giovedì 27 ottobre 2022

Al passaggio del turno in Champions manca un punto.

Troppo evidente la superiorità tecnica del Milan, nei confronti della Dinamo Zagabria, bravo ad interpretare la partita e dopo il 4 a 0, i tanti gli errori sotto porta dei giocatori rossoneri, non hanno permesso che si potesse portare a casa un risultato più rotondo, adesso al Milan basta un punto per ottenere gli ottavi di finale, nulla da fare per il primo posto del girone, che oramai è già del Chelsea.

Il 2 novembre a san Siro ci sarà una sorta di spareggio, tra il Milan a 7 punti e il Salisburgo a 6, per tornare tra le prime 16 d'Europa dopo nove anni, basterà ripetere l’ottima prova offerta a Zagabria, occorrerà non perdere e ottenere un pareggio nell'ultima partita del girone di Champions, per approdare agli ottavi di finale.

De Ketelaere continua a essere l’unica nota negativa del Milan anche in Champions, il ragazzo almeno al momento, non ha un carattere così forte e sta pagando l'ambientamento ad un altro tipo di calcio, tecnicamente e forse anche tatticamente non ha nulla da imparare, ma bisogna costruirlo sotto l'aspetto mentale e della personalità, la maglia del Milan è pesante, lo è stato per tanti altri prima di lui, che magari sono arrivati a Milanello anche un po' più sgamati.

È indubbio che ha un grande talento e che ci vorrà del tempo, bisognerà aspettarlo pazientemente, ma la preoccupazione maggiore e che il ragazzo non entri nella “saudade” dei brasiliani, che questo periodo di difficoltà di adattamento, non finisca per diventare una sorta di solitudine, di nostalgia, io avevo già pensato alla possibilità di darlo in prestito in un ambiente con meno pressioni, Sassuolo per esempio, ma forse sarebbe meglio un suo ritorno in prestito al Brugge.

Un prestito che gli permetta di ritrovarsi e tornare caratterialmente più maturo, specie adesso che stanno venendo fuori: Diaz, Pobega e Vranchx e il Milan se lo può permettere, perché il Milan sta dimostrando di essere diventato forte, di essere una squadra veloce e con un grande spirito di gruppo, così come dice Capello che lo ha seguito in passato, quando aveva la palla ai piedi faceva delle cose mai viste, De Ketelaere adesso non le fa più.

Resta comunque un grande giocatore, con grande qualità e con grande visione di gioco, solo che gioca con un ritmo inferiore rispetto ai suoi compagni e anche rispetto agli avversari, è ancora troppo timido, gli manca qualcosa e credo che si tratti di una questione di morale, di una questione psicologica, forse dopo il mondiale riprenderà con più stimoli e l’inserimento nei meccanismi di gioco del Milan, sarà più semplice.

Tornando al Milan e al superamento del girone di Champions, lo scorso anno si trattava di un pio desiderio, quest‘anno è sempre stato l’obiettivo dichiarato e la qualificazione è alla portata, servirà non perdere l’ultima partita, in Europa c’è bisogno di alzare l’asticella, far parte delle 16 migliori squadre europee e provare a passare la prima partita a eliminazione diretta, il passaggio agli ottavi vale tantissimo in termini sportivi, di blasone ma anche finanziariamente.

La partecipazione ai gironi di Champions, ci ha portato 15,64 milioni, la qualificazione agli ottavi potrebbe portare altri 9,6 milioni e sarebbero 25,24 milioni, più 2,8 milioni per ogni vittoria (2 con la Dinamo) e 930 mila euro per ogni pareggio (mettiamo 2 con il Salisburgo), sarebbero altri 7,46 milioni, per un totale di 32,7 milioni, con cui praticamente ci saremmo pagati De Ketelaere.

Rebic sulla corsia di destra è una soluzione che ho sempre auspicato e che ritengo molto interessante, perché potrebbe risolvere tanti problemi in un colpo solo, Rebic a destra e Leao a sinistra, significherebbe avere due giocatori forti e imprevedibili, capaci di strappi e accelerazioni improvvise, forse con questo schieramento servirebbe un equilibratore, per me potrebbe essere più Pobega che Krunic, anche se Rebic è uno che torna spesso indietro a dare una mano, meglio e più di Leao, ma il suo unico handicap è la continuità, perché ha già dimostrato giocando anche da punta centrale, di potere giocare in tutte le posizioni in attacco.

RedBird è impaziente di costruire lo stadio e il presidente Scaroni ha ripetuto, che esiste la possibilità di costruirne uno “anche da soli”, intanto perché l’idea è più affascinante di quella di avere uno stadio in comproprietà e poi per i tempi biblici del comune di Milano, nonché per la condizione economica-finanziaria dell’Inter, che potrebbero portare l’inizio dei lavori del nuovo San Siro, alla data di consegna dell’ipotetico RedBird Stadium di Sesto San Giovanni.

Capitolo Gazidis, l’AD è in uscita dal Milan (scadenza del contratto il 4 dicembre 2022), per un evidente motivo di bon ton, non c’è stata nessuna notizia sulla sua successione, allora, il suo primo anno al Milan, con la sua politica dei giovani, con la negazione di ogni tipo di investimento in nome del FPF e per la sua ostinata e quanto mai inopportuna rincorsa al tecnico tedesco, non è stato fallimentare, ma ha attirato a sé tutte le antipatie possibili e immaginabili.

