martedì 20 settembre 2022

Il Napoli amministra e porta via tre punti.


Quella tra Milan e Napoli a San Siro è oramai la partita del destino, i rossoneri non riescono a vincerla da 8 anni e addirittura spesso la perdono, è successo anche quest’anno come l’anno scorso, che il Milan ha giocato, ha fatto la partita, il Napoli ha amministrato e poi con due episodi, si è portato a casa i tre punti, relegando il Milan al quarto posto e costringendolo adesso ad una lunga rincorsa.

In entrambe le occasioni il Milan ha perso, ma gli è rimasto la consapevolezza di essere una grande squadra (sicuramente la migliore) e di avere fatto comunque una prestazione di alto livello, contro un ottimo avversario e chiarendosi le idee, su cosa fosse un Milan senza Leao, i rossoneri hanno giocato, creato e sono stati superiori al Napoli, come quando c’è stato Leao, alla fine hanno pagato due momenti di poca lucidità.

Il Milan ha perso, perché il Napoli ha trasformato in gol due disattenzioni e lui si è trovato sulla sua strada due pali e un grande Meret, abbiamo giocato indubbiamente meglio del Napoli, come lo scorso anno ed è un peccato perderla dopo una prestazione del genere, può darsi che questa sconfitta, ci porti bene come l’anno scorso: “perdi col Napoli e vinci lo scudetto”. 

Come sempre non sono d’accordo con chi dice, che la sconfitta con il Napoli è arrivata a seguito di un altro errore individuale di Tomori, magari altri errori ne ha fatti, ma per me lui non si perde Simeone, è l’argentino che esce fuori dall’area e poi ci rientra velocemente, anticipando Tomori di testa, che è ben piazzato e la palla è già sua, non mi sento di colpevolizzare Tomori, per un gran pezzo di bravura di Simeone, quell’azione non aveva il crisma della pericolosità, era un’azione in pieno controllo, ripeto, è stato bravo Simeone a sbucare velocemente e a anticipare l’inglese.

Così come non mi sento di colpevolizzare l’imprecisione di Kalulu sotto porta, arriva leggermente in ritardo e stanco, dopo una corsa di 70/80 metri, deve scavalcare il portiere e il piede del difensore che da terra lo sta chiudendo, per me non era poi così facile come sembra, ma la partita non l’abbiamo persa in quell’occasione.

Tanti altri hanno avuto altre occasioni, parate e /o palle uscite di poco, diciamo che il Milan non era più abituato a perdere in campionato (22 risultati utili consecutivi) e fa rabbia, ma era una cosa che doveva succedere, è successo forse in un periodo della stagione, più digeribile e più recuperabile, piuttosto che in primavera, quando i punti avranno altra valenza rispetto all’obiettivo finale.

Per il Napoli non si tratta di una fuga, c’è una differenza di 3 punti e ancora più di 30 partite da giocare, piuttosto, ci sono queste due: Udinese e Atalanta, che rompono le balle, anche se il Milan ha battuto la prima e pareggiato con la seconda, bene se danno mazzate a tutte indistintamente, però non vorrei che poi il Milan si trovi a lottare anche con loro per il titolo.

Il Napoli si gode l’impresa di San Siro e il primo posto con l’Atalanta, grazie a un guizzo di Simeone e anche a un po’ di buona sorte, neanche stavolta mi sento di rimproverare nulla alla squadra e nemmeno a qualche singolo, tanto meno a Pioli, forse invece di Kjaer sarebbe stato meglio confermare Kalulu, conoscendo la rapidità di Kvaratskhelia e forse qualche altro al posto di Krunic, che fra l’altro era reduce da un infortunio, forse sarà perchè non ho mai considerato Krunic un giocatore da Milan.

Dopo la prestazione di Pobega in Champions, io dal centrocampo a 3 non lo toglierei più e poi, trattandosi di trequarti e di gol, avrei lasciato Messias a destra, portato De Keteleare a sinistra al posto di Leao e fatto giocare Adli su Lobtka, se proprio non volevo far giocare Pobega, che per me avrebbe fermato meglio e di più del belga, il play partenopeo.

