giovedì 26 aprile 2018

Momenti decisivi


Potrei anche sbagliarmi ma da 2 o 3 gare a questa parte mi è sembrato di rivedere il Milan di Montella, la condizione fisica è anche quella mentale sono le stesse ma per ragioni differenti, la squadra per me sostanzialmente rimane forte, ha avuto molti momenti di difficoltà e non può competere con Napoli e Juventus.
Nel momento delle difficoltà come al solito viene fuori che: Fassone e Mirabelli hanno buttato i soldi costruito una squadra scarsa e credo che quando si vinceva sarà stata sicuramente per pura fortuna o per compassione da parte delle avversarie, so e capisco che queste due persone non riescono ad andare giù a nessuno, ma del resto si è criticato Monchi che adesso è un dio, Giuntoli, Sarri e De Laurentis, per non parlare di Spalletti, Ausilio e Sabatini.
Questo in fondo è lo sport preferito dagli Italiani, dare la colpa sempre a qualcuno, meglio se sono del Milan e se sono Fassone e Mirabelli, non potendoli attaccare per il debito con Elliott, appena superato discretamente con l’UEFA, in qualche modo bisogna attarli ed allora se il Milan non segna lo facciamo pagare a Fassone e Mirabelli.
La squadra ha risentito del lungo inseguimento, però quando la squadra va bene, mette in fila tanti risultati utili consecutivi e tante buone prestazioni, non sono gli stessi giocatori scarsi comprati da Mirabelli e allenati da Gattuso sempre scelto da Mirabelli?
Il Milan arrivava da quattro partite senza vittorie, ed è chiaro che è anche condizionato dai risultati, ma da qui a sparare a zero su Mirabelli ne corre, che il direttore poteva spendere meglio i soldi è verissimo, come è altrettanto vero che il Milan di Gattuso è terzo in classifica limitato al suo periodo e se non andiamo in Europa è colpa di Montella, così come è pure vero che Gattuso è bravo ma che anche lui deve crescere.
Il problema del centravanti esiste, ma c’era anche con Bacca, che era fortissimo quando è arrivato al Milan e non l’ha comprato Mirabelli, il Milan non risolverà il problema fin tanto che non lavorerà sui movimenti degli attaccanti, sabato scorso ho visto Palermo-Avellino, Foscarini arrivato ad un certo punto del primo tempo per non continuare ad essere prevedibile ha invertito gli esterni d’attacco, il Milan perché non lo fa mai e poi ditemi: quali sono i movimenti degli attaccanti?
Io intanto non sottovaluterei invece la grande prova del Benevento, una squadra fatta di grandi giocatori Sagnà, Sandro, i due centrali, una squadra che poteva anche vincere contro l'Inter e ha dominato con la Lazio a Roma per mezz'ora e in queste squadre gli acquisti non li ha fatti Mirabelli, piuttosto da quando si è infortunato Romagnoli sono arrivati solo 2 punti in 3 partite nonostante la grande prestazione di Zapata, magari oggi avremmo altri 3 punti in più e un Mirabelli bravo.
Sicuramente il calo del Milan non dipende dall'assenza di Romagnoli, ma neanche da Mirabelli, Zapata è stato un degno sostituto e mi è piaciuto tantissimo non solo contro il Benevento, spesso è l'episodio che ti porta ad incappare nella disavventura, la traversa di Kessie, i due rigori non concessi, ma non può e non deve essere per forza colpa di qualcuno, se no si finisce per non avere chiara la situazione e si sbaglia.
Adesso mancherà anche Biglia, il Milan con Locatelli e Montolivo può ovviare per queste 4 partite che restano, ma la cosa fondamentale adesso è ritrovare gli esterni d'attacco, il ritorno alla vittoria (oltre a lavorare sui movimenti degli attaccanti) dipenderà della presenza di Calhanoglu (acquistato da Mirabelli) e Suso, anche non nelle migliori condizioni.
Mancano quattro partite alla fine della stagione e il Milan non può più permettersi passi falsi, servirà trovare nuove certezze, il pareggio contro il Sassuolo e la sconfitta contro il Benevento inevitabilmente porta a delle scelte, il recupero di Calhanoglu è fondamentale così come la presenza di Suso, per iniziare un mini campionato dove si deciderà l’esito della stagione.
Un mese senza vittorie ha riportato il Milan dal sogno quarto posto all’incubo di non entrare in Europa League e se poi il Milan dovesse chiudere al settimo posto, sarebbe costretti a disputare tre turni preliminari con partite ogni giovedì da fine luglio a fine agosto, saltando così anche la tournée negli Usa, cominciando la preparazione un mese prima con molti giocatori che arriveranno più tardi per gli impegni al Mondiale.
Finirebbe per disputare 60 partite stagionali per arrivare ad aprile alla canna del gas, a quel punto servirebbe una rosa affidabile e molto lunga, adesso saranno quattro gare decisive con Bologna, Verona, Atalanta (soprattutto) e Fiorentina, per riprenderci il sesto posto e salvare un’annata ben lontana dalle aspettative della vigilia, 4 giocatori hanno già la valigia pronta: Gustavo Gomez, Josè Mauri, Luca Antonelli e Marco Storari (scadenza contrattuale), poi chi ha deluso e potrebbe partire per fare cassa, uno è sicuramente Kalinic e forse anche Rodriguez, Borini e Andrè Silva.
Adesso c’è il rischio di non arrivare fino alla finale di coppa Italia e alla fine del campionato, per un gruppo che ha mostrato segnali di cedimento fisico, superficialità e scarsa motivazione, con la conseguenza di mandare tutto all’aria e dovere ricominciare tutto da zero, rottamare in pratica l’ultimo mercato mentre servirebbe conservare il gruppo e fare acquisti mirati a colmare i limiti attuali.
Tuccio 2010

