lunedì 30 gennaio 2023

La rivoluzione di Pioli: Rebic, Krunic e De Keteleare.

I tifosi hanno lasciato anticipatamente lo stadio durante la partita, era da un secolo che non succedeva un gesto così eclatante, sono concorde con chi l’ha fatto e non sono d’accordo con chi è d’accordo, è vero che si vince e si perde tutti insieme, ma è pure vero, che se c’è un “padrone” che da lontano non capisce che questa squadra ha bisogno di gente nuova, non capisce che l’idillio fra giocatori e allenatore è finito, se Pioli non capisce che deve cambiare modulo e non ci deve presentare la minestra riscaldata di Krunic e Rebic, qualcuno gli e lo dovrà pur fare capire, o no?

Così, come dopo la sconfitta con l’Inter per 3 a 0, dopo la sconfitta con la Lazio per 4 a 0 e dopo la sconfitta con il Sassuolo per 5 a 2, dopo che siamo fuori dallo scudetto e forse anche dalla Champions, fuori dalla coppa Italia e dalla supercoppa, con il rischio di un mancato passaggio ai quarti di Champions, dopo che vedi che la risposta è niente Zaniolo e Krunic in campo, non è normale che ti cadano le palle per terra, non è più che comprensibile lo scoramento dei tifosi, che ti sono sempre stati vicini in massa?

Forse stiamo dimenticando che si sta parlando del Milan campione d’Italia e non di una squadra che ha problemi di classifica e di altro, per cui dopo il pareggio con la Roma, la reazione d’orgoglio te la devi aspettare già contro il Torino e invece il Milan va colando a picco sempre di più e nessuno vi pone rimedio, la proprietà non se ne frega nulla, Pioli non sa da dove deve cominciare (un film già visto quand’era alla Lazio, all’Inter e alla Fiorentina) e Maldini è troppo signore per esonerarlo, perché siamo con il culo per terra e lui che fa? Fa giocare Krunic e Rebic.

Siamo stati capaci (come spesso in passato) di far resuscitare una squadra in piena crisi, che nelle otto giornate precedenti aveva fatto appena due punti, le fratture interne al Milan sono molte e sono ampie, non sono solo voci, i dissidi interni allo spogliatoio e gli atteggiamenti non in linea con quelli dello scorso anno, l’allarme di Tonali a inizio campionato, era un segnale che nessuno ha voluto raccogliere.

Pare che Brahim Diaz abbia chiesto l’esonero di Pioli, che ci sia di nuovo tensione tra Maldini e la proprietà, si ha l’impressione che tutti siano a rischio e che rischi anche Pioli, il Milan rischia il tracollo nel derby di domenica, come mai e perché nessuno se ne accorge, tanto da non riuscire a porvi rimedio? Riporto le parole di qualcuno che al momento mi sfugge e che diceva: “La cosa sbagliata in assoluto è pensare di cambiare le cose continuando a fare sempre le stesse cose”.

Pioli è così, non è capace di deviare di un millimetro in quello che sa fare, se le cose vanno bene, bene, se no da lì non si sposta, non è capace di gestire una crisi e lo ha già dimostrato, non riesce a vedere quello che da luglio hanno visto tutti e lo hanno evidenziato, finalmente adesso e per la prima volta davanti a una lampante evidenza, ha ammesso i suoi errori, ha cominciato il ritiro dicendo che quest’anno ci sarebbero state delle novità tattiche e poi ha sempre fatto il 4-2-3-1.

Con questo modulo abbiamo vinto solo perché c’era Kessie, che se pur non giocando bene, ci garantiva le due fasi, con Diaz, Krunic e tanto meno con De Keteleare, il centrocampo a due non è sostenibile, ma questo lo dico da 6 mesi, non è vero che Pobega, Vranckx e Adli sono come dice qualcuno: verità costruite nel cervello dei tifosi che vedono in chi non gioca la panacea a tutti i mali”, è vero invece che se quelli che giocano non funzionano, proviamo almeno quelli che non gioca, hai visto mai e poi, ma li vogliamo fare giocare, che così vediamo chi ha ragione?.

È evidente invece, che lui ha le sue fisime, Krunic e Diaz in primis e mi sbalordisco che Diaz abbia chiesto il suo esonero, sempre che sia vero, poi, dopo di loro non vede più niente e nessuno, parliamo di Pobega, Vranckx e Adli, di gente che comunque giocava titolare in Francia, in Italia e in Germania, come mai non possono fare qualche partita ogni tanto contro le ultime della classe, il fatto vero è che Pioli ha perso la squadra, non la tiene più come è successo a Roma, a Firenze e con l’Inter.

Dopo la sconfitta con il Sassuolo, pare ci sia stato un lungo confronto fra Maldini, Massara e Furlani, per analizzare una situazione abbastanza critica e che si tramanda da tempo, acquisendo adesso la forma di crisi, non posso pensare come dicono, che l’unica un’urgenza da tappare immediatamente sul mercato è quella del portiere, vero è che Tatarusanu non è più presentabile, ma di questo bisognava accorgersi il 2 gennaio e poi se si è preso Vasquez, perché non farlo giocare, deve fare la fine di Adli e compagni?, tanto come diciamo noi a Palermo: “chiù scuru i menzannotti un po' fari”.

Davanti all’evidenza dei fatti, che ogni tiro in porta è gol, se c’è Tatarusanu tra i pali o Vasquez cosa cambia, adesso è arrivato il momento in cui bisogna superare la qualificazione in Champions, nel caso contrario, potrebbe avere delle ripercussioni inimmaginabili a tutti i livelli, il Milan non può più sostenere Tatarusanu e il trequartista, con il centrocampo a due non riesce a proteggere la difesa, bisogna fare almeno un centrocampo a tre.

… e comunque non ho finito.
 

sabato 28 gennaio 2023

I giorni del condor

 

Mancano 5 giorni alla conclusione del mercato, i famosi giorni del condor Galliani, il momento del Milan è veramente difficile, il Milan si è sempre esaltato nelle difficoltà e il collettivo riusciva sempre a sopperire alle assenze, il Milan è in questa situazione già da luglio, ma era riuscito sempre a camuffarla, con i risultati e con la speranza dei giocatori di andare al mondiale, ma già prima del mondiale, il Milan aveva dato grandi segnali di difficoltà: il pareggio con la Cremonese e le due vittorie nel finale del recupero con Spezia e Fiorentina.

