domenica 30 dicembre 2018

Libero amore mio.


L'annuncio è arrivato il 29 dicembre 2018 sul sito ufficiale del Palermo, il Palermo è passato per il 100 per cento delle azioni, di proprietà della “Sport Capital Investments Ltd”, formalizzando l’accordo preliminare del 30 novembre 2018, il presidente sarà il Signor Clive Richardson, l’AD sarà Emanuele Facile e John Treacy sarà il consigliere. 
Nei prossimi giorni sarà convocata un’assemblea dei soci, per aumentare il capitale fino a 20 milioni di euro, il nuovo presidente del Palermo Clive Richardson, rassicura i tifosi sul rafforzamento della squadra, avvalendosi di Dean Holdsworth e dell'attuale management di cui è responsabile Foschi.
Adesso entro 20 giorni si dovrà dare conto di onorabilità e solidità finanziaria a Lega e Federcalcio, pena l'esclusione dal prossimo campionato, ma la buona notizia per me oltre all’addio di Zamparini è anche quelle che Struna è passato allo Houston Dynamo, nella MLS, il modesto calibro del giocatore, lo si può intuire dalla cifra pagata dalla società americana al Palermo, che è di circa 500.000 euro.
Mancano ancora altre due cessioni per chiudere con il periodo più imbarazzante del Palermo, ma sono sicuro adesso che non hanno più santi in paradiso, quanto prima anche Jajalo e Chocev si trasferiranno altrove, io intanto riprendo a seguire la mia squadra dopo la liberazione e lo faccio proprio l’indomani, andando allo stadio a Cittadella, forza Palermo.


Panchina salva per mancanza di alternative.

Dopo settimane di silenzio, che lasciavano presagire giustamente l’esonero di Gattuso, Leonardo a sorpresa alla vigilia della gara contro la Spal, ha ribadito la fiducia al tecnico che resterà quindi a prescindere dal risultato della partita contro i ferraresi, facendo retromarcia sull’ultimatum che era filtrato in relazione al doppio incontro con Frosinone e Spal.
Non c’è ombra di dubbio che questa decisione è stata presa per la mancanza di alternative convincenti, una scelta di buon senso se vogliamo, ma che secondo me, verrà rimessa in discussione fra due mesi, queste sono le mie certezze, perché se non lotteranno con tutta l'anima per un posto in Champions League, se non avranno l'atteggiamento avuto contro la Spal, se non ci sarà più foga e più voglia (cosa che non si è visto nell’ultimo mese e che è bastato a fare la differenza), la panchina tornerà calda.
Continua a migliorare Bakayoko, che dopo un inizio quasi disastroso, ha trovato spazio per necessità oggettive e da allora sta convincendo sempre di più con buone prestazioni, risultando in questa ultima parte di campionato, sempre tra i migliori in campo, tanto che adesso è uno dei giocatori più importanti del centrocampo, peccato che il suo riscattarlo dal Chelsea abbia dei costi elevati che oggi il Milan non può ancora permettersi.
Nel frattempo, il Milan ha affidato la panchina della squadra Primavera a Giunti, con un contratto fino al 2020 e non trovano invece conferma, le voci su un accordo con Muriel, il calciatore dovrebbe arrivare in prestito oneroso dal Siviglia per circa mezzo milione e verrebbe come terza punta che può essere utilizzarlo anche sull'esterno d'attacco. 
Pare che alla fine anche Pippo Inzaghi abbia salvato la sua panchina e nel prossimo mercato il Bologna ha bisogno un regista, una delle piste porterebbe a Montolivo, che potrebbe lasciare il Milan con Borini, che non rientrano più nei piani di Gattuso, lo scambio Higuain-Morata non è del tutto tramontato, sarà una trattativa complicatissima ma non è archiviata perché qualcosa si muove ancora
Sul centrocampo Fabregas resta la prima scelta, con Duncan in alternativa, ma a seguire ci sono degli altri nuovi obiettivi, Sandro (che io avevo proposto in estate) e Veloso di proprietà del Genoa, il Milan con Bakayokò ha trovato il giocatore muscolare che gli mancava, ma non ha ancora l’altro giocatore tecnico sostituto di Biglia, quindi potrebbe intavolare uno scambio con Bertolacci, Montolivo o addirittura Mauri.
Continua ad avere offerte Rodriguez che al momento non dovrebbe partire, potrebbe farlo davanti ad una proposta economica importante invece Çalhanoğlu, il Lipsia continua a farsi sotto con un interesse molto concreto, se dovesse arrivare un’offerta più di 20 milioni la trattativa potrebbe decollare.

venerdì 28 dicembre 2018

Tornerà il 4-2 fantasia?


Sembra che in caso di esonero di Gattuso, le opzioni per la panchina si sarebbero ristrette a due, a quanto pare pure per gli addetti ai lavori non ci sono soluzioni percorribili, bisogna comunque dare una “svegliata” a questa squadra ed è Gattuso stesso che parla di squadra svogliata, tradotto in soldoni non lo segue più, una soluzione è quella del Milan ai milanisti e quindi a Donadoni.
A Bologna non vogliono più sapere di Donadoni e per il dopo Pippo Inzaghi hanno pensato a De Biase, ma Donadoni al Milan sarebbe solo un traghettatore per sei mesi e la società non vorrebbe mettere a libro paga un altro allenatore, ecco che allora spunta l’altra soluzione, quella di Leonardo allenatore-manager all'inglese, con Maldini direttore tecnico-sportivo.
Un Maldini quindi, con compiti ancora più operativi, ma sempre in contatto con Leonardo per quanto riguarda il mercato, il ruolo che vorrebbe avere Conte e che nell’Inter non gli daranno mai, così si tornerebbe al 4-2 fantasia, il nome che nella stagione 2009-2010, hanno dato al modulo del Milan di Leonardo, la fantasia era per merito di tanti giocatori di qualità che il Milan oggi non ha, ma in pratica si trattava di un 4-2-1-3 e questo giustificherebbe tante cose.
I 4 di difesa resterebbe gli stessi, così come i 2 davanti la difesa, Kessie e Bakayokò, a centrocampo dietro i 3 attaccanti Fabregas, che a proposito sembra essersi riavvicinato, visto che il Paris Saint-Germain sta chiudendo per Ramsey dell'Arsenal, credo che oramai i giochi siano fatti e così come dice qualcuno, l’esonero avverrà solo dopo la Spal per rispetto a Gattuso.
Purtroppo, gli infortuni non possono giustificare la mancanza di risultati e prestazioni, non c’è un giocatore che stia rendendo al minimo delle proprie potenzialità e molti non stanno convincendo completamente, secondo me Gattuso andrà via anche in caso di vittoria contro Spal, anche perché non si tratterebbe sicuramente di una vittoria roboante, convincente, in questo momento è indispensabile mirare al quarto posto e non ci sono altre soluzioni possibili.
Il fatto è che in un mese si è perso tutto il lavoro fatto, è vero che non siamo stati mai brillanti e che si arrancava non poco, ma grazie alle disavventure altrui (vedi Lazio e Roma), eravamo riusciti ad arrivare ad un inseparato quarto posto, che doveva darci la carica per approfittarne e partire in volata, già ad ottobre ci si chiedeva come mai la stessa squadra dell’anno prima con in più Higuain, stentasse tantissimo.
Quindi non dobbiamo sbalordirci adesso se siamo tornati in piena bagarre e al solito sesto e anonimo posto, già allora si diceva che Leonardo poteva ritornare ad allenare e in quel periodo non avevamo nessun tipo di infortunati, Gattuso in pratica è arrivato al panettone, con la scusante di avere fatto i punti equivalenti per un quarto posto, ma nessuno ha mai detto che sono stati fatti in un campionato sempre più equilibrato verso il basso.
In Europa League non abbiamo mai fatto una partita dignitosa, con la squadra fatta di prime o di seconde linee, sono sempre state partite di livello scadente, partite senza personalità, impalpabili, senza un'organizzazione di gioco, senza nerbo e senza idee, è chiaro che mi dispiace per Gattuso, ma non possiamo non provare ad arrivare al quarto posto, in questo campionato mediocre di serie A.
In fin dei conti cosa serve? Basta lasciare fuori gente come Calahnoglu e rivalutare gli Halilovic, i Mauri, i Bertolacci e se è il caso anche qualche ragazzo della primavera, serve un allenatore che metta ritmo a questa squadra, che la smetta con lo stucchevole e inutile possesso palla e faccia vedere un gioco, con tocchi di prima, raddoppi, sovrapposizioni, diagonali, verticalizzazioni, pressing organizzato, schemi sulle palle inattive e la tattica del fuorigioco.
Questo è quello che un allenatore deve far fare ad una squadra e il Milan di Gattuso non lo fa, pensate, senza offesa, che queste cose le fanno pure il Chievo, il Frosinone, il Bologna e così via, solo che loro non hanno Suso, non hanno Higuain, non hanno Kessie, che non stanno rendendo agli stessi livelli di prima, quindi non è perché manca Biglia, ma perché l’allenatore non è capace di farli rendere al meglio, tutto qua.
Capisco i “buonisti”, ma perché buoni solo con Gattuso che ha limiti evidenti e cattivi con il mercato di Leonardo e Mirabelli? Se io compro oro e poi il mio “orafo” me lo trasforma in piombo, di chi è la colpa? Come dico io ai miei ragazzi, il gioco del calcio è una cosa facile, non occorre sperimentarsi chi sa quale alchimia, bisogna fare le cose fatte bene e applicarsi, se vogliamo un attaccante che segna, dobbiamo fare in modo che questo riceva una miriade di palloni puliti e poi se non li mette dentro è colpa sua e non dei compagni o dell’allenatore.
Ma questo non accade, Gattuso non è l’allenatore che ci farà tornare in cima al mondo, ma neanche al quarto posto e quindi se vogliamo aspettiamo pure la Spal per l’esonero, ma l’indomani partiamo con un allenatore che ci ridia indietro il Milan, che non dimentichiamolo deve ancora giocarsi la Coppa Italia, la Supercoppa e il quarto posto, guardate che non abbiamo ancora finito, anzi, stiamo appena ricominciando.
Mi dispiace sentir dire che Higuain si è perso e che Gattuso non è minimante responsabile del suo rendimento ultimo e non lo può recuperare in quanto allenatore non è uno psicologo, chi dice questo dimostra chiaramente che l’allenatore non lo ha mai fatto, perché l’allenatore per prima cosa deve essere psicologo, Gattuso ha perso giocatori importanti, cosa che non succede ad Ancelotti, a Klopp, a Tuchel o a tanti altri, che per fare coesistere così tanti campioni, fanno prima gli psicologi e poi allenano, ecco perché Gattuso non è da Milan.

