giovedì 25 giugno 2020

Mercato sempre più nel vivo.


Il presidente della FIGC Gravina all’indomani della ripartenza del campionato, ha parlato dei presupposti per avviare finalmente una vera riforma a livello culturale e di sistema, cosa di cui si parla da tempo e che non è più procrastinabile in quanto è diventata urgente, parole sante, ma il calcio almeno stavolta riuscirà a non fare come la politica, che proclama sempre e non mantiene mai?
In questi giorni è stato fatto un altro passo fondamentale per il nuovo stadio di Milan e Inter, le due società hanno aderito alle indicazioni del comune sulla riduzione delle volumetrie e ora il traguardo dovrebbe essere ad un passo, mentre la vittoria di Lecce ha detto che non è tutto da buttare e che sono molto di più i giocatori da confermare in vista della prossima stagione.
 Rangnick sta già lavorando a trattative e operazioni, che si chiuderanno a campionato finito quando arriverà anche l’annuncio del tecnico, sono giorni importanti per lo stadio, per il bilancio, per il nuovo progetto, quindi per il mercato ma anche per la definizione del staff di Rangnick, che stando alle ultime notizie potrebbe avere un’anima italiana.
Intanto sul mercato il Milan è alla ricerca di uno o più rinforzi in attacco, alla luce a mio avviso delle partenze di Leao (prestito) e Ibrahimovic, all’obiettivo numero uno che è e resta Jovic, si aggiunge con consistenza la candidatura di Schick come probabile sostituto, Schick è attualmente in prestito al Lipsia, ma è di proprietà della Roma, Rangnick lo conosce bene, è giovane, di talento e non costa tantissimo, anche se Nagelsmann vuole tenerlo.
Come centravanti in alternativa al titolare (Jovic o Schick), il Milan sta seguendo con interesse il 21enne Gaich del San Lorenzo, io l’ho visto e mi piace molto, ha qualità, forza fisica e vede bene la porta, per me deve solo ambientarsi al calcio italiano e sembra che il Milan abbia già avviato i primi contatti con il San Lorenzo e il suo entourage, la valutazione si aggira intorno ai 15 milioni e rientra perfettamente nei canoni “Gazidis”.
Dunque, la coppia di attaccanti centrali che affiancherebbe Rebic, potrebbe essere Jovic (con un prestito biennale e obbligo di riscatto) e Gaich a titolo definitivo, spendendo così solo 15 dei 75 milioni a disposizione per il mercato, i 60 milioni restanti adesso potrebbero bastare perché come dicevo, il Milan del futuro non verrà più ampiamente rivoluzionato (grazie a Pioli), sarà rivoluzionato il modo di giocare a calcio in Italia. Rangnick oltre alla sua capacità di scovare talenti e valorizzarli (speriamo ci riesca anche al Milan), ha soprattutto idee di calcio moderno con i ritmi intensi, veloce e rapido, tutto il contrario del Milan degli ultimi anni (scarsa intensità e una manovra poco fluida), il Milan però oggi per ricostruirsi, potrà contare su sette titolari.
Donnarumma (rinnova), Romagnoli, Kalulu, Theo Hernandez, Kessie (che io riporterei al ruolo di difensore centrale o terzino destro), Bennacer, Rebic e Calhanoglu, a cui andrà ad aggiungere giocatori con caratteristiche fisiche importanti e abituati ai ritmi europei, forti fisicamente, atleticamente e che possano surclassare il ritmo e l’intensità dell’avversario, specie in Italia (Gasperini docet).
Se è vero quello che si dice, Rangnick in allenamento dà ai suoi giocatori 8 secondi per recuperare la palla e 10 secondi per concludere l’azione, in pratica è il calcio del Barcellona, del Liverpool e di tante altre grandi e piccole squadre europee (anche dell’Atalanta), in pratica non porta niente di nuovo, ma è nuovo per il “dinoccolato” calcio italiano.
Chi meglio di Bakayoko potrebbe fare parte di questa squadra? è alto, forte e ha tanta personalità, è in grado di dominare e di alzare un muro davanti alla difesa, oltre alla grande presenza nel gioco aereo, peccato per qualche comportamento non impeccabile extra campo, ma sono cose passate, ha chiesto scusa e vuole tornare, il Monaco ha comunicato il termine del prestito ed è tornato al Chelsea, Lampard lo ritiene fuori dal suo progetto ed è sul mercato.
Per questa operazione le condizioni economiche saranno fondamentali, magari anche per lui si può parlare di un prestito biennale con diritto/obbligo di riscatto, mentre Bahayokò dovrà dimezzare i 6 milioni netti che percepisce attualmente, a completare il rombo di centrocampo con Bennacer e mi auguro Bahayokò e Szoboszlai, a giocare dietro le due punte ci sarà Calhanoglu, sempre più protagonista nel ruolo di trequartista.
Su Szoboszlai adesso c’è forte il PSG, il Milan è stato vicinissimo a prenderlo nel mercato di gennaio, poi la questione Boban ha stoppato il trasferimento, credo che se nel caso non arrivi Szoboszlai, il Milan possa allora passare dal 4-4-2 a rombo al 4-2-3-1, con Bennacer e Bakayokò davanti la difesa, Castillejo a destra, Rebic a sinistra e Calhanoglu trequartista dietro all’unica punta Jovic.

Palermo: Sempre in testa gli attaccanti.


