sabato 31 ottobre 2020

Finalmente sorride anche Gazidis.

 

Abbiamo sempre parlato di un Gazidis distaccato, musone e poco presente, così freddo e lontano dal Milan, da non spiccicare una parola in italiano e affrontare sempre in inglese quei pochi e brevi discorsi ufficiali, doveva essere apostrofato in malo modo da Boban prima e da Ibrahimovic dopo, per rendersi conto che il suo atteggiamento non faceva bene alla causa milanista.

Si è avvicinato così tanto poi, da capire bene e convincere Elliott che il progetto era troppo integralista e che andava cambiato, sposando la causa Maldini e facendosi coinvolgere completamente, adesso è sempre presente e non ne perde una, ride, è disponibile, parla in italiano e cosa più importante, crede nella possibilità di riportare in vetta il Milan.

Ibrahimovic ha riportato al Milan il senso di appartenenza, che neanche Gattuso era riuscito a ricreare, adesso anche Gazidis ha questo senso di orgoglio e appartenenza che hanno i giocatori, giocatori che finalmente sono orgogliosi di indossare questa maglia, finalmente il sudafricano sposta l'attenzione economica (importante) a quella tecnica-morale, sottolineando che in questi periodi di difficoltà covid, anche per società ricchissime come Barcellona, il mondo del calcio sa che il Milan oggi, è una delle poche proprietà in grado di sottoscrivere contratti e anche di onorarli.

Per Gazidis è un modo per dire a Donnarumma e a Calhanoglu in particolare, che al Milan al contrario che in altre proprietà, c’è un progetto e moneta sonante, pochi maledetti e subito, spiega ai tifosi e a Donnarumma e Calhanoglu stessi, il perché della lungaggine delle loro trattative, perché adesso non è più il Milan “scalcagnato” (cosa in cattive condizioni, povero e disgraziato) di qualche anno fa.

Il Milan sta annunciando sponsor su sponsor, sta valorizzando giocatori e sta tornando a far parlare di sé positivamente, in buona sostanza adesso stare al Milan può essere come stare al Barcellona o alla Juventus, adesso il Milan non può essere più schiavizzato e giustamente aggiunge che le trattative devono essere tra due soggetti: chi vuole restare e chi vuole garantire loro il giusto valore al contratto.

Su Gigio non ha dubbi, il ragazzo sa cosa significa stare al Milan e oggi in particolare, le parti stanno trattando e si starebbe lavorando per un’intesa attorno ai 7,5 milioni a stagione più bonus, Raiola vorrebbe di più, ma ha promesso a Gigio che farà il possibile per accontentarlo e farlo restare al Milan, sembra ormai inevitabile l’inserimento di una clausola rescissoria, che giocherà un ruolo importante nella trattativa, Raiola ne vuole una da circa 30-35 milioni in caso di mancata qualificazione alla Champions, mentre il Milan la vorrebbe sui 50 milioni.

Per Calhanoglu è diverso, lui non sente ancora lo stesso senso di appartenenza di Gigio ma anche lui ci tiene, però il Manchester United è in trattativa concreta per il turco, che chiede tra i 6,5 e i 7 milioni (cifre irreali), i contatti vanno avanti dall'estate, tanto che a quanto pare Calhanoglu per questo motivo ha rifiutato la Juventus, ma credo che il giocatore dovrebbe riflettere un attimo, qui c’è una società che finalmente ha capito la sua posizione in campo e lo ha rilanciato, non credo che gli convenga rimettersi in discussione da un’altra parte, dove magari deve andare in concorrenza con qualche altro, tutto per un contratto più ricco?

Ci sono tanti ragazzi che stanno bene al Milan, stanno vedendo nascere e contribuendo a qualcosa di importante, uno di questi è Brahim Diaz, gol, giocate illuminanti e una crescita sicura, al Milan sta convincendo e sta cominciando a trovare la continuità che non ha avuto al Real Madrid e al Manchester City, Diaz è uno dei ragazzi che ha voglia di restare al Milan, Maldini e Massara hanno stipulato con il Real Madrid un gentleman agreement, secondo il quale le due società si dovranno sedere al tavolo per capire come affrontare il tema della permanenza o meno di Brahim al Milan.

I rapporti tra i due club e gli agenti del calciatore sono ottimi, su questa base il Milan vorrebbero trovare un’intesa, prima della fine della stagione, si parla di un rinnovo del prestito con riscatto del Milan e controriscatto a cifre alte, oppure un acquisto a titolo definitivo a cifre sempre alte (almeno 25 milioni), da investire su un profilo classe 1999, che rientrerebbe nel progetto Elliott, si potrebbe pensare a un rinnovo del prestito, per avere il tempo per discutere sull’acquisto, perché il Milan è intenzionato a trattenere il giocatore.

Non vale lo stesso discorso per Dalot, in quanto il giocatore è entusiasta e vuole restare, ma il Manchester non ha nessun gentleman agreement con il Milan, solo una promessa a sentirsi per parlare del calciatore, ma questo non significa che Dalot non potrebbe restare al Milan, secondo me dipende tutto dalla trattativa Calhanoglu, potrebbe essere “l’indennizzo” per avere il turco a gennaio, oppure il motivo per riprenderselo nel caso in cui il turco restasse al Milan.

Piuttosto ci sarebbe da rivedere la clausola di Bennacer, continuando con queste prestazioni, Leonardo potrebbe mettere con molta facilità i 50 milioni della clausola sul tavolo del Milan e portarlo al PSG, anche perché se Calhanoglu andasse al Manchester e Diaz tornasse al Real, Bennaser (secondo me) potrebbe andare a giocare nei tre trequartisti davanti, con Tonali (ha fatto alcune cose buone ultimamente) ma che al momento deve crescere, che potrebbe andare a prendere il suo posto accanto a Kessie.

venerdì 30 ottobre 2020

Ricatto Raiola.

