sabato 30 settembre 2023

Bene, anzi benissimo, ma io… (parte seconda).

 

Tornando alla partita, il risultato è giusto, anche se il ritmo della partita è stato molto basso e il Milan non è riuscito a imporre il suo, serve lavorare molto su questo aspetto, perché non è più un caso, che i rossoneri approccino la partita a ritmi bassi, è una costante, il Milan non impone subito il suo ritmo, si adegua a quello degli avversari e poi va in difficoltà.

Almeno la partita con il Cagliari, ha dato delle buone indicazioni dalle seconde linee, bene ha fatto Pioli nella gestione delle forze, per avere più giocatori motivati, per avere meno infortuni (si spera), ma anche per tenere alto il livello della squadra, in difesa bisogna essere più attenti, perché non si incontra sempre il Cagliari, abbiamo sbagliato qualche passaggio di troppo e subìto qualcosina di troppo, è innegabile che bisogna far meglio, ma per i rossoneri “B” comunque hanno fatto una prestazione di carattere, con una buona rimonta.

I rossoblù hanno mantenuto l’equilibrio per buona parte del primo tempo, rendendosi pericolosi in più occasioni, poi non appena i ritmi si sono fatti più intensi, il Milan è venuto fuori e non capisco perché il Milan non li tenga sempre alti, dal primo all’ultimo minuto, come fa per esempio l’Atalanta, tanto che nel secondo tempo è stata tutta un’altra partita, con la manovra offensiva sempre più avvolgente. 

L’aggancio all’Inter è un messaggio forte e chiaro, per noi e per la squadra più forte del campionato, sono stati tre punti molto importanti, specie dopo la fatica iniziale per lo svantaggio, il Milan ha cambiato molti interpreti e questo ha avuto dei lati negativi e dei lati positivi, un lato negativo, è stato l’approccio deludente alla gara, il lato positivo invece il “Milan B”, buone indicazioni sono arrivate per: Adli e Musah, bene anche Okafor come prima punta, anche se non è una vera prima punta, però lo svizzero può tornare utile anche in quel ruolo, oltre che da vice Leao.

Pare che l’iter per il nuovo stadio sia stato avviato, nonostante si continui a parlare ancora di San Siro, purtroppo per questioni di vincoli e altro, il futuro da grande club per il Milan, passa dai bilanci e da uno stadio di proprietà, lo stadio nuovo renderà il club ancora più forte e competitivo, il progetto per ora non presenta particolari difficoltà, si potrà arrivare allo stadio direttamente dai due svincoli autostradali e dalla metropolitana.

La zona è libera da vincoli urbanistici e l’ipotesi progettuale, prevede la costruzione di un impianto innovativo, sostenibile e multifunzionale, in grado di accogliere circa 70mila spettatori con sedute spaziose, inoltre prevede di ospitare il Museo del Club, un Milan store, i nuovi headquarter rossoneri, un hotel e un distretto per l’intrattenimento, nonché un Energy Center per la produzione di energia sostenibile. Tutto questo è un’ulteriore testimonianza dell’impegno della proprietà, per garantire al Milan una crescita continua, se tutto procederà come previsto, si potrebbe assistere alla prima partita nel 2028, l’altra bella notizia arriva dalla Primavera di Abate e del baby Camarda, protagonista di un eccellente campionato, non che di un buon avvio anche in coppa Italia e nella Champions di categoria. inizio di stagione clamoroso per Camarda, il prodigio della Primavera classe 2008, infatti, ha realizzato sei gol nelle prime sei gare tra campionato, Youth League e Coppa Italia Primavera, Vincenzo Vergine è il nuovo responsabile del settore giovanile e dovrebbe allestire il Milan Under 23, per la prossima stagione di Serie C.

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venerdì 29 settembre 2023

Bene, anzi benissimo, ma io… (Adli story).

…io aspetterei ancora un attimo prima di cantar vittoria, bene i risultati, anche se di corto muso, benissimo la classifica, ma le prestazioni sono così e così, non sempre il buon giorno (scudetto o un posto in Champions) si vede dal mattino, perché “il giorno” (piazzamento in classifica), potrebbe essere lo stesso giorno dello scorso anno, che hanno in comune lo stesso buon mattino.

Certo Franco (Ordine), ci vuole la calma, ma non solo come la intendi tu, non ci vuole calma, solo per: “qualche risultato rimediato senza brillare (col Verona) e il test più importante di Cagliari con utilizzo del miglior mercato estivo, con la classifica che rassicura e rilancia il duello…”, ma ci vuole calma anche nei giudizi troppo sbilanciati in positivo, come tifoso non posso essere più che contento di tutto, tranne di alcune prestazioni, ma prima di gridare al lupo, vorrei capire la consistenza di questo Milan.

Sicuramente la partita con il Cagliari, ha regalato a Pioli (ammesso che abbia gradito) tante buone notizie, la prima è la conferma di Sportiello, che niente può sul gol di Luvumbo, nonostante segni sul suo palo, ma sotto l’incrocio, fa un altro paio di buoni interventi e poi la parata su Oristaino nel finale, che è un intervento veramente importante, la seconda è il debutto di Adli, fra l’altro in un ruolo dove non ha mai giocato.

Adli torna a fare il titolare, veramente torna a giocare dopo quasi un anno, perché dopo la sua prima da titolare a Verona, scende in campo quasi mai e se lo fa, è solo per pochi spiccioli di partita, a Cagliari Adli doveva dimostrare il perché ha voluto fortemente restare e di meritare gli elogi di Pioli, che improvvisamente e inaspettatamente ha cambiato il giudizio sul giocatore.

Vorrei dire una cattiveria, dicendo che lo ha messo in un ruolo in cui non ha mai giocato, per fargli fare una brutta figura, invece no, Pioli ha visto finalmente quello che c’era da vedere, non più lontano di qualche mese fa dicevo, che anche Pirlo era lento, ma era veloce di pensiero e avevo detto pure, che secondo me davanti alla difesa, con un centrocampo a 3 che lo proteggeva, Adli lì ci poteva giocare.