lunedì 23 aprile 2018

Maledetta firma sul contratto


Da quando Gattuso ha firmato il suo rinnovo di contratto non ne abbiamo vinto più una, si è detto che sarebbe servito a dare fiducia a tutto l’ambiente e invece ha sortito l’effetto di narcotizzare una squadra che viveva di reazioni nervose, ora sicuramente nessuno è diventato brocco tutto ad un tratto e tanto meno Gattuso adesso non è più un bravo allenatore, io credo che il Milan non ne abbia più e non ha le idee ben “ossigenate”, ma anche Rino deve lavorare sui movimenti della squadra e sulla rapidità d’esecuzione.
Intanto pare che Montella dopo avere creato questo disastro, sarebbe a rischio esonero anche a Siviglia, contro il Benevento ho visto cose che pensavo di non dovere più vedere, quando si gioca con le due punte, una viene incontro appoggiandosi alla mezz’ala e l’altra fa un contro movimento e gli taglia dietro, questo movimento nel gioco a zona spesso mette in difficoltà i difensori, ma anche con le tre punte è così, solo che Suso e Calhanoglu non vanno mai al taglio dietro la punta.
Dico questo per non dire di adattare la squadra alla partita e se il tiki taca non va, proviamo allora con il “corto-lungo” di Sarri, ma l’importante è che tutto venga fatto rapidamente e in 4 passaggi si arrivi alla conclusione, poi persa la palla, si faccia un pressing organizzato e altissimo, Rino parla degli attaccanti che non si mossi bene, veramente non ci hanno nemmeno provato, non ho visto un movimento a riccio per esempio e Silva poi era sempre in fuori gioco, avendo a disposizione la settimana tipo si può lavorare bene, casa faccio vengo io a spiegarvi cosa si fa?
La prestazione offerta contro il Benevento ultima in classifica è stata mortificante e imbarazzante allo stesso tempo e credetemi non è tanto il fatto di aver concesso al Benevento 4 punti sui 6, ma piuttosto il fatto che in questo momento così delicato della stagione, è con il Benevento che devi salvare capra e cavoli.
I risultati ottenuti con le big avevano nascosto che il Milan è arrivato, che al Milan mancano molte cose e che principale al Milan manca il gol, la fase offensiva è buona, da migliorare ma può andare, si centra però poche volte lo specchio della porta e sempre con tiri da fuori area, perché dentro l’area spesso i cross di Suso vengono effettuati in maniera prevedibile, la manovra offensiva non è funzionale alla prima punta ma viceversa, quindi si deve lavorare su come mettere gli attaccanti in condizione di fare gol.
E’ inammissibile e ingiustificabile che dopo 240 milioni spesi sul mercato non ci si qualifichi in Europa, adesso la squadra deve dare una risposta, bisognerà cambiare qualcosa per vincere queste ultime quattro gare che restano, altrimenti non si andrà in Europa, la situazione poi si è complicata ancora di più dallo stop inatteso di Calhanoglu, perché con Suso spento e Bonaventura irriconoscibile è venuta a mancare totalmente la qualità.
In questa squadra non ci sono calciatori alternativi, oltre ai due fantasisti anche a Kessiè e Bonaventura e se per Bonucci e Romagnoli si può contare su Musacchio e Zapata, non è così negli altri ruoli, quindi è vero che servono 3 top, ma è pure vero che servono anche le alternative, a questo aggiungiamo pure la doppia frattura vertebrale per Biglia e siamo a posto, adesso dovrebbe toccare a Locatelli che per me è il sostituto naturale di Biglia e se vogliamo il suo successore.
Il prossimo mercato del Milan non ha bisogno di una rivoluzione, ma di molti ritocchi, molto dipenderà dalla posizione finale della squadra e dalla coppa Italia compreso, in attacco c’è poca presenza in area, Kalinic ha deluso e sarà venduto con il rientrante Bacca, Cutrone andrà a farsi le ossa o in contropartita, l’unico che dovrebbe restare visto l’investimento è Silva e poi si vedranno le successive mosse.
Intanto sono stati già acquistati Reina e Strinic per potenziare due reparti già affidabili, dopo Belotti ora si parla di un altro affare del tipo Bonucci-De Sciglio con la Juventus, al Milan andrebbe Mandzukic per giocare in posizione di centravanti finalmente, mentre Borini (più cash) andrebbe alla Juventus che pare goda della stima di Allegri (se resta), il Paris Saint-Germain intanto pare che abbia già avviato i contatti con Mino Raiola per Pogba e Donnarumma.
L’Atalanta è a 55 punti e incontrerà: Genoa, LAZIO, Milan e CAGLIARI.
Il Milan ha 54 punti e deve incontrare: BOLOGNA, Verona, ATALANTA e Fiorentina.
La Fiorentina ne ha 51 e deve incontrare: Napoli, GENOA, Cagliari e MILAN.
La Sampdoria a 51 punti invece deve giocare con: Cagliari, SASSUOLO, Napoli e SPAL.
Tuccio 2010

