventa più rischioso.

Più di Donnarumma e Calhanoglu, tengono sulle spine i dirigenti rossoneri, i rinnovi di Kessie, per il quale comunque ci sono ancora margini di discussione e Ibrahimovic, un altro portiere al posto di Donnarumma lo troviamo, non sarà così determinate ma lo troviamo, un trequartista lo troviamo, magari finiremo per pagarlo il triplo ma lo troviamo, ma senza Ibrahimovic non siamo nessuno, l’ho spiegato poco fa e poi un centravanti così determinate per il gioco del Milan, non esiste.

Dobbiamo entrare nell’ordine di idee però, che Ibra è fenomenale, vecchio, ora pure fragile e non è immortale, già il prossimo anno, bisognerà pensare a lui con un ruolo part-time e quindi serve un attaccante per la prossima stagione, chi? Bella domanda, perché uno come lui non c’è e se ne prendi un altro, devi cambiare gioco ed interpreti, non sono d’accordo che se rimane Ibrahimovic, non puoi prendere un altro attaccante “ingombrante”, perché ci sarebbero due competizioni importanti, la Champions (spero) e lo scudetto.

Perché il prossimo anno lo scudetto diventa l’obiettivo dichiarato e devi avere due attaccanti (due per ogni ruolo veramente), che ti portino un contributo di gol importante e uno che dia pure continuità, Ibrahimovic è il presente stretto e non ha futuro, ora bisogna capire come gestire la sua naturale uscita di scena, senza contraccolpi e la soluzione non può essere la scelta tardiva di Mandzukic.

La tripletta di Vlahovic contro il Benevento, ha confermato la mia intuizione e la sua crescita, solo che adesso sta attirando l'attenzione di diversi top club, l'attaccante serbo classe 2000, ha un contratto con scadenza al 30 giugno 2023, anche lui come tutti gli altri della Fiorentina, non sembrano intenzionati a prendere in considerazione il rinnovo, nonostante le importanti offerte e mentre la Fiorentina sta cercando di fargli cambiare idea, la Roma ha fatto già la sua proposta.

Non so se il Milan ci abbia mai pensato, ma Vlahovic potrebbe essere il sostituto ideale di Ibra, a parte che per caratteristiche potrebbe giocare a fianco di Ibrahimovic per una stagione e lui potrebbe farlo crescere ancora di più, potrebbero giocare in quel famoso 3-4-1-2, Vlahovic ha una valutazione attorno ai 40 milioni, che il Milan potrebbe abbassare inserendo Leao come contropartita tecnica.

lunedì 15 marzo 2021

Ottimo Napoli

Buonissima prestazione degli uomini di Gattuso, che hanno messo in campo un buon pressing, sono stati puntuali negli anticipi, tecnicamente precisi e hanno tenuto un ritmo alto per tutta la partita, ad esclusione del quarto d’ora finale, dove il Milan si è riversato con veemenza nella metà campo azzurra, in cerca del pareggio, che avrebbe potuto ottenere meritandolo, se al 92esimo fosse stato fischiato il rigore commesso da Bakajokò ai danni di Hernandez.

È unitile dire che nonostante la VAR abbia mandato Pasqua a rivederlo e l’arbitro non lo ha considerato fallo da rigore, era rigore tutta la vita, ma non stiamo qui a piangerci addosso, anche perché con un punto in più non sarebbe cambiato nulla e poi il nostro problema va al di là di un rigore assegnato o meno, era giusto per fare una precisazione, anche perché a parte Pasqua e il Napoli, era rigore per tutti.

Ritmo altissimo, pressing, anticipo e precisione nei passaggi, hanno messo in difficoltà il Milan, che non è riuscito a fare la partita, come aveva fatto con Roma e Verona, anche perché diciamocelo chiaramente, non possiamo presentarci con Castillejo, Leao e Krunic in avanti e tutti insieme, va bene che sono riserve, ma non possono essere le riserve di una squadra che comunque oramai è da podio.