Certo, sostituiva il pupillo del coach, che è cosa non semplice, ma ha cucito bene il gioco senza grosse difficoltà (però è pure vero che era il Cagliari), ha perso una palla sanguinosa in contrasto con Luvumbo in occasione del gol (anche Krunic lo ha fatto), nella ripresa ha fatto un’ottima chiusura difensiva e ha evitato il 2 a 2 e poi, sinceramente, ho sentito il telecronista dire il suo nome, più volte di quanto si senta quello di Krunic in una partita.

Yacine, a parte il fatto che è un ragazzo straordinario, non so quanti altri sarebbero rimasti, dopo avere giocato soltanto 4 o 5 scampoli di partita in una stagione, tecnicamente è il migliore che c’è al Milan, è uno che crea gioco di qualità tecnica, ha sicuramente bisogno di continuità e di migliorare in qualche cosa, a Cagliari ha fatto bene, ma non so quanto gli servirà, ha interpretato abbastanza bene questo ruolo con molta disponibilità.


Ha fatto tante cose buone e altre le può fare meglio, ma è una prestazione a mio avviso, che gli dà la possibilità di essere considerato un calciatore del Milan, almeno in quel ruolo, è un ragazzo molto stimato dai suoi compagni e da Pioli (almeno così dice il coach) per il suo comportamento, nonostante fosse stato messo da parte, è riuscito a lavorare duro, a prendere in considerazione il cambio di ruolo e a farsi trovare pronto.

Adli mi è sempre piaciuto, per l’eleganza e lo stile delle sue giocate, quella di ieri è stata una rivincita mia e di Maldini, i giocatori comprati erano tutti buoni, essendo giovani bisognava lavorarci, ma il tecnico aveva deciso di liberarsi di Maldini e Massara e ci ha fatto questo regalo, Krunic non si è visto mai guardare e lanciare a 30 o a 40 metri i compagni, mettendogli la palla sui piedi, lui lo fa.

Capisco che ancora non riesce a tenere le grandi pressioni a causa della sua lentezza, ma, lui può impegnarsi come ha fatto e diventare stabilmente il regista del nuovo Milan, è giovane, in quel ruolo abbiamo uno adattato e ha la tecnica più sopraffina, ora, se ha avuto la forza, la pazienza e il carattere di aspettare il suo momento, di credere ciecamente nelle sue possibilità, allora vuol dire che c’è la può fare, con i giovani talenti, dotati di mezzi e di personalità (Vrankx), bisogna avere pazienza, aspettarli e lavorarci.

Pioli ha detto, che è una storia di un ragazzo che sta molto bene con il Milan, ha accettato quest’anno di mettersi in discussione in un ruolo che non aveva mai fatto ed è un giocatore in evoluzione, ha fatto una buona partita, era un po’ emozionato, ma ha giocato con personalità, ha tenuto bene la palla e ha preso delle buone posizioni in fase difensiva, una prestazione che gli darà fiducia e convinzione, ma ci sono tante cose che si possono fare meglio e questo significa che tornerà in panchina.

La terza è che anche gli altri nuovi (Adli rappresenta nuovo) hanno cominciato a carburare, Okafor non appena ha avuto un po' più di spazio è andato a segno, non sarà un centravanti, ma in area di rigore e nello stretto, è capace di gestire la palla con grande qualità.

La quarta è Musah, al contrario di Adli è tecnicamente il peggiore, al di là della somiglianza con Kessie, ha una grande forza nelle gambe e nei duelli uomo contro uomo, anche con la palla al piede ha una certa fluidità, anche lui ha bisogno di tempo, ma già mi piace e non mi stupirei se Pioli lo preferisse ad Adli davanti alla difesa, nelle partite più toste, come quella con Lazio per esempio, visto quanto bene ha fatto a Cagliari.

Da play può ritagliarsi più spazio e lo staff lo vede pure bene in quel ruolo, infine Chukwueze, tra tutti è quello a mio avviso più indietro, forte a livello di ritmo, di accelerazioni, di dribbling, aggira con aggressività e stile la difesa avversaria, ma non è concretissimo.

Anche se oramai lo conosciamo e diciamo quindi, che non è più “nuovo”, una citazione a parte la merita Reijnders, è ancora una volta tra i migliori in campo, è di almeno due spanne sopra i suoi compagni, sia sotto l’aspetto della lucidità mentale, sia sotto l’aspetto della corsa, la sua prestazione nei movimenti e nell’anticipazione è semplicemente geniale. 

lunedì 25 settembre 2023

Vinta una partita “sporca”

 

Dopo il derby, è stata sicuramente una settimana difficile, che si è complicata con le improvvise assenze di Theo e Calabria, l'andamento dal punto di vista dei risultati e di conseguenza del morale, è certamente in crescendo, ma il Milan non è ancora un collettivo, contro il Verona è andato in gol dopo i primi 8 minuti, di possesso palla interamente del Verona e poi tutte le palle gol che ha avuto (poche in verità), non sono state occasioni costruite dal Milan, ma da palle perse dagli avversari.

Contro il Newcastle il Milan ha creato tantissime occasioni, poi, che abbia giocato molto bene o meno non lo so, quello degli inglesi è un altro calcio e poi comunque mi è sembrato un Milan troppo caotico, motivo secondo me, per cui non ha segnato, anche contro il Verona ha fatto una prestazione abbastanza confusionaria, specialmente in fase offensiva, ma quell’unico gol di Leao, è bastato a portare a casa i tre punti e tutto alla fine è sembrato diverso.

È stata la classica vittoria “sporca”, come quelle che nel finale di stagione 2021/2022, hanno permesso la Milan di vincere lo scudetto, in rimonta sull’Inter che anche allora era più forte del Milan, come allora era fondamentale vincere anche giocando male, oggi serve per ritrovare compattezza, spirito di squadra ed essenzialmente, restare attaccati all’Inter e non entrare nel vortice della crisi.

È chiaro che il Milan non si può accontentare di vincere giocando male, ma deve ritrovare ritmo e fluidità di gioco, mentre continua a vincere, quindi contro il Verona bene solo i 3 punti, sul resto non c'è molto da essere soddisfatti, analizzando la partita, la prestazione è stata mediocre, anche se ha l’alibi di avere dovuto stravolgere velocemente la squadra, in un inedito 3-4-3, per via delle defezioni di Calabria e Hernandez, però contro il Verona doveva fare di più.

