domenica 30 dicembre 2012

Dalla "magia" brasiliana.......

Con le sicure cessioni di Pato e Robinho scompare la "magia" brasiliana da milanello e prende sempre più corpo il ritorno alla "campagna d'Olanda", Galliani in Brasile però non sta solo trattando le due cessioni eccellenti, ma se si presentasse l'occasione potrebbe arruolare ancora qualche giovane brasiliano, mentre il taccuino di Braida è già pieno di soluzioni "orange" interessanti, senza per questo trascurare i "saldi" di Cellino su territorio Italiano. 
Il capitolo portieri da qui a giugno va rivisitato e riprogrammato, il giovane brasiliano Gabriel dovrebbe andar via a fare esperienza e così il Milan si troverebbe con 3 portieri ultra trentenni; Amelia, Abbiati e Coppola, la ristrutturazione dovrebbe cominciare già a gennaio ed è da tempo che il Milan segue con interesse Rafael portirere del Santos, ma rientrerebbe nell'affare Robinho e a quel punto mancherebbero i soldini per Drogba o Balotelli.
Anche Consigli dell'Atalanta è una pista interessante, ma anche qua occorrono un pò di soldini e non è possibile dare in cambio nessuno dei tre portieri attualmente in forza (tutti in scadenza 2013), così la "campagna Olandese" potrebbe arricchirsi di un altro tassello, Stekelenburg non vuole fare il dodicesimo a Roma per via dei mondiali e così potrebbe costituire la soluzione immediata e per i prossimi 4/5 anni.
In difesa se si presenta l'occasione qualcosa il Milan la vuole fare, Bonera, Mexes e Yepes hanno superato la trentina anche loro e sono pure in scadenza, si guarda ad Astori ma c'è la concorrenza della Juventus che deve sostituire Lucio e del Napoli che deve sostituire Cannavaro, mentre "la campagna olandese" indica Martins Indi, il difensore mancino del Feyenoord può giocare sulla fascia o da centrale, mentre per l'estate c'è già un piano per far rientrare alla base Rodrigo Ely e Marco Fossati, se continueranno a migliorare.
Sempre dal Santos arrivano note positive per il centrocampista Adriano e il trequartista Felipe Anderson, ma il problema è sempre lo stesso e quindi, spendere per spendere allora meglio l'Olandese Strootman, provando ad abbassare la richiesta degli olandesi (valutazione 10 milioni di euro),  con Nainggolan in seconda fila per la concorrenza del Napoli.
Ma in Olanda oltre al famoso e costoso Strootman ci sono altri obiettivi interssanti, il regista del Feyenoord Jordy Clasie e il nuovo "Davids", Georginio Wijnaldum compagno di reparto di  Strootman con grande qualità realizzative (in questa stagione tra campionato ed Europa League ha segnato 13 reti in 24 presenze).
In attacco il nome giovane su cui puntare è quello dell’islandese Alfred Finnbogason, attaccante dell’Heerenveen allenato da Marco Van Basten, che potrebbe arrivare solo nel caso partisse uno tra Robinho e Pato, in modo da permettergli un ambientamento tranquillo, ma se partono come pare entrambi, in avanti serve "una bestia".
A tutti gli amici del Milan un augurio di un buon 2013 e al Milan il terzo posto in classifica.

sabato 22 dicembre 2012

La profezia del falso "9".

La partita tra Roma e Milan si disputa come serale, è l'ultima gara della giornata, quindi si gioca dopo avere conosciuto i risultati e la classifica delle altre e la classifica dice che oltre all'imprendibile Juventus, il secondo posto, quello della Lazio è a soli 9 punti e che la vittoria contro la Roma, avrebbe messo la truppa di Allegri, a soli 6 punti addirittura dalla Champions sicura e a 5 dai preliminari.
Questo non è stato di stimolo per il Milan, anzi li ha deconcentrati convinti di avere già battuto una Roma che notoriamente lascia tanti spazi in difesa, dove gli attaccanti milanisti sarebbe andati a nozze, invece i rossoneri non avevano in testa quella carica necessaria per fare "grandi cose" e così è la tanta criticata Roma, che ha un organico di basso livello, a portarsi lei a 4 punti dalla Champins sicura.
Una Roma che..... e  non me ne vogliano i romanisti, non può definire: Bradley, Tachdsidis, Goicoechea, Piris o altri di valore internazionale, pero ha l'allenatore di "scuola" internazionale, c'è il modello "Barcellona", c'è la filofia di "Van Gal" e la scuola di "Zeman", anche Allegri ha la sua scuola, ma ci va per copiare perchè lui una sua "identità" di calcio non c'è l'ha, deve scimiottare il Barcellona con il falso "9", ma lui non è Guardiola, il Milan non è il Barcellona e Boateng non è neanche lontamente Fabregas.
Come dicevo il tecnico del Milan sceglie la formula d'attacco senza centravanti "di peso", con il tridente Robinho-El Shaarawy-Boateng, che poi non è un tridente, perchè ha un rifinitore dietro ad un attacco largo; in difesa Yepes e Mexes i due centrali e per il resto la solita formazione senza De Jong, quella che nelle ultime partite ha portato il Milan nella scia della Roma, ma non con la stessa concentrazione e determinazione.
Il Milan parte bene e prova a fare la partita: squadra alta, pressing e velocità, le stesse armi della Roma e mette sempre la palla dietro la linea alta dei difensori romani tanto da portare subito al tiro El Shaarawy, ed a un paio di fuorigioco negli inserimenti di Nocerino, ma a centrocampo i rossoneri lasciano troppi spazi alle ripartenze in massa dei giallorossi, un pericolo da non sottovalutare contro avversari che quando attaccano, fanno male.
Amelia (non ha grandi colpe, ma quando para lui i tiri sono sempre imparabili ?) evita subito con una spettacolare parata volante su tiro di Osvaldo, il vantaggio giallorosso,ma il gol arriva lo stesso con la solita palla inattiva (possibile che con Nesta o con Thiago, con Ancelotti o con Allegri è sempre la stessa cosa), colpo di testa di Burdisso che fulmina Amelia, un avvio di gara allucinante, perchè l'inerzia della partita era dei rossoneri e invece, la squadra di Allegri si ritrova sotto, lasciando ancora più spazi agli uomini di Zeman.
Il Milan ha quasi subito l'occasione per pareggiare, ma è la dimostrazione che non c'è la concentrazione giusta, anche l'implacabile El Shaarawy, cincischia troppo davanti a Goicoechea e invece di fulminarlo, tenta un dribbling che consente al portiere di intervenire, niente di scandaloso se non fosse perchè da quel momento i rossoneri escono dalla partita e vi entrano prepotentemente i giallorossi, con un grande calcio giocato in velocità che manda al tappeto il Milan.
Così prima Osvaldo e poi Lamela e dopo mezz'ora il Milan è già K.O. la partita è chiusa e i rossoneri continuano a giocarla senza mordente e con le gambe molli, mentre la Roma non molla la presa e rischia di dilagare, l'unica speranza è la solita metamorfosi nella ripresa e l'eventuale rimonta come già successo altre volte (come con il Napoli o con il Palermo), ma recuperare tre gol a questa Roma e con questo Milan è un'impresa.
Ma anche Allegri non era concentrato e la rivoluzione di formazione e modulo nell'intervallo (a Palermo e Napoli, ad esempio), innescando la reazione non c'è, lascia tutto invariato e invariato rimane anche il rendimento della squadra, devono passare altri 10 minuti e Totti che si divora il quarto gol, per mandare in campo finalmente Pazzini, sbilanciando però la squadra che dopo cinque minuti subisce il quarto gol.
La Roma si può rilassare, lasciando un po' di spazio ai rossoneri che ne approfittano e creano qualche occasione per segnare il gol della bandiera, ma sono imprecisi e sfortunati, visto che il pallone esce sempre di poco o trova sulla sua strada un insuperabile Goicoechea, che respinge tutto, a volte in modo quasi miracoloso, Allegri manda in campo anche l'ex Bojan al posto di Robinho (uno dei meno negativi e, forse, alla sua ultima apparizione in rossonero) e Muntari al posto di capitan Ambrosini e la Roma rimane in dieci per l'espulsione di Marquinhos, che interrompe con un ingenuo fallo di mano uno dei rari guizzi di El Shaarawy, lanciato verso la porta.
I gol rossoneri arrivano nel finale e in rapida successione: prima è Pazzini a guadagnarsi e realizzare il rigore (fallo di Goicoechea in uscita), poi è Bojan a segnare l'inutile gol dell'ex; la reazione questa volta è tardiva, il Milan prova a crederci per qualche minuto, ma la Roma non si fa più sorprendere e porta a casa una vittoria meritata, mentre i rossoneri devono meditare su una sconfitta che è un lungo passo indietro rispetto ai progressi dell'ultimo mese e avranno tempo per farlo, a patto di non essere troppo impegnati con le vacanze...
Si chiude così in modo negativo un anno tribolato e difficile e ora l'appuntamento è al nuovo anno solare, quindi proviamo a dimenticare in fretta questa delusione e a far festa lo stesso: buon Natale a tutti i tifosi del Milan dal profondo del cuore rossonero!

giovedì 20 dicembre 2012

In bocca al lupo Tito.