Con l’arrivo di Ibrahimovic, si è trasformato anche lui in un milanista convinto, ha cambiato pure l’atteggiamento ed è stato autore di un eccellente lavoro, svolto in condizioni di grande difficoltà economico-tecnica, Gazidis dovrebbe rientrare in patria per curare meglio la propria salute, ma è intenzionato a restare, tant’è che ha detto di parlare con Cardinale e ascoltare cosa gli propone, in un modo o nell’altro se lui proprio non può restare, che la successione venga affidata a una persona che ha conoscenza della materia, così come ha dimostrato Gazidis e se fosse possibile anche tifoso, così come è diventato lui, non gusterebbe.

  

lunedì 24 ottobre 2022

Vittoria targata Diaz e Tatarusanu.

Quarta vittoria consecutiva per il Milan, protagonisti due che non ti aspetti e che permettono ai rossoneri di agganciare il Napoli in testa alla classifica (solo per una notte), oltre alle buone indicazioni avute dal rumeno e dallo spagnolo, buone indicazioni arrivano anche da Origi, a segno alla prima da titolare, ancora una volta non pervenuto invece De Ketelaere, entrato per Diaz, che ha accusato un problema al flessore della coscia sinistra ed è apparso ancora fuori forma.

La vittoria per 4 a 1 può sembrare che sia stata agevole, in realtà il Monza si è rivelato avversario ostico, testimoniato dalla bella prestazione di Tatarusanu, contava vincere e soprattutto contava vincere con molte seconde linee, visto che martedì sera il Milan a Zagabria, si giocherà un pezzo del passaggio agli ottavi di Champions, i rossoneri hanno fatto ciò che dovevano fare, anche se le prestazioni continuano a non convincermi completamente.

Continuiamo a prendere troppi gol, la fase difensiva non è più ermetica come ai tempi di Kessie (nessun rimpianto), l’azione non è più fluida e avvolgente come lo scorso anno e la corsia di destra lascia molto a desiderare, per tutto il primo tempo il Milan ha subito il Monza, poi la doppietta di Diaz ha messo la partita in discesa, sofferta più che mai nei minuti finali, prima del gol liberazione di Leao.

La vittoria è stata tutt'altro che scontata, è stata una vittoria difficile, con tante assenze e con diverse alternative in campo, per il Milan c’era un doppio obiettivo da centrare i 3 punti e il riposo di diversi giocatori fondamentali per la gara di martedì a Zagabria, una sola nota stonata è stata quella di De Ketelaere, che continua a faticare più del dovuto a mettersi in mostra e questo potrebbe pesare come un macigno per il giovane trequartista.

È chiaro che va aspettato perché il talento che ha, ma non va nemmeno esposto troppo a brutte prestazioni, il fatto che a fine partita De Ketelaere sia andato dritto negli spogliatoi, deluso e amareggiato per non esser riuscito a segnare sull’assist di Messias, è stata sicuramente una reazione istintiva per la pressione che sente, ma va aspettato, va gestito e non va crocifisso.

Per Origi è stato il primo gol in maglia rossonera, a conclusione di una prestazione brillante, in cui ha messo in mostra tutta la sua esperienza e la sua intelligenza calcistica, il belga si è fatto attendere, ma ora può diventare un'arma in più nello scacchiere rossonero, salendo sempre più di condizione si candida a essere protagonista, dopo diversi spezzoni è arrivata la prima da titolare, Origi rispetto a Giroud ha un altro modo di interpretare il ruolo.

Straordinaria e per certi versi inattesa la prestazione di Diaz, che si sta rivelando una risorsa importante per il Milan, segnali di crescita importanti per lui e anche per Dest, ma ora il Milan si deve concentrare sulla Champions, dove deve vedersela con la Dinamo Zagabria, dove non si potrà fallire, servono i punti per rimettersi in corsa per gli ottavi, che sono l’obiettivo dichiarato della società, in uno stadio che si preannuncia incandescente.

A Zagabria si gioca una partita fondamentale, i tre punti sono obbligatori anche con le tante assenze, questa squadra ha la qualità per imporsi, il Milan è superiore alla Dinamo e il passaggio agli ottavi se pur ancora tutto da conquistare, resta nelle sue possibilità, andare avanti significherebbe aumentare l'autostima e l'esperienza europea, oltre a portare un po' di soldi importanti per fare nuovi investimenti.

Il Milan in vista della prossima stagione, ha cominciato a cercare il possibile sostituto di Ibrahimovic e Giroud, avanti negli anni e con il contratto in scadenza a giugno, il Milan sta seguendo con attenzione Borja, attaccante albanese di proprietà del Chelsea, l’anno scorso è stato in prestito al Southampton, ma rientrato al Chelsea sta trovando poco spazio.

  

sabato 22 ottobre 2022

Il Milan vorrebbe blindare Leao, ma non a tutti i costi.

I rossoneri si spingeranno più avanti, del tetto ingaggi che li ha costretti a perdere Kessie e Donnarumma, ma non farà follie, per il portoghese è pronta un’offerta eccezionale (almeno per le casse del Milan) per il rinnovo, ma sulla trattativa influisce la vicenda legale con lo Sporting Lisbona, il quale deve ricevere un risarcimento da 19,5 milioni e su cui non è disposto a rinunciare, Leao insiste per farseli pagare dai rossoneri, ma il Milan questi soldi non li vorrebbe pagare.