Come dicevo il Milan non gioca di collettivo, ma singolarmente i calciatori non hanno fatto male, forse solo Krunic, o magari solo perché a me non piace, tra le note positive si sono potute apprezzare: le prestazioni di Florenzi e quella di Sportiello, il portiere ha dimostrato di essere affidabile, al contrario di Tatarusanu, trasmette tranquillità e si è fatto trovare pronto, sia negli ultimi dieci minuti contro il Newcastle, sia nei 90 contro il Verona, dimostrando di essere un'ottima soluzione come riserva di Maignan.

In molti lo hanno eletto come migliore in campo, a 31 anni ha dimostrato serenità e reattività, non è teso e sotto pensione come il rumeno, tutto sommato non fa rimpiangere Maignan, Sportiello è stato fenomenale e decisivo, bene ha fatto anche Okafor, nel suo ruolo di esterno di sinistra purtroppo per lui, è l’alternativa a Leao e adesso aspettiamo che migliori la condizione di Jovic e Chukwueze.

Da sottolineare l’atavico problema dell’infermeria, un problema che non capisco e che per me merita un approfondimento, anche quest’anno sembra si stia proseguendo come nelle scorse stagioni, siamo solo alla quinta giornata e già a livello muscolare si sono fermati: Maignan, Calabria, Theo, Kalulu e adesso anche Krunic, penso che sia diventato prioritario, risolvere una volta per tutte il problema degli infortuni.

Il tanto decantato mercato, consigliato, sottoscritto e di cui era pienamente soddisfatto Pioli, continua a mostrare delle crepe, contro l’Inter siamo andati in difficoltà con i centrali, contro il Verona con i laterali (tanto da cambiare modulo), ora Pioli con l’infortunio di Krunic, andrà in difficoltà anche con il play, quasi sicuramente dirotterà in mezzo Reijnders, che a quanto pare è in grado di giocare in quel ruolo, ma deve sguarnire altrove, servirebbe un po' di chiarezza su Adli e forse anche un po' di coraggio, come è stato per Bartesaghi.

Non posso che unirmi a tutti i milanisti nel ricordo di Giovanni Lodetti, è stato un grande giocatore e un volto simpatico del Milan degli anni sessanta, prezioso scudiero di Rivera, mediano intelligente e d'interdizione, nell'economia di gioco del Milan di Rocco, condoglianze alla famiglia.

L'Atalanta vince in Europa League grazie alla rete di De Ketelaere e in campionato grazie agli assist dell’ormai ex Milan, la dea sblocca la partita contro il Rakow dopo un’azione insistita, con Zappacosta che recupera il pallone e lo centra perfettamente sul primo palo, dove De Ketelaere salta più in alto di Rundic e insacca battendo di testa Kovacevic.

Nella vittoria dell'Atalanta sul Cagliari, c'è anche lo zampino di De Ketelaere, partito titolare e schierato da seconda punta, ha fornito a Lookman l'assist per 1 a 0, Charles aveva trovato anche il gol sullo 0-0, ma è stato annullato per fuorigioco di Lookman, peccato, perché con Thiaw, Maldini aveva azzeccato pure questo acquisto, forse era stato pagato tanto, ma che, con un altro allenatore e un po' di pazienza, poteva essere parte del futuro del Milan, grazie Pioli, ma non serve chiedere scusa anche per questo.

giovedì 21 settembre 2023

0 a 0 tra Milan e Newcastle, alla prima a San Siro in Champions League.

Un punto che lascia sicuramente più dell'amaro in bocca, per le tante palle gol create senza avere segnato un gol e perché è arrivato dopo l'umiliazione nel derby, il Milan ha fatto una buonissima prestazione, soprattutto è stato bravo a reagire alla scoppola contro l'Inter, solo dopo tre giorni e a non entrare (almeno si spera) nell’odioso tunnel della scorsa stagione, il fatto che non abbia portato a casa il bottino pieno, evidenzia dei limiti strutturali importanti, come quello dei centrocampisti che sappiano inventare.

A tal proposito, non capisco e non sarebbe la prima volta, del perché non abbia giocato Reijnders, che è l’unico che sa inventare un passaggio in verticale e che fa girare il gioco veloce, perché non gioca da play al posto di Krunic e perché nonostante tutti gli elogi fatti dallo stesso Pioli, Adli continua a non giocare, questi 3 punti sarebbero stati fondamentale per la qualificazione agli ottavi, questa era di quelle partite che si doveva vincere anche in maniera sporca, la marea di occasioni che ha avuto, per lo più sono state sprecate.

Secondo me, ma molto secondo me, perché nel calcio non c’è mai la riprova, il Milan è stato avvantaggiato dall’atteggiamento tenuto dal Newcastle, ho sentito parlare di una squadra fortemente in ascesa nel campionato Inglese, ma se il Newcastle è questo, il Milan con tutti i suoi limiti passa sicuramente almeno in coppa UEFA, gli inglesi non si sono fatti vedere mai dalle parti di Maignan, solo il suo sostituto Sportiello, ha fatto una parata decisiva, allo scadere dei minuti di recupero.

Il Newcastle ha portato a casa un punto, che non servirà a nessuna delle due squadre, ma che complica enormemente il percorso del Milan per gli ottavi di Champions ed è evidente che c’è rammarico, ma per il Milan era importante tornare a fare una buona prestazione, anche se come abbiamo visto la scorsa stagione, sembrava sempre guarito e poi la crisi si ripeteva, vincere chiaramente, sarebbe stata tutta un’altra cosa, ma anche con questa prestazione, si può trovare la fiducia necessaria per riprendere il discorso, per la qualificazione alla prossima Champions.

Se Ibra dopo essere stato a Milanello, si è incontrato anche con Cardinale, vuol dire che non è solo una visita programmata, Pioli di cui oramai non ho più stima, comunque doveva saperlo, il coach ha detto di insistere e continuare a giocare così, solo che non capisco se per così intende come ritmo e intensità o se per “così” intende sbilanciati e senza coperture, contro una squadra abbastanza modesta, o per gli scarsi rifornimenti a Giroud, che oramai sono una costante.