Credo di potere interpretare il sentimento di tutti gli allenatori professionisti, di noi allenatori dilettanti, della gente di sport e non solo, nell' inviare a nome di tutti un grande imbocca al lupo all'allenatore del Barcellona Tito Vilanova e per noi "amici del Milan", un "....ti aspettiamo in panchina il 20 febbraio 3013 a San Siro", sarà una grande festa di calcio, in tuo onore.
Ma passiamo a cose più frivole ovvero alle ultime di calcio mercato, pare che le trattative per riportare in Brasile Pato e Robinho, siano forti e concrete, certo alla fine vista la concorrenza per Binho è possibile che si arrivi ai famosi 10 milioni di euro ipotizzati dal Milan, per Pato invece passare dai 40 o 50 dello scorso gennaio, non ricordo bene, ai 15 ipotizzati in questa sessione è un pò una beffa, ma queste cessioni faranno il meglio per i due giocatori e anche per la società.
La girandola dei nomi che dovrebbero sostituire l' ultima colonia brasiliana, va da Weiss del Pescara (che però ha fallito domenica a San Siro), a Balotelli, Pastore e Drogba, nessuno di questi vestirà il rossonero a gennaio e per diversi motivi, arriverà sicuramente un attaccante di livello, ma non sarà un tpo player, piuttosto con i brasiliani dovrebbero partire anche: Didac Vilà con destinazione Spagna, Mesbah quasi sicuramente al Palermo e infine Traorè che tornerà in Francia.
Al solito Galliani smentisce tutti i possibili arrivi, ma una "occasione" per reparto la faranno di sicuro, specie a centrocampo.
Il Palermo ha già pianificato da tempo i suoi rinforzi (con Lo Monaco non può essere diversamente), potrebbe andare in porto Sorrentino (unico portiere che può arrivare), mentre è già stato contrattualizzato Aronica (finalmente), che con Bovo e Munoz dovrebbero costituire la nuova difesa a 3, dove Von Berger e Garzia saranno le riserve.
Nei 4 a centrocampo Jonathan è la prima scelta a destra, eventualmente e in ordine si proverà a prendere Cassani o Zaccardo, Donati tornerà al suo posto e sarà affiancato da Kurtic e Guido Pizarro, completerà il reparto, Mesbah più che Molinaro, in avanti sicuro Immobile e posibilmente anche il "Burrito" Martinez come trequartista, per poi arrivare in estate (magari acquisendoli già adesso), Carraglio o Fenes Mori.

martedì 18 dicembre 2012

Festeggiati i 113 anni.

Dopo i festeggiamenti per i 113 anni dalla nascita del club, a cui ha partecipato sostanziosamente il Pescara, segnando addirittura 2 gol per i rossoneri, il Milan ora spera di potersi fare un gran bel regalo di Natale, battere la Roma (non è cosa scontata) e regalarsi il sesto posto che varrebbe l' Europa di serie B, ma pur sempre l'Europa per una squadra che è tra le più titolate e prestigose al mondo.
In vantaggio con Nocerino (al secondo gol consecutivo) dopo soli 35 secondi, il Milan ha spadroneggiato in largo e in lungo, mettendo in evidenza un pressing alto, organizzato, tenace ed efficace, che al Milan non si vedeva dai tempi di Sacchi, ciò nonostante il primo tempo si è concluso sull'1 a 0 con Perin chiamato solo all'ordinaria amministarzione.
Il ritorno in campo nel secondo tempo, evidenzia un Pescara aggrssivo e motivato e di contro un Milan appagato da quanto aveva fatto nel primo tempo e convinto di avere già ottenuto i 3 punti, come se Boskov non ci avesse insegnato niente con il suo famoso "partita finisce quando arbitro fischia", complice anche il doppio vantaggio arrivato dopo 5 minuti, su un tiro di Robinho (pare alla sua ultima gara al Meazza) deviato in rete da Abbruscato, per la prima autorete.
Il Pescara è vivo e si rimette in partita dopo circa 7/8 minuti, prima con il gol di Terlizzi (solita dormita sui calci piazzati per il Milan) e poi con il palo di Balzano che dalla trequarti sorprende Amelia (diventato intanto titolare), la spinta e le idee del primo tempo di Montolivo nel frattempo si sono esaurite e il Milan ha cominciato a sbandare.
Ci pensa il solito El Shaarawy a rimettere le cose a posto, suo il tiro per la seconda autorete, di Jonathas stavolta, e Milan sul 3 a 1 taglia le gambe ad un Pescara che nel secondo tempo non era dispiacuto, ancora Stefan per i 4 a 1 che corona l'ennesima ottima prestazione, appoggiando in rete senza sbagliare, un pallone servitogli da Pazzini.
Una vittoria che proietta la squadra verso l'appuntamento di Roma, inpensabile qualche mese fa, poi Allegri ha fatto l'allenatore, uscendo dagli alibi del mercato estivo e la squadra si sta posizionando nella sua classifica, che non è da primi posti (se avesse fatto l'allenatore prima però) ma da seconda fascia si, anche se la fase difensiva è ancora lacunosa, e Allegri sa che per diventare grandi bisogna ancora migliorarsi.
Vincere a Roma sicuramente non sarà la svolta, occorre dare continuità di risultati e prestazioni, e il mercato di gennaio può aiutare, c'è di bisogno in attacco nonostante i 32 gol fatti di cui 14 dal Faraone che ha una media superiore addirittura ad Ibra, piace Destro ma la Roma dopo i soldi spesi non se ne priverà, Pastore ha un ingaggio troppo alto, Weiss non è ancora pronto, così il cerchio si chiude attorno a Matri, Drogba, Biabiany e anche Barrientos.
In uscita Robinho e Pato direzione Brasile, occorre sempre sostituire De Jong, Galliani ha ripensato a Tymoschuk mentre Allegri ha dato il suo assenzo per uno tra; Bjernason 24 anni del Pescara e Arevalo Rios 31 anni del Palermo, in difesa invece Vlad Chiriches (23), difensore in forza alla Steaua Bucarest, rifiutato il  prestito senza garanzia di monetizzare, si sta pensando ad un prestito con obbligo di riscatto fissato a 6 milioni.

venerdì 14 dicembre 2012

Passaggio obligato.

Doveva essere ed è stato un passaggio obligato per raggiungere i quarti di una competizione che mai come quest'anno potrebbe dare sostanza all' anno zero della ricostruzione, è stato un Milan a due facce male nel
primo tempo e meglio nella ripresa, forse perchè Allegri dev'essersi fatto sentire e parecchio durante l'intervallo, così dopo un primo tempo giocato a ritmi eccessivamente bassi, il Milan sbriga la pratica con la Reggina nella ripresa, calando il tris con Yepes, Niang (prima gol italiano per lui) e Pazzini. 
Rossoneri decisamente superiori nella ripresa, soprattutto dopo l’uscita di un deludente Robinho (prenditi i soldi del Santos e scappa) che non è mai entrato in partita, ed è grazie a questo secondo tempo che il Milan stacca il pass per i quarti di finale di Tim Cup, dove troverà la Juventus, ma adesso bisogna concentrarsi sul Pescara per portare avanti il "progetto" quarto posto, anche se la questione più incombente resta il mercato.
Un centrocampista il Milan lo cercava da prima dell'infortunio di De Jong e la preferenza di Allegri è sempre stato Nainggolan, per il quale il Cagliari però vuole monetizzare e tanto, senza alcuna contropartita tecnica, quindi trattativa difficile perché il Milan non ha intenzione di sborsare troppi soldi per il mediano, ecco così che spunta il nome di Momo Sissoko, l'ex juventino in questa stagione ha trovato pochissimo spazio al Psg e  Galliani potrebbe chiederlo il prestito, altro nome è Kucka il più facile da acquisire per i rapporti con Preziosi, ma non entusiasma Allegri.
A proposito di prendi i soldi e scappa, il Milan ha rifiutato i 6 milioni di euro offerti dal Santos per Robinho che ma non è incedibile, Galliani chiede 10 milioni però la sensazione è che a 8-9 si può chiudere, dovesse concretizzarsi l'operazione, Galliani busserebbe alle porte del City per Balotelli con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Dopo ieri sera e vista la costante indisponibilità di Pato, l'alternativa a Pazzini sarà il giovane Niang che non si è fatto sfuggire l' opportunità, entrando in campo determinato a dimostrare di essere da Milan, Niang ha segnato il primo gol in rossonero, proprio all'esordio a San Siro dopo due assaggi di campionato italiano, a Bologna e a Napoli. 
Il francesino ha sfruttato a pieno la grande chance concessa da Allegri, doveva mettersi in mostra e lo ha fatto, diventando subito l'uomo serata, contro la Reggina Niang si è giocato bene le sue carte, in 40 minuti Niang a messo a segno un gol, una media straordinaria e soprattutto va considerato che l'ex Caen non ha ancora compiuto 18 anni. 
Finalmente si sono viste le qualità del giocatore che per una volta non è finito in prima pagina per le vicende di gossip, ma per le sue doti da giocatore, facendo vedere di avere buona personalità, grazie ai parecchi spunti prima e dopo la rete del 2-0, ed utilizza entrambi i piedi, certo bisognarà lavorare molto sulla testa, perchè ha una carattere che lo porta spesso ad esagerare (Balotelli 2), ma il Milan ha in casa l'attacco del futuro, e se saprà coltivarlo bene facendolo migliorare gradualmente per i prossimi dieci anni con El Shaarawy potrà costituire una coppia da fare invidia.

lunedì 10 dicembre 2012

Obiettivo quarto posto.

