venerdì 31 dicembre 2021

Un centrale e forse un centrocampista e una punta.

A gennaio sicuramente arriverà un difensore, un calciatore esperto o di prospettiva, costoso o in prestito, è ancora tutto da verificare, tutto dipenderà dall’esito di questa operazione e dalle eventuali uscite, le altre possibili operazioni, per un centrocampista e una punta.

Per il ruolo di difensore comunque, Maldini e Massara sono alla ricerca di un profilo importante, un giocatore che possa garantire prestazioni importanti fin da subito, il Barcellona per rinforzare la difesa, sta pensando a due difensori del Chelsea, Azpilicueta e Christensen, entrambi in scadenza di contratto e il secondo è attenzionato anche dal Milan.

L’interesse del Barcellona per Christensen, ha indotto i rossoneri a provare una trattativa con il PSG per Diallo, un centrale difensivo, in grado all’occorrenza di giocare anche da terzino sinistro e pare che il Milan abbia già avviato i contatti con il DS Leonardo, per averlo in prestito con diritto di riscatto, ma al momento le richieste del Psg sono alte, la pista Diallo comunque resta calda.

In considerazione delle cifre alte richieste per Botman e Bremer, il Milan sta sondando il terreno con l’Udinese per il 26enne Becao, per quello che ho visto nelle 3 o 4 partite giocate contro il Milan, mi sembra molto forte fisicamente e lo ha dimostrato contro Ibra, è già ben inserito nel campionato italiano e con spiccate doti aeree, ricordo ancora il gol che ci ha fatto di testa, per Becao l’Udinese ha fissato il prezzo sui 10 milioni di euro e sul giocatore sembra ci sia anche il Napoli.

Forse il difensore centrale che ha più possibilità di arrivare, è il centrale del Genk Jhon Lucumí, che potrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto, come è nelle usanze dei rossoneri, anche se non si esclude l’acquisto a titolo definitivo, visto che la richiesta della squadra belga non è elevatissima.

L'acquisto del difensore centrale, non distoglie Maldini dalla possibilità di fare un colpo in attacco e parlando con l’Udinese per Becao, ha fatto anche un discorsetto su Beto, a Maldini piace il 21enne Lucca del Pisa e il Milan è disposto anche ad aspettare giugno e poi tra i giocatori accostati al Milan, ma in questo caso per il centrocampo, c’è Frattesi, chiaramente sul giocatore ci sarebbero anche: Roma, Juventus, Inter e Napoli.

Faivre è stato accostato più volte al Milan e addirittura una volta sembrava fatta, ora dopo un no secco del Brest per un’eventuale partenza a gennaio, sembra che ci sia l'apertura del DS dei francesi ad una sua possibile partenza nel mercato invernale. 

 

 

Auguri di un buon 2022 

martedì 28 dicembre 2021

La cattedrale è il progetto prescelto.

Nasce così un nuovo distretto per lo sport e il tempo libero a Milano, interamente pedonale con un nuovo parco pubblico da 50 mila metri quadri di verde filtrante e parcheggi totalmente interrati, nelle prossime settimane saranno finalizzati i dettagli per definire termini e sviluppo della progettazione del Nuovo Stadio di Milano e la riconfigurazione dell’area dove attualmente sorge il Meazza, molte delle attività ludico-sportive previste, localizzate all’aperto o all’interno di spazi riqualificati, saranno gratuite o convenzionate con il Comune.

Ventuno sedi in quattro continenti, oltre 800 dipendenti in tutto il mondo, competenza ineguagliabile ed esperienza articolata, sono le garanzie che Populous possa realizzare progetti di impianti sportivi di livello mondiale, lo studio di architettura ha infatti sviluppato negli ultimi 38 anni più di 3.200 progetti nell’ambito dello sport, dando vita a vere e proprie icone.

Tra queste lo stadio di Wembley, i principali stadi che hanno ospitato i Giochi Olimpici di Sydney 2000 e quelli di Londra 2012, l’Emirates Stadium e il Tottenham Hotspur Stadium di Londra, ma anche lo Yankee Stadium di New York, il Groupama Stadium di Lione e lo E stadio Da Luz di Lisbona, la nuova Climate Pledge Arena di Seattle progettata da Populous, ha raggiunto standard di sostenibilità̀ senza precedenti in quest’ambito dell’architettura ed è destinata ad essere la prima arena al mondo ad essere certificata a zero emissioni dall'International Living Future Institute.

Il nuovo San Siro sarà progettato dalla sede italiana di Populous, nei suoi uffici di Milano, con il supporto del team EMEA di Londra, una squadra di professionisti con competenze multidisciplinari seguirà̀ il progetto che porterà a un aumento delle opportunità e dei servizi ai cittadini consentendo di migliorare la qualità̀ urbana del quartiere.

“La Cattedrale" vuole rappresentare un'icona celebrativa del patrimonio artistico della città, il progetto si ispira infatti, a due degli edifici più̀ rappresentativi di Milano, il Duomo e Galleria Vittorio Emanuele e porterà alla realizzazione di uno stadio unico e impossibile da confondere con altri nel mondo.

Il progetto si propone di dotare Inter e Milan di una struttura all’avanguardia per innovazione e ecosostenibilità, l’impianto, inserito in un contesto di verde urbano, sarà completamente a “impatto zero” e certificato LEED, grazie ai migliori materiali e alle piùù recenti tecnologie di risparmio idrico ed energetico impiegate e all’abbattimento delle emissioni acustiche.

Il nuovo stadio rappresenterà inoltre un’eccellenza per quanto riguarda l’accessibilità e la Stadium esperienze vissuta dai tifosi, ai quali saranno garantiti sicurezza e comfort, qualità di visione, varietà di servizi, nuovi posti di lavoro e una straordinaria opportunità di rilancio per la Città di Milano e per il calcio italiano.

“Il Nuovo San Siro sarà lo stadio più bello del mondo, contraddistinto da una forte identità e riconoscibilità, uno stadio attrattivo, accessibile e sostenibile che rappresenterà una nuova icona per la città di Milano e consentirà di supportare lo sviluppo dei due club, rafforzandone la competitività a livello internazionale, il Nuovo Stadio consentirà al quartiere di San Siro, di diventare una destinazione di eccellenza per lo sport e l’intrattenimento.