La prossima partita contro il Borussia chiarirà molto sull'andamento del Milan e del girone, alla luce dei primi infortuni (sorvolo per il momento sulla preparazione atletica), vorrei soffermarmi sulla campagna acquisti, che non mi sento di criticare, solo che manca un play in attesa di Bennacer, ma poi bisognerà vedere se Pioli lo utilizzerà in quel ruolo, perché in quel caso, visto che Adli riscalda la panchina anche in Champions, ne mancherebbero due, poi, forse la panchina “lunga” il Milan ce l’ha, ma è Pioli che non la sfrutta.

Musah entra a 20 minuti dalla fine, ma solo perché si è infortunato Loftus-Cheek, ma quello dell’americano è un ingresso “elettrico”, come lo definisce qualcuno, salta l’avversario e va a creare superiorità numerica, è entrato molto bene in partita, anche nei pochissimi minuti contro l’Inter, non mi sono dispiaciuti nemmeno Pobega e Chukwueze, ma c’è da dire che giocano troppo poco per farsi trovare pronti, Sportiello è stato protagonista di una parata spettacolare e decisiva e Okafor ha già dimostrato le sue qualità, ora, sarò ripetitivo, questi qua devono essere impiegati di più e meglio, gli ingressi di Florenzi, Musah e Sportiello, hanno dato delle risposte importanti.

Tornerà Ibra? Il Milan inteso come società lo rivuole, sarà come sempre lui a decidere a fronte di un ruolo importante, rispondo a chi diceva fino a stamattina: “ma no! era una visita programmata”, che la sua visita a Milanello prima e il suo incontro con Cardinale dopo, non è una visita di cortesia, si parla del patron del Milan, che non ha mai nascosto il desiderio di avere una figura come Zlatan in dirigenza, ne aveva una simile e l’ha cacciata a calci in culo per colpa di qualcuno.

Anch’io sono sempre stato d’accordo ad avere Ibra a vita nel Milan, l’ho pure proposto come collaboratore di Pioli alla Bonera, perché, la sua esperienza e il suo carattere, avrebbero un peso importantissimo sulla squadra e sullo staff, molto meno se non è in campo con gli altri, a quel punto mi sembrerebbe sprecato o per lo meno, meno incisivo, in quello che è era il ruolo di Maldini, figura che manca e che non sarà più ricoperta da Paolo.

Dopo aver fatto un mercato da sogno, è bastato incontrare Inter e Newcastle, per evidenziare che nel Milan, c'è da risolvere il problema del gol, che Giroud non può mantenere a quasi 37 anni, diciamo, lo stesso livello di lucidità in ogni partita, lo sapevamo e lo sapeva anche Maldini, tant’è che il primo giocatore che voleva mettere sotto contratto era Thuram a parametro zero e Arnautovic ritenuto troppo caro, poi finiti entrambi all’Inter e che ci hanno fatto la festa.

Leao, anche se gli dai 20 milioni di euro all’anno, potrà segnare qualche gol in più ma non sarà mai un bomber alla Mbappè, Pulisic, Jovic, Okafor e Chukwueze, segneranno più di Saelemaekers e Messias, ma forse con la squadra che ha un altro modo di giocare, cosa che né il coach Pioli, né Moncada, né Furlani e né tanto meno l’algoritmo avevano previsto.

Bisognava prendere Taremi prima di tutti, a fine mercato hanno fatto bene a non sottostare alle richieste dei suoi agenti e a prendere Jovic, ma Taremi andava preso prima, adesso non è che per giustificare l’allenatore, si deve dire che Pioli è frenato dal mercato, perché per sua ammissione e responsabilità diretta di coach, ha detto che stavolta è soddisfatto del mercato e che aveva tutte le alternative che gli servivano, fatto salvo scoprire, che non ha un play, un difensore centrale di alta affidabilità (perché non hanno ceduto Kalulu), un vice Theo e un vice Giroud.

Pioli ha avuto la maggior parte dell’organico, già dal primo giorno di ritiro e ora siamo in attesa che sia Okafor che Jovic entrino in condizione e negli schemi dell’allenatore, è il momento per Okafor e Jovic di salire in cattedra, anche loro come Vranckx e Adli, se non possono esprimersi, se hanno poco spazio, non possiamo criticarli, speriamo che adesso con il raddoppiare degli impegni, avranno le loro chance e che l'allenatore non li faccia diventare degli altri Origi e Rebic.

Dopo aver fatto un mercato da sogno e avere speso tanti soldi, dobbiamo sentirci dire da Walter Sabatini, che non è un algoritmo qualunque: "Sono convinto che tutti questi ragazzi arrivati al Milan non sono ancora calciatori di grande peso, dovranno faticare tanto e a lungo per portarsi ad un livello di prime posizioni in classifica. Non è una cosa denigratoria, è semplicemente un'osservazione che faccio vedendo le partite del Milan" e io aggiungo, che non è certo che arrivino ad un alto livello con questo allenatore. 

martedì 19 settembre 2023

Spesi tanti soldi e poi siamo stati umiliati dai parametri zero.

Pioli ha corretto il tiro: "Sono in debito con i tifosi, perché l'anno scorso quando abbiamo giocato veramente male, loro mi sono stati vicino e li ringrazio di questo. Ma anche perché sono diventato l'allenatore che ha perso più derby", questo mi induce a pensare che nei compiti del coach, ci sia pure quello di addetto stampa, ma forse lui non lo sapeva, stiamo risparmiando su tutto, dul direttore tecnico, sul direttore sportivo e forse anche sull’addetto stampa.

Comunque, può correggere il tiro quanto vuole, ma è sempre più indifendibile e non si tratta solo di una questione di derby persi, ma anche di parole fuori luogo, di superficialità, di pressapochismo e di presunzione, la gratitudine per il 19esimo scudetto, non può durare in eterno e lui da persona intelligente quale si reputa, deve avere questa consapevolezza, Sacchi è stato molto duro con lui, ma Pioli dovrebbe sapere quanto sarà duro Cardinale, quando imboccherà la stessa china dello scorso anno.

Mi auguro di no, ma al Milan si deve fare chiarezza e l’allenatore lo deve fare per primo, voglio sperare che non si giochino la carta Ibra come tutor, Pioli non è da Milan e nemmeno da progetto Cardinale, non è con il tutor che possiamo andare avanti, continuo a restare dall’idea che Pioli non arriva a Natale, gli americani gli fanno uno scatolone con le sue cose e lo mettono davanti ai cancelli di Milanello dall’oggi al domani, come hanno fatto con Maldini e Massara.