Dopo l’uscita di Boban, al Milan mancava una figura di carisma da utilizzare nella comunicazione e nella rappresentanza istituzionale, la scelta di promuovere Baresi alla carica di vice-presidente onorario, è una decisione giusta, perché con Maldini e Dida rafforza il senso di appartenenza, speriamo che in seguito ci possano essere altri inserimenti di milanisti.

Come vi dicevo Raiola non ha perso tempo ad approfittare della prestazione a dir poco opaca di Tatarusanu, per fare emergere la questione portieri, dove due su tre sono suoi assistiti, Tatarusanu acquistato come vice non ha convinto e ha lasciato grandi dubbi sulla sua posizione, tanto che se avesse fatto male anche in Europa League, ci sarebbe stata la promozione automatica di Antonio Donnarumma, per cercare una soluzione tecnica e allo stesso tempo per arrivare all'accordo di rinnovo di Gigio con Raiola.

Ma la questione è ancora una volta legata a doppio filo, il rinnovo non può essere solo per Gigio, chi vuole Gigio deve rinnovare tutto il pacchetto e dato per scontato che Ibra rinnoverà per un altro anno alle stesse cifre (se il Milan accontenterà Raiola con gli altri suoi assistiti), bisogna trovare l’accordo per il rinnovo dei due fratelli (ora che Antonio è in una situazione “privilegiata”), ma visto che ci siamo anche il prolungamento di Romagnoli.

Sapevo che Raiola avrebbe approfittato della situazione, se no Antonio avrebbe fatto la fine di Bonaventura, ma lasciamo queste beghe a Maldini e ad Elliott e parliamo di questo nuovo Milan europeo, che ha spazzato via lo Sparta come se nulla fosse, confermando la bontà e la crescita dei giovani campioncini rossoneri, siamo orgogliosamente in testa alla classifica anche nel girone di Europa League, con una buonissima prestazione da parte di tutti, una squadra che ora segna di più e vince lo stesso anche senza Zlatan.

El bagaj” rossoneri hanno imparato e crescono a vista d’occhio, il Milan al momento sta giocando pure un buon calcio e chiunque giuochi, giuoca bene, la striscia di imbattibilità (arrivata a 23 gare) è fatta per essere interrotta, prima o poi sarà spezzata e non conoscendone gli effetti e la reazione della squadra più giovane d’Europa, non credo che sia tempo di sbilanciarsi, il Milan è una squadra forte, determinata, convinta e in crescita, ma dove saremo a maggio e se arriveremo fino in fondo è difficile da dire, posso dire che finalmente quest’anno ci divertiamo. 

Di sicuro è stato fatto un grandissimo passo in avanti, siamo usciti dai continui anni zero, forse abbiamo fatto un salto di 3 anni, recuperando il tempo perduto, cominciamo ad avere la gente giusta al posto giusto e un Maldini che ha potere, credibilità e l’autorevolezza giusta per trattare con tutti, cito una frase: “un grande giocatore non può essere un grande dirigente”, dite voi da quale pulpito veniva, so che si stanno preparando grandi novità per gennaio in  tutti i settori e al cosa mi fa pensare ad un futuro può roseo di quello degli ultimi anni.

In due cose però bisogna assolutamente migliorare, i gol presi dalla bandierina (credo che sia meglio passare alla marcatura a uomo) e i calci di rigore, capisco che Zlatan vuole sempre segnare, vincere la classifica marcatori in campionato e nelle coppe, ma Ibrahimovic ha già sbagliato tre rigori (Cagliari, Inter e Sparta Praga) sui cinque calciati, nei 5 campionati europei più importanti in questa stagione, è il giocatore con più errori dal dischetto, anche qui sarebbe il caso di sovvertire le gerarchie e promuovere Kessie a primo rigorista.

Nonostante i 5 cambi rispetto alla Roma e comunque con un avversario per niente irresistibile, il Milan ha controllato la partita senza molte difficoltà, anche nel secondo tempo, senza Ibrahimovic e dopo il rigore del 2 a 0 sbagliato, il Milan ha giocato in scioltezza e non ha subito nessun tiro nello specchio della porta (con Tatarusanu che è stato spettatore non pagante), in una partita dove il portiere rumeno non ha dovuto fare praticamente nulla, molte le buone notizie e una in particolare, la staffetta tra Ibra e Leao, che a quanto pare era già stata preannunciata.

Le molte buone notizie arrivano dai ragazzi del “99”, che adesso nel Milan sono tanti e si ripetono costantemente, Leao entra al posto di Ibra rendendosi più volte pericoloso, se non è lui a fare l’assist, allora segna, Diaz ha segnato ancora ed è già a quota 3 reti in stagione, quando può puntare l’uomo e ha lo spazio per saltare l’avversario, regala sempre delle perle, buonissimo l'esordio di Dalot come vice Hernandez, si comporta bene in fase difensiva, fornisce a Leao uno splendido assist e poi finalizza in gol, un lancio millimetrico di 40 metri di Bennacer.

Bennacer è per distacco il migliore in campo (meno male che non dovevamo comprare giocatori retrocessi in B), guida Tonali nell’inserimento in squadra e la manovra rossonera, è lui ha pennellare il pallone del rigore su Ibrahimovic ed è sempre lui a mettere due palloni illuminanti per Dalot, nel primo il portoghese lo tramuta in assist per il gol di Leao e nel secondo per il 3 a 0 finale a firma Dalot.

