lunedì 30 marzo 2015

Un motivo ci sarà.

Sè prima Torres e poi Niang, lasciato il Milan a gennaio, sono tornati a segnare e ad essere di nuovo dei calciatori stimati e ora anche Saponara è diventato indiscusso protagonista ad Empoli, un motivo ci sarà, Torres, Niang e Saponara, hanno lasciato il Milan e sono rinati e vedendo la rinascita di questi tre giocatori, non si può fare a meno di attribuire ad Inzaghi, la responsabilità di tutto il disastro tecnico rossonero. 
Le ultime schermaglie con la Juventus, di un C.T. della Nazionale già "pentito", portano PSG e Milan a sperare ad un imminente divorzio tra Conte e la federazione, pare infatti, che il tecnico pugliese, stia maturando la decisione di mollare il club azzurro, dopo avere chiaramente sistemato il contratto con la Puma, il Milan è convinto che sia l’uomo giusto per la rinascita. 
Immediatamente dietro a Conte, c'è Mihajlovic in prima fila e Sarri in terza posizione, tutto dipenderà da ciò che succederà a livello societario, non è escluso che il Milan possa puntare per il prossimo anno, su Unay Emery tecnico del Siviglia, cercato già lo scorso anno e che potrebbe portare con se ben 5 fedelissimi, che lo seguirebbero volentieri in questa nuova avventura. 

Si tratterebbe di: Krychowiak, Vitolo, Iborra, Vidal e Bacca, anche sè si continua a ripetere, che la base da cui vorrebbe ripartire il Milan, dovrebbe essere composta da un nucleo di otto giocatori italiani e tre stranieri, i candidati a rimanere sono: Abbiati, Abate, Antonelli, De Sciglio, Paletta, Montolivo, Poli e Bonaventura, poi ci sono El Shaarawy e Cerci, ma con il punto interrogativo, gli stranieri invece che saranno confermati sono: Diego Lopez, Menez, Honda, Rami, Zapata, Suso e dovrebbe ritornare Niang. 
Il Milan dunque dovrebbe ripartire da questi 15 calciatori e oltre ad una situazione societaria da sistemare, ci sarà da individuare un allenatore giusto e soprattutto, una rosa da sfoltire, visto che a partire dalla prossima stagione, le squadre che parteciperanno al campionato di Serie A, dovranno essere composte da un massimo di venticinque giocatori, quattro dei quali dovranno provenire dal proprio settore giovanile e altrettanti da vivai di altri club italiani. 
Quindi non solo giocatori in esubero, ma anche il completamento della rosa, con altri 10 calciatori da acquisire in maniera oculata, da anni il Milan ha fatto fatica a sbarazzarsi degli esuberi e dei trentasette calciatori a libro paga attualmente in rosa e quelli che rientreranno dai vari prestiti, almeno in 22 dovrebbero lasciare la maglia rossonera, per molti complici le scadenze. 
Sono in scadenza i contratti di Mexes, De Jong, Pazzini ed Essien e non verranno rinnovati, Armero e Van Ginkel faranno ritorno dai rispettivi prestiti, mentre sulla lista dei cedibili figurano: Robinho, Matri, Nocerino, Birsa, Albertazzi, Agazzi, Muntari e Zaccardo, da valutare invece le situazioni di Destro, Bocchetti, Alex, Bonera, Saponara e Gabriel, buon lavoro, non vorrei trovarmi nei panni di Galliani.

Foto tratte dal web.

domenica 22 marzo 2015

Anch'io sono con la curva.