Il Milan rilanciato al settimo posto in classifica da una serie di 4 risultati utili, continua la rimonta in campionato per un posto in Europa, magari quella minore l'Europa League , ma un posto che nonostante la "ristrutturazione" è sicuramente in linea con il suo blasone e la qualità di questa rosa che non è cosi scarsa come si diceva, anzi ed è proprio adesso che serve continuità per arrivare alla sfida con la Roma, per provare (se riusciamo a recuperare 3 dei 5 punti di svantaggio) a scavalcarla in classifica.
In classifica, con lo "sprint" della Roma che sabato ha centrato la quarta vittoria consecutiva, le cose si fanno più difficili, ma il Milan visto contro il Torino, capace di soffrire nel primo tempo per poi dominare nella ripresa, è un Milan che continua a fornire prestazioni "maiuscole" e sicuramente è una squadra che può e deve puntare al quarto posto, che gli darebbe l'Europa senza dovere passare dai preliminare, no per paura di non passare, ma per evitare una preparzione anticipata.
Gli avversari sono ancora lontani, - 5 da Roma, Fiorentina e Lazio (quest'ultima però deve ancora giocare a Bologna), ma la strada è quella giusta, il Milan visto a Torino è una squadra che ha una buona trasmissione della palla e che magari spinge poco, ma appena punta sull'orgoglio (era stato così anche a Napoli) si trasforma e la sua supriorità viene fuori in maniera poderosa, con Yepes e Mexes (anche se commettono qualche errore), De Sciglio (bravo anche a sinistra), Pazzini (un gol e un palo) ed El Shaarawy (non brillante come al solito ma al 13° gol in campionato).
La festa in campo e sugli spalti (in tribuna c'era Mister Liu) però è rovinata dal grave infortunio a De Jong, la rottura del tendine di Achille costringerà l'Olandese a restare fuori per il resto del campionato (proprio adesso che si era inserito) e il Milan a rivedere il mercato di gennaio, che se è vero che qualcosa si farà a gennaio e il resto la prossima estate, tra le priorità di gennaio adesso c'è pure il centrocampo ed il sostituto di De Jong.
Il Milan che in estate cambierà completamente volto (prenderà un portiere, un attaccante e due centrali difensivi), adesso oltre al difensore di fascia sinistra (pare che alla fine si stia puntando su Armero con cui c'è già un accordo con l'Udinese), occorrerà aumentare il numero dei centrocampisti, Muntari è pronto al rientro e già da domenica dovrebbe prendere posto accanto a Nocerino e uno tra Montolivo o Emanuelson e poi in attesa  c'è sempre Ambrosini. 
Sicuramente è troppo presto per conoscere la rosa dei nomi in cui pescare il sostituto dell'Olandese, ma a questo punto forse sarà il caso di rompere gli indugi e anticipare i tempi, portando a Milanello un altro Olandese, Kevin Strootman il 22enne centrocampista del PSV e della nazionale Arancione, caldeggiato e persuaso da Van Bommel e poi utilizzabile in Champions, costerebbe 15 milioni ma è un Under 23 come chiede il presidente e chissà che non sia il regalo di Natale di Berlusconi alla squadra e ai tifosi.
Intanto la prossima settimana sarà una settimana importante, il Milan avrà una serie di incontri con Liu Jong Zhuo, proprietario del club Cinese del Guangzhou (in tribuna a Torino con Galliani), per individuare la possibilità di avviare rapporti commerciali con i rossoneri, con Liu e Galliani ci saranno anche Marcello e Davide Lippi, ed è previsto anche una visita alla sede e a Milanello, è possibile che da questi incontri si possa arrivare ad una entrata di capitali, per la campagna acquisti estiva, con tanti "Strootman" al prossimo raduno estivo, magari per preparare un preliminare di Champions.

mercoledì 5 dicembre 2012

Un Milan sperimentale.


Era prevedibile visto l'inutilità della gara, che il Milan già qualificato nel girone di Champions, facessse riposare chi ha tirato la carretta in questi mesi e desse a chi ha giocato poco la possibilità di dimostrare la loro crescita e l'occasione contro lo Zenit San Pietroburgo, era quella giusta.
Il Milan aveva già raggiunto l'Europa che conta due settimane fa a Bruxelles, quindi si è potuto permettere una serata tranquilla, con i "rincalzi" che potevano fare così una partita serena, dimostrare il loro valore senza patemi d'animo o tensioni, certo sarebbe stato meglio non perdere e poi c'era in ballo un milioncino di euro da guadagnare, ma per Mexes, El Shaarawy, De Jong, Montolivo e qualche altro, era importante staccare per un attimo la spina dopo tanti impegni importanti.
Allegri ha pensato bene che sarebbe stato meglio rischiare di perdere una partita "inutile" come quella con lo Zenit ed invece risparmiare i "titolari" per una gara ben più importante per la risalita in campionato, come quella che attende i rossoneri domenica prossima a Torino contro i granata. 
Allegri ha fatto riposare i più impiegati e ha fatto giocare chi lo ha fatto di meno ed ha avuto anche buone risposte, perchè la squadra ha giocato in scioltezza e abbastanza bene, meritando almeno il pareggio e confermando che senza El Shaarawy là davanti c'è il buio totale, tanto che quando è entrato a dieci minuti dalla fine, ha avuto proprio lui l'occasione più pericolosa.
A San Siro in Champions solo due pareggi e una sconfitta, è vero che la cosa importante era qualificarsi, ma i tifosi avrebbero voluto vedre anche qualche vittoria, certamente l'importante era la qualificazione cosa in cui in estate non credeva nessuno.
Un Milan in formazione sperimentale per testare Abbiati dopo i problemi alla schiena e con una difesa inedita e con poca esperienza internazionale, con De Sciglio, Acerbi e Zapata coppia centrale e sulla sinistra Mesbah, al rientro dopo un infortunio e sicuro partente a gennaio; a centrocampo Ambrosini al posto di De Jong, con affianco Emanuelson e Flamini, mentre i 3 in avanti sono Bojan, Boateng e Pazzini, quest'ultimo chiamato a convincere Allegri a puntare anche e più spesso su di lui.
E' un buon Milan quello del primo tempo, gioca senza troppo impegno ma mette lo stesso in difficoltà lo Zenit che non si rende mai pericoloso; anzi è il Milan che reclama un rigore su Pazzini, affondato in area da Bruno Alves, l'arbitro non concede un rigore che avrebbe cambiato di certo la partita, di un Milan che ha il possesso palla e dominia sulle fasce.
Ma arriva la solita disattenzione in difesa, con tutti a guardare e lo Zenit va in vantaggio, anche se i rossoneri hanno fatto la partita, certo non si sono dannati l'anima, ma il possesso palla è sempre stato rossonero, sterile sicuramente, ma del Milan che continua ad attaccare e manca il pareggio con Robinho ed el Shaarawy.
Lo Zenit trova più spazi, ma i difensori sono sempre attenti, anche se l'ultima occasione è dei Russi che si presentano nell'area di un Milan sbilanciato con tre uomini, prima Ambrosini in scivolata, poi è Abbiati con una respinta evitano il 2 a 0, troppo per un buon Milan che alla fine riceve gli applausi per la qualificazione, in attesa della seconda fase ad eliminazione diretta, magari con l'arrivo in rossonero di Balotelli e Naijngolan.

venerdì 30 novembre 2012

Bojan come Aquilani.

Non riesco a capire perchè Allegri si diverta a complicarsi la vita, mi viene voglia di dirgli che allora è proprio scemo forte, perchè deve andare a scompaginare tutto quando le cose stanno andando per il verso giusto, che gusto ci prova a fare soffrire noi tifosi, ma c'è o ci fa ?
Bojan è l'unico capace di dare ritmo ed imprevedibilità a questa squadra, giocando tra linee e venendo a prendere palla a metà campo, da vivacità e superiorità numerica e permette ai compagni di smarcarsi, era così statico e imbarazzante anche il Milan di Ibra, stucchevole nel possesso palla sterile, in quel Milan c'era Aquilani a farlo funzionare, ma non volevamo riscattarlo e ci abbiamo rimesso uno scudetto.
La storia si ripete con Bojan, per 18 milioni non possiamo riscattarlo e allora fuori come Aquilani, tanto c'è Boateng, che basta chiudere gli occhi per immaginarselo......per due anni rifinitore e adesso falso nove e il gioco è fatto, poi se il Milan gioca di "cacca" e non approfitta delle sviste arbitrali (non li voglio ancora chiamare favori), sono cazzi.
Capisco che basta battere la Juventus per diventare "divino", ed è allora che si pensa di poter fare tutto, camminare sulle acque, fare resuscitare i morti (perdere con le squadrette), o difendere a zona del cazzo sui calci piazzati, ma lo avete visto ? ma che modo di difendere è ? ma a milanello le cassette delle partite se li guardano ? e lui c'è quando le guardano?
Non vedo l'ora che finisca questo tormento, vedere una partita del Milan con una persona che si ostina a fare puttanate e che alla fine è pure fortunato, mi fa star male, qui è come con il governo, comandano loro e noi non ci possiamo fare niente.
Meno male che almeno godiamo con El Shaarawy, si muove su tutto il fronte offensivo e difensivo e  appena ha a disposizione un pallone giocabile......come ad inizio ripresa lo devia in porta, assist di Boateng ed è gol, anche se in fuorigioco dopo il tocco di Robinho, ma eccezionale per l'inserimento e il tocco in rete, così come il destro a giro (Gianni Agnelli per questo tipo di gol, coniò il termine "pinturicchio") ad alto coefficiente spettacolare.
Sempre sugli scudi De Sciglio, un altro ragazzo del "92" ottimo nelle chiusure, un'altra prestazione positiva, da veterano, confermando l'ottimo momento di forma, così come Nocerino, decisivo il fallo guadagnato ai danni di Barrientos che permette ai rossoneri di poter contare su una preziosa superiorità numerica e Montolivo, anche se capitan futuro non è stato all'altezza delle ultime prestazioni, ma in mezzo al campo la sua presenza è sempre preziosa, lotta e imposta come nessun'altro, faraone escluso.  
Comunque una squadra tutto sommato sufficinte, Amelia non ha colpe sul colpo di testa di Legrottaglie, poi per il resto poco impegnato, Mexes, senza Yepes e contro Bergessio che corre e lotta su ogni pallone, va un po in difficoltà, poi prese le misure........così come Acerbi, che ha cominciato male ed è poi cresciuto nei minuti successivi, forse per l'inferiorità numerica del Catania, ma tanti errori.
A corrente alternata Constant, evidenzia miglioramenti in fase difensiva, ma fa tremare i polsi e si propone sporadicamente in avanti, non abbiamo risolto il problema su quella fascia e poi De Jong con il suo lavoro prezioso in fase di contenimento, ma troppo timido quando c'è bisogno di costruire l'azione, per finire con Robinho che è in ogni parte del campo e in ogni azione, ma manca di precisione clamorosa in zona gol.
Emanuelson entra e gioca tra le linee (ma non Bojan, perchè ?), mettendo in difficoltà la difesa del Catania che era con un uomo in meno, sbaglia il 3 a 1 colpendo il palo a porta vuota ma tutto sommato positivo, come Boateng che si riscatta da un primo tempo da dimenticare con uno splendido destro a giro, ma se Allegri vuole bene a Boateng lo deve fare giocare dove sa giocare, a centrocampo da dove può fare gli inserimenti, come Nocerino la passata stagione, ma il "creatore" del Milan non può fare le cose scontate, che gusto c'è.
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domenica 25 novembre 2012