Non è mai stato un mistero che il Milan di Elliott puntasse sui giovani, con Maldini e Massara il progetto è più chiaro, portare avanti i ragazzi talentuosi già pronti, sotto la guida di esperti compagni di reparto, quindi tutto quello che accade adesso non è frutto del caso, dispiace che due dei tre giocatori nati nel 1999 e andati a segno contro lo Sparta: Brahim Diaz e Diogo Dalot, non sono ancora nostri, dato che oltre ai gol hanno offerto anche delle belle prestazioni, a testimonianza della crescita costante del gruppo, in crescita anche Tonali, che ha finalmente disputato tutti i 90 minuti.

giovedì 29 ottobre 2020

Si stringe per i rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu

Per Pioli Tatarusanu giocherà ancora tutte la partite in attesa che torni Gigio, il Milan ci ha già rimesso 2 punti in campionato e non vorremmo perdere anche altri punti in coppa, capisco che è questa la gerarchia e che il secondo è Tatarusanu, neanche il terzo portiere non è che poi sia un campione, ma  non si può buttare all’aria un anno in cui finalmente si stanno raccogliendo un po’ di frutti.

Capisco che questo c’è e che Pioli se lo deve coccolare e dargli fiducia, ma credo che a gennaio tra le priorità ci sia pure quella di sistemare tutta la situazione portieri, Begovic era sicuramente più pronto, aveva chiesto forse qualcosa in più di ingaggio, sarebbe venuto però a parametro zero e quindi avremmo pure risparmiato i 500 mila euro per il cartellino di Tatarusanu, che poi ha pure un ingaggio di 1,2 milioni netti a stagione e per tre stagioni, non credo che Begovic avesse chiesto tanto di più e comunque si può sempre rescindere, pagare la buona uscita che è sempre meglio di tenerlo per 3 anni.

Io proverei con Antonio e al diavolo le gerarchie, per me Antonio Donnarumma è migliore, fatto salvo il fatto che giocare questa partita, non significhi un altro rinnovo di contratto e magari altre spese folli, in effetti quelle poche volte che è stato chiamato tra i pali non ha fatto mai male, come l’ultima partita nel il derby di coppa Italia e nel derby di campionato l’anno prima.

Proprio per questo e in ragione di questo, il parco portieri deve essere “rinnovato” in maniera efficace e futuribile, anche se sul fronte portieri non si sa nulla, sembrerebbe invece che i colloqui tra il Milan e Mino Raiola continuano imperterriti e che adesso siamo alla tirata delle somme, Raiola continua a chiedere 10 milioni e questa prestazione di Tatarusanu non fa altro che portare acqua al suo mulino, ma soprattutto in questo momento di Covid-19, nessuno pagherebbe questo ingaggio ad un portiere, per quanto giovane e fortissimo.

Approfittando anche dell’attaccamento che Gigio ha sempre dimostrato per la maglia e il sogno di poter giocare la Champions League con il Milan (potrebbe succedere già il prossimo anno), il Milan che neanche lui può permettersi queste cifre, starebbe articolando un contratto da 6 milioni ricchissimo di bonus, prima di lasciarlo andare verso le diverse big in attesa di contrattualizzarlo a zero, comunque sia, la situazione portieri va affrontata e non ci sarebbe migliore occasione di adesso.

Ibrahimovic vuole giocare sempre, ma Pioli sa come farlo ragionare per preservarlo, contro lo Sparta Praga potrebbe essere una grande occasione, per rivedere Leao al centro dell’attacco, sulla fascia ha un passo devastante, ma deve imparare a giocare nell'area di rigore, perché per me lo può fare, può veramente diventare il sostituto di Ibra e seguirne le sue tracce, lo vedo molto somigliante ad Osimen e io credo che Pioli possa farlo diventare il nostro centravanti del futuro, la dimostrazione che può giocare in quel ruolo ed essere altrettanto devastante, si è vista nel derby dove ha segnato.

Ancora sotto osservazione il centro della difesa, Kjaer è stato un acquisto prezioso, ma bisognerà rinforzare il reparto a gennaio, Gazidis ha confermato che il tesoretto risparmiato sarà utilizzato nel calcio mercato di gennaio, per me non a gennaio non servirà solo il difensore centrale, dove il meglio è Milenkovic che continua a non rinnovare, mentre sembra riaprirsi una vecchia pista, quella di Mustafi che è in scadenza anche lui nel 2021 e che ha deciso di non rinnovare.

Manca chiaramente ancora un poco alla riapertura del mercato, ma quello dei centrali è un argomento sempre all’ordine del giorno, i nomi si rincorrono e sono sempre gli stessi, ma a volte spuntano nuove vecchie idee, come quella del 20enne Lovato del Verona, poi c’è sempre Kabak dello Schalke e Simakan dello Strasburgo, a gennaio non si escludere l'arrivo di un vice Theo, in rosa c’è Dalot ma è in prestito, mentre il Milan cerca un vice Theo tutto suo e poi magari arriverà anche il vice Ibrahimovic, se ce ne sarà l'occasione, il Milan prenderà un giocatore che possa crescere alle spalle di Zlatan e che possa diventare una prima scelta in futuro, sempre che non sia Leao.

Contro la Roma spicca la prestazione di Calhanoglu, nonostante tornasse da poche ore da un infortunio, è stato tra i migliori in campo, ancora nessuna fumata per il suo rinnovo, ma pare che entro il mese di novembre, è in programma un altro incontro tra i dirigenti del Milan e l'agente, sperando che sia decisivo per un accordo di rinnovo, se no a gennaio potrebbe accordarsi con un'altra squadra, la sua volontà sarebbe quella di continuare con il Milan, ma il suo agente “Raiola 2”, vorrebbe un contratto milionario.

Per Calha sono sempre in agguato il PSG, il Manchester United, la Juventus e altri club di prestigio, tra questi i cugini dell’Inter sempre attivi sui parametri zero, l’agente per Calhanoglu che prenderebbe il posto di Eriksen destinato all’addio, vuole 6 milioni a stagione, una cifra a cui l’Inter può arrivare, con un quadriennale da 5 milioni netti più bonus, contro i tre milioni più bonus del Milan.

venerdì 16 ottobre 2020

I rinnovi hanno anche altri nomi.

