domenica 30 ottobre 2016

Arriva il primo pareggio.

Sempre più emergenza in casa Persantamaria, parlare di uomini contati è un eufemismo, per poter scendere in campo mister Crisà si è dovuto avvalere di un prestito dalla prima squadra e uno dagli allievi, mescolandoli e tirando fuori l'undici da schierare contro il Belvedere.
Ancora una volta la squadra è fatta dall'infermeria, sono indisponibili: Villatora che ha ripreso la riatletizazione, Lago in attesa degli esami strumentali, Antonello per un riacutizzarsi di un infortunio, Bertollo e Luca Baggio in attesa del via libera dei medici, Tommasin si è fermato giovedì per una distorsione, Ferraro ha ancora male, Bettin Andretta e Aid erano indisponibile, Bonetto e Marchetti non hanno ancora ripreso, mentre Mattia Favaro si trascina un fastidioso risentimento all'inguine.
Dodici indisponibili totali a cui bisogna aggiungere Milani, Zirbi e Guidolin che hanno abbandonato ed ecco che il pareggio che non può soddisfare il Persantamaria, diventa eccezionale in una partita dove i ragazzi di Crisà potevano dare di più, che avrebbero potuto vincere e che magari avrebbero potuto perdere.
In settimana e dopo la sonante vittoria con l'Angarano, si temeva il solito calo di tensione e per certi versi così è stato, anche se stavolta il Persantamaria parte subito forte, al primo Grosselle appena entrato in area spara di poco alto, mentre al secondo minuto di gioco Zarpelleon dalla stessa posizione centra la traversa.
Confermato il tanto vituperato 4-4-2 di Angarano, che comunque ha portato 4 punti e la continuità di 2 gare positive di fila, con Cognolato terzino destro alla prima dal primo minuto, con Zandrin in prestito dalla prima squadra a sinistra.
A centrocampo l'arretramento di Cecchetto nel ruolo di play accanto a Matteo Baggio, indebolisce ancora di più il reparto offensivo, dove accanto a Zarpellon va a giocare Marcolongo in prestito dagli allievi.
Dopo qualche azione di alleggerimento, al decimo Cecchetto imposta per Zarpellon e si inserisce,il numero 9 lo vedo e lo serve con il contagiri, il capitano riceve, entra in area e di esterno destro infila il portiere in uscita per l'1 a 0 e per l'ottavo gol stagionale del capitano.
Il vantaggio ha avuto l'effetto di svuotare mentalmente, quei giocatori non ancora pronti alla battaglie e così Pietro Pierobon, Matteo Baggio e Miatello sono andati in difficoltà e si sa che poi non è facile tornare in partita, così il Belvedere si fa vedere più minaccioso, anche se il Persantamaria non sta a guardare e crea 4/5 azioni per raddoppiare non concretizzate per poco, da Cecchetto, Marcolongo e Zarpellon.
Al 25° su azione da calcio d'angolo, l'arbitro punisce con il rigore un reciproco abbraccio tra Zandrin e un avversario, è il terzo rigore che subisce in 6 partite e in casa, ma Rinaldi ancora una volta grande para, questo episodio dovrebbe "risvegliare" chi ha pensato di avere già vinto la partita e invece no.
Altro calcio d'angolo al 42°, marcature larghe e Marcolongo salva sulla linea con Rinaldi battuto, neanche questo campanello d'allarme serve a scuotere Miatello e compagni, si fa male Zarpellon che sarà costretto ad uscire, siamo al 45°, ancora un altro angolo a partita finita, ancora poca attenzione sulle marcature e un rimpallo sporco scavalca Rinaldi per il pareggio degli avversari.
Crisà prova a scuotere la squadra che nel secondo tempo va in campo con Mattia Favaro (infortunato) al posto Zarpellon, le due squadre giocano a viso aperto, entrambe possono e vogliono vincere la partita, Crisà non potendo fare sostituzioni rimpasta l'undici iniziale, Marcolongo va a centrocampo e Cecchetto di punta, cambio pure in difesa Cognolato a centrocampo e Pietro Pierobon sulla linea dei terzini.
Cecchetto prova in tutti i modi a riportare in vantaggio i suoi, ma per ben due volte il portiere compie dei veri e autentici miracoli e poi ci si mette anche la traversa su punizione, saltano gli schemi e il Belvedere si crea le sue 4 /5 palle gol al lato di poco, ma il secondo tempo è stato giocato con il cuore dai bianco-azzurri, lo stesso cuore visto alla prima giornata di campionato.
Finisce 1 a 1, c'è molto da recriminare perchè questa più di altre era una gara da vincere, di contro in quelle condizioni .... si esulta per il primo pareggio e in casa e per il ritrovato cuore, che addolciscono la delusione.
Allora mister adesso ha finito con i suoi impegni extracalcistici e potrà dedicarsi meglio alla squadra.
La squadra in mia assenza è stata in ottime mani, non puoi lavorare in settimana con 10 / 12 persone e poi il sabato alla partita mettere in campo degli altri, a cosa serve provare schemi o situazioni se poi il sabato devi improvvisare con quello che hai, la volta scorsa abbiamo finito con 7 punte in campo, oggi con solo due difensori ..... speriamo e confidiamo nel ritorno di Ferraro, Bertollo, Luca Baggio, Tommasin e Antonello, che sono i titolari più vicini al rientro, anche se credo di avere perso dopo Milani anche Zarpellon.
Anche questo sarà un problema, non possiamo pretendere di vincere le partite senza un centrocampista di ruolo o una punta di peso, vuol dire che ricominciano con gli esperimenti, quest'anno deve andare così.