Su questa vicenda c’è ancora da capire qual è la strategia del Milan, che vorrebbe dividere la questione legale da quella del rinnovo, mentre sarebbe disposto a limite ad aiutare il portoghese a saldare la multa, ma sia i legali di Leao, che il Lille, ricattano con questa multa il Milan e non intendono chiudere la trattativa, incontri e summit non hanno ancora portato alla svolta tanto attesa, c’è ancora tanta distanza sull’offerta e anche sulla clausola.

La distanza tra domanda (ingaggio da 8,5 milioni di euro all'anno) e offerta (6 milioni) è di 2,5 milioni, che il Milan potrebbe colmare in parte con i bonus, però non c’è accordo nemmeno sulla clausola rescissoria, oggi è di 150 milioni, mentre i legali di Leao vorrebbero portarla almeno a 120, per renderlo più appetibile ai club inglesi, la sensazione è che sarà una trattativa lunga, piena di ostacoli e la mia sensazione personale è che si chiuderà con la cessione del giocatore. 

Perché poi a parte tutto, c’è sempre la vicenda del risarcimento dello Sporting Lisbona, per la quale il Milan non ha intenzione di sostituirsi al giocatore nel pagamento della multa, può solamente aiutare il giocatore a coprire il debito, ma niente di più, il prolungamento di Leao si fa ancora più complicato e genera confusione, perché non è stato ancora stabilito con precisone, chi ha il mandato per gestire il rinnovo, tra il padre, tra l'avvocato francese di famiglia e tra l'agente Jorge Mendes, perché tutti hanno visioni differenti intorno alla vicenda. 

Io come Vierchowod e credo come tanti altri, dirigenza del Milan compresa, crediamo che si tratta di un campione che possa essere comunque sostituito, è fenomenale, ma gioca a sprazzi, gioca tra i 30 e i 40 minuti a partita, devastanti sì, ma deve essere supportato da una grande squadra, che gli permetta di assentarsi per tutto questo tempo dalla gara, in questo contesto allora può fare la differenza, quindi in Italia e nel Milan.

Senza Leao si può andare avanti lo stesso, come siamo andati avanti senza Van Basten, senza Donnarumma e ora senza Kessie, andremo avanti lo stesso, forse il giocatore non vuole andare via, ma non lo volevano nemmeno i già citati, fatto sta che il Milan se pur tra alti e bassi, continua a esistere dal 1899, io credo che i suoi legali preferisco altro, se no non vorrebbero che Rafael diventi più appetibile per le squadre inglesi.

Già il fatto che deve pagare il 'debito' allo Sporting e pretende che sia il Milan a pagarlo la dice lunga, il problema chiaramente lo ha creato lui, è stato condannato lui, i benefici li hanno tratti lui e Lille e siccome il Milan non c’entra nulla, trovo pretestuosa questa richiesta.

Se prima di partire per il mondiale non si firma l’accordo, io lo venderei in questa sessione di mercato invernale, per evitare di perdere il prossimo anno il potere contrattuale e per evitare di perderlo pure a zero, tanto per conto mio le alternative ci sono e le voci di mercato lo confermano, il Milan può riallacciare alcune trattative interrotte, come quella di Noa Lang del Bruges, di Hakim Ziyech e Broja del Chelsea.

Ziyech è un calciatore che al Milan serve adesso, al di là di Leao, i rossoneri sono stati sulle tracce del giocatore del Chelsea per tutta l’estate, l’estenuante e costosa trattativa per De Keteleare, alla fine aveva fatto desistere Maldini dal portarlo a Milanello, con una maggiore disponibilità economica, avrebbe già potuto essere in maglia rossonera.

Potrebbe tentare un nuovo affondo a gennaio, dal momento che il giocatore a Londra è ai margini del progetto e il Milan il problema sulla fascia destra non lo ha ancora risolto, Ziyech potrebbe essere “l’acconto” per il passaggio di Leao ai blues, magari in prestito con diritto, in più al Milan avrebbero in mente di fare un colpo in attacco per la prossima stagione, vista l’età di Ibra e Giroud.

I rossoneri vorrebbero portare, il 21enne attaccante albanese Broja a casa Milan, visto che lui al momento neanche lui trova spazio al Chelsea, un’altra suggestione di mercato è un ritorno al passato, quel Luis Alberto che continua ad essere scontento del suo minutaggio alla Lazio, il Milan è in agguato e quanto prima farà un'offerta ai bianco celeste. 

martedì 18 ottobre 2022

Che brutto Milan.

 

Sono perfettamente d’accordo con chi dice che a volte non importa come vinci, ma l’importante è che vinci, vero è che durante la stagione, possono capitare anche prestazioni modeste e se vinci quelle partite mandi un segnale netto e preciso al campionato, ma è pure vero che il Milan quest’anno è sottotono e di prestazioni modeste ne ha fatte tante, poi le ha vinte (Sassuolo no), però non è scritto da nessuna parte, che vinci tutte le partite dove giochi male, quando poi diventano tante.

Il fatto è che non sono solo le così dette “riserve” che fanno male, ma anche gente come Tomori, Giroud, Hernandez, Tonali e per certi versi anche Leao e questo non va bene, adesso che c’è qualche settimana senza la coppa, si spera ci sia finalmente la possibilità di lavorare come Dio comanda, per correggere alcune cose.

Poi con il ritorno di gran parte degli infortunati, ci sarà anche la possibilità di rivedere con calma alcune scelte, per non grave sempre sugli stessi atleti e per non avere poi prestazioni del tipo quella Verona, ultima in ordine cronologico.