giovedì 19 aprile 2018

Tanto palleggio e pochissime conclusioni


E’ completamente inammissibile che una squadra si trovi in vantaggio di 1 a 0 dopo 10 minuti e nell’ora successiva non riesca a fare un tiro in porta, mantenendo per altro in questa ora il possesso palla, il Milan contro il Torino ha dimostrato di non avere la cattiveria giusta per chiudere la partita, dopo avere fatto un bel primo tempo, segno che la squadra deve ancora crescere e allora è meglio lasciare perdere le tabelle per arrivare alla Champions, almeno per quest’anno.
Meno male che Donnarumma è in uno splendido stato di forma, se no il gruppetto che ci sta dietro in campionato ci avrebbe raggiunto e comunque il campionato non è ancora finito, dobbiamo raccogliere tutte le forze fisiche e mentali ed avere più cinismo, più cattiveria perché niente è ancora scontato, ci sono ancora 15 punti in palio, per noi ma anche per le avversarie e le ultime due partite le abbiamo con Atalanta e Fiorentina.
Il Milan non vince dalla partita con il Chievo in rimonta per 3 a 2 a San Siro, da allora ha messo in fila quattro pareggi e una sconfitta che hanno compromesso la rincorsa ad un posto Champions, in questo periodo comunque la squadra ha dimostrato di essere cresciuta come compattezza e nella fase difensiva, ma ha anche confermato tutte le difficoltà del reparto offensivo e la mancanza di un attaccante da venti gol.
Il problema è mentale e di uomini, quello che mi preoccupa è la stanchezza dei singoli, Suso è stanco e annebbiato, la luce di Suso si è spenta e con lui il Milan che sta mettendo a rischio anche l’Europa league, l’assenza di Calhanoglu adesso è ancora più importante per un gioco che stenta a decollare e per un centravanti che paga anche la mancanza di adeguati rifornimenti, Suso e Calhanoglu sono in debito di ossigeno e di forma, Borini è stato praticamente nullo, insomma è un Milan che in estate va rafforzato e anche completato.
La sorsa settimana si è parlato di Suso e Calleon ora di Belotti, il capitano del Torino non è nel suo momento migliore, condizionato dagli infortuni e schiacciato dalla sproporzionata valutazione, ma è ancora un grande attaccante, con i prezzi che ci sono in giro la valutazione di 60 milioni è quella giusta, meno i 15 del riscatto di Niang con 45 milioni e se nessuno si mette di mezzo si può portare a Milanello.
Si parla anche di una contropartita tecnica, Locatelli per il Milan e Cutrone per il Torino, ma credo che Mirabelli non è poi così scemo e se ne lascerà partire uno lo farà con le stesse condizioni di Petagna, ovvero con il 50 % o il 30 del ricavato sulla futura vendita e poi comunque resta sempre da capire quale sarà il modulo per la prossima stagione.
Questa squadra, pur con la panchina cortissima ma con un attaccante vero, sarebbe stata tranquillamente quarta in classifica, perché avrebbe fatto quei 6-7 punti in più, che l’avrebbero portato insieme al gruppetto con Roma, Lazio e Inter, invece per il secondo anno consecutivo ci dovremo accontentare dell’Europa League, obiettivo realizzabile ma facendo bene attenzione alla classifica.
Con la Fiorentina e la Sampdoria dietro a 3 punti e l’Atalanta ora a 2 punti, il Milan deve pensare a conservare l’attuale posizione e non ha scelta, deve riprendere a vincere, tutti sappiamo che per l’estate arriveranno 2 o 3 titolari di qualità, però in effetti servono anche tanti panchinari, ma la cosa importante è che questi acquisti non si sbaglino e si parta con un modulo ben preciso.
Che sia il 4-3-3 oppure il 4-3-1-2, la cosa importante è migliorare la squadra con inserimenti mirati, bisognerà fare delle riflessioni precise sugli attaccanti (chi prendere e chi tenere), ma anche sui centrocampisti, perché la variazione di modulo, porterebbe alla necessità di intervenire anche su altri ruoli.
Il Milan ha 54 punti e deve incontrare: Benevento, BOLOGNA, Verona, ATALANTA e Fiorentina.
L’Atalanta è a 52 punti e incontrerà: Torino, Genoa, LAZIO, Milan e CAGLIARI.
La Fiorentina ne ha 51 e deve incontrare: SASSUOLO, Napoli, GENOA, Cagliari e MILAN.
La Sampdoria a 51 punti invece deve giocare con: LAZIO, Cagliari, SASSUOLO, Napoli e SPAL.
Infine è stato diramato il calendario delle amichevoli della Nazionale ed è stato ufficializzato che entro il 20 maggio sarà dato il nome del nuovo CT che al 99,99 % sarà Mancini, l’ufficialità arriverà soltanto a campionato finito e ora si vorrebbe strutturare la Nazionale come un club, ecco perché si stanno cercando altre figure manageriali come Maldini, Mancini quindi dovrebbe sedere in panchina già dal 28 maggio contro l'Arabia Saudita in amichevole a San Gallo (Svizzera), non sono un grande estimatore di Mancini, ma per me è stata la scelta giusta.
Tuccio 2010