In lega Pro il Consiglio ha deliberato che il format dei campionati rimarrà invariato (3 gironi da 20 e da professionisti) e che per completare l’organico delle 60 squadre, verrà applicata la norma di riammissioni delle società retrocesse per gli eventuali ripescaggi.
Il Palermo afferma di avere già scelto l'allenatore (Caserta?), ma non può ufficializzarlo in quanto è ancora impegnato a concludere il campionato con la sua squadra, mercato quindi fatto con la collaborazione del nuovo tecnico, per quanto riguarda Lafferty, la dirigenza ha fatto sapere che anche quest’anno è una suggestione, non è un problema di ingaggio o di età, ma si tratta di problemi caratteriali.
Se Lafferty è destinato a rimanere una suggestione, la pista che porta al 32enne Biabiany del Trapani, è sempre più concreta, il giocatore ha un contratto in scadenza e potrebbe essere un buon innesto nella squadra della Serie C, giocatore esperto e di qualità, ha vestito le maglie di: Inter, Chievo, Modena, Sampdoria, Parma e Sparta Praga.
Dalla fascia destra di Biabiany a quella sinistra di Bidaoui, il Palermo sarebbe interessato alla 30enne ala sinistra dello Spezia, il giocatore può giocare anche da ala destra e in Italia ha indossato anche le maglie di: Parma, Crotone, Latina ed Avellino, anche Bidaoui ha il contratto in scadenza e come Biabiany potrebbe essere preso a parametro zero. 
Non solo attacco però, sembra che per la difesa il Palermo stia pensando al 36enne Molinaro, attualmente in forza al Venezia e anche lui in scadenza di contratto, il terzino sinistro ha una bella carriera con: Salernitana, Siena, Juventus, Stoccarda, Parma, Torino, Frosinone, Venezia e 2 presenze in nazionale, ma per conto mio per l’età, farei affidamento di più sui diversi under della passata stagione e che il Palermo ha intenzione di confermare.
Al momento servono un centrocampista e due terzini da aggiungere ai sette riconfermati, in mezzo al campo si ripartirà con Martinelli e Martin, ai quali probabilmente si aggiungeranno Kraja e Langella, in difesa per i due terzini, si lavora sui giovani: Donda e Perretti, anche loro verso la permanenza e considerati pronti per affrontare la terza serie.
Per altri cinque giovani: Fallani (Fiorentina), Kraja (Atalanta), Langella (Pisa), Felici (Lecce) e Silipo (Roma), bisognerà trattare con le società d’appartenenza e i casi più spinosi sono quelli di Felici e Silipo, poi c’è da risolvere anche le questioni relative a Lucca e Ambro, sempre per quanto riguarda i giovani, il Palermo è interessato al 20enne centrocampista Pezzella, ex Primavera della Roma e quest’anno al Modena in Serie C.

martedì 23 giugno 2020

Qualcuno fermi il Verona.


Comincio con i complimenti a Gattuso per la vittoria in Coppa Italia, una vittoria che è il giusto riconoscimento all'uomo e all'allenatore, capace di resettare un ambiente da sempre ostile ai grandi allenatori (Benitez e Ancelotti le vittime illustre), non me ne voglia nessuno, ma Gattuso anche se è cresciuto, per me resta un allenatore medio, un altro “normalizzatore” senza “gioco” e il Milan non ha bisogno di un allenatore normale, ma di uno straordinario, nessun rimpianto.
Mi dispiace che la finale l’abbia giocata la Juventus, a causa del solito rigore dubbio dell'andata all'ultimo minuto, come dice Buffon: “…quell'arbitro al posto del cuore aveva un bidone della spazzatura” e mi dispiace che due grandi calciatori degli anni 60/70 siano scomparsi in questi giorni, portandosi con sé i ricordi di un calcio meraviglioso non c’è più, un saluto a Corso e a Prati.
Tornando all'attualità, devo dire di avere visto un buon Milan, contro un complice è un modesto Lecce, però se non altro escludendo la deprimente parentesi col Genoa, nel Milan si è vista continuità anche senza Ibra e una buona crescita di Calhanoglu e Castillejo, si è visto un Milan capace di stravincere (finalmente) con una squadra di bassa classica, segnando addirittura quattro gol.
Pioli continua il suo apprezzabile lavoro di “normalizzatore” e sta trasformando il Milan nella squadra che era nelle intenzioni iniziali e che non abbiamo mai potuto ammirare, niente di particolare sicuramente, ma non la squadra che ha stentato fino a dicembre nella parte destra della classifica, una squadra capace di esprimere un gioco corale e di evidenziare anche il singolo come Castillejo.
Una squadra che ha attaccato fin dal primo minuto e ha reagito subito dopo il pareggio del Lecce su rigore, dimostrando volontà e carattere, tutte cose che fanno ben sperare per la rincorsa a un posto in Europa e già domenica c’è un bel banco di prova (la Roma), che può certificare questi progressi, è chiaro che al di là del gioco o della continuità, il Milan dovrà vincere per tornare a livelli europei, anche se il livello è di seconda fascia.
Per Kjaer la speranza è che non si sia fatto nulla di grave, fino a quando è stato in campo ha giganteggiato, Kessie da quando gioca in coppia centrale (lo scorso anno con Bakayoko) è di una concretezza disarmante e domina in mezzo al campo, Castillejo è attivissimo sulla fascia, Calhanoglu distribuisce assist a volontà ed è presente in ogni parte del campo e per tutta la partita, dispiace per Bonaventura che ha tanta voglia di fare e di restare, Rebic ha una condizione fisica pazzesca, che gli permette di continuare a fare delle ottime prove.
In buona sostanza ci sono le basi per conquistare l’Europa in questo finale di stagione e per costruire una squadra di livello per la prossima, in questa ripresa ha dimostrato di valere anche qualche posizione in più rispetto a quella che occupa e di credere nella possibilità di arrivare al settimo posto, per raggiungere i preliminari di Europa League.
Mercato: Sfumato Kouassi a costo zero, considerato il partner ideale per giocare in coppia con Romagnoli (nonostante i suoi 18 anni), la sua alternativa Kalulu (anche lui a costo zero), è il prototipo del calciatore del progetto Milan (giovani), purtroppo il Milan al momento (spero solo al momento), non può competere tecnicamente e né economicamente con il Bayern Monaco e con tutti gli altri maggiori club europei, la mia paura ora è che potremo perdere anche Szoboszlai (19enne del Salisburgo), per il quale la concorrenza sta aumentando in modo sfrenato.
Sembra invece invertirsi la situazione con l'Eintracht, sembrava che André Silva dovesse ritornare al Milan senza ricavarne neanche un piccolo acconto sul saldo di Rebic ed invece con sette reti in nove partite, è riuscito a trovare una continuità realizzativa spaventosa, tanto che adesso l'Eintracht spinge per riscattarlo e sicuramente a cifre superiori a quelle che il Milan dovrà versare ai tedeschi per riscattare Rebic.
La scorsa estate, i due club si sono accordati per il doppio prestito biennale di Rebic ed André Silva, senza fissare alcuna cifra per un eventuale riscatto, ora i tedeschi potrebbero accelerare le trattative, per evitare che il valore del portoghese cresca ancora di più e che al Milan arrivino offerte “golose” da altri club, l'ipotesi più concreta è quella di uno scambio alla pari.
La riunione dei vertici societari a Milanello prima della trasferta di Lecce, hanno provato a ricompattare la squadra per provare a centrare l’obiettivo Europa League, Gazidis ha ribadito la fiducia all'allenatore, chiedendogli di lavorare senza badare alle voci che circolano, anche se il destino di Pioli è già segnato a prescindere dal piazzamento finale, Gazidis ha provato a rasserenare l’ambiente, ma il futuro in panchina dovrebbe essere di Rangnick.
Come sembra, l’intesa con Rangnick è oramai stata raggiunta da tempo, sembra si tratti di un accordo triennale, che abbia già dato il suo “sta bene” all'arrivo di Kalulu ed è in continuo contatto con Moncada, tutto si ufficializzerà nel giro di un mese e nel frattempo tutti speriamo di arrivare in Europa, ma il prossimo mese Gazidis oltre ad ufficializzare l’arrivo di Rangnick, dovrà chiarire il futuro di Maldini, da cui la proprietà (Elliott) non vorrebbe separarsi, solo che il problema è la convivenza e l’impossibilità di lavorare in collaborazione tra i due.
Sempre sul mercato, bisogna riuscire a cedere gli esuberi e mettere a segno almeno due colpi importanti (Jovic e Bakayoko), il Chelsea sta preparando la prossima stagione pensando in grande, ha già acquistato Ziyech e Werner, punta Havertz e Chilwell, ma dovrà cedere più di qualcuno per fare cassa e tra questi c’è Bakayoko, che a questo punto potrebbe costare a prezzo di saldi.
Il Monaco non lo riscatterà e il Chelsea potrebbe accontentarsi di un prestito con obbligo di riscatto, ma per lui vale lo stesso discorso di Jovic: dovranno abbassarsi l’ingaggio, mentre in difesa continua a piacere Milenkovic della Fiorentina, la sua valutazione è di 35 milioni e si potrebbe aprire un discorso con Paquetà che piace alla Fiorentina.
Jovic sembra ribadire la sua volontà di andare al Milan e si ragiona su un prestito biennale con obbligo di riscatto, Donnarumma sembra essere sempre più vicino e Kessie ha detto di sentirsi a casa e di non voler lasciare il Milan, con o senza Kessie il centrocampo sarà da ricostruire, date le partenze sicure di Bonaventura, Biglia e probabilmente di Krunic, Kessie e Paquetà.
A questo punto prende piede l’idea mai accantonata di arrivare a Keita che lascerà Liverpool e potrebbe arrivare al Milan grazie a Rangnick, il classe 1995 la prossima estate potrebbe essere ceduto e raggiungere il suo mentore, magari in prestito.

