sabato 28 maggio 2016

Sembrava fosse amore e invece .....

Pare che ancora una volta Zamparini dice una cosa mentre ne sta pensando un altra, sembrava che lo spauracchio della retrocessione, avesse convinto il presidente a passare la mano, a fidarsi dei suoi collaboratori senza fare di testa sua, a lasciare lavorare l'allenatore mettendogli a disposizione i giocatori necessari ed invece ..... 
Intanto non vende e non passa la mano, a Di Marzio che voleva compiti operativi lo relega a consigliere personale, non vuole un direttore sportivo perchè la squadra la deve fare lui e sta rompendo con Ballardini perchè ritiene che i sostituti di Sorrentino, Maresca e Vazquez, li abbiamo già in casa, Struna, Jajalo e Chochev.
Io non sono disposto ad accettare un Palermo di nuovo da salvezza all’ultimo secondo e credo che sia la stessa cosa per Ballardini e nemmeno arrivare quint’ultimi ci basta, il posto che ci compete è a ridosso delle prime sei, nella fascia che va dal settimo al dodicesimo posto, con Lazio,Torino, Udinese, Bologna ed ora Sassuolo.
E' questa la nostra serie A, può succedere che un anno le cose vadano male e si è costretti a lottare per non retrocedere, ma un anno ogni tanto e poi non all'ultimo secondo, bisogna progettare  e non vivere di "pancia", siamo l'unica realtà di serie A che non progetta, traccheggia solo per produrre plusvalenze di cassa, ma questo non porta da nessuna parte, anzi... 
Il Palermo deve tornare ad essere competitivo, non ci sono più i soldi !? bene si programma una crescita progressiva di società, squadra e risultati, con uno staff e non con l'umore e gli interessi di Zamparini.
La decima posizione potrebbe essere l’obbiettivo primario di ogni stagione del Palermo, posizione che comunque dovrebbe giocarsi con Chievo, Bologna, Genoa, Udinese e Sampdoria, non sarebbe neanche una passeggiata, quindi se non vogliamo continuare a vivere stagioni come quella appena conclusa, dobbiamo ristrutturarci, presto e bene.
Dobbiamo elevarci tecnicamente e strutturalmente, da Atalanta, Empoli, Cagliari, Crotone e l’ultima promossa dalla Serie B, che dovrebbero e potrebbero rappresentare il lotto di squadre che dovranno giocarsi la permanenza in serie A, se no il prossimo anno la serie B non c'è la leva nessuno.
Ballardini questo lo sa, ecco perchè chiede garanzie e forse non resterà, il Palermo deve creare le premesse per migliorarsi, come sta facendo il Sassuolo e quindi adesso, a cominciare da questa sessione di calciomercato, abbiamo la necessità di rinforzare la squadra, che ora è senza Sorrentino, Vazquez e Maresca e che potrebbe anche essere senza, Lazaar, Hiljemark e Gilardino.
Servirà prendere gente relativamente giovane e possibilmente già inserita nel calcio italiano e non tutti i saldi di fine stagione dell'est dell'Europa proposti da Curkovic, i calciatori devono essere funzionali alla squadra che ha in testa l'allenatore e dovranno essere acquistati dal diesse e non dal presidente, se dovesse restare Ballardini, bisognerà comprare giocatori adatti al suo 4-3-1-2. 
Servirà chi deve inventare gioco e Cigarini è perfetto, non è dell'Est ed è inserito ottimamente nel calcio italiano e poi come seconda punta alla Ibra, perchè non prendere Petkovic del Trapani, che sta facendo benissimo in serie B ed è già pronto per la serie A, mentre in difesa con Rispoli, Cionek e Gonzalez, bisogna decidere chi far giocare a sinistra.
In porta andrà Posavec, ma servirà anche un altro con più esperienza, uno come Bizzarri o come De Sanctis in cerca di un nuova sistemazione, gli altri possibili partenti potrebbero essere Lazaar e Quaison e i sostituti li abbiamo in casa, Pezzella e Bentivegna.
Capitolo attacco: Nestorovski e Balogh dovrebbero comporre il quartetto delle punte, La Gumina potrebbe andare in prestito come è stato fatto per Embalo, giocatore a cui io rinnoverei il contratto e lancerei al posto di Vazquez in alternativa a Brugman.
Pezzella, Bentivegna, Alastra, La Gumina, Embalo e Lo Faso (poi mi dite), il nuovo Palermo dei "picciotti" progettare su una primavera che Bosi da quattro anni tiene tra l'elite del calcio giovanile, non mi sembra una cattiva idea, giovani per le plusvalenze care al presidente, costi bassissimi e senza sorprese.
Ma da quello che si vede, pare che si voglia invece continuare ad improvvisare, per risparmiare si fanno acquisti fuori dall’Italia, giovani stranieri sconosciuti e inadeguati al nostro campionato, fra Serie A e Serie B i talenti non mancano, per non parlare di quanti acquisti mancati in questi ultimi anni, abbiamo perso per risparmiare qualche milione, da Viviani a Defrel solo per citarne due.
Dopo una stagione come quella di quest’anno bisogna costruzione una squadra con giocatori adatti al modulo e al gioco dell’allenatore, servono solo 3-4 acquisti mirati e di provata qualità e non i soliti 7-8 acquisti sperando di farci soldi, bisogna acquistare giocatori pronti per il nostro campionato e Cionek deve servire da insegnamento.
Ballardini si allontana dal Palermo, l'allenatore non è convinto dal "progetto" (c'è ? ma quale ?), Zamparini vuole il ritorno di Rino Foschi (sarebbe la prima cosa sensata), ma il direttore sportivo vorrebbe portare sulla panchina rosanero Massimo Oddo dal Pescara, sirene di mercato invece per Rispoli, interessate al difensore sono: l'Udinese di Iachini e il Panathinaikos di Stramacconi.
Questa è una bella plusvalenza, il giocatore ha 28 anni, come Vazquez se non lo vendi adesso non lo vendi più, prendiamo i soldi per Rispoli (pochi in verità) e prendiamo Padoin in scadenza a parametro zero o un altro più giovane già inserto nel nostro campionato, ma l'importante è che non lo sostituiamo con Struna.