“La Cattedrale” diventerà uno degli stadi più iconici del calcio mondiale, sarà una "casa" di livello internazionale, moderna, su misura per il Milan e l’Inter e costituirà il cuore pulsante di un nuovo quartiere cittadino, sarà uno stadio di cui tutti i milanesi potranno godere per le generazioni a venire, all'altezza della città e in grado celebrarne il patrimonio culturale, uno stadio di Milano e per Milano.

Sul fronte mercato, l'obiettivo principale di Maldini e Massara è un difensore centrale da affiancare a Tomori, con Romagnoli e Gabbia in alternativa, si tratterebbe di anticipare un investimento importante, che comunque sarebbe stato fatto in estate, la formula resta sempre quella del prestito con diritto di riscatto e al momento il classe 2000 del Lille Botman, è il profilo che più piace alla dirigenza rossonera.

Le richieste del Lille sono attorno ai 25/30 milioni e c'è anche la forte concorrenza del Newcastle, come ho detto è un colpo molto difficile, più semplice invece sembrerebbe arrivare a Christensen, il rinnovo con il Chelsea è in fase di stallo e qui potrebbe inserirsi il Milan, che si scopre interessato a Muriel, anche se l’Atalanta fa la preziosa e lo ha dichiarato incedibile.

Muriel segna con regolarità, ma fa la riserva, al Milan verrebbe per fare il terzo attante, tranne se Pioli non cambia modulo ed allora non so se un giocatore di 30 anni, che costa 35/40 milioni e che esce dall’Atalanta, mantiene le aspettative e valga la pena prendersi un rischio così grande, credo che il Milan non spenderà mai questi soldi e se lo farà, sarà per una punta molto giovane, in uscita Castillejo piace al Genoa e in Spagna, mentre l'Empoli pensa ad Andrea Conti. 

venerdì 24 dicembre 2021

Il sogno scudetto può continuare, ma ….

Il sogno scudetto può continuare, ma a condizione che si vada sul mercato, la vittoria con l’Empoli, è arrivata dopo un primo tempo quasi impalpabile, ridà però speranza al Milan e gli permette di chiudere il girone d’andata con 42 punti, uno in meno dello scorso (il pareggio con il Napoli), ma sappiamo tutti come è finita e non è detto che siamo usciti dalla crisi.

L’Inter si trova a 4 punti di distanza e si tratta di un distacco tutto sommato contenuto, che permette al Milan di continuare a credere di potere arrivare allo scudetto, nonostante la flessione avuta nell’ultimo mese e mezzo, il 4-2-3-1 del Milan in emergenza, ha perso velocità, si è banalizzato ed è diventato leggibile, è chiaro che non si può sempre sperare che sia Ibrahimovic a risolvere le partite, o come in questo caso Kessie.

Di certo c’è che si dovrebbero recuperare gli infortunati (ammesso che nel frattempo non si infortuni più nessuno), però resta l’esigenza che la società si muova sul mercato, perché questa rosa ha necessità di essere rinforzata, ecco perché dico che non siamo ancora pronti per lo scudetto, gli infortuni sono tanti, troppi e per certi versi stanno condizionando la stagione del Milan.

Pobega continua a fare bene e il Presidente del Torino lo vorrebbe trattare per averlo definitivamente, voglio sperare che il Milan non ripeta altri errori, perché personalmente ritengo invece che il Milan debba puntare forte sul giocatore, anzi, io lo farei rientrare già a gennaio, per prendere il posto di Kessie che con o senza un’offerta milionaria, io farei comunque partire l’ivoriano.

Sistemerei il centrocampo con Pobega ed Adlì, ma forse negli accordi di prestito, non possono arrivare a gennaio, motivo per cui si riparla di Svanberg del Bologna e poi investirei sul difensore, difficile per molti motivi arrivare a Botman, è più facile invece provare col Chelsea a portare a Milanello Sarr, so che si sta lavorando ad uno scambio Castillejo-Cambiaso con il Genoa e approvo in pieno la trattativa.

Ancora un altro errore arbitrale ai danni del Milan e questa volta a commetterlo e Di Bello e il VAR Mazzoleni, fischiando un calcio di rigore a favore dell’Empoli, un altro errore grave, che stavolta non ha influito sul risultato, il pallone è vero che colpisce il braccio di Bakayoko, ma in questo caso non aumenta il volume del corpo, è come se avesse avuto il braccio davanti al petto.

La FIGC non ha concesso nessun’altra proroga per la cessione della Salernitana, il termine ultimo resta fissato al 31 dicembre 2021, nonostante i club della lega serie A, avessero chiesto di prorogare tutto a fine campionato, per ovvi motivi, restano dunque 10 giorni per la cessione, se dovessero arrivare offerte entro il 31, in quel caso verrebbero concessi altri 45 giorni di proroga.

A malincuore devo ammettere che fa bene la federazione a non concedere più altre deroghe, credo che sia stata abbastanza accondiscendente, perché la vendita doveva avvenire già in estate e di conseguenza la Salernitana non avrebbe dovuto nemmeno iniziare questo campionato in serie A, niente di personale con nessuno, ma le regole vanno rispettate anche da Lotito e la federazione però le deve far rispettare a tutti indistintamente, la Salernitana quindi rischia l'esclusione dalla Serie A.

Commisso ha intrapreso una serie di battaglie e oltre a quella sulla trasparenza dei bilanci, anche quella relativa al potere dei procuratori nel calcio, che controllano totalmente il mercato è prendono percentuali da tutte le parti, sia dal venditore, sia dal giocatore che dal compratore, devono avere una percentuale sempre fissa e giustamente chiede regole precise e che devono essere rispettare tutti.

Buon Natale 

mercoledì 22 dicembre 2021

Due mesi da provinciale (2)

Il Milan rivive lo stesso momento peggiore della stagione scorsa, come lo scorso anno non è più brillante e sta giocando male, non sono d’accordo con chi tenta di mettere la polvere sotto il tappeto, riconducendo il crollo (perché di questo si tratta), a tutta una serie di cause come: si gioca troppo; il tipo di gioco di Pioli è dispendioso; la rosa non è qualitativa e lunga; gli infortuni e il Covid.

