mercoledì 28 maggio 2014

Sotto il segno dell'austerità.

Sono bastate tre ad Arcore, tra il presidente Berlusconi, Galliani e Inzaghi (convocato apposta per promuoverlo), per fare una scelta di austerità, in presenza anche di un Seedorf che non ha intenzione di rinunciare ai soldi che gli spettano per il biennale da 2,5 mln a stagione e per altre due stagioni, un sorpasso su tutti i pretendenti, determinato da Galliani che ha spinto per Super Pippo, anche se dopo la scelta di Seedorf, accantonata frettolosamente, è innegabile che esista qualche perplessità.
Pippo dovrebbe continuare con lo stesso staff che lo collabora da due anni, Nava sarà il collaboratore tecnico, Abate (papà di Ignazio) il preparatore dei portieri e Matteucci il tattico, mancherebbe a questo punto solo il nome dell'allenatore in seconda, con l’arrivo di Inzaghi, Tassotti potrebbe cambiare idea e rimanere al Milan ad affiancare Pippo.
Se invece dovesse abbandonare il Milan così come sembra al momento, Filippo Galli dopo cinque anni di responsabile del settore giovanile, dovrebbe ritornare in campo come vice allenatore di Inzaghi, con Arrigo Sacchi che diventerebbe il responsabile del settore giovanile, infine Tavana resterà responsabile dell’area medica e Dominici responsabile del gruppo dei preparatori atletici.
Inzaghi allenatore ripartirà da El Shaarawy e riprodurrà gli stessi moduli adottati nella squadra Primavera, il 4-3-3 e il 4-3-1-2, nel primo caso il tridente sarebbe composto da El Shaarawy, Paloschi e Taarabt, con Montolivo sulla linea dei centrocampisti, nel secondo caso invece, il capitano potrebbe giocare dietro le due punte, con in alternativa Kakà.
Saponara sul piede di partenza, potrebbe passare al Parma, che ne ha la comproprietà o tornare ad Empoli, in caso di promozione in Serie A dei toscani, mantenendo sempre la comproprietà del ragazzo, partiranno Constant, Zaccardo, Zapata, Birsa, Essien, Robinho, Didac Vilà, Vergara, Traorè, Nocerino, Matri e Niang, può invece rientrare dal Chievo Paloschi, un pallino di Inzaghi.
L'Italia Under 19 allenata da Pane, ha in organico tre primavera, che potrebbero far parte della rosa di prima squadra ora che c'è Pippo, si tratta di: Marco Pinato, Davide Calabria e Bryan Cristante, per il D.S.; accantonata la figura di Giovanni Galli, si è tornati a punatare su Andrea Berta, il D.S. del miracolo senza soldi, dell'Atletico Madrid.

Foto tratte dal web.

lunedì 26 maggio 2014

Si ricomincia da 1.