Difficoltà che sono riemerse al pronti via, con Salernitana e Roma e che poi si sono acuite con Torino, Inter e Lazio, entrando in un vertiginoso vortice, da cui è difficilissimo uscire, la situazione doveva essere presa in mano molto prima, adesso è molto difficile e delicata, serve un cambiamento radicale, o si fa un mercato importante oppure si cambia la guida tecnica, se si ostina ancora a non cambiare nulla a livello tattico, spesso in passato Pioli si è trovato a dovere gestire crisi importanti, una su tutte quella all’Inter e ne è uscito male.

Il Milan che conoscevamo e che abbiamo apprezzato si è perso, la squadra si sta sgretolando e il problema è più profondo degli infortuni o della condizione atletica scadente, non sono d’accordo con Fabio Caressa che stimo, il Milan dello scudetto e dell’anno e mezzo prima, non è stato un miracolo, non ha come dice lui: "surfato l'onda l'anno scorso, un'onda emotiva prepotente di grande convinzione. Pioli in questo è un fenomeno, è riuscito a convincere la squadra che potesse vincere il campionato. Il Milan dell'anno scorso ha fatto una seconda parte di stagione clamorosa.

Adesso non è che deve: “arrancare per ritrovare l'onda ma non è facile", perché se: “Pioli è un fenomeno ed è riuscito a convincere la squadra che potesse vincere il campionato”, perché non riesce a convincerli un’altra volta? Io credo che Pioli vincendo lo Scudetto, ha dimostrato di essere stato bravo, ma per me non è un grande allenatore, ha avuto meriti enormi, ma non è un grande allenatore capace di ripetersi.

Come dice Collovati: “forse dovrebbe tornare a essere un po’ più autoritario e un po’ meno accondiscendente in questa fase, dove troppi giocatori vanno per conto loro. Tatticamente, potrebbe giocare con un mediano in più. Ma la verità è che non ha tutta questa scelta" e aggiungo io, ha paura di rischiare.

Adesso che Tomori si è fatto male e visto che giochiamo con una squadra di bassa classifica, zeppa di tanti giovani come Thiaw, non è il momento di provarlo, magari in coppia con Kjaer che gli fa da chioccia e allo stesso tempo si dà un po' di riposo a Kalulu, apparso anche lui un poco in bambola? Mi auguro di si, questa, come il centrocampo a 3, potrebbe essere una mossa per scuotere la squadra e avviare un nuovo processo di crescita, fra l’altro sentite cosa dice l’ex calciatore Gerlard Asamoah di Thiaw.

Intanto è anche sorpreso per il poco minutaggio fatto da Thiaw e dichiara: "E’ giovane e lui sapeva che sarebbe stato difficile, il Milan ha una buona squadra, ma Thiaw ha l'età dalla sua parte e avrà le sue chance di giocare. Io credo in lui, sfonderà, come ho detto è veloce, controlla bene la palla e sa anche come usarla, perché ha un buon palleggio e ha un’ottima tecnica.", perché non lo provare? anche perché quando ha giocato, se pur spezzoni, ha sempre fatto bene.

Come dicevo siamo nei famosi giorni del condor, adesso se Galliani fosse stato al Milan, avrebbe venduto Leao e con il ricavato avrebbe preso a titolo definitivo: Zaniolo per la fascia destra, Ziyech per la fascia sinistra in sostituzione di Leao e con il resto il prestito oneroso con diritto di riscatto di un centravanti e sempre con la formula del prestito con diritto di riscatto un centrocampista (De Paul), Maldini aveva dichiarato chiuso il mercato, già prima della partita di Coppa Italia con il Torino, ma io vi avevo detto che non era vero e difatti stanno seguendo le due opportunità che il mercato gli propone, che si potrebbero realizzare in pochi giorni e con pochi soldi a disposizione, Zaniolo e Ziyech.

Maldini al contrario di Galliani, per ogni soldo deve sempre chiedere l’autorizzazione a Cardinale, che in quanto a tirchieria, ha superato di gran lunga Elliott, mentre Galliani era molto più indipendente su tutto, l’opportunità di mercato si è presentata ed è quella di Zaniolo, per me è un’opportunità costruita proprio per questo momento particolare del Milan, perché il ragazzo era stato seguito quest’estate e poi non se n’è fatto nulla, per il prezzo elevato del cartellino, ma l’accordo e rimasto e ne avrebbero riparlato a luglio 2023, quando a un anno dalla scadenza, sarebbe costato molto di meno.

Apposta Zaniolo ha rotto con la Roma, per anticipare di 6 mesi il suo passaggio al Milan, che ci sarà, se non adesso a luglio, i problemi sarebbero legati alla formula e al costo del cartellino, lo stipendio del giocatore infatti non è un problema, perché giocatore e Milan hanno già un accordo che soddisfa le parti al 100%, il Milan per il momento alla Roma offre: un prestito oneroso di 2 milioni, con diritto di riscatto fissato a 23, che diventa obbligo nel caso in cui i rossoneri si qualificano per la prossima Champions.

Il giocatore ha rifiutato tutte le squadre, perché vuole solo il Milan, per il resto l’accordo ci sarebbe su tutto anche con la Roma, che vuole l’obbligo a nessuna condizione, 5 giorni sono pochi per far cambiare idea alla Roma, al Milan sperano che arrivando alla scadenza del 31, la Roma si interroghi sul futuro del rapporto col calciatore e che ammorbidisca le sue pretese.

venerdì 27 gennaio 2023

Notte fonda per il Milan.

Rossoneri umiliati da una Lazio esemplare, un netto e indiscutibile 4 a 0, che spegne la luce sul ciclo del Milan, un 4 a 0 che per tempi e modalità ricorda il 5 a 0 a Bergamo di 3 anni fa, come allora la squadra è totalmente sconnessa, non so come si può, ma il Milan è tornato indietro ad allora, alle prime partite della gestione Pioli, è duro doverlo ammettere, ma il Milan si è perso, per ritrovarlo come è stato fatto allora, bisogna intervenire sul mercato.