lunedì 16 aprile 2018

Ancora troppi errori tecnici individuali.


Il Milan ha dimostrato di avere un allenatore di livello, anche contro il Napoli non ha buttato via un pallone, nonostante la qualità superiore dei partenopei, con Gattuso dall'inizio saremmo anche noi lì con Roma, Lazio e Inter e con un attaccante da 20 gol a campionato forse, saremmo stati lì a giocarsi più del quarto posto.
Il Milan ha giocato all’altezza del Napoli, come del resto aveva fatto contro la Juventus, è vero che gli azzurri non sono stati particolarmente brillanti, però i rossoneri hanno provato a giocare senza subire passivamente il Napoli, la coppia inedita di centrali si è comportata molto bene, tanto da non accorgerci dell’assenza di Bonucci e Romagnoli.
Oramai è un Milan che ha alzato il suo livello e si vede nel cambio di mentalità, nella sua solidità e nella capacità di essere propositivo anche con squadre di prima fascia, con cui nei cinque scontri diretti (con Montella tutti persi) ha ottenuto due vittorie, due pareggi e una sconfitta, fra l’altro immeritata con la Juventus.
Cinque che diventano sette con l’eliminazione di Inter e Lazio in Coppa Italia e ancora c’è la finale, oramai è un Milan che se la gioca sempre, crea pure delle buone occasioni, ma manca la concretizzazione, sa soffrire e sa ottenere i risultati, certo è un vero peccato che il Milan si sia scaricato sul più bello, ancora ancora Juventus e Inter ci potevano stare, ma la grandissima occasione sprecata contro il Sassuolo, dopo le sconfitte di Roma e Inter, resta comunque imperdonabile.
Grazie ai pareggi delle concorrenti, restano intatte le speranze di conservare il sesto posto, per un Milan che fatica tanto a segnare e che non è solamente una questione di attaccanti, ma coinvolge il resto della squadra che non li mettono in condizione di segnare, pochi e male i cross dei terzini soprattutto Rodriguez, Biglia detta i tempi ma non ha il lancio preciso in verticale.
Kessie è generosissimo ma non altrettanto nel liberare un compagno davanti alla porta, Suso e Bonaventura fanno il cross a rientrare dalle fasce e Calhanoglu è più portato alla conclusione personale che al lancio smarcante, attenzione! Stiamo parlando di buonissimi giocatori, ma molto solisti e poco inclini a liberare il compagno davanti al portiere.
Questi ci limita la possibilità di rilanciarci nella corsa al quarto posto e ora abbiamo la Fiorentina che spinge alle spalle, più che altro il pareggio col Sassuolo e anche quello con l’Inter, ha messo in evidenza una condizione psico-fisica bassa, specie in Suso e Bonaventura.
Il Milan ha iniziato la preparazione molto presto ed è stata pure sbagliata, tanto che con l’arrivo di Gattuso è stata rifatta proprio per tentare la rincorsa in campionato ed è normale che ora si stia pagando la stanchezza, molti giocatori non hanno mai riposato e fin che erano coinvolti nella rincorsa la stanchezza non pesava, poi dopo lo scippo della Juventus sono crollati e va anche detto che alla fine si utilizzano sempre gli stessi uomini.