Quando parlo di altri progetti e di un Maldini che non comandava, mi riferivo al ribaltone Rangnick, fino a pochi giorni dalla conclusione del campionato, nei piani del Milan non c’era Pioli, non c’era Maldini e non c’era Ibrahimovic, chi doveva sedersi a un tavolo a parlare di rinnovi? Nessuno perché neanche Rangnick lo poteva fare e poi molti di questi calciatori sarebbero stati venduti per fare plusvalenze, questo temporaneo vuoto dirigenziale, ha creato questa situazione disperata e si è arrivati a pochi giorni dalla scadenza dei rinnovi dei giocatori più rappresentativi.

Le preoccupazioni maggiori sono quelle per i rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu, ma quest'anno le scadenze che condizionano il mercato e i piani del Milan sono di più, Gigio e Hakan sono quelli che fra poco meno di due mesi potrebbero firmare con altre società a parametro zero, se non ci si vuole trovare nella stessa condizione tra meno di un anno anche per Kessie e Romagnoli, è il caso che i loro contratti vengano discussi e possibilmente rinnovati, nel giro di qualche mese .

Speriamo che la campagna acquisti al risparmio, sia stata fatta anche, per investire qualcosa in più sui rinnovi dei giocatori importanti e adesso indispensabili, senza dimenticare che a fine anno potrebbero salutare, indipendentemente a Donnarumma e Calhanoglu anche Ibrahimovic, perché per lui è previsto il contatto di un anno, quindi, hai appena rinnovato e dovresti sederti di nuovo al tavolo con Raiola per discutere l’eventuale contratto per la prossima stagione, tranne se non hai già il sostituto (?) e lo mandi in scadenza.

In scadenza c'è anche Musacchio, ma la spasmodica ricerca di un centrale, dice che la sua avventura al Milan è terminata, a gennaio prenderanno di sicuro un centrale e già a gennaio Musacchio andrà via, Tonali sarà riscattato nei tempi e nei modi previsti, mentre per Brahim Diaz (potenziale sostituto di Calhanoglu) e Diogo Dalot, intanto si deve discutere e ottenere la possibilità di riscatto. 

Ma per fare questo servirà vedere prima il loro rendimento e poi discutere per un accordo futuro, ma prima di Diaz e Dalot e dopo Donnarumma, tutto torna a ruotare intorno a Raiola, per Zlatan il Milan punta a sfruttare i vantaggi del decreto crescita, quindi Ibrahimovic deve mantenere la residenza fiscale in Italia per due anni, per cui, almeno fino a gennaio 2022 deve essere un tesserato del Milan.

Ma con Raiola bisognerà agire tempestivamente anche per Romagnoli (e Kessie, in scadenza a giugno del 2022), per evitare che la prossima stagione si possano ripetere le stesse situazioni di adesso con Gigio e Hakan, Kessie trasformato nella sua nuova posizione in campo, è diventato indispensabile, l'ingaggio attualmente è intorno ai 2,2 milioni, servirà indiscutibilmente un ritocco, non credo che ci possano essere problemi portando a 3 milioni.

Romagnoli sta tornato adesso dopo tre mesi e prima che arrivasse Kjaer le sue prestazioni non erano impeccabili, Romagnoli già da qualche anno chiede un rinnovo da capitano e dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 milioni, sarebbe anche per lui un ritocco (sostanzioso) dell’attuale ingaggio di 3,5 milioni, questi rinnovi saranno indispensabili, anche qualora il Milan decidesse di metterli sul mercato, un loro prolungamento di contratto tempestivo, servirebbe a scongiurare il rischio per la prossima stagione, di ritrovarsi in una situazione simile a quella che stiamo vivendo con Calhanoglu e Donnarumma. 

martedì 13 ottobre 2020

Juventus specchietto per le allodole?

 

La pausa delle Nazionali, può consentire al Milan di dedicarsi meglio agli impellenti rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu, i dialoghi con l’agente di quest’ultimo sono costanti, ma al momento non si intravede la fumata bianca, oramai con il Milan sono diventati tutti spietati (Raiola insegna) e il procuratore del turco pretende un aumento importante.

Fino a sei mesi fa, lo avremmo dato via con piacere e se non lo abbiamo fatto è stato solo perché nessuno ce lo pagava 20 milioni, adesso e giustamente, si sente giocatore da Champions e siccome con il Milan non è riuscito ancora a farla, vuole andare a giocare altrove, ma soltanto perché c’è chi lo prende a parametro zero e non andrebbe a giocare nemmeno titolare.

Tra pochi mesi (il primo febbraio), Calhanoglu potrebbe accordarsi gratis con un’altra squadra, dal punto di vista sportivo ed economico per il Milan sarebbe tragico, come lo era Ibrahimovic e come lo potrebbe essere Donnarumma, purtroppo per una ragione o per l’altra il Milan arriva ai rinnovi sempre con l’acqua alla gola, ma più che altro non ha in casa le probabili alternative per dire: ciao, prendere quei pochi spiccioli da mettere a bilancio e passare avanti.

Ecco perché deve provare il più possibile a limare le richieste, facendosi mettere magari ancora i piedi in testa, ma non c’è dubbio che alla fine sarà meglio accontentarlo, piuttosto che perderlo a poco a gennaio o a zero in estate, perché bisognerebbe rinnovarlo e poi cederlo a tanti soldini a chi lo vuole (a quel punto non lo vorrebbe più nessuno).