Tre sono i motivi per cui bisogna mettere mani al portafogli, il primo è perché bisogna cambiare per forza qualcosa, il secondo: perché come pappagallescamente dicono tutti (io no) è mancato il mercato (per me è il mancato l’impiego) e comunque terzo: siamo tornati ad essere il Milan e non possiamo ripiombare nell’anonimato del decimo posto pre-Elliott, senza contare che c’è rimasto l’ultimo prestigioso obiettivo da onorare, che è la Champions.

Tutto il mercato di quest’anno per un motivo (Origi-De Keteleare) o per un altro (Adli-Thiaw-Vranchx) non si è visto, anche se giochiamo male da luglio, siamo in queste condizioni e abbiamo fatto questi primi giorni del 2023, con tutti quelli dell’anno scorso più De Keteleare, quindi colpa ai nuovi non ne possiamo dare, quante volte è successo che un allenatore non vede dei giocatori e poi vanno via e si impongono altrove (Paquetà).

Ma in questo momento particolare, come è stato 3 anni fa, succede che hai speso un sacco di soldi e ti trovi in situazioni del genere e non sai come venirne fuori (perché Pioli non lo sa), il mercato è l’unico rimedio, Cardinale deve convincersi di questo e deve anticipare un po' di soldi, che comunque dovrebbe investire la prossima stagione, anche perché rischia di perderne una sessantina, tra passaggio degli ottavi e mancata qualificazione alla Champions del prossimo anno.

A parte il secondo portiere davvero imbarazzante, è tutta la squadra distrutta e senza nerbo, è l'ora più buia dell'era Pioli, è un calo totale della squadra e non credo che Pioli non abbia lavorato nella testa dei giocatori (è la cosa che più gli riesce bene), caso mai bisogna lavorare sulla sua testa, per fargli capire che deve trovare anche una soluzione in campo e non sono solo io il fissato, perché è quello che dicono tutti.

Intanto bisogna passare al 4-3-3, come gioca la Lazio e come gioca il Napoli, ossia come giocano meravigliosamente, le squadre che hanno grandi allenatori e poi, Brahim Diaz e De Ketelaere a questo punto non servono, lo spagnolo a fine stagione non lo riscattiamo e il belga lo diamo in prestito, Ibrahimovic lo portiamo a scadenza, con Ibra e Diaz basta, così come basta con Rebic, Giroud è cotto, non ha fluidità di corsa e mostra segni evidenti di “vecchiaia”, non tiene più mezza palla, finisce l’anno e lo lasciamo andare a giocare in MLS, Origi, rescindiamo il contratto e lo liberiamo.

Questo è quello che deve succedere fra 5 mesi e poi bisognerà pensare seriamente a due attaccanti bravi per il futuro, però almeno uno prendiamolo adesso, in prestito con l’obbligo di riscatto, uno tra le tante seconde linee di: Barcellona, Atletico Madrid, Chelsea, Manchester City e PSG, dove ci sono tanti calciatori in sovrannumero, si tratta solo di farli arrivare adesso, prima che sia troppo tardi, prima anche che li prendano gli altri.

Gli esterni del 4-3-3 possono essere benissimo: Leao, De Keteleare, Messias e Zaniolo, Messias per il momento non è stato il peggiore del Milan, ma nessuno verrebbe a fare la riserva di Zaniolo, vero che il romanista è spesso infortunato, però avendo Messias, non vale la pena spendere chi sa quanti soldi per la riserva di Zaniolo, è una cosa che si può fare più avanti, Saelemaekers non è un attaccante esterno alto e non segna, potremmo prendere un po' di soldi per investirli nel mercato, certo se la Juventus vende 30 milioni McKennie, noi una ventina per il belga li possiamo prendere.

Leao, io non ho mai avuto particolare simpatia per lui, bello, bravo, inafferrabile, ma gioca venti minuti e comunque non è determinante, proprio perché non è costante, non viene ad aiutare la squadra e quando non c’è con la testa, (spesso) è più un danno che altro per la squadra, non è un giocatore da 7 milioni più bonus all’anno e poi credo che non rinnoverà, vendiamolo adesso, con il prestito fino a fine campionato e poi con i soldi ne prendiamo altri due più costanti.

Per il centrocampo a tre, intanto è una impellente necessità, che Pobega, Adli o Vranchx siano buoni o no, Bennacer e Tonali non possono più “cantare e portare la croce”, in due a centrocampo, perché nessuno (tranne Krunic quando gioca) gli dà una mano e poi non vengono mai alternati, non ce la fanno più, i due sono alla frutta, fisicamente e mentalmente e non riescono più da soli a sostenere l’abulicità dei compagni, soffrono maledettamente e rischiano seriamente di fermarsi come Tomori.

Calabria è stato recuperato troppo in fretta, Hernandez non si è mai riposato, ma non lo hanno neanche fatto Kalulu e Tomori, Dest penso che possa andare bene come sostituto di Calabria, mentre Florenzi andrà a scadenza, Kjaer non credo che tornerà quello di prima, quindi serve qualcuno tipo Smolling o Devraj, per fare rifiatare i due centrali e poi il famoso terzino sinistro di riserva.

Capisco Maldini, che non può dire: “adesso Cardinale mi da 200 milioni e facciamo mercato” e che in un certo senso abbia ragione nel dire: “questa squadra è comunque dentro i suoi parametri" il problema (e lui lo sa) è che bisogna fare qualcosa e se non è il mercato (almeno due calciatori servono), bisogna convincere Pioli a cambiare il 4-2-3-1. 

mercoledì 25 gennaio 2023

Juventus, il titolo in borsa è in calo.

 

Ecco il vero motivo del contendere, è bastato l’annuncio di meno 15 punti in classifica, tradotto, la possibilità che la Juventus con questa penalizzazione in classifica, potrebbe non raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League, per vedere il titolo dei bianconeri in caduta a Piazza Affari del 5,1%, così come avrebbe fatto e forse più, la probabile notizia di un bilancio tale, da non permettere l’iscrizione della Juventus al campionato 2020-2021.