Il Milan nel derby e anche in altre occasioni in passato, ha dimostrato di avere un’inferiorità tecnica, mentale e di arrendevolezza fuori dal comune, capisco che si abbia la presunzione di non chiedere scusa, perché si ha l’arroganza di non avere capito quello che è successo, certificato dalle sue parole: “Per 4 minuti abbiamo tenuto la palla noi”, che altro non sono, che il segno di non avere capito, che il Milan non ha fatto una partita di calcio.

Sarebbe ora di smetterla di fare il profeta e di fare un bel passo indietro, farsi un bel bagno di umiltà, capire e correggere, quella grande confusione che aveva già la scorsa stagione e che perdura anche in questa, nonostante sia stato allontanato il male per eccellenza che era Maldini, continua a sbagliare le partite, non ha ancora capito che non può lasciare sempre l’uno contro in difesa e che i raddoppi e le coperture sono necessari.

I reparti devono stare stretti, fare le diagonali, devono giocare vicini in 30 metri, non si può avere una squadra lunga 50 metri come fa il Milan, tutte le squadre, tutte le volte che vanno in contropiede (ripartenza), creano occasioni pericolose e non serve a niente poi il possesso palla per 7 minuti o al 60 %, giocare così come gioca Pioli è inammissibile, senza marcature preventive, difendere in questo modo, ti porta a essere squilibrati.

Puoi accettare l’uno contro uno dietro, quando sei in necessità, quando sei in inferiorità numerica o quando devi andare a recuperare il risultato, ma non tutte le partite e per tutta la partita, ma poi questo modo di attaccare con i terzini che entrano dentro il campo, può essere una buona cosa, se i centrocampisti coprono e fanno le diagonali, perché la squadra in campo deve garantire la copertura totale degli spazi, una volta persa palla, i due centrali rimangono sempre a giocarsela uno contro uno con i due attaccanti.

Giocare in questo modo non è sintomo di innovazione, ma di superficialità, di non approfondire le normali dinamiche di gioco, devi avere rispetto dell’avversario, deve esserci una base di squadra, un collettivo, devi essere una squadra compatta, determinata, umile, fare cose chiare e semplici, dopo si può pure perdere, perdere malissimo magari e comunque chiedere scusa, a parte che abbiamo comprato 11 giocatori e ci scopriamo scoperti al centro.

Il Milan come gli altri anni, lascia praterie alle ripartenze avversarie, lasciando di conseguenza il fianco scoperto, una volta era colpa di Kessie che non era in forma, poi perché mancava Kessie, ma c’era sempre Pioli (chi sa perché non è colpa di Pioli mai) e ora? Non è neanche colpa di Maldini! giocando in quel modo, non si dà certezze alla squadra, per essere una squadra, tutti devono partecipare alla fase offensiva e a quella difensiva, se no, non c’è rivoluzione estiva che tenga.

Nella testa dell’innovativo Pioli, risiede tanta confusione e indecisione, sul modulo e sulla gestione dei cambi per esempio, per Pioli le riserve sono riserve, non sono risorse, entrano all'occorrenza, per lo più quando la partita è finita, in queste condizioni, entrando sempre nel finale e sempre in una squadra piena di seconde linee, a ricorrere il risultato, le riserve non possono mai fare il salto di qualità.

La Champions arriva al momento giusto, sempre che il Milan non si sia già infilato nello stesso tunnel della scorsa stagione (già! Non è più possibile perché non c’è più Maldini), sarebbe bene evitare un altro disastro del genere, forse Pioli dovrebbe avere l’umiltà di rimettersi in discussione, ammettendo che il calcio non lo ha inventato lui. 

lunedì 18 settembre 2023

Dopo avere cacciato Maldini, non pensavo di perdere ancora un derby.

Finalmente la causa di tutti mali del Milan è stata cacciata, si è fatta una delle sessioni di calciomercato più scoppiettanti di sempre, Cardinale ha avviato la rivoluzione del calcio italiano e si sta apprestando a seguire le orme di Berlusconi, vuole vincere la seconda stella e ha portato tanti cambiamenti (l’algoritmo), che hanno indotto il “profeta” Pioli, a dire che finalmente (ora che non c’è più Maldini è sottinteso) ha i ricambi in panchina, fatto salvo che anche stavolta nel derby non ci ha capito nulla.

È stata un'umiliazione terribile, non è più sopportabile che si perda l'ennesimo derby e che ogni volta sia sempre peggio, amplificando sempre più un senso di disaggio e impotenza, proprio quando il Milan è o sembra in una condizione psico-fisica eccellente e in maniera sempre più devastanti, perché si possono perdere i derby, ma non così tanti, non così spesso e non in maniera così disarmante.

Ogni derby è sempre peggio, sia nel risultato che nella prestazione, prima li perdevamo, ma provavamo a giocarli, poi siamo stati sempre più in balia dell’avversario, sempre senza scampo e senza il conforto della prestazione, oramai sempre opache e confuse, negli ultimi 5 derby, a parte le 5 sconfitte, abbiamo subito 12 gol e ne abbiamo fatto solo uno nell’ultimo.

Poi magari a fine stagione il Milan vince lo scudetto, la coppa Italia, la seconda stella e persino la Champions, ma se questo dovesse succedere (anche solo lo scudetto), vorrà dire che in panchina non ci sarà Pioli ma un altro allenatore, le coincidenze astrali, l’allineamento dei pianeti non succede sempre.

Per Pioli è già successo quando Spalletti ha rifiutato il Milan, se no sarebbe finito male insieme alla Sampdoria, quando sono arrivati Ibra e Kjaer, quando Inzaghi si è “mangiato” lo scudetto e quando si è “venduto” Maldini, ma quando c’è da dimostrare qualcosa, i pianeti a Pioli non ci si allineano mai.