Comunque, i ragazzi hanno giocato tutti bene, forse un po' meno De Keteleare, il Milan ha fatto una grande prestazione e meritava indubbiamente di vincere, non è in crisi, ha un grande cuore e tanto, tanto orgoglio, viste le vicende di Inter e Juventus, il Milan può riprovare a vincere lo scudetto, ma manca un Kessie, senza di lui i centrali sono indifesi, il Milan sta subendo troppi gol, la causa è l'assenza in mezzo al campo di un giocatore come l'ivoriano, ecco perché dobbiamo passare a 3 a centrocampo, per dare equilibrio e protezione alla difesa.  

lunedì 19 settembre 2022

Il sigillo alla vittoria lo mette Pobega











Il Milan vince la sua prima partita di questa seconda stagione di ritorno in Champions e si proietta al primo posto del girone, dopo il pari di Salisburgo, adesso testa al Napoli, prima di pensare al prossimo doppio confronto con il Chelsea, serviva una vittoria per non compromettere subito il cammino europeo e nonostante la fatica del secondo tempo con la Samp giocato in dieci, la vittoria c’è stata.

Un successo meritato, anche se la reazione non è stata così furiosa, ancora una volta l’intensità non è stata quella degli anni passati, ma è stata costante in tutto l’arco della gara, tanto da rendere il Milan indiscutibilmente superiore, per l’occasione si rivede Saelemaekers titolare con Diaz, anche lui dal primo minuto dopo tre panchine di fila e poi i soliti titolari.

Pochi gli spazi per i giocatori della Dinamo, con il Milan che ha concesso il minimo indispensabile agli avversari: un bello spunto personale di Moharrami, parato da Maignan in angolo e un destro velenoso di Orsic che è uscito molto vicino al palo, la rete di Orsic nella ripresa, chiude tutta la fase offensiva croata, per il resto solo Milan, che come spesso gli accade, fatica a scardinare la porta avversaria.

La Dinamo è schierata in attesa e pronta a ripartire in contropiede, il Milan ha tenuto il possesso della palla, ma senza continuità nell’intensità e vivendo di fiammate, faticando soprattutto sulla trequarti, dove Diaz nel primo non ha fatto male, ma sono continuate a mancare le invenzioni per gli attaccanti, anche dalla catena di destra, Leao è stato molto presente e pericoloso, ma un po’ svagato nella conclusione.

La svolta è arrivata alla fine del primo tempo, a due minuti dalla fine Tomori ha imbucato per Leao, che crollato a terra trattenuto da un avversario, rigore solare trasformato da Giroud e all’inizio del secondo tempo dopo due minuti arriva il 2 a 0, bella azione alla Milan: Giroud per Diaz, palla a Leao, accelerazione e cross morbido per la testa di Saelemaekers.

Partita in cassaforte con il più classico dei risultati, un 2 a 0 ottenuto tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, la Dinamo ha poi accorciato con una bella azione e a metà del secondo tempo, Pioli manda in campo Pobega per Tonali e De Ketelaere va a fare il centravanti al posto di Giroud, poco dopo la partita si chiude con il sigillo di Pobega.

Adesso c’è da pensare al big match contro il Napoli, è bello avere questo tipo di partite, non per il blasone come succedeva qualche anno fa, ma perché adesso c’è veramente il palio lo scudetto, sarà una partita che darà interessanti indicazioni, sia sui rapporti di forza tra le due squadre e su cosa è il Milan senza Leao, visto che fin qui le ha giocate tutte, si affrontano due squadre che forse non saranno le migliori, ma sicuramente le due squadre che fanno il gioco migliore.

Entrambe orfane del loro giocatore più importante, Leao da una parte e Osimhen dall'altra, il portoghese a causa della squalifica presa per doppio giallo contro la Sampdoria, che oggi fa discutere ancora di più, dopo aver visto la disparità di giudizio nella rovesciata di Mazzocchi, che ha colpito anche lui in rovesciata la testa dell’avversario, è un gran peccato, perché il Milan non può contare nemmeno sul suo sostituto naturale, anche lui ai box, con Ibra e Origi.

