domenica 31 gennaio 2021

Caro Ibra ti scrivo…

… così non li batti più, sperando che questa mia missiva arrivi allo svedese, perché alla fine ci è andata di lusso, grazie a Rebic che è stato bravissimo nel partire fuori dall’area e attaccare con decisione la respinta del portiere, perché sbloccare la partita quasi subito era di fondamentale importanza, così come la vittoria dopo la due sconfitte consecutive, spero che non si presenti più dal dischetto, se non è proprio indispensabile e che se ne faccia una ragione.

Il Milan più che a una reazione tecnica, perché quella contro l’Inter c’è stata, aveva bisogno di riprendere a fare punti e siccome lo scudetto si vince battendo le piccole, questi 3 punti che Theo stava mettendo in discussione e alla luce dei risultati di Inter e Juventus, sono stati punti pesanti, ma per tenere vivo il sogno, dobbiamo vincere anche le prossime 2 partite prima del derby, considerato che sulla carta Crotone e Spezia rappresentano due “piccole”.

Hernandez, prima del dribbling azzardato che poi ha rimesso in partita il Bologna, anche nelle partite precedenti è stato molto superficiale, specialmente nella fase difensiva, ecco perché avrei voluto che il Milan prendesse un altro terzino sinistro, per mandarlo in campo quando c’è bisogno di più attenzione difensiva e Theo non è più tanto lucido.

Mi dispiace che abbiamo avuto altri due rigori a favore, che poi alla fine ci hanno permesso di vincere la partita, perché ora ci saranno le solite e inevitabili polemiche, purtroppo sarà difficile far capire a questi ottusi, che i rigori ci sono tutti e che il Milan li prende perché riempie l’area molto di più degli anni scorsi, dico, sicuramente Leao sul fallo che gli hanno fatto non avrebbe segnato e non avrebbe segnato neanche Ibra, ma è colpa nostra se gli altri non riescono a contenerci e si fanno prendere dal panico?

14 rigori “solari” per regolamento, 18 pali e un Calabria che fa almeno un tiro in porta a partita da dentro l’area, danno il senso della quantità di quanto attacca il Milan e di conseguenza della percentuale di rigori che determina, comunque, vogliono dire che stiamo rubando un primo posto meritatissimo? Facciano pure, noi ancora scudetti di “cartone” non ne abbiamo vinti e nemmeno con i gol annullati a Muntari, perché l’epopea Juventus è nata da quella precisa occasione.

Il Milan contro il Bologna ha effettuato otto tiri nello specchio della porta solo nel primo tempo e non accadeva dall'ottobre 2010 contro il Parma, in questo caso la matematica ci viene in aiuto per giustificare come mai tanti rigori, perché in questi 10 anni, dall’ultimo scudetto da oggi, non eravamo stati così presenti in area e

Skorupski 7,5 in pagella, tiene in piedi il Bologna con almeno quattro interventi formidabili, respinge il rigore a Ibrahimovic e si trova a salvare la porta in diverse altre occasioni.

La vittoria sul Bologna è stata un po' sofferta nel finale, ma è stata una vittoria meritata e importantissima, per ribadire che il Milan c’è, mancano oramai poche ore alla chiusura del mercato e non dovrebbero esserci ulteriori operazioni, tranne un improbabile arrivo di un vice Hernandez dell’ultimo minuto o le uscite di chi gioca pochissimo (Daniel Maldini, Hauge e Krunic), quindi nonostante tutto il Milan continua a essere vigile sulle opportunità che si possono presentare.

Torno ancora un attimo sulla questione bilanci, perché il progetto da portare a termine in 3/5 anni, non prevede solo il rilancio tecnico del Milan, ma anche quello economico, su quello tecnico i tempi si stanno rispettando e quello economico nonostante tutto pure, gli ultimi due bilanci si sono chiusi in entrambi i casi, con un disavanzo in rosso, rispettivamente di 145 e 194 milioni di euro.

Tornando al discorso di essere uno dei club messi meglio in Europa, ci si chiede come è possibile avendo accumulato perdite per 340 milioni complessivi in due anni, che il Milan va bene anche economicamente, perché Elliott da due anni a questa parte, ha scelto diversamente dalle altre società, di finanziare direttamente il Milan senza ricorrere a prestiti, garanzie o obbligazioni, coprendo le perdite con fondi propri per garantire l’operatività.

L’organico del Milan è composto da elementi giovani e poco conosciuti, è costato 198 milioni e ora ne vale 297 in più, che è un record per la serie A (un altro record) e lo stesso discorso vale per il monte ingaggi, giusto per fare un esempio: la Juventus raggiunge 236 milioni (Ronaldo compreso), l’Inter 150 milioni, mentre il Milan si attesta a 90 milioni, anche dopo il mercato invernale.

In Europa dopo gli anni del declino di Berlusconi e l’infelice parentesi cinese, il Milan era precipitato nelle ultime posizioni della classifica, che ogni anno la società di consulenza Deloitte, fornisce sui fatturati delle società dei cinque principali campionati, ora il Milan sta recuperando posizioni, è ancora lontano dai primi posti a cui eravamo abituati, ma si trova già al trentesimo posto.

Tutto questo potrà essere migliorabile, con una eventuale qualificazione in Champions, con l’avvio del progetto dello stadio, con il ritorno delle sponsorizzazioni e anche con il basso monte ingaggi dei giocatori, anche se con i nuovi eventuali rinnovi di Donnarumma, Romagnoli e Calhanoglu, qualcosa in più chiaramente incideranno. 

sabato 30 gennaio 2021

Il Milan c’è, anche dopo la batosta con l’Atalanta.

Archiviato almeno per me il teatrino Ibra-Lukaku, torno a parlare di calcio e della sconfitta del Milan contro l'Inter, tutti aspettavamo la reazione della squadra dopo la sconfitta con l'Atalanta, ma anche se non ero particolarmente preoccupato, almeno io mi sono tranquillizzato.

Ho rivisto il Milan che conoscevo, quello che gioca a calcio e che non è andato in difficoltà, nonostante le continue indisposizioni e fino all’espulsione di Ibra, un Milan che non ha demeritato e che poteva passare anche il turno, in 11 contro 11 o meglio in 10 contro 10 perché a fine primo tempo dovevano andare fuori, sia Ibra che Lukaku, il Milan non avrebbe preso il rigore e comunque, non c’era la punizione su Lautaro.

Se non l’avessimo vinta, saremmo andati ai tempi supplementari e ai rigori, comunque non sono dispiaciuto più di tanto per l'eliminazione, un’altra mezz’ora di gioco, con i giocatori spremuti fino all’osso, non sarebbe stato il massimo, tanto poi saremmo usciti il turno successivo con la Juventus, tanto quelli un modo per farci uscire lo trovano sempre, certo un obiettivo se n’è andato, però il Milan dal punto di vista tecnico si è ritrovato.