Quindi, “sistemare” i bilanci con probabili false notizie positive, avevano lo scopo di “salvare” il titolo da un calo in borsa e ottenendo invece l’effetto contrario, ovvero il rialzo della quotazione del titolo Juventus, da qui parte l’inchiesta Prisma e come dice l'avvocato Luis Vizzino, esperto di Diritto Sportivo e Professore A.C. presso l’Università degli Studi di Salerno, precisando con maggiore chiarezza tecnica i dettagli relativi alla penalizzazione della Juventus:

"La Juventus non è stata condannata per 'plusvalenze', ma a titolo di illecito amministrativo e per violazione dell'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, ossia per la violazione dei criteri di lealtà e correttezza. Ciò che le viene imputato è l'aver fatto 'plusvalenze fittizie' con la volontà, da ciò che si evince dalle intercettazioni, di sistemare problemi di bilancio".

Il Milan ha ribadito con forza, di non essere coinvolto nel processo e così dice l’avvocato: "Credo che il Milan sia assolutamente fuori da ogni tipo di coinvolgimento, anche perché il club rossonero negli ultimi anni ha adottato una strategia totalmente differente proprio per salvaguardare gli aspetti finanziari, riuscendo tra l’altro in pochissimo tempo a vincere meritatamente lo Scudetto”

Piuttosto si parla di altri club e tra questi si parla del Napoli e dell'affare Osimhen, sempre l’avvocato Vizzino: "Vedremo quello che succederà. Bisognerà capire se ci sono elementi tali da portare avanti questo procedimento e deferire il Napoli. Ricordiamo però che le plusvalenze maggiormente attenzionate sono quelle reiterate negli anni (il così detto” sistema Juve”). La continuità, infatti, potrebbe rappresentare un elemento (non il solo) fondamentale volto ad eludere problemi di bilancio”.

Come si possono regolamentare oggettivamente le plusvalenze?

"Dare un valore oggettivo ad un atleta è arduo. Le prestazioni sportive di un calciatore non sono ancorate ad un parametro fisso da un punto di vista giuridico".


Disastrosi, andate a lavorare.

A Roma doveva arrivare la risposta, contro la Lazio il Milan doveva capire, se il periodo negativo fosse passato, era una partita che valeva molto più dei punti messi in palio, Pioli aveva chiesto una reazione forte (per me non ha più la squadra in mano), ma non solo non ha avuto la risposta ai problemi che affliggono il suo gruppo, ma la situazione adesso per me è precipitata, non basta più affidarsi ai fedelissimi, per uscire oramai da una grande crisi.

Il momento negativo è tutto nei numeri, nelle ultime due partite nel giro di pochi giorni, ha incassato sette gol, senza realizzarne nemmeno uno, contro la Lazio, ne Provedel e ne Tatarusanu, hanno fatto per motivi diversi una parata, il laziale perché il Milan ha tirato in porta quai niente e mai nello specchio della porta, il milanista invece dei tiri nello specchio non ne ha preso uno, da cinque partite, i numeri evidenziano il crollo della squadra.

Se con i fedelissimi si ottengono questi risultati, in ordine tecnico e numerico, vuol dire che è il momento di abbandonare i fedelissimi o farsi da parte, Pioli non ha capito che a questo punto per come stanno le cose, è la stessissima cosa perdere 7 a 0 con i giovani (riserve) o 4 a 0 con i veterani, Tatarusanu è imbarazzante, per me ha la responsabilità su tutti gli 11 o 12 gol subiti nelle ultime cinque partite e anche oltre, denota una scarsa reattività ed è pure goffo nel cercare di impattare il pallone, il problema chiaramente è anche chi lo fa giocare ancora.

Se vi ricordate, lo stesso problema lo abbiamo avuto con Diego Lopez, un grande uomo e un grande allenatore come Mihajlovic, ha preferito giocarsi con coraggio la panchina e mettere in campo un ragazzino di 16 anni e poi si è visto che non era peggiore del portiere del Real Madrid, voglio in porta Vasques, in attesa che torni Maignan.

Pioli non è più difendibile, ha la piena responsabilità di quanto sta avvedendo in campo, con una squadra costantemente spaccata in due e in balia fisica e mentale degli avversari, l’unico lucido è lui, ma non ha il coraggio di cambiare nulla e sta trascinando il Milan in un buco nero molto pericoloso, non si possono più sentire le sue dichiarazioni, “la squadra è forte e lavora bene”, è chiaro che non è così, la cosa va avanti da luglio, quando pensa di rimettere le cose a posto.

lunedì 23 gennaio 2023

Gli Juventini capisco solo quello che vogliono capire.

Partiamo intanto da un fatto incontrovertibile, il fatto è quello che nessuno ha letto le motivazioni, eppure, tutti sanno che la punizione inflitta alla Juventus è iniqua, sulla base di che cosa non lo so, forse perché la Juventus è sempre innocente a prescindere, grandissimi avvocati di diritto sportivo, in coro hanno detto, che per arrivare ad aggravare la pena, vuol dire che ci sono tanti e tali elementi, che hanno portato la procura federale all’inasprimento, quindi prima di considerare “sproporzionata” o “iniqua” la pena, che intanto è un’ammissione di colpevolezza, bisogna leggere cosa ha in mano la procura federale.

Capisco i tifosi, a cui chiaramente non fa piacere, ma se questo gli ha permesso di vincere rispetto ad  altri, se ne devono fare una ragione e non capisco chi vorrebbero ritirare la squadra (non so chi penalizzerebbero se non loro) e magari farsi finalmente la superlega o chi vorrebbe disdire l’abbonamento a DAZN, come se il calcio intero vivesse dei soldi degli abbonati Juventini, capisco i dirigenti che devono per forza di cose fare ricorso, ma non capisco invece quelli che dicono: “se la prendono sempre e solo con la Juventus”.

Premesso che a me l’arroganza della Juventus, che ha avuto la massima espressione in Andrea Agnelli non piace, però tutto questo mi dispiace, intanto perché è una squadra italiana e perché la Juventus è quotata in borsa, pubblicare la notizia (falsa) degli stipendi, che “scivolano” nel bilancio successivo e che a quanto pare non è vero, ma vengono pagati in nero, non si può fare, perché alterano il mercato azionario.

Non si può fare nemmeno, firmare “pizzini” con Ronaldo, che poi non figurano in bilancio, non si può fare sostenere esami fasulli a Suarez, non si può fare la superlega, non si possono ostentare gli scudetti revocati, non si possono fare chili di plusvalenze fasulle e poi vantarsene pure per telefono, quindi non è che ce l’hanno solo e sempre con la Juventus, caso mai è sempre e solo la Juventus che ne combina di ogni.