sabato 20 giugno 2020

La Serie C, riparte a metà settembre.


Questa è la possibile data di partenza della prossima stagione e che prevede parecchie partite infrasettimanali, la serie C è la lega che più di tutte le altre leghe, ha fatte riforme negli ultimi anni, ma approfittando di quanto è successo con Covid-19, in C serve apportare la riforma bella tosta, importante, che dia delle risposte ai tanti quesiti.
È un’occasione da non lasciarsela sfuggire e il Palermo dopo un solo anno di assenza dal professionismo, potrebbe essere protagonista oltre che a livello tecnico, anche nel senso di partecipazione alla nuova ristrutturazione del campionato, è approdato in Serie C a seguito di un campionato di vertice, ma quest’anno sarà ancora più dura e il Palermo vorrà ripetere quanto fatto con Pergolizzi in panchina.
Cambierà il tecnico e ogni giorno che passa, Caserta diventa sempre più il candidato più autorevole in attesa di ufficialità, l’ambizioso Palermo è già a lavoro per preparare la prossima stagione, la priorità sono due attaccanti, perché è il reparto dove si concentreranno maggiormente Castagnini e Sagramola.
Si fanno nomi altisonanti per la categoria, a testimonianza che il Palermo vuole fare sul serio il salto in serie B e ai già citati Piccolo, Ciofani, Comi ecc., adesso si sono aggiunti i 27enni Forte (il mio preferito) e Simeri, il primo della Juve Stabia allenata da Caserta, ha segnato 13 gol in 22 partite di Serie B, Simeri è un ex Juve Stabia, gioca nel Bari e ha realizzato 10 gol in 26 partite in Serie C.
I due fanno concorrenza al 32enne Paponi, che però ha il vantaggio di essersi svincolato da poco dal Piacenza, dove aveva realizzato 13 gol in 21 partite e anche lui è un ex Juve Stabia, la prossima punta del Palermo potrebbe uscire da questa lista di tre nomi, ma per il Palermo è caccia al bomber e a questa lista si aggiunge Gliozzi.
Il Palermo inizia a muoversi per costruire l’organico in vista della prossima stagione di Serie C, consapevole delle difficoltà di un campionato molto competitivo e saranno necessari diversi innesti in tutti i reparti, Sagramola e Castagnini sono impegnati anche nelle trattative per confermare gli under che hanno fatto bene nella stagione scorsa.
Il Palermo è alla ricerca di profili di esperienza, che possano garantirgli il salto di qualità, attaccanti come Fischnaller del Sudtirol, Gliozzi del Monza e Marconi del Pisa, ma il bomber d’esperienza potrebbe arrivare anche dalla Serie A, che è ricca di occasioni con scadenza il prossimo 30 giugno e tra questi: Pazzini, Floccari, Théréau (magari in coppia con Forte) e per finire Pandev.
È molto difficile che questi giocatori vengano al Palermo in serie C, ma l’anno scorso il Bari è riuscito a convincere Antenucci, perché il Palermo non potrebbe convincerne uno di questi? Si cerca un centrocampista da affiancare a Martin e Martinelli, tra le idee potrebbe esserci il ritorno di Rolando della Reggina, il 21enne Colpani dell’Atalanta e il 22enne Carriero del Parma, due giovani dalle caratteristiche interessanti, il primo in prestito al Trapani e il secondo in prestito al Monopoli.

mercoledì 17 giugno 2020

Il Palermo è ufficialmente in Serie C.