Contro i cugini, il Milan ha dimostrato di avere ancora gamba, perdendo la partita solo per due palle inattive e per giunta imparabili, rispetto all’Atalanta comunque è stato fatto un passo in avanti, ora bisognerà capire, cosa lascia quest’altra sconfitta, il Milan a Bologna quindi deve dimostrare, che non è l'inizio di una crisi e che le due sconfitte, sono state solo un inciampo di percorso.

A parte gli scherzi, comunque dispiace usciti da questa competizione, non vorrei fare la parte della volpe, che non arriva all’uva e dice che è aspra, mi consola però avere visto che possiamo ancora tenere testa al campionato, nonostante il momento delicato e complicato, il Bologna dovrà dirci se siamo in crisi oppure no, sarà fondamentale intanto fare i tre punti contro Bologna, Crotone e Spezia, prima della doppia sfida con la Stella Rossa e il derby in campionato.

Ricomincia il campionato e riparte con il girone di ritorno e il Milan deve cominciare subito con il piede giusto, cominciando a recuperare molti degli assenti, a Bologna si dovrebbe rivedere Bennacer dopo cinquanta giorni, Gabbia dovrebbe cominciare a inizio febbraio a lavorare con la squadra, mentre Calhanoglu dovrebbe negativizzarsi da un giorno all’altro, anche se in difesa abbiamo perso Kjaer per almeno due settimane.

A Bologna ci dovrebbe essere ancora Tomori, stavolta da titolare, contro l’Inter ed in inferiorità numerica, mi è sembrato che abbia fatto vedere buone cose e ha fatto una buona partita, entrando a freddo e senza nemmeno conoscere i compagni, ha dimostrato una buona aggressività, un’aggressività che dovrà essere “controllata”, perché qui non ci sono gli arbitri inglesi, è sembrato in ottima forma e può ritagliarsi lo spazio giusto e dare una mano alla squadra.

Tomori si è integrato subito, trovando un buon feeling con Romagnoli, che ha sofferto ma non ha commesso sbavature, i due centrali sono stati i migliori in campo, insieme all’ottimo Tatarusanu, artefice di una prestazione di livello, con al meno tre parate decisive e ha dato sicurezza a tutto il reparto difensivo.

Mancano pochi giorni alla conclusione del mercato invernale e il Milan è stato protagonista di questo mercato, sono arrivati Mandzukic, Tomori e Meitè e sono partiti Duarte, Musacchio, Colombo e Conti, facendo lo sforzo che il campionato richiedeva e potrebbe fare ancora meglio.

Se riuscisse in queste ultime ore che restano, a prendere anche un terzino sinistro riserva di Theo Hernandez, completerebbero al meglio la rosa e poi ci sarà tutto il tempo per valutare i prestiti e deciderne il riscatto, tanto che il Milan ha già avviato alcune trattative per la prossima estate, che potrebbero diventare concrete già la prossima settimana, quando i parametri zero potranno firmare per un altro club.

Il Milan è molto attento alle occasioni e proverà fino all'ultimo giorno a prendere un vice-Theo Hernandez, piace Vina del Palmeiras (costa circa 10 milioni), ma il terzino è impegnato nella finale di Coppa Libertadores e i tempi sono strettissimi, visto che il mercato chiude lunedì, possibile che possa andare in porto quest’estate e anche l’ex Lazaar è un’operazione complicata, perché il Newcastle non lo svincola senza un indennizzo, anche questa potrebbe essere un’operazione per l’estate.

In questi giorni invece è girata una voce suggestiva, quella della possibilità di arrivare a Douglas Costa, il 30enne esterno d’attacco, è attualmente in prestito dalla Juventus al Bayern Monaco, che non lo riscatterà a fine anno e sarebbe disposto a lasciarlo partire già a gennaio, si tratterebbe di un prestito fino a giugno, ma ci sarebbe l’ostacolo dei 6 milioni di ingaggio e che la Juventus non rinforzerebbe il Milan proprio quest’anno. 

martedì 26 gennaio 2021

Ora l'obiettivo è ripetersi, altri 43 punti.

Abbiamo fin qui tessuto le lodi dell’Atalanta e i meriti di Gasperini, però e non lo faccio con il senno del poi, ma avrei fatto giocare più dentro al campo Leao e Castillejo, così come quando sono entrati Rebic e Mandzukic, lo dico perché in coppa Italia contro l’Inter, proverei a sfidare i tre difensori interisti nell’uno contro uno, con Rebic, Ibrahimovic e Leao, perché Ibra se no resta un’altra volta da solo.

C’è da dire però che al di là della prestazione collettiva del Milan, Castillejo per vari motivi non incide mai nella partita, ha avuto l’ennesima chance, ma adesso sono tante le partite negative, Mandzukic non può giocare più di venti minuti, si vede che sta bene ma non ha forza nelle gambe, Leao fa 2/3 strappi a partita poi sparisce per il resto della gara e Hauge non è ancora pronto.

Ecco che la soluzione è secondo me una sola, quella di affiancare Ibra come sempre da Rebic, anche se da quando è tornato non ha ancora espresso tutto il suo potenziale ed è per tutta questa serie di motivi che è stato preso Mandzukic, l’altro ad affiancare lo svedese, a fare l’uno contro uno con i tre di difesa dell’Inter, sarà Saelemaekers.

Pioli sulla scelta di schierare Meitè sulla trequarti, come tutti gli allenatori ha detto che la rifarebbe, ma sa bene anche lui di mentire, parlando del fatto che non ha voluto snaturare la squadra in funzione degli avversari, ma noi sappiamo bene che se sei tu ad imporre il tuo il gioco è giusto così, ma se il gioco lo impongono gli avversari ti devi snaturate, ma devi sapere già cosa devi fare.

Non snaturarsi per adattarsi all’avversario è invece un segnale di debolezza, la mancanza di altre e diverse soluzioni, di altre “competenze” della squadra, vuol dire che come Conte, sa giocare solo in una maniera e comunque un allenatore deve saper fare gli aggiustamenti in corso d’opera, con gli stessi giocatori che sono in campo.

Questo per me è segno di forza e di completezza, specie se poi alla fine magari paga, fermo restando che Brahim Diaz da trequartista non lo preferisco nemmeno io, ma senza Calhanoglu il posto dev'essere suo, quindi mi aspetto che stavolta a disturbare Brozovic ci vada a giocare lo spagnolo.