Purtroppo non ce ne sono altri che danno maggiori garanzie e alla lunga questo ha avuto ripercussioni sulla lucidità dei giocatori, Gattuso sta provando a ricaricare le batterie a una squadra che ha problemi di gol e di panchina, la crescita di questa squadra è merito di Gattuso, ma Mirabelli ora deve pensare al futuro, manca un attaccante da almeno 20 gol e i ricambi in panchina.
Si continua a parlare di Champions ma per me rimane lontana, certo se le grandi continuano a perdere colpi e il Milan che ha necessità di vincere nelle prossime partite tornare a vincere, allora le cose potrebbero cambiare. Questa poi è la settimana che porterà il Milan davanti all’Uefa e si augura di ottenere sanzioni come quelle applicate a Inter e Roma (rosa limitata in competizioni Uefa e sanzione un terzo da pagare subito e due terzi congelati in funzione al mancato rispetto dei paletti).
Quindi non ci sarà un mercato scoppiettante, ma l’auto-finanziamento attraverso qualche cessione eccellente, sono arrivati Reina e Strinic. ma il problema numero uno è l’attaccante, Cutrone e Andrè Silva sono degli ottimi giovani e stanno completando la maturazione, Kalinic e Donnarumma faranno posto alla nuova punta, uno fisicamente e l’altro economicamente, ma se le due cessioni porteranno l’assegno per la punta, l’altra carta da giocare per la mezzala che manca è Suso che ha una clausola rescissoria di 40 milioni.
A proposito di Suso si è parlato di un interessamento del Napoli, che darebbe al Milan Calleon e una ventina di milioni, ma ne io e ne la società la riteniamo percorribile, resto più tosto dall’idea di prendere Zajc trequartista dell’Empoli come vice Calhanoglu, ammesso che in avanti si giochi con il trequartista e due punte.
Torna Bertolacci per fare il sostituto della mezzala, altri 15 milioni si possono ricavare dalla cessione di Bacca e magari prendere oltre a un vice Kessie, anche una quarta punta d’esperienza del tipo Quagliarella, ma tutto dipenderà dall’incontro con l’Uefa per capire se sul mercato ci saranno limiti o paletti da rispettare e anche il tipo di mercato che potrà fare Mirabelli.
Ci saranno molte cessioni che dovranno fruttare piccole o grandi plusvalenze (Donnarumma, Suso, Bonaventura, Bacca, Antonelli, Abate, Musacchio, Gomez, Mauri, Borini e Kalinic), mentre Reina ha fatto vedere che si può puntare tranquillamente su di lui, mi dispiace che la Samp ha messo da parte Strinic e non lo possiamo seguire, mentre a sei turni dalla fine la situazione è questa:
Il Milan ha 53 punti e deve incontrare: TORINO, Benevento, BOLOGNA, Verona, ATALANTA e Fiorentina.
La Fiorentina ne ha 51 e deve incontrare: Lazio, SASSUOLO, Napoli, GENOA, Cagliari e MILAN.
L’Atalanta è a 49 punti e incontrerà: BENEVENTO, Torino, Genoa, LAZIO, Milan e CAGLIARI.
La Sampdoria a 48 punti invece deve giocare con: Bologna, LAZIO, Cagliari, SASSUOLO, Napoli e SPAL.
Tuccio 2010