Il Consiglio Federale della Figc, ha ratificato la decisione della Lega Nazionale Dilettanti, di sospendere il campionato di serie D e promuovere d'ufficio le prime 9 squadre di ogni girone, ovvero la promozione in serie C del Palermo e di altre otto copoliste, raggiungendo così il primo obiettivo nel minor tempo possibile e ora può progettare con calma il futuro.
Futuro che comincia con la scelta del nuovo allenatore, per poter fare di conseguenza le relative mosse di mercato, chiaramente in funzione del modulo che il tecnico scelto vorrà adottare, i dirigenti hanno in mente di costruire una squadra competitiva, in grado di lottare per la serie b fin da subito, con un tecnico che abbia esperienza in Serie C, che oltre a vincere prediliga lo spettacolo (cosa che non ha fatto Pergolizzi).

I rosanero stanno valutando tutti i papabili per la panchina, il sogno è quello di Boscaglia allenatore dell’Entella, ma stanno seguendo con attenzione Caserta della Juve Stabia e Toscano della Reggina, con il primo in vantaggio, senza trascurare la candidatura di Italiano, attuale allenatore dello Spezia, il Palermo che ha ritrovato la Serie C dopo un solo anno tra i Dilettanti, sta cercando l'allenatore che possa fargli vincere il campionato di serie C e il nome di Caserta è quello più gettonato.

Sono giorni in cui girano i nomi più sensazionali e disparati, molti verrebbero di corsa a Palermo e uno di questi è Colantuono, che non ha escluso alla possibilità di tornare, un altro nome ricorrente è quello di Calori,
un po' a sorpresa e ad effetto, l’autocandidatura di Delio Rossi disposto a ripartire della serie C e poi, Grassadonia.
Sembrano invece oramai certe le conferme di Pelagotti, Lancini, Crivello, Accardi, Martin, Martinelli e Floriano, mentre si sta lavorando per riavere i tanti giovani che erano in prestito, tra gli obiettivi per rinforzare l’organico per il dopo-Pergolizzi, bisognerà rivedere bene il reparto attaccanti, che verrà ampiamente rivoluzionato rispetto alla stagione scorsa.

I nomi ricorrenti sono: Fedato del Gozzano, Comi della Pro Vercelli, Daniel Ciofani e Piccolo della Cremonese, nel mirino anche Mazzeo del Livorno, Di Piazza del Catania e Saraniti del Vicenza e poi c’è Lafferty sempre più vicino, l'ex attaccante del Sunderland 32anni, svincolato, già l’estate scorsa era in procinto di ritornare a vestire la maglia del Palermo, quest’anno invece sembra davvero vicino ai rosanero.

Il Palermo starebbe pensando per rinforzare il proprio reparto offensivo, anche al 28enne Pettinari del Lecce in prestito al Trapani, con i granata in B al momento ha segnato 14 reti, punta centrale e all'occorrenza ala destra o sinistra, in carriera ha sempre giocato in Serie A o in Serie B, un altro nome nuovo per l’attacco è Paponi, che Caserta ha già allenato.

Il Palermo partirà da alcune certezze, confermati: Pelagotti, Crivello, Lancini Accardi in difesaMartin e Martinelli a centrocampo, mentre in avanti al momento, è confermato solo Floriano, per i nuovi arrivi in mediana si parla di Sbrissa della Pergolettese e dei palermitani D’Angelo del Livorno e Lo Faso del Cesena.

Il duo Sagramola-Castagnini, sono alla ricerca di innesti che facciano fare il salto di qualità alla squadra, così come l’allenatore e la scelta di Caserta e di Paponi (32enne dalla settimana scorsa svincolato), va in questa direzione.
In questi giorni il Palermo è alle prese anche con il cambio denominazione sociale, scomparirà la società sportiva dilettantistica in quanto il Palermo è passato tra i professionisti, anche se effettivamente non ha grande rilevanza, diventando per esempio Società Sportiva Palermo, che ha segnato la storia del calcio rosanero dal 1968 al 1986, fino all’anno del fallimento, sarebbe un bel “richiamo” ad effetto, in quanto il 15 giugno di 34 anni fa, quel Palermo otteneva l’ultima vittoria in serie B con questa denominazione, proprio con il Monza, che quest’anno ha raggiunto la serie B.

lunedì 15 giugno 2020

Il Milan esce a testa alta dallo Stadium.