Il Milan è stato irriconoscibile anche nei suoi uomini più importanti, Hernandez al di là della partita con l’Atalanta, in questo campionato alterna partire buone a partite apatiche e nel derby dovrà vedersela con Hakimi, Kessie è stato travolto dal ciclone Atalanta e dallo smarrimento del Milan, ma contro Senzi o Barella, tornerà il “presidente”, Ibrahimovic era troppo isolato, speriamo lo sia meno stavolta.

La partita in Coppa Italia sarà importante soprattutto per la testa, il Milan dovrà dimostrare di avere la maturità e la capacità di voltare subito pagina, come ha dimostrato in questo straordinario mezzo campionato, che lo vede in testa con 18 punti in più rispetto all’anno scorso e questo la società gli e lo sta riconoscendo, facendo una buonissima campagna di rafforzamento, con operazioni chirurgiche per guardare al futuro, con l’atteggiamento di grande squadra.

Per carità, non sono state fatte operazioni eclatanti, la difesa ha bisogno di forze fresche e di livello, non so se Tomori è il giusto erede di Kjaer, ma per affrontare la seconda parte d’Europa League, del campionato e della possibile futura Champions, Tomori o Simakan, rappresenta(no) sicuramente un livello tecnico e di esperienza internazionale, di gran lunga superiore rispetto a: Duarte, Gabbia, Kalulu e Musacchio.

A centrocampo Meitè non è un titolare, ma ci permette di avere un sostituto di Kessie e di cancellare l’emergenza a metà campo, dell’attacco ho già parlato, Mandzukic porta esperienza, disponibilità e in più l’abitudine a vincere, anche lui servirà nella seconda parte delle coppe e del campionato e non a sproposito c’è un’opzione per l’eventuale prossima Champions ed è la vera alternativa tecnica e spirituale a Ibrahimovic.

Ma il mercato del Milan non si ferma qui, adesso serve un laterale di sinistra per sostituire all'occorrenza Theo Hernandez e uno lo prenderanno comunque, meglio se fosse Junior Firpo e lo stanno aspettando, con il calciatore e con il Barcellona c’è già l’intesa, si tratta di un prestito con diritto di riscatto a 20 milioni, per il calciatore va bene, ma non vuole lasciare adesso la Spagna, toccherà quindi a Maldini convincerlo.

Se non dovesse arrivare Firpo, uno il Milan lo prende lo stesso per sei mesi o magari per il futuro, MMM (Maldini, Massara e Moncada) hanno in lista tre calciatori che scout e dirigenza conoscono bene, il primo dopo Firpo e Matias Vina (già trattato in passato e adesso al Palmeiras, solo che il valore è aumentato e per gennaio la trattativa è più complicata, rischia per tanto di essere rimandata eventualmente all'estate.

Poi c’è Iago dell'Augsburg, giocatore di scuola Internacional, gioca da più di un anno in Germania e poi c’è Nuno Mendes dello Sporting Club che piace pure al Napoli, questa sarebbe l’ultima operazione per poter competere fino alla fine in tutte le competizioni, ma poi c’è un mercato parallelo per preparare l’organico all’assalto dello scudetto per il prossimo anno e per fare bene anche in un’eventuale Champions 2021/22.

Non dimentichiamoci che al netto dei riscatti, anche il prossimo mercato estivo dovrà essere fatto, con operazioni a basso costo, Brahim Diaz è in prestito secco e dovrebbe tornare al Real Madrid, che non vuole lasciarlo andare e poi avrebbe un riscatto esorbitante, per uno che deve fare la riserva a Calhanoglu, un altro ad essere ceduto sarà Castillejo, già Saelemaekers non è un profilo da Champions, figuriamoci Samu che gli fa la riserva.

Il mio pensiero è che proveranno a prendere un calciatore dal profilo più internazionale e il 26enne spagnolo potrebbe essere ceduto per una cifra attorno ai 13 milioni e al suo posto potrebbe arrivare a parametro zero Florian Thauvin.

Il Milan lo segue già dalla scorsa estate e il calciatore ha ammesso questo interesse dicendosi onorato, il fantasista 28enne è in scadenza a giugno e continua a non voler rinnovare con il Marsiglia, che però non vorrebbe perderlo a zero e vorrebbe darlo via già a gennaio in cambio di un piccolo indennizzo, il giocatore ha altre idee, ma il Milan prima di chiudere la trattativa deve capire cosa succederà con i giocatori attualmente in organico, compreso i rinnovi di Calhanoglu, Donnarumma e Ibrahimovic. 

domenica 24 gennaio 2021

Atalanta: Chapeau

Il Milan corre, ma l’Atalanta sfreccia, si butta con coraggio su tutti i palloni e non ti fa giocare, non tocca mai la palla due volte, corrono tutti insieme a difendere e ad attaccare e poi hanno Ilicic che si diverte, l’Atalanta ha fatto una grandissima partita, la più bella prestazione di questo campionato, la prestazione dell’anno, il Milan ha subito una brutta sconfitta, è stato un piccolo Milan, ma lo è stato esclusivamente per merito dell’Atalanta.

Contro questa Atalanta, contro una squadra con questa concentrazione, con questa organizzazione, determinazione, corsa ed intensità, avrebbe perso chiunque e ora rientra prepotentemente anche lei nella lotta per lo scudetto, per il Milan è comunque una sconfitta relativamente indolore, visto che l’Inter non ne ha approfittato, credo che per il Milan nulla è perduto, dobbiamo resistere ancora un poco agli infortuni, perché le assenze di Romagnoli, Bennacer e Calhanoglu, sono pesanti.

Noi dobbiamo continuare a stare nel gruppo delle prime, meglio se in testa a questo gruppo, dobbiamo lottare per la Champions, quest’anno gli avversari per lo scudetto sono molte e sono altrettanto agguerrite quelle che lottano per un posto in Champions, sarà un girone di ritorno molto più difficile, ma la Champions deve essere il nostro principale obiettivo, senza però tralasciare la possibilità di vincere lo scudetto, noi quest’anno non abbiamo l’obbligo di vincerlo, ma dobbiamo provare a vincerlo, raggiungiamo gli 80 punti e poi faremo i conti.

Questa partita è andata malissimo, l’unica consolazione è il primo posto solitario in classifica, il titolo di campione d’inverno, che non accadeva da dieci anni, con questo titolo non ci facciamo nulla, ma significa che comunque sei primo con due punti di vantaggio sulla seconda e che se ripeti nella stessa maniera il girone di ritorno (86 punti), potrebbe arrivare l’altro titolo, quello di “campione d’Italia” e comunque sicuramente un posto in Champions.

