sabato 31 dicembre 2022

Si chiude in maniera orribile, uno strepitoso 2022 del Milan.

 

Un 2022 straordinario per il Milan, dopo 11 anni ha vinto lo Scudetto e dopo 8 anni, è arrivata la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, ma è anche un 2022 chiuso in maniera imbarazzante, il 3 a 0 subito contro il PSV, ultima prestazione dell’anno, è la quarta brutta figura di questa preparazione invernale, una serie di prestazioni scadenti, cominciate con il Lumezzane, proseguita con l'Arsenal e con il Liverpool e chiusa con il PSV.

I rossoneri sono stati veramente sconcertanti: superficiali, svogliati, disattenti e poco concentrati, imprecisi: tecnicamente e tatticamente e per finire senza voglia di combattere, gli olandesi ci hanno dominato per gran parte della partita, come aveva fatto anche il Liverpool, questo mese di dicembre, è il giusto epilogo di un autunno che si stava stancamente trascinando a questa sosta, la “fame” nei giocatori si sta lentamente assopendo.

Eloquente lo scuotere vistosamente e continuo della testa da parte di Maldini, il primo scorcio di stagione era finita male e si sperava con la sosta di rimettere tutto a posta e invece per me le cose sono peggiorate, specialmente in difesa, anche se è tutta la fase difensiva che fa acqua e non è solo per l’assenza di Kessie, perché il Milan ha commesso troppi errori tecnici e tattici, è una questione di concentrazione, più che di maturità.

La squadra che ha giocato dal 65esimo in poi ha giocato molto meglio, eppure era fatta per la maggior parte da millennial, Leao, Lazetic, Thiaw, Gabbia, Wrancks, Pobega, Ballo-Tourè, Diaz, quindi non è questione di maturità, questi devono ancora imporsi e non hanno la pancia piena, il Milan non può assolutamente presentarsi alla seconda parte della stagione, con queste evidenti carenze in organico.

Pensare che questa squadra possa essere competitiva su quattro fronti è follia, troppa gente scarica che non ha alternative e troppi quesiti difficili da risolvere, come un'alternativa importante a Giroud, a Theo Hernandez a Maignan, mancanza di sostituti all'altezza dei rivali e del Milan, per questo sono convinto che il Milan debba operare sul mercato e deve abbandonare questo 4-2-3-1 che ha rotto le palle, finendola di adattare tutto e tutti per insistere su questa idea tattica “usata” fra l’altro da pochi.

Se si vuole puntare ad un 2023 da Milan, bisogna prendere dei rinforzi dal mercato e cambiare l'atteggiamento che ci trasciniamo dietro da dopo la vittoria dello scudetto, a quanto pare l’effetto Ibra è svanito pure quello, segno che bisogna percorrere strade nuove, altrimenti avremo perso tutto quello fatto fin adesso, tutte le qualità per ripetere quanto fatto in questo anno, ci sono ancora tutte, ma serve cambiare marcia sin da subito.

Dobbiamo tornare ad essere il Milan fin dal 2 gennaio, d’accordo continuare insieme con Giroud e rinnovare il contratto di un anno con opzione per una seconda stagione, con l'ingaggio attuale con l'aggiunta di qualche bonus, ma un attaccante serio per il presente e per il futuro, il Milan lo deve prendere adesso e lo deve tesserare il 2 gennaio, per farlo giocare il 4 contro la Salernitana, così come per il vice Maignan.

Bene l’interesse sull'attaccante francese Kolo Muani dell'Eintracht Francoforte, se il giocatore vale la cifra richiesta e il Milan ci crede, lo prenda e basta, senza l’estenuante trattativa come quella di De Keteleare, che non ha giovato a nessuno, è sicuramente un talento, ma la lungaggine della trattativa e il prezzo pagato, hanno creato troppe aspettative dannose, tanto valeva puntare su un altro giocatore, ops! Scusate, avevo dimenticato che prima del Milan viene il 4-3-2-1 di Pioli.

Avremmo potuto prendere con la metà un certo Ziyech, che avrebbe fatto fare il salto di qualità tanto atteso, e prendere magari pure Renato Sanches, avremmo fatto un bel 4-3-3 e non staremmo qui a complimentarci troppo con Giuntoli, che altro non ha fatto, che prendere gente brava a poco prezzo e poi ci ha pensato Spalletti (il mio grande rimpianto) a cambiare modulo.

venerdì 30 dicembre 2022

Complimenti a John Philip Jacob Elkann.

I complimenti sono doverosi per come si sta comportando, davanti a quello che il cugino Andrea, in compagnia del gatto e la volpe Nedved e Paratici, hanno combinato e per come saggiamente sta componendo un consiglio d’amministrazione snello e capace, ho riportato nel titolo il suo nome per intero, perché secondo me dà la grandezza dell’uomo, che nulla ha a che fare con gli altri Agnelli rimasti e che legittima la presidenza di un grandissimo gruppo, sapete che non parlo mai delle altre società e né tanto meno della Juventus, ma stavolta merita stima e ammirazione e io sono pronto a tributargliela.

Il 2022 non si è ancora concluso e si conferma un anno funesto, per i protagonisti del calcio mondiale di ieri e di oggi, anch’io come il Milan e la stragrande maggioranza delle persone di questo pianeta, esprimo alla famiglia il mio più grande cordoglio per la scomparsa di Pelè, una leggenda del calcio che si è spenta all'età di 82 anni dico anch’io: “Riposa in pace grande O Rei".

Vacanze finite e la prossima settimana torna il campionato, il mese di gennaio è fitto fitto di impegni, impegni che il Milan dovrà affrontare rinunciando ancora a diversi elementi importanti, tra cui Maignan, però c’è chi si è messo in mostra e spera di essere coinvolto di più come Adli, che durante la preparazione invernale, è stato uno dei più positivi nelle tre amichevoli disputate, le offerte per sei mesi di prestito non mancano, ma il futuro di Adli sarà ancora al Milan.