Milan eliminato dalla coppa Italia, ma con una prestazione che gli permette di uscire a testa alta, difronte alla super potenza Juventus, giocando per quasi tutta la partita in dieci e creando pure delle buone opportunità, peccato che la davanti è mancato un giocatore capace di trasformarle in rete, uno come Ibra per intenderci, è mancato il gol che poteva cambiare la stagione del Milan.
Nei primi venti minuti senza Ibrahimovic e Theo Hernandez, la squadra è rimasta schiacciata nella propria area di rigore, l’espulsione di Rebic paradossalmente (magari la Juventus si è fermata) ha svegliato il Milan, che si è organizzato ed ha combattuto con orgoglio, pur essendo con un uomo in meno per quasi tutta la partita, la Juventus teneva il pallone, ma il Milan in ripartenza riusciva a presentarsi più volte dalle parti di Buffon.
Alla fine lo 0-0 manda la Juventus in finale, un passaggio del turno deciso dal rigore dubbio all’ultimo minuto di San Siro e a poco serve avere combattuto con onore fino all’ultimo, con una squadra di gran lunga superiore, così come a poco serve, avere meritato il passaggio alla finale nei 180 minuti, ora per l'Europa resta solo il campionato, però un Milan che ha giocato bene in dieci e senza paura ci fa ben sperare, nel senso che non è il Milan visto contro il Genoa, ma il Milan della settimana prima.
Nei primi venti minuti sembrava un allenamento, uno di quelle partite amichevoli infrasettimanali giocate con i dilettatati, tutti arroccati in area a contenere un risultato e una goleada scontati, la Juventus nonostante il potenziale, ha denotato la cronica mancanza di gioco e la mancanza di ritmo, il Milan è stato bravo a restare in partita, è andato in crescendo senza patire la stanchezza, anche se partivano le azioni, ma poi si impantanavano per l’assenza di un terminale offensivo, sarebbe bastato un guizzo fortunato per arrivare alla qualificazione.
Il Milan anche in dieci non è stato surclassato neanche stavolta dalla Juventus, un grande Gigio (da cui dobbiamo per forza ripartire) autore di un paio di interventi decisivi, una buona difesa con un’ottima coppia centrale, dove Kjaer ha operato chiusure attente, precise e decisive e ha avuto una delle due occasioni da rete del Milan, Romagnoli ha fatto un’ottima partita difensiva, peccando un poco in fase d’impostazione.
Il resto della squadra è stato dignitoso con prestazioni sulla sufficienza, del resto in quelle condizioni non penso che si potesse fare di più, la squadra è rimasta sufficientemente concentrata, smentendo la condizione di squadra alla deriva, nonostante tutto quello che era successo 48 ore prima, la squadra è rimasta lucida, contenendo la differenza tecnica tra le due squadre.
Il Milan con Kjaer sembra avere ritrovato solidità in fase difensiva, forse anche perché Kessiè da quando gioca in coppia con Bennacer davanti la difesa, ha fatto delle prestazioni positive e comunque supportati da una buona tenuta fisica, che gli ha permesso di reggere in 10 contro 11 per più di 70 minuti.
Per quanto riguarda i rinnovi, Raiola sta aspettando la proposta per rinnovare i suoi assistiti e non credo che si possa aspettare ancora tanto, Gigio non ha nessuna volontà di andare via, si sente a casa e questo è fondamentale, però un accordo si deve trovare, magari adesso che si muove il mercato, con l’arrivo del terzino del Lione Kalulu a costo zero.
Il 20enne in scadenza di contratto non rinnoverà e ha deciso di accettare i 5 anni di contratto offerti dal Milan, Kalulu è il prototipo del progetto Rangnick, il ragazzo fino ad ora ha giocato solo nel settore giovanile e non ha mai giocato in prima squadra con il Lione, è un talento da fare crescere e creare plus valenza, è stato seguito e segnalato da Moncada e come per Theo Hernandez ha avuto l’approvazione di Maldini, questa è una cosa che mi fa pensare, perché mai Maldini avalla giocatori per altri (Rangnick)?
A giorni arriverà per le visite mediche e se tutto andrà bene, apporrà la firma sul contratto, per crescere all’ombra di Conti o Calabria, è un giocatore ben strutturato e tatticamente disciplinato, è un giocatore di spinta, ma può giocare anche come difensore centrale e non è da escludere quindi, che il Milan lo abbia preso come rinforzo per il pacchetto centrale.
Ecco perché continua a seguire Dumfries del Psv Eindhoven, gli olandesi chiedono 20 milioni senza contropartite tecniche, l'accordo si potrebbe ottenere intorno ai 17 milioni, Dumfries è un "altro Theo Hernandez" e a proposito di francesi, un altro francese a parametro zero è Sarr, difensore classe 1999 mancino di piede, andrà in scadenza col Nizza e potrebbe essere il rinforzo a sinistra dietro a Theo.
Per quanto riguarda sempre il reparto dei centrali, Musacchio e Duarte sono in partenza, Gabbia è ancora acerbo e così i profili seguiti con interesse sono Ajer e Milenkovic, giovani, ma già titolari nelle loro squadre (Celtic e Fiorentina), un’altra trattativa entrata nel vivo è quella con Eintracht per André Silva, il portoghese continua a segnare e ad avere un rendimento importante, tanto che i tedeschi vogliono anticipare i tempi del riscatto, che adesso è diventato legato con Rebic.

venerdì 12 giugno 2020

Era ora che qualcuno lo facesse.


Dopo due mesi di “latitanza” e tutto il polverone Boban-Rangnick-Maldini, Gazidis si è presentato a Milanello per incontrare prima dell’allenamento, l’allenatore e la squadra per il taglio degli stipendi, per ufficializzare in sostanza la proposta che la squadra aveva già fatto, di rinunciare al 50% della mensilità di aprile.
In questa occasione i giocatori hanno approfittato per avere diversi chiarimenti e il perché di tanto ritardo, per una comunicazione arrivata con una pessima tempistica, a 48 ore dalla partita con la Juventus, come se l’unico problema del Milan fosse stato la riduzione dello stipendio, come se non ci fossero mai state le voci su Rangnick, come se non ci fosse mai stato un problema Maldini, come se non ci sia un problema Pioli.
Per non parlare poi del faccia a faccia con Ibrahimovic, che doveva avvenire appena lo svedese avesse messo piede a Milanello e ancora non c’è stato, Gazidis si è scusato per il ritardo e per la sua lunga “latitanza”, ha promesso che sarà più presente a Milanello, ha ribadito la solidità economica della proprietà, che ci saranno grossi investimenti sullo stadio e che i prossimi due mesi saranno importanti per tutti, ammettendo non so quanto vero, che oltre ai giocatori, allenatore e dirigenti, sotto osservazione ci sarà anche lui.
Per quanto riguarda l’allenatore ha ammesso che non c’è ancora la conferma di Pioli e una scelta definitiva non è stata già fatta, paradossalmente mi sento di difenderlo, perché non toccherebbe all’A. D. avere il contatto con la squadra, non ne abituato e non lo sa fare, ma in questo Milan mancano le altre figure di riferimento, come il Presidente e direttivo sportivo.
Nominalmente al Milan ci sono (Scaroni e Massara), ma sono figure delegittimate, Scaroni non è Agnelli, Lotito o De Laurentis e Massara non è Paratici, Giuntoli o Tare, la Lazio che non è la Juventus, sta lottando per il titolo e da anni sono solo due le persone di riferimento, Lotito e Tare, persone che nel Milan non abbiamo.
Quindi tocca sempre a Ibra con la sua schiettezza, sottolineare l’inadeguatezza dirigenziale-calcistica dei Singer e dello stesso Gazidis, lo aveva già fatto dopo il diverbio pre Milan-Genoa sul licenziamento di Boban, ma il tanto atteso faccia a faccia tra i due (quello preannunciato per il futuro di Ibra al Milan) non c’è ancora stato e forse non ci sarà mai.
Ibra con Romagnoli, Bonaventura e Begovic (la delegazione della squadra che ha parlato con Gazidis), ha accettato la riduzione dello stipendio di aprile e ribattuto su alcuni concetti, lo svedese (portavoce del gruppo) ha mostrato i dubbi e perplessità, che la squadra ha sull'operato della società, facendo capire apertamente di non avere gradito alcuni atteggiamenti e di nutrire forti dubbi sul progetto Milan.
Le risposte pacate ma decise di Gazidizs, hanno dato luogo ad un confronto civile ma divergente, il fatto che non sia stato solo Ibra ad essere scettico, ma anche tutta la squadra, non promette bene in fase di rinnovi e non sarà sicuramente la sua riassicurazione a tornare più spesso a Milanello, che smorzerà i toni ed è più di una sensazione che il futuro di Ibrahimovic è sempre più lontano dal Milan, come per molti altri calciatori che hanno manifestato il loro malumore.
Il futuro vede sempre più probabile il ritorno di Bakayoko, il francese vuole tornare e vedere se sarà possibile trovare un prezzo di acquisto più basso dei 35 milioni chiesti la scorsa estate, perché servono giovani affamati e che hanno voglia di vincere con il Milan, la coppia Bennacer-Bakayoko sarebbe una gran bella coppia in mezzo al campo e lo sarebbe anche Marc Roca 23enne dell’Espanyol, gioca prevalentemente da playmaker e costa sui 20 milioni.