E’ stata una serataccia, l’Atalanta ha reso il Milan irriconoscibile, adesso bisogna vedere come ne esce da questa sconfitta, io credo che i giovani sono oramai diventati grandi, proprio il fatto stesso di essere rimasti davanti a tutti e con due punti di vantaggio, non dovrebbe incidere nel morale,  certo questa sconfitta deve essere metabolizzata in fretta, passando il turno di coppa Italia proprio con l’Inter, una sconfitta anche con una buona prestazione, potrebbe essere una brutta botta.

Menomale che arriva subito una partita per ripartire, anche se non è una partita come tante, è il derby e c’è in palio il passaggio ai quarti di Coppa Italia e ora assume ancora più valore, spero che i ragazzi siano preoccupati il giusto per la sconfitta e che i grandi vecchi (Ibra, Kjaer e Mandzukic) sappiano gestire le emozioni di chi non è abituato a vincere, ad essere dentro a tante competizioni importanti.

Chiaramente se pur lodando il lavoro e gli sforzi di Pioli, non posso fare a meno di muovere due critiche contro di lui, la prima è che non è vero che siamo stati per un’ora dentro la partita, ci siamo stati 3 o 4 minuti e poi ci siamo difesi fino ad arrivare all’affanno e la seconda è che Meitè non poteva e non doveva giocare in quel ruolo, parto dalla seconda, apprezzabile l’idea di non mettere Diaz come sotto punta in mezzo a tutti quei giocatori fisici, anche perché abbiamo visto le sue difficoltà fisiche in quel ruolo, però io avrei messo Tonali in quel ruolo e Miete su Pessina.

Meitè trequartista era completamente fuori posto, Tonali li si sarebbe adattato meglio perché, poteva andava a pressare su De Roon e Freuler e una volta presa palla, poteva sicuramente impostarla meglio per Leao, Ibra e Castillejo, è stata una scelta diciamo giusta nell’intenzione, ma con il calciatore sbagliato, perché alla fine Meitè che fra l’altro è appena arrivato, è stato per tutto il tempo spaesato, invece su Pessina avrebbe avuto un punto di riferimento e un impatto sicuramente migliore di Tonali.

Questa che doveva essere la mossa vincente, invece ha messo il Milan in difficoltà ed è stato quello che ha cambiato da subito la gara, una cosa però è degna di nota, il Milan ha ricominciato a perdere e male con le big (Juventus e Atalanta), per questo sono stati presi giocatori d’esperienza e no di prospettiva, per riempire questo gap, certo possiamo considerare l’Atalanta come la nostra maledizione, ma dobbiamo ritrovarci in fretta, il gruppo c’è e ha già dimostrato di sapersi rialzare.

Sicuramente è stata la peggior sconfitta in campionato, pari a quella con il Lille in coppa, tre sconfitte pesanti e tutte a San Siro, tutte hanno vinto meritatamente, ma l’Atalanta di più, contro la Juventus abbiamo provato a giocarcela, ma contro l’Atalanta è sembrato che i giocatori non fossero in serata, dobbiamo ricordarci però che abbiamo fatto 43 punti, che non siamo gli ultimi arrivati e la cosa importante è recuperare bene, pensare positivo, senza abbattersi e imparare dagli errori.

Il fatto che dieci anni fa, il Milan è stato campione d’inverno per l'ultima volta con 40 punti, ci deve spronare perché oggi abbiamo fatto meglio e gli avversari sono tanti, dobbiamo riconoscere i meriti dell'Atalanta e ricordarci che noi non siamo questi e che sappiamo fare meglio, con i rientri poi acquisteremo più personalità, con Romagnoli forse non prendevamo il primo gol, magari avrebbe intercettato prima il cross, Kalulu ha fatto un errore importante di lettura, che è normale per un ragazzo così giovane e inesperto, ma fino a quel momento era stato perfetto.

Una sconfitta diversa da quella con la Juventus, però la squadra mi sembra molto consapevole di quello che sta facendo e che può fare, il Milan però deve salire di livello, perché non è riuscito a fare il vuoto dietro di lei come capitava alla Juventus e dietro sono tante e tutte agguerrite, forse c’è un po' di stanchezza, ma con i nuovi arrivi e i recuperi, si potrà fare un po' di turnover e crescerà anche l’intensità.

venerdì 22 gennaio 2021

Perché tutti vogliono sapere se crediamo nello scudetto?

Intanto anche l’ex arbitro Luca Marelli, ha commentato gli episodi discussi di Cagliari-Milan: “Il rigore per il Milan in campo c’è sempre e su questo non ci sono dubbi. Su 100 arbitri in campo, 99 avrebbero fischiato il calcio di rigore. Poi rivendendolo, a livello puramente moviolistico, qualche dubbio viene, ma se parliamo di campo il rigore c’è. La spinta di Lykogiannis su Ibrahimovic non è una grande spinta, e oggettivamente c’è anche un mezzo fallo dello svedese perché va con il gomito alto fra collo e spalla del giocatore del Cagliari. Rivisto alla moviola questo rigore si poteva anche non dare, ma dal campo lo si dà sempre”.

Sul rigore chiesto dal Cagliari, “mentre sull’episodio di Ibrahimovic, Abisso aveva informazioni scarse, nel senso che il gomito fra collo e spalla non poteva vederlo. Ha visto la spinta, ha interpretato perché era piuttosto lontano dato che era un’azione in profondità. Quella del Cagliari invece è un’azione più statica che si è sviluppata sulla fascia con tutti i giocatori all’interno dell’area. Abisso era posizionato perfettamente e ha avuto tutti gli elementi a disposizione. Ha visto sia la spinta di Brahim Diaz, che la trattenuta di Riccardo Sottil. Perciò, ha deciso giustamente, di non assegnare il calcio di rigore perché erano due falli reciproci, e penalizzare o uno o l’altro, sarebbe stato eccessivo”.

Clamoroso e pericoloso invece il caso Rizzoli, in una intervista il designatore ha parlato del rigore fischiato da Maresca in Milan-Torino, per il fallo di Belotti su Brahim Diaz e per me lo ha fatto per “delegittimare” il Milan, perché non ce ne era motivo, ha messo un po' di pepe sulla coda del campionato, aiutando Gasperini nel suo intento di potere fare fallo nella sua area senza essere punito.

Rizzoli in pratica ha dettato una nuova e incredibile linea guida ai suoi arbitri dicendo che: “Belotti colpisce prima col ginocchio Diaz e poi tocca il pallone (e questo non è sempre fallo?), ma il var non deve intervenire perché per capire la dinamica bisogna esaminare frammento per frammento (ma da quando in qua si esamina frammento per frammento?)”.