mercoledì 26 dicembre 2018

Non è servito neanche Elliott


Non è servito nemmeno Elliott a farci uscire da questa lunga mediocrità, che ci portiamo avanti oramai da anni, dopo la sconfitta con la Fiorentina, le partite con Frosinone e Spal dovevano essere decisive per il futuro di Gattuso, che avrebbe dovuto prendere sei punti, per coerenza, visto che non può più farli, dovrebbe scattare già da subito l’esonero.
Non mi trovavo d’accordo sul fatto di dare queste due possibilità al tecnico, semplicemente perché conosco e lo conoscono pure i dirigenti rossoneri, il risultato finale, perderemo altri quattro punti (pareggio con la Spal), ci passeranno tutti, finiremo al decimo posto e a Gattuso verrà data un’altra possibilità con i nuovi arrivi, a giustificarlo per non avere avuto la squadra al completo.
Il silenzio di Leonardo e Maldini dicono che Gattuso è un tecnico non gradito, ma dicono anche che al momento non hanno un top allenatore a portata di mano e quindi temporeggiano, se Conte si decidesse da accettare già da adesso, farebbero il cambio immediatamente, un traghettatore oggi non ti da nessun tipo di certezza e poi magari ti impedisce in estate di prendere l’allenatore che ti piace.
Gattuso ha le sue colpe e non sto qua ad elencarle di nuovo, non sarà per l’assenza di Biglia che Calhanoglu gioca così male, così per lo stesso motivo non si possono giustificare le prestazioni di Higuain, Castillejo, Kessie e compagnia cantando, non provare altre soluzioni tipo Mauri, per provare a smuore qualcosa, non è una delle colpe dell’allenatore? Mauri contro la Fiorentina ha fatto un’ottima partita, perché non riproporlo nei tre con Kessie e Bakajokò?
Calhanoglu ha problemi mentali, morali e di condizione, continuare a farlo giocare è un male per la squadra, per la società e per il ragazzo, Gattuso dice che non ha un’alternativa? Oggi, a questo Calhanoglu l’alternativa può essere chiunque, ma perso per perso perché non provare magari Halilovic è pur sempre un’Under 21 croato e comunque se poi va bene come Mauri, lo devi lasciare in squadra e non devi ritornate sui pupilli.
Credo e spero comunque, che Gattuso sia arrivato alla fine della sua avventura rossonera e che la società stia aspettando la sosta, dovrebbe essere una questione di giorni oramai e approfittare della sosta per permettere al nuovo tecnico di dare la sua impronta, anche se poi i giocatori per la sosta andranno in vacanza e non so quanto possano lavorare insieme, con il mercato in pieno sviluppo fra l’altro. 
Dal tipo di scelta che verrà fatta (traghettatore oppure l’allenatore del futuro), si capirà molto, Elliott sa che a gennaio dovrà intervenire di nuovo sul mercato e lo dovrà fare in maniera oculata e in prospettiva, due i profili attualmente necessari e che in fondo non si sono potuti prendere l’estate scorsa, una mezzala con capacità d’inserimento e forte fisicamente (Milinkovic-Savic la scorsa estate), Dancan e una punta che possa alternarsi in zona gol (Ibrahimovic oramai andato), che sappia giocare anche sull’esterno, perché sembra che si voglia tornare al 4-3-3.
Il Milan che è al lavoro per il mercato di gennaio, sembra non accettare al momento l’idea dello scambio Higuain con Morata, ma con il 4-3-3 Higuain è penalizzato perché non può dialogare con nessuno e non riceve palla da nessuno, le conferme che il Milan è stato riaccostato a Batshuayi del Chelsea in prestito al Valencia, non mi sembra che confermi il 4-3-3.
Comunque, con il 4-3-3 serve un rinforzo di qualità a centrocampo e non credo che serva la mezzala ma un regista, per Fabregas ormai c’è un’asta tra Psg e Monaco ed è sempre più complicato acquistarlo a gennaio, Sensi è considerato incedibile e Duncan (il profilo più seguito) non risolverebbe il problema del regista, ma rientrerebbe nello stile Arsenal, ma anche Paquetà non può giocare nel 4-3-3?
In questo senso risulterebbe più funzionale Baselli, centrocampista che può giocare davanti la difesa e che ha gli inserimenti, ma soprattutto Veretout che ho ammirato tantissimo contro la Fiorentina, ma una cosa deve essere chiara, con quale modulo giocheremo da gennaio, è in funzione di questo che dovremo fare il mercato.
Per il piazzamento Champions il solo Paquetà non basta, Leonardo sta provando con il Genoa a prendere subito Kouame (profilo adatto alla polita Gazidis), quotato anche lui 40 milioni e per cui il Milan vorrebbe alleggerire la somma, inserendo nella trattativa Bertolacci e Borini, ci sarebbe pure Montolivo che piace a Prandelli, ma il centrocampista preferisce liberarsi a parametro zero a giugno.
Altri calciatori in uscita sono: Calhanolgu, il Lipsia e il Borussia Dortmund lo seguono, il Milan se l’offerta economica si aggirerà attorno ai 20 milioni potrebbe cederlo per finanziare il mercato in entrata, così come Borini potrebbe essere ceduto ad una fra: il Newcastle e i cinesi dello Shenzen, con una valutazione è di circa 10 milioni, da aggiungere ai 20 di Calhanoglu.

martedì 25 dicembre 2018

Aspettare non cambia nulla.