Il rush finale prima della sosta per il mondiale, per i programmi di stagione, deve portare il Milan in testa alla classifica di serie A o perlomeno aggrappato al Napoli, per poi sprintare nella seconda parte della stagione e deve passare il turno di Champions League, dopo avere vinto lo scudetto scorso anno, questo deve essere l’anno della consacrazione, deve certificare che il Milan è tornato ad essere la squadra da battere in Italia e tra le prime in Europa, poi si sa come vanno queste cose, però l’impronta è e deve essere tornare ad essere il Milan.

Questa è la settimana del rientro di Maignan, di De Ketelaere e di Kjaer, in campionato c’è da pensare al Monza a San Siro dove e con ogni probabilità, si vedranno oltre ai tre già citati anche altri volti nuovi, a cominciare dai recuperati Rebic e Origi, Pioli poi contro il Verona, molto stranamente ha testato l’affidabilità di alcuni nuovi, come Thiaw e Adli, non dico che li riproporrà entrambi, ma almeno qualcuno di loro e o anche  Dest e Vranckx, possibilmente potrebbero essere utilizzati, senza escludere Ballo-Tourè.

Thiaw è entrato all’83esimo ed è stato determinante, in almeno due interventi nel finale, che hanno impedito al Verona di giungere al pareggio, devo dire che l’Impatto con la serie A in un clima caldissimo degli ultimi minuti e con una squadra in difficoltà, è stato molto positivo, ha salvato la vittoria con almeno due interventi prodigiosi, mentre Adli titolare a sorpresa, ha avuto un impatto meno clamoroso, ha giocato semplice e senza strafare.

Non sbaglia e non eccelle, Yacine ha giocato semplice, senza guizzi, senza fronzoli e anche senza errori, una prova tutto sommato sufficiente, anche se ci si aspettava molto più da lui, certo c’è da considerare che la partita è stata più complicata del previsto e poi, giocare in quel ruolo da sottopunta non credo che sia nelle sue corde, c’era in ballottaggio con Krunic e io lo avrei visto meglio mezzala nel 4-3-3, ma si sa, Pioli non rinuncia mai a Krunic e né tanto meno al 4-2-3-1.   

Alla fine Krunic, ha fornito la solita prova “ombrosa”, doveva dare sostanza in mezzo al campo per sostenere Adli, quando io avrei preferito che ci fosse stato in campo Pobega a sostenere il francese, difatti quando entra Tom, dà fiato al centrocampo, lotta e mette il fisico anche nel forcing delle palle alte, un altro che mi lascia sempre perplesso e su cui Pioli insiste sempre è Diaz.

Serataccia per Giroud, ma ci possiamo confortare con i primi “lampi” di Origi, tiene botta a livello fisico, fa qualche giocata interessante, ma nelle scelte del tiro siamo ancora distanti e poi il ritrovato Rebic, pericoloso sottoporta su cross di Tonali e assistman nel gol della vittoria, infine Leao, incide ancora una volta nella fase realizzativa della squadra e tra martedì e mercoledì a Casa Milan, ci sarà un appuntamento importante per il suo rinnovo.

L’obiettivo sarebbe e dovrebbe essere, quello di arrivare alla firma prima dell’inizio del mondiale, la proposta da sette milioni complessivi, penso che sia soddisfacente per tutti, quello che rompe le scatole in questa trattativa, resta la questione Sporting, che non riesco a capire cosa c’entra il Milan in tutto questo, anche se il calciatore vive male questa vicenda.

Chiudo con la classifica: Napoli 26; Atalanta 24; Milan 23; Roma 22; Lazio e Udinese 21; Inter 18 e Juventus 16.

sabato 15 ottobre 2022

Adesso ci temono anche in Europa.

Non c’è nessun’altra spiegazione, perché dopo 17 minuti, di un importante partita di Champions (Milan-Chelsea), l’arbitro deve fischiare un rigore e il rosso per il difensore, se l’attaccante che è entrato in area, è trattenuto leggermente dall’avversario (Tomori) e poi lasciato, tanto che il giocatore non cade, resta in piedi e si concretizza il vantaggio, perché riesce a tirare (parata di Tatarusanu), perché allora debba fischiare un rigore, che dai più è stato ritenuto “pazzesco”.

È chiaro che da questo momento cambia la partita, come è cambiata la partita lo scorso anno contro l’Atletico, decisione severa? No! Inesistente, è vero che Tomori usa le mani per contrastare Mount, ma la trattenuta è lieve e poi lo lascia, non riesce a sbilanciarlo, tant’è che riesce a tirare, quanti di questi “falli” si vedono in area e non vengono puniti, anche in Europa e poi, ammesso e non concesso, non tutti i falli in area devono essere puntiti per forza con il rosso.

La verità e che diamo fastidio, in Italia e in Europa, non riescono a sopportare che giochiamo bene e vinciamo, spendendo pochi soldi e allora per giustificare tutte queste spese folli del calcio in generale, ci tarpano le ali, Casarini che stimo comunque, sostiene che se fischia il rigore, deve dare il rosso e che la VAR non può intervenire, in quanto l’arbitro ha visto tutto e sicuramente a rigore di regolamento e di protocollo var è/sarà così, però….

Però per me non c’è il rosso, perché non è fallo e quindi non è nemmeno fallo da ultimo uomo e non è neanche un fallo cattivo per fare male, il VAR non può intervenire perché la valutazione dell'intensità dei contatti spetta solo all'arbitro in campo, vero! ma credo che può aiutare il suo collega a convincerlo ad andare a vederlo al monitor.