Praticamente ha detto che bisogna lasciar sbagliare l’arbitro in campo se gli è sfuggito un dettaglio del genere, io ribadisco: perché bisogna lasciarlo sbagliare? Come fa il var a stabilire qual è il fallo che “bisogna esaminare frammento per frammento”? A questo punto tanto vale eliminare il var, è inutile averlo se poi lo devi condizionare in tutto e per tutto, a che serve?

Solo per gestire meglio i falli della Juventus? Queste storie non ci sarebbero state se i rigori li avessero dati alla Juventus, tutto nasce perché la Juventus è in difficoltà, Rizzoli prima ha instaurato la regola che qualsiasi fallo di mano in area era fallo da rigore, poi quando De Light ne faceva troppi l’ha cambiata, adesso vuole andare contro i dettami del protocollo var, che parla di “grave ed evidente errore”.

Quindi il var ce lo facciamo piacere a discrezione, per l’ammonizione di Leao a metà campo che non c’era il var non ha competenza e non può intervenire, dove ha competenza e quindi quando si tratta di assegnare o no un rigore, è chiaro che si tratta di “un grave ed evidente errore”, per intervenire deve capire se “il frammento” può favorire la Juve oppure no, ma che ci stà a piglià pe culo? La verità è che hanno una paura f*****a di questo Milan, che non sanno neanche cosa inventarsi.

Non parliamo del fatto che Rizzoli l’abbia fatto a quasi metà campionato, prendendo spunto da un rigore assegnato giustamente al Milan e mentre è in corso una velenosa polemica sui rigori concessi ai rossoneri, per me è un chiaro messaggio politico per i suoi arbitri e vedrete che nei prossimi turni ci sarà qualche episodio del genere, ignorato dal varista di turno a seconda di chi fa o subisce il fallo, cambiando in corso d’opera la regola principe del protocollo.

Ecco perché tutti ci chiedono se crediamo veramente nello scudetto, così modificano le regole, comunque, Tomori arriva al di là delle cifre, Firpo invece no, forse a giugno, ma Maldini e Massara stanno lavorando incessantemente per giugno ed esattamente su Otàvio e Thauvin, si tratta di due giocatori in scadenza, che quindi potrebbero firmare già domani per la prossima stagione, sono seguitissimi, ma non è ancora successo nulla.

Il Milan per il 25enne Otàvio ha proposto 4 anni di contratto ed un premio alla firma di 1 milione e mezzo, cosa già proposta qualche mese fa anche a Thauvin, la cessione di Andrea Conti lascia pensare che sulla fascia sinistra qualcosa si farà, sicuramente un prestito magari d'esperienza, in attesa che per l'estate si possa concretizzare Junior Firpo o comunque uno dei vari giocatori seguiti fin qui.

Non è un terzino sinistro, ma potrebbe essere il nuovo centrale a giugno e specie se andiamo in Champions, si tratta del 27enne Umtiti del Bracellona, il difensore sta trovando pochissimo spazio e potrebbe essere il rinforzo al posto di Simakan, però c’è da superare l’ostacolo ingaggio, che al momento è di sei milioni. 

mercoledì 20 gennaio 2021

E ti pareva?!

Continuano le subdole frecciatine sui tanti rigori assegnati al Milan, stavolta non è dall’ex arbitro Marelli che prendo spunto, ma dall’ex arbitro Chiesa, che ha fatto chiarezza sugli episodi di Cagliari, anche per tirare fuori dalle polemiche l’Arbitro Abisso, considerato particolarmente buono con il Milan, anche se le male lingue sono state sempre smentite.

l'ex arbitro Chiesa è così intervento: “A Cagliari il Milan va in vantaggio dopo 5’ grazie a un altro rigore (12 in 18 partite), procurato e trasformato da Ibrahimovic. Un penalty giusto perché lo svedese arriva prima sulla verticale di Brahim Diaz e Lykogiannis da dietro lo carica con un’evidente spinta sulla schiena, senza possibilità di intervenire sul pallone. L’arbitro Abisso non ha avuto dubbi e il Var conferma. Giusto il giallo a Romagnoli per il fallo su Joao Pedro (l’ammonizione è più per la ripetitività dei falli commessi). Corretta anche l’espulsione di Saelemaekers: il belga commette fallo su Zappa e poi è ingenuo nel secondo giallo su Ceppitelli. Infine, giusto lasciar proseguire il gioco sul contatto Brahim Diaz-Sottil nell’area rigore del Milan: il giocatore del Cagliari tiene evidentemente per la maglia l’avversario, prima che il rossonero gli frani addosso. L’arbitro è vicino all’azione e valuta l’intervento, si spiega così il mancato intervento del Var. Non convince pienamente nella gestione della partita e sbaglia qualche fischio”.

Che Sottil tiene Brahim Diaz per la maglia l’avevo visto pure io e quando perde la palla, si sbilancia per recuperarla e si trascina dietro il rossonero, non nego l’azione vista in tempo reale, potesse indurre a fischiare il rigore, ma così non era e così non è stato, per buona pace di Gasperini, che comunque se non altro ha ottenuto l’”effetto rigore”, cioè quello di condizionare l’arbitro, nel fallo da rigore che ci sarà nella sua area, ma questo è il gioco delle parti.

È vero, è innegabile che il Milan ha avuto molti rigori a favore, ma è anche innegabile che sono stati assegnati tutti giustamente, anzi, ne mancherebbe qualcuno, gli altri anni il Milan ne aveva pochissimi, perché non giocava costantemente nell’area avversaria come quest’anno, solo che mi pare troppo riduttivo ricondurre il primato del Milan ai rigori, basta, si mettano il cuore in pace e gratifichino il Milan per lo strepitoso girone d’andata che sta facendo, così come inneggiamo al Lipsia o all’Atalanta e così via.

Intanto riceviamo l’Atalanta in emergenza difesa, credo che Kjaer ci sarà e con lui giocherà Kalulu, covid permettendo, però, restiamo senza un’alternativa valida eccetto Musacchio, che comunque dovrebbe andare a Parma e mi sembra ancora troppo imballato per fronteggiare l’arrembante attacco degli orobici, quindi il Milan dovrebbe velocizzare il più possibile l’arrivo Tomori, dato oramai per fatto.

Il difensore inglese, così come era successo per Meitè prima, non è stato convocato per la partita del Chelsea, segno che oramai si tratta di ore, Tomori dovrebbe essere a Milano in questi giorni, per svolgere le visite mediche entro metà settimana, in modo da poterlo convocare contro l'Atalanta, come era successo per Meitè.  