Gattuso non può più fallire, Scaroni ha avvisato tecnico e giocatori che la Champions è “obbligatoria", quindi non saranno tollerati altri passi falsi, intanto finalmente è arrivato l’esonero di Lupi, ci hanno messo più di un anno per capirlo che non era adatto, ma meglio tardi che mai, Simone, Giunti e Ba i candidati alla sostituzione. Simone ha già una buona esperienza con prime squadre all’estero, Ba sinceramente non lo so, Giunti era a San Siro per Milan-Fiorentina e questo potrebbe essere un indizio, speriamo che si decidano a fare il cambio anche in prima squadra.
Un’altra cosa che non capisco è la fiducia a Gattuso per le prossime due partite, vincere con Spal e Frosinone potrebbe succedere, ma questo significherebbe che il Milan si è “risollevato”? che sono finiti tutti i problemi? che poi torniamo a vincere e ci prendiamo il quarto posto? e se poi contro Genoa, Napoli e Roma non prendiamo nessun punto che cosa significa? che non Gattuso non è adatto alla causa del Milan, se è per questo lo ha dimostrato contro Torino e Bologna con Kessie e Bakayokò che non erano squalificati.
Il discorso è che si prende tempo perché non c’è l’allenatore che vorrebbero, Paulo Sousa non incanta e secondo me non viene per sei mesi, forse neanche Wenger verrebbe per sei mesi, non rischierebbe la carriera e per sei mesi sicuramente meglio di Donadoni, anche se Wenger non va scartato, Donadoni invece vorrebbe avere una possibilità con il Milan, anche da traghettatore e solo per 6 mesi, con prolungamento automatico solo a Champions raggiunta.
Il Milan vorrebbe ingaggiare un traghettatore, ma non vuole nel modo più assoluto, impedire l'arrivo in estate dell’allenatore del “progetto” futuro e se ci fossero le condizioni, preferirebbero prenderlo già adesso, specie se può arrivare a Conte prima dell'Inter e Antonio ritenesse che il progetto di Elliott fosse affascinante, poi l’arrivo di Fabregas e di Morata lo stuzzicherebbero ancora di più ad accettare, ma deve potere entrare ed incidere come manager nel mercato, quello di gennaio compreso, allora le cose potrebbero cambiare improvvisamente.
E a proposito ritorna prepotentemente la voce di uno scambio Morata-Higuain, già sentito la scorsa estate, quindi Milan e Chelsea sempre più in affari, riscatto Bakajokò, acquisizione di Fabregas e scambio di attaccanti, è ancora Sarri a cercare il suo ex pupillo, non essendo soddisfatto di Morata che tornerebbe volentieri in Serie A e al Milan, perché ritroverebbe una maglia da titolare.
Higuain si toglierebbe dall’impaccio in cui si trova nelle ultime settimane e anche gli stipendi non sarebbero un problema perché si equivalgono (9 milioni per Higuain, 8 per Morata), ma per l’affare serve l'ok dei giocatori, quello del Milan (per le nuove politiche societarie ci sarebbe), del Chelsea che non acquisisce calciatori over 30 e della Juventus in quanto Higuain è in prestito, con diritto di riscatto è vero, ma è sempre in prestito.
Solo che questo scambio a gennaio dovrebbe avvenire in prestito e rimandare tutto eventualmente alla prossima estate, uno scambio un po’ fantasioso e poi se si tratta di semplice scambio di prestiti non so quanto convenga, dato che a Morata bisognerà concedere un periodo di ambientamento, se fosse poi definitivo è chiaro che la carta d’identità avrebbe il suo peso, con Morata che ha cinque anni in meno.
Sono comunque giocatori con caratteristiche diverse, forse Morata sarebbe complementare a Cutrone e comunque sembra arrivare l'apertura allo scambio da parte della Juventus, convinta che Higuain con Sarri possa rendere il riscatto da 36 milioni più facile, in attesa di capire come si accorderanno Leonardo e il Chelsea, un intervento in attacco serve, si parla di Rashford del Manchester United, su cui sono anche Juventus, Real Madrid e Barcellona, per questo si sono chieste notizie a Mino Raiola per l’attaccante esterno classe 1995 del PSV Lozano.
Piace a Leonardo e Maldini ma anche questo è un affare complicato in quanto: il giocatore ha un contratto fino al 2023 e costa di circa 40 milioni, cifra che per il FPF il Milan non può permettersi e anche per Fabregas, complice la concorrenza di altri club disposti ad accontentare le richieste del Chelsea, sta diventato tutto difficile, a questo punto il Milan si deve spostare su un'altra alternativa, diversa come spessore tecnico e caratteristiche, ma anche come età (in linea con le politiche aziendali) perché è il classe 1993 del Sassuolo Duncan, anche lui già in orbita Milan nella passata estate.
La panchina di Gattuso resta comunque a tempo e tra i nomi che vengono accostati alla panchina del Milan in caso di esonero, spunta anche quello di Guidolin, per me è solo una notizia inventata, anche se stimo moltissimo Guidolin e mi piacerebbe più degli altri, ma è in declino e poi è un tipo ansioso e non va bene per una situazione delicata come quella del Milan e il fatto che sia in ottimi rapporti con Scaroni, per avere vinto insieme la Coppa Italia del 1997 con il Vicenza non significa nulla.

BUONE FESTE

domenica 23 dicembre 2018

Ciao alibi del quarto posto.


Centrocampo in emergenza totale, dopo Bonaventura e Biglia (infortunati da due mesi), anche e contemporaneamente mancano Bertolacci (infortunato dell’ultimo momento) Bakayoko e Kessie squalificati, pur di non fare giocare Montolivo (possibilmente per giusti motivi extra calcistici), Gattuso si è inventato Calabria (tra i più in forma in questo periodo) a centrocampo, con José Mauri (che ha dato ottimi segnali) ma in un centrocampo a 3, quando invece sarebbe bastato continuare con il 4-4-2 e a centrocampo giocare con Suso, Montolivo, Mauri e lo spento Calhanoglu.
Il risultato non sarebbe cambiato, come non è cambiato Calhanoglu e come non è cambiato Higuain, ma almeno non avremmo avuto gente fuori posto e nonostante tutto, per tutto il primo tempo e gran parte del secondo, il centrocampo (fin che Mauri ha retto) è stato soddisfacente, tant'è che come sempre abbiamo avuto il 70 % del possesso palla, poi, Mauri è uscito (l’avessimo impiegato con più continuità) e purtroppo è crollato tutto.
Io non sono un ammiratore di Montolivo, ma se lo convochi e lo porti in panchina, gli ultimi venti minuti al posto di Mauri gli e li devi far giocare, se non altro in quel momento avrebbe messo ordine ed esperienza evitando il tracollo, c’è ancora chi vuole difendere Gattuso? Ma poi da che mondo è mondo, quando porti un primavera in panchina per “necessità”, appena si verifica la “necessità” (l’uscita di Mauri) devi mandarlo in campo, come è successo a Locatelli, a Calabria e a Cutrone, difendete ancora Gattuso?
D’accordo, con questa squadra neanche Guardiola potrebbe fare i miracoli, ma un altro allenatore con la “A” maiuscola non avrebbe fatto queste “minchiate”, non avrebbe giocato con una coppia centrale di centrocampo anche se per gli ultimi 20 minuti, Calabria-Calhanoglu, un allenatore normale che fa il 70 % di possesso palla segna almeno un gol a partita anche con questi giocatori.
Come mai il Milan, si è ritrovato al quarto posto nello stesso momento difficile e adesso che va male è colpa degli infortunati? Vi ricordo che nelle ultime quattro partite il Milan non ha vinto, ne ha perse due e ha segnato solo un gol, come mai prima, quando subiva almeno un gol a partita eravamo quarti? Sempre con gli stessi infortunati.
La conclusione è che siamo arrivati quarti per demerito delle altre, Lazio e Roma in testa e poi che con Higuain, Donnarumma, Suso, Romagnoli e anche Rodriguez, Calabria, Kessie, Bakayokò e così via, questa squadra non può non vincere con Torino, Bologna e Fiorentina, per quanto mi riguarda Gattuso va cambiato subito e senza aspettare ancora, vero che non ci sono “geni” in giro, ma qualcuno per dare una scossa all’ambiente ci vuole.
Siamo passati dalla possibilità di mettere 5/6 punti di distacco dalla Lazio e le altre, ad essere superato dai biancocelesti e risucchiate da tutte le altre, l'obiettivo Champions è di così vitale importanza, che non si può consentire a Gattuso di commettere altri errori (Frosinone e Spal), perché perdere ulteriore contatto col treno Champions sarebbe fatale, bisogna restare attaccati e poi con i pochi arrivi di gennaio tentare la rimonta.
A quanto pare non sono l’unico a pensare che è arrivato il momento di cambiare o che Gattuso non sia un allenatore da Milan, d’accordo le scelte forzate, un po' meno il ricorso sempre agli stessi undici, ma poi finiscono gli alibi, non azzarda mai nulla e non mi riferisco a Calabria mezzala, tutti vorremmo vedere queste due punte innescate dal vecchio caro “rifinitore”, un bene per Higuain e anche per Chalanoglu.
Il Milan è vero che è in lotta per la Champions, però è una squadra che non ha un'identità di gioco, Leonardo ha trovato Gattuso e lo ha tenuto, ma non è l’allenatore che avrebbe voluto, sono sicuro che ha già l’allenatore per la prossima stagione e credo pure che se dovesse veramente continuare così, si affiderà ad un traghettatore e quello sarebbe Wenger.
Le colpe di Gattuso sul rendimento del Milan sono evidenti, incapacità di cambiare uomini e moduli, di sfruttare tutti i giocatori a disposizione e di impiegarli anche in posizione diverse, per esempio Mauri, non ha il fisico per difendere, non può giocare sulle fasce, ma potrebbe benissimo per la qualità, giocare dietro le punte, in un 4-2-3-1 o in un 4-3-1-2, ma se nessuno mette in discussione Gattuso, andrà sempre così.
Vero è che da due mesi vanno in campo i migliori di quello che è rimasto, ma è pure vero che i moduli o i sistemi di gioco vanno di conseguenza adattati, in funzione dei giocatori impiegati e non insistere sempre con lo stesso modulo adattando i giocatori, ora, anche se si gioca ogni tre giorni, ma quando si allenano che cosa fanno? giochiamo con due centravanti che occupano male gli spazi e sbagliano tutti i contro movimenti.
Giochiamo con due centrocampisti che non hanno geometrie e un esterno di qualità che si è ecclissato, Suso non riesce o non vuole cambiare la posizione e poi quell’estenuante, lento e logorante possesso palla, senza mai alternare il “corto-lungo” per sorprendere un po' gli avversari, sarà perché al momento non ci sono soluzioni importanti come allenatori, o chi è più bravo non vuole subentrare in questo momento particolare, ma qualcosa si deve fare.