In attesa di conoscere il nome dell'allenatore che guiderà la rinascita rossonera, (questa sera Berlusconi e Galliani si incontreranno ad Arcore) con  il 42enne emergente Unai Emery del Siviglia, favorito al momento su Donadoni, Seedorf e Inzaghi, Emery che al momento è libero e con cui i contatti sono stati avviati, subito dopo la finale di Europa League, è in attesa di rinnovare, ma la decisione verrà presa entro martedì, a favore di Seedorf pesa un biennale pesante, vedremo, intanto si cominciano a sistemare alcune tessere, partendo dal numero 1, ovvero dai portieri.
Ufficializzato l'arrivo di Agazzi, 29 anni, a parametro zero e il prolungamento di Abbiati, fino al 30 Giugno 2015, il nuovo reparto per il 2014/2015 comincia a prendere forma, mancherebbe solo il terzo, che dovrebbe essere uno tra Gabriel o Perin, per il quale al Genoa potrebbe andare anche lo stesso Agazzi, chiudono invece la loro esperienza in rossonero Marco Amelia e Coppola.
Dopo il portiere , l'altra nota dolente è quella del terzino sinistro, così si intensificano i contatti per portare Santon al Milan, da tempo un pallino rossonero, a parziale contropartita al Newcastle andrebbe Constant, ma non è l'unica alternativa sulla fascia, il Milan in occasione della trattativa per Rami, proverà a "riportare" a Milano dopo 5 anni Aly Cissokho, allora il trasferimento saltò per alcuni problemi relativi ai denti e poi anche Nicola Murru, classe '94, per il quale c'erano già stati contatti in passato.
Tutto potrebbe sbloccarsi con l'arrivo del nuovo tecnico, la difesa a quattro andrebbe a sistemarsi con De Sciglio a destra e uno tra Santon, Cissokho o Murru (in ordine di preferenza) a sinistra, in uscita oltre a Constant, Emanuelson e Abate, anche Silvestre che non verrà riscattato e Zapata su cui il Manchester United vorrebbe puntare per sostituire Vidic.
Mentre si alternano sulla panchina i nomi di Seedorf, Spalletti, Ancelotti, Donadoni, Emery ed Inzaghi, non è da escludere che Prandelli dopo i Mondiali, possa decidere di tornare ad allenare un club e perchè non il Milan, ma la decisione sarebbe ufficializzata a Luglio, per subentrare all'esonero di Seedorf ?
Altro nome in entrata per la difesa è sempre quello di Alex, che con Rami, Mexes e Bonera dovrebbero costituire i 4 centrali di difesa, per il resto occorre capire con quale modulo giocherà la squadra, di nuovo c'è che Taarabt dovrebbe essere riscattato e formare con El Shaarawy la coppia di attaccanti esterni per il 4-3-3 di Donadoni o del 4-2-3-1 di Emery, di riserva Verdi, che dopo le esperienze non esaltanti, con Torino e Juve Stabia, ha trovato continuità e non è da escludere che il classe "92", possa tornare al Milan.

Foto tratte dal web.

lunedì 19 maggio 2014

Rimandati a settembre.

Alla fine e come del resto si sapeva, la stagione 2013/2014 del Milan è stata senza ombra di dubbio fallimentare, con Seedorf c'è stato un netto miglioramento rispetto alla conduzione di Allegri, ma molte cose non vanno,  a cominciare dai rapporti tra tecnico e società, tra tecnico e spogliatoio, per finire su alcune cocciutaggini tecno-tattiche incomprensibili.
Al momento comunque le quote di Seedorf sono molto basse, entro la fine del mese, dopo le votazioni europee (vuol dire che la scelta sarà impopolare), si saprà chi sarà l'allenatore, tranne colpi di scena, uno tra Donadoni, Spalletti o Inzaghi, in modo da fare il punto preciso sul mercato, a cominciare dalle questioni Poli, Rami e Taarabt, tre giocatori che nel prossimo Milan ci possono stare.
Il Milan fuori dall'Europa non accadeva dal 1998, questo significa che potrà programmare e lavorare per bene senza l'annoso alibi della rosa competitiva perchè siamo nelle coppe, che coprivano i problemi e giustificare il mercato, il Milan fuori dall'Europa, deve rappresentare il punto di partenza per aprire un nuovo ciclo, comunque alla fine ha almeno evitato di dover iniziare la Coppa Italia a Ferragosto.
La partita di ieri contro il Sassuolo, ha visto i rossoneri protagonisti di un buon primo tempo e una ripresa un po' sofferta, specie nel finale, per via delle espulsioni, che hanno lasciato il Milan, prima in dieci e poi in nove, ennesimo nuovo schieramento stagionale, con la grossa novità del centrocampo a tre (finalmente), la difesa rimane la stessa, con Constant confermato a sinistra nonostante le prestazioni, mentre a centrocampo, con Montolivo e De Jong, Muntari come sempre preferito a Poli, quindi due trequartisti; Taarabt e Kakà alle spalle della punta, una vera punta.....Pazzini (finalmente).
Milan subito in vantaggio con Muntari che batte Pomini, un sinistro potente, batte sul palo e si insacca, partita in discesa e Sassuolo disorientato, che lascia molto spazio al Milan, il quale prova a chiudere subito la pratica, prima con Kakà e poi con Muntari, segnando addirittura con una splendida girata spalle alla porta e tiro all'incrocio di Pazzini, ma l'arbitro annulla.
Alla mezzora punizione dal limite, senza Balotelli finalmente  tira De Jong, palla deviata dalla barriera ed è il 2 a 0 che porta le squadre al riposo, il secondo tempo vede per cinque minuti, il Milan salire al sesto posto, per una concomitanza di risultati, poi segna il Parma e non resta che ammirare un prodigioso recupero di Rami e l'ingresso in campo di un voglioso El Shaarawy, capace vivacizzare la squadra e di rendersi subito pericoloso. 
A rendere meno monotona la seconda parte della ripresa ci pensa il già ammonito Mexes, che si fa espellere, come dall'altro lato fa Cannavaro su El Shaarawy e spogliatoio pure lui e poi al 90°, via anche De Sciglio, per una entrata presunta da dietro su Masucci, ma in realtà colpisce nettamente il pallone, rigore ed espulsione, Zaza trasforma fissando il risultato sul 2 a 1.
Alla fine Seedorf chiude con 35 punti contro i 22 di Allegri, sugli spalti è l'occasione per salutare i propri beniamini (pochi) e darsi appuntamento alla prossima stagione, sperando che sia quella dell'avvio di un nuovo ciclo, lungo altri 28 anni, possibilmente il saluto sarà esteso anche a Tassotti all'addio dopo trent'anni di Milan, a Seedorf e a Balotelli.
Orlando in attesa di Kakà, punterebbe su Robinho, mentre dopo il buon girone di ritorno, Mexes potrebbe anche rimanere, Rami non sarà riscattato, ma si proverà ad acquistarlo, quindi con una trattativa completamente nuova, che partirà da 3,5 milioni.