domenica 22 maggio 2016

Quando vogliono......

Parto dalle parole che ha detto a fine partita Donnarumma: "Siamo dispiaciuti perchè ci tenevamo a vincere, abbiamo fatto un'ottima partita, peccato per il risultato, stasera abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, ma guardiamo alla prestazione .... dobbiamo ripartire da qui ...".
Il Milan ha fatto una buonissima partita e non ottima come dice "Gigio", perchè per essere ottima è mancata la concretezza, le idee, per me il Milan ha fatto una partita di nervi, di orgoglio e magari è vero che si comincia a vedere la mano di Brocchi, ma con un modulo e con i giocatori, non imposti dal presidente.
E poi l'altra sottolineatura, i giocatori rossoneri hanno finalmente dimostrato di non essere da settimo posto, ma nessuno l'ho ha mai pensato, però ci chiediamo tutti perchè non lo hanno dimostrato tutto l'anno, contro le piccole e specialmente nelle ultime cinque partite, quelle che ci sono costate l'europa.
Dopo questa prestazione contro la Juventus, è lecito chiedersi: ma perché non hanno giocato sempre così? Le ultime partite sono state disastrose, perché l’atteggiamento avuto contro la Juventus non si è visto anche contro Carpi, Frosinone e Verona, certo bisogna ripartire da questa prestazione, ma no per essere confermati e poi tornare a fare un'altra stagione del genere.
Perdere la coppa e la "mini" Europa dopo 110 minuti e dopo aver disputato finalmente una gara come si deve, una gara da Milan, fa male anche se oramai siamo abituati alle delusioni, ci consoliamo con i 120 minuti vibranti ed emozionanti.
Rivedere il Milan giocare una finale, giocarsi un trofeo e poi con quel piglio, con quella intensità, nonostante non abbiamo impensierito più di tanto Neto, è stata una gioia per gli occhi e anche per il cuore, aver visto finalmente la squadra tonica, aggressiva, convinta e capace di imporre la sua supremazia, fa aumentare il rammarico per aver sprecato un’altra stagione per la ricostruzione.
La gioia per la prestazione lascia gradatamente il posto al rammarico e poi  alla rabbia, perchè allora c’erano le qualità per giocare alla pari, se non con la Juventus, almeno con le altre e dove erano quando con la stessa importanza ci giocavamo l'Europa League contro il Verona, il Frosinone e il Carpi, permettendo al Sassuolo di ridicolizzarci recuperandoci 8 punti nelle ultime quattro partite ?
Chi doveva tirare fuori questo tipo di prestazione dai giocatori ? quindi adesso è troppo semplice dire che comincia a vedersi la propria mano, anche con Mihajlovic c'è stato qualche lampo e poi abbiamo assistito a partite imbarazzanti.
Ci sarà qualcuno che farà queste considerazioni, o ci troveremo di nuovo un esordiente o un non idoneo in panchina e sempre con gli stessi uomini (Balotelli e così via) in campo, cosa accadrà il prossimo anno, non è che con questa prestazione ci dimentichiamo degli ultimi cinque anni e cancelliamo di colpo le ambizioni di rinnovamento ?
Adesso la paura è che si possa pensare di avere risolto ieri sera all'Olimpico tutti i problemi, speriamo che Berlusconi in un modo o nell'altro, decida di voltar pagina, tanto entusiasmo non può essere buttato via, l’impegno della nuova o vecchia dirigenza milanista, dovrà essere quello di adoperarsi per un programma di inizio ricostruzione, onesto e sincero, il Milan dovrà tornare avere un futuro e non solo il passato.
La partita di ieri sera se non altro ci ha detto, ma questo lo sapevamo, di avere un giovane futuro italiano almeno in difesa, Donnarumma 17 anni; eccellente coi piedi e grande personalità anche tra i pali, Calabria 19 anni; continue discese sulla destra, anche lui con grande personalità di assoluto valore, Romagnoli 21 anni e De Sciglio 23 anni; quest'ultimo attentissimo in fase difensiva e pericoloso in avanti, va anche al tiro in un paio di occasioni, ieri sera si è rivisto il De Sciglio degli esordi, ma dove era stato ?
E' da qui che bisogna ripartire, ieri a Roma c'era il nuovo acquisto Vangioni, ma a questa difesa qui, con in più Abate e Antonelli e se vogliamo anche Paletta ed Ely, ci serviva un'altro esterno basso ? il giocatore dice che può giocare anche in mezzo, ma a centrocampo o da centrale ? perchè è li che abbiamo di bisogno.
Oltre a Poli sempre pronto e che interpreta ottimamente il ruolo, ci sono dei giovani su cui puntare Niang e Mauri, Josè dimenticato per troppo tempo da Sinisa, entra a sostituire Montolivo, con un ottimo finale di partita, sfiorando il clamoroso 1 a 1, senza dimenticare Kucka e Bonaventura sempre nel vivo del gioco.
Citazione a parte per Bacca, è vero che non lavora con la squadra, ma è pure vero che ha poche chance sotto porta e comunque ha messo dentro 18 centri in campionato e poi lavora tantissimo in pressione sui portatori di palla, cosa deve farsi pure gli assist ?
Assist che invece potrebbero arrivargli da Mateo Kovacic, pare che il Milan abbia iniziato i movimenti per portarlo a Milanello, l'ex Inter tornerebbe volentieri a Milano e avrebbe dato la sua disponibilità, il Milan lo prenderebbe in prestito con diritto di riscatto, ma prima bisogna vedere e capire quale sarà il futuro societario e il nuovo progetto tecnico. 