domenica 23 ottobre 2016

Veni,vidi, vici.

E' la frase con la quale, secondo la tradizione, Gaio Giulio Cesare annunciò la straordinaria vittoria riportata il 2 agosto del 47 a.C. contro l'esercito di Farnace II a Zela nel Ponto, in questo caso il riferimento è a mister Crisà, che lontano dalla squadra per lavoro, si è imbarcato in mattinata sul volo da Palermo per Treviso, in un viaggio di 1500 chilometri, per provare a riportare alla vittoria il Persantamaria.
Così è stato, nonostante le continue defezioni (stavolta si è arreso Lago e Luca Baggio non era disponibile) che costringono squadra e mister a cambiare sempre uomini e assetto tattico, gli azzurri di Santa Maria sono tornati alla vittoria, in maniera perentoria (4 a 0) e convincente, anche se nessun problema è stato risolto.
Otto reti subite nelle precedenti partite, hanno convinto il tecnico a provare a schermare meglio la difesa, passando da un centrocampo a 3 ad una linea a 4, disponendo la squadra con il più classico 4-4-2 di sacchiana concezione, proprio per proteggere meglio la difesa (ancora in cerca degli automatismi) dagli attacchi avversari.
Il risultato finale dice che ha funzionato, ma ha funzionato anche e principalmente capitan Cecchetto autore di una tripletta, di un assist e di un gol meraviglioso, ha funzionato il manto erboso del campo dell'Anganaro, che anche se non perfetto è pur sempre di gran lunga migliore, del piccolo e spelacchiato Tombolato 2.
Non sarà e non può essere un caso che nelle uniche due trasferte, il Persantamaria ha fatto bottino pieno, portando a casa 6 punti su 6, mettendo a segno 6 reti senza subirne nessuna, così come non può essere un caso che nelle gare casalinghe invece, Cecchetto è autore di pessime prestazioni con tutta la squadra, che tra le mura amiche ha perso 2 partite su 3, subendo tutti gli 8 gol presi fin adesso.
Di certo la società non vuole credere a queste cose, ma intanto i numeri sono impietosi, la matematica non è un'opinione è dice che nessuna squadra fin qui è stata superiore al Persantamaria nonostante tutto e che l'avversario da battere è il terreno di gioco amico, ad ogni gara sempre più impraticabile.
Ma andiamo alla partita, i ragazzi di Crisà scendono in campo con più convinzione, anche sè le molteplici assenze e continui adattamenti di uomini e moduli li frenano, la gara risulta subito equilibrata, gli avversari pur essendo una formazione giovane sono spavaldi e cercano la seconda vittoria stagionale, gli azzurri hanno difficoltà al centro del campo, dove Bettin e Matteo Baggio dimostrano di non essere a loro agio.
Dopo un paio di azioni da una parte e dall'altra, Cecchetto che dimostra fin da subito di essere in giornata, in un campo che esalta la sua grande tecnica, dopo avere seminato un nugolo di avversari, serve un assist al bacio a Zarpellon che controlla e mette in rete, è il 20° del primo tempo, la squadra si scrolla le paure di dosso e prende consapevolezza dei propri mezzi.