Giusto parlare e chiedere tempo per il nuovo progetto, è la scusa più plausibile, ma non ci crede nessuno, dopo un mercato importante, che ha cercato anche di cancellare alcuni limiti strutturali che si erano palesati la scorsa stagione, progetto nuovo quanto sia, non può esistere un divario così importante tra le due squadre, anche se rappresenta la vera differenza di forze, perché anche quest’anno l’Inter è la più forte, ma non ha l’allenatore all’altezza, né che meno il Milan con Pioli.

So di non essere da solo e so anche che molti non la pensano come me, ma io ancora una volta metto sul banco degli imputati Pioli, in concorso di colpe con Cardinale, Inzaghi che non è il Guardiola dei poveri, riesce sistematicamente a dare a Pioli una lezione tattica, ogni volta sempre più imbarazzante, Pioli non puoi dopo 4 derby persi nell’arco di meno di 12 mei e con gli avversari sempre gli stessi, non riuscire a prendergli le misure, il problema è serio e vuol dire che sei scarso.

Capisco che a Cardinale vada bene questa situazione dell’allenatore manager (non so fino a che punto) e che Pioli se non lo cacciano non darà mai le dimissioni, perché significherebbe la fine della sua carriera “importante”, ma dopo tutte queste debacle in campionato e nei derby, non possiamo essere presi pure in giro (non sarebbe la prima volta), sentendo dal tecnico: "Mi tengo i primi 70 minuti", come se in quel lasso di tempo, si fosse visto un Milan dignitoso.

Potrebbe essere un segnale di sottovalutazione preoccupante, di una gara in cui la squadra è stata travolta, ma è solo una filosofica presa per i fondelli, come spesso gli capita di fare, o come l’uscita infelice di: "Nei primi 4 minuti abbiamo tenuto palla soltanto noi", intanto non si vince il campionato tenendo palla nei primi 4 minuti e poi, non l’abbiamo tenuta noi, perché non siamo stati pericolosi, è stata l’Inter che ce l’ha lasciata.

Non si capisce se c’è o ci fa (per me entrambe), non capisco questa supponenza di non voler chiedere scusa ai tifosi, quando li invoca continuamente e dopo avere perso in quel modo, qualsiasi allenatore al mondo, avrebbe dato le dimissioni, non capisco la motivazione per cui non si debba chiedere scusa ai tifosi: “perché non si è deciso di perdere apposta”, credo che si chieda scusa, proprio quando le cose non si fanno con intenzione, oppure io sono il solito pazzo.

Da quando Pioli ha vinto lo scudetto, si è autoproclamato l’onnipotente, non ha più un minimo di autocritica e di coscienza, ma quello che mi dispiace di più è che la società non fa niente, anzi ogni volta lo promuove, da allenatore esonerato con lo scudetto a Coach, certo, il derby non deciderà la stagione, ma ha già dato un indirizzo, il nuovo progetto è comunque incompleto, ha un allenatore non adatto, che non riesce a fare tesoro degli errori commessi.

Il Milan di Pioli ha dimostrato ancora una volta, che passato in svantaggio, il piano partita va a farsi fottere, la squadra va in difficoltà ed è senza un piano B, a quel punto il Milan non dà più segnali di cattiveria e voglia di ribaltare la partita, l’atteggiamento sul 2 a 0 è senza idee e compassato, l’Inter, ma in passato anche il Torino ed altre, una volta in vantaggio fa quello che vuole, certo è che siamo passati dal 5 a 0 di Bergamo al 5 a 1 del derby, come la migliore delle provinciali, mentre invece siamo il Milan, con un allenatore non da Milan, penso che per quelli dei piani alti ci sia molto sul quale riflettere. 

domenica 17 settembre 2023

In attesa del derby, si lavora sul nuovo stadio rossonero.

Sembrano esserci nuove informazioni e dettagli interessanti, circa le eccellenze che lavoreranno al progetto, si parla di Tim Romani, CAA Icon e perfino di Manica, per lo stadio da realizzare a San Donato, sono stati anche delineati i paletti, entro i quali ci si vuole muovere, inizio dei lavori nel 2025, con l'obiettivo di ultimare la costruzione e giocare la prima partita tra il 2028 e il 2029, minchia! Siamo ancora nel 2023.

Al contrario di Elliott, che ha pensato esclusivamente a sanare la società, uno dei progetti di Cardinale, è quello di portare a termine il progetto del nuovo stadio e in questo è molto deciso, tanto da guardare con decisione a San Donato, dove il progetto inizia a prendere forma, vuole costruire un impianto che sia disponibile anche al di fuori delle partite, che sia di almeno 70mila posti e che possa essere aggregatore di eventi di ogni tipo.

In poche parole si vuole portare l'esperienza dell'architettura sportiva americana in Italia, quasi come esempio e che possa tracciare la linea per una nuova era dell'infrastruttura sportiva, gli anelli saranno due e all'interno vi saranno i maxischermi più grandi di Italia, sullo stile delle grandi arene americane, un museo, una larga area per le famiglie, una piazza antistante, che possa ricordare per grandezza e conformazione Piazza del Duomo.

Finalmente qualcuno ha trovato il coraggio di ammettere, che Var e arbitro sono due ruoli in contrapposizione, Irrati ha deciso che si occuperà solamente del VAR e ha spiegato il perché: "È un'attività talmente specializzata che serve farlo il 100% del tempo. In campo serve avere un impatto anche irruente con i calciatori, in cabina no. Un VAR deve essere stato arbitro di alto livello, o almeno della stessa categoria in cui va ad operare. Ma anche UEFA e FIFA hanno preso questa strada: quando diventi élite fai solo una delle due cose".

Perché? Perché il vero problema è: "Quando sei arbitro pensi a quello, ma poi se vai a fare il VAR puoi essere focalizzato anche sull'aspetto arbitrale: non dico che giustifichi la decisione presa sul campo, ma rischi di solidarizzare con lui e anche se la decisione è sbagliata dici: 'So cosa si prova, non voglio rovinargli la giornata'. Non serve assolutamente questo, serve tecnica arbitrale e una distanza che il terreno di gioco non ti dà, perché è passione, coinvolgimento emotivo. Componenti che il VAR deve eliminare il più possibile".