Bisogna tornare indietro a circa cinque anni, per trovare la Curva Sud che torna a protestare e tira in ballo Silvio Berlusconi, l'ultima volta fu il 15 maggio 2010 quando, prima di Milan-Juventus, la curva milanista con una coreografia che assolveva Leonardo, per i dissidi con Berlusconi e i giocatori, fu a seguito di quella contestazione e ad alcuni avvenimenti politici, che nell'estate di quell'anno, il Milan fece una campagna acquisti importante, arrivarono tra gli atri Ibrahimovic e Robinho.
I tifosi rossoneri uniti in un comunicato, vogliono dalla società solamente chiarezza, a noi non interessa vincere lo scudetto, prendiamo atto delle difficoltà economiche e di tutto il resto, ci accontentiamo anche di una Europa minore, ma quella che ci interessa è la garanzia dei programmi, cosa inesistente, non ci interessano promesse di acquisti immaginifici, ma chiarezza, la pazienza ha raggiunto il culmine.
Il comunicato civile, ma dai toni decisi, si rivolge alla proprietà, l’invito a disertare lo stadio, ha lo scopo di far sentire la società sola, così come soli si sentono i tifosi rossonero, oramai da anni, i tifosi chiediamo a Berlusconi, il perchè di tanti proclami, salvo abbandonarli poi nel giro di pochi mesi, dovè il ''Progetto giovani'', tanto sbandierato ma mai messo in pratica ? quali sono le sorti del club ? non si vuole o non si può più investire e si sta aspettando che arrivi qualcuno ? e nel frattempo senza un progetto stiamo precipitando ? la famiglia Berlusconi resterebbe comunque a garanzia che non arrivi un altro Manenti ? 
Sè deve essere rivoluzione, che rivoluzione sia, tanto così non si va da nessuna parte, grazie Silvio, grazie Galliani, ma bisogna ricominciare da zero (avremmo dovuto farlo almeno 6 anni fa), un Milan nelle mani di Barbara, libera di gestire la società con idee moderne, con dirigenti altrettanto moderni (Maldini), un direttore sportivo separato dai compiti di A.D. e un allenatore moderno ed esperto come Montella.
Il Milan precipitare ogni giorno più giù rispetto al giorno prima, il Cagliari rappresentava l'ultima chiamata per alimentare le flebili speranze di arrivare al quinto o sesto posto, per arrivare alle competizioni continentali, saranno tutte finali, ma a meno di un miracolo, la stagione è segnata, ora bisogna pensare alla prossima. 
Grazie alla traversa della porta di Diego Lopez e grazie anche all’arbitro Tagliavento e agli inutili assistenti, che con il rigore inesistente su Cerci, dato al Milan, formalmente hanno chiuso la partita, il Milan e per certi versi convince, ma è grazie ad un Cagliari volenteroso e niente di più, o il cambio di allenamento (l'avesse fatto prima) comincia a dare i suoi frutti ?
La squadra ha segnando due gol validi e ne avrebbe potuto fare altri due, con Cerci e Pazzini, vincendo e giocando discretamente e non senza qualche solito brivido, Honda è stato disastroso, gli altri hanno fatto la loro onesta partita, tranne Mexes, De Jong e un ritrovato Van Ginkel, ma ricordiamoci che il Cagliari è la terz'ultima in classifica, del resto nel girone di ritorno ha vinto solo contro ultima e penultima, quindi non esaltiamoci più di tanto e aspettiamo conferme.
Uno stadio senza tifo, senza colori, senza folklore è davvero desolante e speriamo che almeno il messaggio che questa protesta civile conteneva sia arrivato a chi di dovere, il Milan torna a vincere e sale a quota 38, che non alimenta sogni europei, ma fa ben sperare in un positivo finale di campionato, i rossoneri hanno mostrato qualche progresso, rispetto anche alla prestazione di Firenze, finalmente hanno giocato in velocità, sfruttando di più le fasce, senza accentrarsi nell'imbuto davanti l'area avversaria, si sono visti anche tanti errori e solite amnesie difensive, la speranza è di dare continuità almeno alle prestazioni, ora ci sono quindici giorni a disposizione, per far crescere ancora questa squadra.
Galliani ha ribadito di voler proseguire con Inzaghi, ma pare che il Milan oramai abbia deciso di affidarsi per la prossima stagione, ad un allenatore affidabile senza più scommesse e pare che faccia sul serio per Mihajlovic, in settimana poi la dirigenza rossonera, in cerca di nuovi giocatori da inserire per il prossimo anno, ci sarà un colloquio con l'Empoli, per parlare di Valdifiori, Verdi e Mario Rui.
Foto tratte dal web.

venerdì 20 marzo 2015

Le cose che dicono.