Il Milan ha dimostrato in questi ultimi anni con Pioli, di essere squadra più di tutte, anche senza tanti giocatori, non capisco perché continuano ad ascoltare Allegri, perché lo fanno parlare e soprattutto, perché lo fanno ancora allenare, il sono stato felice dopo il 4 a 0 di Sassuolo di 8 anni fa, non mi è andato mai giù e i miei post lo testimoniano, ho sempre detto che non ha un gioco e non sa allenare, non sono tanto sicuro che sia stato lui a rifiutare il Real o le altre squadre che gli venivano accostate.

Milan-Napoli è la sfida tra due allenatori “maltrattati” dall’Inter, tra due allenatori, uno che poteva essere e uno che poi è stato il realizzatore del progetto Elliott, due allenatori che hanno un gioco all’avanguardia, purtroppo per i rossoneri continua l’emergenza in attacco, Rebic e Origi rappresentano oggi due grossi problemi, la speranza è di recuperarli per sempre dopo la sosta, altrimenti il Milan sarà costretto a ricorrere al mercato di gennaio.

Per le convocazioni di Mancini, lui ci ha abituati a stupirci e devo dire che molte volte ci ha azzeccato, contentissimo per la conferma di Pobega e qui mi stupisco come mai non giochi di più nel Milan, con un centrocampo a 3, al posto dei non titolarissimi Messias e Saelemakers, sul fatto che abbia preferito ancora un altro (Mazzocchi) a Calabria, era già successo con Di Lorenzo e anche con Florenzi, vuol dire che lo vede nel suo gioco, tutto qua. 

domenica 11 settembre 2022

Il Milan ha vinto una partita sporca

Comincio con una premessa, io Audero e Augello li prenderei tranquillamente per il Milan, li vedo come ottimi sostituti di Maignan e di Theo Hernandez.

Chiusa parentesi, parliamo della vittoria sofferta e dei due momenti determinanti, in questa partita Pioli ha un torto e una ragione, il torto è quello che è diventato oramai un po' usuale, arrivare al 47esimo e spesso anche oltre, senza avere chiuso la partita, la ragione invece è, che Pioli ha dimostrato di essere oramai un allenatore di livello (smentendomi), con l’azzeccatissima mossa della difesa a 3.

È stata una mossa che non solo gli ha impedito di perdere la partita, che con il 4-4-1 dopo l’uscita di Leao era compromessa, ma addirittura di vincerla ed equilibrare le forze in campo, tanto che fino all’80esimo, l’uomo in meno non si notava, momento in cui è subentrata la stanchezza e l’arbitro Fabbri ci ha dato una mano.

Parlo sempre male degli arbitri, ma quando c’è da parlarne bene è giusto che lo faccia, fino all’80esimo circa, aveva arbitro una buona partita e aveva rivisto tutti gli episodi proposti dal var, poi all’80esimo ci ha un po' tutelati, non tanto per il rigore di Kjaer, a mio avviso discutibile, quanto per quella leggera manata su Theo, che ha scatenato giustamente il putiferio e qualche altro interventino a metà campo, su cui ha sorvolato, meglio così, ogni tanto ci vuole.

Ma torniamo alla mossa di Pioli, il cambio di modulo ha permesso al Milan di gestire bene la partita, anche con l’aiuto della fortuna, che ha salvato Maignan e compagni con il palo colpito nel finale dai blucerchiati e a portare in porto una vittoria importantissima, prima di cambiare modulo il Milan stava soffrendo e sicuramente avrebbe perso la partita.

Una mossa che Pioli ha fatto con lucidità e non per disperazione, tanto che a fine partita ha ammesso che la difesa a 3, è una cosa che ha in testa già da questa estate, aveva detto che ci sarebbe stato un cambiamento tattico, che però non aveva ancora adottato, io pensavo ad un 4-3-3 e invece, pare che l’intensione sia il 3-4-1-2.