mercoledì 19 dicembre 2018

Credo che sia il momento.


Per Milan-Fiorentina di sabato prossimo, sono già stati venduti oltre 50.000 biglietti, questo è la grande passione dei tifosi del Milan, è la passione di quelli che si fanno (io) quattro ore di macchina ad andare e quattro a tornare, con la nebbia e il gelo, di quelli che vanno via da casa alle 15 e tornano all’una di notte, di quelli che vorrebbero restare al Dall’Ara dopo la partita, per la mortificazione che questo caro e vecchio Milan non gli risparmia più negli ultimi anni.
A Bologna è sceso in campo il peggior Milan della stagione, ancora peggiore di quello di Atene, un Milan da zero assoluto (come la temperatura) che fallisce per la seconda volta consecutiva, un tentativo di fuga verso la qualificazione in Champions League, mi dispiace per il Bologna, ma con questa squadra non meritano di giocare in serie A e fare zero a zero con una squadra del genere è da incubo.
Poco spettacolo, zero gol e tanta, tanta noia, purtroppo è una storia già vista, sempre la stessa, quella contro il Torino e quella di Atene, solo per citare i fallimenti più recenti, non capisco come si può fare ad avere per due volte in 10 giorni l’opportunità di allungare sulle inseguitrici e non riuscire a farlo, anche perché poi alla lunga così ti fai raggiungere da Lazio e Roma, senza dimenticare che in corsa di sono anche Atalanta, Sassuolo, Sampdoria e Fiorentina.
Continuando così non so a questo punto il Milan dove potrà arrivare, la classifica è corta e rischia di essere risucchiato dalle quattro squadre che ho detto prima, mettendo in pericolo anche un posto in Europa League (che al Milan non serve), ecco perché credo che sia arrivato il momento del cambio in panchina, con Torino e Bologna abbiamo perso 4 punti in classifica, incrementando il margine di distacco con la Lazio di soli due punti e potevano essere sei.
È il momento di cambiare perché il Milan è una squadra senza gioco, senza grinta, senza anima, senza cazzimma, una squadra con un possesso palla sterile, di soli passaggi orizzontali, senza mai un affondo, una verticalizzazione, un uno conto uno, è il momento di cambiare perché queste sono partite che una squadra che vuole andare in Champions deve vincere.
Bisogna cambiare perché la squadra non si esprime come potrebbe, è un Milan sempre più impalpabile ed inconcludente, mi aspettavo una squadra vogliosa e propositiva, una squadra che volesse riscattare l’eliminazione dall’Europa e invece si è visto tutto il contrario, una squadra sempre più inconsistente e sempre più sterile in attacco, all’orizzonte non si vede nessuna possibilità di miglioramento per uscire da questa situazione.
È mancata la reazione all’uscita dall’Europa League e Gattuso dopo una partita del genere e l’esclusione dalle coppe, deve considerarsi il responsabile di questi ultimi fallimenti, di quelle occasioni per dare un senso alla stagione, è un Milan che ha enormi difficoltà nel gioco e Gattuso è il primo responsabile, anche con un organico limitato, è un Milan che nelle ultime tre partite ha ottenuto due pareggi e una sconfitta, con squadre nettamente inferiori anche in questo momento particolare.
Dunque, si deve provare a cambiare guida tecnica se non vuole perdere il quarto posto, perché l'obiettivo del Milan è arrivare in Champions e non ci possiamo arrivare con una squadra troppo “scolastica”, con giocatori statici, con solo sfondamenti centrali quasi impossibili e con un sempre più deludente Higuain, che non sta rendendo per quello che ci si aspettava e che non ha la certezza del riscatto.
Comunque, tanti auguri al mio vecchio Milan che il 16 dicembre ha compiuto 119 anni, adesso ci attendiamo nuovi successi e che il prossimo compleanno, quello tondo dei 120 anni arrivi con il passaggio dei gironi di Champions League alla fase ad eliminazione diretta e non mesto come quello di questo compleanno, speriamo che da adesso possa essere un Milan diverso, più motivato e propositivo.
Gli ultimi dieci giorni non sono stati una festa, sono stati difficili e snervanti, nella lunga attesa dopo la figuraccia di Atene, un’attesa per cancellare una prestazione, che per certi versi è molto più spiegabile di quanto si possa pensare e invece dopo Atene la noia, una prestazione modesta, con la solita mancanza di personalità, mi aspettavo una risposta importante dalla squadra e in special modo da Higuain.
La sentenza Uefa giudicata da molti troppo severa, anche o soprattutto per la brevità del tempo concesso per il rientro del passivo, porterà il Milan a puntare su giocatori che poi si possono rivendere, per realizzare quelle "plusvalenze", che come hanno fatto l’Inter e la Roma, gli permetteranno di risanare il bilancio nei prossimi 3 anni.
Si comincerà chiaramente dai giocatori che ci sono attualmente in organico, perché oltre ad aumentare i ricavi, il Milan dovrà privarsi di alcuni pezzi pregiati per rimettere i conti a posto entro 2021, non saranno venduti i calciatori “peggiori”, ma quelli che assicurano un’opportuna plusvalenza e che diano un favorevole apporto economico alla società.
Elliott, come sappiamo, non ha rilevato il Milan per tenerlo ed ha come obiettivo primario, quello di sistemare il bilancio per venderlo, possibilmente ad un nuovo proprietario che riporti il Milan dove gli compete e la linea da seguire è chiara: acquistare e crescere i giovani, per poi fare cassa, sanare il bilancio e reinvestire.
I primi indizi propendono su Donnarumma e Suso, che sono quelli che potrebbero portare nelle casse del Milan una novantina di milioni, forse anche cento, ecco perché è controproducente avere come quarto portiere il diciottenne Plizzari, che ha delle enormi potenzialità, ma non è ancora pronto per la serie A, deve crescere e a gennaio potrebbe farlo in prestito al Padova.
Il giovane portiere potrebbe così per sei mesi, continuare il suo processo di crescita in un campionato più allenante rispetto a quello Primavera, ma a Suso e Donnarumma presto potrebbe aggiungersi anche Calhanoglu, il turco ha avuto un’involuzione inspiegabile e il Milan potrebbe cederlo già a gennaio, con Paquetà che potrebbe prendere il suo posto come esterno sinistro.
Entrando nel merito della formazione, si potrebbe cambiare ancora modulo, passando al 4-3-1-2, così si avrebbe la possibilità di giocare con le due punte (istruite a dovere però), di avere alle loro spalle chi gli organizza il gioco (Paquetà o anche Fabregas) e un centrocampo a tre con il Play.
Il problema caso mai sarebbe, quello di trovare un acquirente che lo paghi 20 milioni di euro per Calhanoglu, quello che è stato speso nel 2017 prendendolo dal Leverkusen, il Lipsia sembrerebbe interessato, ma non ha ancora avanzato una proposta ufficiale e poi ci sarebbe la questione Fabregas, legata anche l’affare Bakayoko, che dopo essersi finalmente integrato, potrebbe lasciare il Milan a fine campionato, considerando fuori portata il riscatto di 35 milioni.
Il Milan non potrà fare spese pazze, il pareggio di bilancio imposto dall’Uefa peserà sulle scelte e il budget invernale sarà investito solo per il centrocampo e l’attacco, Fabregas a centrocampo (sfumato anche Sensi) che non è adatto al 4-4-2 e per cui è pronto un contratto di due anni a mezzo, mentre per l’attacco è spuntata l'idea Muriel, il Siviglia lo ha pagato 22 milioni dalla Sampdoria e ne vorrebbero almeno 12, oppure un'operazione in prestito con obbligo di riscatto, il Milan invece preferirebbe un prestito con diritto di riscatto.

sabato 15 dicembre 2018

È quasi come un Voluntary Agreement.