Il centrocampista rossonero ha rifiutato Sampdoria e Torino, per rimanere fino al termine della stagione e sia l’allenatore che la dirigenza, non hanno intenzione di opporsi, anzi, nelle prossime settimane potrebbe ruotare maggiormente ed essere coinvolgerlo di più, mentre Marko Lazetic potrebbe andare via in prestito per fare esperienza e giocare con continuità, tra i giocatori che il Milan vuole provare a valorizzare c’è Vranckx.

Il ragazzo nei prossimi mesi si giocherà anche il futuro in rossonero, visto che è in prestito oneroso (un milione) con diritto di riscatto fissato a 10 milioni, tra i nuovi è uno di quelli che è entrato meglio nei meccanismi di Pioli, che nei prossimi mesi potrebbe utilizzarlo di più, non solo come centrocampista, ma anche da trequartista a tutto campo alla Kessie, “Aster-X” sarà fondamentale anche per le rotazioni in mezzo al campo e se nel prossimo mese convincerà Pioli, potrebbe anche essere inserirlo nella lista UEFA. 


Complimenti allo staff “economico-finanziario” del Milan, lo stesso non posso dire di quello atletico, che nel penultimo trimetre (chiusura a settembre) del 2022, il bilancio del club per la prima volta è stato positivo, per più di 22 milioni, positivo come l’ammontare dei ricavi, che per giugno 2023 da una proiezione che si aggirerebbe sui 340-350 milioni, senza dimenticarsi però, che il Milan deve arrivare in Champions League per almeno 3-4 anni di fila, per recuperare il gap precedente.

Sgombrando il campo da ogni equivoco, sostengo che il Milan abbia la necessità di intervenire sul mercato di gennaio, non solo per recuperare il distacco di 8 punti dal Napoli, ma anche ed essenzialmente, per entrare in Champions, visto che Juventus e Inter comunque ci tallonano a brevissima distanza, quindi qualunque opportunità per renderlo più competitivo andrebbe sfruttata, specialmente se si trattasse di un esterno alto a destra. 

mercoledì 28 dicembre 2022

Un Natale con lo scudetto sul petto.

 

A Milanello quest’anno, l’albero è addobbato anche con 19 palline tricolore e una stella, anche se siamo dietro al Napoli di 8 punti, nella letterina scritta a Babbo Natale, abbiamo chiesto di portarci la ventesima pallina tricolore e un’altra stella da aggiungere all’albero che faremo il prossimo anno, nel presepe si è aggiunto il bambinello, ma mancano ancora i 3 re magi, che dovrebbero portare i rinnovi di Leao e Bennacer e la guarigione di Maignan.

Nella calza appesa sul camino della grande sala da pranzo, speriamo che la befana ci faccia trovare dentro: Vicario, Ziyech e Okafor, per avere le alternative ai problemi che assillano il Milan, Maignan quasi sicuramente salterà il periodo clou della ripartenza delle competizioni: l’assalto al Napoli, l’ottavo di Champions, la supercoppa e la coppa Italia, l’infortunio di “magicmike” è una vera maledizione, ma chi è causa del suo mal pianga sé stesso.

Perché in generale, l'infermeria del Milan è sempre un po' troppo affollata, vero è che anche le altre più o meno hanno tanti infortuni, ma da due/tre anni a questa parte, il Milan ha il numero mediamente sempre troppo alto di tutte le altre e lo staff atletico è sempre lo stesso, questo è un dato di fatto, che comunque deve fare riflettere.

Non penso che cambieremo mai lo staff atletico e quindi bisogna cercare rimedi nel mercato, io intanto anticiperei l’arrivo di Sportiello, so che l’Atalanta non rinforzerà mai il Milan, se non attraverso un lauto guadagno (5 milioni), fosse stata la Juventus sarebbe stata tutta un’altra cosa, ma comunque il Milan deve cercare un prestito semestrale, presso una società meno amica della Juventus, cosa difficile, perché la Juventus ha fatto truffe con quasi tutte.

Credo che l’opzione migliore sia quella con i “fratelli” del Monza e di conseguenza dovrebbero girarci il prestito di Cragno, penso che loro per 6 mesi, possono tenersi in panchina uno tra Tatarusanu e Mirante o puntare su un altro portiere affidabile, questa è una cosa che bisogna fare, anche perché oltre a non conoscere i tempi certi del recupero, non sappiamo se durante questi ultimi sei mesi che restano, non possa avere una ricaduta.

Vicario al momento è il portiere italiano più forte in circolazione, sarebbe il massimo per l’occasione, ma è un’operazione difficilissima da realizzabile, io la penso come altri, sul fatto di cambiare intanto gerarchie tra Mirante e Tatarusanu, Mirante l’ho considerato sembrato migliore e nell’amichevole di Dubai, ha dato più garanzie e trasmesso più tranquillità alla squadra, ma non so quanto poi sia effettivamente così.

Sempre a proposito di infortuni, l’altro problema è quello di Origi e chiaramente dell’attacco, Giroud non potrà continuare a tirare la carretta, specialmente giocando ogni 3 giorni, tutte le speranze sono riposte su un nuovo Rebic (solitamente viene fuori nel girone di ritorno) o/e su De Keteleare prima punta, anche qui si tratta di mettere una bella pezza e spesso la pezza è peggiore del buco, l’ideale sarebbe anticipare di sei mesi l’arrivo dell’attaccante, magari Okafor,  prima che continui a crescere la sua valutazione.

Dopo tutto questo, però ci sarebbe da sistemare quella parte alta della corsia di destra, ma l’affare Ziyech si fa sempre più complicato, senza dimenticare che sempre a destra ma nella parte bassa stavolta, ne Calabria e ne Florenzi sono ancora pronti, potenzialmente Sergiño Dest può giocare in tutti i ruoli della fascia destra, ma il suo ruolo naturale è quello di esterno alto offensivo o terzino a tutta fascia, al Milan è stato sacrificato in nome del 4-2-3-1, Pioli lo dice sempre che deve cambiare modulo e poi non ha il coraggio di farlo mai.