Volendo in questo scorcio di campionato ci sono stati vari segnali, non è stato più ceduto Gabbia nonostante l’arrivo di Tiaw, in un’occasione (un finale di partita) De Keleleare ha giocato dietro le due punte Leao e Giroud, per non parlare proprio dell’acquisto di Origi che è un’ottima seconda punta e con cinque difensori centrali, senza sacrificare Kjaer o Kalulu, è un modulo che si può fare, anche perché mette Theo nelle condizioni di non essere costretto a difendere da difensore.

Pioli ha pure ammesso che gli sarebbe piaciuto provarla quest’estate, perché era nelle sue idee, ma un po' per le nazionali e un po' per il mercato, non ha ancora deciso se cambiare modulo o no, cambio di modulo che sembra non essere un problema per i giocatori, dipenderà magari dalle partite e vedremo quando deciderà di utilizzarlo.

Grandissimo merito ai ragazzi, che in inferiorità numerica hanno dato l'anima e sofferto per una vittoria importante e meritata, ma stavolta si è vista inequivocabilmente la mano dell’allenatore, che è venuto in aiuto ai suoi giocatori, la squalifica di Leao e gli infortuni di Origi e Rebic, potrebbero varare contro il Napoli il nuovo modulo, ma non so se è il caso di rischiare contro i partenopei.

Ma quello che non vedo più nel Milan e dopo questa mossa intelligentissima di Pioli, non mi sento più di poterlo rimproverare, è l’intensità a cui il Milan ci aveva abituato, non parte più “forte” e non ha più quel tipo di approccio alla partita, tanto che in trasferta fa solo pareggi, io non credo si tratti solo di casualità, comunque, vittoria pesantissima e di grande personalità, finalmente da grande squadra e con un grande allenatore.

Diverse sono state le note positive, al di là della mossa dell’allenatore, da segnalare il pieno recupero di Kjaer, la buona prova di Pobega, che può essere considerato il terzo titolare a centrocampo, bene anche l’ingresso di Vranckx, in attesa di un totale e definitivo inserimento, a sprazzi De Ketelaere, ma da lui ci si aspetta tanto e giocare bene non basta, è in crescita e sta imparando a stare nel campionato italiano, comunque, il Milan è stanco, adesso più che mai si deve pensare al turnover e studiare le rotazioni.

Il Comune di Milano ha dato l'ok al progetto aggiornato sull'impianto di San Siro, adesso la documentazione verrà sottoposta al “Dibattito pubblico”, il tutto sempre che Cardinale non decida di farsi lo stadio da solo a Sesto San Giovanni, dove ci aspettano a braccia aperte.

giovedì 8 settembre 2022

Non siamo ancora una grande squadra.

Troppo giocatori con poca esperienza, per potere essere una grande squadra, una tra le prime 16 in Europa, il Milan purtroppo alterna prestazione buone a prestazioni meno buone, che è nella natura della squadra giovane, ciò non toglie che una grande squadra, una partita con il Salisburgo la soffre e poi la vince, poteva accadere se Leao non avesse preso il palo, ma il Milan aveva fatto troppi errori per meritarsi la vittoria.

Il Milan è la squadra italiana più europea all’interno del nostro campionato, ma quando gioca in Europa dimostra di dovere ancora crescere, ha dei grandissimi margini di miglioramento, non per nulla e tra le più giovani squadre della Champions League, però commette errori di inesperienza e anche il suo allenatore in Europa ha poca esperienza.

Il Milan ha cambiato poco, ma quel poco che ha cambiato lo deve ancora inserire in un meccanismo ben collaudato e poi ci sono quei piccoli episodi, che dimostrano la mancanza di un pizzico di personalità e che al momento stanno dimostrando anche in Italia, con i pareggi fuori casa o per lo meno, con un’anomala alternanza di risultati, la mancanza in campo di gente di personalità come Ibra, Kjaer e Kessie.