Castillejo è un calciatore che non lascia mai il segno in nessuna partita e neanche nelle due fasi, non salta mai l’uomo, sbaglia sempre gli appoggi, è lento e impacciato e raramente chiude la diagonale difensiva, lasciando spesso e volentieri il terzino da solo nel due contro uno, per me a giugno deve essere ceduto immancabilmente, meglio fare crescere Maldini in quel ruolo, Krunic dopo la parentesi Verona e Manchester, si è di nuovo eclissato, anche lui come Castillejo è lento ed impacciato ed incide sempre poco, anzi spesso è dannoso in fase difensiva.

Su Leao sarebbe il caso di stendere un velo pietoso, tutti i suoi bonus si sono esauriti e per l’ennesima partita non è riuscito in niente, non segna, non tiene palla, sbaglia tutti i tempi di gioco ed è spesso estraneo al gioco, non è per niente giustificabile, non parliamo poi della palla che fallisce clamorosamente nel finale su assist di Rebic, per approccio, postura e convinzione, anche per lui come Krunic e Castillejo è arrivato il momento di cambiare aria, in prestito o definitivo, ma il Milan deve dotarsi di un centravanti di riserva, giovane o vecchio, ma affidabile.

È chiaro che con questi il Milan non va da nessuna parte, queste riserve andavano bene quando il Milan faceva fatica ad arrivare al settimo posto e intanto siccome per adesso non possiamo fare mercato, possiamo almeno cambiarli con altri più in forma, che hanno un ruolo diverso e che sono costretti a stare in panchina.

Spero che il gol di Politano, faccia riflettere chi di dovere, che con questi tizi il centrocampo a due non è sostenibile e che non possiamo permetterci un terzino (Hernandez) tanto offensivo, Hernandez deve andare a giocare sulla linea dei trequartisti, avesse giocato al posto di Castillejo avremmo vinto la partita, ora io dico: ma se in quel ruolo ci gioca Saelemaekers, per quale motivo non può giocarci Hernandez? O perché non poteva giocare al posto di Krunic che sulla fascia non riesce a giocare?

Vero è che in difesa non eravamo messi bene, però il tentativo di fare giocare Theo avanti non lo abbiamo mai fatto e comunque, contro il Napoli e anche contro il Manchester potevamo giocare con Donnarumma, Kalulu, Tomori, Gabbia e Dalot, Kessie e Tonali, Hernandez, Calhanoglu, Hauge e Leao, nel caso di necessità di un centrale, bastava arretrare Hernandez a sinistra, Dalot passava a destra e in avanti entrava uno tra Saelemaekers e Rebic, come è successo poi lo stesso nel secondo tempo.

Così come si chiede un “lampo” a Castillejo o a Leao, anche Pioli deve abbandonare questo integralismo ed avere un “lampo”, inventarsi qualcosa, che poi non c’è niente da inventarsi, si tratta di avere un modulo di “scorta”, un’altra maniera di giocare nel caso gli avversari riescono a trovare le contromisure, io resto convinto che è il momento di passare al 3-4-1-2, abbiamo cinque centrali tutti affidabili, non c’è nessun dubbio che Tomori, Kjaer e Romagnoli possono giocare titolari ed avere Kalulu e Gabbia di riserva.

Ancora una volta Tomori contro il Napoli, ha fatto una partita di grande qualità, Gabbia nonostante non fosse titolare da oltre tre mesi e con un compagno di reparto praticamente sconosciuto, gioca con sicurezza e personalità, trovandosi spesso ad avanzare palla al piede, per supplire alla difficoltà di costruzione della manovra, Kalulu abbiamo avuto modo di conoscere cosa sa fare e allora, perché tenerli in panchina ed insistere sempre con gli stessi giocatori che non lasciano il segno?