"U Signuri sa vitti."

Questa frase mi ricorda la mia infansia spesa dietro ad un pallone, per le strade assolate del mio quartiere di Palermo, quando un torto che avevi subito veniva casualmente ricompensato, come se una giustizia divina che tutto sa e tutto vede, avvesse provveduto a rimettere a posto, tra noi ragazzini si diceva questa frase, che letteralmente rappresenta come dire: il Signore ha visto ed ha provveduto.
Il Signore ha visto l'ingiustizia del gol di Muntari di 9 mesi fa ed ha provveduto rendendo giustizia al diavolo (certo è un po blasfemo, però è andata così), regalando una vittoria per altro meritata su di un calcio di rigore che non c'era, ma che a velocità normale come dice il vecchio Arrigo, 9 su 10 lo avrebbero dato, tratti in inganno dal movimento inusuale del braccio in avanti di Isla ad aumentare il volume d'impatto.
La Juventus vista al Meazza è un'altra Juventus rispetto al rullo compressore della passata stagione, sicuramente a causa degli impegni di coppa che non aveva lo scorso anno, ha perso tutta la sua brillantezza, presentandosi alla scala del calcio, molla, sterile, imballata e nonostante la supremazia bianconera, il Milan che ripeto mediocre non è ha meritato la vittoria per il coraggio, l'applicazione e la compattezza messe in campo.
Sembrerà un'assurdità ma con il ritorno di Berlusconi a Milanello (prima con la presenza e i soldi, oggi solo con la presenza), la squadra sembra avere trovato le motivazioni giuste, ora è un buon Milan su cui spiccano più di altri "i nuovi mostri", quei 4 moschettieri che rispondono al nome di: Montolivo, El Shaarawy, Bojan e De Sciglio, a cui si è aggiunto un grande ed inaspettato Mexes.
Tutta la squadra ha dato segnali di crescita e in special modo Boateng, De Jong, Nocerino e Constant e a Giovanni Galli che dopo la sconfitta con la Fiorentina, per difendere Allegri diceva che era un Milan senza qualità dico: è De Sciglio senza qualià ? o forse Montolivo ed El Shaarawy ? non ha qualità Bojan ? o anche i due centrali Yepes e Mexes se vogliamo, per non dimenticare Boateng, Robinho, Pato e De Jong che la loro qualità non l'hanno ancora espressa.
E' Allegri senza qualità che ha impiegato 4 mesi per capire che doveva giocare con il 4-3-3, che ha perso 4 mesi dietro a Boateng ignorando Bojan, che per 4 mesi non si è occorto che Montolivo è l'erede di Pirlo e deve farlo giocare come gioca Pirlo nella Juventus, al centro ad impostare con due mastini accanto (Vidal e Marchisio) a supportarlo.
Un Montolivo a sorpresa capitano e che capitano lo è stato davvero in campo trascinando alla vittoria il Milan, presente su tutti i palloni impostando l'azione con carattere e personalità, rendendosi protagonista anche nell'interdizione, uomo ovunque e la fascia è un giusto riconoscimento per chi adesso sta facendo il vero capitano, la scorsa settimana parlavo di una nuova storia del Milan, io romperei gli indugi promuovendo a dispetto delle gerarchie, Montolivo capitan futuro già da adesso a sottolineare l'avvio del nuovo corso.
Per me resta più che mai un Milan da primi posti come ho detto in estate da secondo o terzo, dopo tutto questo ritardo (e mono male che è arrivato Berlusconi) comunque un posto tra le prime 6 è un obiettivo possibile, resta però un allenatore che non è da primi posti e lo sa anche lui, tanto che Berlusconi ne parla anche con lui di Guardiola, questo ha comunque un unico significato e cioè che il prossimo anno la panchina del Milan avrà un nuovo padrone.

mercoledì 21 novembre 2012

Incredibile.

Incredibile come il gol di Mexes, incredibile che Scomina non gli abbia dato il rigore prima dell'espulsione, incredibile come loro in dieci e noi undici ci siamo complicati la vita, incredibile la freddezza dentro area del faraone, incredibile che contro la juve siamo senza Bonera e Mexes, incredibile la media realizzativa di El Shaarawy e in fine incredibile che siamo passati e con un turno d'anticipo.
Ma è anche incredibile che Pato adesso alzi pure la voce, lui che lo scorso gennaio era già del Paris Saint Germain e la sua vendita ai francesi avrebbe portato a Milano Carlos Tevez e i soldi che avrebbero permesso forse di tenere uno fra Thiago e Ibra, ha pure di che lamentarsi anzichè ringraziare il presidente Berlusconi che ha ceduto ai sentimenti (della figlia) e no alla necessità di fare cassa con un calciatore fisicamente fragile.
Certo non stupisce un Milan costretto a difendersi tutto nella propria metà campo e colpire con pochi contropiedi, è successo al Milan di Ancelotti e a quello di Cudicini, Rivera e Prati, quindi perchè non doveva succedere a questo che poi dopo tutto continua a dimostrare che mediocre non è, è un Milan che ha un allenatore mediocre, che ha fatto e fa continui cambi di moduli e di giocatori e finisce per giocare poi con gente mediocre. 
Se andassimo a stilare una classifica di rendimento o come dire di "titolarità" vediamo che El Shaarawy, Bojan (contro i belgi grande movimento è mancata solo la precisione), De Sciglio (crossa sempre e bene) e Montolivo hanno un rendimento costante e poi sono affidabili e imprescindibili.
E così se vogliamo per certi versi anche Abbiati, Abate, Mexes, Bonera e Yepes, sono i campioni come Robinho, Pato, Boateng che deludono e pur di farli giocare, prendono il posto delle uniche poche certezze che abbiamo, è questa la "mediocrità", non essersi accorti in allenamento che Traorè tanto per dirne una, non è cosa di giocare o che altri ex campioni devono fare le riserve come fa Nocerino, tutto qua.
E' mediocrità con Pato e Pazzini centravanti e se vogliamo anche Niang, trovare per forza collocazione a Boateng come centravanti, quando invece farebbe bene il mastino di centrocampo con De Jong a protezione di Montolivo e invece...........
Certo adesso arriva il difficile, ma più che altro in campionato, alla coppa ci penseremo a febbraio e speriamo che con il passaggio del turno acquistiamo un'altra credibilità e che sopratutto con i 10 milioni di euro per il passaggio agli ottavi e un po di soldini del Berlusca, si possano acquisire un paio di elementi (magari in prestito con diritto di riscatto) per puntellare e migliorare il "progetto" della nuova storia del Milan e acquistare con gli scambi a cominciare da un doppio scambio con l'Atalanta, Consigli-Amelia e Peluso-Mesbah, naturalmente con conguaglio.
Domenica spero possa tornare in campo Muntari, quel Muntari però visto nella seconda parte del campionato scorso e che magari si prenda la rivincita segnando il gol partita, no che possiamo sperare di vincere il titolo, ma per mantenere il campionato in equilibrio e dare una continuità di risultati.
Per il mercato pare che Acerbi resterà almeno fino a giugno perchè credono nelle grandi potenzialità del ragazzo, mentre dovrebbero andare via Mexes che ha un cotratto di 4 milioni netti a stagione fino al 2015 e Zapata che ha un riscatto di 6,5 milioni, il primo potrebbe essere sostituito da Yanga Mbiwa, già inseguito quest'estate e mai abbandonato mentre il secondo da Chiriches dello Steaua di Bucarest, già in rotta con la società che per 5 milioni è disposta a darlo via già a gennaio.

domenica 18 novembre 2012

Spettacolo El Shaarawy.