L’Uefa ha emesso il suo verdetto, condannando il Milan entro la stagione 2020-21 a rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario, dovrà pagare una multa da 12 milioni di euro che verrà trattenuta dai premi dell’Europa League appena conclusa e avrà la lista Uefa ridotta a 21 giocatori per le prossime due edizioni delle coppe europee, inoltre in caso di mancato rispetto della sentenza, l’Uefa escluderà il Milan dalle sue competizioni per un anno.
In sostanza al Milan è finita meglio dell’Inter, perché il periodo che verrà preso in esame non avrà scadenze intermedie (annuali), ma quello che va dall’inizio di questa stagione, al 2020-21 e alla fine di questo triennio, il Milan dovrà rientrare nei meno 30 milioni di euro, una sorta di scopertura tollerabile, quindi non ci saranno come per Inter e Roma, gli specifici rientri di passivo da rispettare per uscire dal settlement agreement.
Un settlement agreement potrebbe comparire nel momento in cui, si andrebbe ad analizzare l’anno 2017-18, al momento considerato “franco” per via del subentro a Yonghong Li, da qui potrebbe essere sottoscritto un accordo per una multa per “condonare” il 2017-18 o quello di integrare l’accordo con altre sanzioni: 1) Limitazioni di mercato per i giocatori da iscrivere alla lista Uefa; 2) paletti intermedi per arrivare a un “rientro” più controllato; 3) un ulteriore sanzione economica e in queste condizioni è molto difficile la concessione di un Voluntary Agreement.
Il Milan quindi non deve solo pareggiare il bilancio ma anche recuperare 126 milioni di passivo. 
In merito alla costruzione di un nuovo stadio, io sono perfettamente d’accordo con Giovanni e Filippo Galli, nonché con Tassotti, oggi abbiamo idolatrato la Juventus che vince perché mentalmente è avanti a tutti e grazie al suo stadio di proprietà ha triplicato il fatturato ed è vero, il calcio si evolve e ci sono esigenze diverse.
La filosofia di Gazidis e di conseguenza quella del nuovo Milan vanno in questa direzione, però per ottenere maggiori profitti e mettersi al passo con i tempi e con i grandi club, sarebbe meglio oltre a “Casa Milan", avere anche uno stadio di proprietà solo ed esclusivo del Milan.
Quindi o ci ricostruiamo il Meazza tutto per noi e l’Inter va a farsi lo stadio altrove, oppure se proprio dobbiamo lasciarlo all’Inter, meglio trasferirsi in un impianto tutto nostro, uno stadio nuovo, bello e solo per il Milan mi piacerebbe tantissimo, del resto a Londra ci sono quattro squadre ed ognuna ha il suo campo, così come a Madrid e a Barcellona e senza andare lontano anche a Torino ci sono due stadi.
Come avevo scritto in un precedente post, l’eliminazione non può e non deve fare cambiare qualcosa sul mercato di gennaio, c’è ancora da conquistare il quarto posto e comunque mettere delle basi importanti in vista della prossima stagione, la riduzione della rosa a 21, intanto è limitata alla coppa europea e poi 21 sono quasi due giocatori per ruolo, considerando anche che qualcuno può fare più ruoli e poi, una volta si vincevano le coppe con le rose di 18.
Quindi bisognerà muoversi in un certo modo sul mercato di gennaio, intanto pare che Gazidis abbia deciso come politica societaria e per il suo rendimento, di non riscattare Higuain a fine campionato (sono d’accordo ed era nell’aria) e la riconferma di Gattuso è legata al quarto posto, ma a mio avviso se Conte vorrà, può arrivare anche se Rino dovesse arrivare terzo, Conte è legato in maniera particolare a Marotta, ma se Spalletti e Di Francesco restano al loro posto, Conte è seriamente candidato per il dopo Gattuso.
Personalmente io darei una possibilità a Gasperini, è bravo e meglio di lui nessuno sa lavorare con i giovani, come è nelle intenzioni della nuova società, ma passiamo al mercato, niente Ibra e quasi sicuramente niente Quagliarella, che non rientrerebbe in quel mercato già impostato per il futuro, per l’attacco ci sono anche altre opportunità: Origi, che non trova molto spazio nel Liverpool e Rashford del Manchester United, ma il club inglese non sembra orientato a cederlo.
Dopo le buone prestazioni di Abate e Zapata e gli imminenti rientri di Musacchio e Romagnoli, le priorità del mercato sono cambiate e oltre al terzo attaccante, il Milan ha come obiettivo un centrocampista, situazione di Fabregas: il calciatore è oramai uscito allo scoperto e vuole il Milan, ma il Milani vuole riuscire a prenderlo a zero, oppure con un esborso minimo (3-4 milioni di euro).
Il Chelsea ci sta pensando, visto che nel frattempo Fabregas ha comunicato di volere lasciare la squadra già a gennaio per andare al Milan, lamentando di essere impiegato poco e in un ruolo non suo, ma i costi sono elevati, a questo punto non è escluso che per il centrocampo possa uscire un nome a sorpresa. 
Dulcis in fundo il Palermo che non è stato ancora venduto, infatti, al momento è stato firmato soltanto un contratto preliminare, la cessione vera e propria dovrebbe essere formalizzata entro la fine del mese di dicembre e secondo gli accordi stipulati sarà acquisita anche la Mepal, la società proprietaria del marchio e dei diritti di merchandising del Palermo, “con il conseguente onere degli impegni e tra questi il debito di Alyssa, soldi che transitano da Zamparini a Zamparini.

venerdì 14 dicembre 2018

Se siamo fuori ci sarà un perché?