Quindi Milan attivissimo sul mercato, al momento due le uscite sicure, Duarte e Conti e poi potrebbe esserci pure Musacchio, sono arrivati Meitè, Mandzukic, e a breve Tomori, il centrale del Chelsea e il mediano del Torino arrivano con la formula del prestito con diritto di riscatto, Mandzukic a parametro zero, quindi diciamo un mercato di “riparazione “ fatto con pochi soldi, ma il mercato del Milan continua, perché con l’uscita di Conti, Dalot diventa il sostituto di Calabria e numericamente non c’è un sostituto di Hernandez, ecco che si sta pensando a un terzino sinistro di ruolo.

Il mister X è stato individuato in Junior Firpo del Barcellona, la trattativa non è semplice perché il calciatore vuole andare a giocare e al Milan lo farebbe poco, poi ha anche altre offerte che sta valutando, per questo il Milan sta seguendo anche altri profili, senza però abbandonare i contatti con il Barcellona per trovare una soluzione, si ragiona su un prestito oneroso con diritto di riscatto, la richiesta del Barcellona supera i 20 milioni, ma si prova ad arrivare a 15.

Il mercato non è finito e comunque si sta lavorando per l’estate e per chiudere i rinnovi, che sembrano sempre più vicini e che però non si chiudono mai, si sta lavorando sull’opportunità di portare in anticipo Thauvin a Milanello, il Marsiglia ha deciso di privarsi di lui già a gennaio, deve fare spazio a Milick e magari con un piccolissimo indennizzo, si potrebbe battere la concorrenza, adesso o no è un’operazione che il Milan intende tenere aperta ed è rinviata nei prossimi mesi.

Nel caso non si possa arrivare a Junior Firpo, il Milan riproverà con Vina del Palmeiras, oppure con Iago dell'Augsburg o con Nuno Mendes dello Sporting Lisbona, senza dimenticare il 26enne Amavì dell'Olympique Marsiglia, anche lui in scadenza con i francesi, questi sono i terzini sinistri, che tanti procuratori stanno offrendo al Milan e soprattutto quelli a scadenza di contratto, di questi Moncada (un altro con la “M” di Milan, ne ha sicuramente contezza.

martedì 19 gennaio 2021

Campione d’inverno? Mancano ancora 37 punti alla fine.

Un titolo effimero che non puoi mettere in bacheca, è solo una gratifica per il buon lavoro che hai fatto nel girone d’andata e che ti sprona a credere nelle possibilità (67%) di arrivare primo anche alla fine, il Milan adesso crede in queste possibilità e ha allungato il suo organico, per renderlo più funzionale e possibilmente più completo, ma l’obiettivo che non dobbiamo perdere di vista sono il minimo 80 punti, che servono per un posto in Champions e ad oggi ne mancano ancora 37.

Il Milan non è la più forte e tra Juventus e Inter la favorita è l’Inter, noi siamo con Atalanta e Sassuolo la squadra che gioca il più bel calcio in Italia, questo alla fine potrebbe fare la differenza sull’Inter e sulla Juventus, poi se riusciamo a giocare il girone di ritorno con meno defezioni nell’organico, Ibrahimovic compreso, allora forse potremo cucirci addosso dopo 9 anni un altro scudetto.

Il campionato 2020/2021 è un campionato molto equilibrato e particolare, dove sono in sette o otto, che hanno le potenzialità per vincere lo scudetto, la differenza la faranno gli indisponibili, fino ad adesso le indisposizioni del Milan sono state ben assorbite, ma a un giocatore come Ibrahimovic non puoi rinunciarci per tutta la stagione, si è infortunato 57 giorni fa facendo una doppietta, si ripresenta titolare e ne fa un’altra.

Quinta doppietta in questo mezzo campionato, che per lui è un quarto visto le assenze, ha segnato 12 gol come Lukaku e soltanto tre in meno di Ronaldo, con una media migliore (1 gol ogni 52 minuti) e in una squadra meno forte di Inter e Juventus, ma in un Milan incredibile, capace di continuare vincere e a segnare od ogni partita a prescindere dalle assenze: Hernandez, Calhanoglu, Bennacer, Leao, Rebic, Krunic e Gabbia, come se non bastasse, anche Kjaer nel secondo tempo e Saelemaekers per espulsione nell’ultimo quarto d’ora.

Il Milan continua a vincere nonostante le pressioni, dando dimostrazione di forza e carattere, grazie alla mentalità vincente di Ibrahimovic ma anche di Pioli, perché anche a lui bisogna attribuire gran parte del merito, un allenatore che forse ha fatto con il Milan il salto di qualità, credo che comunque finisca questo campionato, Pioli può essere annoverato tra i migliori allenatori italiani, fra i grandi, perché è facile vincere con la Juventus, vorrei Conte e Allegri vincere con questi quattro ragazzini.

È uno che non si piange addosso, non sta lì a chiedere sempre rinforzi alla società, non si lamenta mai e non si pone limiti, si accontenta di un attaccante 39enne, di uno scarto del Torino (Meitè), dello scarto dell’Atalanta (Kjaer) e vuole portare il Milan alla prossima Champions League, senza disdegnare la possibilità di vincere lo scudetto, possibilità colta anche dai dirigenti e dalla proprietà.

Tutti hanno capito che un’occasione così, per anticipare i tempi di qualche anno è irripetibile e così, cercando di rispettare il più possibile il FPF, hanno completato un po' meglio l’organico, con Meitè che ha già giocato e con Mandzukic, un altro grande vecchio per età (35 anni), carattere e qualità, in pratica per sostituire Ibrahimovic nei momenti di difficoltà, ma anche per affiancarlo nel caso ce fosse l’occasione.

Un rinforzo per il centrocampo, uno per l’attacco e il prossino deve essere quello in difesa (Tomori), tre acquisti uno per reparto, il Milan ha sbloccato il mercato con il 26enne francese Meitè, visite mediche, firma sul contratto, allenamento, convocazione e dalla panchina poi in campo a Caglairi, perfetto in questi momenti di carenza di centrocampisti, è arrivato in prestito oneroso per 1 milione e con un diritto di riscatto a 8 milioni, al momento del riscatto del giocatore, verrebbero aggiunti alcuni bonus legati alla Champions.

Meitè ci permette finalmente di uscire dalla situazione d’emergenza a centrocampo, è un recuperatore di palloni e quindi è quello che mancava per far rifiatare Kessie, non è poi così “inadeguato” come può far pensare, nei primi periodi al Torino aveva fatto vedere cose buone, sotto l’aspetto della quantità e della qualità, poi quando Mazzarri è andato via, gli hanno preferito giocatori diversi, a 26 anni e in piena maturità calcistica, per lui potrebbe essere l'occasione per affermarsi.