Del resto però c’è da dire una cosa, se i nostri arbitri “internazionali” sono: Massa, Valeri, Maresca, Mariani, Fabbri e se non ricordo male pure, Chiffi e Pairetto, perché dobbiamo stupirci degli arbitri che mandano alle italiane, occhio per occhio, dente per dente, noi li mandiamo scarsi e loro ricambiano con affetto, questo è.

Ma approfittiamo invece per parlare un po' di mercato, visto che con Leao ancora non si rinnova e spero che stavolta prendano almeno una barca di soldi e poi si gira pagina, intanto il Milan sarebbe ancora interessato a Berge, centrocampista 24enne dello Sheffield United, il norvegese se nel mercato di gennaio, dovesse arrivare un'offerta importante, sarà difficile trattenerlo da parte dello Sheffield United, ma per gennaio molto dipenderà dal futuro di Bakayoko, che deve liberare il posto.

Sempre a proposito di Chelsea, come vi dicevo nell’ultimo post, facciamo il sacrificio di tenere Leao, ma dobbiamo prendere almeno un centravanti bravo e di prospettiva, grazie a Ibra e a Giroud, possono restare al Milan a vita, anche come giocatori a gettoni, ma dobbiamo pensare al futuro e il giovane attaccante Broja, che già in passato è stato accostato al Milan, è un talento su cui riflettere, è un attaccante potente, che sa dribblare ed è molto pericoloso quando attacca la profondità.

È giovane e sta crescendo, come De Keteleare deve abituarsi a giocare ad alti livelli, al Milan potrebbe migliorare, senza subire la pressione che ha al momento Charl, il Chelsea gli ha appena offerto un nuovo contratto, ma ciò non esclude un trasferimento futuro, è solo potere contrattuale, quello che non ha avuto il Milan con Donnarumma e Kessie e che a momenti perde pure con Leao.

Broja è un attaccante, che al momento economicamente è alla portata delle casse del Milan, ma al contrario di Lazetic o Colombo, è capace di fare la differenza subito, fino a quando non ci sarà la possibilità di investire come le grandissime d’Europa, occorre continuare a scovare i talenti, che nelle big non trovano spazio, come abbiamo fatto fino ad adesso, a parte che potrebbe rientrare nella trattativa per Leao (per me alla fine va via).

Come sta facendo il Milan con Dest (rendimento a parte) e con gli altri tre: Adli, Vranckx e Thiaw, anche se questi fino a questo momento si sono visti pochissimo, ma tutti e tre sono giovanissimi, che stanno facendo il loro processo di crescita e di inserimento, quello dei tre che si è visto di più ultimamente è Vranckx, entrato per i minuti finali contro la Juve e a quanto pare sarebbe il giocatore più pronto al momento, fa specie Adli, perché durante il precampionato, avevo ammirato un giocatore propositivo, dagli ottimi spunti tecnici e di personalità.

In pratica il franco-algerino, ideale come trequartista di rifinitura oppure come mezzala, da trequartista è chiuso da De Keteleare e da Diaz (su Diaz ho i miei dubbi) e come mezz’ala è chiuso dal 4-2-3-1 ostinato di Pioli, forse deve ancora abituarsi ai ritmi e su questo mi posso trovare d’accordo, anche Thiaw è un prospetto di grande talento e di sicura prospettiva, ma nel suo ruolo va modellato e costruito, come altri giocatori prima di lui (Gabbia e Kalulu).

  

lunedì 10 ottobre 2022

Ottimo così, era ora del centrocampo a tre.

Il Milan torna alla vittoria dopo la sconfitta contro il Chelsea, partita a mio avviso quasi perfetta, due a zero, due pali, 21 tiri fatti e 8 subiti, ma i numeri non rappresentano bene il dominio del Milan sulla Juventus, che a me è piaciuta, almeno per tutto il primo tempo e che ha avuto un possesso palla del 60 %, complementi a Pioli, che ha ridisegnato un nuovo Milan, con un nuovo assetto tattico, da me più volte richiesto e vincente.

Le scelte di Gabbia e Brahim Diaz potevano impensierire, sicuramente non quella di Pobega e comunque alla fine invece hanno meritano tanti applausi, sicuramente il Milan adesso ha un grande allenatore, dovrebbe avere non dico un po' più di coraggio, ma fare prima alcune scelte diverse e più confacenti ai momenti di criticità della squadra, grande squadra anche il Milan, perché non era facile dopo la sconfitta di Londra, tornare a fare una prestazione del genere.

È vero, non è facile tenere tutti coinvolti, anche quelli che giocano poco, ma se quello stesso poco non gli e lo facciamo giocare mai, diventa un problema, anche perché a parte Dest, tutte le 'riserve' che sono state utilizzate fino a adesso, si sono fatte trovare sempre pronte, un loro più frequente utilizzo, magari nelle partite precedenti ai big match, ci darebbero la possibilità di risparmiare qualche sempre titolare o fare crescere più tranquillamente i giovani come De Ketelaere, per riuscire a entrare nei meccanismi.

Peccato per i punti persi col Napoli o con il Sassuolo, altrimenti avremmo una classifica ancora più bella, la partita è stata bella, anche se non è stata spettacolare, giocata su ritmi elevati, che comunque non sono stati quelli a cui ci ha abituato il Milan negli scorsi anni, chiara superiorità tecnica dei rossoneri, ma non chiara superiorità territoriale, perché la Juve ha tenuto più palla.