martedì 17 maggio 2016

Ma che rigore è !?

Ammetto che anche gli arbitri possono sbagliare, ma no nel rigore su Lasagna, capisco che possibilmente il Carpi si è trovato involontariamente, ad essere beneficiario del tentativo da parte del palazzo di smentire Lotito, ma da un paio di mesi il Carpi riceve sistematicamente almeno un rigore a partita e gioca tutti i secondi tempi in superiorità numerica, credo che gli ispettori dovevano andare da tutt'altra parte.
Mi fermo qui per lasciare stemperare l'amarezza e che sportivamente si accetti un verdetto onorevole, per passare agli affari di casa nostra, che sanno dell'incredibile ma non di favoritismi, il Palermo riesce a conquistare la salvezza, sicuramente meritata per quello che ha espresso nelle ultime cinque partite e che avrebbe potuto esprimere e non lo ha fatto.
Meno male che la stagione è finita così, sicuramente anche con Maresca e Gilardino, ignorati per troppo tempo, l'organico dei rosa non era tra i migliori, forse se il Verona non fosse incappato in un anno sfortunato (collezionando moltissimi pareggi), il terzo peggiore impianto tecnico sarebbe stato il nostro e di conseguenza saremmo andati in B.
Chiusa questa stagione, adesso più che mai è tempo di bilanci, l'anno prossimo non può e non deve essere uguale a questo, si possono commettere errori ma mai come quelli fatti quest'anno e poi sarebbe ora di cominciare a fare una programmazione seria, come quella di squadre come Empoli, Sassuolo o Chievo.
Non si può sempre sperare che ci siano tre squadre più scarse di noi, quindi con Zamparini, solo o con altri uno o più soci, ognuno dovrà rispettare i propri ruoli e lavorare al massimo delle proprie potenzialità, per il meglio del Palermo.
Il passato è oramai passato e dobbiamo dimenticarlo in fretta, proiettandoci immediatamente al futuro societario, sciogliendo prima possibile i tanti dubbi che affliggono la società, la prima che riguarda Zamparini, è capire se ha voglia di lasciare o vuole restare ed avvalersi di nuovi soci.
La pista più immediata sembra essere quella di Jonh e Vincent Viola, due imprenditori milionari di New York con radici nel Sud Italia, i due italo-americani sembrano molto interessati ad entrare in società o prelevarla del tutto, nei giorni scorsi si sono incontrati a Vergiate e in settimana è prevista una nuova riunione, per stabilire la modalità e tempi dell'ingresso degli imprenditori nel Palermo. 
Subito o magari anche prima di subito, bisogna nominare un vero Direttore Sportivo, per seguire sul mercato le direttive societarie (ognuno svolga il proprio lavoro senza interferenze), c'è la questione Embalo da affrontare, con il giocatore che rischia di finire allo Stoccarda, dopo l'ottima stagione col Brescia ed evitare di prendere altri "pacchi" alla Arteaga.
Confermare tutti i giocatori importanti con in testa Gilardino e sostituire al meglio (anche se non sarà facile) le partenze scontate di Sorrentino, Maresca e Vazquez, quasi certamente senza innesti di valore, il prossimo anno difficilmente eviteremo la Serie B. 
Il campionato 2016/2017 non dovrà più vedere e questa è una preghiera accorata, in organico Struna, Jajalo, Quaison, Djurdjevic, Chochev e Trajkovski, bisogna lavorare su di un progetto solido, funzionale e continuativo, El Karti, trequartista marocchino, classe '94, di proprietà nel Widad Athletic Club Casablanca e Boufal marocchino più esperto che può agire anche da esterno, di proprietà del Lille, sono al momento i potenziali sostituti di Vazquez.
Per quanto riguarda la porta, per sostituire Sorrentino si torna a pensare a Leali del Frosinone, già cercato l'estate scorsa e protagonista di un ottimo campionato, visto che sia Posavec che Alastra pur dimostrato di aver talento, non hanno esperienza, Leali è di proprietà della Juventus con cui eventualmente bisogna decidere la formula: prestito secco o con diritto di riscatto.
Maresca è l'altro sicuro partente e anche per sostituire lui ricorre un nome già cercato a novembre, il centrocampista dell'Atalanta Cigarini, il classe "86" è già stato alle dipendenze di Ballardini. 

sabato 14 maggio 2016

Milan-Roma, allenatore Berlusconi.