Foto tratte dal web.

mercoledì 14 maggio 2014

Posso dire la mia ?

Intanto il Milan riparte da due giovani attaccanti, El Shaarawy e Mastour, il giovane attaccante è stato ufficialmente aggregato alla prima squadra, che per tutta una serie di motivi, sarà ricostruita con i giovani e guidata possibilmente da Spalletti con il quale la società ha già avviato i contatti, stabilendo anche l'ingaggio che si aggirerebbe sui 2,5 milioni di euro a stagione.
Così a distanza di 4 anni, prima che arrivasse Allegri, si è tornati a pensare a Spalletti, che ha dato pure la sua disponibilità, fermo restando che lo Zenit dice di non volerlo liberare (causa buonuscita) e che comunque il tecnico di Certaldo è fra i papabili alla sostituzione di Conte, bisognerà aspettare le decisioni di Conte e della Juventus.  
Se non dovesse andare in porto questa trattativa, le alternative restano Donadoni e Inzaghi, poi se vogliamo possiamo parlare della bufala Conte, di sicuro Seedorf dovrà trovarsi un'altra panchina o fare il pensionato d'oro, ma fatemi fare il punto un attimo.
Già detto di Spalletti, esaminiamo la candidatura Conte; sono d'accordo che dopo tre anni di successi nazionali e senza soldi per migliorare a livello europeo, se non ci sono richieste da Barcellona, Real, Manchester o Bayer, tanto vale ripartire da un progetto nuovo e interessante come quello del Milan, ma difficilmente Conte non troverà di meglio, personalmente non lo considero meglio di Mazzarri o Donadoni, ma non riuscirei a vedere le partite con lui che si dimena in panchina, per non parlare delle sue interviste arroganti, non mi piace.
Credo quindi che: Spalletti andrà alla Juventus, Conte al Bayer LeverKusen, Donadoni al Milan e Inzaghi andrà a fare esperienza al Parma, poi a proposito di allenatori, devo dimostrare tutta la mia delusione per il codice etico di Prandelli e per la sua mancanza di coerenza, ma non solo per Chiellini, anche per Balotelli in passato.
Al Milan rientreranno a giugno i prestiti, che aggiunti ai 23 giocatori circa già in rosa, porteranno l'organico a 35 unità, senza Europa e con solo il campionato, sono tantissimi e moltissimi da piazzare sul mercato, ma non sarà semplice, Abate chiuso da De Sciglio, andrà via e dovrebbe tornare a giocare con Ibra al PSG. 
Un altro difensore potrebbe già avere a breve una casa, Zaccardo che anche lui lascerà il Milan, oltre al Parma gode anche dell'interesse del Sassuolo, Matri dovrebbe andare in Inghilterra al Tottenham o al West Ham, Nocerino quasi sicuramente andrà al Torino e Pazzini potrebbe andare a Napoli come vice Higuain.