Ottava sconfitta stagionale, dopo una prestazione discreta, condita dai consueti errori difensivi, Lazio e Sampdoria, sono le squadre più in forma, a dimostrazione del lavoro fatto dal loro tecnico, l'organico del Milan è buono, ma la squadra non ha organizzazione di gioco, speriamo che almeno da qui alla fine si possano gettare almeno le basi per il futuro.
Contro la Fiorentina, il migliore in campo nelle file rossonere è stato Paletta, che si è confermato dopo la gara con il Chievo, buona prestazione anche di Van Ginkel, Diego Lopez, Bonaventura  e Destro, il Milan ha mostrato dei passi in avanti, nonostante le solite lacune a centrocampo. 
Ultimatum infinito, ogni settimana che precede la vigilia di una partita, per Pippo è sempre l'ultima spiaggia, in caso di risultato negativo, fatto salvo che al verificarsi del risultato negativo, non succede mai nulla e Inzaghi rimane sempre al suo posto, problemi "economici", non può permettersi di avere a libro paga tre allenatori e di opportunità, non può bruciare un altro esordiente come Brocchi.
Tutto inevitabilmente ci riporta al campionato 83-84, al Milan di Farina, solo quel Milan ha fatto peggio di questo, la squadra, ritornata in Serie A dopo la promozione ottenuta nella stagione precedente, viene ampiamente rinnovata, soprattutto in difesa e a centrocampo e conferma l'allenatore Ilario Castagner.
E' quasi sicuro che in estate le strade di Inzaghi e del Milan si divideranno e rossoneri, sono già alla ricerca di un sostituto, tanti i nomi in lizza, ma la novità dell'ultima ora, riguarda Mihajlovic, il tecnico della Sampdoria, con il contratto in scadenza il 30 giugno, il profilo è l'alternativa a quello di Conte, uno per cercare di scuotere l'ambiente, anche se resta ancora in piedi l'ipotesi Sarri,
I nomi ricorrenti sono sempre quelli di Klopp, Donadoni, Prandelli e Conte, l’attuale ct dell’Italia è il grande sogno, ma Conte difficilmente lascerà la nazionale, prima di Euro 2016, l'altro è Montella tecnico della Fiorentina, piace molto come fa giocare le sue squadre, ma servirà pagare una clausola rescissoria di circa 5 milioni di euro. 
Poi due toscanacci, Sarri il nome più insistente, ma è quello più incognito e Spalletti, da anni accostato al Milan, ma mai concretizzatosi, Spalletti è molto stimato, ha esperienza e personalità, a giugno si libererà dal contratto che lo lega allo Zenit e se Napoli o Roma non ci mettono il naso, potrebbe sedersi senza problemi sulla panchina rossonera.
Osservatori del Milan seguono sistematicamente Obiang e Soriano, possibilmente avranno fatto anche una relazioni sull'allenatore, come succede in questi casi, si parla di contatti già avvenuti con Galliani, con la massima disponibilità da parte di Mihajlovic ad allenare il Milan,che chiederà di essere libero dall'impegno morale di rinnovo e a prescindere dal Milan o no, che non smentisce nè conferma, Mihajlovic non resterà alla Samp.
Foto tratte dal web.

lunedì 16 marzo 2015

Una sconfitta che allunga il contratto.