lunedì 9 aprile 2018

Aprile mese per il futuro


La fiammella sulle speranze Champions League del Milan resta viva ma i punti che separano i rossoneri dalle romane sono oggettivamente tanti e le giornate a disposizione per poterli recuperare diminuiscono sempre più e poi a questo dobbiamo aggiungere che il Milan è stanco, io credo che comunque i rossoneri devono continuare a vincere, non tanto perché ha ancora una grande occasione di arrivare alla Champions, ma tanto per non perdere il posto in Europa League.
Più che risalire sul treno che conta, invece il Milan deve guardarsi dietro dalla Fiorentina, deve capire il momento di difficoltà e che dietro di lui altre 3 o 4 stanno bene e che i posti utili per l’Europa non sono tanti, due soli punti nelle ultime tre partite e adesso c’è il Napoli in piena lotta per il titolo, non solo, ma senza Bonucci e forse senza pure Romagnoli.
Il doppio confronto ravvicinato con Juventus e Inter, aveva già detto quanto il Milan sia ancora distante dalle posizioni Champions in campionato, menomale che in estate si è cambiato tanto, perché nonostante tutto mancano ancora qualità, fisicità e in particolare la panchina lunga, qualità in un terzino sinistro, fisicità a centrocampo e qualità e fisicità al centro dell’attacco.
Kalinic era stato preso come punta titolare ed invece non riesce a stupire neanche rientrando dalla panchina e il brutto è che tutta la panchina è poco affidabile, un centravanti di peso capace di fare reparto da solo serve e a giugno un sacrificio bisognerà farlo, l’arrivo di Reina indica in Donnarumma il sacrificato e forse con l’aggiunta di qualche soldo, per arrivare al bomber. 
Rodriguez non è più quello ammirato in Bundesliga e nell’europeo con la sua Nazionale e poi una palla di testa non la prendiamo mai, in area (nostra o avversaria) e nemmeno a centrocampo, per non parlare che manca il sostituto di Kessie e un altro Gattuso da mettere in campo quando c’è da arginare l’avversario. 
Il calo di tensione e di energie fisiche e mentali, di calciatori stanchi dopo il gran lavoro degli ultimi tre mesi, apre la discussione se il Milan è in grado di recuperare in fretta le energie per il rush finale di questa ancora lunga stagione, speriamo che i rossoneri riescano a trovare gli stimoli necessari, altrimenti la rincorsa non sarà servita nemmeno per l’Europa League.
La Champions è andata, del resto era impensabile recuperare tutto quello che aveva perso Montella, ora però non bisogna fermarsi, bisogna continuare a dare tutto per evitare di perdere anche l’Europa League, che nella prossima stagione, con un paio di acquisti mirati (un centrocampista e un attaccante) ma di alto livello e oltre ai due parametri zero già presi, potrebbe pure portarci tra le prime quattro. 
Personalmente resto dall’idea che la prossima estate saranno in molti ad andare via, primo per trovare i soldi necessari a finanziare il mercato, secondo per liberarsi dei “dipendenti” Raiola, terzo per mettere insieme una panchina decente e quarto per il cambio di modulo, credo fermamente che Gattuso tornerà a giocare con il trequartista dietro le due punte.
Per me partiranno: i due Donnarumma, Abate, Antonelli, Musacchio (per fare cassa), Gomez, Mauri, Montolivo, Bonaventura (per fare cassa e per Raiola), Suso (per fare cassa), Kalinic (per fare cassa), Bacca e Borini per lo stesso motivo e arriveranno oltre a Reina e a Strinic, una mezzala di qualità da affiancare a Biglia e Kessie, capace di giocare di prima e la punta centrale (più verosimilmente Belotti) da affiancare a uno tra Cutrone e Andrè Silva, con Calhanoglu trequartista.
Questo è confermato anche dal fatto che il Milan sta sfidando l’Arsenal, per arrivare al centrocampista classe ‘99’ del Benfica Joao Felix, definito in patria come "nuovo Rui Costa" e con una clausola rescissoria da 60 milioni, anche se potrebbero bastarne 40 per farlo partire, proprio la cifra della clausola di Suso che molto probabilmente lo porterà all’addio.
Quest’anno si è sentita la mancanza di un centravanti da almeno 20 gol, Cutrone e Andrè Silva possono crescere ancora ma serve uno come Belotti che potrebbe arrivare dalla cessione di Donnarumma e il centrocampista con i soldi di Suso e/o Bonaventura, tutto il resto con quello racimolato dalle altre cessioni e da parametri zero.
L’ultima cosa, non escludo che la coppia di centrali di riserva possa essere Zapata-Rodriguez e quindi potrebbe arrivare un altro terzino, mentre dovrebbero rientrare dai prestiti Bacca, Bertolacci, Plizzari, Gabriel e potrebbe arrivare come parametro zero forse il coreano Ki,
Queste sono le mie fantasie, ora è ufficiale che fino al 2021 toccherà a Gattuso allenare il Milan, sinceramente quando lo abbiamo preso per sostituire Montella, non mi aspettavo che fosse così bravo, per ora la squadra è sulle gambe ed è pure normale che dopo un periodo intenso, fatto di moltissimi impegni e ad alto livello, gente come Bonaventura sia stanco e sorretto da una condizione precaria a causa dell’infortunio e che Suso giochi ad intermittenza.
Sicuramente non è colpa di Gattuso se il Milan non arriverà in Champions, Gattuso ha sbagliato poco o niente, forse solo la partita in casa con l’Arsenal, adesso è solo a corto di condizione, ma almeno ora ci sono le basi su cui fondare il futuro, con l’innesto di giocatori in grado di aumentare la qualità squadra.
Il Milan a 52 punti deve incontrare: Napoli, TORINO, Benevento, BOLOGNA, Verona, ATALANTA e Fiorentina.
La Fiorentina pure a 50: Lazio, SASSUOLO, Napoli, GENOA, Cagliari e MILAN.
La Sampdoria a 48 invece: JUVENTUS, Bologna, LAZIO, Cagliari, SASSUOLO, Napoli e SPAL.
L’Atalanta sempre a 48 punti: Inter, BENEVENTO, Torino, Genoa, LAZIO, Milan e CAGLIARI.
Tuccio 2010

giovedì 5 aprile 2018

Adesso occhio all’Europa League.