Il secondo acquisto è per l’attacco, l’ultimo periodo prolungato dell’infortunio di Ibrahimovic, coincidente con tante indisponibilità in attacco, hanno spinto il Milan a considerare la possibilità di prendere un attaccante e considerate le grosse difficoltà per arrivare ad un giovane di prospettiva, si è pensato a Mandzukic.

Il giocatore è stato proposto dal suo agente, che ha assicurato alla dirigenza del Milan la sua integrità fisica e una condizione di forma perfetta (escluso il ritmo partita), nonché la disponibilità a fare la panchina e ad un contratto di 6 mesi, con opzione per il prossimo anno, a condizione di arrivare in Champions e con un ingaggio per questi 6 mesi, di 1 milione e 800 mila euro.

Tutti e forse per cortesia, hanno considerato l’operazione come positiva, lo penso anch’io perché credo che pur essendo fermo da diversissimi mesi, può in breve tempo essere nelle condizioni di farsi la mezz’oretta, venti minuti di partita e poi l’impatto positivo con lo spogliatoio, per la sua esperienza internazionale, il suo carisma e la sua cattiveria agonistica, personalmente penso che avremo più chance per lo scudetto e anche in Europa League.

Con Mandzukic si va a completare un reparto, che era privo di un’alternativa vera come prima punta, dando modo a Maldini e a Colombo di andare a crescere da qualche altra parte, un altro reparto da completare resta la difesa, il Milan dopo avere salutato Simakan, che sicuramente andrà al Lipsia, ha ripiegato su Tomori, la trattativa si è rivelata difficilissima come è stato per Bakajokò.

Il Chelsea non vorrebbe darlo nemmeno in prestito e comunque lo valuta 30 milioni, anche se il Milan è molto vicino al difensore, il giocatore ha delle qualità indiscutibili e molti margini di crescita, ma non credo che il Milan lo riscatterà a queste cifre, quindi lo considero come Dalot e Diaz dei prestiti secchi, tant’è che il Milan sta già cercando i loro sostituti, per Diaz si parla di Otavio del porto e per Tomori addirittura a Umtiti del Barcellona, a lasciare il Milan sarà Andrea Conti, che andrà al Parma. 

giovedì 14 gennaio 2021

A fatica, ma avanti anche in coppa Italia.

Missione compiuta, la squadra ha lottato strenuamente e ha meritato di vincere, ha dominato la partita ma per me non ha convinto, nel primo tempo abbiamo fatto un solo tiro in porta con Ibrahimovic e nel secondo tempo con Calhanoglu in campo, nonostante la pressione, non siamo riusciti ad avere il guizzo vincente nella totalità dei 120 minuti e per una squadra che segna sempre da quasi quaranta partite è un problema, però andiamo avanti anche in coppa Italia e per i quarti ce la vediamo anche qua con l’Inter.

Per me il Milan è andato in difficoltà, perché ha trovato un Torino diverso da quello di tre giorni prima, ha giocato contro una squadra più ostica, come quelle che da ora in poi incontreremo, visto che siamo primi in classifica, perché fin qui tutte le squadre erano convinte che il Milan fosse una bolla di sapone e tutte pensavano di poterla battere con il gioco, adesso invece hanno capito che devono accontentarsi del punto e si chiudono nella loro area.

Questo comporta che se Ibra non è in forma, Leao che per me è un centravanti, non ha lo spazio per le sue giocate e la squadra deve limitarsi al possesso palla con tentativi con i tiri da fuori, secondo me giustamente oramai ci temono e si chiudono a difesa del punticino, noi senza Ibra al 100%, con Castillejo che difende ma non attacca e con Hauge che si è praticamente fermato, andiamo in difficoltà.

Chiarito il perché il Milan non mi ha convinto, con questo non dico che il Milan non c’è più, anzi, il Milan c’è, solo che tre mesi fa giocavamo per l’Europa League, ora giochiamo per lo scudetto e a questo punto dobbiamo rivedere qualcosa, adesso siamo a tavola con i nobili e non possiamo andarci con le scarpe bucate, non possiamo continuare ad improvvisare, anche se le l’improvvisazione non sono stati poi tanto male.

Voglio ricordare che quando è mancato Kjaer abbiamo preso 2 gol a partita e senza Ibra gli altri attaccanti, se non hanno segnato hanno segnato poco, del resto sappiamo tutti che siamo partiti incompleti e non lo possiamo dimenticare, gennaio è l’occasione per mettere tutti i tasselli a posto per tornare grandi, chiudo la parte coppa Italia complimentandomi con Tatarusanu, che ha parato il rigore per passare il turno.

Lunedì il Milan deve andare a Cagliari e i sardi non sono messi bene in classifica, anche in Sardegna troveremo una squadra che con un punticino salva la panchina di Di Francesco, ma con questo Ibrahimovic e con i rientri di Bennacer e Saelemaekers, neanche loro in grandi condizioni, la partita di Cagliari non sarà tanto diversa da quella con il Torino.

Per carità non è colpa di nessuno, ma se non si coglie questo messaggio adesso, poi non avremo altre possibilità razionali, dovremo sperare di trovare qualche soluzione inaspettata tipo Kalulu o Calabria, Ibrahimovic giocherà dal primo minuto ma dopo un’ora dovrà essere sostituito e da chi? Leao è squalificato e Rebic ha il covid, poi anche gli impalpabili Hauge e Castillejo con chi li sostituisci? spero di avere chiarito il problema e di non essere troppo disfattista.

Quindi prima di pensare che potremmo essere in caso di vittoria campione d'inverno, pensiamo a stabilizzarci come grande squadra, il Milan non deve fermarsi adesso e quindi ora entro nel mercato, come dicevo, se Simakan serve e non ha grossi problemi prendiamolo, condivido per tanto le riflessioni di 48 ore dei dirigenti, i medici sono in contatto tra loro per valutare le effettive conseguenze dell’infortunio e i tempi di recupero, se vale si prende per il prossimo anno quando andrà via Musacchio e per adesso prendiamo in prestito Tomori del Chelsea.

Capisco che specialmente a gennaio bisogna andare con i piedi di piombo, però a gennaio di tempo ce ne poco e noi ne abbiamo bisogno adesso, perché per me questo è uno snodo fondamentale, ora sembra praticamente chiuso il prestito per Meité e questo è un buon inizio, perché a centrocampo anche se Meitè non è Modric, ci serve, bisogna solo definire come dividere i dieci milioni tra prestito oneroso e diritto di riscatto.