Il Milan pareggia una gara che Abbiati aveva regalato al Napoli su di un piatto d'argento, uscendo imbattuto dal San Paolo dopo una partita bellissima e un pareggio in rimonta, sotto di un gol alla fine del primo tempo, il Milan ha avuto la capacità di non mollare e recuperare il risultato, grazie all'ennesima prestazione spettacolare di El Shaarawy. 
A Napoli si è visto un buon Milan diverso rispetto alla gara con la Fiorentina, una squadra viva che ha reagito anche ai gol sfortunati subiti da Abbiati nel primo tempo, un Milan voglioso che ha lottato e messo in difficoltà un avversario di tutto rispetto.
Comincia bene la squadra rossonera  e non ci voleva proprio la papera di Abbiati che prende un gol da 25 metri, con un tiro centrale e la visulale libera, un errore che non ha condizionato però il Milan che continua a giocare meglio e a spingere con continuità, ma è una serata maledetta e i rossoneri subiscono il raddoppio con un tiro deviato che finisce sotto le gambe di Abbiati.
Il Napoli non ha disputato una grande partita eppure dopo mezzora vinceva già 2 a 0  e in casa, anche se il Milan tutto sommato non meritava di essere così largamente in svantaggio, a rimettere la cose a posto sul finale del primo tempo ci pensa il solito El Sharawy, ormai sempre più lider e sempre più indispensabile, sicuramente in fatto di gol, non sta facendo rimpiangere Ibra.
Nella ripresa la gara è più equilibrata, il Milan si butta alla ricerca del pareggio e prima con Bojan e poi con Boateng su calcio d'angolo, sfiora la rete,  un ottimo Montolivo scandisce le ripartenze dei rossoneri che molto spesso esprimono un gran bel gioco, Hamsik ha la grande occasione per chiudere la partita che a quel punto diventa intensa  e con continui capovolgimenti da una parte e dall'altra.
Allegri dopo avere messo dentro Pazzini per Montolivo e Robinho per Boateng butta dentro anche Niang, della serie più sono gli attaccanti e più si segna (vorrei vedere poi chi gli deve dare la palla per segnare, lasciando perdere gli equilibri che diventano rischiosi), con i minuti finali della partita davvero coinvolgenti con Napoli e Milan che ad ogni azione hanno l'occasione per segnare.
Il Milan dopo il 2-2 prova anche a vincerla la partita, resta però un pareggio a Napoli che è quanto dire e il merito di aver recuperato un risultato senza abbattersi agli errori commessi nel primo tempo, cosi come avevo detto in un precedente post, 4-2-3-1 o 3-4-3 o 4-3-3 l'importante sono gli interpreti e al di là degli ottimi Montolivo ed El Shaarawy, è Bojan l'uomo che da ritmo e crea la superiorità per smarcare i campagni.
De Sciglio si è sganciato spesso e messo al centro palloni interessanti, deve rivedere meglio la fase difensiva, Mexes con esperienza ha tenuto a galla il reparto di difesa e ha rimediato spesso a qualche errore di Acerbi, mentre Montolivo ha offerto tantissima qualità al servizio dei tre attaccanti, sacrificandosi anche in fase d'interdizione.
Bojan tra le linee riesce a spezzare gli equilibri e a far male, mentre ad El Shaarawy va tutto il merito del pareggio del Milan, un primo gol spettacolare e poi il 2-2 con un tocco dei suoi sul palo lontano.

lunedì 12 novembre 2012

Allegri di coccio.

Niente da fare! Allegri come dicono a Roma è proprio "de coccio", ha ripetuto lo stesso errore di Palermo o per lo meno, deve per forza fare giocare Boateng da trequartista, passi per Pato che diciamo è mezzo presidente, ma è possibile che non ha capito nulla di quel 2 a 0 del primo tempo.
E così addio svolta; il Milan torna nel tunnel, perde per la quarta volta in casa (sesta totale con una in champions) e dimostra che come ho sempre ripetuto bisogna continuare con quel poco di certezze che ci sono senza più esperimenti, appena si cambia una pedina (se non si è proprio costretti) i problemi diventano insormontabili e si torna ad assistere ad una squadra spenta, senza idee e senza ritmo.
I tre risultati utili consecutivi e i sette punti racimolati in una settimana avevano tracciato una strada dalla quale non si doveva più uscire, ed invece il tecnico ha pensato di avere risolto con la sua bravura tutti i problemi (brutta bestia la presunzione), avrà pensato che il peggio fosse alle spalle e che il Milan fosse cresciuto nel gioco e nel rendimento; non è il Milan che ha fatto progressi e quello con Bojan che ha ridato ai tifosi rossoneri la speranza di tornare grandi in breve tempo.
Per affrontare questo ciclo terribile di partite contro avversari molto forti occorreva e occorrerà il Milan migliore e sicuramente non il Milan visto contro la Fiorentina, che è una Milan mediocre, da metà classifica, prigioniero dei propri limiti e dei tanti problemi che Allegri non riesce a risolvere: giocatori irriconoscibili (Pato e Boateng in testa), mancanza di idee, organizzazione difensiva impresentabile, centrocampo sempre in affanno e in attacco incapaci di superare le difese organizzate.
Sinceramente io continuo a pensare che, singolarmente i giocatori che del Milan non siano inferiori a quelli delle altre squadre (escluso forse Juventus e Napoli), ma è Allegri che non riesce a farli diventare squadra, improvvisano, non hanno personalità, hanno solo reazioni più nervose che razionali, che servono solo a rendere meno umlianti le sconfitte.
Se andiamo a leggere le formazioni delle due squadre non c'è di certo tutto questo divario anzi, solo che la Fiorentina ha un gioco, un'anima, sanno ciò che devono fare in campo e lo fanno bene, anche la Fiorentina ha cambiato tanto, allenatore compreso, ma Montella ha lavorato proficuamente in estate, ha dato una fisionomia alla sua squadra e in campo tutto ciò si vede, mentre Allegri sta ancora cercando il modulo giusto e gli interpreti più adatti, solo che ormai siamo a metà novembre e la situazione è molto critica.
Perchè continuare a provare a rilanciare Boateng preferendolo a Bojan e perchè dare ancora fiducia a Pato, lasciando in panchina Pazzini; passi per Emanuelson ma a centrocampo perchè accanto a Montolivo, c'è un ex calciatore Ambrosini; in difesa le scelte sono obbligate ma appena entrato Bojan la partita è cambiata pur non essendo un Milan irresistibile.
Sugli spalti semivuoti la Curva Sud continua a sostenere a gran voce i suoi ragazzi, sperando di poter finalmente assistere alla svolta tanto attesa; la squadra di Montella (sarà lui il sostituto di Allegri se non arriva Guardiola), nonostante l'assenza di Jovetic, gioca bene, è compatta, unita, corre, pressa a tutto campo, proprio come i tifosi, Berlusconi e Galliani vorrebbero vedere giocare il Milan.
Roncaglia sotterra Pato e Romeo decreta il rigore che sembra poter far svoltare la partita: sul dischetto va lo stesso Pato e spara il pallone in curva, è questa la mancanza di qualità che dice Giovanni Galli per difendere un indifendibile Allegri ? Bojan, El Shaarawy, Robihno, Montolivo, Abate, De Jong, Pazzini De Sciglio e mi fermo qui non hanno qualità ? più tosto chi è di qualità Allegri ?
Nel secondo tempo le due sostituzioni logiche e scontate: dentro Pazzini per Pato e dentro Bojan per Emanuelson, (continuo ancora a non capire perchè non lo ha schierato dal primo minuto) e il Milan è più pimpante, Boateng azzecca un bel colpo di testa su magia di Bojan, ed il pallone esce di pochissimo, è un Milan che spinge con generosità e cuore, Bojan cambia il ritmo e il gol di Pazzini da al Milan coraggio, ma perde lucidità e affiora la stanchezza, la resa arriva quando Bonera si fa male e con questo anche il 3 a 1 e fischi dei tifosi spasientiti.

mercoledì 7 novembre 2012

....è mancato solo El Shaarawy.