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lunedì 12 maggio 2014

Addio all'europa.

Anche se l'aritmetica non condanna ancora definitivamente i rossoneri, difficilmente, anzi diciamo che è impossibile, che si possano realizzare le tre condizioni necessarie, vittoria del Milan (possibile), pareggio del Parma (impossibile in casa con il Livorno) e vittoria della Fiorentina, meglio pensare ad un Milan che riparta da zero, ma veramente da zero, come è successo 28 anni fa, quando Berlusconi prese il Milan da Farina in quel lontano 1986.
Oramai questa stagione è da considerarsi fallimentare, l'anno zero della ricostruzione e non servirà nemmeno il nuovo assetto tattico, gradito a Berlusconi, a rimettere il tecnico olandese sulla panchina del Milan, ma al di là di chi potrà essere, l'allenatore deputato a ricostruire il Milan, la cosa importante è capire che non si può più andare avanti con gli interventi tampone, resta solo da radere al suolo quel poco che è rimasto e ricostruire, ma con un progetto serio, senza megalomanie, vincente insomma.
A Bergamo si è visto un Milan già in vacanza o svuotato, senza nerbo, mentre gli orobici che in realtà non avevano nulla da chiedere, sembravano loro in corsa ancora per l'europa, la fortuna aiuta gli audaci (meraviglioso gol di Brienza) e punisce gli scellerati (fallo da rigore di Constant) e non serve a niente appellarsi alla sfortuna per i due legni di Balotelli, perchè forse anche il pareggio sarebbe servito a poco.
Resta inspiegabile la scelta di Honda titolare al posto di Taarabt (operazione commerciale mentre ti giochi un pezzo di europa ?), il Milan gestisce senza enfasi, aspettando il momento giusto per colpire, ma con il passare del tempo, è l'Atalanta a comandare il gioco e l'autorete di Bellini non l'abbatte, il vantaggio dura poco, Denis trasforma il rigore, riportando la parità e a tempo già scaduto da otto secondi, Brienza manda il diavolo all'Inferno.
Balotelli continua a non fare il centravanti, suggerendo in un paio di assist a Montolivo e Kakà e invece di mettere dentro Pazzini, si registra il ritorno in campo dopo cinque mesi di El Shaarawy, al posto di Honda, il faraone ci mette la solita vivacità e la solita voglia, ma non serve a  cambiare volto al Milan, così come l'ingresso in campo di Taarabt al posto di Muntari e Pazzini al posto di Kakà.  
Fuori dall'Europa, che il Milan frequentava ininterrottamente dal 1999, speriamo che serva a capire che ormai si è toccato il fondo e che ora bisogna ricostruire una squadra competitiva e con un progetto che possa conciliarsi, con la scarsa disponibilità economica, così bisogna ancora puntare sui parametri zero, visto che sono considerati troppi 7 milioni per il riscatto di Ramì, si sta parlando con l'agente di Taarabt, per provare a riscattare l'ex QPR a 4 milioni e contemporaneamente si sta intavolando una'altra trattativa per portare in rossonero il 32enne Alex, del PSG in scadenza, che Silvio veda e provveda.

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domenica 4 maggio 2014

Rigore è quando arbitro fischia.