Io non sono amante della difesa a tre, però in serie A è adottata da: Atalanta, Verona, Lazio, Udinese, il Crotone di Stroppa, l’Inter, la Roma, la Fiorentina, il Genoa, il Cagliari e il Torino, perché non possiamo farla anche noi? Al momento il Milan mi sembra tanto quello di Gattuso, che è stato per molto tempo terzo in classifica e poi ha perso il posto in Champions nell’ultimo quarto d’ora del campionato, è lo stesso Milan altalenante, che non vince più con le “grandi” e che se Pioli non cambia qualcosa, come ha fatto dopo la catastrofe di Bergamo, facciamo la stessa fine di quel Milan.

Giusta la sostituzione dei tre trequartisti, che ha dato un altro piglio e qualità alla gara, cosa che mancava a quelli entrati dal primo minuto, anche se Diaz, Saelemaekers e Rebic, li considero delle ottime riserve per un Milan da Champions a cui ambiamo.

Addio definitivamente allo scudetto, ma dobbiamo cambiare qualcosa se vogliamo portare a casa un posto Champions, viste le tante e ripetute indisponibilità e la classifica che ci vede avanti alla Juventus di solo un punto e i bianconeri devono recuperare una partita, di soli tre punti con l’Atalanta, di sei con il Napoli e la Roma, ma i partenopei hanno una partita in meno e con la Lazio i punti in più sono dieci, ma anche loro devono recuperare una partita.

Il Milan deve ancora giocare undici partite di campionato e se continua a vincerne una e a perderne un’altra, significa che potrebbe perdere ancora almeno altre tre o quattro partite, vuol dire che dobbiamo ancora perdere con la Lazio, con la Juventus e con l'Atalanta e poi dovremmo vincere tutte le altre otto partite restanti (impossibile), per arrivare ad 80 punti esatti, ma credo che non bastino più per un posto in Champions.

Al Milan sono grandi e vaccinati, se vogliono buttare via una stagione importante senza fare nulla (come hanno fatto nel 2019), sono padroni di farlo.

sabato 13 marzo 2021

Pari prezioso e meritato

Un inseparato gol di Kjaer al 92esimo, rende giustizia e merito, ad un Milan che ancora una volta con l’organico ridotto all’osso e privo di molti titolari, si rende protagonista di una grande prestazione, il Milan torna in Europa e torna a fare il Milan, sono passati sei lunghissimi anni, da quando il Milan non si imponeva così in Europa.

Era l’11 marzo del 2014, quando Kakà ha segnato al Vicente Calderon di Madrid, l’ultimo gol del Milan in Champions League, all'Old Trafford l’altra sera non era una gara di Champions, ma per lo spessore dell’avversario e per come il Milan ha imposto il proprio gioco, rischiando solo in un paio di occasioni e mettendo più volte in difficoltà il Manchester United, lo era.

Solo la VAR con la complicità del direttore di gara, che non è andato nemmeno a rivedere l’episodio e una piccola dormita in comproprietà tra Tomori e Donnarumma, hanno permesso che il Milan non uscisse vittorioso da questo ottavo d’andata della Europa League, nonostante il gol immeritatamente annullato e lo svantaggio ad inizio ripresa, con un carattere inaspettato e guidati dal “presidente” Kessie, dopo tante occasioni sprecate, al 92esimo è arrivato lo strameritato pareggio.

Una rete in trasferta, che nelle coppe europee fa ben sperare per la gara di ritorno, il Milan fa mezza impresa, comandano a lungo il gioco, con la squadra che gode del favore del pronostico per la vittoria finale, l’altra metà di impresa dovrà farla fra otto giorni a Milano nella gara di ritorno, ma il pareggio (meritatissimo) poteva essere una vittoria, perché le immagini non aiutano a capire, se il gol di Kessie fosse da annullare.

La rete non è stata convalidata per un presunto tocco di mano, che non si riesce assolutamente a capire se sia avvenuto o meno, l’arbitro non ha offerto sicuramente una prestazione all'altezza dell'importanza della partita, anche se le colpe sono da dividere con la VAR, dai replay mostrati non ce n'è uno che dimostri il tocco di mano e la sensazione è che il gol di Kessie fosse buono.