La gara contro il Malaga è una gara da bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, mezzo pieno perchè il Milan continua a confermarsi, così come si confermano Bojan e Montolivo sempre più trascinatori di questo Milan nuovo corso e per il ritorno al gol di Pato anche se non è ancora al meglio, mezzo vuoto perchè con il pareggio la qualificazione è in alto mare e a mio avviso siamo già fuori visto come va l'Anderlecht e poi mezzo vuoto perchè mancano ancora alcuni giocatori alla condizione migliore.
Il Malaga è venuto a San Siro per non perdere e raggiungere la qualificazione, ma il Milan pur con giocatori mediocri (io non l'ho mai detto anzi ho sempre sostenuto che sono allenati male), e con molti altri ancora fuori condizione, ha sovrastato il Malaga (solo un tiro per i lusitani) tanto che se non fosse stato per i miracoli del portiere Willy, il Milan pur con i suoi limiti si sarebbe aggiudicato la gara per 3 a 1, lasciando il Malaga con 9 punti in classifica e portandosi a 7 punti con prospettive di passare il turno come primo.
Cos'è mancato allora a questo Milan che è tornato a giocare bene anche in Europa ?
Inanzitutto il "faraone" alla sua prima stecca, ma era prevedibile che dopo tutte queste gare giocate ad alto livello, prima o poi doveva succedere di steccare e poi la concomitanza di prove mediocri di tanti giocatori come : Pato, De Sciglio, Constant e per certi versi anche De Jong.
E' inutile dire che la strada tracciata è questa e che deve essere perseguita senza tanti tourn over, come dicevo, chi non è in forma deve crescere aspettando il suo turno, come è successo a Boateng che mi è sembrato un altro, anche Robinho mi è sembrato un altro, uno che non serve a questo Milan, il Milan ha bisogno di gente che tira e possibilmente che segna ( non ci si può aggrappare sempre e solo ai gol di El Shaarawy), i giocolieri senza costrutto vadano a fare circo al loro paese.
De Sciglio e Constant hanno fornito prove altalenanti con momenti buoni ad altri meno buoni, dimostrandosi spesso timorosi, bene invece la coppia Bonera-Mexes con il francese in grande spolvero anche nell'impostazione.
De Jong è stato spesso troppo irruento e non ancora efficace come il suo connazionale Van Bommel, così come Emanuelson, sicuramente migliore degli Emanuelson degli anni scorsi ma non può essere considerato un attaccante visto che sotto porta non è concreto, è l'unico che batte i calci di punizione ma non è Seedorf, in quella posizione serve tutto un altro giocatore.
Pato si sta riprendendo e spero definitivamente ma non credo che il ruolo di unica punta gli si addica, poi Bojan e Montolivo, uno avanti e l'altro dietro dettano tutte le giocate e quello che è più importante, dettano i ritmi di questa squadra che sono finalmente alti, non sono più i ritmi degli anni passati, ritmi da calcio moderno in linea con le migliori squadre del campionato.
Qualcuno è sicuro che Pere Guardiola ed Estiarte uomini di fiducia di Pep, sono stati a colloquio con Galliani che concluso l'anno sabatico del catalano vorrebbero essere presi in considerazione quando deciderà di tornare ad allenare, per potere formulare un'offerta atta ad avviare insieme l'opera di ricostruzione.
Pere agente Fifa (oltre che di Pep lo è anche di una lunga lista di giocatori, nella quale figura Suarez centravanti, 25 anni del Liverpool), ha avuto una chiccherata con Giuseppe Riso anche lui agente Fifa e coinvolto in molte possibili trattative con il Milan, questa di Suarez è una trattativa ambiziosa per la quale il Milan ha preso informazioni per decidere poi se tentare di acquisire un così costoso affare.
 

sabato 3 novembre 2012

....è tutta colpa di Bojan ?

Come avevo detto, tornerò a scrivere del Milan non appena manderanno via Allegri o il Milan torna ad avere un gioco, il Milan non è ancora guarito e magari per quest'anno non guarirà, ma per il momento sta giocando discretamente e come promesso torno a parlarne (per la verità non sono stato mai totalmente zitto).
Sicuramente non intendo salire sul carro del vincitore anche perchè non solo Allegri non ha vinto ancora niente, ma non sono neanche convinto che sia stata una sua intuizione, sotto di due gol a Palermo e in preda alla disperazione, ha buttato dentro tanti attaccanti (come è solito fare in questi casi) ed è venuta fuori e sicuramente per caso la soluzione che gli consentirà di salvare la panchina.
Il 5 a 1 rifilato al Chievo in realtà è un po effimero perchè intanto i primi tre gol sono stati tutti deviati e poi il Milan non ha fatto un gran primo tempo, mentre nel secondo tempo il Chievo si è sfaldato e il Milan è diventato "alieno", certo ci sono tantissime cose buone da cui partire e su cui lavorare, bisognerà vedere se ne è capace o se continuerà nella sua ostinazione.
Io resto fermamente convinto che il Milan migliore quest'anno è stato quello del 3-4-3, questo 4-2-3-1 mi sembra "squilibrato" e poco adatto per Pazzini (Pato è finito) che deve limitarsi a fare la boa per gli altri, visto che di cros ne arrivano molto poco, ma potrebbe essere questione di portare a regime il modulo.
Finalmente un trequartista che fa il trequartista, dopo che negli scorsi anni Boateng ed Emanuelson sono stati spacciati per tali, adesso con Bojan si è rivisto un degno interprete del ruolo, ed è sicuramente questa la chiave della svolta, viene a metà campo a prendere il pallone per impostare ed accompagnare i compagni e poi anche ai 16 metri per concludere, il paragone è blasfemo ma è più trequartista alla Baggio che alla Seedorf.
Finalmente un grande movimento con l'uomo sempre libero, un po è colpa di un piccolo Chievo ma anche della freschezza e della voglia dei giovani, Bojan ed El Shaarawy 42 anni insieme che giustificano la "rivoluzione", come si sente dire in giro è un Milan che fra un paio d'anni tornerà a competere ma con un lungo futuro davanti (PSG permettendo).
Mi pare comunque presto per parlare di modulo (sono certo che quanto prima lo ricambia) e invece mi sembra il momento per parlare di uomini, acclarata l'esplosione dei due grandi talenti giovani (ora bisogna vedere il riscatto dello spagnolo), resta da collocare le altre tessere del puzle ed una di queste ora è Constant, non è che ci ha allibito, ha interpretato bene un ruolo che non è suo ma che lo potrebbe diventare e costituire con De Sciglio il futuro della fascia sinistra.
Constant ha 25 anni ed è in prestito dal Genoa, con Preziosi è più facile fare affari, ma adesso cominciano ad essere tanti i giocatori da riscattare e non so se ci sono tutti questi soldi, anche perchè ad oggi il Milan deve pensare ad un portiere e ad un paio di centrali (se non emergono Zapata ed Acerbi, che eventualmente bisognerebbe riscattare anche loro), perchè con questo modulo a centrocampo con Montolivo (sempre più importante), Muntari (se torna quello dello scorso anno.....) e De Jong occorre solo un altro pensatore (magari a parametro zero).
E' presto dirlo ma così a gennaio occorrerà sfoltire la rosa, Traorè, Flaminì e Nocerino non hanno motivo di restare, si salverebbe solo Anbrosini che per me comunque è al capolinea, ma si renderebbe indispensabile per non cambiare modulo alla prima assenza, trovare i sostituti di Bojan ed El Shaarawy tranne continuare con i soli Pato e Boateng.
 

mercoledì 31 ottobre 2012

E se fosse la svolta ?

Il Milan visto nella ripresa al Barbera sembra un numero di magia uscito dal cilindro di un prestigiatore e non si può non chiedersi dove fosse stato questo bel Milan fino a quel momento e poi così all'improvviso, se il Milan torna a giocare così, tornerò ad interessarmi del Milan anche se a quel punto dovesse restare Allegri.
Questo Milan sarebbe là davanti a lottare con le altre grandi, noi non siamo come la Juventus che deve vincere sempre e per forza, con mezzi leciti o illeciti, con arroganza o simulazione, a noi del Milan piace veder giocare bene la squadra e ci piace questo Milan così intenso, veloce, grintoso, che tiene bene il campo, determinato e che fa la partita sperando, che Allegri scelga una volta per tutte un modulo e si decida a mandare in campo i migliori interpreti possibili. 
Il 3-4-3 è il modulo più equilibrato tatticamente e più adatto per gli uomini di questo Milan, uno schieramento che sviluppa meglio la manovra offensiva dei rossoneri e proprio il cambio di modulo voluto da Allegri (non riesco a capire il perchè del 3-5-2) nel secondo tempo è stato il motivo della reazione della squadra e della grinta che è diventata voglia di travolgere tutto e tutti.
Certo il modulo e gli uomini della ripresa di Palermo, possono far pensare alla tanto attesa svolta, solo fra qualche partita però, si potrà vedere se davvero il Milan ha messo la testa a posto ed è tornato a fare il Milan, come ho detto però ci vuole uno schema di base su cui insistere per non confondere ancora di più i giocatori che sono già abbastanza disorientati.
Avevo sempre parlato di partire dagli uomini più affidabili e completargli attorno lo schema senza obbligare alcuni calciatori a giocare in un ruolo non proprio, partiamo dall'ultima paicevole sorpresa, Bojan piazzato alle spalle della punta centrale, libero di retrocedere, spaziare e svariare sul fronte offensivo, finalmente si risolverebbe l'equivoco Boateng ed avremmo quella variabile costituita dal Ghanese nell'anno dello scudetto.
Ma il ventidueenne di Linyola ha dimostrato di meritare più spazio e deve essere posto nelle condizioni per esprimersi al meglio, possibilmente dal primo minuto, giocando di più e in una posizione più "decisiva", magari già nella prossima gara, dove probabilmente Bojan potrebbe fare la differenza magari alle spalle di Pato o Pazzini, con El Shaarawy ormai il punto di riferimento e la stella della squadra a completare l'attacco milanista.
Adesso Montolivo che sta crescendo nel ruolo (interno davanti la difesa, come Pirlo ed io lo avevo anche detto) e nella personalità, può coperto da un mediano e dagli esterni di fascia, costituire il "cuore" della squadra, protetta da una difesa a 3 dove ha giganteggiato anche Mexes.
Ripartiamo dal Milan meno folle e ugualmente offensivo del 3-4-1-2 (anche perchè è il modulo della juniores dello Sporting) o se vogliamo chiamiamolo 3 (Mexes-Bonera-Yepes) - 4 (Abate-De Jong o Boateng-Montolivo-De Sciglio) 3 (Pato largo a desta o Pazzini-Bojan falso nove-El Shaarawy largo a sinistra), anche perchè come dicevo ha gli uomini adatti per farlo e poi da li si può capire cosa serve a gennaio.
Ci vuole sicuramente molto lavoro, ma il Milan del secondo tempo di Palermo può giocarsela alla pari con tutti e provare a fare una grande rimonta in classifica, a patto di mantenere quella intensità e quella determinazione del Milan del secondo tempo, quel Milan può sicuramente alimentare i sogni di rinascita e risalita verso zone di classifica più degne della squadra più titolata del mondo.