Dobbiamo passare al modulo alternativo, non si possono cambiare le caratteristiche dei giocatori e giocare sempre con il 4-2-3-1, Dest deve fare il terzino a destra nel 3-4-3, con Hernandez a sinistra, Kalulu, Kjaer e Tomori i centrali, Tonale e Bennacer i due centrocampisti, Leao, Giroud e Ziyech o De Keteleare a destra, senza per forza dovere trovare un posto a Diaz e Krunic e come giustamente dice il grande maestro Sacchi:

"Il Milan torni a essere squadra, da Giroud a Theo arriva positività". La questione centrale per Sacchi è che i rossoneri tornino a essere più che un gruppo (perché già lo è), ma una vera e propria squadra, con tutte le pedine al suo posto, per fare rendere tutti al meglio e non sacrificare nessuno (sempre i soliti).

domenica 25 dicembre 2022

Emergenza in porta e in attacco.

 

Un attacco è da svecchiare, dove piacciono Semedo del Benfica, Sanca Tchami dell’Almeria e la certezza Okafor, una porta da blindare, dove il Milan ha già bloccato Sportiello per la prossima estate e l’emergenza potrebbe portare i rossoneri ad anticipare a gennaio il suo arrivo, solo che per averlo adesso l'Atalanta fa muro, la società bergamasca non sembra essere disposta a privarsi di Sportiello nel mercato di gennaio, per sbloccare la situazione, servirà mettere sul tavolo un po' di soldi, oppure cambiare obiettivo.

Apriamo il capitolo attaccanti e non poteva non aprirsi con il rinnovo di Leao, per il Milan indipendentemente da come finirà, è stato un successo tecnico ed economico, per questo, continua la ricerca di nuovi talenti, il presupposto della strategia aziendale, è individuare i migliori talenti in circolazione e portarli in rossonero, nel tentativo di farne dei futuri campioni e Colombo è tra questi.

Il Milan sta studiando diversi profili, uno di questi è un talento portoghese diciannovenne del Benfica B. Semedo, portoghese nazionale Under 20 e più prima punta rispetto a Leao, un metro e 92 di altezza, 33 gol tra il campionato di seconda divisione e quello dell’Under 23, con tre gol segnati nelle ultime due edizioni di Youth League alla Juventus e una doppietta al Paris Saint Germain, giocatore particolarmente interessante, anche perché il suo contratto scade a giugno del 2023, in estate Semedo sarà dunque svincolato e libero di firmare con chi gli proporrà il progetto tecnico o un contratto economico più interessante.

Un’altra pista conduce a Sanca Tchami, diciottenne della Guinea-Bissau e calciatore dell’Almeria B. è arrivato in Spagna dal Leixos, conta ventinove presenze e quindici gol, di cui nove quest’anno, centravanti di ruolo ma meno fisico (1 metro e 80) è un gioiellino da portare in Italia per farlo crescere, come fatto con il 2004 Lazetic, che nel 2023 potrebbe essere più coinvolto.

Okafor si è già fatto notare in Europa, dove conta già dodici presenze nelle ultime due edizioni di Champions e sei gol, lui è una certezza, con il Salisburgo a 22 anni, ha raggiunto le 100 presenze e ha segnato 34 gol, vale una trentina di milioni e potrebbe essere lui l’attaccante del presente e del futuro, in Austria ha un ingaggio inferiore al milione, il Milan può offrirgli il doppio e un lungo contratto.

E poi c’è Colombo, osservato speciale, a seconda di come si mettano le cose in attacco, potrebbe tornare dal prestito con il Lecce, che ha già deciso di riscattarlo a 3,5 milioni, ma i rossoneri hanno il diritto di recompra e non è escluso che possa restare nella rosa del Milan, seguendo le orme di Pobega, visto che servirebbe tanto anche per le liste.

Il Consiglio comunale di Milano ha approvato l’ordine del giorno che poneva nuove condizioni a Milan e Inter sulla realizzazione del nuovo Stadio, il documento è stato accolto con 27 voti e invita a garantire la natura popolare di accesso allo stadio, di conseguenza è stato preso in considerazione un aumento della capienza, arrivando al numero di 70mila posti.

È stato inoltre proposto un aumento della superfice verde, che deve rappresentare almeno il 50% rispetto al totale, è stato anche previsto il finanziamento di un piano di interventi con un importo maggiore rispetto alla proposta iniziale, arrivando ad almeno 40milioni di euro, l’ordine del giorno è stato bocciato da 14 consiglieri.

Buon Natale

giovedì 22 dicembre 2022

Preoccupazione Origi e Maignan

A quanto pare le speranze di vedere Maignan contro la Salernitana sono bassissime, il recupero procede lentamente per evitare rischi, purtroppo il suo rientro dovrebbe slittare ancora, gli esami strumentali ci diranno quanto tempo ancora servirà, a rischio possibilmente oltre alla Salernitana anche la Roma e forse entrambe con il Tottenham, se gli esami dovessero andare “male”, il Milan interverrebbe sul mercato e potrebbe anticipare l’arrivo di Sportiello, già prenotato per giugno.

Il 30enne dell’Atalanta ha ancora sei mesi di contratto e in quel caso, servirebbe discutere con l’Atalanta, che dovrebbe prima assicurarsi un sostituto (Gollini), giocare 12 partite senza Maignan o meglio con Tatarusanu, non è stato facile, il ritiro di Dubai doveva consegnarci dei giocatori recuperati, invece è arrivata una nuova grana per Origi e anche lui atteso da controlli importanti, per capire i tempi di recupero.

Il Milan spera di non dover intervenire anche per lui sul mercato, anche perché a gennaio le scelte per un attaccante sono parecchio limitate, piuttosto meglio intervenire in estate, momento in cui si potrà investire di più e per un elemento valido e definitivo, intanto allungherà la sua carriera in rossonero Giroud, per il resto ci fidiamo delle parole di Maldini: “Le ambizioni, anzitutto: siamo il Milan e non possiamo accontentarci di uno scudetto”.

Molte scelte di mercato passano per i rinnovi e dalle condizioni di Maignan e Origi, che si è fermato ancora, non ci saranno grandi sorprese, a meno che non si presentino grandissime occasioni, Ziyech, grande protagonista al mondiale non è più nei piani (è diventato troppo costoso), si cercherà di andare a sfoltire un po’ la rosa.