Finalmente con Brocchi la formazione la può fare Berlusconi e la squadra mandata in campo ne è l'attestazione, l'insistenza del trequartista che non abbiamo, l'insistenza su Balotelli che forse non vorranno neanche nella LMS, il volere in campo Locatelli a tutti i costi trovando la scusa del neo papà per Montolivo, per finire con Romagnoli terzino sinistro.
Che era tutta farina di Berlusconi poi si è visto quando Brocchi maldestramente si è messo con il 4-4-2, quando ha provato a dare un assetto più consono alla squadra, con il ritorno di Romagnoli al centro, De Sciglio a sinistra e dentro Calabria, facendo fare coppia a Luiz Adriano con Bacca, così come doveva cominciare.
Il Milan quest'anno con Mihajlovic ha giocato male, con Brocchi ancora peggio, allora perchè ostinarsi a volerlo confermare, se non solo per il fatto che è "malleabile", ditemi un motivo, uno solo per cui deve essere confermato ? ma è possibile che non possiamo più avere un allenatore decente ?
Se questa è stata la prova della squadra per la finale di Coppa Italia, meglio non andare a Roma a giocarla, è possibile che in un mese e mezzo Brocchi non solo non è riuscito a far vedere tecnicamente niente di nuovo, ma non è riuscito nemmeno a risvegliare l'orgoglio e la determinazione, non abbiamo fatto altro che partite tristi e umilianti.
Si chiude ancora con un campionato fallimentare e senza Europa per il terzo anno, io sono davvero stufo e credo anche la gran parte dei tifosi, di questi ultimi cinque anni di delusioni, è peggio del parlamento Italiano, tutti attaccati alle poltrone e mai nessuno che si faccia da parte per provare altre soluzioni.
Si contesta Bacca che senza squadra praticamente ha fatto 20 gol e poi si vuole confermare Balotelli, si pensa di costruire il futuro con Brocchi, ma almeno Sinisa aveva trovato una identità alla squadra, si parla di discutere rinnovi o trattenere gente come Montolivo, Honda, Alex, Zapata e forse pure Mexes, gente che non ha più la voglia, la determinazione, una squadra che gioca con supponenza e che ti indispone.
Tutto questo è inaccettabile, si può perdere fa parte di questo gioco, ma con dignità , ridateci la dignità di non doverci vergognare di essere tifosi del Milan, la dignità del Sassuolo o dell'Empoli per fare qualche esempio, lasciamo stare il bel gioco, che non si è visto anzi che solo Berlusconi vede nei progressi di Brocchi e pensiamo almeno a giocare, perchè neanche quello facciamo.
Brocchi dichiara che al Milan contro la Roma è mancato tutto, voglia e atteggiamento, ma manca da cinque anni e non è una cosa che compri al supermercato, spetta all'allenatore tirare fuori le giuste motivazioni, certo se continuiamo a tenere Balotelli, Mexes, Montolivo e poi mandiamo via Suso, El Shaarawy o non facciamo giocare Calabria, non ci sarà mai un allenatore capace.
Anche non concedere la passerella ad Abbiati, che dopo 15 anni da l'addio a San Siro, la dice lunga sulla confusione mentale della dirigenza e del tecnico, Brocchi aveva già effettuato i tre cambi, bastava non fare l'ultimo, tanto cosa c'era più da salvare o gestire meglio la formazione iniziale evitando di cambiare gente che non doveva nemmeno giocare e sono eloquenti le parole di Abbiati che ha confessato di ritirarsi perchè non vede più il suo Milan.
Dopo Maldini e Ambrosini e tanti altri, anche Abbiati è stato salutato male, smette per la stessa amarezza di noi tifosi, anche noi dovremmo smettere di essere tifosi del Milan, almeno fin chè persisterà questo stato di cose, forza Sassuolo, che ha un presidente milanista, l'allenatore che avrei voluto in rossonero e che si è preso il nostro posto in Europa.
La prestazione forse è stata la più imbarazzante, pessima sotto tutti punti di visti, tutti i giocatori in campo sono stati indisponenti, una difesa con una coppia centrale che ha compiuto errori imbarazzanti, centrocampo in confusione persino in Kucka, per non parlare di Bertolacci che continua a deludere, con Brocchi comunque sono in molti a rendere meno di prima.
Il Milan ha assistito passivamente, come nessuna altra squadra di serie A, neanche il peggior Palermo o il primo Carpi è mai stato così passivo, la sensazione è che a Milanello il caos regni sovrano e che tutto il Milan sia allo sbando, per non parlare che in questo momento dove tutti pensano al futuro, il nostro è senza certezze.
La decisione è stata presa ma prima di renderla ufficiale, si dovrà aspettare ancora qualche settimana, per ragioni politiche, per motivi di "confezionare" bene l'accordo e soprattutto la finale di coppa Italia, la sera del 21 maggio sicuramente no, ma un paio di giorni dopo si.
Sembra che questi facoltosi cinesi, siano pronti a rifare grande il Milan, la vendita sarebbe stata fissata a 550 milioni, più i circa trecento milioni di perdite, Berlusconi dovrebbe rimanere presidente onorario ma non farà la formazione, i cinesi costruiranno il nuovo stadio il "Berlusconi Arena" e continueranno a fare svolgere il "torneo Berlusconi.
Dopo questo esborso enorme, sicuramente gli investimenti sul mercato non sarebbero eccezionali, si parla di una cifra che si aggira sui 100 milioni, per il momento dovrebbe restare Galliani, che di fatto dovrebbe comunque già essere a lavoro, ma no per mantenere Balotelli, Montolivo, Honda, Alex e Mexes.
Si parla di Ibrahimovic anche per infiammare i tifosi, mentre come allenatore le scelte dovrebbero ricadere su Montella che però sembra oramai candidato alla Nazionale o su Giampaolo, anche se con i cinesi, potrebbero prendere quota Emery del Siviglia e Pellegrini che si libera dal City, non escludendo un coinvolgimento nella gestione tecnica come consigliere anche di Marcello Lippi e del figlio Davide che in Cina hanno lavorato per il Ghuanzou. 
Passando per il quesito squadra, tra rientri, nuove uscite e possibili entrate, Paletta farà il suo ritorno a Milanello e ha altri due anni di contratto, Galliani vorrebbe trattenerlo per completare il pacchetto dei centrali di difesa, dando per scontate le partenze di Alex, Mexes ed anche Zapata.
Difficile la permanenza di Matri, Agazzi e Verdi, mentre El Shaarawy dovrebbe passare definitivamente alla Roma, dubbi invece per i rientranti Suso e Gabriel, lo spagnolo classe '93 potrebbe restare come alternativa ai titolari, per Gabriel dipenderà se vorrà fare il secondo a Donnarumma.
Infine una notizia per l'altro difensore centrale, pare che i rossoneri stiano pensando a Savic, il venticinquenne montenegrino, ex Fiorentina non è più un titolarissimo con l'Atletico Madrid, ma come sempre il Milan non è il solo club sul giocatore.