Il pareggio contro l'Inter dopo la sconfitta contro la Juventus ha praticamente estromesso il Milan dalla rincorsa ad un piazzamento Champions, otto punti di distanza dal quarto posto ad otto giornate dalla fine, sono praticamente irrecuperabili, il Milan poteva pareggiare qualsiasi altra partita ma no quella da sei punti con l’Inter.
I rossoneri hanno accusato sensibilmente lo scippo di Torino contro la Juventus, presentandosi al derby troppo molli e commettendo moltissimi errori tecnici soprattutto a centrocampo e negli uomini migliori, anche se i rossoneri tutto sommato sono stati parimenti pericolosi dell’Inter specialmente nel secondo tempo.
Il Milan in questo momento mi sembra “scaricato”, sia psicologicamente che fisicamente, c’è un limite a tutto e il fatto di dovere giocare sempre gli stessi, di giocare sui nervi, di giocare sempre per il tutto per tutto, alla lunga finisce per stancare fisicamente e logorare mentalmente, fermo restando che se al centro dell’attacco rossonero ci fosse stato Icardi, forse oggi il Milan sarebbe già al quarto posto.
E’ innegabile che Cutrone, Kalinic e André Silva hanno dato un contributo minimo a questa squadra, segnando la metà dei gol della punta della squadra che occupa il quarto posto, se poi Suso non è più brillante, Bonaventura non si vede, Montilivo stecca, Rodriguez arranca e Calhanoglu va a sprazzi, non vedo cos’altro possiamo chiedere a Gattuso.
Meno male che Donnarumma, Bonucci, Calabria e Romagnoli, stanno tenendo alto il rendimento e soprattutto Calabria e Romagnoli sono sempre in grande spolvero, per tutti gli altri diciamo che cominciano ad essere in riserva, difronte ad una panchina praticamente vuota.
Con la rincorsa della Fiorentina e il ritorno alla vittoria della Sampdoria, il Milan deve guardarsi alle spalle, perché dietro ai rossoneri ci sono tre squadre a quattro punti, che hanno riaperto la corsa all'Europa League, la squadra più in forma e più emblematica è la Fiorentina, dopo la scomparsa di Astori ha avuto una grande reazione al momento delicato e da un mese non fa altro che vincere, raggiungendo le cinque vittorie consecutive.
Fiorentina e Sampdoria, hanno agganciato l'Atalanta a 47 punti e fatte salve Inter e Lazio (IV° e V° posto), adesso sono in quattro a correre per gli ultimi due posti rimasti, anche qua saranno gli scontri diretti a determinare il risultato finale, la Fiorentina è in svantaggio con la Sampdoria e in pareggio con l’Atalanta, ma in caso di arrivo a tre o a quattro deciderà la classifica avulsa.
Il Milan a 51 punti con quattro sole lunghezze di vantaggio sul gruppetto che insegue rischia tantissimo, in caso di ottavo posto e sconfitta in finale di Coppa Italia, passerebbe dal sogno Champions a fuori dalle coppe e in calendario affronterà Atalanta e Fiorentina negli ultimi due turni di campionato.
Il Milan a 51 punti deve incontrare: Sassuolo, Napoli, TORINO, Benevento, BOLOGNA, Verona, ATALANTA e Fiorentina.
La Sampdoria a 47 invece: Genoa, JUVENTUS, Bologna, LAZIO, Cagliari, SASSUOLO, Napoli e SPAL.
L’Atalanta sempre a 47 punti: SPAL, Inter, BENEVENTO, Torino, Genoa, LAZIO, Milan e CAGLIARI.
Infine la Fiorentina pure lei a 47: Spal, Lazio, SASSUOLO, Napoli, GENOA, Cagliari e MILAN.
Con il pareggio diamo l’addio alla corsa per un posto in Champions League e anche l’Europa League diventa più difficile, sicuramente proprio per spronare e dare compattezza all’ambiente, il rinnovo del contratto di Gattuso è arrivato a momento opportuno, sarà l’allenatore del Milan fino al 2021, riconoscendo il lavoro svolto dal tecnico e dal suo staff da quando è arrivato in prima squadra.
Il prolungamento per Gattuso, ora significa che dovrà studiare insieme ai dirigenti come migliorare l’organico in vista della prossima stagione, dove l’obiettivo già dichiarato è rientrare tra le prime quattro della classe, il risultato del derby ha svegliato il Milan dal sogno della zona Champions ma per come eravamo messi a dicembre, è già un miracolo.
Adesso quindi bisogna mantenere il posto in Europa League e affidarsi per il futuro a Gattuso con cui programmare nuovi traguardi importanti, dopo l’estate della rivoluzione ci sarà quella d’assestamento, la strada tracciata è quella giusta, poi bisogna capire quale sarà il futuro societario del Milan, con Elliott che è un’ipotesi sempre più concreta e tanti Direttori sportivi che si stanno facendo sponsorizzare per prendere il posto di Mirabelli.
Anche Galliani segue da vicino la vicenda e a quanto pare c’è pure un Mister X che ricopre già un ruolo importante e che è stufo della sua società e vorrebbe provare ad arrivare al Milan, anche se tra Fassone e Mirabelli il legame è fortissimo.
Quello che sa di clamoroso è proprio l’ipotesi che Galliani stia pensando ad un piano di rientro in società, non è al momento una certezza ma potrebbe inserirsi nei quadri dirigenziali, è chiaro che un clamoroso eventuale ritorno di Galliani non escluderebbe Fassone ma Mirabelli, a Galliani mancano e di conseguenza interessano: il mercato e i diritti televisivi.
Tuccio 2010

lunedì 2 aprile 2018

Per me è un Milan promosso.