Per Adli dipende da lui se andare o restare, mentre L'Adana Demirspor di Montella piomba su Bakayoko, il club turco cerca un giocatore di spessore internazionale a centrocampo e nonostante le resistenze iniziali dell'ex Chelsea, ora la cessione di Bakayoko non sembra impossibile e l'Adana sta portando avanti i contatti per provare a prenderlo.

Il Milan è ancora nella fase di dovere aumentare i ricavi, è ancora alla rincorsa di una ampia stabilità tra incassi e uscite, è un obiettivo a medio termine, con tutto ciò che ne consegue in termini di spesa sul mercato e sui rinnovi di contratto, lo stadio di proprietà sotto questo aspetto è fondamentale, perché garantirebbe introiti minimi tra gli 80 e i 100 milioni annui e l’ultimo pensiero fatto sullo stadio, è che bisogna liberarsi dal Comune che tiene tutti in ostaggio.

Il Milan deve avere uno stadio di proprietà da solo, come tutte le migliori squadre europee, San Siro oramai ha il destino segnato e prima o poi (meglio prima) bisognerà girare pagina e andare a farsi lo stadio da soli, terminato il dibattito pubblico, in base alle richieste che sono arrivate da ogni parte della città, il sindaco sta chiedendo ai due club alcuni ritocchi, i temi trattati sono diversi, tra cui per esempio l’aumento del verde rispetto a quanto già previsto nel masterplan e la sostenibilità ambientale anche nella demolizione del Meazza.

Un'altra richiesta molto importante, è quella di costruire lo stadio, spostandolo il più possibile lontano dalle abitazioni di via Tesio, i club hanno fretta di avere un nuovo stadio e non intendono spendere 40 milioni per il progetto esecutivo, se prima non hanno la certezza che l’operazione vada in porto, per questo motivo le due società (soprattutto il Milan), sono intenzionate a costruire il nuovo impianto, nelle aree ex Falck di Sesto San Giovanni o in ultima analisi a San Donato.

domenica 18 dicembre 2022

Anche la Lega Serie A, fa gli auguri al Milan.

Nel giorno dei 123 anni del Milan, sono arrivati anche gli auguri della Lega Serie A, ma in questo giorno di festa, c’è stata grande tristezza per la morta prematura di Sinisa Mihajlovic, è una notizia che nessuno di noi avrebbe mai voluto sentire, aveva vinto tante volte la malattia e purtroppo non me lo aspettavo più, mi resta il ricordo di un grande uomo, di un grande padre e di un grande calciatore, forse come allenatore ha avuto molto meno di quanto valesse, si arrangiava sempre con quello che aveva e non si lamentava mai, come tutti dico: “Ciao Sinisa”.

Passiamo adesso alle cose di campo, il Milan perde anche la seconda amichevole a Dubai e se contro l’Arsenal il risultato in un certo senso premiava oltremodo gli inglesi, il 4 a 1 contro il Liverpool non lascia scampo, risultato giusto in generale, la prova della squadra è stata abbastanza negativa, speriamo che sia colpa dei carichi di lavoro (io notoriamente dei preparatori atletici del Milan non mi fido) e degli assenti, effettivamente mancavano 15 uomini.

Così, se non si può analizzare la prova della squadra, si possono analizzare (relativamente) alcune prestazioni dei singoli, Lazetic si è mosso bene e ha sprecato un paio di occasioni importanti, Adli, ha cominciato bene, poi si è spento man mano che la partita è andata avanti, ha qualità tecniche indiscusse, ma gli manca il passo e la cattiveria giusta, cose che credo fermamente che si acquisiscano giocando.

Spesso perde i contrasti o si fa anticipare sullo scatto, oppure, come nelle due occasioni nel finale, non è abbastanza cattivo per finalizzare l'azione, va dato in prestito possibilmente al Torino, dove Juric in fatto di insegnare cattiveria agonistica è maestro, buone, buonissime note invece per Saelemaekers, l’ultimo Saelemaekers, quello dello scorso campionato non è piaciuto, ma adesso mi sembra rientrato in buona condizione.

Il belga può risultare sin da subito utile, come Bennacer, che ha dimostrato di avere acquisito una caratura a livello internazionale, tant’è che il Milan con lui in campo è una squadra di un altro valore, si complicano le cose invece per Leao, perché mentre credo che il Milan con Bennacer, soddisferà la richiesta del giocatore, dopo il mondiale e nonostante avesse giocato pochissimo, non troverà l’accordo con Leao.

Il reparto offensivo, è tutto al centro dell'attenzione da parte di Maldini e Massara, perché le scelte per giugno le fai a gennaio, a cominciare dai rinnovi Leao compreso, al di là del rendimento di Giroud, che rinnoverà per uno/due anni, il Milan vuole e deve trovare un nuovo centravanti per i prossimi anni, Ibrahimovic comunque vada, non è più da considerarsi un giocatore su cui fare interamente affidamento.

Giroud rinnoverà, ma non si può contare neanche su di lui per costruire la squadra del futuro, Leao se rinnova va via lo stesso (non a zero almeno), Rebic e Origi non garantiscono certezze e secondo me, sono alla fine del loro percorso al Milan (con Origi faremo almeno una plusvalenza), Lazetic e Colombo devono ancora crescere e Broja su cui i rossoneri stavano puntando molto, si è infortunato gravemente.

Adesso bisogna pensare ad altro, a tanto altro, di nomi sul taccuino di Maldini e Massara ce ne sono tanti: Okafor ed Evanilson su tutti, mentre adesso è spuntato anche il nome del 22enne belga Lois Openda del Lens, arrivato la scorsa estate dal Bruges per quasi 10 milioni, il giovane centravanti si è messo in luce in Francia, segnando 7 gol in 15 partite e il Milan lo ha inserito nella sua lista di obiettivi per l'attacco, giocatore da tenere in seria considerazione.