Comunque, essere arrivati a questo punto però è un errore che si ripete, anche se con dirigenze diverse, con programmi diversi (prima Maldini non decideva) e con il Covid di mezzo, che chiaramente ha reso tutto più difficile, stesso discorso per Donnarumma, che ha voglia di restare ma ha già un ingaggio ancora maggiore, non c’è dubbio che saranno settimane caldissime, per ottenere il rinnovo di contratto di Donnarumma e di Calhanoglu.

Oggi i due sono indispensabili (e lo sanno) per riportare il Milan in Champions, Calhanoglu ha chiesto il doppio dell'ingaggio, la squadra che lo accoglierebbe per fare la Champions come al solito sarebbe la Juventus, la richiesta è da interpretare come la volontà di liberarsi a parametro zero (vedi Emre Can, Matuidi, Rabiot, Szczessny, Ramsey, Khedira, ecc.), penso e spero che al Milan (Gazidis) abbiano capito che per ritornare grandi, bisogna copiare la Juventus e poi vediamo se l’UEFA farà due pesi e due misure.

Ad onore del vero non ci sarebbe solo la Juventus e l'Atletico Madrid alla finestra, ma anche il Napoli, quindi, facciamo gli sciacalli anche noi, ci mettiamo dietro la porta della Fiorentina e aspettiamo Milenkovic, per il dopo Ibra prendiamo Aguero a parametro zero e gli paghiamo l’ingaggio faraonico, tanto anche quando li compri, poi ti sparano sempre ingaggi proibitivi e allora tanto vale …..

Qualcuno ipotizza che la Juventus potrebbe inserirsi a gennaio per Calhanoglu, proponendo uno scambio come “piccolo indennizzo” tra Calhanoglu e Bernardeschi, se lo scambio fosse veramente su questi termini, se non si dovesse arrivare ad un accordo, sarebbe una soluzione mica male, che forse è più di una suggestione, Bernardeschi oramai ha fatto il suo tempo a Torino,  hanno la stessa età ed un calciatore integro e nel pieno della sua maturità calcistica, forse risparmiamo pure sull’ingaggio e andrebbe a sistemare meglio la fascia destra.

In attesa della maturazione di Maldini, come trequartista ci sarebbe Diaz, anche se a gennaio un pensierino su Eriksen ce lo farei, il danese ha dato l’ultimatum a Conte, niente più panchine oppure a gennaio va via e ha un buon rapporto con Kjaer, che lo ha aiutato ad inserirsi in Italia, se l’Inter deve venderlo e intende recuperare i 20 milioni spesi, potrebbe essere lui in nuovo trequartista.

A proposito di sciacallaggio, nelle ultime ore di questo mercato, è stato proposto al Milan Thauvin, l’attaccante esterno del Marsiglia in scadenza a giugno 2021, il Milan avrebbe voluto prenderlo subito, ma i francesi hanno chiesto 15 milioni, a gennaio si potrebbe prendere a prezzi ridotti, oppure a febbraio a parametro zero per la prossima stagione. 

sabato 10 ottobre 2020

Rosso profondo

La sofferenza dello spareggio con il Rio Ave, non sarà dimenticata tanto in fretta, neanche la vittoria con lo Spezia, o il primo posto in classifica a punteggio pieno e con zero gol subiti, nemmeno un girone equilibrato di Europa League, con Celtic, Sparta Praga e Lille, ma neanche il particolare della linea verde rossonera, che è la prima squadra a schierare sette giocatori titolari, nati dal primo gennaio 1999 in una partita nei top-5 campionati europei. 

Certo il Milan 3 a 0 allo Spezia, ottenendo la terza vittoria consecutiva nelle prime tre giornate di campionato, hanno tolto un po' di ansia, il primo tempo è stato come in tutte le altre partite senza Ibra, neanche questo è stato un grande primo tempo, sicuramente in controllo, ma senza avere la forza di imporsi ad un avversario; generoso, organizzato, ma di evidente livello tecnico inferiore, nella ripresa l’ingresso in campo di Calhanoglu ha cambiato le cose e si è visto in campo un altro Milan.

Calhanoglu ha cambiato la partita e Leao, che fino a quel momento non aveva giustificato la sua presenza in campo l’ha chiusa, poi Kessie e Bennacer hanno fatto il resto, le risorse ottenute dalla vendita di Paquetà, non sono servite per fare mercato e neanche il tesoretto del passaggio ai gironi, è servito per completare la campagna acquisti, per poter disporre di un altro centrale (positivo anche Gabbia) nella lotta al quarto posto.

Trattative troppo difficili, che man mano diventavano impossibili, il Milan ha provato a spendere quello che poteva spendere (non dimentichiamo che c’è un bilancio in rosso e da sanare), ma sinceramente esporsi per fare un acquisto folle, avrebbe compresso la bontà del mercato, alla fine manca qualcosa? vuol dire che lo faremo a gennaio, sempre se abbasseranno le pretese.

Il rosso da 195 milioni, ha chiaramente condizionato il mercato e rischia di condizionare anche i rinnovi di contratto, il Milan deve fare i conti con un passivo di bilancio aggravato dalla pandemia, un’emergenza sanitaria che ha privato tutte le società dei mancati ricavi per la chiusura degli stadi e la riduzione delle attività commerciali, compreso Museo, Store, Casa Milan ecc.; la politica di razionalizzazione dei costi (riduzione del monte ingaggi dei giocatori e del management), non sta ottenendo risultati pratici.

Quindi ecco spiegato gli investimenti su giocatori giovani e con ingaggi contenuti, giocatori in prestito, quasi la stessa politica anche dopo avere abbandonato la “rivoluzione” Ragnich, adesso bisogna capire come possono essere gestiti i rinnovi onerosi di Donnarumma e Calhanoglu, senza dimenticare Romagnoli, Elliott anche se a piccole dosi, non ha mai smesso di finanziare il Milan e come per Ibrahimovic è disposto a fare un sacrificio economico per l’ingaggio di Gigio, che già parte da una base di 6 milioni netti a stagione.