Un altro errore dell’accoppiata arbitro-VAR è stato in occasione d’intervento di Wan-Bissaka su Diaz, sugli sviluppi di un calcio d’angolo nell'area di rigore dello United, il difensore inglese atterra Diaz per intervenire di testa e dai replay, si vede il terzino che tiene giù lo spagnolo per non farlo saltare, senza contare che al 83esimo McTominay perde il pallone e ferma volontariamente e fallosamente Krunic al limite dell'area, era fallo da ammonizione e siccome era già ammonito, ci stava l’espulsione per somma di ammonizioni, che non avrebbe permesso allo United di utilizzarlo nella gara di ritorno a San Siro.

A Manchester nonostante fosse rimaneggiato, si è visto un ottimo Milan, peccato che abbia sbagliato le due partite con Spezia e Inter, che alla fine queste due partite risultato determinanti per l’assegnazione dello scudetto, resto convinto che Pioli e i suoi preparatori, abbiano fatto l’errore nel periodo in cui non si giocavano gare infrasettimanali, di fare dei richiami di preparazione che hanno imballato la squadra e le due sconfitte, sono state le conseguenze.

Non si spiega diversamente quel periodo di appannamento, comunque una nota di merito speciale va a Kjaer, che nel finale fa il gol del pareggio e che cambia le carte in tavola per il discorso qualificazione a Kessie, a cui hanno annullano un gol bellissimo, a centrocampo come lo è stato Kjaer in difesa, Kessie è perfetto e puntuale su ogni pallone, anticipa, stoppa, imposta, lancia, fa il mediano, il trequartista centrale e il centravanti.

Tutta la squadra ha giocato bene, ma la sorpresa che fra l’altro si ripete è Meite, dà continuità alla prestazione di Verona e nonostante il centrocampo a due, è protagonista di una gara attenta e non sbaglia un passaggio, un giocatore che se continua così è certamente utile alla squadra, considerato per quello che lo hanno preso.


Una lode va anche a Pioli, che riesce comunque sempre a presentare un Milan che domina il gioco, con il possesso palla e il pressing spietato senza palla, è un Milan che con qualche titolare in più, soprattutto in attacco, può provare a superare il turno e ripeto, peccato avere perso il derby, perché alla fine quella sconfitta, potrà essere decisiva per lo scudetto, anche se dobbiamo riconoscere che il Milan sta facendo benissimo.

Sei punti di distanza mettono l'Inter quasi al sicuro, anche se nessuno si aspettava che il progetto potesse essere vincente già nel breve periodo, solo che ci eravamo fatti la bocca buona, ma il progetto era quello di tornare competitivi per lo scudetto in 3 o 4 anni e cosa ancora assai importante, era avere una società finanziariamente virtuosa.

Il Milan ha abbassato l'età media dei giocatori, è la squadra più giovane d'Italia e una di quelle più giovani d'Europa, ma ad oggi ancora il Milan non può permettersi di avere dei top player, occorrerà stare stabilmente in Champions League per quattro o cinque anni di fila, prima di poterci permettere di spendere e spandere, quindi carissimo Raiola, non sono possibili altri sacrifici economici. 

Pertanto passiamo al mercato, il rinnovo di Belotti con il Torino, che è in scadenza nel giugno 2022 sembra essere lontano e Belotti potrebbe essere il nome giusto per il dopo Ibrahimovic, a parte che potrebbe subentrare a Zlatan e potrebbe giocare con Zlatan, ma la concorrenza di Napoli, Roma e anche l’Inter è importante.

Un altro nome che ricorre spesso, ma non so quanto sia fondato, è quello di Icardi, su cui comunque c’è l'interesse di Juventus e Roma, anche Icardi come Donnarumma, ha un procuratore scassa c***i, ma almeno è un piacere incontrarla per parlare del suo assistito, non me voglia Raiola in questo caso, ma tra i due, preferisco tutta la vita avere a che fare con Wanda Nara.