Chi non ha scusanti è il suo connazionale Origi (e mi dispiace), superati i problemi fisici di inizio stagione, l'attaccante deve far vedere subito il suo valore alla ripresa del campionato, anche se si è infortunato ancora una volta, Giroud tornerà non freschissimo, dopo un Mondiale che lo ha visto sempre in campo, Lazetic sarà dato in prestito e Ibrahimovic tornerà a mezzo servizio, il rendimento di Origi obbliga il Milan, a cecare un rinforzo in attacco già da adesso, buono anche per la prossima stagione.

A Dubai si è rivisto in campo, anche se per pochi minuti Bakayoko, in giocatore non avrà nessun futuro in rossonero, in estate è stato vicino alla cessione e anche alla rescissione, ma in tutto questo c’è di mezzo il Chelsea, ancora proprietario del cartellino, il centrocampista vuole giocare, praticamente 2 anni senza giocare, non fa bene a lui e né a nessuno, le opportunità sono: tornare al Chelsea subito e cercare una nuova sistemazione, oppure rimanere al Milan e tornare a Londra in estate.

  

giovedì 15 dicembre 2022

La palla passa a Massara e Maldini.

 

Contro l’Arsenal di Arteta capolista in Premier League, il Milan ha mostrato luci e ombre, date dai carichi di lavoro pesanti e da una formazione più che inedita, l’amichevole si è conclusa con una sconfitta, ma ha dato buone indicazioni, specialmente per due dei giocatori più attesi, Adli e Origi, partiti entrambi dal primo minuto, bene anche Vranckx e Thiaw.

Adli ha giocato da trequartista e Origi da prima punta, i due sono stati molto attivi, soprattutto Adli e soprattutto nel primo tempo, quando il Milan ha giocato meglio e creato di più degli inglesi, Origi ha avuto due grandi occasioni per andare in gol, ma nella prima è mancata un po' di fortuna (destro a giro da fuori area, con il pallone che ha colpito la traversa) e nella seconda è mancata un po' di precisione, su un cross bellissimo dalla fascia destra di Adli (Origi di testa ha sfiorato il palo).

Uno come lui sicuramente doveva fare gol, ma non è ancora al top della condizione, di contro c’è da dire, che gioca poco con la squadra, non riesce a fare le sponde che fanno Giroud o Ibra, forse sarebbe meglio vederlo giocare a fianco di un’altra punta, da seconda punta potrebbe fare più movimento e si toglierebbe la responsabilità di giocare solo spalle alla porta.

Oserei dire segnali positivi anche da Adli, se non fosse per il fatto, che lui quando ha giocato ha fatto sempre bene, forse non aveva il ritmo alto che richiede il gioco del Milan, ma non mi è mai sembrato così lento da non farlo giocare mai, ha fatto bene con il Lumezzane e ha fatto bene anche con gli inglesi, ripeto, qui è Pioli che deve decidere se vale la pena perderlo o recuperarlo, a parte che non vedo cosa c’è da recuperare, gioca sempre tanti palloni e spesso anche di grande qualità (vedi assist per Origi).

Nella prima mezzora, Adli ha giocato da trequartista ed è stato convincente, molto di più di mister 35 miliardi e dello stesso Diaz è stato sempre nel vivo del gioco, ha toccato tanti palloni con qualità e personalità, ha trovato linee di passaggio in verticale con buona continuità, è calato nella ripresa, ma la prestazione nel suo complesso è positiva.

Tra i migliori come sempre c’è Tonali, il numero 8 rossonero è nettamente il giocatore più in forma, con lui in coppia davanti la difesa ha giocato Vranckx, che ha fatto un ottimo lavoro di argine, ha letto bene le situazioni di gioco, alzando il pressing con intelligenza, manca ancora qualcosa in fase di impostazione, ma con la condizione fisica può migliorare anche sotto questo aspetto.

Male Rebic, credo perché ha ancora le gambe pesanti, comunque ha sbagliato quasi tutte le scelte e non ha mai tirato in porta e poi purtroppo Tatarusanu, che non prova nemmeno a intercettare la punizione di Odegaard, rimanendo bloccato sulla linea di porta, dimostrando la solita insicurezza, non capisco perché non giochi Mirante, ammesso che sia migliore, ma un tempo per uno, almeno in amichevole io lo farei, comunque, sia l’uno che l’altro, la prossima stagione faranno posto a Sportiello.


È stato un buon Milan, un po' imballato ma un buon Milan, soprattutto nella prima frazione di gioco, nel primo tempo ha giocato quasi meglio dei Gunners, nella ripresa, complici anche i tanti cambi e ritmi più bassi, l'Arsenal ha preso in mano il pallino del gioco, mentre il Milan ricarica le batterie al caldo di Dubai, la palla passa a Massara e Maldini.

Il pensiero adesso è sempre più che mai rivolto al rinnovo di Bennacer, non so se giudicare positivo o negativo il passaggio della procura del giocatore a Enzo Raiola, Enzo potrebbe essere diverso dal cugino Mino e fare contare la volontà del calciatore, anche Kalulu ha cambiato procuratori e ha rinnovato, quindi se Bennacer sarà soddisfatto nella sua richiesta a livello economico, che sia Sissoko (che voleva portarlo via) o Raiola non dovrebbe cambiare nulla.

Il mercato di gennaio, sarà anche il momento di fare il punto sul futuro di Diaz, a fine stagione il Milan potrebbero riscattare il prestito dal Real Madrid per 22 milioni, con i Blancos che a loro volta potrebbero contro riscattarlo per 27 milioni, tecnicamente Diaz sta convincendo Pioli e forse solo lui, ma Maldini e Massara non hanno intenzione di spendere così tanto per il suo riscatto, ecco perché hanno già avviato i contatti per abbassare la cifra del riscatto.

Le prossime amichevoli contro Liverpool e PSV, aiuteranno i calciatori a ritrovare il ritmo partita e a Pioli, Maldini e Massara, di tirare le ultime somme per presentarsi al mercato invernale con le idee più chiare, tra queste il futuro di Adli, che prima del Lumezzane e dell’Arsenal, aveva visto il campo per pochi minuti.