Non ho visto la partita come promesso e come promesso, riporto alcune impressioni di altri, Di Gennaro dice della gara fra Fiorentina e Milan: "I rossoneri sono una squadra in confusione" io aggiungo che finchè giocherà a ritmi così bassi, il Milan non potrà mai imporre il proprio gioco, giocherà solo in contropiede, ma per quello occorre velocità di ripartenza e rapidità di idee.
Sento di una prestazione appena, appena sufficiente, più per demerito della Fiorentina, che prima per 20 minuti ha lasciato i difensori uno contro uno e che poi ha sbagliato tantissimo, partita stucchevole e rossoneri ancora senza "spina dorsale", buone le prove di Paletta e Van Ginkel, ma niente altro, stando a quanto è successo fin qui, più perde e gioca male e più viene confermato.
Una volta una nota pubblicità diceva, che una telefonata allunga la vita, per Inzaghi, una sconfitta allunga il contratto, è sempre colpa di tutti gli altri mai del tecnico, ma questo non mi interessa, ho riportato giusto un breve commento, che è doveroso, ora parliamo di chi a calcio ci gioca davvero e bene, il Vicenza.
Finisce a reti inviolate il "Monday Night" di Serie B tra Vicenza e Catania, le due squadre si dividono un punto a testa, al termine di una partita equilibrata e senza particolari emozioni, nel primo tempo parte bene il Vicenza, tanto che dopo appena 4 minuti, i padroni di casa sfiorano il vantaggio, la difesa del Catania ha un'amnesia collettiva, liscio di Capuano al limite dell'area, che favorisce Laverone, il quale spara addosso a Gillet; sulla ribattuta c'è Petagna che si fa respingere sempre dal portiere la conclusione. così il Vicenza non riesce a battere il portiere avversario. 
il Catania però riesce a prendere le misure e al 12', Castro termina a terra in area di rigore, per l'arbitro non è fallo e così il Catania comincia a crescere e tiene testa al Vicenza e un minuto dopo, il destro potente di Giacomelli finisce di poco alto sul primo palo, risponde il Catania al 20° con un destro di Calaiò dai 25 metri, Vigorito para con qualche difficoltà. 
Dopo 23 minuti, Marino perde il riferimento offensivo, Petagna, infatti, è costretto ad uscire per infortunio, un problema muscolare e alla mezz'ora si fa rivedere ancora il Catania, con una conclusione smorzata di Rosina da fuori area con il portiere Vigorito che blocca il pallone. 
Nella ripresa parte ancora veloce il Vicenza, con il campo reso sempre più pesante dalla pioggia, costruisce una palla-gol con Laverone che si allunga sul cross di Giacomelli per segnare; salva tutto Mazzotta, il Vicenza continua a crescere e al 12' Gentili segna sugli sviluppi di una punizione ma la rete viene annullata per fuorigioco e poi ancora alla mezz'ora del secondo tempo, proteste dei vicentini per un calcio di rigore non assegnato al Vicenza, per un contrasto tra Capuano e Spinazzola.
Capuano cintura Spinazzola nell'area piccola ma Gavillucci lascia correre tra le proteste del Vicenza e del pubblico, il Catania fin qui è praticamente non pervenuto, ma al 35° Castro si invola e Vigorito deve uscire e rinviare, nel finale il Vicenza prova con il possesso palla, a rendersi pericoloso e a pochi minuti dalla fine, ci prova dalla lunga distanza Di Gennaro, con Gillet  che blocca. 
Lo 0 a 0 però va stretto alla squadra di Marino, che come al solito, ha messo in campo una squadra; bella, pungente, ma poco fortunata, l'arbitro Gavillucci, ha negato al Vicenza un rigore solare su Spinazzola e le occasioni vicentine avrebbero meritato più successo, due squadre quasi agli estremi opposti della classifica: il Vicenza con questo pareggio raggiunge l'Avellino al terzo posto, a 49 punti, mentre il Catania affianca il Crotone al penultimo, a quota 32.

Foto tratte dal web.

domenica 15 marzo 2015

Operazione settimo posto.