Purtroppo è andata male e resta intenso l’amaro in bocca per un pareggio strameritato che non è arrivato, senza ombra di dubbio ho visto per un’ora un Milan giocare alla pari della Juventus e a tratti anche in maniera superiore, un bel Milan, sicuro dei propri mezzi, tosto e lucido, sicuramente ancora un po’ immaturo e non perfettamente pronto per i grandi palcoscenici, ma la strada è quella giusta.
Il Milan adesso è una grande squadra, ancora non grandissima ma in buona forma, lo ha dimostrato giocando alla pari e a momenti anche meglio, avendo addirittura la possibilità di passare meritatamente in vantaggio, la differenza in classifica non si è vista sul campo e a Torino giocarsela così alla grande non è da tutti, facendo aumentare ancora di più il rimpianto per aver buttato via un girone di andata.
Credo che il 3 a 1 sia un risultato pesante e bugiardo, per lunghissimi tratti la partita l’ha fatta il Milan, attaccando anche quando una volta raggiunto il pareggio poteva mettersi a fare le barricate, il secondo tempo lo gioca tutto il Milan, ma sono stati i cambi e le situazioni che hanno fatto la differenza e cambiato la partita, Buffon e la traversa hanno stoppato i tiri del Milan, mentre quelli della Juventus sono andati tutti nel sacco.
Dopo il gol a freddo di Dybala, sul quale il Milan ha dimostrato tutta la sua immaturità, si è compattato bene ed è ripartito senza nessuna scoria, da grande squadra, chiudendo gli spazi e costringendo la Juve ad insistere sulla manovra orizzontale e sui retropassaggi, solo che la rete di Bonucci e la traversa di Calhanoglu non sono bastati.
Fino all’ottantesimo si è visto un gran Milan, ben organizzato, con una grande condizione atletica e messo meglio in campo sul piano del gioco, poi quando arriva la stanchezza la partita la vince chi sulla panchina ha solo l’imbarazzo della scelta e non chi non ha un centravanti vero, peccato perché la prima sconfitta del 2018 ha rallentato la corsa verso la Champions League ed ora il quarto posto è a otto punti.
Il Milan per battere la Juventus aveva bisogno di fare tre gol e questa squadra oggi non è attrezzata per fare tanto, ci manca un punto nella tabella di marcia del sogno Champions che è e resta ancora vivo, era difficile prima ed è ugualmente difficile adesso, però bisogna vincere e a cominciare dal derby, costi quel che costi.
Fino al 75simo ho ammirato e mi sono lasciato trascinare da una squadra brillante, capace di mettere in soggezione la Juventus nel suo stadio, grazie ad una prestazione intraprendente, audace e convinta, poi nell’ultimo quarto d’ora le cose sono cambiati drasticamente, non siamo riusciti ad arginare Duglas Costa, Quadrato e Betancur, forse per la stanchezza o per l’inferiorità dei ricambi rossoneri, di certo alla fine ci ritroviamo con una delusione immensa.
Ancora una volta: la finale di Coppa Italia persa con un gol di Morata subito nei supplementari, il ritorno dello scorso campionato per il fallo di mano di De Sciglio punito dall’arbitro con un calcio di rigore a tempo scaduto e poi anche questa volta, speriamo che le cose possano cambiare come a Doha, almeno nella finale di coppa Italia.
Il Milan oramai è una squadra vera, fatta di coraggio, intensità, personalità, tecnica e spirito guerriero, ma anche di stanchezza, mancanza di energia e lucidità, un problema che ha investito la maggior parte dei giocatori arrivati a fine partita stremati e quello è stato il momento decisivo, coinciso con la ricchezza e la qualità della panchina bianconera.
In questo momento al quarto posto c’è proprio l’Inter, che affronteremo mercoledì in una partita che sa di ultima chance per continuare a sognare, solo una vittoria ci permetterebbe di riavvicinarci al quarto posto, in caso contrario dovremmo dire addio al sogno Champions e concentrarci su un piazzamento in Europa League.
Il derby arriva in un momento diverso rispetto ad un mese fa e non sarà facile, ma è l’unico modo per restare in corsa Champions e poi comunque sia, il Milan ha l’obbligo di crederci fino alla fine e di vincere il derby, dobbiamo recuperare in fretta le energie fisiche e mentali, perché quella è una partita da vincere a qualsiasi costo. 
A Milanello i rossoneri continuano a lavorare con ritmo e intensità, consapevoli che la partita con l’Inter sarà decisiva per la classifica e per la qualificazione in Champions League, restano nove partite e 27 punti per provare a tornarci, l’Atalanta l’anno scorso arrivò quarta a quota 73, ma forse quest’anno ne servirà qualcuno in più.
Accompagnati come sempre dalle solite voci di fallimento della società, della procura che indaga e dell’insolvenza di Yonghong Li, in Casa Milan si lavorare anche per ridurre l'abissale differenza tecnica con la Juventus, contando anche sulla crescita di una squadra giovane, dove a parte Bonucci, Biglia e Bonaventura, l’undici titolare è composto da giovani di grandi prospettive, che con Gattuso non potranno far altro che continuare a crescere.
Tuccio 2010