martedì 9 giugno 2020

Playoff e playout, meglio rispetto all’algoritmo.


Il Consiglio Federale ha approvato la proposta di confrontarsi con playoff e playout, nel caso di un nuovo stop e sempre che ci sia la possibilità di potere disputare un mini torneo, un play (off o out) è sempre meglio di un algoritmo, che deciderebbe comunque solo i posti in Europa League e le retrocessioni, sempre nel caso non si possano disputare nemmeno playoff e playout.
La F.I.G.C si è riservata quindi la possibilità fino al 10/15 luglio, di giocare i playoff e playout se ci dovesse essere un nuovo blocco momentaneo delle competizioni, non è stato ancora deciso quante e quali squadre verrebbero coinvolte, ma c’è l’impegno di farlo prima che ricominci il campionato, inoltre è stata presa pure la decisione di sospendere il campionato femminile.
Così, il patetico tentativo di bloccare le retrocessioni non è andato a buon fine, resta comunque la figuraccia di chi è nello sport e non ha rispetto per gli avversari, che se pur di minore caratura, meritano la promozione in A come è successo a loro in passato.
Intanto si torna in campo per davvero, devo dire che in un primo momento non credevo potessimo rivedere una partita di calcio in tempi così brevi e senza un vaccino, adesso la mia paura è la forte irresponsabilità che ci circonda, la velleità di essere impuniti, di sentirsi i migliori, di sbeffeggiare tutto, potrebbe portarci a ripiombare in una crisi fatale, forse oggi riusciremo a guarire la malattia, ma non siamo uno stato che ha capacità organizzative ed economiche adeguate.
Ma torniamo al pallone che rotola, avrei preferito rivedere giocare il Milan al gran completo, ma mi accontento di essere i primi in Italia a far ripartire il campionato e il calcio, Juventus-Milan non è mai una partita qualunque e non lo è neanche stavolta, in palio c’è la finale di Coppa Italia, che per il Milan significherebbe tantissimo: 1) l’acquisizione di un posto in Europa League; 2) salverebbe una stagione diversamente anonima; 3) darebbe slancio al nuovo progetto.
Perché è vero che i giochi sono fatti, ma non è per niente detto che tutti i calciatori ipotizzati arrivino al Milan, quindi credo che c’è ancora spazio per molti di riprendersi il Milan all’ultimo respiro, un po' come era successo a Rebic dopo la sosta natalizia, tra questi sono sicuro che non ci sarà Leao (così saranno 3 gli attaccanti che ci servono), non ci saranno Biglia e Bonaventura, ma potrebbe esserci Paquetà, da lui e dal Milan comunque mi aspetto una buonissima prestazione, una come quelle con Inter e Juventus prima del Codiv.
In attesa che la palla rotoli parliamo di mercato, giusto dice Petrachi, si aspetta solo che il primo faccia la mossa, perché il mercato è nel vivo e  i casi Icardi, Lautaro, Pianic, Tonali e così via lo testimoniano, mercato vivo pertanto anche a Casa Milan, con una variante, che essendo condannati a prendere “i rifiuti” (giocatori che non trovano l’accordo con nessuno e ripiegano sul Milan), non le prime scelte in sostanza, dobbiamo aspettare gli ultimi giorni di mercato.
Una trattativa che giorno dopo giorno diventa sempre più seria è quella per Bakayoko, che sembra sia realmente diventato un obiettivo di mercato, sarà per la disponibilità del giocatore, sarà perché non dispiace a Rangnick e potrebbe rientrare nei parametri Gazidis, sarà perché Tonali è irraggiungibile, Florentino è caro e gli altri non convinco più di tanto, ma Bakayoko sta diventando sempre più il candidato a fare coppia con Bennacer.
Il Milan sogna di creare una coppia Bennacer-Bakayoko, considerato che Rangnick giochi con il 4-4-2, dovesse preferire un centrocampo a 3, Bennacer potrebbe fungere da mezzala che è il ruolo preferito, spunta però e un po' a sorpresa Marc Roca dell’Espanyol, giocatore con caratteristiche diverse da Florentino e Bakayoko nel ruolo di playmaker, anche se le continue richieste per Bennacer, potrebbero far cambiare piani e idea al duo Gazidis-Rangnick.
Clausola risolutoria da 50 milioni valida per l’estero e attivabile dal 1° luglio 2021, o no, la cifra è importante e davanti alla quale non credo che il Milan dica ancora di no, davanti ad una tale maxi plusvalenza, che rendicontata subito darebbe un ampio respiro ai conti milanisti, a questo punto i due mediani davanti la difesa potrebbero diventare, Roca e Bakayoko, Bennacer pagato 16 milioni dall’Empoli, è il simbolo del “teorema Gazidis”, che spendendo bene ed il giusto, si può arrivare a giocatori che possono diventare importanti (come Theo) e giustifica il metodo Rangnick.

lunedì 8 giugno 2020

Palermo, Serie C e nuova denominazione sociale.