Gli avversari non ci stanno e ribattono colpo su colpo, senza rendersi mai particolarmente pericolosi, mente Cecchetto comincia il suo show e al 35° in slalom tra gli avversari, con un meraviglioso sinistro a giro in corsa, segna il raddoppio, la partita si porta tra continui capovolgimenti di fronte, fino all'intervallo.
Tornano le squadre in campo e il Persantamaria continua a soffrire a centro la poca prestanza fisica di Baggio e Bettin, Crisà corre ai ripari, toglie Matteo Baggio e mette in campo Marco Favaro, un altro attaccante accanto a Zarpellon, schierandosi con un centrocampo a rombo con Cecchetto vertice alto.
Passano pochissimi minuti e Favero si prende una punizione al limite dell'area, batte Cecchetto e va a togliere la ragnatela dal set, per il 3 a 0.
E' il 10° minuto del secondo tempo e comincia la girandola delle sostituzioni, Tommasin lascia il posto per affaticamento a Cognolato subito dopo si arrende anche l'altro terzino Antonello, non avendo altro che attaccanti in panchina (centrocampisti e difensori sono tutti indisponibili), Crisà opera un'altra rivoluzione.
Dentro una punta D'Ascoli, sposta una punta Zarpellon a centrocampo e porta un centrocampista Pierobon in difesa, Bettin trova la sua collocazione davanti la difesa e chiude bene tutti gli spazi, permettendo a Cecchetto di pungere ancora in avanti e così al 25° in mischia su un traversone da sinistra, il capitano in scivolata a pochi passi dalla linea mette in rete il 4 a 0.
Il risultato è al sicuro, l'Angarano prova con tutte le forze a realizzare al meno il gol della bandiera, la difesa soffre un poco ma resiste, al 35° Crisà fa rifiatare Zarpellon e Grosselle, mettendo in campo gli altri attaccanti rimasti (sono 5 le sostituzioni possibili), finendo con ben sette attaccanti in campo.
Mister 1500 chilometri per tornare a vincere ? - Spero che questa partita ci dia la continuità mentale che ci occorre, per superare tutte le difficoltà che settimana dopo settimana si accavallano, compresa quella del campo, che con il passare del tempo si fa sempre più impraticabile, non abbiamo lo spazio per giocare e una squadra tecnica come la nostra, in un campo dove si allenano 5/6 squadre al giorno, è fortemente penalizzata, per non parlare che abbiamo un organico "corto" che non ci permette di recuperare dagli acciacchi e disomogeneo come avete visto, che mi costringe a far giocare tutti fuori ruolo.
La prima è scappata via, ma voi siete comunque quinti a 4 punti dalla seconda che ha pure una gara in più. - Se guardate bene abbiamo incontrato nelle prime cinque gare, quattro tra le prime cinque in classifica, se vogliamo possiamo dire che il nostro campionato non è ancora cominciato, non siamo ancora pronti, vediamo appena troviamo la continuità.