martedì 10 maggio 2016

Ora batti il Verona e resti in A

Nei post precedenti avevo avuto modo di sottolineare il fatto che questa squadra non aveva mai lottato, adesso nelle ultime tre partite invece la squadra ha cominciato a lottare in ogni partita, adesso come dice Ballardini ci mette cuore, siamo tornati ad essere squadra, ma quello che è più importante è che adesso sono un gruppo e l'abbraccio a fine gara contro la Fiorentina lo certifica in pieno.
Sarà una settimana e una partita importante, il Verona non verrà a Palermo a prendere il sole o per fare il bagno a Mondello, non aspettiamoci regali, al di là di quanto si è detto della quota residua del "paracadute" e quindi se al Verona conviene vincere o perdere, verrà a giocare sportivamente la partita al massimo della sua condizione fisica e mentale.
Il Palermo si è compattato dentro e fuori dal campo, adesso fa bene le due fasi, la squadra gira tutta attorno ai calciatori più esperti e in particolare attorno a Maresca che detta i tempi di gioco ai compagni, adesso i rosa hanno un atteggiamento propositivo, con l'innesto di Cionek, Rispoli, Morganella, Maresca, Quaison e Gilardino, sono aumentati l'umiltà e la qualità.
Adesso le gare si affrontano con la giusta attenzione, credo che la partita contro il Verona, ricalcherà un po' il copione di Frosinone, nella prima parte della partita gli scaligeri faranno la gara, con il Palermo che penserà a difendersi senza rischiare nulla, per poi ripartire, passando possibilmente in vantaggio prima dell'intervallo e poi uscire fuori nella ripresa e legittimare ampiamente la vittoria finale e la salvezza.
Ora entro in una sorta di silenzio spirituale, è troppo importante per chi come me all'età di otto anni, calpestava l'erba del "Barbera", mentre mio papà che era addetto alla manutenzione idraulica dello stadio, svolgeva il suo lavoro, per chi come me questa maglia l'ha indossata, negli allievi ma l'ha indossata, per chi ha vissuto lo stadio e gli spogliatoi, per chi ha fatto il raccattapalle ed ha vissuto, gomito a gomito con gli artefici del biennio 1968/1970.
Adesso forse è più chiaro il perché tengo al Palermo, come e più di altri, io oltre ad essere un tifoso del Palermo, simpatizzante del Milan, ma tifoso del Palermo, ho quel senso di appartenenza che altri non hanno, grazie Di Marzio per avere convinto Zamparini a lasciare lavorare per le sue competenze Ballardini.

lunedì 9 maggio 2016

A che gioco giochiamo.