Comunque, questi sono discorsi che lasciano il tempo che trovano, la Juventus è sempre stata “tutelata”, tutte le “marachelle” sono state sempre coperte, poi quando ci si mette qualcuno di traverso, i nodi vengono al pettine tutti insieme e come dicono a Roma, poi so cazzi, il qualcuno che si è messo di traverso in questo caso è stata la guardia di finanza e a questo punto la procura federale non ha potuto più “coprirla”, non ha potuto più trovare scuse e ha dovuto riaprire il filone plusvalenze.

Più seriamente invece, adesso si sono aperte tante piccole porte, che fino ad oggi erano state tenute accostate, l’UEFA tra le tante cose, sta vagliando anche le plusvalenze sulle operazioni con Barcellona e Manchester City e comunque la stangata della Corte federale alla Juventus, i -15 punti non sono per le plusvalenze, ma per il sistema che ha messo in piedi, per sistemare i bilanci ed avere una maggiore possibilità di spesa, al fine di risultare sempre la più forte e la più vincente di tutti.

Certo che se il Procuratore federale ha chiesto 9 punti di penalizzazione e poi sono diventati 15, un motivo di certo ci sarà e mi piace ricordare, che fra l’altro 15 punti sono il massimo della penalizzazione prevista, prima di passare a retrocessioni o/e a radiazioni, io intanto dividerei l'inchiesta Prisma e il caso plusvalenze, poi, credo che questo sia la punta dell’iceberg, di un calcio italiano malato e che si promette sempre di riformarsi e poi non si riforma mai.

È un altro momento difficile del calcio italiano, ma se vogliamo è un momento un po' lungo, perché dal 2006 non si è cambiato registro, ma si è tornati piano piano a fare gli arroganti e a combinare cose, non proprio lecite, messe come la polvere sotto il tappetto, dai presidenti della federazione che si sono succeduti.

Dobbiamo, devono capire che il calcio italiano non può sostenere il confronto con quello inglese e che si può fare calcio anche in maniera diversa, come sta facendo il Milan, come sta facendo il Napoli, che lascia andare via Donnarumma o Insigne senza accettare compromessi, per fare le cose con i conti in regola e con i bilanci sani.

Cambiando discorso, come Pioli, che non riesce ad accettare il fatto, che questo suo modulo scoperto per caso, non è il modulo perfetto per eccellenza e che ce ne sono altri che si possono utilizzare, ognuno diverso in funzione dei calciatori che si hanno a disposizione, dice sempre che sta valutando la possibilità di cambiare modulo, di passare dal 4-2-3-1 al 4-3-3 e poi alla fine siccome più di questo non sa fare, non cambia mai, anche se forse il solo cambio di modulo non può bastare per uscire dal momento difficile.

Al Milan serve recuperare serenità, certezze e autostima, come dice uno degli allenatori più grandi al mondo (Sacchi), Pioli non deve avere paura, si deve rinnovare e si deve sperimentare, specialmente adesso che deve tirare fuori il Milan dalle difficoltà, chi non è in condizione psico-fisiche accettabili, deve restare fuori per “ritrovarsi”, Pioli deve avere in coraggio di far giocare i nuovi e questi giorni sono stati molto intensi per tutti, per fare l’analisi del momento rossonero.

Tutti sono chiamati a fare autocritica e assumersi le proprie responsabilità, la proprietà che potrebbe aprire un po' il portafogli, la dirigenza sportiva che potrebbe rimediare in qualche modo agli errori di mercato commessi, Pioli che non ha saputo gestire il post scudetto, lo staff fisico-atletico che ha troppi infortunati e naturalmente i giocatori, a mio avviso appagati e nessuno che ha reso al massimo, come era successo invece lo scorso campionato. 

domenica 22 gennaio 2023

La squadra è irriconoscibile.

Il Milan deve tornare a essere quello che era, perché quello di questa stagione non gioca bene, non lotta, non corre, non si aiuta, non ha più leader in campo, prende gol in contropiede, prende gol in maniera incredibile, la difesa è sempre in affanno, in buona sostanza il Milan campione d’Italia lo abbiamo perso, sarà colpa del mercato, sarà colpa dei preparatori, sarà colpa di chi vogliamo, ma Pioli deve trovare un piano B, perché a parte le amichevoli invernali e questa settimana, il Milan gioca male da agosto.

Il piano B c'è e lo conosce pure Pioli e non parlo della difesa a 3, continuando così il Milan rischia veramente di non entrare tra le prime quattro, oramai il primo posto è andato e il secondo posto se lo deve giocare con Juventus e Inter, il Milan deve stare molto attento, perché dietro Roma e Lazio sono in agguato, i rossoneri hanno un livello fisico imbarazzante, oggi il Milan che aveva come sua più grande prerogativa la corsa è irriconoscibile.

Ha perso quella solidità difensiva e quella compattezza che erano state decisive nella seconda parte della scorsa stagione per arrivare allo scudetto, il Milan subisce tante (troppe) reti e per me il cambio tattico è indispensabile, è una squadra che non è al top dal punto di vista fisico e né tanto meno da quello mentale, le due cose non sono asettiche, senza la testa non si muovono le gambe e il Milan deve ritrovare in fretta la brillantezza perduta, ma nel frattempo potrebbe e dovrebbe apportare quella novità tattica, per avere in campo una squadra più equilibrata e che lascia meno spazi agli avversari.

Il 4-2-3-1 è stata l’ancora di salvezza per Pioli che rischiava l’esonero, ma per me è servito solo al primo anno, con quei giocatori che aveva allora, poi, sempre per conto mio, è diventata una forzatura e ne parlo da più di un anno, se lo scudetto è arrivato è stato solo perché questo modulo era camuffato nel 4-3-3, con Kessie falso trequartista, questo modulo quest’anno e in particolare in questo momento, non serve più, perché non è in grado di sostenere i quattro giocatori offensivi.

Lodiamo il Napoli per il mercato perfetto (che culo), per il suo gioco (ha l’allenatore che doveva allenare il Milan in vece di Pioli), ma ci dimentichiamo che Spalletti non usa formule tattiche scaramantiche, mette il modulo a disposizione dei giocatori, è lui l’inventore del 4-2-3-1 a Roma, nella Roma di Totti unico terminale offensivo alla Giroud, ma ora non ha più quei giocatori, ne ha altri e gioca splendidamente con il 4-3-3 ed è ampiamente in testa alla classifica, perché i moduli si adattano ai giocatori che si hanno e non al contrario come fa Pioli. 