Si gioca troppo, anche le altre giocano quanto gioca il Milan, addirittura lo scorso anno ha giocato più delle altre e ha avuto la crisi a febbraio, il tipo di gioco di Pioli lo conoscevamo tutti e lo scorso anno l’abbiamo pagato caro, qualcuno (dirigente o allenatore) doveva intervenire in qualche modo e far si che quest’anno non si ripetesse.

Sulla qualità della rosa posso trovarmi d’accordo, ma 28 giocatori non sono pochi e poi ci sono anche quelli della primavera, che tutte le altre squadre utilizzano, mentre noi no, quindi non parliamo di rosa corta, poi gli infortuni lunghi ce li ha pure il Napoli e se ce ne sono così tanti, direi di guardare un attimino ai preparatori.

Infine il covid, lo hanno avuto anche gli altri, Immobile per esempio, eppure continua a segnare a raffica in una squadra che ha molti problemi, quindi non si può ricondurre a questo, il fatto che concludiamo pochissimo in porta e abbiamo molte difficoltà difensive, ci dimentichiamo molto semplicemente, che il perno su cui gira la squadra è il centrocampo.

È quello che non funziona e quello è fondamentale nelle due fasi, è un reparto dove solo Tonali è stato all’altezza, è questa la causa e non lo ha detto nessuno che un Milan completo possa tornare ad essere strepitoso, intanto bisognerà intervenire sul mercato per sostituire Kjaer e poi bisogna prendere almeno altri due centrocampisti di prospettiva, poi, a quel punto, potremo vedere se il centrocampo torna a funzionare e possibilmente il Milan torna ad essere irresistibile.

Pioli ha parlato delle tante assenze dicendo: "Alcune caratteristiche non si inventano”, vero! proprio per questo è fondamentale l'organizzazione di squadra, in funzione alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, perché è palese che cambiando gli uomini deve cambiare anche il modulo.

Spalletti è stato infastidito dalle polemiche sul gol annullato a Kessie, sostenendo che tutti hanno detto, compreso gli organi istituzionali dell'AIA, che si tratta di una regola UEFA e FIFA, esprimendosi in maniera unanime, stimo Spalletti e non solo come allenatore e capisco che porti acqua la suo mulino, però non è vero che si sono espressi tutti in maniera unanime, perché di seguito riporto le dichiarazioni di autorevoli addetti ai lavori.

Casarin per esempio afferma: Il gol era valido, senza dubbi e senza tanti lavorii. Il fuorigioco è chiarissimo, non ci sono interpretazioni, la regola del fuorigioco recita: “essere in fuorigioco non è di per sé un'infrazione, diventa un'infrazione se questa persona partecipa con il gioco o contro l'avversario” quello di San Siro non può essere messo nell'ambito dell'interferenza.

L'infrazione di fuorigioco c'è unicamente se si impedisce di giocare il pallone all'avversario, contendendogli il pallone o tentando chiaramente di giocarlo, è una azione evidente che impatta sulla capacità dell'avversario, Giroud, tra impedire, contendere, tentando e facendo non ne ha fatta una, si deve chiarire che il giocatore a terra non è mai punibile, il fuorigioco è una regola fondamentale, se la si conosce bene, se no pazienza.

Anche Marelli è intervenuto: "L’episodio è molto particolare, ma in questo caso non è stato creato un contatto, perché Giroud era già a terra. Non c’è un contrato creato, c’è un contrasto perché Giroud non poteva essere in un’altra posizione. Non c’è un movimento del francese verso l’avversario, non vedo un movimento per contrastare Juan Jesus, Giroud è in fuorigioco, però faccio fatica a vedere un fuorigioco punibile. Per partecipare all’azione dovrebbe muoversi verso il pallone, Giroud invece era fermo a terra".

La Gazzetta dello Sport ha spiegato: “Massa ha fatto bene a riguardare l'episodio al Var, ma poi ha sbagliato a togliere la rete al Milan per un fuorigioco di Giroud, l’attaccante francese è insomma sì in fuorigioco ma sdraiato” e in una situazione consequenziale a un duello aereo e quindi non cercata né creata. Pare quindi eccessiva l’idea che influenzi o condizioni: essendo proprio a terra, definire la partecipazione all’azione attiva è eccessivo. non c’è una mossa di Giroud verso il giocatore avversario: il movimento di gambe lieve non sembra proprio contrastare quello di Juan Jesus. Quindi è ininfluente". 

Così Cesari sul gol del Napoli: “il gol del Napoli è arrivato su calcio d'angolo, guadagnato dopo una rimessa laterale concessa al Napoli ma che in realtà sarebbe spettata al Milan: “Il gol del Napoli nasce da un angolo arrivato dopo una rimessa laterale a favore del Milan data al Napoli. Lozano tocca con il piede destro anticipando Ballo Touré e l’assistente probabilmente non vede il pallone perché sta saltando. È un errore sfortunato, se non fosse arrivato il gol non saremmo qui a parlare di una rimessa laterale”.

Non riesco a capire di quale unanimità sta parlando Spalletti. 

lunedì 20 dicembre 2021

Due mesi da provinciale.

Non è per dire che l’avevo detto, al di là degli infortuni, il Milan è palesemente in caduta libera, ha perso 11 punti nei confronti dell'Inter in 40 giorni, ha preso 8 punti su 21 nelle ultime 7 partite e prima del derby i nerazzurri erano a -7 e ora sono a +4, i rossoneri sono in netto calo, sia a livello di prestazioni che di risultati, questo è un Milan che non riesce più a vincere, imbattuto fino a qualche settimana fa, è già alla terza sconfitta stagionale in campionato in poche settimane, se non è crisi questa ditemi voi.