Trattare con Raiola non sarà facile e lo abbiamo visto con Zlatan, tutti noi e Gazidis, confidiamo nella volontà di Gigio di restare e su Maldini, che al contrario di quanto asserivano i nostri detrattori, sta svolgendo bene il suo ruolo con giocatori e procuratori, parliamo di Raiola, ma anche l’agente di Calhanoglu non scherza, con la richiesta di rinnovare a 5 milioni netti, che sarebbero il doppio di quanto guadagna adesso, altro che monte ingaggi sui 2 e mezzo/ 3, servirà una capacità manageriale che spero Maldini abbia e si trovi per entrambi un punto d’incontro.

Sapevo che l’apertura della maglia operata con Ibrahimovic, avrebbe portato ad una reazione a catena, purtroppo finiamo sempre per sbattere la faccia su Raiola, un altro procuratore non avrebbe preteso 7 milioni per Ibra e gli altri rinnovi sarebbero stati più semplici, ma no perché i giocatori in questione non li valgano, ma perché il Milan oltre a una certa soglia non può andare, non si tratta di essere spilorci, o questa politica dei giovani con un tetto d’ingaggio sui 2-3 milioni, oppure prima o poi dovremo spazzare via 120 anni di storia gloriosa, portando i libri contabili in tribunale.

Tutto sommato è stato un buon mercato, in questa sessione è stato ceduto pure Laxalt, in prestito secco al Celtic e sarà pure nostro avversario in coppa, dispiace per Caldara (grande rimpianto), il giocatore è in prestito con diritto di riscatto all'Atalanta fino al 30 giugno 2021 e dovrà stare nuovamente fermo per infortunio, con tempi di recupero che si aggirano sui 3 mesi.

Il Milan comunque sia, ha il dovere di raggiungere il quarto posto, senza trascurare la coppa Italia e dell’Europa League, fino alle ultime ore di mercato ha provato ad acquistare un difensore centrale, ma non ci sono state opportunità da cogliere a prezzi congrui, si sono aspettare le ultime ore di mercato sperando che i prezzi calassero, invece le altre squadre hanno capito la necessità del Milan e hanno addirittura alzato i prezzi, come le richieste eccessive della Fiorentina per Milenkovic.

Negli altri casi non era opportuno strapagare calciatori che non avrebbero alzato il livello della difesa, a gennaio si potrebbe provare ad investire il tesoretto ancora su Milenkovic, il DS della Fiorentina sembra abbia detto, che se il giocatore non rinnova sarà messo sul mercato, credo che il Milan seguirà con attenzione questa pista, che garantirebbe un aumento del livello tecnico della squadra e della difesa.

Ma il Milan tornerà alla carica anche su Kabak, l’affare non è andato in porto per pochi milioni, il giocatore piace tanto ad Elliott e all’area tecnica rossonera, lo Schalke è in crisi tecnica e finanziaria, quindi potrebbe essere costretto ad accettare l’offerta del Milan (la guerra tra poveri), certo, la volontà di Kabak potrebbe essere determinante, specialmente se in squadra ci sarà ancora Calhanoglu, difficilmente invece penso che il Milan tornerà su Simakan.

domenica 4 ottobre 2020

Si ritorna a parlare di Kabak.

Non mi sono ancora ripreso dal tachicardico passaggio del turno alla fase a gironi di Europa League, che è già il momento di nuove preoccupazioni, domenica a San Siro arriverà il neofita Spezia, che con Galabinov ha già fatto male all’Udinese, si perché al momento noi siamo pari all’Udinese, il campionato è iniziato da sole due settimane e il Milan è già in riserva numerica in difesa e in attacco.

Il Milan è sicuramente migliorato, ha un’identità, tanto entusiasmo, un grandissimo senso di appartenenza, ma così com’è, è una buona squadra di metà classifica e anche con il rientro degli assenti, non penso che possa piazzarsi tra le prime quattro, Juventus, Inter e Atalanta, sono destinate a fare un campionato a parte, Napoli e Lazio li vedo più forti del Milan che sicuramente è più forte della Roma, ma se devo esprimere la mia, lo vedo fuori dalle prime quattro e dietro alle prime cinque.

Il Milan va completato in tutti i suoi reparti, in ogni posto del campo non abbiamo un sostituto all’altezza del titolare, facendo eccezione in parte per il centrocampo, per il Milan non c’è solo il campionato, dove le altre “sorelle” vanno alla grande (forse la Lazio si è spenta), c’è anche l’Europa League quella vera e non quella dei preliminari, sarà dura e gli impegni sono tanti, il Milan dovrà fare di tutto per inserirsi tra le prime quattro e arrivare più lontano possibile in Europa.

Servirebbe una alternativa importante ai due centrali, su un altro centrocampista se ne può forse fare a meno, ma in attacco qualcosina ancora andrebbe fatta, da metà ottobre si tornerà a giocare tantissimo, proprio come è accaduto a settembre, Daniel Maldini e Colombo sono ancora senza esperienza, mi spiace per Castillejo e Leao, ma alla fine per i gol si può puntare solo su Ibra e Rebic.

Fin qui le partite sono state alla nostra portata, nonostante una squadra così rimaneggiata i risultati sono arrivati lo stesso, però senza sostituti di livello, abbiamo visto Hernandez, Kessie e Calahnoglu che giocano sempre e non ne hanno più, è arrivato Hauge ma resta il grande rimpianto per Chiesa, un po' meno forse per Bakajoko e sperare di prendere gente a gennaio, potrebbe essere già molto tardi.