Per non parlare di Calhanoglu e della complicità di Gattuso nel tenerlo in campo, anche contro il Torino il Milan non mi è piaciuto, quindi non stiamo parlando di un caso isolato, per lunghi tratti i granata si sono fatti preferire specialmente nel pressing e nella determinazione, sono stati migliori, come migliore è stato l’Olympiacos, al di là degli episodi che sono costati l'eliminazione, si tratta di squadre di livello molto al di sotto del Milan.
L’eliminazione del Milan dall'Europa League, è stato totalmente influenzato dagli episodi che ha citato Leonardo, la battuta del corner da cui è nato il vantaggio, non si vede per intero e dal rigore inesistente, ma come dice Adani, l’eliminazione non sta nella partita di Atene e negli episodi scandalosi, l’eliminazione del Milan sta nel suo percorso in Europa League.
Su sei partite il Milan è andato sotto cinque volte, ha sempre preso gol (come in campionato del resto), due gol dal Dudelange (quello che lo hanno condannato), ha perso in caso con il Betis (che in Spagna è settima in classifica) e con Olympiakos in una partita decisiva e in Lussemburgo ha vinto solo con un gol di scarto, sono queste le cose che fanno il dettaglio finale, ovvero l’eliminazione e oggi il Milan paga questo percorso sciagurato, questo percorso negativo sempre di rincorsa e di affanno, proprio come in campionato.
Sono parzialmente d’accordo su alcune cose con Leonardo, ma non sono d’accordo quando dice che il Milan è una squadra in costruzione, perché è la stessa squadra dell’anno scorso, non siamo brillanti oggi e non lo eravamo lo scorso anno, non dobbiamo dimenticare poi, che il Milan ha vinto una sola partita delle ultime quattro della fase a gironi, solo quella a San Siro contro il Dudelange.
Il Milan doveva arrivare ad Atene già qualificato per il girone in cui era, aveva tutte le qualità per poterlo fare e non lo ha fatto, quest’anno il Milan doveva fare uno step in più, passare il girone e almeno due eliminazioni dirette, ora in campionato si ha l’obbligo di arrivare in Champions League, anche l’anno scorso sentivo dire che la squadra “Deve crescere sulla mentalità vincente e credere nei propri mezzi”, ma questa crescita quanto deve durare.
Higuain e Calhanoglu al momento attuale non sono nelle condizioni di giocare, mi dispiace ma è così, forse per mantenere il quarto posto sarebbe meglio trovare altre soluzioni e non parliamo di assenze per cortesia, perché Zapata e Abate stanno facendo bene e Bakayoko è stato il migliore in campo, quindi sono i presenti caso mai quelli che bisogna rimpiangere.
In buona sostanza abbiamo regalato partita e qualificazione all’Olympiacos senza alcuna scusante, non si poteva e non si doveva perdere ed è giusto che il Milan se ne vada a casa, visto che non siamo stati più forti dell’avversario, più forti dell’arbitro e più forti di tutti gli episodi, abbiamo sbagliato l’impossibile e insistito su un Calahnoglu che continua ad essere nullo, oltre al rendimento scadente di Higuain.
Abbiamo consegnato il passaggio del turno ad un avversario decisamente inferiore, la squadra è sempre in affanno e subisce una grande quantità di tiri, sempre da chiunque e da tutte le posizioni, traccheggiamo troppo nelle ripartenze e sotto porta, le seconde linee vengo utilizzate poco e spesso non danno nessuna affidabilità, ci sarebbe pure da dire che è difficile entrare in un gioco che non c’è.
I numeri in Europa League sono impietosi e le responsabilità sono di tutti, adesso occorrono scelte drastice sul mercato e se è il caso anche sull’allenatore, la clamorosa eliminazione chiaramente mette Gattuso di nuovo a rischio, è tornato in discussione e comunque credo che sarà fuori per la prossima stagione, la sentenza UEFA è arrivata nella stessa serata, visto che era stato deciso di non ufficializzarla prima della partita.
Sentenza o no, sfumato Ibrahimovic e a quanto pare pure Quagliarella, resta comunque la necessità di avere in organico una terza punta che possa alternarsi a Cutrone ed Higuain con lo stesso peso specifico e che deve costare pochissimo, così adesso nel mirino del Milan è entrato Batshuayi già per gennaio.
Ma anche questa non è una situazione semplice, primo perché è in prestito al Valencia e secondo perché percepisce 8 milioni di euro a stagione, l’unico appiglio positivo è il fatto che il rapporto con Marcelino, tecnico degli spagnoli non va a gonfie vele e quindi potrebbe ritornare al Chelsea, che a sua volta lo potrebbe prestare al Milan e arrivare insieme a Fabregas, entrambi in prestito.
Ma questa non è l’unica manovra su cui sta lavorando Leonardo per attacco e centrocampo, mentre per la difesa potrebbe restare così almeno fino a giugno e si torna a parlare di nuovo di Pato, i contatti ora sono sempre più frequenti, il brasiliano avrebbe già dato la sua disponibilità a un trasferimento al Milan, ma bisogna trovare l'accordo con il Tianjin per un prestito secco.

mercoledì 12 dicembre 2018

Dentro o fuori non cambia il mercato.


Fino alla settimana scorsa la situazione era: Ibrahimovic vorrebbe tornare a giocare in Europa e ha scelto il Milan, adesso pare siano sorti dei problemi nella trattativa e Leonardo ha chiuso all’arrivo dello svedese, i Galaxy hanno soddisfatto le sue condizioni mentre il Milan no, peccato perché avrebbe dato un peso importante alla rincorsa Champions.
Quindi è questo il motivo del mancato arrivo di Ibrahimovic e non le troppe incognite legate all’età, perché non avrebbe senso rinunciare ad un calciatore di 37 anni per prenderne uno di 36 e uno di 32, la politica societaria di Gazidis in tutto questo non c’entra come sospettavo, perfetto.
Se vi ricordate negli anni scorsi inneggiavo al modello Arsenal e non sapevo che Gazidis sarebbe poi diventato AD del Milan, ma il modello Aresnal non aveva il FPF UEFA da rispettare, anzi speriamo che arrivi la sentenza quanto prima così ce ne usciamo, per tanto abbandonata la pista Ibrahimovic, il nuovo obiettivo del Milan per l'attacco diventa Quagliarella.
Ora vi dico subito che è un calciatore è un uomo che mi piace tantissimo per il Milan e poi potrebbe stare all'ombra di Cutrone e Higuian senza creare problemi, è in scadenza con la Samp e vorrebbe (come Ibra) un contratto fino al 2020, ma il Milan sembra più propenso ad offrirgli un contratto di sei mesi.
È chiaro che per sei mesi non viene nessuno e poi ci sarebbe da fare i conti con Ferrero che non lo lascerebbe partire (gratis) durante il mercato invernale, quindi secondo le strategie di mercato dopo l’arrivo di Gazidis, niente spese per giocatori di esperienza, solo l’acquisizione del cartellino se svincolati, lo stesso discorso vale per Fabregas, ok se il Chelsea riduce le pretese, non per Raiola che vorrebbe lanciare un’asta tra Milan e Galaxy.
Dopo le buone prestazioni di Abate e Zapata e con il rientro imminente di Musacchio prima e Romagnoli dopo, l’ultima ipotesi presa in considerazione è che arriveranno solo un centrocampista e un attaccante oltre a Paquetà, per restare all’interno dei paletti UEFA e a gennaio Simic classe ’95, potrebbe andare al Pescara per non frenare la crescita di un giovane e rispettare la politica di Elliott, che vuole il Milan con un progetto proiettato nel futuro.
Per un Milan con un progetto proiettato nel futuro, il rischio di perdere a zero Bellanova non è un buon inizio, il terzino della Primavera è in scadenza al 30 giugno 2019, avrebbe voluto provare il calcio professionistico già da quest'anno (un prestito in Serie B), invece è rimasto in una squadra poco competitiva e così non vorrebbe rinnovare per lasciare il Milan, si spera di trovare un accordo in extremis.
E sempre a proposito di progetto proiettato nel futuro, oltre alla quinta sconfitta consecutiva nel campionato Primavera, il Milan è sempre più in caduta verso la retrocessione, con soli 7 punti in classifica e al penultimo posto, ora non è per dire, ma a me Lupi non è piaciuto dalla prima partita del dopo Gattuso, pensare di sostituirlo e far tornare Filippo Galli no?
Ancora per un progetto proiettato nel futuro, il Comune di Milano vede di buon occhio che Inter e Milan possano realizzare un nuovo stadio "nell'area di San Siro", non è ancora chiaro se sullo stesso Meazza abbattuto e ricostruito o in un’area limitrofa e se fosse lo stesso Meazza, Inter e Milan dove giocherebbero in attesa della realizzazione? Credo che la soluzione migliore sia che il Milan si faccia il suo stadio in località Baggio o Rogoredo e ospiti l’Inter per il periodo dei lavori al Meazza.
Al cuore non si comanda e quando vedo qualche articolo sul Palermo, non posso fare a meno di darci un’occhiata ed è con immensa gioia che apprendo (speriamo non sia falso), la fine dell'avventura (di Platt) e di Zamparini nel nuovo assetto del Palermo, ma aspetto ad esultare perché ancora troppe cose non sono chiare.
A comunicarlo è stato la Global futures sports & entertainment limited (la nuova società?) e riporto quanto scritto: "Zamparini - si legge sulla nota in inglese - non sarà a nessun titolo coinvolto nella gestione del club” e intanto pare che si stiano facendo ancora valutazione sulla società e sulle infrastrutture e che proseguiranno durante le prossime settimane, per potersi pronunciare sulla nomina del proprietario che al momento non c’è.