Ovviamente è Pioli che vive quotidianamente con Adli e non metto in dubbio che se non lo ha fatto giocare, avrà avuto le sue buone ragioni, ma voglio ricordare, che Pioli ha le sue fisime (Krunic e Diaz) e che neanche gli altri (Thiaw e Vranckx) hanno giocato tanto più di Adli, sicuramente le aspettative dopo le prime uscite estive erano molto più alte, ma io penso che sia stato sacrificato in nome del 4-2-3-1, di Diaz, di De Keteleare e di Krunic.

Ora personalmente trovo sbagliato farlo restare, anche se dovesse esplodere, sarà sempre chiuso da quelli che ho citato, quindi per me bisogna mandarlo in prestito in una squadra di media-bassa classifica di Serie A, per vederlo giocare con continuità e per adattarsi ai ritmi del campionato italiano, mandarlo da un’altra parte per me non ha senso.

Così come penso che vada fatto per De Keteleare, credo che possa essere la soluzione migliore anche per lui, entrambi per svoltare hanno bisogno di giocare e da questo punto di vista purtroppo, non sembrano esserci i presupposti per una svolta, specie se dovesse arrivare veramente Ziyech, è chiaro che per l'ingente somma spesa, il belga verrà aspettato più di tutti.

Il Mondiale si spera, sia servito per azzerare tutto e tornare con più convinzione, ma il Mondiale è servito pure a Ziyech (e penso pure al Chelsea) che ha chiesto d’ingaggio più di 8 milioni, ora sono troppi e il Milan frena, peccato, perché stavolta il marocchino era veramente in uscita dal Chelsea a gennaio, il Milan non può assicurargli questa cifra e se non si accontenterà di un ingaggio molto più basso, il suo futuro non sarà più rossonero. 

 

sabato 10 dicembre 2022

Gran gol di Adli contro il Lumezzane.

Nel test a Milanello dopo le vacanze e in attesa di partire per Dubai, il Milan ha incontrato il Lumezzane e per l’occasione ha provato la difesa a tre, il Milan vince in rimonta per 3 a 2, in bella vista Adli e i talenti della Primavera, la partita si mette subito male e dopo dieci minuti il Milan si trova sotto 1 a 0.

Il pareggio arriva da uno straordinario Adli, tornato titolare alle spalle di Origi e Rebic, in assenza dei trequartisti titolari e fallimentari (De Kateleare, Diaz e Krunic), il francese è autore fra l’altro di un grande gol, serpentina in mezzo a quattro uomini e bolide sotto la traversa a tu per tu con il portiere, vero è che si trattava di una squadra di serie D, ma resto dall’idea che il ragazzo ha qualità ed è sottostimato e sottoimpiegato, per lui sarà un mese di dicembre molto importante per decidere.

Il Milan comincia a scaldare i motori con la prima amichevole, che ha regalato un successo sofferto, maturato in rimonta e grazie ai talenti dalla Primavera, difatti i rossoneri sono andati per due volte in svantaggio, poi hanno ribaltano il risultato: Adli, Alesi ed Eletu, questi ultimi 35 anni in due, poco meno degli anni Giroud.

A corto di terzini (assenti ancora: Theo, Ballo-Toure, Dest, Calabria e Florenzi) Pioli prova un improbabile 3-5-2, cercando soluzioni nell’ormai abbondante mediana a disposizione e così vara un quintetto di centrocampo composto da: Krunic e Pobega esterni, Vranckx e Tonali interni, vertice basso con compiti di sganciarsi verso l’area avversaria Adli, a supporto di Rebic e Origi.

La difesa a 3 davanti a Tatarusanu, è composta dal primavera Bakaoune, da Gabbia e da Tomori, assente Diaz per affaticamento muscolare, il Milan sotto di un gol, nel secondo tempo manda in porta Mirante e poi al 10ecimo il Milan pareggia con Adli, quattro minuti dopo arriva il nuovo vantaggio del Lumezzane e dopo un poco i “big” lasciano il posto ai Primavera.

Pobega è parso tra i più in forma, e non è dispiaciuto nella posizione inedita di esterno a tutto campo; Tonali non è ancora al top ma il suo peso in mezzo si fa sentire come sempre; Origi resta ancora piuttosto slegato dalle trame offensive del Milan, tra i primavera entrati nella seconda parte: ci sono anche Kalulu e Thiaw e i giovani rossoneri confezionano la rimonta, alla mezzora con Alesi e pochissimi minuti dalla fine con il nigeriano Eletu.  

In questi primi giorni di dicembre, Furlani ha iniziato il suo mandato, da amministratore delegato al posto di Gazidis, in continuità con la gestione economico-finanziaria, per aumentare i ricavi ed è probabile che nel corso della tournée a Dubai, venga annunciato il rinnovo con Emirates per una cifra tra i 30 e 35 milioni, che con i 30 milioni fissi all’anno da parte di Puma, porteranno a un incasso minimo di 60 milioni, ai quali si devono aggiungere quelli di Wefox e Bitmex, per ottenere qualcosa come 70/80 milioni annui di ricavi solo dagli sponsor principali.

Intanto il governo dice no al rateo agevolato delle tasse, torna sempre più frequente la frase “equa competizione” e a febbraio c’è il rischio di penalizzazioni, finalmente il governo è decisamente convinto a non promulgare leggi ad hoc per il calcio, finalmente si attesta il concetto che: “chi accumula debiti e continua a fare calcio-mercato, senza curarsi di mettere un freno al dissesto finanziario del proprio club, attenta all’equa competizione”.

Quindi le società dovranno versare: Inter 50 milioni; Lazio 40 milioni; Roma 38 milioni; Juventus 30 milioni; Napoli 25 milioni; Fiorentina 15 milioni e Milan 10 milioni, invece di comprare giocatori a 70 o a 80 milioni, oppure pagare ingaggi faraonici e commissioni scandalose, che paghino le tasse, eventualmente concordando con l’agenzia delle entrate la rateizzazione, così come è prevista per tutte le altre imprese, c’è da aggiungere anche che preoccupano in modo particolare, le posizioni debitorie di Sampdoria e Verona, se pur con cifre minori,

Chi non ha onorato il debito con lo stato, ha potuto utilizzare le risorse per gli acquisti e gli stipendi, alterando chiaramente il principio dell’equa competizione, è partita la fase dei pagamenti e a febbraio ci sarà la verifica, in mancanza di certificazione, ci saranno le penalizzazioni in classifica, dovranno essere introdotte oltre ai parametri per l’iscrizione ai campionati, anche norme che vietino l’accesso al calcio-mercato, per quei club che non hanno i propri conti in regola. 

lunedì 5 dicembre 2022

Juventus nell’occhio del ciclone, qual è la novità.