A livello di personalità queste assenze si fanno sentire, nonostante tutti i buoni propositi, l'atteggiamento alla prima in Europa in stagione, non è stato dei migliori, in Champions le squadre sono tutte forti e veloci, contro gli austriaci è stata una partita tosta, dura e complicata, il Salisburgo non ha creato tantissimo, ma quando l'ha fatto è stato pericoloso.

Il Milan non ha giocato il suo miglior calcio, anche se non ha giocato male, ma poteva fare meglio sicuramente e dovrà giocare ai suoi massimi livelli, la prossima partita contro la Dinamo Zagabria, partita fondamentale per la qualificazione.

Sinceramente dopo il derby, mi aspettavo una grande prova, ma devo ammettere che l’esordio in Champions ha un fattore psicologico diverso, anche se il “dazio” lo avevamo pagato l'anno scorso, di buono c’è che il Milan è sempre bravo a reagire, di brutto c’è che il Milan ora gioca ogni 3 giorni e al contrario di quanto possa sostenere la dirigenza milanista, non li trovo pronti per questo tour de forze.

Devo dire non sempre per colpa loro, in attacco per esempio, abbiamo Leao (ma va ancora a corrente alternata), Giroud (in alcune partite si perde), Origi (non è ancora pronto), Rebic (sempre con il mal di schiena) e Ibra (lungo degente), ma se qui li posso giustificare, non li giustifico a centrocampo, dove praticamente giocano sempre Tonali e Bennacer.

Non è possibile per i due centrocampisti giocare ogni tre giorni, si tratta di partite ad alta intensità e dobbiamo preservarli un po' di più per la Champions, per tanto mi aspetto che in partite come quella con la Sampdoria, sia dato molto più spazio alle seconde linee, a Pobega, a Vranckx e a Adli, questi ultimi fra l’altro nemmeno in lista Champions e qui torno sempre alle mie fissazioni, quando si fanno due competizioni e si vuole arrivare in entrambe fino in fondo, devi avere due squadre, una per il campionato e una per la Champions.

A De Ketelaere gli va dato tempo per inserirsi, non è lo stesso discorso di Paquetà, con il brasiliano non c’era una squadra, non c’era una società e non c’era un allenatore, per il belga il discorso è diverso, come Dest all’esordio assoluto con il Milan, è arrivato da nemmeno una settimana ed è chiaro che deve ancora integrarsi, da quello che so, il Milan non lo ha preso per disperazione, ma potrebbe essere il nuovo titolare, nel ruolo di Calabria.

Purtroppo dobbiamo aspettare che assimilino il modo di giocare del Milan e che si conoscano meglio le caratteristiche dei compagni, poi è un Milan che nelle ultime sei partite è andato sotto quattro volte, segno che deve essere più attento e determinato.

La squadra comunque è consapevole di quando gioca bene e quando no, sa di non avere fatto bene sulle seconde palle, di essere stata poca lucidità nelle giocate tecniche e che doveva essere più veloce in fase di impostazione, sa che doveva essere più compatta, in modo da recuperare di più sulle seconde palle e sbagliare di meno. 

lunedì 5 settembre 2022

La composizione della rosa Champions.

Per il Milan come detto è di 23 giocatori e dalla prossima Champions sono stati esclusi: Tatarusanu, Vranckx, Thiaw, Ibrahimovic, Bakayoko e Adli, ora se per i primi 5 c’è un motivo plausibile, non ne trovo uno per giustificare l’Assenza di Adli, io avrei preferito lasciare fuori Ballo-Tourè, tanto con Theo non giocherà mai e quand’anche fosse, Dest gioca sia a destra che a sinistra e con Calabria e Florenzi a destra che coprono il doppio ruolo, saremmo a posto.

Anche De Ketelaere è coperto da Diaz nel doppio ruolo, ma io trovo più bravo e più utile Adli, uno perché ha geometrie molto più importanti dello spagnolo e secondo perché il francese è nostro, mentre Diaz eventualmente dovremmo pagarlo e pure tanto per riscattarlo, politiche di mercato per mantenere i buoni rapporti con i club?