Penso, che chi mi segue, ricorderà, che io ho sempre sostenuto questa tesi, il Var deve fare il Var e si devono specializzare persone in quel senso, perché essere arbitri e Var contemporaneamente, ti mette in una posizione di riverenza, quando al Var c’è un arbitro di livello inferiore e di onnipotenza quando l’arbitro è di livello inferiore, per non parlare di gelosie, rivalità e vendette.

Intanto trapela la notizia, che Jovic appena arrivato dalla Fiorentina, nell’ultima ora di mercato per disperazione, potrebbe già andare via a gennaio, quando lo hanno preso, ho subito pensato che era stato fatto per tappare un buco e che nel frattempo avrebbero trovato un nuovo accordo con Taremi e a gennaio poi lo avrebbero preso.

A fine mercato e dopo il clamoroso naufragare dell’operazione Taremi, il Milan ha virato senza troppa convinzione su Jovic, il 25enne serbo in parabola decisamente discendente, era l’unica e ultima possibilità a parametro zero, quindi con poco rischio, per dare un’alternativa a Giroud, senza nessuna convinzione sul suo rilancio.

L’indiscrezione arriva dalla Spagna, il nuovo bomber che rimpiazzerà Jovic sarebbe Morata, un vecchio pallino del tanto bistrattato duo Maldini-Massara, che erano vicini a chiudere l’operazione, se non fosse intervenuto Cardinale a vendicare il suo scudiero Pioli, lo spagnolo ha il contratto in scadenza al 30 giugno 2024 e la possibilità di rinnovare è sempre più remota, l’ipotesi di un addio già nel mese di gennaio, può prendere sicuramente corpo.

Il Milan potrebbe sistemare a gennaio Jovic in una squadra medio-piccola di serie A, o in Turchia e potrebbe convincere facilmente i ‘Colchoneros’ con un’offerta al ribasso, a sei mesi della fine del contratto, tanto più che Simeone, avrebbe già pronto il sostituto a costo zero, il giovanissimo Martin in prestito al Mirandes e attualmente il capocannoniere della Liga.

  

venerdì 8 settembre 2023

Il Milan rivoluzionato, gioca bene e migliora partita dopo partita.

Al momento ha avuto ragione Cardinale, il Milan a Roma ha dato una bellissima lezione di calcio, peccato che Tomori è sempre più nervoso e che Pioli deve sempre aspettare che passi l’ora di gioco prima di fare una sostituzione, sempre e rigorosamente ruolo per ruolo, nel 2 a 1 dei rossoneri all’olimpico, la Roma è stata in balia di un gran bel Milan fino all'espulsione, situazione che Tomori e Pioli hanno gestito pessimamente.

Il difensore dovrebbe imparare a temporeggiare quando l’attaccante è di spalle alla porta, invece di entrare sempre in modo falloso, perché l’espulsione doveva prenderla nel fallo precedente, solo che l’arbitro ha sorvolato, Pioli con 5 sostituzioni a disposizione, doveva cambiare Tomori con Kalulu nell’intervallo.

Questo Milan più gioca insieme e più cresce, hanno ampiezza e controllo della partita, non hanno timori, non hanno ansie, hanno tanto entusiasmo e voglia di lottare, giocano bene e vincono, da tifoso sono felice per la prestazione della mia squadra e per la conquista della terza vittoria di fila, con un avversario difficile a cui abbiamo concesso poco, escluso in inferiorità.

Leao è in costante crescita, più sicuro di sé stesso e più responsabile, quando vuole diventa devastante, ha fatto un gol spettacolare, in rovesciata e in caduta, prende e tiene la posizione, trovando un impatto perfetto, peccato che difetti ancora di continuità, mi auguro comunque che possa consacrarsi e segnare tanti gol, per 60 minuti il Milan è stato dominante e mantenendo questo stato di grazia, si candida sicuramente per la lotta al titolo.

È un Milan rinnovato negli uomini e nello spirito, ha un nuovo stile di gioco, che invocavo da dopo lo scudetto, il gol di Giroud su rigore ha certamente indirizzato la partita, ma la prestazione e la vittoria sono stati un risultato importante, ci sono state cose buone e cose meno buone che bisogna migliorare, ma l'importante è la crescita costante, nel nuovo modo di giocare, che è di buonissimo livello, dopo la sosta c’è il derby, un esame importantissimo da superare, per l’importanza della gara, per il livello dell’avversario e per l’incertezza del dopo sosta.

Con l’Inter c'è grande rivalità e ambizione, entrambe vogliono vincere il derby e la seconda stella, è un Milan che con il rinnovamento è migliorato, adesso sembra più forte dello scorso anno, i nuovi hanno alzato da subito il livello, Thiaw è fisicamente dominante, la sua prestazione si alza ancora di più quando sfida Lukaku, non sbaglia nulla nelle scelte e Loftus-Cheek ha praticamente spaccato la partita.

La Champions League è ormai prossima ad iniziare e bisogna consegnare la lista entro la mezzanotte di lunedì 4 settembre, mentre la Lista B deve essere consegnata entro la mezzanotte del giorno prima di ogni partita, la lista A è composta da 25 calciatori, di cui 8 devono essere “giocatori formati localmente”, che si dividono in due categorie, 4 giocatori che tra i 15 e i 21 anni che per tre stagioni o 18 mesi continuativi e non, hanno giocato nel Milan e quindi formati nel club e 4 giocatori che tra i 15 e i 21 anni che per tre stagioni sportive o 18 mesi continuativi e non, hanno giocato in un club italiano e quindi formati in Italia.

Non si possono avere più̀ di quattro giocatori formati in Italia e la lista (A) può essere modificata, se si raggiungono la fase a eliminazione diretta e si possono iscrivere un massimo di tre giocatori nuovi, che possono essere stati schierati da un altro club nella fase di qualificazione, in Champions, Europa League e Conference, entro la mezzanotte del 2 febbraio, questa che segue è la lista A, cominciando con i primi 17:

Maignan, Krunic, Kalulu, Thiaw. Kjaer, Tomori, Reijnders, Loftus-Cheek, Hernandez, Musah, Adli, Leao, Okafor, Chukwueze, Pulisic, Giroud e Jovic, i 4 giocatori formati in Italia: Sportiello, Mirante, Florenzi e Caldara, mentre dei 4 formati nel Milan, ce ne sarebbero solo due: Calabria e Pobega, non avendo altri giocatori che soddisfano i requisiti.