È oramai questione di ore e il Palermo sarà ufficialmente in Serie C, la dirigenza sta già lavorando per costruire l’organico che dovrà provare a conquistare il secondo step che si è imposta la nuova società, ovvero la Serie B subito al primo anno di C, anche se non sarà per niente facile.
Non appena sarà ufficializzato il passaggio in serie C e quindi al professionismo, il primo passo da fare sarà quello di cambiare la denominazione sociale, da Palermo SSD (Società Sportiva Dilettantistica) in Palermo S.r.l. o Palermo S.p.A., visto che il prossimo campionato che andrà ad affrontare è ancora un torneo professionistico.
Il Palermo punta alla seconda promozione consecutiva, dopo appena un solo anno in serie D, il Palermo di nuovo professionista sarà: l’U.S. PALERMO s.r.l. o s.p.a. oppure in alternativa l’S.S.C. PALERMO s.r.l. o s.p.a. come ai bei tempi della presidenza Barbera, mentre il secondo passo sarà il completamento dell’organico, basato su alcuni inamovibili che hanno fatto bene nella scorsa stagione e che potrebbero confermarsi importanti anche nella nuova squadra.
Per scegliere l'allenatore si dovrà aspettare la conclusione degli altri campionati, anche se per me il duo Sagramola-Castagnini hanno già preso contatti con chi dovrà lavorare insieme con loro per fare una squadra vincente fin da subito, un giusto mix di giocatori esperti e di giovani di valore e un buonissimo allenatore (Boscaglia il sogno, Italiano e Caserta le alternative).
Il budget che il Palermo ha messo a disposizione per il calcio mercato è di 6 milioni, tra conferme (ora professionisti) e nuovi obiettivi per il prossimo anno, tra le conferme ci sono: Pelagotti, Lancini, Crivello, Doda, Martinelli, Martin, Floriano, molto probabilmente Lucca e potrebbe restare Accardi come simbolo di continuità.
Tra i nuovi obiettivi, il Palermo è al lavoro per avere ancora le prestazioni sportive di alcuni giovani, che nella scorsa stagione erano in prestito, per riaverli magari con il diritto di riscatto: Felici, Kraja, Langella, Fallani, Peretti e Silipo, ma anche per Rizzo Pinna ha una buona chance, per loro quindi non si tratta di “conferme “, ma di veri e propri obiettivi per costruire l’organico della stagione 2020/2021.
Oltre a Sforzini e Santana che sono ancora casi da valutare, per Ricciardo e Vaccaro è prevista la separazione, il Palermo dovrebbe operare una rivoluzione sulle corsie esterne e per questo si pensa a Marsura (Livorno) e De Col come primi possibili rinforzi, ma l’organico necessita di nuovi innesti in tutti i reparti.
Per il reparto offensivo l’unico certo di un posto è Floriano, mentre si sta provando a sondare il Gozzano per Fedato, esterno d’attacco di 28 anni, a centrocampo il nome più ricorrente è quello del 26enne D’Angelo del Livorno attualmente al Potenza e palermitano di nascita.

domenica 7 giugno 2020

La risposta del Consiglio Federale.


Sui contratti e i prestiti in scadenza, il Consiglio Federale ha pronta la norma che porterà ad allungare i contratti fino al 31 agosto, che in caso d'intesa diventerà operativa, pare che non porterà comunque all'allungamento di tutti gli accordi, ma sarà un’indicazione “vincolante”, nel senso che le società non potranno riprendersi il 1° luglio un giocatore prestato ad un'altra società, senza ricevere come “penale” una sanzione.
Mi sembra che ancora una volta si stiano facendo le cose all’italiana, come sembra sempre si fa una legge per potere perpetrare l’inganno, intanto che “penale”? e poi pur di creare una “criticità” all’avversario, è possibile che si preferisca pagare la penale? E poi il problema resta coi giocatori stranieri, non ci saranno aumenti per questa stagione che sarà di 14 mesi o decurtazioni per la prossima che sarà di 10.
Ma le “vergogne” non finiscono qui, con la Lega di Serie A che in vista della ripartenza del campionato, prima è sembrato che due squadre di Serie A sarebbero in attesa di fare partire una denuncia al momento giusto per fermare il campionato e poi a questa voce si è aggiunta la vergognosa presa di posizione della Lega, che nel caso in cui il campionato dovesse fermarsi di nuovo, si dovrebbero bloccare le retrocessioni o al massimo farne retrocedere solo due.
Questa posizione è stata presa con voto da 16 squadre su 20, contrario ha votato il Milan, mentre si sono astenute Roma, Lazio e Napoli, prima erano tutti pronti a riprendere il campionato e poi chi era effettivamente invece contrario alla ripartenza, è uscito allo scoperto coinvolgendo e inducendo tutti gli altri a fare questa pessima figura, con la proposta di mandare in serie B le squadre, solo con la certezza matematica.
Tra protocolli, riduzione di stipendi, ricorsi contro le televisioni e le più disparate “ca***te” dei presidenti, si avvicina la ripresa del campionato, al Milan così come alla Juventus (Inter e Napoli) toccherà cominciare con la coppa Italia, nella semifinale di ritorno che li vedrà contro e poi starà fermo per 10 giorni fino al 22, quando tornerà a giocare il campionato con il Lecce.
Appuntamento subito importante (non ne avevamo bisogno), difficile, ma non impossibile, affrontare la Juventus adesso o più avanti non sarebbe cambiato nulla, forse adesso potrebbe rappresentare un vantaggio, se i giocatori del Milan si impegnassero al massimo per ottenere una riconferma e quindi con la Juventus al rientro dopo uno stop così lungo, gli equilibri potrebbero essere cambiati.
Più avanti, oltre ai tre squalificati, il Milan potrebbe anche avere degli infortunati, senza Ibra, Theo Hernandez e Castillejo squalificati era già difficile passare, dopo il rigore inesistente all’ultimo minuto è diventato impossibile, non resta quindi che l’impresa, che con moltissima fortuna e una prestazione “storica” potrebbe realizzarsi.
Continua senza soste il lavoro degli addetti rossoneri al calcio mercato e a proposito di Kouassi, pare che il PSG abbia proposto al giocatore un contratto da professionista, un buon ingaggio ma niente di eccezionale (sarebbe solo per poterlo cedere e monetizzare), mentre il Milan (che si è mosso per tempo con Moncada) gli garantisce la centralità nel nuovo progetto sportivo, accanto a Romagnoli.
Poi c’è sempre la questione dell’attacco, a prescindere da Ibrahimovic servono rinforzi in l’attacco, due dei potenziali obiettivi sembrano avere la strada in salita, Jovic ha reso tutto più complicato con l’infortunio al calcagno, oltre al costo alto del suo cartellino e dell’ingaggio, mentre su Milik la Juventus è in vantaggio, non tanto per la titolarità, quanto per ingaggio e palcoscenico Champions League
Al Milan come per il compianto Troisi non resta che piangere, ovvero non resta che Boadu, giovane (troppo) centravanti dell’AZ Alkmaar assistito da Raiola e destinato ad avere possibili sviluppi positivi, ma sarà solo il quarto attaccante, non arriverà più nessuno solo se dovesse restare Ibra.  