Passiamo al derby, nel complesso il Milan ha vinto meritatamente, ma secondo me non ancora da grande squadra, l’Inter è una buona squadra e anche quest’anno lotterà per lo scudetto, forse il limite dei cugini è l’allenatore, ma sono una squadra forte, però se noi vogliamo entrare tra le migliori 8 d’Europa, non possiamo concedere all’Inter quella mezz’ora finale.

Una mezz’ora finale troppo rischiosa, è vero che Maignan è un giocatore del Milan, ma è anche vero che nella grande squadra non è mai o sempre come preferite il portiere il migliore in campo, avremmo dovuto subire e soffrire il ritorno dell’Inter che cercava il pareggio, ma non con quella opposizione passiva, perché da quando è entrato in campo Diaz, non siamo più riusciti a tenere una palla.

Sicuramente il Milan ha dimostrato di essere più forte dell’Inter, se non proprio sulla qualità dell’organico, nella qualità del gioco e nella sua organizzazione, anche se per esempio una delle cose che lo contraddistingue è la marcatura uomo su uomo, che comporta il rischio della mancanza di copertura, lì non puoi permetterti di lasciare un uomo libero, se lo fai come è successo con De Ketelaere, prendi il gol e la davanti lo abbiamo visto contro il Sassuolo, se non gira Leao non si segna.

L’abbiamo visto lo scorso anno, contro quelle squadre veloci che verticalizzano continuamente, tipo Verona e Torino, con le quali abbiamo subito tanti gol e di queste squadre veloci in Europa ne incontreremo tante e il rischio aumenta, se vogliamo diventare una grande squadra, dobbiamo ovviare a questo difetto e poi la continuità, perché alterniamo momenti di supremazia territoriale assoluta a momenti di empasse lunghi e pericolosi.

Credo ostinatamente che per migliorare entrambi le situazioni, bisogna abbandonare il 4-2-3-1 e passare come ha fatto sul finire di gara con l’Inter ad un 3-4-1-2, meglio forse ad un 4-3-1-2, comunque con 2 punte e il trequartista a sostegno, irrobustendo il centrocampo, dove Tonali e Bennacer non possono fare tutto e recuperare quella posizione di esterno alto a destra, che continua ad essere l’anello debole della catena.

Infine Diaz, devo ammettere che mi dispiace, che non riesce a essere protagonista in questa squadra, ma come dico da sempre, è il fisico che lo penalizza, a parte il fatto che lui è un fantasista come Dybala, non lo puoi inquadra in un assetto tattico rigido come quello del Milan, lui deve giocare in una provinciale, dove tutti sono gregari e lui è lasciato libero di svariare, li fa la differenza.

Il Milan è andato in difficoltà con il suo ingresso (da lui è partito il gol di Dzeko), anche se DKK (io lo chiamo così) non ha fatto una partita bellissima, con l’ingresso di Diaz la squadra si è allungata troppo tra i reparti, Pioli ha saputo resettare e compattare le linee di difesa, schierandosi con il 3-4-1-2, che a mio avviso è un modulo su cui sta studiano, perché non è un modulo che si improvvisa nella parte finale di un derby.

Credo che non abbia nessuna intenzione di lasciare fuori Kjaer e allo stesso tempo, non vuole frenare la crescita di Kalulu e Tomori, come un grande allenatore (forse lo sta diventando davvero), cerca la soluzione tattica migliore, per sfruttare al meglio i giocatori a disposizione e finalmente, anche perché adesso in rosa ha Dest, un giovane Theo Hernandez e visto che non è arrivato il centrocampista alla Kessie, credo che stia pensando ad un centrocampo a 4, con Dest o Calabria, Tonali, Bennacer e Theo.