sabato 15 ottobre 2016

Tonfo del Persantamaria

E' finita malissimo come peggio non poteva finire, il Persantamaria crolla in casa perdendo per 4 reti a una, nello scontro diretto con la Virtus Romano che doveva rilanciare le ambizioni degli azzurri e invece hanno dato via libera agli avversari, finendo in una inspiegabile crisi d'identità.
Si perchè la squadra scesa in campo non era nemmeno lontana parente di quella vittoriosa, ammirata il sabato prima a Cassola, anzi per meglio dire, mentalmente il Persantamaria contro la Virtus non è mai scesa in campo.
Si è capito subito dalle prime battute che i ragazzi di Crisà non c'erano, la squadra ha subito come sempre la partenza aggressiva degli avversarsi, ma stavolta è apparsa confusa, slegata, imbambolata e tutto questo non si può ricondurre alla sola assenza di Ferraro.
Squadra sempre in perenne emergenza, alla ricerca di soluzioni tampone e di un assetto definitivo che tarda ad arrivare, l'organico è esiguo ma è lo stesso che sabato ha sbancato Cassola e Crisà è ripartito proprio da quella squadra, che sembrava avesse imboccato la strada giusta, provando a dare forza fisica all'attacco con Luca Baggio e a cantrocampo con Luca Pierobon.
Esperimenti naufragati come tutta la squadra, che vagava sperduta per il campo, improvvisamente tutto e diventato difficile, rinvii, stop, passaggi, tutti sbagliati, marcature inesistenti, enormi distanze tra i reparti e tra gli uomini, pochissima grinta e determinazione, temporeggiamenti inesistenti, in ritardo su ogni pallone e su ogni avversario, un disastro.
In questo marasma generale, trova vita facile la Virtus che colpisce già al decimo su calcio di punizione diretto, gli ospiti continuano ad attaccare e dopo sette minuti ottengono il due a zero su autorete di Antonello, che devia in rete nel tentativo di anticipare un avversario solo davanti alla porta sguarnita.
Dopo il due a zero la Virtus tira un attimo i remi in barca e il Persantamaria si fa vedere con qualche spunto pregevole e acquista fiducia sfiorando un paio di volte la rete, rete che arriva al quarantesimo su di un calcio di punizione, deviato di testa da Miatello e così dopo qualche altro tentativo degli azzurri non concretizzato, la squadre vanno al riposo sul risultato di 2 a 1 per la Virtus.
Nella ripresa ci si attende una reazione dei padroni di casa, sulla falsa riga della seconda parte del primo tempo ed invece è la Virtus a ripartire sparata e dopo cinque minuti, Lago entra in scivolata in area sull'avversario, colpisce nettamente il pallone, ma per l'arbitro è rigore, 3 a 1 e qui si spegne definitivamente il Persantamria.
La partita continua con gli azzurri in balia degli avversari che sciupano più volte il 4 a 1, il Persantamaria riesce a crearsi due nitide occasioni, che se sfruttate avrebbero potuto ribaltare la situazione, invece la prima viene quasi ciccata da Zarpellon che in pratica appoggia al portiere avversario e la seconda a Cecchetto che con un pallonetto corto, permette una comoda parata al portiere.
Prima dello scadere del tempo, la Virtus ha l'opportunità di segnare anche il 4 a 1 e rendere una disfatta, quella che doveva e poteva essere la partita del rilancio e che invece segna una profonda crisi tecnica e apre una spaccatura tra tecnico e società.
Il mister: E' tutta e solo colpa nostra, siamo stati imprecisi, troppi passaggi sbagliati, se vogliamo tornare quelli di prima la soluzione è lavorare per migliorare, purtroppo i risultati non ci aiutano, a mente serena ne parleremo e cercheremo di trovare il modo di ripartire.
Ovviamente non sono per niente contento di come vanno le cose, non mi fa sicuramente piacere che non ci sia tanta fiducia attorno al mio lavoro e questa prestazione ha aperto sicuramente ancora di più, la spaccatura con la società.
Il Persantamaria può crescere e tanto, ma certe prestazioni non le capisco, non possiamo passare da gare come contro il Cassola a disfatte del genere, io cerco di dare ai ragazzi la maturità che manca in un clima di leggerezza, sto cercando di far crescere e amalgamare questo gruppo, che indubbiamente non è quello dello scorso anno. 
Sto cercando di creare una famiglia per poterci togliere delle soddisfazioni, cerco di trasmette questo tipo di voglia, ma pare che non mi seguono, è fondamentale per questi giovani che abbiamo voglia di crescere, di diventare grandi, ma a quanto pare......
Ho introdotto sin da subito una nuova idea di gioco e di lavoro, organizzazione, palla a terra veloce e continua ricerca della profondità, certo più frequenti sono le assenze agli allenamenti e più difficile diventa il mio lavoro, ma credo che non sia solo questo.

sabato 8 ottobre 2016

Il Persantamaria torna alla vittoria.