domenica 9 dicembre 2018

Mancata una grossissima occasione


Il campionato con tutti quei pareggi, aveva confezionato un bel regalo per il Milan, che doveva solo metterci sopra il fiocco da tre punti e invece contro il Torino i rossoneri hanno buttato via la grande possibilità di recuperare tre punti all’Inter terza in classifica e staccare di tre punti la Lazio quinta, per non parlare del gruppetto “Europa League”: Torino, Atalanta, Roma, Sassuolo e Parma, che sarebbero rimasti a 7 punti.
Il Milan doveva, accorciare la classifica e consolidare il quarto posto, in parte ci è riuscito, ma dovevamo mettere anche punti in cascina per i giorni più brutti, ovvero per quando torneremo a incontrare Napoli e Roma, non voglio sentire parlare di squadra “incerottata”, perché se andiamo ad analizzare: la coppia di attaccanti è quella titolare, tanto titolare che non vogliono prendere Ibrahimovic.
Suso, Calhanoglu e Kessie sono titolari, mancherebbe Biglia ma, Bakayoko ha fatto bene e nel 4-4-2 ci sta meglio di Biglia, Calabria e Rodriguez sono i titolari e Abate con Zapata sono stati impeccabili, non hanno fatto rimpiangere per niente i titolari, quale squadra decimata?
Più tosto dobbiamo dire che questo Milan fa un passo avanti e due indietro, tradisce sempre le aspettative perché non sa ancora gestire le situazioni da grande squadra, il fatto che tutte avevano pareggiato e a loro si apriva la possibilità di “cacciare” il terzo posto li ha “scaricati”, come se il risultato fosse stato già acquisito, mentalità da squadretta di provincia che non è abituata a queste cose.
Gli attaccanti sono arrivati sempre in ritardo sulla palla, tanti, troppi errori tecnici e tattici individuali, poi non parliamo del pressing, anche una squadra di amatori lo fa in maniera più organizzato, Massaro sostiene che Gattuso è bravissimo a mettere in campo chi sta meglio, chi gli dà più affidabilità e allora perché ancora Calhanoglu?
Il Milan ha giocato per un’ora in dieci uomini e poi è possibile che sbagliamo da anni tutte le ripartenze, capisco che non si deve snaturare il proprio gioco, ma se l’avversario ti chiude tutte le linee di passaggio, molla il fraseggio basso e metti la palla lunga dietro i difensori avversari, quando lo ha fatto abbiamo creato qualcosa.
Il Milan oggi non è ancora una grande squadra e lasciamo perdere gli infortuni, mentalmente è una provinciale, si perde sempre nel momento topico, ed è questo quello che mi fa paura, perché giovedì c’è un altro momento decisivo con l'Olympiacos ed è lì che si vede la crescita della squadra, che è fatta di 25 giocatori e non solo dagli infortunati.
Analizzo le parole di Gattuso, è vero che non ci sono squadre abbordabili e che il Torino ha fatto una grande partita, ma non è l’atteggiamento di una squadra che deve a tutti i costi raggiungere la Champions e non è vero che il Milan ha fatto ciò che doveva fare, perché doveva fare di più e meglio, perché doveva vincere, non è il centrocampo che risente delle due punte, sono Suso che non rientra e Calahnoglu che non c’è.
Non ci si può arrampicare sugli specchi con frasi fatte per non esporre i calciatori, qualcuno non ha giocato al massimo e le singole prestazioni hanno coinvolto tutta la squadra, in buona sostanza, ma se sono questi Calhanoglu ed Higuain e il centrocampo ne soffre, passiamo al 3-4-3, con Suso e Castillejo con Cutrone, Calabria e Laxalt ai fianchi di Baka e Kessie, Abate, Zapata e Rodriguez in difesa come contro la Lazio.
Comunque, il Milan già prima degli infortuni di Biglia e Bonaventura, sarebbe andato a gennaio in cerca di un centrocampista, sostanzialmente quel Milinkovic-Savic che non è mai arrivato, adesso se non fosse stato per il cambio di modulo ne servirebbe due di centrocampisti e più che il laziale servirebbe un regista, eccezion fatta se il Milan non cambia ancora modulo.
In qualsiasi modo servono comunque anche un difensore e un attaccante oltre a Paquetà, il Milan prenderà almeno tre giocatori, il problema però è che a gennaio non è facile trovare dei giocatori da Milan e pronti, se escludiamo Fabregas per motivi “aziendali” i nomi sono sempre gli stessi, Sensi, Baselli e Denis Suarez, profili senza dubbio accattivanti per la costruzione di un progetto.
Scelte improntati per il futuro ma anche per il presente quindi, il possibile no di Gazidis giustificherebbe in questo caso, l’accantonamento di Ibra e Fabregas che non rientrano nella politica del nuovo amministratore delegato, ma l’UEFA con la sua sentenza permetterà questo tipo di investimenti sul mercato? la qualità di certo non mancherebbe, ma oltre agli investimenti, questi talenti (vedi Andrè Silva) avrebbe bisogno di fiducia e spazio per ambientarsi, c’è lo possiamo permettere?
Forse meglio a gennaio virare sui parametri zero eccellenti come Martial, senza dimenticare che i gol di Ibra sarebbero fondamentali per la conquista di un posto in Champions, Raiola dopo le liti con Mirabelli, vuole tenere buoni rapporti con il nuovo Milan, ma Gazidis non vuole rifilato il pacco Balotelli e non intende nemmeno pagare le altissime commissioni a Raiola, facendo capire di non essere d’accordo su questo tipo di “spese”, come ha dimostrato negli ultimi anni all’Arsenal.
Prima di parlare di cessioni, voglio rivolgere un saluto a Prandelli nuovo allenatore del Genoa, non sarà un grandissimo allenatore ma secondo me è un allenatore che può stare benissimo in serie A, meglio di tanti altri che lo fanno e a proposito, il Milan è interessato al giovane Kouame e potrebbe proporre al Genoa due giocatori particolarmente graditi dai rossoblù e da Prandelli.
I giocatori in questione sono Bertolacci e Montolivo, per il 21enne attaccante ivoriano, Leonardo pare ne abbia già parlato con Preziosi, che però non vorrebbe cedere il giocatore a gennaio, tra le trattative in uscita a gennaio oltre ai già citati, lascerà sicuramente il Milan Halilovic, che lascerà il posto a Paquetà.
Dopo essere rientrato dall’esperienza alla Ternana, Plizzari finito in panchina a fare il terzo portiere chiede spazio, onestamente è un vero peccato stroncare la carriera di quello che viene indicato come successore di Gigio, per lui si prospetta a gennaio la possibilità di continuare a crescere al Padova, sempre se Antonio Donnarumma non dovesse cambiare squadra, perché allora potrebbe anche restare fino a giugno.


sabato 8 dicembre 2018

Nel ricordo di Radice.