In fin dei conti non è vergogna giocare con un centrocampista in più, la soluzione potrebbe essere quella di inserire un giocatore più fisico di Diaz o di De Keteleare, ma non come trequartista centrale, ma in mediana, dove serve maggiore densità e superiorità numerica, a protezione della difesa, Pioli deve mettere in campo uno tra Pobega e Vranckx, per dare maggiore fisicità e maggiore copertura in fase di non possesso, questo forse aiuterebbe il Milan a ritrovare l’atteggiamento diverso, da quello di adesso e una condizione psico-fisica migliore, facciamoli giocare e poi se il mercato è stato “fallimentare”. 

Sono sicuro che il cambio tattico auspicato, ci tirerebbe fuori da un momento molto difficile e rivaluterebbe il mercato, perché la difesa era stata la chiave per la conquista dello scudetto e adesso sta venendo meno, la squadra non c’è più, non ci si può continuare a presentare così, a impegno importanti come la supercoppa, Tomori è in un momento psico-fisico difficile, bisogna avere il coraggio di lasciarlo “resettare” con calma e cercare risposte nuove, come è stato allora quando lo abbiamo acquistato sconosciuto e riserva nel Chelsea.

Quest’estate la difesa rossonera si è rinforzata negli ultimi giorni, con l'arrivo a Milanello di Thiaw: 21 anni compiuti, come Tomori all’ora, proveniente dallo Schalke 04, che non è sicuramente una squadra di un campionato anonimo, nonostante la giovane età è un punto di riferimento della Germania Under-21, perché non provare a far rifiatare Tomori con il tedesco? un difensore centrale con caratteristiche totalmente nuove e diverse rispetto a quelle presenti in rosa in questo momento, viste fra l’altro le buone prestazioni fatte, in quegli scampoli di partita in cui è stato impiegato.

Anche Tomori era un oggetto misterioso e sarebbe rimasto tale se non avesse giocato, tanto oggi credo che Il Milan non abbia troppo da perdere, prendere 9 gol in cinque partite con Tomori o con Thiaw cosa cambia? Adesso Tomori non è che tutto ad un tratto è diventato scarso, ha bisogno di riposare un poco, di alternarsi con qualcuno, sono d’accordo che Kalulu e Thiaw insieme sono una coppia troppo giovane, ma chi lo sa, se loro a quell’età non hanno più fame di altri. 

giovedì 19 gennaio 2023

Uno stadio per due.

 

Il nuovo stadio di Milan e Inter trova un altro ostacolo, il vincolo storico paesaggistico, che non permette un suo abbattimento, il Comune di Milano nella persona del sindaco Sala, e riuscito a trovare l'appiglio giusto per non demolire San Siro e dare la colpa a qualcun altro, si è capito fin da subito che uno stadio nuovo a Milano non lo vogliono fare e quindi tanto vale non indugiare ancora e andare altrove, Milan e Inter hanno il progetto sul tavolo da oltre tre anni e che ancora non trova l’avvio della sua costruzione, a causa delle lungaggini burocratiche e della mancanza di volontà di qualcuno.

A parte il fatto che per me a Inter e Milan, uno stadio in due non può bastare, viste le difficoltà economiche dell’Inter e burocratiche dell’amministrazione comunale milanese, i due club meneghini si sono accordati di volerlo fase insieme, continuando ad alimentare una rarità nel calcio europeo che conta, a Barcellona, a Manchester, a Madrid, ogni squadra ha il suo impianto, addirittura a Londra le squadre sono 4 e hanno 4 impianti.

Chiaramente le ragioni sono principalmente finanziarie, Milan e Inter insieme hanno una disponibilità economica più ampia da sfruttare, per un'opera edilizia che ha dei costi molto alti, il progetto della Cattedrale, che ora rischia di non essere realizzata a causa del vincolo, costerebbe 600 milioni di euro e forse neanche Cardinale da solo potrebbe realizzarlo, per tanto anche nel piano B a Sesto San Giovanni, è difficile che i due club si possano separare, però secondo me il Milan deve magari ridurre la fastosità del progetto e farne uno da solo a Sesto San Giovanni e partire, se no i rossoneri lo stadio non lo faranno mai.

Il Milan a Riyad doveva tornare a essere il Milan, doveva vincere la Supercoppa, perché vincere un trofeo e dopo una settimana infernale, sarebbe stato veramente importante, ma doveva cambiare l’atteggiamento, l’attenzione e la lucidità in campo, la cattiveria sotto porta e nella fase difensiva, ma anche l’equilibrio tattico che quest’anno non c’è mai stato.

L’anno scorso si è trovato maggiore solidità e stabilità, quando è stato messo un mediano nel ruolo di trequartista, dando più sostanza al centrocampo e rendendo la squadra più compatta, quindi Pioli cosa aspetta a passare al 4-3-3, con Pobega o Vranchx, senza Diaz e De Kateleare, non trovo negativo il mercato del Milan di questa estate, in Italia sono arrivati giocatori molto giovani, qualcuno non ha fatto molto bene, per me il Milan non ha sbagliato mercato, ma per vederne i frutti ha bisogno di tempo e di un altro modulo tattico.

A Riyad è stato tutto troppo facile per l’Inter, il Milan campione d’Italia non esiste più, il gioco e la corsa sono in deficit paurosi, ha perso tutte le sue certezze, troppi errori, poca applicazione, una brutta sconfitta, che fa saltare anche il terzo obiettivo, adesso resta solo la Champions, ma in queste condizioni sarebbe un miracolo se passassimo il turno, l'Inter vince meritatamente la Supercoppa, contro un Milan che non è mai entrato in partita.

Questa squadra prima giocava male, poi si è persa negli ultimi minuti, adesso ha perso gambe e testa e pensare che sono tornati da un lungo periodo di sosta, che doveva servire a resettare tutto e invece ha sortito l’effetto contrario, il Milan non c’è più e questa partita ne è la prova, contro un Inter che non ha fatto sfracelli, adesso serve una profonda riflessione, ammesso che non l’abbiano già fatta, perché il solo “lavoro” adesso non serve più.