I rossoneri dopo un inizio di campionato quasi perfetto, adesso sono una squadra priva di impegno, di voglia, di intensità e di determinazione, la sconfitta se pur di misura contro il Napoli, è figlia di scelte sbagliate, che oramai sono diventate una costante in casa Milan, dal rinnovo del contratto, Pioli ha affrontato con supponenza e troppo integralismo la questione infortuni, non è possibile, anche se neanche lui ha brillato per adesso, lasciare in panchina Bennacer e far giocare Krunic, lasciare in panchina Kalulu e far giocare Diaz.

Pioli a fine partita ha ammesso che: "E' mancata precisione e attenzione, è mancata qualità negli ultimi metri”, capisco che un allenatore faccia il gioco delle parti, ma che a questa squadra manca qualità negli ultimi metri lo sappiamo da quando Diaz ha avuto il covid, solo che non è stato fatto nulla per rimediare, si è solo tutelato il modulo, Kessie e parte della vecchia guardia (krunic).

Nella stessa frase il tecnico poi si contraddice, sempre in difesa del suo lavoro e delle sue idee, mentendo sapendo lui stesso di mentire, quando continuando dice: “La prestazione della squadra per quanto mi riguarda è positiva per generosità, qualità e atteggiamento. Non meritavamo di perdere", l’unica cosa esatta e che non meritavamo di perdere, ma considerare positiva questa prestazione o parlare di qualità e di atteggiamento propositivo, è esagerato.

Anche a voler trovare qualcosa di buono nella prestazione con il Napoli, io non ci riesco e credo di non essere il solo, questa squadra dal qualche settimana è senza ritmo e quando il Milan cala di ritmo scompare drasticamente, continuo a non capire perché deve essere sempre 4-2-3-1 e perché si debba continuare a perseverarlo, con un giocatore fuori ruolo come Krunic, a discapito di Saelemaekers, che non sarà Dio in terra, ma è tutta un’altra cosa.

Non capisco perché si deve giocare per forza con il trequartista, anche quando Diaz non è in forma e non c’è un sostituto naturale, non capisco perché non utilizzare Messias in quel ruolo o meglio, perché non giocare con un 4-3-3 o con un 3-5-2, perché sempre e ancora Kessie? diciamo anche con il senno del poi, che un allenatore a maggior ragione se professionista, deve prendere i migliori undici, fare la formazione e su questa costruire l’impianto di gioco.

Adesso credo che diventi sempre più inevitabile passare alla difesa a 3, di cui io non sono per niente un estimatore, oppure lasciamola pure a quattro, ma Bennacer in un modo o nell’altro deve esserci, perché è l’unico che ha geometrie e la davanti deve esserci un tris di attaccanti a ricevere le verticalizzazioni dell’algerino, l’unico a potere dare un po' di luce al centrocampo e invece no.

Il clima si sta facendo teso, Pioli ha perso il suo aplomb, tanti i punti persi nelle ultime partite e che che se ne dica, questa è una crisi tecnica e di risultati, che mette in evidenza la troppa differenza tecnica tra i titolari e le riserve e i limiti di un allenatore, che se pure cresciuto non lo è ancora abbastanza, vero è che abbiamo subito un gol balordo, che poi si è rivelato decisivo, ma dal quinto minuto il Napoli ha pensato solo a difendersi, Maignan non ha fatto una parata e il Milan per i restanti 90 minuti, ha fatto solo un possesso palla sterile e poco efficace.

Poi, ma molto poi, ci mettiamo che il gol del Napoli su calcio d'angolo, era una rimessa laterale concessa al Napoli ma che in realtà era del Milan e che il fuori gioco sul gol di Kessie c’era, ma era ininfluente, la frittata è fatta, solo che il Milan non è più brillante da almeno due mesi, non riesce più a cambiare il ritmo alle partite, Kessie e Diaz non stanno rendendo come dovevano, servono gli inserimenti dei centrocampisti come Pobega, che ultimamente non ci sono.

Il Milan ha fatto un percorso straordinario e non c’entra niente il contraccolpo psicologico dopo l'eliminazione dalla Champions, perché aveva dapprima dato sintomi di crisi, il Milan deve riprendersi perché non è più la squadra imbattibile di inizio stagione che andava a mille in ogni partita, adesso mancano ritmo, intensità e qualità, ma soprattutto mancano le prestazioni e i risultati, un rallentamento improvviso e inaspettato.

(continua) 

sabato 18 dicembre 2021

16/12/2021, il Milan compie 122 anni.

Il 16 dicembre 1899, Herbert Kilpin riesce a concretizzare la sua splendida idea e fonda il Milan, presentando la nuova società sportiva con queste parole: "Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!", parole non dette a caso, visto che in questi 122 anni di storia, hanno incarnato lo stile Milan quasi tutti i calciatori e i dirigenti, che negli anni si sono succeduti.

In questi 122 anni, il Milan ha vinto: 18 Scudetti, 5 Coppe Italia, 7 Supercoppe Italiane, 7 Champions League, 5 Supercoppe Europee, 2 Coppe delle Coppe, 3 Coppe Intercontinentali e 1 FIFA Club World Cup, adesso tocca al Milan di Pioli, di Elliott e di Maldini tornare a vincere, con la speranza di potercela fare già da quest’anno, a portare a casa un altro titolo.

Lo scorso anno abbiamo cullato il sogno dello scudetto per quasi trequarti del campionato, poi la crisi tecnica della parte iniziale dell’ultimo quarto di torneo, ha cancellato a noi e a Ibrahimovic, il ritornare a portare dopo 10 anni, di nuovo sul petto il tricolore, se andiamo a confrontare le due classifiche dopo 17 giornate, lo scorso anno avevano 40 punti, un punto in più rispetto a quest’anno ed eravamo primi in classifica.

Il Milan sta attraversando adesso un periodo di crisi, dato essenzialmente dagli infortuni, che non gli permette di avere un ritmo altissimo, senza il quale non riesce a vincere alcune partite con squadre ostiche, per me servirebbe un piano B, un modulo di scorta più adatto alle “seconde” linee, fatto magari di qualche lancio lungo in più in area per Ibra, che è e resta il leader di questa squadra.