Il Milan soffre ma passa a Bologna, sorpasso e contro sorpasso con il Sassuolo, che a meno di impossibili colpi di scena, ha ipotecato il sesto posto, costringendo il Milan a vincere la coppa Italia per tornare in Europa, anche questo a meno di clamorosi colpi di scena.
Una vittoria quella di Bologna, figlia degli ottantatré minuti giocati in undici contro dieci e non da una minima superiorità tecnica, avversario in dieci e superato con un calcio di rigore, sacrosanto come sacrosanta era l'espulsione e come sacrosanto era un rigore precedente per il Bologna, senza aggiungere che il gol i rossoblu lo hanno segnato, era in chiaro fuorigioco ma se Masina non la tocca, per me la palla finiva dentro.
Arrivano i tre punti per l'illusione del sesto posto, ma è il gioco che resta una vera illusione, partita con pochissime emozioni, Da Costa se si eccettua la parata facile su Honda nel primo tempo, fino al settantesimo non aveva toccavo palla, contro un Bologna in dieci e senza alcun obiettivo, la vittoria è arrivata, ma c'è poco altro da salvare.
Quindi non capisco (o per lo meno capisco il bluff) Berlusconi, che aveva sottolineato di aver visto alcuni miglioramenti nel gioco del Milan, non solo siamo diventati la barzelletta d'europa, ma adesso anzi chè ammettere le colpe del club, ci prende pure per i fondelli, forse non ha capito che non è il solo a capire di calcio.
Undici contro dieci per oltre un'ora, il Milan non è riuscito a raddoppiare, rischiando pure di subire il pareggio (meritato), come si fa a definire allenatore uno che mantiene sempre l'inconcludente 4-3-1-2, primo non è un modulo affidabile, secondo vista la superiorità numerica, un allenatore "dilettante" si sarebbe messo a tre davanti e a tre dietro, o anche con un 4-4-2 per aggirare con i cross la muraglia felsinea.
Brocchi continua a sostenere l'impossibilità di riproporre il 4-4-2, si poteva fare con Abate avanti o con lo stesso Calabria (entrambi nascono esterni alti), o meglio con Poli, Mihajlovic aveva azzeccato lo schieramento, solo che si faticava a costruire un gioco fluido, Brocchi era chiamato a dare questo alla squadra, lui parla di poco tempo a disposizione per imprimere il suo calcio, quale il "brocchismo" ?
Doveva solo migliorare il gioco per battere la Juventus nella finale di coppa e invece non è con prove di questo tipo che la si può battere, la squadra ha giocato a rallentatore favorendo il Bologna, senza guizzi né idee, giro palla lento e ritmi bassi, Brocchi ha cambiato tutti a centrocampo tranne il più lento e poi, perchè vista la superiorità numerica non ha messo dentro Locatelli ?
Per lunghi tratti è parso di giocare undici contro undici, se non era per il fatto che inquadravano Brocchi, sarei rimasto convinto che in panchina c'era ancora Mihajlovic, ma quello che più fa specie, è che Berlusconi non sembra avere le idee chiare sul futuro per la ricostruzione e non serve a niente la delusione a fine gara di Galliani, non si lavora in sintonia, si decide di pancia.
Montella o Giampaolo, il secondo bravissimo, ha dato identità di gioco  a chi ? e Sarri nei suoi tre anni ad Empoli cosa ha lasciato ? non dimentichiamo i trascorsi di Gianpaolo, per me non è da Milan, come Brocchi, e Montella ? fino a prima della Samp aveva fatto ottime cose, la Samp è un incidente di percorso o il bel gioco è finito ?
Due partite per meritarsi la conferma, se Berlusconi resta alla guida del Milan e Brocchi la prossima stagione siederà sulla panchina rossonera, io passo dall'altra sponda del Naviglio, divento nerazzurro, non nè che la cosa mi entusiasmi più di tanto, ma le corna migliori li fai con il tuo nemico.
Se proprio non riusciamo a portare Emery a Milano, meglio Montella che al termine della stagione, dovrebbe lasciare la Sampdoria e speriamo si tratti di un incidente di percorso e che Montolivo (gioca sempre con troppa lentezza) non rinnovi, del resto Baresi e & company; sono partiti titolari subito, la prossima stagione perché non farlo succedere con Locatelli.
Solo Bologna nei dodici minuti iniziali giocati undici contro undici, tanto Bologna anche in seguito nonostante l'inferiorità numerica, poco Milan per novanta e più minuti, con il solito gioco lento e prevedibile, poche idee, scarsa determinazione e tanta improvvisazione, chi ha scelto Brocchi si aspettava molto di più e non si capisce come mai, Donadoni che da giocatore ha vinto tanto in maglia rossonera ed è  un tecnico con senso di appartenenza e con un passato glorioso, in società non lo vedono bene sulla panchina del Milan.
Dopo le brutte figure delle ultime partite, il Milan doveva avere voglia di riscatto e invece i rossoneri giocano al piccolo trotto, dimostrandosi arrendevoli e svogliati e alla fine l'attaccante più pericoloso del Milan risulta Mexes con un paio di spettacolari conclusioni al volo in acrobazia, il Milan è tutto qui, deludendo parecchio, sul piano della prestazione e dell'atteggiamento.
Con la vittoria contro il Frosinone, il Sassuolo ha mantenuto il punto di vantaggio che aveva sui rossoneri ed ha il destino del sesto posto nelle sue mani, la partita contro la Roma più che un disperato tentativo rossonero di rientrare miracolosamente in Europa, sarà la prova generale per la finale di coppa con la Juventus.
Intanto Galliani continua imperterrito a fare mercato, a Madrid sta lavorando per riportare a Milano Kovacic e dal Celta Vigo il talentuoso attaccante Nolito, interessamento anche per il terzino brasiliano Adriano del Barcellona, club che segue con molto interesse Donnarumma.
E quando sembrava oramai una vicenda chiusa, è proprio Ibrahimovic ad aprire ad un clamoroso ritorno al Milan, a 35 anni è ancora integro e in grande forma, è ancora un giocatore che sposta gli equilibri e fa la differenza ovunque e poi ha uno strapotere mentale e tecnico sul gruppo, indispensabile per la ricostruzione.
Già lo scorso anno era stato sottolineato, l'importanza dello svedese a livello caratteriale e tecnico per una squadra in cerca di rilancio, Ibra è legatissimo al Milan e sembra voglia mantenere la promessa fatta un anno fa, certo la coppia Ibra-Bacca è quanto dire e poi potrebbe esserci anche Niang e a completare il quartetto d'attacco il ritorno di Matri.
Il tutto senza spendere una lira, impegnandosi solo sull'ingaggio dello svedese, ma si andrebbe a risparmiare su quelli di Balotelli, Luiz Adriano e Menez, con l'aggiunta di una decina di milioni per le loro cessioni.