Sarà stata la pizza di amalgama del gruppo di giovedì sera, sarà stato il fatto che anche se lentamente questa squadra migliora, sarà stato il ritorno in un campo grande e quasi perfetto o forse sarà stato per un ritrovato Cecchetto autore di altri due gol, fatto sta che sono arrivati meritatissimi i tre punti e i complimenti dell'arbitro a fine gara.
Partiamo proprio da questi che sono una cosa inusuale, solitamente l'arbitro si ferma all'ingresso dello spogliatoio, da la mano a calciatori e staff limitandosi a frasi di circostanza come: grazie, bravi, complimenti.
Quello che appunto è inusuale, è il fatto che l'arbitro torni indietro a centrocampo dove i due tecnici si scambiavano i complimenti di rito e rivolgendosi al solo tecnico Crisà gli dica: Complimenti mister, avete giocato bene, finalmente in un campionato under, si è visto giocare bene a calcio.
E il Persantamaria ha veramente giocato bene, confermando quanto di buono ci aveva fatto vedere fin qua e confermando anche se pur lentamente, di essere in crescita partita dopo partita, nonostante le continue e molteplici defezioni, anche ieri hanno dato forfait in tre, Luca Pierobon squalificato, Tommasin influenzato e Luca Baggio sull'aventino per questioni con la società.
Sembrava che anche questa partita dovesse finire con una sconfitta e con il solito rammarico, è un continuo stillicidio in allenamento (studio e scuola guida) e poi il sabato anche in partita, tanto che la società ha provveduto a convocare due juniores della prima squadra, visto che pur essendo in 26 in organico, alla partenza per la trasferta di Cassola erano in 14.
Crisà ha utilizzato subito il terzino Zandrin in sostituzione di Tommasin, Lago è tornato in difesa al posto dello squalificato Luca Pierobon, il posto di Lago a centrocampo lo ha preso Pietro Pierobon che tanto bene aveva fatto nel secondo tempo contro l'Union, per il resto tutto invariato tranne il ritorno al trequartista.
In settimana è tornato ad allenarsi Bertollo, ma ancora non può calciare e poi il mister aveva provato a dare peso all'attacco in assenza dell'ariete Milani con Luca Baggio in un 4-2-3-1 dove Luca aveva fatto pure bene, poi la discussione con la società e tutto il lavoro era andato in fumo, così pur di dare consistenza all'attacco, all'ultimo minuto si è andati in campo con due punte Cecchetto e Zarpellon e Grosselle dietro trequartista.
Il Persantamaria come solito subisce l'inizio veemente degli avversari terzi in classifica con 7 punti dietro alle capolista Galliera e Union a 9 punti, ma la partita si rimette subito in equilibrio e piano piano finisce in mano ai bianco azzurri, che trovano con Zandrin una spinta costante sulla fascia e una compattezza difensiva importante.
Ma è la davanti dove Cecchetto tornato in grande spolvero, per niente il giocatore spaesato visto contro l'Union, fa la differenza e dopo avere preso un palo al 10° attorno al 15°, concretizza il meritato vantaggio del Persantamaria, con un bel diagonale a fine di una travolgente azione personale.
Giocano bene gli azzurri oggi in maglia blaugrana, la difesa è attenta e precisa, grande partita di tutto il reparto, portiere come al solito compreso e tra cui spicca l'eccezionale prestazione di Antonello sulla sinistra, bene anche il centrocampo ad esclusione di Matteo Baggio che poi sarà sostituito alla mezzora e dell'attacco, che con Zarpellon sull'1 a 0 colpisce la traversa.
La partita è saldamente in mano al Persantamaria, anche se gli avversari terzi in classifica e in casa non si arrendono tanto facilmente, neanche quando Ceccheto ribadisce in rete il pallone del 2 a 0 al 20°, il primo tempo si chiude con gli azzurri padroni del gioco e della gara.
La ripresa vede il Cassola entrato in campo ricaricato e con un altro piglio, come sempre coincidente con il calo fisico degli ospiti che se riescono a migliorarsi tecnicamente e tatticamente, non riescono a fare lo stesso atleticamente dove la crescita è più lenta e così il secondo tempo è di marca locale, il Persantamaria però, amministra, gestisce, punge in contropiede e colpisce un altro palo, il terzo.
Solita girandola di cambi per sostituire gli acciaccati e alla fine l'espulsione di Zandrin già ammonito per proteste, che rende ancora più difficoltoso il compito agli azzurri, costretti a giocare in dieci gli ultimi 13 minuti della partita.
Questo risultato rilancia il Persantamaria in classifica che sale al quinto posto, ad una sola lunghezza dal terzo posto di Cassola e Cogitana, a 4 punti dal Galliera secondo a 10 e a 6 dall'Union prima a 12 punti, ma Persantamaria e Cogitana hanno una partita in meno e sabato al "Tombolato" gli azzurri avranno lo scontro diretto con la Virtus Romano anche lei a 6 punti.
Mister, alla fine come dice lei l'importante è restare attaccati al treno delle prime in attesa di tempi migliori e il primo posto dell'Union rende merito alla vostra classifica e alla sconfitta di sabato scorso: Si, ma non ci può consolare, sabato contro l'Union non abbiamo saputo gestire la vittoria ottenuta con il Marchesane, abbiamo pensato sicuramente di avere raggiunto il massimo con quella vittoria e complice la sosta, ci ha fatto perdere di vista il nostro obiettivo, anche questo fa parte di quel lungo e faticoso processo di crescita.

