lunedì 29 gennaio 2018

Convincente e meritata vittoria

Il doppio confronto con la Lazio era ed è atteso (manca ancora la partita di mercoledì) come uno snodo fondamentale per il proseguo della stagione, in campionato era necessario vincere per non perdere l’illusione di potere arrivare ad un posto Champions (meno 10 dal quarto posto) e restare comunque attaccati al trenino per l’Europa, mentre una vittoria in coppa Italia ci permetterebbe di mettere un piede nella finale, che avrebbe un grande significato sportivo e magari pure economico.
Da adesso fino a maggio serve questo Milan, questa squadra potrebbe cambiare le prospettive future in maniera sostanziale e riscattare l'andata, in modo da poter guardare con maggior convinzione al futuro, tre vittorie consecutive non si facevano da un anno, Gattuso ha cambiato molto ma c'è ancora tanta strada da fare, per raggiungere l'Europa, per certificare la bontà del mercato estivo e anche il suo futuro.
Adesso non faccio il “bacchettone” ma le immagini “incriminate” del gol di Cutrone non le ho viste, ma a prescindere da tutto il Milan ha meritato di vincere, poi non capisco perché se è stato introdotto questo “sistema di giudizio” (la VAR), gli arbitri continuano ad essere gli assoluti padroni della “scema”, sbattendosene altamente e continuando ad esercitare ed “usare” il loro potere, boicottando la VAR anche se gli addetti sono dei colleghi, in fin dei conti sono arbitri anche loro.
Resto dall’idea che la VAR deve continuare ad esistere, va migliorata e va “separata” dalla carriera degli arbitri, si sta creando un notevole “conflitto d’interesse”, una specie di gelosia e giusto per dovere di cronaca, sono stati troppi gli errori e favore di Juventus e ora anche per Napoli e Milan, come dire: voi ci mettete la VAR e noi continuiamo a favorire chi vogliamo.
Ma torniamo al Milan che ha incontrato una delle squadre più in forma del campionato, ha vinto creando una grande mole di gioco e con qualcosa che è cambiato nella testa dei calciatori, dalla vittoria nel derby di Coppa Italia con l’Inter, la squadra ha un altro spirito e deve continuare a dimostrarlo confermandosi ancora contro la Lazio, per continuare a cullare i sogni di gloria specialmente in coppa Italia.
Per tornare grande e confermare definitivamente la crescita, il Milan dovrà misurarsi a testa alta con le big nel girone di ritorno, riprendendosi quei punti persi all’andata e provare a colmare il solco che attuale divide i rossoneri da chi li precede in classifica, le qualità per poter invertire la rotta non mancano e il processo di crescita passa anche dalla difesa, dove Calabria ha giocato un partitone e con lui anche gli altri, come la coppia di centrali difensivi Bonucci e Romagnoli.
Gattuso ha dato un gioco e un’anima a una squadra, cosa che Montella non è riuscito a fare in quattro mesi, ha rifatto da zero la preparazione atletica che era inesistente e ora il Milan crescere di partita in partita, rivalutando anche il mercato di Mirabelli, che non è un deficiente come vorrebbero far credere alcuni detrattori, il Milan comunque per quello che sta facendo meriterebbe uno sforzo sul mercato.
Mirabelli, da qui a mercoledì, dovrebbe regalargli una mezzala, magari in uno scambio di prestiti con Andrè Silva, questa squadra più che mai ha bisogno di forza e centimetri, sulle palle inattive non ne becchiamo mai una ed è un vero peccato perché la squadra sta lavorando duramente e con impegno, Gattuso sta cercando di costruire un buon Milan, che se continua così ha i giochi ancora aperti.
Il Milan sta diventando sempre più squadra anche se ancora non lo è del tutto, mancano alcuni dettagli, la perfetta chiusura della diagonale difensiva con il quinto uomo, Bonaventura non era su Marusic in occasione del gol e Kessie non lo è mai dall’altra parte, perdiamo troppo palla quando ne siamo in possesso e poi i problemi offensivi a mio avviso risolvibili con l’inversione degli esterni, bisogna segnare di più e sopra tutto farlo con gli attaccanti.
Il Milan ha ottenuto forse la vittoria più importante della stagione, ha finalmente battuto una big e ha ridotto da 15 a 10 i punti che lo separano dal quarto posto che ora non è più fantascienza, Gattuso deve sapere entrare nella testa dei calciatori per poter gestire bene vecchi e giovani.
Adesso Fassone ha un compito ben preciso, rifinanziare il debito con Elliott e sembra che il Milan ha compiuto notevoli passi in avanti per restituire i 383 milioni al fondo americano, incaricando una banca d’affari di trovare un finanziatore per risolvere la questione già nelle prossime settimane, in modo da arrivare ad aprile con il rifinanziamento del prestito e soddisfare le richieste dell’UEFA, che in funzione di ciò comunicherà al Milan le sanzioni per la stagione successiva, ora sotto con la coppa Italia.

Tuccio 2010

venerdì 26 gennaio 2018

Torno sui miei passi

Dopo sette mesi ho deciso di tornare a scrivere sul mio blog, le pubblicazioni sul sito dove scrivevo si erano fatte più "rare", sarà stato per un problema di server, ma ho notato che c'era troppa distanza tra un articolo e l'altro o addirittura qualche articolo mancava, questo non mi dava modo di avere un filo conduttore continuo con chi mi seguiva e così ho ripreso le mie care e vecchie abitudini.
Nel darvi quindi il "ben trovati" posto il primo articolo de "quando il calcio è opinione 2.0"

Lazio primo snodo cruciale.