Inzaghi confermato per le ultime dodici partite, ma solo perchè non ci sono alternative, Berlusconi chiede ed avvia lo sprint, per ottenere almeno il settimo posto, che non costituisce comunque certezza di partecipare all'Europa, ma da tanta, tanta speranza, una stagione da salvare, con la chimera di potere arrivare a partecipare alle coppe e allo stesso tempo provare a preparare il prossimo campionato, che se non subentrano egoistici interventi, è prevista la rivoluzione totale.
Ma se hai allenato male e gestito peggio i giocatori (come Niang per intenderci), le potenzialità del gruppo, le potrà vedere solo l'allenatore del prossimo anno, quindi testare quei giocatori, che potrebbero rappresentare il futuro, con il tecnico che ha più distrutto che costruito, non credo sarà possibile, intanto complici gli infortuni di Montolivo, de Jong e la squalifica di Poli, potrebbe essere arrivata finalmente l'ora di Suso, lo spagnolo che è stato utilizzato pochissimo.
Ecco perchè occorreva cambiare, per non perdere il capitale umano a disposizione, Inzaghi fino alla fine se non succede nulla e poi Sarri, si Sarri perchè la  soluzione con Lippi direttore tecnico e Brocchi allenatore, è già stata accantonata, Berlusconi per prossimo anno, vuole una squadra titolare composta da nove giovani italiani e due stelle di caratura internazionale, quindi si  ripartirà dagli italiani, a cominciare da Destro, per proseguire con Antonelli, De Sciglio, Bonaventura, Poli, ed El Shaarawy, il progetto è affascinante e personalmente credo anche sostenibile.
Nella lista dei probabili successori di Inzaghi, si sta facendo largo prepotentemente Sarri, il tecnico dell'Empoli sta mettendo in mostra un bel calcio, Galliani nei prossimi giorni con il Presidente dell'Empoli Corsi, parlerà di Saponara, Valdifiori e Verdi, chiederà anche la possibilità di trattare con Sarri e difficilmente impedirà all'allenatore un'esperienza così importante, intanto non è solo una voce, Sarri piace,ed è diventato il primo candidato, le voci hanno reso Inzaghi piuttosto contrariato, le voci su Sarri potrebbero far scattare l'orgoglio rossonero.
Il piano "B" in caso non si riesca ad arrivare a Sarri è Sabella, dopo il Mondiale ha scelto di fermarsi, ma ora è pronto a tornare, magari dalla nostra Serie A, l'ex ct dell'Argentina potrebbe sedere sulla panchina del Milan 2015-2016, ma in caso di cessione del club, le strategie potrebbero anche essere stravolte.
Nove titolari italiani e qualcuno di riserva, non esclude quindi l'interesse e il conseguente acquisto di giovani di valore, anche se magari sono stranieri, tra questi: Josè Mauri giovane talento di casa Parma, il Milan avrebbe già da tempo messo gli occhi sul ragazzo, da almeno un anno ed è già stata fatta un'offerta, che è già stata presentata, Mauri per la sua età, per le doti tecniche e per la capacità di giocare con entrambi i piedi, è uno dei giocatori più talentuosi che c'è in Italia. 
Il centrocampista argentino fra l'altro è naturalizzato italiano ed ha estimatori anche all'estero, il Milan però si è mosso in anticipo con il rappresentate del centrocampista, sempre per la prossima stagione per rafforzare la difesa, ricorre con insistenza il nome dello sloveno Luka Krajnc, di proprietà del Genoa, ma in forza al Cesena, un giovane del "94" dal costo contenuto, forze fresche e riduzione del monte ingaggi.
Il Napoli che in mente ha già mollato Benitez, è deciso a portare sotto il vesuvio Valdifiori, allora per il centrocampo il Milan proverà a puntare su Soriano, classe 1991 della Sampdoria, di 6 anni più giovane dell'empolese, ma pare ci sia già una lista di giocatori graditi al tecnico dell'Empoli, Baselli, Bertolacci, Soriano, Okaka, Valdifiori e Mario Ruicerto non semplici da prendere.
Rivoluzione a Napoli, via Benitez e con lui pare anche Bigon, non è un segreto che il D.S. piace e serve al "nuovo" Milan, e quindi entrare a pieno titolo nella rivoluzione.
Passiamo però alla preparazione della gara contro al Fiorentina, in settimana a Milanello, Galliani aveva spronato l'allenatore e tutti i responsabili dello staff tecnico, atletico e medico,a fare meglio, a cambiare modo di lavorare, così Inzaghi e il suo gruppo di lavoro, hanno aumentato i carichi di lavoro con molta più intensità, visto che la condizione fisica molto precaria, è tra i motivi delle "orrende" prestazioni.
Altra novità introdotta è l'amichevole infrasettimanale,una pratica quasi mai operata durante la settimana, amichevoli in famiglia con la Berretti di Nava, Inzaghi vuole davvero invertire il suo destino, ormai tristemente segnato, insieme alla sua squadra, è chiamato a una reazione, a uno scatto di orgoglio, non si pretende una vittoria, ma vedere una bozza di gioco.
Foto tratte dal web.

sabato 7 marzo 2015

Ore decisive per Inzaghi ?