Brahim Diaz con Calhanoglu e Saelemaekers stanno reggendo l’attacco, ma non può essere sempre così, intanto è arrivato Dalot in prestito secco nonostante quel ruolo sia già coperto, il Manchester lo aveva pagato 22 milioni nel 2018 ed era considerato tra i più promettenti nuovi talenti del calcio lusitano, non è andata benissimo per vari motivi, ma su di un ragazzo di appena 21enne, vale la pena puntarci e poi a costi contenuti, terzino destro, può giocare a sinistra come vice Hernandez.

Il prestito secco di Dalot, è stata una soluzione che ha permesso al Milan di accelerare i tempi, ma che sarà rivista e ritoccata in futuro, il Milan vorrebbero ottenere qualcosa per mantenere il controllo del giocatore anche dalla prossima estate, una situazione come quella di Brahim Diaz, con l’arrivo di Dalot è imminente la partenza di Laxalt, l’esterno uruguaiano piace molto al Betis Siviglia, Olympiacos e Sporting Lisbona, si stanno cercando le formule giuste a livello economico.

Per il difensore centrale vale sempre la formula che se è giovane si compra (ora le risorse economiche ci sono e vanno spese bene), oppure per un giocatore più “esperto” (Nastasic o Pezzella), l’acquisizione sarà in prestito, così sfumati Milenkovic e Fofanà, che sono tra i centrali giovani i profili più interessanti, il Milan ritorna su quello che dopo Upamecano è il profilo più interessante e che ha già trattato lo scorso gennaio.

Il 20enne Kabak lo scorso gennaio ha scelto lo Schalke04 e adesso il Milan è tornato alla carica per provare a portarlo a Milanello, le due società stanno lavorando per limare le distanze economiche, lo Schalke04 dovrebbe abbassare le pretese, il Milan ha offerto 15 milioni, mentre la richiesta è di 25, si sta valutando anche l’inserimento di bonus o percentuali sulla futura vendita, credo che a 20milioni la trattativa possa sbloccarsi.

Tecnicamente le parti vogliono definire tutto entro la fine del mercato, lo Schalke04 ha aperto alla cessione e ad abbassare la cifra, la trattativa va avanti spedita, il mercato chiude alle 20.00 di lunedì e se neanche questa trattativa dovesse andare in porto, il Milan un difensore centrale lo deve fare, Maldini e Massara stanno tenendo in piedi anche la trattativa con Rudiger, che potrebbe arrivare in prestito secco dal Chelsea, ci sarebbe già l’accordo, ma mancherebbe solamente da definire la percentuale dell’ingaggio a carico del Milan e quello a carico del Chelsea.

sabato 3 ottobre 2020

Non dovevamo andare ai rigori.

Il Milan ha battuto il Rio Ave in una serata poi diventata nottata difficile, è stata una serata di grandissima sofferenza e una partita al cardiopalma, il Milan si è qualificato ai gironi di Europa League, ma con grande difficoltà, una qualificazione acciuffata all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero, del secondo tempo supplementare e dopo una serie infinita di calci di rigore, con i portoghesi che hanno sfiorato più volte il passaggio del turno, fallendo per ben tre volte l’occasione per vincere e passare. 

A calci e morsi, a spizzichi e bocconi, il primo obiettivo stagionale è stato raggiunto e il Milan torna a partecipare ad una competizione europea, ma che sofferenza! un primo tempo decisamente deludente, nel secondo tempo è andata un po' meglio, soprattutto per la sostituzione di Castillejo (imbarazzante) con Brahim Diaz, che ha dato un po' di vivacità, anche se è durata solo una manciata di minuti, il tempo per segnare il gol con Saelemaekers.

A quel punto la partita sembrava essere in discesa e invece non solo abbiamo permesso al Rio Ave di pareggiare a arrivare ai tempi supplementari, ma gli abbiamo concesso pure la possibilità di portarsi in vantaggio, vantaggio che hanno difeso con le unghie e con i denti fino alla fine, sinceramente mi sembrava una maledizione, ma poi al 121° quando ho visto quello sciagurato mani in area portoghese, ho pensato che invece lassù qualcuno ci ama.

E ha continuato a proteggerci anche durante gli errori sui calci di rigore, ora posso dirlo: era destino che dovevamo qualificarci ai gironi di Europa League, i tempi supplementari poi sono stati vera sofferenza, cominciati male per il gol preso al primo minuto e continuati peggio perché il Milan non riusciva a reagire, il Milan era stanco e faticava a fronteggiare gli avversari, Pioli sembrava giocare con loro, avevamo bisogno dei cambi come il pane, Hernandez, Saelemaekers, Kessie, no ne avevano più, eppure Pioli non si decideva a mandare in campo i sostituti.

Quando ormai tutti gli sforzi fatti nel finale della stagione scorsa sembravano finiti con l'eliminazione, una mano divina ha guidato quella del portoghese sul pallone e in collaborazione con il freddo e glaciale Calhanoglu, dagli 11 metri ha rimesso in navigazione, una nave che stava affondando, portandosi negli abissi tutti i sogni dei tifosi e i programmi di Maldini, ma per meritarci questa vittoria, dovevamo passare dalla forca dell'infinita sequenza dei calci di rigori e alla fine la differenza l’ha fatta Donnarumma parando il rigore decisivo.

Dall'inferno al paradiso, passando da purgatorio, una qualificazione e una partita rocambolesche, che evitano al Milan la prima delusione e la prima umiliazione, perché questo sarebbe stato e non poteva essere diversamente, nonostante le assenze e tutte le attenuanti del caso, questa qualificazione porta entusiasmo, visibilità e anche 15 milioni, da utilizzate sul mercato per rinforzare l’organico milanista, che ha palesemente dimostrato, che senza Ibra non può andare da nessuna parte.