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venerdì 26 ottobre 2012

Malaga 1, Ambrosini zero preciso.

Certo se ci si deve affidare alla personalità e all'esperienza di Ambrosini............, a Malaga il capitano ha dimostrato che la società ha fatto bene a non rinnovare il contratto ai tanti "vecchi" che adesso qualcuno rimpiange, gente pagata profumatamente per poche prestazioni confortanti a stagione, anche perchè ci doveva essere un momento in cui voltare pagina, solo che non abbiamo un allenatore capace, tutto qua.
Che questo sarebbe stato l'anno 1 di un nuovo ciclo si sapeva, che l'organico è inferiore agli altri anni è palese ma è sempre un gruppo che può e deve lottare per i primi posti in classifica, occorre fare scelte ben precise (non è la prima volta che lo dico), non è il caso di fare "tour over", bisogna sceglire il modulo e gli interpreti e poi farli crescere migliorandoli.
La scelta di difendere a 3 è risultata la migliore di questa stagione, la difesa è stata ordinata applicandosi molto bene nel mantenere le giuste posizioni e le giuste distanze, un reparto che fino ad ora non ha trovato una sua identità, anche per via dei troppi giocatori che si sono fin qui alternati e comunque non si capisce il perchè dell'utilizzo di Acerbi (il terzo in difesa doveva essere Yepes il più in forma con Bonera) e di Costant (nei 4 di centrocampo Antonini è la migliore soluzione).
Bonera da sempre riserva affidabile, oggi grazie alle assenze eccellenti è diventato leader della difesa e visto che i giovani (Acerbi e Zapata) non sono ancora pronti, conviene quindi puntare sull'usato sicuro, difesa a 3 con Mexes, Bonera e Yepes, senza tour over aspettando che le giovani riserve crescano, come è avvenuto per De Sciglio ed El Shaarawy.
La difesa a 3 che in fase di non possesso diventa a 5 non solo non ha fatto male ed è migliorabile (con Yepes e Abate o Antonini), ma ha garantito più sicurezza in fase difensiva, dando alla squadra un altro spirito difensivo, poi se consideriamo che con Montolivo andrebbe a giocare De Jong, occorrerebbe solo rendere funzionale nei 30 metri finali la squadra.
Partiamo da quanto sentito la scorsa settimana: ".... il Milan non può prescindere dai due mediani davanti alla difesa......." e ora Galliani: ".....speriamo nel rientro di Muntari per sistemare il centrocampo.....".
Ora se invece di fare un 3-4-3 (in avanti per me non ci sono gli interpreti) si facesse un 3-4-1-2 ?
Mi spiego meglio, lasciamo gli stessi uomini che ho già detto in difesa e a centrocampo, togliamo Montolivo dai 4 e lo sostituiamo con Muntari (appena è pronto) o con Boateng ( che Allegri ha finalmente ammesso di  non essere un regista), e lo portiamo in regia dietro le due punte Montolivo (con Bonera, De Sciglio ed El Saarawy per me gli unici punti fermi) che può innescare le punte e tirare come fa anche in Naziole.
Le Punte ? Il Faraone con Pato o Pazzini, Bojan la quarta punta e Robinho in Brasile, così come via anche Traorè, Flaminì, Emanuelson e via dicendo, acquisendo moneta sonante (o scambio con conguaglio) per acquistare i giovani che servono a completare l'organico (Van Rhijn, Pljanic, Strotman, Erikssen, Cigarini, Consigli ecc.) e a farli crescere nel progetto (ma Allegri è capace ?).
Per il resto il Milan a Malaga è stato battuto sì, ma non è stato strapazzato, ha domistrato grossi limiti nell'organizzare l'azione offensiva e non è con 4 punte tutte insieme che si rende incisivo un attacco, anche perchè la palla a questi chi glie la da ?
In pratica il Milan è stato pericoloso un solo minuto (era successo lo scorso anno anche a Barcellona), all'85' tra il tiro di El Shaarawy e quello di Mexes, nella ripresa occorrevano dei cambi e sono arrivato tardi, è colpa della società anche per i cambi tardivi e sbaglaiti ? si perchè non cambia l'allenatore.

Ed ora qualche riflessione di altri: da tuttomercatoweb (Gaia Brunelli Milanello in rosa)
......ora qualcuno mi deve spiegare perché si debba tornare a pensare a Gattuso o Nesta. Ma ragionare sul mercato invernale rinnovando con acquisti centrati no? Cosa mai potrebbero fare Gattuso e Nesta in questo Milan? A questo punto, visto che è stata presa una decisione e cioè quella di rinnovare e sanare il bilancio, perché tornare indietro? Meglio dare segnali di vero rinnovo scovando giovani interessanti che possano essere all'altezza. Anche perché i contratti in scadenza nella prossima stagione saranno parecchi. A cominciare da Ambrosini, poi lo stesso Bojan Krkic (prestito con diritto di riscatto a 12 milioni), Mexes, Bonera, Flamini, Zapata, Constant, Yepes e Abbiati. Senza dimenticare le scadenze del 2014: Pato, Boateng, Robinho, Abate, Emanuelson e Antonini. Quindi a questo punto cosa bisogna aspettarsi? Una vera rivoluzione o un ritorno al passato? La sensazione è che la confusione non sia solo in campo, ma regni sovrana in tutta la società Milan.

 .....e.ancora:

...... quel che un tempo era Pato. Ora è solo il fidanzato di Barbara Berlusconi. E anche in campo lo temono solo perché è il compagno della figlia del Presidente! Palloni toccati: uno e pure di mano. È stato lui il più grande errore di gestione. Tutto è cominciato da lì. E pensare che tutto sommato Parigi è vicina, i due fidanzati avrebbero potuto vivere in una delle città più romantiche del mondo. E invece Pato è rimasto al Milan, Tevez al City e niente scudetto ma solo smobilitazione. 

Come vedete non sono il solo a pensarla così.

martedì 23 ottobre 2012

Do ragione a Graziani ma.....

Su "radiosportiva" Ciccio Graziani sollecitato da alcune domande di tifosi milanisti, si sofferma sul fatto che questo Milan è oramai da considerare una squadra da metà classifica in alto.
Ciccio è uno schietto dice sempre quello che pensa con garbo e senza polemica, ha ragione a dire che il Milan è squadra da media-alta classifica (ed è schietto), poi ribadisce il concetto dicendo che con un altro allenatore; Capello, Van Gall, Benitez e così via, avrebbe 4 o 5 punti in più ma resterebbe sempre una squadra da classifica medio-alta.
Se aggiungiamo i 5 punti in più ipotetici ai 7 già conquistati, si passerebbe a quota 12 ovvero al sesto posto in classifica, proprio come dice Graziani la posizione giusta per questa squadra, e qui Ciccio usa il garbo per dire che "un altro allenatore" avrebbe fatto meglio.
Non entra in polemica con Allegri, ma se una squadra da sesto posto è penultima e con un altro buon allenatore avrebbe quei 4/5 punti in più, gli do ragione ma........è il caso di cambiare l'allenatore anche alla luce della mancanza totale di un gioco.
Cinque partite perse in otto gare di campionato e solo sette punti conquistati. Una partenza negativa proprio come accadde nella stagione 1981-82, quando il 'Diavolo' conquistò una vittoria, quattro pareggi e tre sconfitte, guadagnando sette punti (considerando il punteggio attuale), e finendo poi in serie B.
 Anche in questo caso il club si ritrova in zona retrocessione, con solo cinque punti in più rispetto all'ultima in classifica (il Siena, che partiva con una penalizzazione di 6 punti!).
Nella pagina di Facebook di "tuttomercatoweb", i tifosi milanisti hanno si sono espressi in questo modo ala domanda: "Allegri deve essere esonerato subito ?".
Mentre dopo la sconfitta nel derby alla stessa domanda, la maggior parte dei tifosi voleva concedere un'altra chance al tecnico livornese, oggi, ben 118 chiuderebbe subito il rapporto con Allegri, mentre poco meno di 40 lo confermerebbero per assenza di colpe.

lunedì 8 ottobre 2012

CHIUSO.