mercoledì 4 maggio 2016

Un altro anno senza europa.

Prestazione sconcertante e sorpasso in zona Europa da parte del Sassuolo, il Milan è praticamente fuori dall'Europa per la terza stagione consecutiva, a meno di clamorose sorprese nella finale di Coppa Italia.
Partita rocambolesca, ricca di emozioni se vogliamo e divertente per uno spettatore qualunque, ma squadra e società stanno sprofondando negli abissi, oramai da almeno tre anni, si prova a mettere pezze ovunque, Berlusconi non ha più la forza economica per mantenere il Milan ad alti livelli e nemmeno uno straccio di progetto alternativo.
Serve un drastico e radicale rinnovamento, il Milan non può continuare con questo sfascio, non si può in un momento così importante con l'europa in gioco, fare questo tipo di prestazioni, specialmente dopo la clamorosa sconfitta contro il già retrocesso Verona e al modesto pareggio contro il Carpi.
Una stagione ancora negativa, così come quella precedente e quella prima ancora, un'altra prestazione piena di errori in ogni reparto e di scarsa lucidità in tutti gli interpreti, una squadra in evidente stato confusionale, che anche se avesse vinto con l'ultimo tiro di Balotelli che centra la traversa al 95°, non avrebbe comunque mascherato, il fatto che il Frosinone per la prima volta in questa stagione ha segnato tre gol in trasferta.
La qualità del gioco ha lasciato a desiderare, la reazione è stata più nervosa che organizzata e poi tanta tanta confusione, una manovra poco ordinata e molto inadeguata, Mihajlovic sicuramente non ha fatto cose straordinarie, ma neanche Brocchi che ha conquistato solo cinque punti le ha fatto, in quattro partite contro Sampdoria, Carpi, Verona e Frosinone, ovvero tutte squadre di bassa classifica.
Alla fine un'altra stagione buttata via e dopo i 90 milioni spesi, rischia di diventare fallimentare, i soldi l'estate scorsa sono stati messi, ma non sono state azzeccate le scelte di mercato, un anno mancano i soldi, un altro anno si sbagliano gli investimenti e intanto il Milan non riparte mai.
E pensare che secondo me per tornare ai vertici non occorre poi tanto, quattro giocatori importanti nei punti carenti, di cui un paio a centrocampo e l'inserito più continuo dei giovani di grande talento che garantiscono il futuro, ma mancano le scelte chiare di un progetto.
C'è la necessità di avere un uomo mercato, che abbia un canale di osservatori importante e un allenatore che sia scelto e condiviso da tutte le parti, che possa costruire il Milan del rilancio, perché è importante il lavoro che viene fatto sul campo, ma anche l'umore dello spogliatoio, un allenatore che affascini tutti con il bel calcio e la prossima stagione ?
Non bisogna sottovalutare l'imprevedibilità di Berlusconi, che non è convintissimo di vendere, anche se non ha più la forza economica necessaria e passare la mano dovrebbe essere la scelta migliore, perché non si può proseguire ad indebitarsi, senza la famosa ripartenza, nelle prossime ore arriverà il si di Berlusconi ?
Prima di vendere però, al di là della cifra (750 milioni circa), bisogna capire a chi affidare il futuro del Milan, essenzialmente sotto l’aspetto della progettualità e delle garanzie economiche, capire se la cordata sia capace di sostenere spese a lungo termine.
Se arrivasse il si di Berlusconi, si procederà per circa un mese al negoziato, in cui si metteranno a punto le strategie sia dal punto di vista organizzativo che economico, ma se si arrivasse ad una conclusione negativa, cosa succederà ?
Dopo aver rifiutato tanti milioni non potrà fare altro che rilanciare con nuovi investimenti, sistemare le cose in società con nuove figure, che oltre a migliorarne l'aspetto economico, si occupino della scelta dei giocatori, dopo tre anni fallimentari in un modo o nell'altro, bisogna avviare una ristrutturazione importante. 
E' chiaro che non si potrà aspettare un mese, le idee di massima dovranno essere buttate giù prima, perchè se ti muovi all'ultimo minuto è chiaro che ci si deve accontentare di quello che resta, così come sta succedendo con gli allenatori.
Partiamo intanto dall'attualità, cioè da questa dirigenza e da questi giocatori, la Roma intanto dovrà riscattare El Shaarawy per 13 milioni, considerati tanti dai giallorossi, io lo terrei a Milano come ho avuto modo di dire a gennaio, Galliani a caccia di soldi, pare gli abbia concesso uno sconto.
La Juventus sta cercando con insistenza De Sciglio, mettendo sul piatto circa 10 milioni, pare che Zaza voglia andare via e i rossoneri ci stiano facendo un pensierino, non conoscendo i margini di budget futuro e la scelta della guida tecnica, le uniche certezze sono i calciatori a fine prestito.
Tra quelli che torneranno ci sono Matri, Paletta e Suso, la Lazio non riscatterà il cartellino del centravanti e potrebbe essere una della quattro punte per la prossima stagione, il difensore e l’esterno spagnolo che stanno facendo bene, potrebbero essere ceduti per raggranellare soldini (pochi) per finanziare il mercato.