Ancora un lutto nel mondo del calcio, dopo Tito Vilanova si è spento anche Vujadin Boskov, da tempo malato, il calcio dice addio ad un altro pezzo della storia e non solo per le frasi celebri, una di queste: "....rigore è quando arbitro fischia", ma per le sue doti tecniche ed umane, ha allenato per lungo tempo in Italia, raggiungendo con la Sampdoria, lo storico scudetto nel '90-91 e l'altrettanto storica finale di Coppa dei Campioni, trofeo già sfiorato undici anni prima alla guida del Real Madrid, nel 1992, in Italia è stato giocatore della Samp nel 1961-62. 
Un altro allenatore che è passato dalla Sampdoria e dal Real è Seedorf, lunga vita all'olandese, ma pare oramai scontato, il suo divorzio a fine stagione, al suo posto in pole resta Inzaghi, su cui pesa però la sua inesperienza e il Milan, non può sbagliare un'altra volta, così accantonate le candidature di Montella e Spalletti per costi elevati, rispunta il nome di Donadoni, DNA Milan e che ha dimostrato con il Parma, di avere superato l'esame di maturità.

Intanto Seedorf vince il derby, che in campionato mancava da 3 anni e 1 mese, continua a vincere e ora sono 6 le vittorie nelle ultime 7 partite, 32 punti in 17, con una media di 1.88 punti a gara, indubbiamente sono numeri, ma non saranno questi a rimetterlo in panchine, forse invece potrà essere il cambio di modulo  e di uomini, che gli permetterebbe di riprendersi il suo posto, Donadoni e Inzaghi restano comunque. 
Ancora in panchina Abate, che in estate sarà sicuramente ceduto al PSG, apre la ricerca di un sostituto, i nomi più ricorrenti sono quelli di Vrsalijko del Genoa e Peruzzi del Catania, il mercato però cambierà a fine campionato in funzione dell'ingresso o meno in Europa League, ci sarà molto di cui scrivere.
Dalla scelta del tecnico e dall'ingresso in Europa, dipenderanno quindi le mosse di mercato, pare scontato anche l'addio di Balotelli, così come il riscatto di Poli, un pò meno quelli di Taarabt e Ramì, come centrali di difesa si fanno di nuovo i nomi di: Doria, Indi, Veltman e Umtiti, che potrebbero arrivare anche senza Seedorf. 
I terzini saranno cambiati e i nomi più ricorrenti sono quelli di Coentrao, Santon, Darmian e Siqueira, oltre a Peruzzi del Catania e Vrsaljko del Genoa, mentre a centrocampo si tornerà a 3 e seguitissimo risulta il giovane olandese Maher e Ander Herrera, tra i pali il nome nuovo è Navas, portiere del Levante, in attacco Nolito, centravanti del Celta Vigo.
I guai sono cominciati con il fair play finanziario, a causa del quale ci siamo ridotti così in basso, il Milan è stato promosso, i suoi conti rientrano nei parametri , mentre quelli di Inter, Manchester City e Paris Saint-Germain no e sono state bocciate. 
I rossoneri hanno una gestione straordinaria, da cui mi auguro possa partire la rivoluzione tecnica del post-cessioni di Ibra e Thiago, certo se si pensa che l' Inter è messa peggio di noi e non ha neanche i conti a posto......ieri sera ho visto un Inter da bassa classifica, il Milan non ha fatto nulla di trascendentale, però è stato più voglioso, più squadra.
Apprezzabile il riconoscimento del tecnico per il centrocampo, che deve essere per forza a 3, con Poli e Montolivo accanto a De Jong (statuario), ma siamo sempre senza un gioco e specialmente in avanti, ognuno fa da se, per essere perfetto almeno questo Milan, deve giocare con una punta centrale e poi si vede, con Taarabt (tra i migliori) ed El Shaarawy ai lati, o kakà dietro alla due punte.
Un riconoscimento particolare a Constant, il migliore in campo dopo De Jong, stavolta è stato bravo sia nell'impostazione che nel difendere, quando ci sono dei meriti da riconoscere lo faccio sempre, senza preconcetti.

Foto tratte dal web.