domenica 2 ottobre 2016

Tenuto testa alla capolista.

Perde ancora il Persantamaria e stavolta lo fa in campionato, ma lo fa a testa alta e con molto rammarico, non tanto perchè ci siano state grosse occasioni da gol non sfruttate, quanto per come si è perso.
Intanto diciamo che la partita è stata equilibrata e veramente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, parte forte l'Union e nelle prime tre azioni, mette in difficoltà la retroguardia bianca azzurra, passata la sfuriata iniziale dei primi due minuti, poi la partita si equilibra e il Persantamaria prova a distendersi, creando anche qualche buona trama, finalizzata non molto bene.
Il mister nelle ultime due settimane aveva lavorato oltre sul tentativo di riprendere più in fretta possibile la condizione fisica, anche sulle carenze tecnico-tattiche che non si sono potute sistemare prima, per via della mancata o per lo meno, per una breve e poco costruttiva preparazione.
Quindi anche qualche novità di formazione, confermati i nove undicesimi della squadra vittoriosa contro il Team Marchesane, vanno in campo dal primo minuto Miatello in difesa a far coppia con Luca Pierobon, con il conseguente spostamento di Lago play a centrocampo e in quel reparto, Ferraro va a fare la mezzala destra, mentre Matteo Baggio anche lui in campo dal primo minuto fa la mezzala sinistra.
L'equilibrio numerico viene spezzato al decimo, ennesimo fallo del centrale avversario su Zarpellon non fischiato dall'arbitro, reazione della punta azzurra su di un altro avversario e calcio di punizione, che l'Union batte corto, dormita generale della squadra oggi apparsa stranamente svogliata e gol del vantaggio avversario.
Il Persantamaria accusa il colpo ma mantiene la partita in equilibrio con sprazzi di bel gioco e al 37esimo, proprio da una di queste belle triangolazioni, su una seconda palla rimbalzata a limite dell'area, Ferraro si coordina stupendamente e al volo di collo destro insacca con un perfetto diagonale che scavalca il portiere e si infila all'incrocio.
Ristabilita anche la parità numerica, stavolta sono gli ospiti ad accusare il colpo e il Persantamaria può anche credere in una rimonta, ma la giornata sottotono del capitano Cecchetto, rende sterile l'attacco che finisce sempre per appoggiare tutti i palloni al portiere avversario.
Ma al 45esimo, l'Union si presenta in area con una delle sue azioni di alleggerimento e Luca Pierobon, complice tutto il reparto difensivo, permette al centravanti avversario (il solito ragazzo di colore che ha fatto la differenza tra le due squadre) di palleggiare sul dischetto del rigore e trovare il tempo e la coordinazione, per far partire un siluro che fredda il portiere Rinaldi (interprete ancora una volta di un'ottima partita) praticamente da due passi e gela tutto l'ambiente.
Le squadre vanno al riposo con il risultato bugiardo di 2 a 1, il Persantamaria non è per niente inferiore alla capolista Union, anzi ...... i ragazzi di mister Crisà hanno solo peccato di leggerezza nei contrasti, è mancata la giusta cattiveria agonistica, quella che invece gli aveva permesso di vincere la prima partita.