In questo drammatico momento, anch’io voglio esprimere un pensiero per Gigi Radice, scomparso all’età di 83 anni alla vigilia di Milan Torino, le sue due squadre più importanti, un destino, nel Milan vinse da giocatore e vi tornò da allenatore, con il Torino vinse uno scudetto e lo fece grande, il più grande di sempre dopo il “mitico Torino”.
In questo momento le parole sono superflue, va via un grande uomo, il “sergente di ferro” come lo chiamavano, è stato l'allenatore che ha cambiato il calcio italiano, ispirandosi al calcio olandese, il Sacchi degli anni ’70, lo ricordo con affetto sincero ed esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia.
Il mercato incombe e gennaio si avvicina, il Milan aveva già da tempo iniziate le grandi manovre e quando sembrava potessero definirsi ufficialmente, pare essere saltato tutto forse definitivamente, con una sessione di mercato compressa in un paio di settimane, il mese di dicembre è fondamentale per delineare le strategie che si concretizzeranno a gennaio e il Milan “rilancia” riaprendo la campagna abbonamenti.
Dopo che il ritorno di Ibrahimovic sembrava sempre più probabile, sembra esserci stato un raffreddamento e come accade in questi casi ognuno dice la sua e tra le diverse motivazioni: che Ibrahimovic starebbe riflettendo se accettare un contratto di soli sei mesi; che i Galaxy non intendo privarsene e per finire che il nuovo AD Gazidis non sembrerebbe favorevole per politica aziendale, all’assunzione di calciatori over 30, preferendo puntare su calciatori più giovani.
In un senso o nell'altro comunque, si attende la "sanzione" della UEFA che potrebbe avallare o meno il programma di Leonardo e non mi sembra possibile che il Milan non abbia un programma alternativo e che pensi di migliorarsi per puntare decisamente al quarto posto con giovani talenti, Ibrahimovic e Fabregas sono giocatori capaci di "alterare" l'alchimia dello spogliatoio, ma sicuramente non in maniera negativa.
Il Milan è al quarto posto e con un organico falcidiato dagli infortuni, per mantenere questa posizione, che è fondamentale in termini di prestigio e soprattutto di introiti, il Milan dovrà provare a migliorarsi a tutti i costi, Cutrone e Higuain con il 4-4-2 o con le due punte, non possono bastare e il Pipita soffre di problemi alla schiena che lo stanno condizionando, un innesto in attacco è obbligatorio, per questo il Milan sta valutando anche delle alternative (il piano B).
Difficilissimo un ritorno a Pato, che ha ancora un anno di contratto e una clausola da 25 milioni di euro, anche se lui sostiene che se ci fosse la possibilità di tornare al Milan saprebbe trovare il modo per liberarsi a zero, un altro profilo seguito ma per giugno è Everton Sousa Soeres, ma è un attaccante esterno classe 1996 del Gremio e il costo del cartellino è di 30 milioni di euro, anche se si può ottenere in prestito oneroso con diritto di riscatto.
Fra le possibili operazioni low-cost ci sarebbero due giocatori del Liverpool ai margini del progetto di Klopp, Origi e Sturridge che però hanno giocato insieme in coppa e sono stati un disastro, di fatto la pista Zlatan resterebbe la più "conveniente", forse la trattativa per Ibrahimovic è in stallo, perché il Milan vuole tenere un profilo basso nei confronti dell’UEFA in attesa del verdetto, che dovrà comunicare a breve al Milan la sanzione per il mancato rispetto del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017.
La pena potrebbe essere molto simile a quella che era stata data all'Inter tre anni e mezzo fa, la sanzione di 15 milioni dovrebbe essere rateizzata e scontata se nel frattempo i conti del Milan miglioreranno fino a rientrare nei parametri imposti dal Fair play, se così fosse, il Milan riterrebbe la pena proporzionata, ma se diversamente la sanzione dovesse ritenersi ancora troppo pesante, il Milan ricorrerebbe nuovamente al Tas di Losanna. 
Per Fabregas si va avanti, anche se il Milan è fermo nell’intenzione di acquistarlo a parametro zero o con un minimo esborso monetario, ma anche qui bisognerà aspettare le sanzioni del fair play finanziario, anche se ora a spingere Fabregas al Milan sembra essere sua moglie che gradirebbe un'esperienza a Milano dopo quelle di Londra e Barcellona, Leonardo continua ad avere contatti continui e la proposta che stazionava intorno ai 3 milioni e mezzo, è stata aumentata a 4 milioni con la possibilità di salire ancora.
Nel frattempo, il Milan ha incassato 4,9 milioni di euro dal Bologna per la cessione di Verdi, che possono essere destinati nell'affare Fabregas, con cui c'è già l'intesa sulla durata contrattuale, due anni e mezzo fino al 30 giugno 2021, il giocatore negli ultimi giorni ha detto di no alle proposte di Olympique Marsiglia e Galatasaray, perché ha voglia di giocare in un altro campionato top come quello italiano, a gennaio è favorito il Milan, ma a giugno andrebbe l'Atletico Madrid.

mercoledì 5 dicembre 2018

Lo sapevo che c’era il trucco.


Mi dispiace che Rino Foschi si presti ancora ai giochetti del presidente, per me la presentazione della nuova proprietà, è una presentazione farlocca come le precedenti, non si capisce perché se Zamparini vuole uscire dal calcio, debba restare come consulente “gratuito", della sua ex società ceduta la società per una cifra simbolica di 10 euro.
Anche stavolta lui resta il proprietario ma non figura, continuando a gestirla a suo piacimento e a completare il quadretto, il fatto che non si possono svelare i nomi dei proprietari, come se Elliott o Zang quando hanno acquista Milan e Inter si fossero nascosti, questo è il primo caso in cui gli acquirenti di una società non si possono conoscere e guarda caso succede con il Palermo.
Quindi, con Platt consulente tecnico a distanza e proprietari sconosciuti idem, la società e tutte le scelte saranno sempre nelle mani del consulente Zamparini, che però non va a vedere le partite, questa è una cosa già sentita qualche anno fa e poi come si può dire subito dopo l'annuncio, che sarebbe stato a Palermo con Platt (che entrerà in Società come consulente tecnico e ci avrebbe presentato i nuovi proprietari, dove sono?
Peccato, è stato bello tornare a tifare Palermo anche se per poco, ma visto che Zamparini non vuole andarsene ne è padrone, vuol dire che sarò di nuovo io ad abbandonare il Palermo e come Zamparini non andrò a vedere la partita con il Padova.
Chiuso di nuovo con il Palermo mi dedico solo al Milan, Gattuso a quanto pare ha recepito il messaggio, che ha prodotto lo scossone necessario, per proiettare il Milan anche in una situazione di emergenza al posto che gli compete, per il valore dell’organico e per i programmi societari, adesso bisogna consolidare la squadra e la classifica.
Del resto, mi pare che la squadra anche in grande emergenza, non può essere considerata inferiore a Torino, Bologna, Fiorentina, Frosinone e Spal e poi mi sembra una squadra viva fisicamente e mentalmente, tutto dipenderà dal rientro di Higuaín, che dovrebbe rientrare stimolato e brillare, sarà l’argentino con le sue prestazioni a tenere il Milan al top o al flop.
Un altro giocatore decisivo è diventato Bakayoko, che conoscevo ma di cui non mi aspettavo più la sua crescita dopo le prestazioni iniziali, davanti alla difesa è un giocatore diverso da Biglia e non ne può raccogliere l’eredità, ma è diventato importante per il centrocampo forse più di Kessie, superati i problemi di adattamento è tornato quello del Monacò.
Adesso si presenta la questione del riscatto, quello di un mese fa andava rispedito al mittente, questo può restare, però il Milan deve fare chiarezza sulla costruzione della squadra del futuro, perché pare che voglia prendere indipendentemente Sensi come erede-sostituto di Biglia se non dovesse arrivare Fabregas, ma a questo punto vale la pena riscattarlo e per 35 milioni di euro?
Pare che il riscatto di Bakayoko è decisivo per arrivare a Fabregas, vero è che sono stato io il primo a dire che se vogliamo tornare grandi dobbiamo avere molti dualismi, ma è pure vero che per almeno altri 2 o 3 anni non potremo spendere a nostro piacimento, quindi gli acquisti dovranno essere fatti in maniera mirata, perché c’è Kessie, torna Bonaventura e poi vorremmo prendere pure Milinkovic-Savic e in attacco? e in difesa?
Tranne che non si proceda a cessioni eccellenti e si faccia spazio e cassa, ma di questo preoccupiamoci in estate, adesso ci serve capire se Fabregas arriva oppure no, i contatti tra Milan, Chelsea e Fabregas sono continui, ma una volta serve l’opzione su Romagnoli (non se ne parla), un’altra la richiesta di 12 milioni (non se ne parla), poi problemi d’ingaggio (risolti a quanto pare) e ora la signora Fabregas che preferisce il mare, ma ci sono o ci fanno.
Intanto Cristensen è saltato e il riscatto di Bakayoko potrebbe servire per una possibile doppia operazione, con l’arrivo gratuito (compreso nei 35 milioni) di Fabregas e Cahill, a quanto pare per sbloccare la situazione è intervenuto anche Gazidis, in buona sostanza per avere Fabregas “gratis”, dobbiamo riscattare Bakayoko e accollarci sei mesi di stipendio di Cahill, solo trasformando il diritto in obbligo di riscatto.
Vista la particolare situazione numerica-economica del Milan, io intanto li prenderei senza spendere un soldo e poi in estate si vede, li potremmo pure rivendere di nuovo tutti o monetizzare con altri, però per avere la certezza che possiamo riscattare il francese, bisogna aspettare la sentenza UEFA che dovrebbe arrivare attorno al 10 dicembre e che diventa fondamentale per il mercato.
In chiave difensiva stanno per rientrare Romagnoli e Musacchio, quello che tornerà più tardi sarà Caldara e il solo Cahill può bastare, poi c’è Zapata e Abate in questo nuovo ruolo da centrale, tanto che a questo punto potranno mandare a crescere Simic, in mediana se non arriva Fabregas l’alternativa è Sensi.
Per Sensi c’è già un mezzo accordo di massima, a seconda delle limitazioni UEFA si vedrà se acquistarlo o chiederlo in prestito, per l’attacco si attende solo la sentenza UEFA, per il resto per Ibrahimovic è tutto fatto dal punto di vista contrattuale, accordo sulla base di sei mesi e  non appena ci sarà il verdetto, arriverà il via libera per lo sbarco a Milano.