Davanti due punte di movimento (prima o poi Origi entrerà in forma), supportate dalle intuizioni di De Ketelaere o a mio avviso da quelle di Adli, possibilmente mi sbaglio, ma Pioli a giugno aveva annunciato la possibilità di cambiare modulo e che questa non sia la volta buona, anche se per me oggi il Milan è Leao, quando scende in campo con la testa giusta, è devastante su tutto e su tutti, ma deve trovare più continuità o per lo meno, Pioli fa bene a trovare soluzioni che non dipendano solo da lui.

Ora, però, visto che il Milan è tutto di Gerry Cardinale, bisogna pensare ai rinnovi di contratto, superare il tetto almeno per Leao o accettare l’offerta congrua del Chelsea, Cardinale pare che abbia ben chiaro il programma di lavoro che dovrà fare, per portare ulteriormente in alto i rossoneri, step legato anche agli "incassi" dello stadio, visto che l’UEFA vuole che le squadre si reggano da sole, tranne City, PSG e Juventus.

Nei piani di Cardinale e di RedBird, c’è quello di avere un impianto moderno e tutto proprio, qui gli do pienamente ragione, in autunno, alla fine del dibattito pubblico su San Siro, ci potrebbe essere un’importante novità (lo spero), quella che il Milan si faccia lo stadio da solo. 

sabato 3 settembre 2022

lista UEFA: out Ibra, Bakayoko e anche altri quattro.

Sono appena tornato da Sharm, vacanze finite e adesso mi posso dedicare a tutto tondo al campionato e la coppa dei campioni d’Italia, quindi non ci saranno più assenze così lunghe e premetto che le partite con il Bologna e il Sassuolo, non le ho potuto seguire bene come faccio sempre, ciò nonostante, questo non mi impedisce di mettere il cappello, su un altro passo falso in trasferta.

Dopo quello di Bergamo, un altro inciampo a Sassuolo, che comincia quasi a diventare una regola, anche se contro i neroverdi, il Milan è andato in campo con un ampio turnover, ma non è giustificabile che i campioni d’Italia, nelle prime 4 partite ne pareggino 2, fra l’altro con le prime due squadre che non lottano per non retrocedere.

Vero è che i rossoneri fanno la partita, ma è pure vero che bisogna vedere come la fanno questa partita, con che convinzione, con quale approccio ed essenzialmente, con che seconde linee, perché dopo avere vinto lo scudetto, bisognava migliorare la squadra nel suo complesso, sia qualitativamente che numericamente, questo miglioramento c’è stato oppure no? Se sono queste le seconde linee, buonanotte.

Il Milan non riesce a vincere contro il solito tosto e combattivo Sassuolo e al 23esimo deve pure ringraziare Maignan, che para un rigore a Berardi, in avanti i rossonero creano troppo poco per vincere, nonostante il netto ma sterile controllo della partita sul piano del gioco, gli ingressi di De Ketelaere e Adli, dicono che sono gli unici a far muovere la palla, in una squadra che dipendente troppo dalla buona forma di Leao e Theo.

È già poco, giocare con solo uno tra De Ketelaere e Adli, giocare senza entrambi è suicida, ora che si è concluso il mercato e il Milan ha aggiunto altre 3 frecce al suo arco, deve cominciare già con l'Inter a prendere il passo della grande squadra, che non significa come ho sempre detto, che deve per forza vincere lo scudetto, ma deve soltanto confermarsi, lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata e poi andrà bene uno qualsiasi dei primi 4 posti, anche perché non sono convinto che è tutta colpa del primo turnover stagionale.

Il debutto da titolare di Kjaer e Pobega, che rientravano da un infortunio, li posso pure tenere in considerazione, ma non può essere così per Florenzi, Saelemaekers e soprattutto per Diaz, il ritmo della partita è stato alto fin dai minuti iniziali, tanto che il Sassuolo faticava a uscire dalla propria metà campo, il Milan è stato padrone della partita, è ripartito a testa bassa, ma ha faticato a trovare i corridoi puliti per gli attaccanti, che senza il fosforo di DKK e Adli, gli attaccanti vengono poco coinvolti.