Il Milan ha perso anche fiducia ed entusiasmo, è questo il momento del Milan e senza mezzi termini, per me Pioli ha perso il Milan, la difesa si conferma in grandissima difficoltà, nelle 5 partite disputate nel 2023, ha subito 9 gol e subiti tutti da Tatarusanu, per me non sono solo problemi di testa e poi tutti? La squadra è sconclusionata e clamorosamente vengono a mancare i big, Theo e Leao non possono giocare con questa superficialità.

Il derby di Riad ha detto molto di più di quello che si è visto e che può sembrare, il primo bilancio della stagione dice di un deficit allarmante, mettiamo pure il caso che il mercato è stato fallimentare, ma il rendimento di Theo, Leao ed altri, dipende dal mercato disastroso, o per altro? Vero che si sente la mancanza di Kessiè, ma Pioli perché si ostina a giocare sempre con lo stesso modulo e non dà spazio a Vranchx, come aveva fatto con Kalulu quando si è infortunato Kjaer?

Può essere, anzi sicuramente lo è, che la fase difensiva ha perso con gli stessi interpreti, aggressività e precisione nelle chiusure perché manca Kessie, ma se un altro Kessie non c’è, si gioca con un altro modulo e con altri giocatori, quello invece di cui non si parla o meglio si parla poco, sono gli infortuni, questi si che poi si intrecciano con il mercato, ma il fatto importante su cui focalizzarsi, è che il Milan ha smarrito il gioco, lo smalto, la determinazione e la condizione fisica, il Milan non corre più e tutte queste cose, non hanno niente a che vedere con il mercato.

martedì 17 gennaio 2023

Stavolta by-by scudetto

Ho sentito molte critiche per i due ritiri in 15 giorni, quello dopo Eindhoven e quello dopo il Torino, fatti dal Milan su richiesta di Pioli, per uno che al Milan non ne ha fatti mai o quasi, anche perché forse non ce n’è mai stato bisogno, è chiaro che c'è qualcosa che non va, ce ne siamo accorti noi che siamo all’esterno, figuriamoci chi ci vive dentro tutti i giorni.

In queste tre partite, la faccia di Pioli era tutto un programma, io non lo avevo mai visto così significativo in volto e credetemi, dopo 40 anni che faccio l’allenatore, di espressioni che trattengono la rabbia me ne intendo, non so se con questi ritiri punitivi si possa risolvere qualcosa, però in questa squadra manca la fame, l’attenzione, la concentrazione e forse si è pure inclinato (perso) il rapporto con Pioli.

Tutte le responsabilità sono dei giocatori, possiamo disquisire sulla difesa a tre o sul modulo, ma sono loro che vanno in campo, che guadagno un sacco di soldi e che ne pretendono sempre più, per la maggior parte di loro, senza mai dimostrare nulla, troppi colpi di tacco, troppe disattenzioni, troppi errori tecnici, troppi atteggiamenti di sazietà.

La certezza che qualcosa non va e che dopo il ritiro post Eindhoven, sono arrivate le due migliori partite della stagione, contiene un significato, stavolta contro il Lecce non è successo, vuol dire che siamo arrivati ad un punto di rottura, un po' alla stessa situazione che si è verificata a Napoli con Ancelotti, non vorrei che si sia creata la stessa situazione al Milan.

Adesso i protagonisti sono i giocatori, con l’appoggio dei procuratori fanno quello che vogliono, l’allenatore purtroppo deve subire le situazioni, cercando magari di gestirle al meglio, le situazioni che ci sono adesso al Milan, costringono Pioli a questi ritiri per ricompattare il gruppo e i rinnovi così complessi, per me sono la causa principale.

Troppo nervosismo, troppi vaffanculo a Tatarusanu e Leao, per motivi differenze e che comunque testimoniano la mancanza di tranquillità e la disgregazione del gruppo, anche Tonali in tempi non sospetti, l’ha “denunciato”, il Napoli è “rifiorito”, nel momento in cui ha abbandonato “i sazi”: Koulibaly, Insigne e Mertens, è chiaro che senza un mercato di ricambio di un certo tipo, non si va da nessuna parte, ma non so se basterebbe un assegno di Cardinale a mettere le cose a posto.

Il problema di quei 10 minuti con Salernitana e Roma, per non parlare di Torino e Lecce, è un problema serio e va affrontato, si continua a dare la colpa al mercato, però io dico, che se non giocano è possibile che non siano capaci, ma se non giocano, non può essere loro la colpa di tante prestazioni indecenti, mettiamoci in testa che al Milan, prima dei risultati viene la sostenibilità, quindi il Milan non può buttare via 70/80 milioni per Vlahovic, che mi pare non abbia risolto i problemi della Juventus e nemmeno Correa quelli dell’Inter.

Vero è che la società incassa tra commerciale, marketing e botteghino un sacco di soldi, ma il budget per gli acquisti resta sempre risicato, perché bisogna aggiustare i danni fatti dalle precedenti gestioni, in fondo il Napoli sta seguendo la stessa linea del Milan, non aveva debiti e ha avuto un colpo di culo, perché ha preso degli sconosciuti, ancora più sconosciuti dei nostri e gli è andata bene, ma solo perché questi giocano.

A Lecce sicuramente mi aspettavo un’altra squadra, una squadra con più determinazione e invece si è visto l'esatto contrario, il Milan anche negli scorsi anni ha avuto problemi d’infortunio e riserve non all’altezza, ma la grinta, la determinazione, l’attenzione non è mai mancata, a Lecce poi è stato il colmo, un approccio inaccettabile, gravi disattenzioni generali, l'ennesimo gol subito di testa, passaggi sbagliati, una squadra che scende in campo priva di orgoglio, è perché attraversa un'evidente crisi con la guida tecnica ed è un gravissimo problema.

Sembra proprio che qualcosa si sia rotto, la squadra è tornata indietro e non è questione di responsabilità di uno o dell’altro, serve ritrovare unità d’intendi, umiltà e fame, ma adesso non so se Pioli è ancora quello giusto o se servirà di nuovo la presenza costante di Ibra, per salvare la stagione e poi individuare (come ha fatto il Napoli) quali sono le scelte giuste da fare, per riportare umiltà, orgoglio, fame e attributi.