La serie positiva della Juve si interrompe con il Milan e sprofonda a meno 7 dai rossoneri e a meno 10 dal Napoli primo in classifica, Pioli indovina tutte le mosse e vince la partita, anche tatticamente, ma alla Juve le occasioni non sono mancate, sia in avvio, che in chiusura di partita, ma i bianconeri sono apparsi inferiori sul piano del ritmo e della qualità, Juve che ha dimostrato comunque, di non avere ancora un'identità di gioco.

Vittoria maritata per il Milan, che dimostra una buona reazione dopo il ko con il Chelsea, Pioli esalta Diaz, ma personalmente lo trovo esagerato, anche in funzione di altre prestazioni non proprio sufficienti e aggiunge che De Ketelaere a destra può giocare, ma in quella zona di campo non si esaltano le sue caratteristiche.

Intanto a destra non si intende esterno del 4-2-3-1, ma caso mai, trequartista destro nel 4-3-2-1 e poi, neanche come sottopunta al momento si stanno esaltando le sue caratteristiche, anzi, non è possibile invece che in quella posizione possa rendere meglio e superare con più profitto la fase d’adattamento? Ecco, questo è il limite di Pioli, la paura di sbagliare, non ha il coraggio di provare qualcosa di nuovo, se non è proprio costretto.

Si attendeva una reazione immediata e convincente e quella c’è stata, ma non credo che basti per affrontare il Chelsea a Milano, non che con Messias o con Calabria cambi qualcosa, è proprio il Milan che rispetto alle scorse stagioni è diverso, è meno arrembante, ha un ritmo più pacato e vive più di lampi, di accelerazioni, in poche parole è più Leao-Theo dipendente. 

sabato 8 ottobre 2022

Brutta serata per il Milan.

Il Milan è la squadra italiana più europea, però sia lo scorso anno che pagava lo scotto del noviziato e sia quest’anno, io continuo a vedere una squadra in difficoltà, al netto dei tanti infortuni, ma anche contro il Salisburgo e la Dinamo, ho visto un Milan impacciato e soprattutto, un Milan che non ha più il ritmo degli anni scorsi e non piò essere giustificato dall’assenza di Kessie.

Anche in campionato stenta, non vorrei che abbiamo fatto (sbagliato) una preparazione diversa per il mondiale invernale, perché anche lo scorso anno in Champions abbiamo avuto un sacco di infortuni (è un marchio di fabbrica oramai), eppure abbiamo fatto gran belle prestazioni, sono stati gli arbitri a buttarci fuori dalla qualificazione.

Un 3 a 0 come quello preso con il Chelsea, il Milan non lo prendeva dal 2014, lo scorso anno contro Liverpool e Atletico Madrid, il Milan è stato sconfitto e comunque uscito a testa alta e con tanto da recriminare, stavolta no, se si eccettua l'inizio fatto con personalità, il Milan poi è stata una squadra da quarta fascia, non appena il Chelsea ha segnato e ha alzato il livello fisico della gara, ha messo in seria difficoltà i rossoneri, che non hanno creato più alcun pericolo.

Lo stesso si ripete nel campionato italiano, abbiamo perso quella cattiveria e quella capacità di aprire il gioco, che avevamo nei due anni precedenti, a Londra abbiamo tirato in porta solo 3 volte, ma lo abbiamo fatto pure in qualche altra partita in campionato (Atalanta se non mi ricordo male), il Milan non gioca più bene come prima ed è arrivato il momento di fare alcune riflessioni, a cominciare da De Ketelaere.

Neanche Brahim Diaz, entrato a metà del secondo tempo ha fatto granché, anche lui come il belga è stato fuori dal gioco, in più De Ketelaere è stato poco attivo e dinamico, non riesce a trovare una giocata decisiva o incisiva, Pioli deve riflettere, se continuare a “bruciarlo” oppure metterlo in panchina e farlo subentrare come se non fosse costato 35milioni, se no si farà lo stesso errore commesso con Paquetà.

Una riflessione io la farei anche su Diaz, probabile sostituto del belga e darei fiducia ad Adli (non capisco perché è scomparso dai radar) oppure viste la mediocrità di Krunic, Saelemaekers e Messias, perché non mettere in campo il tanto annunciato cambio di modulo, un bell’albero di natale di Ancellottiana memoria, continuo a non condividere la scelta di tenere Tatarusanu, su tutti e tre i gol avrebbe potuto fare sicuramente di meglio e se per Dest c’è l’attenuante della “prospettiva”, visto che è un giovane, non c’è per Tatarusanu.

Penso che Cragno avrebbe fatto volentieri la riserva al Milan, dove poteva venire in prestito, così come è andato al Monza e poi Leao, troppo solo a livello europeo, per potere sostenere l’attacco, dobbiamo affiancargli una punta giovane e importante, Leao chiede 7 milioni, vista l’età e la prospettiva, a questa cifra si può fare, però se il Milan lo farà firmare per farlo rimanere, visto che è un giocatore determinante, i rossoneri si dovranno attrezzare con uno o più finalizzatori in attacco.

La sconfitta con il Chelsea rimette in discussione la qualificazione del girone, anche in funzione della vittoria del Salisburgo sulla Dinamo di Zagabria, a questo punto diventa determinante la vittoria sugli austriaci, ammesso che il Milan batta ancora la Dinamo e che il Salisburgo perda con il Chelsea.