A inizio del secondo tempo il Sassuolo perde Berardi e Pioli manda in campo contemporaneamente De KetelaereTonali e Messias, le sostituzioni danno una nuova fisionomia ad una squadra che si andava gradatamente spegnendo, si deve aspettare però l’ingresso di Adli (deve trovare più spazio), per vedere i due giovani talenti (Adli-De Ketelaere) dialogare in più di un'occasione, ma il risultato è che Consigli non è stato mai impegnato.

Non possiamo pensare quindi, di potercela giocare ogni partita in questo modo, dobbiamo tornare ad essere il Milan visto l'ultima volta al Mapei Stadium, quello brillante, pericoloso, dominante, quello dello scudetto e non quello che fatica a sviluppare gioco, senza riuscire a portare pericoli concreti alla porta di Consigli.

Concluso il mercato, speriamo che i nuovi diano una svegliata a Leao e compagnia, comunque, per il Milan e per le squadre che parteciperanno alle prossime Coppe europee, è arrivato il momento di consegnare le liste UEFA e non faranno certamente parte di questo elenco, Ibrahimovic ancora infortunato e Bakayoko ancora sul mercato, in quanto oramai non fa più parte dei piani di Pioli, per ora resta al Milan, ma potrebbe partire, in quanto ci sono ancora dei mercati aperti, come quelli di Turchia e Grecia.

Fermo restando che io metterei sul mercato anche Diaz, nell’ultimo giorno di mercato, Bakayoko aveva accettato di risolvere il contratto, ma era burocraticamente troppo tardi, la lista verrà ridotta di altri quattro giocatori, perché Pioli ne dovrà scegliere 23, sui 27 rimasti in organico, il Milan non potrà presentare una lista da 25, perché non ha a disposizione, quattro giocatori cresciuti nel proprio vivaio (sono solo tre, Calabria, Gabbia e Pobega) e ha pure solo 3 giocatori cresciuti in Italia, Mirante, Tonali e Florenzi). 

Tra i giocatori in bilico ci sono: Tatarusanu, Ballo-Touré, Thiaw e Adli, a cui verrebbe preferito Vranckx, in quanto potrebbe giocare nei due di centrocampo, intenzione di cambiare il 4-2-3-1 a breve non ne vedo, eppure abbiamo bisogno di un altro oltre a De Ketelaere, che sappia dialogare con gli attaccanti, nell’elenco dovrebbe rimanere invece il “pupillo” Krunic.

  

Il Chelsea vuole Leao (lo sapevo).

Torniamo al pareggio di Bergamo, bisogna essere più attenti e limitare le distrazioni, innanzitutto dimenticare ciò che si è fatto l’anno scorso, questo è un nuovo campionato e bisogna rigiocarlo come quello appena concluso, con la stessa cattiveria, indipendentemente dal mercato, al Milan è vero che serve ancora un mediano e un difensore, ma questo non deve abbassare la prestazione.

Un centrocampista giovane simil Kessie e con Onyedika ormai saltato, le opzioni restano: Vranckx, centrocampista del 2002 Wolfsburg e Onana 2000 del Bordeaux, che nelle ultime ore è diventato il preferito, serve uno sforzo economico da parte della proprietà in questi ultimi giorni di mercato, perché non si può sperare sempre e solo su Tonali e Bennacer.

Pobega non è ancora ritenuto pronto, Bakayoko al Milan ha fallito e quindi serve intervenire tempestivamente, Vranckx o mi sembra molto vicino Onana del Bordeaux, anche se il Milan è anche in pressing per il classe 1997 Sissoko dello Strasburgo, che ha una valutazione di 8 milioni e un contratto in scadenza a giugno 2024.

Serve al Milan un mediano di fisicità e un difensore per le rotazioni come Tanganga del Tottenham, visto che Diallo del Psg si è allontanato e anche se Gabbia resterà fino a gennaio, mentre per Ballo-Tourè potrebbe esserci la cessione al Galatasaray.