Come vi avevo preannunciato non ho visto la partita, ho l'obbligo-dovere di tenere in vita questo blog, per continuare a comunicare con gli "amici" del Milan, così finchè non ci saranno novità, discuterò di quanto sento in giro e in giro intanto si dice, che ho fatto bene a non vedere la partita, perchè a parte le inattese scelte di formazione, non mi sono perso niente.
Anche Marocchi ex centrocampista fra le altre anche della Juventus, ha sottolineato che i dirigenti del Milan, erano già da tempo al limite della pazienza e crede che con questa prestazione e questi risultati, a questo punto sicuramente decideranno di cambiare allenatore e continua sottolineando: "....non ho visto grande logica in questa squadra", aggiungo che non è il solo.
Notte lunga quindi per Inzaghi e ore decisive per la sua sorte, da quello che sento, dopo l'ennesimo risultato negativo, la faccia scura di Galliani, dice che questo pareggio non è stato digerito per niente, la logica direbbe che a questo punto l'avventura di Inzaghi sulla panchina del Milan, è giunta al capolinea, ma credo che attenderemo in vano la scelta della società di cambiare il tecnico, sicuramente è stata una notte di riflessione, ma non mi attendo niente di nuovo o di buono.
Un altro pareggio deludente e un Milan che continua a non convincere, questo è quello che sento in giro, ora il club dovrebbe valutare seriamente il cambio dell'allenatore, che eventualmente sarà una soluzione interna, in questi casi si parla sempre di Tassotti, ma io credo che o lui non vuole accettare o al Milan non lo considerano capace, tanto che avevo visto in Gullit il traghettatore, sicuramente anche l'olandese avrà declinato l'invito, così spunta un nome nuovo, una nuova scommessa, un nuovo azzardo, Cristian Brocchi.
Il Milan deve uscire da una situazione difficile tecnicamente e da una situazione sempre più tesa e non è con un altro esordiente che può raddrizzare la barca, adesso serve solo un vecchio marpione, un allenatore anche di media caratura, uno come Reia magari, ma con tanta, tanta esperienza, se no veramente tanto vale continuare così.
Ho saputo di scelte incomprensibili e cambi discutibili, la voce è unanime, così non si può più andare avanti, questo è quello che mi arriva, sento di una prestazione sconcertante di Muntari, causa il rigore del vantaggio per il Verona e sbaglia una quantità industriale di palloni, una scelta totalmente sbagliata da parte di Inzaghi e non capisco perchè continua a sbagliare, delle novità a sorpresa di formazione, azzecca solo Mexes.
Muntari è impresentabile e Pazzini non riceve palla, proprio come succedeva a Destro, segno che non è Mattia che non si è inserito (o che è scarso) e poi mi dicono che i cambi, sono stati gestiti malissimo, rinunciando addirittura ad un certo punto della partita, alla fase offensiva, togliendolo una punta per mettere dentro Bocchetti.
Il futuro di Inzaghi è oramai lontano dal Milan e credo che la società, sia già alla ricerca di un sostituto, si parla sempre di Klopp, che dopo sette anni al Dortmund, potrebbe decidere di cambiare aria e magari approdare al club, che è stato di uno dei suoi maestri, Arrigo Sacchi,
Puntare su Klopp vorrebbe dire investire parecchi soldi, che potrebbero essere risparmiati però sul mercato visto che è molto bravo a lavorare con i giovani e il Milan di giovani, ne ha di interessanti e poi ama giocare con il 4-2-3-1 e la rosa attuale del Milan, gli e lo permetterebbe, per non parlare che vorrebbero sedurlo con: El Shaarawy e gli acquisti di Subotic e Gundogan, ma sono tanti i nomi su cui ci si sta concentrando, Montella è uno dei candidati principali, ma ultimamente pare abbia preso quota Sabella, ex ct dell'Argentina, e anche per le note vicende Parma, il solito Donadoni.
A giugno, i reparti che hanno più bisogno di interventi sono la difesa e il centrocampo, sulle corsie laterali con Antonelli, Abate e De Sciglio, è più o meno messo bene, Paletta sembra cominciare ad inserirsi, servirà un altro centrale che faccia coppia con lui (Subotic) e poi decidere se tenere Alex e Rami, per la panchina o provare a lanciare due giovani.
Anche a centrocampo occorre "mano pesante",  un giocatore del Borussia che il Milan potrebbe prendere, è il centrocampista Gundogan, per lui Klopp stravede, è perfetto sia per il centrocampo a due che per quello a tre, via Essien, Muntari e Van Ginkel, rimarranno solo Poli e Montolivo, ai quali si pensa di aggiungere Baselli, Valdifiori e Bertolacci. 
Il nuovo progetto del Milan è ben preciso, creare una squadra con tanti giovani italiani e in questo senso, pare che per la porta, abbia abbandonato l'idea Perin (se mai l'avesse accarezzata), per puntare su Sportiello dell’Atalanta e poi comunque occorrerà fare chiarezza in attacco, con Inzaghi, con Klopp o con chi chè sia, penso che non si può prescindere da tre giocatori giovani ed italiani, El Shaarawy e Bonaventura sulle fasce e Destro la davanti, non credo che Cerci, Honda e Menez, sarebbero disposti a sedere in panchina, fra l'altro in un Milan senza coppe, così come vedete, anche in attacco bisognerà intervenire.
Foto tratte dal web.

lunedì 2 marzo 2015

La pazienza è finita.