Tornando al “nuovo San Siro”, La Russa ha ribadito un po' quello che penso io: mantenere in vita il Meazza e costruire il nuovo stadio, Milan e Inter a quanto pare però, sono perplessi, riguardo alla proposta di La Russa e condivisa dal sindaco Sala, l'AD dell'Inter Antonello ha detto che ne avrebbe parlato con Scaroni, comunque, tra tempistiche e difficoltà economiche dell'Inter (sembra che stia per essere messa in vendita), il problema potrebbe essere quello di trovare i soldi, il Milan lì vuole mettere, l’Inter non ha ancora detto se è disponibile a mettere 500 milioni. 

martedì 4 ottobre 2022

Ma non sarebbe meglio farne uno nuovo a Sesto San Giovanni?

È cominciato il dibattito pubblico sul nuovo stadio, Milan e Inter hanno presentato ai milanesi il piano di fattibilità, le questioni da sciogliere sono tante: il nodo demolizione di San Siro (qualcuno sostiene che si può ristrutturare), la capienza del nuovo impianto, l’ubicazione con l'ipotesi di Sesto e i tempi di cantiere nella zona, che porteranno per anni delle difficoltà oggettive, punti che i rappresentanti delle due società, hanno cercato di chiarire.

La questione più grande, è quale sarà la sorte riservata allo stadio di San Siro, visto che nessuna delle due società, ha mai preso in considerazione la possibilità di una ristrutturazione dello storico stadio, intanto al momento, il restauro si annuncia pressoché impossibile, perché le due squadre nel frattempo non saprebbero dove andare a giocare, visto che per i tempi di consegna si parla di stagione 2027-2028, significa quindi che dall'anno successivo comincerà la demolizione di San Siro o la possibilità di ristrutturarlo.

Io ritengo che Inter e Milan, debbano avere uno stadio tutto per loro, sarebbe ora che le due milanesi si diano una linea internazionale, nel panorama calcistico mondiale, per me, una delle due si realizza il proprio impianto a Sesto e nel 2027, comincia il restauro di San Siro per l’altra, vuol dire che chi costruisce lo stadio a Sesto, ospiterà per il periodo della ristrutturazione i cugini, in questo modo le due squadre avranno ognuno la propria “casa”, raddoppieranno gli introiti e non sarà sacrificato San Siro, in caso di demolizione, al suo posto dal 2030 ci dovrebbe essere un edificio dalle diverse funzioni.

Il progetto della Cattedrale non è ancora tramontato, sono cambiate alcune volumetrie ma in fase di progetto esecutivo verrà deciso se mantenere effettivamente il disegno che si ispira al Duomo e alla Galleria Vittorio Emanuele, il nuovo stadio, dico io del Milan, perché mi piacerebbe che i rossoneri avessero il suo stadio, come Chelsea, Barcellona, Real ecc.; dà anche una spinta economica notevole e saremmo sempre costretti a dividerne i ricavi, limitandoci economicamente nel campionato italiano e in Europa.

Un altro errore secondo me, sarebbe quello di fare un impianto con 60mila posti, è vero che con le partite date in TV, gli spettatori allo stadio sono diminuiti e si rischia di fare delle cattedrali nel deserto, ma Milan e Inter devono tornare agli antichi splendori (io egoisticamente preferisco solo il Milan) e tornare a disputare finali di Champions, 60 mila spettatori è riduttivo, tanto che anche il Chelsea che pure ha un impianto nuovo, lo sta ampliando.

Scaroni ha detto che la capienza verrà definita in fase di progettazione esecutiva e che potrebbe variare tra i 60 e i 70 mila posti (già 70 mila sono quelli attualmente registrati a San Siro), non sarà fatto il terzo anello, ma gli anelli saranno solo due, perché dal terzo anello non si vedono bene le partite, però una riflessione sul fatto che in questa stagione lo stadio è più pieno del solito, va fatta.

Un’in bocca al lupo a l’arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi, la prima donna arbitro designata a dirigere una gara di Serie A, senza dubbio il calcio diventerà più gentile e chissà magari migliore.

La lista degli infortunati post Empoli, a cui si aggiungono quelli prima di Empoli è impressionante: Maignan, Calabria, Florenzi, Kjaer, Theo Hernandez, Saelemaekers, Messias e Origi oltre a Ibrahimovic, non sono d’accordo con chi sostiene, che per tutti questi giocatori che sono stati vittima di problemi muscolari più o meno seri, debba essere presa in considerazione, vero che con questo mondiale invernale, le squadre sono costrette a tour de force incredibile e i giocatori quindi non si allenano mai, però…


Ecco perché non sono d’accordo ed è semplice, primo perché tutte le squadre sono costrette a tour de force incredibile e i giocatori quindi non si allenano mai, ma è solo il Milan ad avere una quantità industriale di infortunati e secondo perché il Milan è da 2 o 3 anni che ha sempre un numero spropositato di infortunati, quindi metto al muro i preparatori atletici senza se e senza ma e anche lo staff medico che mi fa giocare i calciatori appena recuperati (Calabria) e lo stesso Pioli, che si affida sempre agli stessi.

A maggior ragione che giocano tanti turni infrasettimanale, i calciatori appena recuperati vanno inseriti gradualmente e bisogna fare rifiatare gente che gioca sempre, per evitargli l’accumulo di stress muscolare e per inserire gradatamente le “riserve”, in un contesto normale e non di alta se non altissima emergenza.