lunedì 2 maggio 2016

Senza i raccomandati è una squadra.

Sono contento per il Palermo, per Ballardini che è tornato difendibile e per me che ho avuto ragione, quando indicavo nei raccomandati del presidente e nelle sue imposizioni, la colpa di questa retrocessione, è bastato togliere Struna, Jajalo, Chochev e Djurdjevic, mettendo in campo; Rispoli, Maresca, Morganella e Gilardino, per tornare a giocare e a essere squadra.
Sicuramente oramai è troppo tardi, nonostante le due vittorie consecutiva conquistate con due netti 2 a 0, il Palermo ha dimostrato che con i "senatori" in campo: Sorrentino, Vitiello, Maresca, Vazquez e Gilardino, è quella buona squadra che avevamo pronosticato tutti ad inizio di stagione, meritando ampiamente di restare in A, giustificata dalle ultime due partite giocate bene. 
Adesso via alle ultime due finali contro la Fiorentina e Verona, per poter mantenere la categoria, anche se la lotta si fa ancora più intensa, perchè se è vero che virtualmente anche il Frosinone è in B, il Carpi agganciato a 35 punti, non ha intenzione di mollare, tutto sta a cosa farà contro la Lazio e l'Udinese, che con 38 punti rischia di essere risucchiata.
La lotta per la salvezza sicuramente si protrarrà fino all'ultima giornata e sè gli uomini di Ballardini, continueranno a giocare credendo nei propri mezzi e con la giusta cattiveria agonistica, il miracolo si può fare, ma bisogna andare a prendere almeno un punto al Franchi.
La vittoria di Frosinone è stata importantissima, sia per la classifica che per rivitalizzare tutto l'ambiente, alimentando le speranze di salvezza, contro la Sampdoria il Palermo ha dimostrato carattere e voglia di vincere, Maresca con la sua esperienza, ha portato sicurezza ed idee. L'atteggiamento propositivo fin dal primo minuto è oramai un costante per la vittoria e finalmente il Carpi si è fermato, contro la Juve non ci sono mai sviste che favoriscono gli avversari, il Palermo, deve comunque continuare a fare punti, perchè in caso di passo falso si è indiscutibilmente in serie B.
Ora massima concentrazione e niente distrazioni, contro i viola sarà una sfida ancor più decisiva, anche per la caratura dell'avversario, è una rincorsa iniziata tardi e che forse non servirà, il nostro destino dipende dal Carpi, da quanti punti raccoglierà contro la Lazio e l'Udinese.
Certo, le decisione degli organi istituzionali, sicuramente non aiutano il Palermo, l'accesso allo stadio solo agli abbonati, dopo la partita a porte chiuse, sembra un sanzione troppo forte, penalizza oltremodo la squadra in un periodo difficile, dove serve una spinta, un incoraggiamento.
Sorrentino, Maresca e Gilardino, tre giocatori che per le imposizioni del presidente, hanno avuto problemi con Ballardini, ma oramai sembrano essere messi da parte, il legame con il tecnico sembra rinsaldato, tre giocatori che, a meno di clamorose novità, a fine stagione lasceranno il Palermo a prescindere dalla serie dove giocheranno i rosa.
E' stata ancora una vittoria dei senatori, la vittoria di Vazquez, di Gilardino, uno che lotta su ogni pallone, della difesa solida dei giganti Cionek e Vitiello, di Rispoli e Morganella, per non citare Maresca.
Se la squadra riuscirà a salvarsi, Vazquez vuole restare e possibilmente resterà anche Sorrentino, magari con una proprietà diversa e senza Zamparini, potrebbe restare anche Gilardino che ha firmato con il Palermo un contratto di tre anni, serietà e concretezza, spesso sprecate in panchina, per un disegno oscuro del presidente.
Nove gol in campionato, la metà di quelli di Dybala e giocando la metà delle partite e con una squadra in difficoltà, Maresca invece a fine stagione andrà via, così come Sorrentino e Vazquez, il portiere in questi mesi, sul rinnovo hanno detto che era prematuro, l’arrivo di Posavec e un possibile accordo con il Chievo, preludono all’addio. 
Ecco all'ora uno che si candida prepotentemente alla riconferma, Cionek autore del salvataggio sulla linea sul tiro di De Silvestri e di una partita priva di sbavature, l'altro è Rispoli e forse anche Morganella, dipenderà tutto comunque dalle mire della nuova possibile proprietà.