Purtroppo al momento la davanti c'è solo lui e poi il Milan risente anche dal pessimo rendimento di Kessie, l'anno scorso l’ivoriano ha fatto una stagione eccezionale, praticamente il Milan giocava in 12, perché Kessie giocava per due, quest'anno invece molto spesso con lui in campo il Milan gioca in 10, non so se dipende esclusivamente dal rinnovo del contratto, ma l'ivoriano è irriconoscibile.

C’è da dire che nonostante tutto questo (infortuni, assenza di modulo B e Kessie), il Milan è ancora in una buona posizione di classifica, solo che ha dilapidato i 7 punti di vantaggio sull’Inter, rischia che i nerazzurri lo incrementano e poi non sappiamo se la crisi è finita.

Nessuno chiaramente toglie i meriti a questa posizione alla squadra, specialmente se riuscisse nelle prossime partite a mantenere un punto di distacco dal primo posto, nonostante le difficoltà e fino al recupero degli infortunati, magari possibilmente fino all’arrivo di quei due o tre innesti, che servono immancabilmente a gennaio, considerando che non è più il momento migliore del Milan.

Le lacune della squadra come abbiamo detto, sono figlie anche delle assenze, contro l’Udinese, i rossoneri hanno segnato con il primo e unico tiro verso lo specchio della porta, fatto dall’unico e solito Ibrahimovic, la partita contro i friulani è l’esempio lampante, di alcune cose che non vanno o che sono andate male, ripeto senza togliere nessun merito, nessuno però è esente da critiche, ma non perché non stavo aspettando altro, ma giusto per analizzare bene le cose.

A mio avviso la prestazione contro l’Udinese, è stata un po' imbarazzante, così come le scelte di Pioli, Bakayoko è impresentabile e chiaramente insieme al momento di forma approssimativa di Kessie e Bennacer, nonché all’impegno della prossima coppa d’Africa, a centrocampo il Milan deve ricorrere sicuramente al mercato di gennaio, l’altro caso è Krunic, che potrebbe essere il trequartista sostituto di Diaz, ma non ha la gamba, non è in fiducia ed è molto inconsistente.

Serve poi recuperare gente importante come Rebic e Calabria, che vedremo in campo solo nel 2022, poi è inspiegabile e serve capire fino in fondo però, qual’è il problema di tutti questi infortuni e dei recuperi così lenti, perché così non si può pensare di essere competitivi, non si può andare in campo con la squadra ridotta all’osso e con poche possibilità di variare, a gennaio serve intervenire per forza sul mercato.

Maldini deve rimpiazzare Bakayoko e Pellegri per il loro rendimento e Kjaer per quello che sappiamo, perché anche se è rimasto solo il campionato e la coppa Italia, l’organico non può restare così e per me, oltre a un difensore, un centrocampista e anche un attaccante (sarebbe il massimo), ci sarebbe da trovare una collocazione a Krunic, Conti e Castillejo.

Per tanti motivi escludo il possibile ritorno di Caldara a gennaio, l'infortunio è alle spalle, sta giocando bene e sta ritornando il calciatore di prima, ma non è lui quello che serve adesso al Milan, quelli che farei rientrare invece sono: Pobega e Adlì, in difesa prenderei Milenkovic e non mi sembrano poi tanti 15 milioni, in attacco vedrei bene sempre Scamacca. 

domenica 12 dicembre 2021

Non è così che si batte il Napoli.

 

Nelle ultime sei partite, il Milan ha raccolto solo 8 punti, al contrario dei ben pensanti, per me il Milan è da tempo in crisi di punti e di gioco, la sconfitta contro l'Udinese, si! Sconfitta, perché prendere un punto contro i friulani corrisponde ad una sconfitta, non può essere imputata al turnover, primo perché gente come Romagnoli, Florenzi, Bennacer, Bakayoko e Krunic, sono sempre superiori ai calciatori dell’Udinese e secondo, perché a giocare male sono stati anche i titolarissimi come: Hernandez, Tomori, Diaz e Saelemaekers.

Quindi non parliamo di turnover costato caro, perché una squadra che ambisce allo scudetto (dichiarato e poi non potrebbe essere diversamente) e rimpiangere l’esclusione dalle coppe, deve poter fare il turnover, senza che se ne veda in campo la differenza, se non è così il turnover non si fa, non si strilla ai quattro venti la parola scudetto o si acquistano giocatori dello stesso calibro dei titolari.

L’avventura in Europa è finita e ci rimane solo il campionato, dove dobbiamo concentrare tutte le nostre energie, il turnover non ha motivo d’esistere, specialmente quando hai la possibilità di 5 cambi, sicuramente Pioli oggi è un allenatore bravo, sicuramente ha fatto un buon lavoro al Milan, ma non è un allenatore top, a parte che è evidente (adesso molto spesso) la sua responsabilità nelle scelte, che poi e non sempre riesce a recuperare, mi permetto di insistere che cambiando uomini e tanti, non si può giocare sempre con lo stesso modulo.

È una questione di caratteristiche diverse e poi le sostituzioni, i cambi, devono essere funzionali, vero è che hai tanta gente infortunata, ma è anche vero che per quel poco che si allenano, li vedi se sono in forma o no, se sono in condizioni, se soffrono il ruolo e allora metti insieme gli undici che stanno bene e schieri un modulo appropriato alle loro caratteristiche, un 4-4-2 piuttosto che un 3-5-2, un modulo più adatto a farli rendere meglio.

Vero è pure che i moduli sono numeri, ma quello che cambia la sostanza è l’atteggiamento, come si fa a non vedere che Diaz, Bakayoko e qualche altro al momento non c’è, che Krunic ha dei limiti già nel suo ruolo, figuriamoci da un’altra parte, i migliori 11 sono con Tonali e Messias sempre in campo, adesso che l’Europa è andata, ci sono riserve e titolari e se i titolari soffrono il ruolo, cambiamo modo di giocare e non diamo a Sarri dell’integralista.

Sono rimasto deluso da Bennacer, che per me è il titolare con Tonali, ma Bennacer deve giocare più avanti di Bakayoko e non viceversa, il francese non c’è e deve fare minutaggio con Kessie nel secondo tempo, sempre che ce n’è sia bisogno, non è pronto per prendere il posto di chi parte per la coppa d’Africa, perfetto, 4-4-2, oppure 3-5-2, con questi moduli Sacchi e Conte ci hanno vinto un sacco di scudetti.