Ma già da adesso occorre una “tregua”, perché bisogna fare molto meglio, che qualcosa non va, si vede pure dalla sostituzione di Theo, non era mai successo da quando è al Milan, che uscisse così presto dal campo per scelta tecnica.

Sul mercato la società si è già espressa, io spero che si tratti delle solite schermaglie e che poi alla fine un saldo di fine stagione lo portiamo a casa, vero è che si stanno recuperando dei giocatori, però qualcosa per reparto serve e serve anche sfoltire, chi non gioca rompe lo spogliatoio anche se guadagna bene, il Milan è tornato ai vertici e non è importante che vinca lo scudetto tutti gli anni, ma che resti ad alti livelli tutti gli anni.

Tra quelli che non giocano mai c’è Adli, dopo gli attestati di fiducia e stima, però non ha giocato lo stesso neanche un minuto, lui è penalizzato perché nel suo ruolo c'è grande concorrenza, pertanto il Milan potrebbe mandarlo a giocare, l’altro che non vede mai il campo è Bakayoko, per al Milan scatta l'obbligo di riscatto, se raggiunge un certo numero di presenze, pertanto Bakayoko sta provando a rescindere con il Chelsea, in modo da liberarsi dai londinesi e dai rossoneri, per andare a giocare. 

domenica 15 gennaio 2023

Vittoria meritatissima del Toro, ma se vinceva il Milan era meritatissima anche per loro.

 

“Cominciamo dallo scadimento della concentrazione negli ultimi 10/15 minuti finali, la difesa a tre come unico modulo alternativo ad un oramai obsoleto 4-2-3-1, 4 gol su 4 tiri in 3 partite e il perché giochino sempre gli stessi, questi 4 indizi sono la prova, che c'è qualcosa che non va, a cominciare che il Milan non ha più la fame degli anni scorsi e di conseguenza non ha più la stessa attenzione e la stessa concentrazione”.

Come detto i problemi ci sono, perché perdere due punti in 10 minuti con la Roma, essere eliminato vergognosamente dal Torino in coppa Italia e organizzare qualche ritiro di “contemplazione”, è chiaro che le cose non vanno bene, ma è altrettanto chiaro che il mercato non è fallimentare e fatto da gente incompetente.

Il Milan è secondo in classifica con 37 punti, lo scorso anno allo stesso punto del campionato, era sempre secondo e aveva 39 punti (mancano i due punti della Roma), dietro all’Inter 40, quello che fa specie quest’anno è che il Napoli sta facendo un campionato stellare, ha 7 punti in più dell’Inter prima in classifica lo scorso anno e che aveva vinto lo scudetto, certo questo non ci può e non ci deve confortare, così come non giustifica certe prestazioni così orribili dei titolari e comunque, dov'è il fallimento del mercato?.

Il Milan quest’anno non ha giocato bene, proprio perché i nuovi acquisti non hanno inciso, quindi vuol dire, che è la stessa squadra campione d’Italia che gioca male, è la stessa squadra che nonostante i vice campioni del mondo in squadra, è troppo “tronfia”, non ha più quella “fame”, tanto da non riuscire a mantenere la concentrazione e la determinazione nei minuti finali, caratteristica invece fondamentale lo scorso anno, per vincere le partite all’ultimo istante.

Giochiamo senza portiere, perché Tatarusanu si limita alla normale amministrazione, per il resto ha preso 4 tiri in porta e 4 gol, mancano le parate fuori dal comune e la sicurezza che infondeva al reparto Maignan, io senza per questo bruciarlo, darei fiducia a Vasquez, come ha fatto il vecchio e caro Mihajlovic con Donnarumma.

Giochiamo senza la fascia destra e neanche qua è colpa del mercato, si sono infortunati tutti insieme: Calabria, Florenzi, Salemaekers, Messias, eppure senza migliorarci su questo settore e con tante assenze, il Milan ha gli stessi punti dello scorso anno, caso mai è la coppia Kalulu-Tomori che non è quella della passata stagione, eppure abbiamo quasi gli stessi punti dell’anno scorso.

Dobbiamo ritrovare l’umiltà persa, il sacrificio, la determinazione, giocare con un più comune 4-3-3 ed evitare improponibili difese a 3, che poi tutto a torno hanno giocatori con caratteristiche non adatte a questo tipo di gioco, per evitare questi finali da incubo ed è chiaro che bruciano i punti persi con la Cremonese e con la Roma, ma non sono stati persi per il pessimo mercato fatto da Maldini e Massara.

Nella serata strana di coppa Italia, Pioli e il Milan hanno messo dentro un undici iniziale pieno zeppo di riserve (non all’altezza per tanti) e con gente anche fuori ruolo, per preservare i titolari per la partita di Lecce, questo Milan 2, ha fatto il suo dovere, contro un avversario ostico al massimo, per un’ora era riuscito a non fare tirare i granata e a rendersi pericolo in 3 o 4 occasioni, più o meno come fa la squadra titolare in tutte le partite.

È stata proprio la squadra titolare invece, entrata in massa dopo un’ora di gioco, a macchiarsi dell’orribile partita e dell’eliminazione, questi giocatori entrati nella seconda parte, non sono stati comprati nel mercato fallimentare di Maldini e Massara, i titolari campioni d’Italia e tra le migliori 16 squadre europee, hanno commesso tanti errori sul gol in contropiede, fatto dal Torino nel secondo tempo supplementare, cioè, quando questi signori giocavano insieme da 50 minuti ed erano sopra di un uomo al minuto 70, per l'espulsione di Djidji.

Quindi non si tratta di mercato fallimentare, ma di atteggiamento e di tante scelte infelici, tecniche e tattiche, se no altrimenti, significa mettere la polvere sotto il tappeto, il Milan è stato anche sfortunato con il palo colpito da De Ketelaere, il Torino è stato basso per tutta la partita, è vero che non ha rinunciato a giocare e che ha avuto varie occasioni, ma non è vero come dice Cairo che hanno strameritato.

Il Torino si è difeso in modo ordinatissimo, è stato in 10 per metà ripresa e durante entrambi i tempi supplementari, il Milan non ha giocato bene, ha avuto poca precisione, poca lucidità, ma è stato abbastanza pericolo, lo testimoniano un palo e le decine di parate decisive del portiere torinista, se una di queste palle fosse entrata, il Milan si che avrebbe strameritato, mettendo possibilmente la polvere sotto il tappeto.