L’acquisizione del Milan da parte dei cinesi è stata un’operazione da 740 milioni di euro, in questa cifra erano compresi anche i debiti accumulati dalla precedente proprietà e poi con quelli spesi in estate per il mercato si è arrivati a sfiorare i 1000 milioni di euro.
Considerato che qualche investitore sul più bello si è tirato indietro e per non perdere tutte le caparre versate, si è dovuti ricorre ad un prestito da Elliott, pensando e sperando di trovare nel frattempo altri soci, meglio di così credo che non si poteva fare, anche se fin qui di altri soci non se ne sono trovati e allora servirà rifinanziare il prestito, ovvero trovare i soldi che doveva improntare chi si è tirato indietro.
La nuova proprietà cinese ha onorato fin qui tutti gli impegni e liquidato 190 milioni di euro di esposizione con gli istituti di credito italiani, quindi come si dice dalle nostre parti il Milan non è un cattivo pagatore, pertanto penso che entro il 31 ottobre il Milan potrà restituire a Elliott in un modo o nell’altro i 300 milioni prestati a Yonghong Li.
Tutti gli addetti ai lavori vogliono la testa di Mirabelli e Fassone, io credo che Fassone stia lavorando bene, è riuscito a far acquistare il Milan a Yonghong Li (saremmo ancora sotto Berlusconi) e ora si sta dando da fare per cercare di rifinanziare il debito o trovare nuovi soci.
Mirabelli nemmeno lui sta facendo male, la squadra sta recuperando in zona Europa League, ha la possibilità di andare agli ottavi della stessa competizione, è in semifinale di Coppa Italia, sta recuperando la condizione di tutti i calciatori, dimostrando che i soldi sono stati spesi bene e poi di Marotta e Paratici ci sono solo loro.
La nuova proprietà ha ereditato i debiti dalla vecchia gestione e un parco giocatori non da Milan, si è affidata a Fassone che ha intrapreso il cammino per risanare il bilancio della società e a Mirabelli per potenziare tecnicamente il Milan, a mio giudizio il lavoro svolto finora da Fassone e Mirabelli è molto positivo, perché non dobbiamo dimenticarci che per 5 anni abbiamo preso solo obsoleti parametri zero e accumulato 190 milioni di esposizione economica, non abbiamo vinto nulla, siamo stati per lungo tempo fuori dalle coppe e che non abbiamo un allenatore con la “A” maiuscola dai tempi di Ancelotti.
Certo quando si cambia così tanto è normale che ci siano dei tempi di rodaggio, ma con Montella questi tempi si erano sforati ampiamente, ora cominciano ad arrivare i risultati, devo dire che quando è arrivato Gattuso non avevo grosse speranze, però sapevo pure che non c’era un’altra soluzione migliore, devo dire che alla fine è riuscito a dare uno spirito di gruppo importante alla squadra che sta portando ai risultati.
Adesso ci sarà il primo snodo cruciale, l’esame contro la Lazio sarà significativo per capire a che punto è e dove può arrivare il Milan, la squadra ha bisogno di trovare credibilità nei propri mezzi e continuità di risultati positivi, tutte cose che gli permetteranno di lavorare con serenità, il Milan non ha bisogno di grandi acquisti escluso la mezzala, deve recuperare tutti gli effettivi, Conti compreso.
Il Milan deve cedere gli esuberi e siccome dal Milan i giocatori se li fanno pagare, è giusto che se dovessero arrivare offerte allettanti il Milan li cederà, diversamente resteranno a Milanello e per me la linea scelta da Mirabelli è assolutamente condivisibile, se si eccettua l'acquisto di Musacchio, o meglio quello di Bonucci, perché a quel punto Musacchio non serviva più e i diciotto milioni dell'argentino potevano essere utilizzati per una mezz'ala, va bene così.
Come dicevamo con la Lazio sarà un test probante, anche perché il Milan contro le grandi ha sempre perso tutte le partite in campionato e comunque il Milan sta sondando il terreno per un eventuale prossimo allenatore, visto che non è scontato che Gattuso resti o lasci i rossoneri a fine stagione e tra questi spunta sempre il nome di Mancini, che al momento si trova allo Zenit ma è già stufo della Russia e tornerebbe di corsa in Italia, io non ho mai avuto nessuna stima per lui, per me è sopravvalutato e tra lui e Rino io terrei il secondo.
Capisco che con Fassone e Mirabelli sono amici e che lo considerano un allenatore top a livello europeo, ma se posso dire la mia in questo momento Mancini è l’ideale per la Nazionale, per il resto lo considero un allenatore di seconda/terza fascia, se bisognerà scegliere un allenatore ed escludendo: Conte, Simeone, Ancelotti e qualche altro top, la scelta la racchiuderei tra: Sarri, Simone Inzaghi e Gasperini, tutta gente che sa lavorare con i giovani e noi ne abbiamo tanti.
Per la lega di serie A si prevede il solito rimpasto all’italiana, una volta che arrivi ad una poltrona la scambi solo per la bara, in un momento di ringiovanimento del calcio italiano, perché non mettere a presiedere la lega uno come Buffon o come Maldini? Invece no! Tavecchio e se non diventa presidente di lega lo faranno presidente di qualcos’altro, anche presidente della Repubblica se occorre, ma deve morire facendo il presidente, anche se lo cacciano via perchè ha sbagliato.
Poi ci chiediamo perché la gente “fugge” all’estero?!

Tuccio 2010