Dico io, ma ci vuole tanto a capire che Hernandez non sa difendere e specialmente nel secondo tempo quando dovevi recuperare la partita, dovevi metterti a 3 dietro con Gabbia, Romagnoli e Tomori, Florenzi e Ballo-Turè a spingere sulle fasce con Tonali e Bennacer in mezzo, Messias e Hernadez nel tridente d’attacco con Ibrahimovic, anche se questo 3-4-3, lo avrei fatto già dall’inizio.

E poi oltre alle scelte incomprensibili, tanti, troppi errori, troppe disattenzioni gravi e anche qua dico, ci vuole molto a capire che abbassare un centrocampista e allargare i due centrali non funziona più? Ci vuole tanto a capire che la costruzione da dietro non si fa puntando l’uomo al limite dell’area? Ci vuole tanto a capire che non puoi stare lì a girare palla nella tua metà campo per 42 minuti, senza provare mai a scavalcare in centrocampo o puntare gli avversari sull’esterno?

Ci vuole tanto a capire che al momento Bakayoko, Hernandez e di Diaz sono irriconoscibili? pessima interpretazione della partita da parte di Pioli e della squadra, scelte incomprensibile da parte di Pioli e dei singoli nelle giocate, che hanno procurato un danno enorme, perché Krunic fuori ruolo e Messias in panchina? Perché Bakayoko in campo e Tonali in panchina?

Adesso il tema infortuni è diventato di vitale importanza, anche se non deve essere un alibi alle pessime prestazioni di molti singoli, superiori per ingaggio e qualità a quelli dell’Udinese, adesso Pioli ha una settimana intera, una settimana “tipo”, per preparare al meglio la gara importantissima contro il Napoli, partita che può cambiare moltissimo le ambizioni e la classifica delle due squadre al vertice, il Milan necessita di ritrovare energie fisiche, mentali e contro il Napoli anche qualche infortunato e poi di “modellare” la squadra sulle caratteristiche dei migliori 11 a disposizione.

giovedì 9 dicembre 2021

È il momento giusto per un primo bilancio tecnico.

La Champions ci ha detto che il Milan è nettamente inferiore al Liverpool e a squadre dello stesso rango e che la distanza tra calcio italiano e quello inglese è ancora abissale, il Milan ha giocato meglio contro l’Atletico, quindi diciamo che almeno con il calcio in crisi degli spagnoli siamo messi meglio e con quello portoghese, per ritmo ed intensità, siamo alla pari e forse qualche cosina in più.

Su Maignan, dobbiamo ricordarci che comunque il portiere torna dall’infortunio e obietto nei confronti di chi parla di “insieme di errori sul gol di Salah” o addirittura di colpe su entrambe le segnature dei Reds, possibilmente in qualche intervento dopo l’infortunio, non ha mostrato la sicurezza delle precedenti partite, ma ha fatto due respinte d’istinto, finite sui piedi (testa) degli avversari.

Piuttosto io rimarcherei i continui e rischiosi errori di Theo e quelli di un insufficiente e sempre presente Kessie, presenze reiterate per l’ivoriano, che non sono giustificate dalle prestazioni fornite, forse il Milan più che premiarlo, vuole presentare a tutti gli acquirenti il vero Kessie, quello dei 3 anni e mezzo prima che diventasse il presidente, devo dire questo Kessie al Milan non serve ed è meglio lasciare il posto a chi lo merita di più ed è dentro il progetto.

Un giocatore che pretende i soldi che chiede lui, non può permettersi di fare questo tipo di prestazioni e poi in una gara decisiva di Champions League, che dovrebbe diventare il suo nuovo palcoscenico naturale, sbaglia clamorosamente sempre molte palle in uscita e ripeto non capisco a cosa serve tenerlo in campo e tutelarlo in questo modo, Donnarumma a Calhanoglu almeno hanno dato il massimo prima di andare via.

Come vi avevo promesso, parliamo della questione che riguarda i tanti infortuni, che ci sono stati al Milan nelle ultime due stagioni, due e non una, stiamo parlando di un sacco di infortunati, quasi tutti muscolari, spesso molto banali nella dinamica e non può essere solo sfortuna, decisamente troppi e a maggior ragione per una squadra che punta ad un gioco intenso e dispendioso.

Sono stati ipotizzati diversi fattori, come le troppe partite, cosa che vale per tutti ma non giustifica l’impennata nel Milan o una possibile predisposizione muscolare e ancora, causa dei ritmi quasi mai sostenuti in carriera dai giocatori rossoneri, non sono ovviamente d’accordo sulle ultime due tesi e punto sempre il dito sullo staff di preparatori, ora che siamo fuori dall’Europa, che giochiamo meno partite e che giocando una volta a settimana ci si può allenare meglio vedremo.

Purtroppo l'avventura del Milan in Europa si è conclusa, ora bisogna pensare al campionato e su l’unico obiettivo importante che è rimasto, nonché sulle ultime tre gare da disputare prima della sosta per le festività natalizie, ma inevitabilmente si inizia a pensare anche al mercato di gennaio, fino a qualche giorno fa legato all’esito della Champions.

Adesso invece è legato all'infortunio di Kjaer, che resterà fuori per tutta la stagione e alla sostituzione anticipata di Kessie viste le prestazioni, nonché ad un attaccante di prospettiva, anche se senza coppe europee, il Milan ha bisogno di un altro difensore centrale, perché non si può affrontare la seconda parte di stagione con Tomori, Romagnoli e Gabbia, c’è solo da capire se la proprietà vorrà fare un investimento importante oppure puntare su un giocatore in prestito con diritto o obbligo di riscatto.

Sono diversi i nomi accostati per la sostituzione di Kjaer e tra i nomi più di spicco ci sono: Milenkovic della Fiorentina, Christensen del Chelsea e Luiz Felipe della Lazio, anche se per ora non ci sono trattative vere e proprie, le altre esigenze per provare a rimanere al primo posto, sono anche: un centrocampista (anche in vista della coppa d’Africa) e un attaccante giovane e di immediate prospettive, al posto dello sfortunato Pellegri.