Il Milan deve fare in fretta, per mettere a disposizione di Pioli Meitè per Cagliari, così come deve fare in fretta per Mandzukic, è un centravanti di spessore ed esperienza che può dare il cambio a Ibrahimovic e per me, non appena sarà in condizione, può pure giocare con Ibra, anche senza cambio di modulo, giocando al posto di Rebic (non è ancora il Rebic pre infortunio) o di Saelemaekers.

Per carità, non gioca da sei mesi e io stesso lo avevo escluso ad ottobre (ma al posto di Ibra), anche Pavoletti viene da un periodo di inattività, Mandzukic al contrario di Pavoletti costa niente e viene per 6 mesi, dalla Croazia poi ci dicono che Mandzukic si sta allenando tutti i giorni, è in ottima forma e ha voglia di tornare a giocare, la situazione è in evoluzione e potrebbe risolversi, in 24/48 ore.

Infine la trattativa per il rinnovo di Calhanoglu. Si sono incontrati Stipic e i dirigenti del Milan, l’incontro non è stato risolutivo ma "propositivo", perché l’intesa non è stata raggiunta, si discute su una cifra attorno ai 4 milioni e mezzo, saranno i bonus a fare la differenza, ma sembra che possa vincere l’intenzione di proseguire insieme. 

martedì 12 gennaio 2021

Settimana di rinnovi?

Settimana lunga e importante, c’è da chiudere due acquisti, due rinnovi e passare il turno di coppa Italia, intanto perché è un trofeo meno difficile da vincere e poi una grande squadra deve lottare su tutti i fronti, con la stessa determinazione, anche se molto probabilmente nei quarti incontreremo l’Inter e non sapendo come saremmo messi in classifica, potremmo anche decidere di mollare la coppa, tornare in Champions e vincere la coppa Italia sarebbe una bella consolazione, se ci dovesse sfuggire il titolo di campione d’Italia.

Sarò un nostalgico, ma ricordo il ciclo aperto da Rocco, che cominciò con la vittoria della coppa Italia, l’anno successivo lo scudetto e l’anno dopo ancora ha vinto la coppa dei campioni, storie di altri tempi, quando si andava avanti a pane, salame e buon bicchiere di barbera, adesso le cose sono cambiate, ma la coppa Italia può essere il primo mattoncino per costruire nuovi e importanti successi. 

Però adesso bisogna dare i mezzi a Pioli, o meglio completare i mezzi a disposizione, per poter provare a centrare almeno l’obiettivo minimo (il quarto posto), tra infortuni e squalifiche abbiamo fatto i salti mortali e non ci siamo fatti tanto male, ma dobbiamo prevenire questa possibilità di farci male in futuro e sarebbe un grave errore non fare l’ultimo sforzo per due giocatori, che un giorno sembrano vicini e un giorno sono lontani, la più recente esperienza ci insegna, che la Juventus ha vinto grazie ai ricambi della panchina.

Capisco che non è tempo di fare spese importanti, anche se il fondo economicamente sta meglio di alcune società, ma come il gennaio scorso, dobbiamo prendere quei due/tre giocatori che ci completano, lo scorso anno sono arrivati Ibrahimovic, Saelemaekers e Kjaer, quest’anno Simakan, Meitè e Scamacca.

Settimana decisiva per il mercato, anche perché si stanno già liberando i posti per i nuovi arrivi, intanto il Milan ha ceduto in prestito Duarte al Basaksehir, era e possibilmente lo è ancora, il segnale dell’imminente arrivo di Simakan, ma l’infortunio ha complicato le cose, una distorsione al ginocchio anche di un mese, non è un motivo per fare saltare la trattativa, ma è chiaro che ci sono tante cose da rivedere.

Primo: certezza sull’infortunio, nel senso che si tratti di un mese e non sei, rimodulazione dell’offerta economica, ossia, prestito di 6 mesi, con diritto di riscatto a 15 e i bonus scattano nel 2022, in modo che eventualmente possiamo ritornare indietro il ragazzo o chiudere comodamente la trattativa, sempre che il giocatore sia la primissima scelta, perché un po' di tempo si perde ancora.

Nel caso peggiore, non perderei tempo ad andare su Kabak prima che arrivi il Lipsia, anche se non ho capito il perché è spuntato il nome del difensore centrale, il 20enne del Lens Badé, capisco che gli osservatori milanisti lo conosceranno bene e che magari costa relativamente poco, ma come mai Kabak è diventato una quarta o quinta scelta? 

Oltre al difensore, il Milan è in trattativa con il Torino per Meité, personalmente credo che il Torino stia aspettando la fine degli ottavi di coppa per ufficializzare l’acquisto, per non trovarselo di fronte e magari in gol con la maglia rossonera, ma al momento la priorità si è spostata nuovamente sul difensore centrale e su Simakan.

Per quanto riguarda Scamacca è una provocazione, anche se so che il Milan non lo ha mollato, la Juventus ha fatto al Sassuolo un’offerta alla Chiesa, pagato in comode e piccole rate, potremmo tentare anche noi come abbiamo fatto per Tonali, perché credetemi, il giocatore vale, anche se al momento (fra un mese) in attacco numericamente ci siamo.

Prima di passare ai rinnovi, in uscita Conti è vicinissimo alla Fiorentina, Commisso con noi ha sempre fatto il prezioso (Milenkovic e Chiesa), adesso se lo vuole lo deve pagare, come vuole pagati i suoi calciatori, il Liverpool potrebbe essere interessato a Musacchio, ma prima dobbiamo risolvere il problema Simakan.

Questa dovrebbe essere la settimana decisiva per Calhanoglu, Stipic è atteso a Milano per un nuovo incontro, il Milan continua ad offrire 3 e mezzo netti, Stipic è sceso a 5, bisogna trovare una via di mezzo con i bonus, ma sembra che ci sia la volontà di rinnovare, non sono d’accordo invece sulla teoria che costerebbe di più andarlo a sostituire, con questa teoria domani tutti vorranno 10 milioni e noi gli e li diamo, perché se non ci costano tutti di più, uno sforzo economico va bene, ma mi pare che da 2 mezzo a 5, sono tre sforzi economici.

Per Donnarumma invece sembra tutto risolto, ma adesso c’è da pagare una commissione altissima al procuratore, anche questa io non la capisco, ti viene contro con il coltello alla gola, fa esclusivamente gli interessi del suo assistito, quasi ti riduce sul lastrico e poi vuole pure essere pagato? Ma chi è che permette ancora queste cose?

Torniamo di nuovo a Calhanoglu, se non dovesse trovare l’accordo, pare che il Milan per sostituirlo (già a gennaio), stia pensando al 27enne Felipe Anderson, il brasiliano ex Lazio di proprietà del West Ham, è in prestito al porto dove non si è ambientato, ma sul giocatore c’è anche l’Everton.