 

La situazione che sta emergendo con la Juventus e nel calcio italiano, è una situazione nota a tutti, FIFA e UEFA compresa e molti la conoscevamo pure già abbastanza bene, forse nessuno si aspettava che si potesse arrivare alle intercettazioni, ma l'allegra e arrogante gestione della Juventus è indisponente, così come a loro indisponeva la prepotente gestione dei due stati calcistici, City e PSG, ma nel calcio così come nella vita, è sbagliato rincorrere le malefatte degli altri, per trovare giustificazione nelle proprie.

È inutile ripetere che “il pesce puzza dalla testa”, che le colpe sono anche e principalmente di chi permette a City e PSG di comandare nel calcio mondiale, di chi si è arricchito assegnando i mondiali al Qatar e che poi ha dovuto sottostare in maniera connivente, ai bilanci imposti dai tanti, troppi club “intoccabili”, sull'orlo della bancarotta ben prima del lockdown.

Il lockdown è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma anche l’occasione per nascondere le colpe e mimetizzare un po' le cose, il ministro Abodi parla della situazione della Juventus, dicendo che è soltanto la punta estrema e clamorosa, di un fenomeno su cui non possiamo voltarci dall'altra parte" e io dico: era noto a tutti e ci siamo voltati dall’altra parte, non capisco perché abbiamo dovuto aspettare che intervenisse la magistratura.

Quelle del ministro sono belle parole e spero che da quella poltrona, possa approfittarne per cambiare qualcosa nel calcio, più dell’immobile Gravina che riduce il suo intervento, solamente all’introduzione dei play off scudetto, “probabilmente la Juventus non è l'unica" e certo che è così, chi più chi meno sono tutte le società costrette ad imbrogliare per stare dietro alla Juventus ed è certo che "è il momento di mettere ordine e di andare a controllare in maniera più puntuale”, ma l’importante è che non si faccia come si è fatto fino ad adesso.

Le dimissioni di Gravina sarebbero un atto dovuto, come Elkan ha costretto alle dimissioni il suo CDA, tocca a Malagò o allo stesso Abodi chiedere le dimissioni di un presidente, dove all’interno della sua federazione, accadono queste e altre cose, non solo perché ci sono società che si comportano in maniera estremamente corretta, ma perché imbrogliare non è sportivo, non rappresenta l’“equa competizione”, perché bisogna mettere tutte le società nella maniera migliore di operare.

Cominciando a cambiare il decreto crescita, dare il via libera alla costruzione degli stadi, cambiare lo status del giocatore professionista e ridurre drasticamente le società professionistiche, chi può fa il professionista, chi non può fa i dilettanti, senza dovere ricorrere a bilanci truccati e plusvalenze fittizie.

Come dice Abodi: "l'autonomia sportiva deve esser garantita", ma "i comportamenti gestionali devono esser monitorati, analizzati, valutati ed eventualmente sanzionati”, sul fatto che “i fenomeni degenerativi vengano regolati all'interno del sistema sportivo", non sono d’accordo, perché poi finisce tutto in tarallucci e vino, facendo pagare tutto il conto solo a quattro poveri scemi, non posso poi che tributargli un plauso, per avere indicato che la strada intrapresa dal Milan e anche Napoli, sia l'unica percorribile in un mondo finanziariamente al collasso.

Ma il Milan e le altre società virtuosi devo essere anche aiutate e non solo prese ad esempio, se in un Paese come l'Italia, dove l'investimento più solido è costituito dagli stadi di proprietà, l’intervento del ministro deve essere imponente, Firenze, Roma, Napoli e ora Milano, aspettano uno stadio da sempre, ma sono ostaggio di funzionari compiacenti e di una politica inadatta, quindi adesso o mai più.

Il sistema delle plusvalenze, della disinvoltura nei bilanci e dei magheggi nel calcio italiano, vanno perseguiti per tutti, giusto che la Juventus abbia diritto a una difesa e a un processo equo, prima di essere dichiarato o no colpevole, ma è pure giusto che la Juventus e le altre partano da un fatto inconfutabile, quello della colpevolezza, perché se no diventa troppo semplice, minimizzare e poi lasciare cadere le cose e mettere come sempre la polvere sotto il divano.

Certo, non deve esserci una giustizia sommaria, però chi ha sbagliato deve pagare, su questo si deve essere intransigenti, senza fare finta di non riuscire a individuare chi ha sbagliato e se ha sbagliato, chi era complice e chi no, è il momento (veramente lo è da tempo) di intervenire pure sull’arroganza di chi espone in bella vista allo stadio, scudetti revocati giustamente dalla giustizia, per comportamenti antisportivi (e la retrocessione tra i dilettanti sarebbe stata la pena più giusta) e di chi si fa vanto di uno di scudetto di cartone regalato e che poi si è scoperto, nemmeno meritato. 

Spero che stavolta non si sia troppo buonisti, come lo si è stato per calciopoli e che si metta veramente mano a una ristrutturazione totale e che si infliggano pene severe, forse risolviamo così, anche il problema della Nazionale.

sabato 3 dicembre 2022

Riflessioni dal mondiale.

Il mondiale ha visto in grande spolvero Giroud e Hernandez, il terzino sta giocando in maniera diversa rispetto a come gioca al Milan e certe cose che sta facendo con la Francia, potrebbero essere ripetute nel nostro campionato, sempre se l’integralista Pioli lo volesse, in Qatar poi, stiamo assistendo a dei maxi recuperi, che hanno l’intenzione di avvicinarsi il più possibile al “tempo effettivo” di gioco, in realtà allungare di una decina di minuti la partita, portandola in pratica a 110 minuti.