Nel secondo tempo come era prevedibile, la condizione atletica l'ha fatta da padrone, i bianco azzurri si sono allungati, i riflessi si sono appannati, la squadra si è trascinata stancamente (anche gli avversari non stavano benissimo), nonostante tutto e grazie a due tre parate miracolose di Rinaldi, il Persantamaria ha tenuto testa agli avversari, avendo anche qualche ottima occasione per pareggiare, neutralizzata bene dal portiere avversario.
Finisce con una sconfitta immeritata e con l'espulsione (stupida) di Luca Pierobon che ha avuto qualcosa da dire all'arbitro mentre escivano dal campo, buono il primo tempo e molto meno buono il secondo, ma neanche la capolista ha brillato, forse al di là del risultato, se non si fosse trattato della prima in classifica, si sarebbe vista meglio la probabile crescita.
Certo sè il Persantamaria non è stato inferiore alla capolista, dei miglioramenti ci saranno stati, anche sè il lavoro da fare è tanto e complesso, visti i difetti di costruzione della rosa, dove si avverte l'assenza di un vero play e di una punta di peso come Milani, speriamo comunque che questa sconfitta non incida nel proseguo del lavoro. 
Il tecnico del Persantamaria ha commentato così la sconfitta rimediata dai suoi per 2-1:
Il primo tempo tranne quella inconcepibile leggerezza nei contrasti, è stato buono e siamo stati all'altezza della prima della classe, poi l'episodio del 2 a 1, unito alla ancora carente condizione fisica, ci ha fatto perdere la concentrazione.
E' fiducioso in vista del futuro: allora, adesso sono incazzato e deluso, non si possono perdere e in questa maniera queste partite, un punto in più in classica non avrebbe cambiato le cose, ma mentalmente si, comunque vedrete che mi passa .... lunedì torneremo a lavorare per migliorarci .... fiducia si, possiamo essere anche migliori di quanto abbiamo fatto vedere nel primo tempo, ma mentalmente questa sconfitta inciderà nel lavoro futuro.
C'è da lavorare tanto, tantissimo e sotto tutti gli aspetti, la crescita non è costante, ma sono convinto che appena avremo recuperato la condizione fisica, arriveranno le prestazioni e i risultati, la crescita deve avvenire ad ogni allenamento, specie sotto l'aspetto della cattiveria e della fame di fare bene, oltre al gioco, dobbiamo ancora lavorare su tutto, dobbiamo essere capaci di fare la partita giocando da squadra organizzata, concedendo poco agli avversari. 
Non abbiamo l'attaccante di peso, ma anche un attaccante boa può essere fondamentale, dobbiamo lavorarci però, così come non è escluso che si possa ricorrere al giocatore che gioca tra le le linee, il trequartista. 
Come mai l'avanzamento di Lago ? :Con l'avanzamento di Lago a centrocampo, ho voluto dare centimetri e forza fisica in mezzo, con Ferraro e Matteo Baggio a dare qualità, non so se considerarlo riproponibile o no, ma una cosa è certa, abbiamo bisogno di forza fisica la davanti, vedremo un pò cosa fare .... una cena con la squadra? Io sono propenso a queste cose per cementare il gruppo che è fondamentale, le cene, la pizza in questo caso servono a creare sintonia.