Chiudo questo post, chiudo con Premium calcio, chiudo col Milan.
Non riesco ad ascoltare tutte le giustificazioni sull'arbitraggio per nascondere l'inadeguatezza di un allenatore che continua ad ignorare i principi basilari del gioco del calcio.
Lo scorso anno ha ignorato Maxi Lopez consegnando uno scudetto alla Juventus pur avendo un organico superiore, ora la stessa sorte è toccata a Pazzini, per lui l'attaccante che fa i gol non esiste è un surplus e se fosse tra i primi in classifica, pace ha ragione lui, ma visto che siamo penultimi (e non abbiamo un organico così scarso) non sosno disposto a vedere una squadra che si affida a Bojan, Boateng e Robinho per segnare.
Non sono più disposto a vedere giocatori inventati in altri ruoli  e non uno ma 4-5 a partita, non sono più disposto a vedere giocare sempre gli stessi come se al Milan non ci fosse più nessuno (Nocerino, Acerbi, Flaminì e così via, ma che fine anno fatto ?), non sono più disposto a storcere sempre il muso per la sua sistematica formazione sbagliata.
Non sono più disposto a vedere un allenatore che non riesce a leggere la partita, così comincia e così finisce, fatto salvo gli arrembaggi finali, senza schemi e senza logica, come ieri un uomo in più e sotto di un gol, all'infortunio di Bonera doveva mettere dentro almeno Robihno spostando Emanuelson in difesa, lo ha fatto come secondo cambio bruciandosi il primo.
Non sono più disposto ad essere lo zimbello di tutti (conto di noi vincono anche i cechi mutilati), e a vedere una classe dirigenziale che non è capace di prendere il provvedimento necessario, giustificando e giustificandosi sempre con la scusa del momento la più banale possibile.
Non sono più disposto a vedere Arbitri completamente incapaci di arbitrare, farlo in serie A e con un'arroganza incomprensibile, che senso ha mettere 6 arbitri, collegarli tra di loro in tempo reale e poi le porcate le fa uno solo, assistente e arbitro di porta non hanno visto nessuno che Samuel ha fatto rigore su Robihno, l'altro assistente dall'altro lato a due passi non ha visto, primo la manata di Yepes su Palacio e poi non ha visto neanche il fallo di Jesus su Emanuelson e il quarto uomo perchè non gli intima di continuare ricordandogli che mancavano 12 secondi alla fine del primo tempo e che doveva comunque prendere una decisione anzicchè finire prima il tempo per evitare fastidiose decisioni contro l'Inter.
Basta io voglio vedere e parlare di calcio e non di politica, si questa è politica perchè arbitrare così male e sempre nello stesso verso ( gli errorini nell'altro verso servono come specchietto per le allodole) è politica, lasciare sulla panchina del Milan un'allenatore di serie B, è politica per giustificare tutti gli sbagli commessi, perchè avere la sfrontatezza di allenare ancora dopo il nulla messo in campo ogni settimana è politica, ovvero "parassita del sistema".

I pensieri altrui:

 Quello che però dà più fastidio ai tifosi rossoneri, è indubbiamente l'atteggiamento di Boateng.

Allegri deve fare scelte definitive.

Boa quella 10 sulle spalle non la meriti.

mercoledì 3 ottobre 2012

Gollasso.

Se sto scrivendo è perchè non riesco a fare a meno di sottolineare il bel gol (per preparazione ed esecuzione) di El Shaarawi e per la grandissima prestazione sua e di Abbiati, lui ha segnato, fatto impazzire gli avversari e difeso il risultato come non mai, il portiere ha alzato la saracinesca compiendo 5/6 interventi mostruosi.
Il Milan nei primi 20-25 minuti forse anche mezzora gioca bene, giocatori che si muovono senza palla, buona velocità di gioco e fasce attive, Spalletti riesce a limitare un po la fascia destra, ma è a sinistra che la catena composta da Antonini ed il"faraone" sono inarrestabili, aggirano la difesa Russa con cros e inserimenti, peccato che anche il Milan come il Palermo giochi sempre in dieci, perchè fuori Pazzini (tourn over), Boateng (il gemello di Ilicic) nel ruolo di trequartista che si inserisce non c'è mai.
Ecco una delle cose che mi fa incazzare di Allegri, Boateng non ha nessuna caratteristica da trequartista, al primo anno inaspettatamente ha fatto bene, perchè insistere con un calciatore che è un mediano, o un terzino o un esterno ? e perchè da due anni insiste a fare giocare uno che non c'è ?
Capisco che anch'io se lasciassi a casa Melissa avrei la testa sempre la, ma l'allenatore a che serve ?
Ma andiamo avanti con la partita, non appena il Milan ha abbassato i ritmi (perchè sul 2 a 0 Allegri ha avuto paura e si è messo con il 4-4-2) e non ce stato più il movimento senza palla, eloquente un'immagine di Antonini che non sa a chi dare un fallo laterale e ci siamo consegnati come sempre accade da tempo all'avversario, e meno male che Abbiati con i suoi "miracoli" ci ha tenuti in "vita" fino alla fine.
In questa mezzora abbondante lo Zenit pareggia e fa quello che vuole, errori tattici del Milan a tignitè e poi vengono fuori le inadeguatezze di alcuni giocatori, anche perchè il tecnico toscano si diverte ad inventargli ruoli che anche un cieco si accoregerebbe subito che non possono fare.
Boateng trequartista quando nel 4-2-3-1 potrebbe bene giocare da mediano accanto a De Jomg a fare legna, ripartenze e importantissimo intervenire di testa in area che ci sono pochi colpitori, così come perchè dobbiamo giocare con Bonera e Zapata quando avevamo bisogno di esperienza ( Yepes) e di colpitori di testa (Acerbi), perchè non Ambrosini (altro colpitore di testa) con De Jong ? perchè fare tourn over se non riusciamo a mettere insieme un undici dignitoso ? perchè Bojan prima punta ? perchè Emanuelson fa di tutto tranne il suo ruolo ?
Meno male che dopo un'ora abbondante ha deciso di togliere Bojan ( quasi sufficiente ma non è il suo ruolo) e mettere dentro Pazzini che non ha fatto niente, ha fatto il centravanti, ha preso palla ed ha fatto salire la squadra e Nocerino per un inesistente Boateng e la squadra si è sbloccata, tanto che Agostinelli che commentava la partita si è lasciato scappare che entrambe le squadre (quindi ha cercato la vittoria) non si accontentavano del pareggio e così è stato.
Un gran bel Milan nei minuti finali che ha continuato ad attaccare perchè con il Milan anche con le riserve non ci si può difendere, Allegri è un allenatore "provinciale", gioca per non perdere e poi non è uno che sa leggere le partite, sbaglia sempre tutto e poi corre ai ripari (dopo che Tassotti gli e lo fa capire) ma spesso è tardi.
Paradossalmente ieri sera Allegri potrebbe avere liberato Spalletti (esonero) che diventerebbe il suo primo e serio sostituto. 

mercoledì 26 settembre 2012

Prove tecniche di panchina

Sembra quasi un segno del destino, Tasotti il più accreditato successore di Allegri guidirerà i rossoneri proprio contro il Cagliari, grazie alla squalifica del tecnico toscano, prove di un passaggio di testimone a mio avviso solo rimandato, adesso che anche Galliani dopo la sconfitta di Udine ha dato l'ultimatum alla squadra.
Ma il successore Tassotti sarebbe solo un traghettatore, non ha mai voluto prendersi in prima persona la responsabilità tecnica della squadra, proprio per evitare che un esonero potesse dividerlo dal suo immenso amore per questi colori.
Stare nel Milan per Tassotti vale bene essere l'eterno secondo, per amore si fa tutto e non sarebbe il primo caso, anche nella vita .... si rinuncia ai soldi, al successo....si resta nell'ombra e ci si nutre del grande amore, detto da me per chi mi conosce, freddo e glaciale come sono, so che lascia un po di stucco, ma è così.
Allora Tassotti di chi sarà il secondo il prossimo anno ?
Guardiola è il sogno di tutti e in partricolare di Berlusconi e resterà tale, un altro desiderio mai avverato è quel Luciano Spalletti che è stato ad un passo dai colori rossoneri, prima di accettare lo Zenit, dove ha raggiunto il top e appagato potrebbe decidere di misurarsi di nuovo in Italia, tanto più che il contratto di questa'altro toscano scade proprio nel 2013.
E se Spalletti non opporrebbe veti su Tassotti suo secondo, diversa sarebbe la situazione nell'eventualità arrivasse Rafa Benitez, un altro tecnico sul taccuino dei dirigenti milanisti, perchè lo spagnolo ha un suo staff di fiducia, un po manageriale perchè si occupano un po di tutto, acquisti compreso.
Tutto monitirando due giovani allenatori rampanti, il predestinato Inzaghi e il sorprendente quanto eccellente...Montella.

venerdì 21 settembre 2012

Senza gioco e incapace di cambiare.

Pare che siano le parole di Berlusconi parlando di Allegri e rivolgendosi a Galliani e pare pure che Allegri oramai rasseganto stia trattando la buonuscita, tira aria di divorzio a Milanello e il futuro del tecnico è lagato soltanto ai risultati.
Per il numero uno rossonero l'avventura di Allegri sulla panchina del Milan è già finita, gli errori fatti in passato dalla società, non riescono ad essere coperti da un allenatore che vive alla giornata e non può perchè non sa, dare seguito al tanto decantato "progetto", perchè è vero che manca chi manca ma come si è verificato lo scorso anno, Pazzini; De Jong; Nocerino, El Shaarawj e così via adesso non mi dite che sono più scarsi di quelli di Sampdoria e Atalanta.
La manovra non si sblocca e non si può imputare ai giocatori che non sono così scarsi e poi insieme al Palermo, sono le uniche squadre che non giocano a calcio e ora sono più di due mesi che Allegri allena il gruppo, che non ha intensità, che non ha rabbia agonistica, che è lenta e prevedibile.
Pare che alla prossima "stecca", Allegri debba dare le dimissioni con la garanzia di percepire regolarmente fino a giugno 2013 il contratto e poi la risoluzione, la panchina andrebbe a Tassotti, chi meglio di lui conosce la situazione ed ha esperienza di cose milaniste, per poi (forse già esiste) passare il "progetto" al nuovo realizzatore, si dice Guardiola io mi accontenterei del "maestro" Delio Rossi, comunque occorre sicuramente uno che ha dimostrato e Benitez a parte l'Inter lo ha fatto, non è uno che ha fatto solo il play off in B con il Sassuolo.