Tutto dipenderà anche dal budget che Elliott metterà a disposizione di Maldini e Massara, il sostituto di Kjaer, deve essere un giocatore che possa entrare subito nel giro dei titolari e possibilmente anche per il futuro, l’obiettivo originario era il brasiliano Bremer del Torino ma per l’estate, adesso si tratterebbe di anticipare i tempi, in un periodo dove i calciatori costano di più, dove il Milan è un po' preso per il collo e Cairo vorrebbe approfittarne per avere Pobega.

Il Torino è disposto a trattare e mi pare chiaro, per lui vendere Bremer a due anni praticamente dalla scadenza (2023), non è lo stesso che venderlo in estate e con il Milan che dispone di nuovo di Kjaer, vuole Pobega a titolo definitivo (io non lo farei) e la particolare situazione dei rossoneri, potrebbe portarli a cedere il ragazzo, anche perché il Milan starebbe ripensando a Jovic per l’attacco, il madrileno sta trovando pochissimo spazio al Real e a gennaio per portarlo in rossonero potrebbero servire i soldi e quindi Bremer potrebbe rientrare in uno scambio con Pobega. 

mercoledì 8 dicembre 2021

Detto da loro.

Per questo post ho preferito partire e commentare alcune dichiarazioni, che “dette da loro” danno un significato più autorevole alla mia disamina, considerata spesso magari: disfattista, da leone della tastiera o di chi sale sul carro del vincitore, a seconda di chi la legge, io invece non mi sento nessuno di questi, solo che spesso le mie idee non collimano con chi sta dall’altro lato.

Partiamo da una grande verità e quindi non sto salendo sul carro del vincitore, come dice l’autorevole Franco Ordine, non è stata questa sconfitta con il Liverpool, così come si può pensare a condannare all'ultimo posto il Milan e di conseguenza ad uscire dalla Champions e dall’Europa, sono stati i punti persi con il Porto e con l’Atletico, anche per colpa di qualche fischietto ostile.

Non bisogna quindi guardare alla sconfitta con il Liverpool, che è ad un livello di qualità al momento inarrivabile, anche quando gioca con le “riserve”, o attaccarsi troppo agli infortuni, che ci sono e di cui parlerò in seguito, ma bisogna guardare alle altre 4 partite, perché è da là che doveva uscire il passaggio del turno, visto che Porto e Atletico erano alla portata dei rossoneri.

Come dice Paolo Condò, il Milan è una squadra che in Europa era finita e invece è riuscita a risollevarsi, la classifica alla fine è stata quella ci aspettavamo tutti all’inizio del torneo, il Milan ha subito un doppio danno, quello di finire nel girone peggiore e l’altro ancora più grave quello contro l'Atletico alla seconda partita, ma solo per questo ci saranno rimpianti, perché sapevamo fin dall’inizio, che le possibilità di andare agli ottavi erano poche.

È vero, potevamo però andare in Europa League, ma a parte che in quel caso il Milan avrebbe dovuta onorarla, uscire al primo scontro diretto sarebbe stato increscioso e con questo susseguirsi di infortuni, non credo che sarebbe stato bello parteciparvi, forse alla fine della fiera, non partecipare alla coppa minore, può risultare un vantaggio da sfruttare per il campionato, come ha fatto l'Inter lo scorso anno, chissà, che magari, non tutti i mali vengono per nuocere.

Sempre “detto da loro”, Jurgen Klopp ha detto che gli piace il progetto Milan, è un bel mix di giovani ed esperti ed è molto interessante quello che potranno fare nei prossimi anni, giusto, questa è l’idea del progetto al netto dei procuratori, perché non ci saranno “prossimi anni”, non appena li hai svezzati e valorizzati, vanno via di corsa verso “l’eldorado”.

Sono convinto anch’io che magari adesso il Milan potrà concentrarsi sul campionato e che senza le interruzioni europee, si può centrare l’obiettivo in campionato, che resta quello più adatto ai rossoneri, parole ricche di onestà intellettuale, quelle dette da Stefano Pioli: "Dobbiamo portare a casa la consapevolezza che il livello in Europa è molto alto”.

Aggiungo io, che sapevo tutti la difficoltà del girone, ma anche che il Milan non è ancora a quel livello e che nonostante la squadra sia dotata di un buon ritmo, purtroppo in Europa non abbiamo ancora la stessa grande intensità alla gara e sapevamo anche dal punto di vista tecnico, che potevamo e dovevamo fare meglio, poi dice anche che: “Qualche volta potevamo sfruttare di più la presenza di Ibra con un lancio lungo”.

“Troppe volte abbiamo giocato la palla all'indietro, invece di giocare la palla in avanti”, sono d’accordissimo, anche perché non sfruttiamo né Ibra e né Giroud, mi sono sempre lamentato che non riusciamo a riempire l’area e che gli attaccanti non vengono mai serviti, che manca l’ultimo passaggio o i cross, è una squadra che si accentra troppo, basta guardare le avanzate di Theo e Calabria.

E poi ancora: “Dobbiamo lavorare meglio, sfruttando meglio l'ampiezza del campo. Ci servirà soprattutto quando gli avversari ci presseranno", mi dispiace che dovevamo restare fuori dall’Europa, per accorgersi che il Milan tende sempre ad infilarsi in un imbuto centrale, dove non troviamo mai lo spazio per il passaggio, per il tiro o per imbucarci.

Come dice Sandro Tonali “Dobbiamo crescere, ci portiamo dentro questa esperienza", il “dobbiamo crescere” vale per tutti, vale per Theo Hernandez che doveva essere più reattivo su Salah, doveva seguire l'egiziano invece di lasciarselo sfuggire, vale per Pioli che presenta sempre lo stesso modulo nonostante cambi sempre tanta gente e si ostina a mettere Theo in difesa e Kessie titolare.