È curioso che Caldara, totalmente fuori dal progetto, per una questione di opportunità, potrebbe farsi la Champions al posto di Pellegrino e Romero, quindi anche quest’anno la lista A sarà di 23 giocatori invece di 25, il Milan giocherà a San Siro: il 19 settembre alle 18 e 45 con il Newcastle, il 7 novembre alle 21 con il PSG e il 28 novembre alle 21, con il Borussia Dortmund. 

domenica 3 settembre 2023

Alla fine arriva Jovic.

 

Jovic è un nuovo attaccante del Milan, alla fine dopo tanti nomi, per un motivo o per l’altro tutti falliti, nell’ultima mezz’ora di mercato, davanti alla disperazione, alla fine è arrivato Jovic, per Pioli il serbo era un calciatore che seguivano da tempo e parzialmente è vero, perché lo ha seguito e voluto sempre Maldini, quello che ha portato Hernandez al Milan, solo che il Real ha sempre preteso tanti soldi.

Adesso che il calciatore è in parabola decisamente discendente, che costa niente, non avendo più altre idee e non essendoci più tempo, lo hanno preso, quindi almeno questo non è il frutto dell’algoritmo, non può essere che l’algoritmo consigli questo tipo di giocatori, il Milan si è messo a posto numericamente, ha mandato Colombo a completare la sua crescita al Monza, ha abbassato ancora il monte ingaggi, non ha tirato fuori un euro e ha pure fatto un favore alla Fiorentina, che non sapeva come fare per sbolognarselo.

Jovic arriva a titolo temporaneo e gratuito, con la possibilità a fine anno di una conferma, la Fiorentina non ha mantenuto nemmeno una percentuale su una futura rivendita, Jovic ha firmato un contratto annuale con un'opzione per altri tre anni, nel caso in cui al termine della stagione le parti decidessero di continuare insieme.

I rossoneri pagano solo l’ingaggio di 2,5 milioni a stagione, al di là dei 13 gol in 48 partite, è un calciatore diverso per caratteristiche da Giroud, ma lo era anche Origi e anche il belga ha segnato poco, se non altro almeno il Milan ha risparmiato sull’ingaggio, l'attaccante serbo ha un contratto con la Fiorentina fino al 2024, ma che può essere rinnovato automaticamente per altre due stagioni, su decisione dello stesso club toscano, se questo non dovesse accadere, il serbo sarebbe libero il 30 giugno 2024.

Jovic è arrivato mezz’ora dopo il passaggio di Origi al Nottingham Forest, anche lui in prestito con diritto di riscatto a 5 milioni (di plusvalenza) e la cosa importante è che gli inglesi pagheranno lo stipendio del belga, cosa che invece non faceva il Burnley che lo aveva richiesto, prima di questo epilogo, il nuovo entourage di Taremi ha fatto saltare il trasferimento dell’iraniano ai rossoneri, così nell’ultimo giorno di mercato, Furlani e Moncada hanno provato con il Siviglia per Rafa Mir.

Il trasferimento è saltato perché il club andaluso non ha trovato un sostituto adeguato, è stato fatto un tentativo per portare in prestito l'attaccante canadese David del Lille e anche Daka del Leicester, è stato fatto persino un tentativo con il Torino per Sanabria in prestito, un tentativo per Burstow 2003 del Chelsea, quello per Pavlidis dell'AZ Alkmaar e in extremis, anche un tentativo per Sasa Kalajdzic del Wolverhampton, ma alla fine Jovic è stato quello più semplice.

Nel frattempo Ballo-Touré non ha trovato l’accordo con il Werder Brema e il Milan ha dovuto rinunciare al terzino sinistro Sosa dello Stoccarda, ma alla fine anche Ballo-Tourè è uscito e vestirà la maglia del Fulham in prestito e finalmente Colombo è potuto andare in prestito al Monza, mentre non capisco che cosa può essere successo con Adli, il Milan ha ribadito che conta su lui al 100%, quando fino a qualche settimana fa la sua partenza sembrava certa.

E pensare che più volte è stato chiesto al francese di accettare un’altra destinazione, ma lui, spalleggiato da Maldini che credeva nelle doti del giocatore, ha sempre preferito restare e giocarsi al Milan le sue carte, cosa devo dire, forse Pioli è stato folgorato sulla strada di Damasco, diciamo che è stata un’altra sua “Piolata”.

La campagna acquisti e cessioni del Milan alla fine si conclude ottimamente, con dieci nuovi innesti per la prima squadra: Jovic dalla Fiorentina; Pellegrino dal Club Atlético Platense; Musah dal Valencia; Chukwueze dal Villarreal; Okafor dal Salisburgo; Reijnders dall'AZ Alkmaar; Pulisic e Loftus-Cheek dal Chelsea; Romero e Sportiello svincolati e altri cinque innesti per la primavera.

Alla corte di Abate sono arrivati: Raveyre svincolato; Jimenez dal Real Madrid in prestito; Skoczylas dallo Zagłębie Lubin; Simmelhack dal Copenhagen in prestito e Nissen dal Brommapojkarna, sono stati ceduti nell’ambito della prima squadra:Tonali, Saelemaekers, Gabbia, Origi, Ballo-Tourè, Rebic, Messias, De Ketelaere  e Daniel Maldini.

Dalla primavera sono stati ceduti: Youns El Hilali, Omoregbe in prestito al Fiorenzuola, Nasti in prestito al Bari, Gala in prestito al Sestri Levante, D'Alessio in prestito alla Pro Sesto, Alesi in prestito alla Sampdoria, Mangiameli, Casali, Devis Vasquez in prestito allo Sheffield Wednesday, Bozzolan in prestito al Perugia, Longhi, Jungdal, Lazetic in prestito al Fortuna Sittard e Capone.

Con la chiusura del mercato, Caldara che è stato accostato più volte al Verona nel corso di questa sessione estiva di mercato, non può più essere ceduto se non a gennaio e quindi sarà reintegrato nell’organico dei rossoneri, come sesto difensore centrale, ma potrebbe anche finire nella lista UEFA da consegnare entro lunedì a mezzanotte, come quinto centrale, occupando il quarto slot per gli italiani, con Pellegrino che rischia di restare fuori.