Non credo che risolva il problema, più tempo si “gioca” e più tempo si perde, il calcio è nato così, se aveste visto gli squallidi 0 a 0 degli anni 80, non staremmo qui a discutere, non c’è dubbio che qualcosa va fatta, forse per ovviare alle continue perdite di tempo, come dice qualcuno, si potrebbero giocare dei tempi più brevi, magari di 30 minuti, ma con il tempo effettivo come avviene nel basket.

Non ha niente a che vedere con il mondiale, ma era tanto che non si sentiva Atangana, il Milan ha fatto bene per la seconda volta, a rifiutare il ritorno di Kessie e Atangana ha perso un’occasione per stare zitto, la sua verità avrebbe fatto meglio a dirla prima: "Sono andati via Calhanoglu, Donnarumma e Romagnoli e per lo stesso motivo si fa fatica anche a chiudere rinnovi attuali, almeno da quello che mi sembra. Non capisco perché solo l’addio di Franck sia stato così tormentato. Certo, l’intenzione era restare. Tuttavia non si può chiudere un rinnovo a senso unico. Noi abbiamo rifiutato offerte da club importanti anche nel mese di gennaio, proprio perché c’era viva la volontà di arrivare a un accordo con il Milan. C’è una cosa che mi suona strana, cioè che dopo l’addio di Kessie, pare che certi tetti che prima parevano invalicabili, adesso possano essere sforati".

Allora, il riferimento agli altri tre, di cui per ognuno ci sono motivi e sviluppi diversi, mi sembrano tirati in ballo in maniera faziosa, Donnarumma era al terzo rinnovo in 4 anni ed era già partito da un rinnovo improponibile già allora, sappiamo tutti che oltre all’ingaggio sproporzionato, il nodo erano le commissioni spropositate e poi l’addio di Gigio è ancora tormentato, sicuramente però non da parte nostra.

Romagnoli non era più quello che era arrivato a Milano con tante prospettive, era oramai ai margini del progetto e per gli stessi soldi ha fatto la scelta di tornare a casa e di giocare titolare nella squadra del cuore, niente di più signorile, Calhanoglu non è voluto restare, per la differenza di una miseria e continua a manifestare continuamente la sua stizza in ogni occasione, da parte nostra non c’è nessun rimpianto neanche per lui.

Sul tormentato addio di Kessie non capisco a cosa si riferisce, gli era stato offerto un rinnovo che gli raddoppiava l’ingaggio, in più aveva degli scatti annuali migliorativi importanti, anche se il Milan non aveva la certezza, che il calciatore incrementasse nella stessa maniera le sue prestazioni, quindi, a chi la racconta questa sua verità.

Se uno vuole più soldi di quelli che si merita e soprattutto più commissioni per l’agente, è libero di “sposarsi” con un'altra squadra, in quanto ai tetti ingaggi sforati, Ibra a parte, Atangana ha trascurato il particolare, che il giocatore che guadagna di più al Milan e Theo, che non ha mai fatto nessuna storia e se permette, è un calciatore di gran lunga superiore a Kessie, Theo al Barcellona non farebbe la riserva, i catalani non avrebbe mai preso Kessie, se non fossero stati in grande difficoltà economica, tanto che adesso cercano la plusvalenza.

Poi, se il Milan lo ha trattato male, perché lui lo vuole riportare in rossonero, non nego che per la mania del 4-2-3-1 di Pioli, Kessie al Milan manca, ma può essere tranquillamente sostituito da un altro giocatore, solo se Pioli lo volesse, come è successo con Donnarumma e Maignan, alla luce di quello che sta succedendo alla Juventus, il Milan ha preferito rinunciare ai suoi “campioni”, per di non ficcarsi in altri casini, chi vuole guadagnare tanti soldi, che vada a giocare in società dove i debiti li accatastano ogni giorno uno sull’altro e che però pagano fior fiori di stipendi.


Comunque, dal mondiale arrivano buone notizie per Sergino Dest, a conferma che il mercato estivo non è stato deludente come qualcuno si è affrettato a dire, si sta distinguendo come uno dei migliori degli Stati Uniti, che a loro volta stanno facendo un figurone, sta dando seguito alle ultime buone prestazioni con il Milan, specialmente quella contro la Fiorentina e questo mondiale può essere il punto di svolta della sua stagione con i rossoneri.

È chiaro è che se continua con queste prestazioni, Maldini e Massara non potranno fare a meno di esercitare l'opzione di riscatto, che ahi me è fissata con il Barcellona a 20 milioni, Maldini chiederà uno sconto, quello che è sicuro, ma con Calabria che sta recuperando e Florenzi che ne avrà ancora per un po' ed è sempre un 30enne, Dest sta diventando fondamentale, al mondiale sta brillando pure Ziyech, lui non è ancora del Milan, ma lo potrebbe (spero) diventare presto.

Che Ziyech era un grande giocatore lo si sapeva, ma i soldi richiesti dal Chelsea e il suo ingaggio, hanno sempre frenato il Milan, i Blues lo hanno accantonamento e questo costituisce un vantaggio, in quanto il prezzo per un suo eventuale riscatto, sembra possa aggirarsi attorno ai 15 milioni, ma se continua anche lui a fare queste prestazioni, il suo prezzo lieviterà, doveva arrivare al Milan quest’estate, se solo quelli del Brugge non avessero tirato così tanto sul prezzo di DeKetelaere, tanto che poi siamo rimasti senza i 15 milioni necessari per il suo acquisto.

Il suo arrivo a gennaio, lì in avanti sarebbe tanta roba, ma ci sarà ancora tanto da lavorare, visto che molto dipenderà anche dal futuro di Leao, il marocchino accetterebbe volentieri il trasferimento, dove avrebbe l’opportunità di rilanciarsi, ma la questione ingaggio resta molto spinosa, sei milioni all’anno sono troppi per i parametri attuali dei rossoneri, mio caro Atangana, la priorità del Milan è mantenere la stabilità dello spogliatoio e della società, non ci sono Raiola, Mendes o Atangana che tengano.