Ma voglio sperare che queste siano problematiche che appartengono al passato e che come dice Alessandro Florenzi: "Dobbiamo prendere la forza in questa delusione e dobbiamo dare il massimo”, come dicevo in un post precedente, qualsiasi sia il risultato con il Liverpool, non dobbiamo abbatterci o esaltarci, siamo una squadra forte, ci mancava l’esperienza per la Champions e abbiamo tanti margini di miglioramento.

Le tante assenze e un ritmo così basso per l’Europa, sono un campanello d’allarme, qualcosa su cui riflettere, è un problema serio invece che sono usciti Brahim e Tonali, mentre nonostante gli errori, le brutte prestazioni e la mancanza della firma sul contratto, la permanenza di Kessie in campo è costante.

domenica 5 dicembre 2021

Calma e gesso, era solo la Salernitana.

"Non puoi vincere il campionato a novembre o a dicembre, ma forse puoi perderlo. Certamente la corsa al titolo è emozionante, ma adesso non è che guardi le partite delle altre sperando che perdano” (Jurgen Klopp), queste le parole di uno che ha dimostrato di capirne di calcio ed io aggiungo: devi pensare solo a vincere, specialmente in un campionato molto equilibrato come questo.

I primi quattro posti sembrano orami essere stati “assegnati”, ma ci sono 4 squadre nel giro di 4 punti, tutte staccate tra di loro di un solo punto, chiaro che in questa situazione gli infortuni e le partite europee faranno la differenza nella corsa scudetto, purtroppo non sono più i tempi della Juventus di Allegri che non aveva rivali, da due anni bisogna tenere alto il livello della competizione per tutto l'anno e non ci si possono permettere scivoloni del tipo Fiorentina e Sassuolo.

Certo non bisogna guardare la classifica, se no ti prende l’ansia da prestazione, ma bisogna tenerla bene in mente per non perderla mai di vista, il Milan fin adesso ha reagito bene alle due sconfitte di fila, ma stiamo parlando di Genoa e Salernitana, le reazioni che contano sono quelle dell’Inter e dell’Atalanta, che si candidano in maniera autorevole alla vittoria finale, queste qua al momento corrono e come.

Il Milan nonostante l’infermeria piena, ha dimostrato di essere in buona salute, ha avuto un momento di difficoltà e speriamo che lo abbia superato, mi pare che sia nelle migliori condizioni mentali per affrontare il Liverpool, forse un po' meno sotto l’aspetto fisico, ma mi sembra un Milan che tutto sommato sta bene.

La vittoria contro la Salernitana è stata una vittoria tranquilla, partita praticamente chiusa dopo venti minuti, anche se il risultato doveva essere più rotondo, per gestire il finale di partita senza patemi, in vista del Liverpool e senza Calabria ancora infortunato, ottima la prova di Florenzi, che mi è sembrato in grande crescita e in un certo senso anche di Saelemaekers, però credo che il titolare contro gli inglesi sarà Messias.

Bakayoko ancora arranca e poi ha preso un giallo inutile (accade troppo spesso), lui deve alzare l’asticella, sia fisicamente che mentalmente, perché in un modo o nell’altro a gennaio sarà lui il titolare in mezzo al campo con Tonali, mi dispiace poi tantissimo per Pellegri, è un calciatore che mi piace ancora, ma ha una terribile fragilità fisica e non penso proprio che i preparatori del Milan sia i migliori per lui, credo che il Milan almeno in estate, dovrà cambiare strategia là davanti.

Menomale che la partita contro la Salernitana è andata come tutti volevamo e che anche le altre due partite di “cartello” sono andate più o meno secondo i nostri desideri, il Milan si è ripreso il primo posto in classifica, anche se ha mantenuto la stessa distanza dall'Inter e dall'Atalanta (sarebbero stati meglio due pareggi), ma nella vita tutto non si può avere, la cosa importante per il morale è arrivare da primi alla partita dall'elevatissima posta in palio contro il Liverpool.

Sistemata almeno per il momento la classifica, ora testa alla Champions League per tentare l'impresa, in campionato rispetto all'anno scorso c'è molto più equilibrio e a maggior ragione quest’anno, qualsiasi sia il risultato in Champions non ci deve abbattere od esaltare, in un modo o nell’altro dobbiamo evitare di incappare in un “momento”, di 3 o 4 partite che ci facciano allontanare dalla vetta, perché in questo caso diventa davvero dura. 

Il mercato è aperto tutto l’anno, in particolar modo a dicembre e in special modo adesso con il lungo infortunio di Kjaer, il Milan dovrà intervenire a gennaio sul mercato, anche se prima deve attendere l’esito della partita di Champions, la proprietà non è contraria agli innesti, specialmente con il passaggio del turno di Champions (ci sarebbero maggiori risorse) o con il Milan in piena corsa scudetto, in un modo o nell’altro occorrerebbe tenere alta la competitività dell’organico.

Individuare il sostituto di Kjaer nel mercato di gennaio non sarà un’operazione semplice e non è vero che la strada più semplice è quella di un ritorno di Caldara, al momento non viene presa giustamente in considerazione dai dirigenti rossoneri, è meglio per tutti infatti, che il centrale rimanga in prestito al Venezia, dove sta recuperando bene l’antica brillantezza e poi ci sono problemi legati ad un possibile riscatto, lasciamo tutto il mondo come si trova.

Sicuramente la strada più complicata è quella di tentare un acquisto a titolo definitivo, Milenkovic è il profilo giusto, ma non credo che la Fiorentina lo ceda e poi a gennaio, ecco perché il Milan sta valutando diversi profili e tra questi ci sarebbe anche Umtiti, che non rientra già da tempo nei piani del Barcellona e potrebbe arrivare al solito, in prestito con diritto di riscatto, poi come gente affidabile e già pronta per il campionato italiano, ci sarebbe pure Luiz Felipe.

Infine ci sarebbero tutti quei profili di prospettiva, ma che non sarebbero “prêt à l’emploi»: Lucumì del Genk. il francese Badiashile del Monaco e lo svizzero Omeragic dello Zurigo, tutti profili emergenti, in linea con la politica rossonera, al vaglio ci sarebbe anche Sarr del Chelsea, un calciatore più smaliziato rispetto ei precedenti e poi oramai con i Blues ci sono ottimi rapporti.