Mercato che dovrà portarci almeno un grande difensore centrale, forse si riproverà ancora con Milenkovic oppure no (la trattativa è finita), forse si riproverà con Tomiyasu (dicono che è forte tanto quanto Milenkovic) ma il Bologna e anche il Milan non si schiodano dalle loro posizioni e allora forse si andrà su Pezzella (che non intende rinnovare e che piace a Pioli), di sicuro non si andrà su Nastasic che il Milan ha mollato, restano vive le piste Nacho del Real Madrid (in prestito secco) e Rudiger, oppure il tesoretto si metterà da parte e si utilizzerà con calma più avanti.

Non convincono i prestiti di Nacho e Rudiger (per me il preferito), è ancora giovane, conosce molto bene la Serie A e ha un’esperienza internazionale importante, a parte che anche lui può giocare a destra o con i tre in difesa, sembra che la priorità però sia diventato Dalot, terzino destro del Manchester United che il club inglese vuole cedere in prestito secco senza diritto di riscatto e poi ci sarebbe Bakayoko.

Sarebbe stato un rinforzo utile, ma non era un titolare e forse per questo il Milan ha preferito evitare una trattativa così impegnativa, non so se tireremo avanti con Krunic che non è male, forse non è un mediano, ma può fare il quarto tranquillamente, è vero che squadra ha tremendamente bisogno di rafforzarsi e che Elliott deve cacciare i soldi, ma non bisogna essere precipitosi o in affanno, non dobbiamo e non possiamo buttar via i soldi, l'ossatura c'è, aspettiamo l’occasione giusta. 

giovedì 1 ottobre 2020

Sulla strada per Rio Ave

Il Milan finalmente è riuscito a vendere Paquetà che da tempo non rientrava più nel progetto Milan e alla fine rimettendoci pure poco, è un peccato che questo giocatore non sia riuscito ad affermarsi, aveva tutte le carte in regola per fare bene, Pioli è riuscito a rigenerare tanti altri giocatori dati per flop, come Kessie e Calhanoglu, con Paquetà non c’è stato verso di recuperarlo.

Resta comunque un’atra operazione, dove secondo me, la dirigenza del Milan ha lavorato bene, ha dato al giocatore la possibilità di andare in Francia per rigenerarsi e ha portato a casa un tesoretto che si aspettava da tempo, in pratica i soldi per potere sistemare l’ultimo tassello mancate, quello del difensore centrale di livello.

La speranza è sempre l’ultima a morire ma le speranze di arrivare a Milenkovic sono ridotte al lumicino (la Fiorentina chiede più di 35 milioni e non vuole privarsene), mentre per Fofana, il Leicester con una quotazione spropositata di circa 40 milioni, lo ha portato in Inghilterra, così l’obiettivo è diventato il 22enne Tomiyasu del Bologna, che può ricoprire più ruoli in difesa, ma 25 milioni sono tanti.

Non conosco bene il giocatore e mi fido del giudizio di un grande uomo di calcio come Bergomi e se lui dice: "Li vale eccome, a me piace tantissimo. Sarebbe perfetto per la difesa a tre dell'Inter. A me piace molto, sempre attento, può giocare anche a destra", vuol dire che al Milan non stanno sbagliando a interessarsi di lui, però penso sempre che anche 20 milioni sono esagerati per un difensore straniero e al primo anno di serie A.

Sembrerebbe poi che il Milan abbia chiesto informazioni per Djimsiti dell'Atalanta, anche lui mi sembra un buon prospetto, sinceramente sono diventati così tanti i difensori centrali individuati, che non saprei cosa dire, so solo che i giocatori dell’Atalanta sono cari e poi appena mettono piede fuori dal raggio d’azione di Gasperini, non sanno più giocare, sicuramente sarà bravo, ma il pericolo di perderci i soldi è alto.

E allora si ritorna sul 22enne Ajer del Celtic, anche lui è un giocatore di grande prospettiva e per questo il suo prezzo è piuttosto alto (30 milioni) e poi piace a diverse squadre della Premier League, forse alla fine la spunterà Pezzella della Fiorentina (il più possibile), perché i viola hanno preso un difensore sud americano, ma non trascurerei la pista senza Nacho del Real.

Il Marsiglia da due anni ha fatto sempre il prezioso con Thauvin, ora in questi giorni lo ha proposto al Milan, per una cifra che si aggira sui 15 milioni e che andrà in scadenza a giugno, il calciatore è interessante e il Milan lo ha sempre seguito, da 15 si potrebbe arrivare anche a 12, forse pure 10, ma dovrebbe almeno uscire Castillejo e rinunciare definitivamente a Chiesa, Thauvin piace, adesso si capirà che margini di manovra ci sono e caso mai si proverà a bloccarlo a zero per la prossima stagione, stile Juventus, ma sempre se non arriva prima qualcuno.

La Roma insieme a Smalling ha chiesto il prestito di Diogo Dalot, il laterale del Manchester United è già stato richiesto in prestito dal Milan, richiesta che è stata rifiutata, non capisco questa insistenza, visto che specialmente a destra con i terzini siamo al completo, se il Milan insisterà ancora per averlo, la trattiva si giustificherebbe solo se Saelemaekers si spostasse e sinistra come vice Theo e si vendesse uno tra Calabria o Conti.

Sulla prima opzione potrebbe essere possibile, in quanto per Laxalt il Milan ha aperto all'ipotesi del prestito, dopo che Laxalt aveva chiesto di andare via solo a titolo definitivo e sulle sue tracce oltre allo Sporting Lisbona, c'è anche l'Olympiacos, i greci lo prenderebbe in prestito con diritto di riscatto a 10 milioni, magari fosse vero.

Il sogno però rimane Chiesa, in caso di passaggio del turno e con i soldi dell’Europa League, il Milan deve farà un tentativo, per trovare un accordo simile a quello di Tonali (prestito oneroso, riscatto e bonus), non sarà facile anche perché c’è di mezzo la Juventus, poi una volta finito il calciomercato, il Milan si potrà dedicare ai rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu, in scadenza a giugno 2021.