Io parlo a mio nome, la pazienza io l'ho esaurita, non me la sento più di stare seduto a vedere quel lento e snervante pseudo possesso palla, una cosa che non serve a niente, lasciamo stare vincere o perdere, non è quello il punto, ma che divertimento c'è a vedere una partita del Milan, è una noia mortale e penso che ad un certo punto, continuare a vedere una partita dei rossoneri, significa non apprezzare l'importanza del tempo e non intendo più buttare via il mio tempo, più tosto preferisco seguire il Vicenza, che sta facendo un ottimo campionato.
La panchina di Inzaghi, sembra essere di nuovo in bilico e pare che a Verona, dovrebbe concludersi l'esperienza come allenatore dei rossoneri, addirittura si parla di clamorose novità nelle prossime ore, io non credo ne all'una e ne all'altra cosa, la società sicuramente è molto delusa, ma non lo fa vedere e non cambierà Inzaghi, il Milan però deve cambiare, se non altro per evitare imbarazzi di ogni genere, anche perchè pare che Inzaghi come Seedorf, sia stato mollato da tutti, società, staff e giocatori.
Non ci sarebbe niente di male a dire: "Signori scusate ma ci abbiamo provato e purtroppo è andata male", la società dovrebbe prendersi le proprie responsabilità, visto che per il secondo anno consecutivo, hanno voluto puntare su di un allenatore senza esperienza, è giusto a questo punto, prendere coscienza della situazione, riconoscere l'errore fatto e cambiare, prima che la situazione diventi insostenibile, perchè sarà pure vero che la base tecnica non è eccezionale, ma non giustifica l'atteggiamento dimesso e sfiduciato.
Si parla sempre di moduli, 4-3-3, 4-2-3-1, 4-4-1-1, 4-3-1-2, ma il problema non è il modulo, in qualsiasi modo si schiera la squadra, non si vede uno straccio di gioco, il Milan risulta sempre inadeguato, davanti a qualsiasi avversario, va bene le giocate dei singoli, ma per la maggior parte della partita, serve una grandissima velocità di manovra e questo accade raramente, il pallone viene giocato con un'infinità di tocchi, ritardando in maniera assurda ogni "ripartenza", servono schemi funzionali, al di là dei moduli.
La stagione ormai è compromessa, il Milan non reagisce e difficilmente, anzi è impossibile che raggiunga l'europa league, c’è una totale assenza di gioco, è un evidentissima mancanza totale di un’idea di gioco, solo incertezze e disorganizzazione, per un allenatore fare la gavetta è necessario, ci sono poche eccezioni di tecnici già pronti ed Inzaghi non lo è stato, occorre un progetto tecnico preciso, il calcio è un gioco collettivo, con una grande organizzazione di gioco, deve avere un’idea di gioco chiara e non una squadra anarchica e individualista.
Tra i vari problemi del Milan c’è sicuramente quello del centrocampo, dove mancano giocatori di qualità e un regista davanti alla difesa, uno capace di dettare i tempi della manovra, a centrocampo in molti il prossimo anno lasceranno il Milan, Van Ginkel, Essien, De Jong e forse Muntari, per questo in entrata si sta cercando di portare a milanello Valdifiori dell'Empoli, 28 anni e rivelazioni di questo campionato, il suo arrivo però non esclude comunque l'arrivo di Baselli.
La serie A è partita in 20 e arriverà in 19 per il fallimento del Parma, oggi parliamo del Parma, e domani non vorrei si dovesse parlare del Milan, mi ricordo il periodo di Farina da cui siamo partiti e non vorrei tornare a fare la fine di quel Milan, non c'è un progetto, non ci soldi, non possiamo cacciare l'allenatore, perchè non ne potremmo pagare 3 e tanto non ci sono soldi, che prendiamo solo giocatori in prestito o a parametro zero, che disastro, speriamo di non fare pure una brutta fine.
Purtroppo sono finiti i bei tempi del Milan, non c'è gioco, non c'è progetto e non c'è identità, ma cosa bisogna aspettare ancora per fare chiarezza, si va bene la nuova politica, che prevede la presenza di molti italiani in rosa. tant'è che si continua la ricerca di rinforzi di qualità italiani come Bertolacci, ma adesso occorre cambiare, cambiare allenatore e lo staff dei preparatori, prima che perdiamo anche quel poco che è rimasto. 
Foto tratte dal web