Per esempio per me contro l’Empoli, andavano risparmiati Tonali e Calabria che venivano da un infortunio e recuperati in extremis, specialmente Calabria e andava fatto riposare Bennacer, che aveva fatto entrambe le partite per intero con l’Algeria, se Pobega e specialmente Adli, a questo punto della stagione, non sono “buoni” per giocare contro l’Empoli, saranno buoni per giocare contro Chelsea e Juventus?

Quindi prima di cercare alibi per i nostri figli milanisti, perché si sa: “difendi il tuo a torto o a ragione”, siamo obiettivi, vogliamogli bene, mettiamo a nudo i loro errori, le loro mancanze, se no questi non imparano mai, specialmente i preparatori atletici, io sono certo che a Milanello non sapranno darsi una spiegazione empirica, sul perché ci siano stati così tanti infortuni, perché bisognerà capire cos’è successo e porvi rimedio, oggi, un giocatore che si ferma per due-tre settimane, salta cinque-sei partite, se non entri nell’ottica del tour over, spremere sempre di più gli altri, finisci per giocare sempre in emergenza.

Infine, sul rinnovo di Leao, vuole 7 milioni a stagione, diamoglieli, se poi non sono veramente 7 ma sono di più, facciamolo firmare lo stesso, subito prima che entra nell’ultimo anno e poi se non lo possiamo “mantenere” lo diamo al Chelsea o al City, prendiamo questi 100 e passa milioni e andiamo alla ricerca di un altro affare. 

lunedì 3 ottobre 2022

Grazie Roma.


Purtroppo nonostante Inter e Juventus stiano attraversando un brutto momento, il Milan che pur ha perso solo una partita, è attardato di 3 punti dalla vetta e si trova accerchiato da: Napoli, Atalanta, Lazio e Udinese, voglio sperare che Atalanta e Udinese facciano un bel campionato, ma che non rientrino nella lotta per lo scudetto anche loro e così spero anche di Roma, Lazio, Inter e Juventus, in modo che resti solo il Napoli, come squadra su cui recuperare.

Il Milan a Empoli ha sofferto, ma alla fine ha vinto 3 a 1 in pieno recupero ed è rimasta a -3 dal Napoli, anche se in piena bagarre, come tutte le partite del Milan, ma è forse perché sono milanista, sembrava una partita stregata, Vicario ha preso tre gol, ma ne ha salvato almeno altri cinque, ha sprecato Leao, ha colpito una traversa Giroud, tanto che arrivato a un certo punto, ho pensato che il Milan non avrebbe mai segnato, tant’è che il gol del vantaggio di Rebic, è arriva dopo 80 minuti.

Bravissimo Tonali a battere una rimessa laterale 9 metri più avanti, pennellone (un ciuffo di peli naturali, fissato in testa a un manico di legno) l’arbitro Aureliano che non l’ha invertita e gentile la retroguardia toscana, che ci ha fatto un graditissimo regalo, lasciando tutto solo Leao, servito da quella furba riemessa laterale di Tonali, che poi ha regalato l’assist a Rebic.  

Sembrava la fine di un incubo, specie dopo che il Milan aveva perso per infortunio Saelemaekers, Calabria e Kjaer, invece no! Al secondo minuto dei 5 di recupero, Bajrami ha pareggiato su punizione, a quel punto eravamo a 5 punti dal Napoli e lo spettro di una rincorsa difficile, si palesa chiaramente, ma Grazie a un recupero folle, come nella finale di Champions del 26 maggio 1999, quando al Camp Nou di Barcellona, al 90esimo il Bayern Monaco vinceva e poi nei minuti di recupero, c’è stata la rimonta del Manchester United, che ha vinto la coppa, ma questa non era una finale di Champions, il Milan torna alla vittoria e non lascia scappare via il Napoli.

È il minuto 94, io mi sono già alzato dalla poltrona e mi sto stiracchiando, prima di prendere il telecomando e spegnere il televisore, in attesa del triplice fischio, quando Ballo-Touré trova il gol vittoria e quella che sembrava una serata maledetta, per gli infortuni uno dopo l'altro e per il pareggio di Bajrami al 92esimo, si è trasformata in una serata da incorniciare, decisa dall'uomo meno atteso, ma ricomincia la sofferenza, perché l’Empoli attacca e l’arbitro ha prolungato il recupero fino al 97esimo, minuto in cui Leao con il 3 a 1 e poi l’arbitro poi con il triplice fischio, liberano i tifosi rossoneri da un’ansia maledetta.

Bravi ragazzi e bravo Pioli a crederci fin oltre alla fine, anche se l’Empoli per quanto fatto vedere nel secondo tempo, avrebbero anche meritato qualcosina di più, ma i padroni di casa si sono esaltati troppo sul gol del pareggio, pensando di aver conquistato un pareggio prezioso e hanno abbassato l’attenzione, perdendo la partita proprio negli ultimi istanti della gara.

Ballo-Touré ha giocato una gara da incorniciare, attento e prudente per tutta la partita, ha fatto un salvataggio nel primo tempo su Haas e poi in pieno recupero ha portato a casa tre punti importanti, Leao si conferma anche a Empoli, solo che continua a sprecare tantissimo, le ghiotte occasioni che gli capitano, De Ketelaere ha classe e idee, gioca sottopunta, poi a sinistra e infine a destra, cambia la posizione ma il risultato non cambia, ancora una partita senza acuti.