sabato 6 giugno 2020

Il primo luglio che succede?


Il campionato è partito, ma ancora non c’è una risposta sulla scadenza dei contratti al 30 giugno, già le società stanno cercando di capire come muoversi tra protocolli, tamponi, quarantene, infortuni e gestione generale della ripresa di questo campionato sempre più anomalo, in più devono capire come risolvere il problema di quei contratti che scadono.
Come tutte le altre questioni, neanche questa può essere considerata banale e da sottovalutare, in questa fase così concitata si utilizzeranno tutte le risorse a disposizione e sarebbe il colmo doversi trovare dopo appena solo dieci giorni dalla ripartenza, con l’organico possibilmente già non molto ricco e ridotto all’osso da infortuni, squalifiche e scadenze.
I contratti in scadenza, non sono solo quelli di chi si libereranno a zero, ma anche i prestiti con o senza riscatto e con obbligo, alcune squadre sono fatte per la maggior parte da prestiti, come il Verona, la Spal, il Lecce e il Genoa, quindi è un problema da risolvere e la FIGC deve intervenire ad aiutare le società, decidendo e decretando di spostare l’esercizio delle opzioni a fine agosto.
Significherebbe regolamentare almeno fra società italiane la copertura dei tesseramenti, senza pertanto dovere trattare un nuovo accordo, anche perché comunque, il calciatore rientrante dal prestito non potrebbe giocare nella sua squadra, ma lo spostamento deve essere fatto anche per la questione bilanci, che non possono più scadere al 30 giugno, specie per quelle società che confidavano nell’obbligo di riscatto o anche nel diritto, per mettere a posto i conti.
E’ chiaro che anche la Fifa dovrà dare le stesse indicazioni della Figc, per quanto riguarda i 19 prestiti che vengono dall’estero, senza dimenticare le scadenze di contratto che rispetto ai prestiti sono una cosa diversa, qualcuno dei 52 calciatori in scadenza troverà un accordo per quei due mesi in più, ma per molti altri che sono già “usciti” dalle società, non credo proprio che faranno un sacrificio o meglio, magari saranno le società a decidere di non proporre il prolungamento di due mesi.
Alcuni di questi casi sono al Milan ed è importante capire come gestire la situazione, nella già confusa e ondivaga società rossonera, Saelemaekers e Kjaer in prestito con diritto di riscatto, Ibrahimovic, Biglia, Bonaventura, Begovic in scadenza e il Milan non ha nessuna voglia di allungare l’estensione di altri due mesi, alcune società con molte defezioni, potrebbero cambiare il volto dei loro organici e quello del campionato di serie A.
In vista della prossima stagione, il Milan dovrebbe ripartire da Bennacer e sta cercando un giocatore da affiancargli, Rangnick vorrebbe mettergli a fianco, un centrocampista difensivo con spiccate doti atletiche e i nomi su cui si sta stringendo il cerchio sono quelli di Florentino Luis e di Bakayoko, il primo è preferito per età e per doti tecniche indiscutibili, ma costa tantissimo e il Benfica non accetta Paquetà, quindi diventa sempre più di difficile attuazione.
Invece credo che sia possibile un ritorno di Bakayoko, penso sia un buon colpo e non un ripiego, sicuramente un calciatore di grande qualità, al Milan durante il prestito dal Chelsea e dopo il periodo di adattamento, è stato un giocatore leader del centrocampo a livello fisico e tecnico, Bakayoko è rimasto molto legato all'ambiente Milan, si era trovato molto bene e il Chelsea non ha voglia di puntare su di lui.
Difficilmente il Chelsea accetterà offerte al ribasso (sembra l’unico calciatore che a bilancio non diminuisce il suo valore), è vero che i Blues stanno spendendo un sacco per ricostruire la squadra e che hanno bisogno di monetizzare, ma penso che si possa trovare comunque una formula vantaggiosa per tutti, certo Bakayoko è un giocatore che ha molte richieste, ma non credo che ci siano club disposti a fare follie, quindi credo sia possibile strappare un buon prezzo, secondo me il Milan può giocare sulla volontà del giocatore, che è molto contento di ritornare e sarebbe un ottimo ritorno.
Sempre a proposito di centrocampo, Il Torino oltre a Bonaventura (operazione staccata dal Milan in quanto svincolato) ha messo nel mirino Krunic che Rangnick è disposto a cedere, ma senza creare minusvalenze e pertanto la richiesta per il giocatore è di 8 milioni di euro.