domenica 27 maggio 2018

Grazie a tutti


Un sentito ringraziamento va a Berlusconi che doveva lasciarci in mani sicuri ed invece, un altro parimente sentito va al signor Li per avere acquistato la squadra senza soldi e per essere un fantasma, per finire un grazie va anche a Montella, che se non avesse fatto quell’inizio di stagione scellerata, oggi potremmo contare sugli introiti della Champions League.
Il no della UEFA al settlement agreement e il conseguente rinvio a giudizio a metà giugno, ha gettato nello sconforto tutto il pianeta Milan e pensare che c’era un grande ottimismo, Fassone e Mirabelli stavano già pensando al mercato, alla ricerca di un grande bomber e invece è arrivata una bocciatura che nessuno prevedeva e che mette in stallo il mercato, in attesa di scoprire quale sarà la sentenza e di conseguenza la sanzione che graverà sul Milan.
Il Milan rischia una terribile stangata, o invece delle sanzioni lievi, ma il grande spauracchio è l'esclusione dalle coppe europee, raggiunte con tanta fatica e motivo di introiti economici, una cosa è certa, il Milan inizierà con l'handicap del mercato, che non potrà fare prima di metà giugno (giorno della sentenza), in quanto non conosce le modalità su cui può operare e per tanto perderà un mese per quello che doveva essere il mercato decisivo per il miglioramento dell’organico.
La sanzione più plausibile sarà quasi sicuramente quella di bloccare il mercato in entrata e qui potrebbero sorgere problemi per Reina anche se preso a zero, ma con un contratto che grava sui bilanci per sei milioni per tre anni, comunque il fondo Elliott e Goldman Sacks stanno lavorando per spalmare il debito e soprattutto per trovare partners affidabili per l’autunno in vista della scadenza della proroga del prestito per il signor Li.
Ci sarebbe poi un fondo del Qatar (l’UEFA non gradisce i fondi) che da tempo è alla finestra ad aspettare l’evolversi della situazione per intervenire al momento giusto, il fondo Elliott in attesa di capire se i cinesi rifinanzieranno il loro debito, starebbe intensificando i contatti con Stephen Ross, proprietario dei Miami Dolphins, e la banca Goldman Sachs.
Credo che Mirabelli la campagna acquisti la imposterà lo stesso, supponendo le varie forme di penalità, bisognerà vedere se i giocatori interessati, Belotti e Immobile su tutti, saranno intenzionati ad aspettare, sul fatto che in caso di mano pesante molti giocatori potrebbero decidere di andarsene non sono d’accordo, penso che non fare l’Europa League non sia vincolante per nessuno.
Non si nega che al Milan la situazione sia paradossale, non condivido l’idea che i big restino in bilico perché per me non cambia nulla, Donnarumma se arriva l’offerta congrua va via, Bonucci se vuole andare vada pure dopo avere portato 40 milioni, Suso andrà a Napoli o altrove per 38 milioni, per Romagnoli la Juventus ne deve sborsare almeno 60, dopo tutto i conti del Milan sono a posto e gli stipendi alti sono regolarmente pagati.
Kalinic ha ricevuto delle offerte dalla Russia e dalla Cina a quanto pare rifiutare e vorrebbe restare per riscattarsi nella prossima stagione, in Belgio danno per milanista Fellaini, ma Casa Milan smentisce in attesa della sentenza, la situazione di svincolato lo rende appetibile un po' meno l’ingaggio e poi Elliott è pronto a intervenire con nuovi fondi per aiutare il club rossonero a uscire da questo tunnel.
Non si tratta di un grande benefattore ma di interessi, perché vuole evitare che i suoi soldi perdano di valore e se Yonghong Li non dovesse restituire il debito, Elliott diventerebbe proprietario del Milan e lo venderebbe agli americani, che vogliono un Milan in salute, con il fatturato in crescita e una rosa competitiva, ecco perchè Elliott è un alleato forte del Milan.
Fassone e Mirabelli sicuramente non potranno puntare più su calciatori di altissimo livello, ma potranno e dovranno ugualmente fare il possibile per chiudere le trattative portate avanti, nonostante il "no" della UEFA, nell’attesa però non si può perdere tempo, perché in caso di "clemenza" il Milan potrebbe trovarsi in notevole ritardo sul mercato.
Con o senza Europa League, il Milan deve e farà mercato, per il quale ci saranno a disposizione circa 20 milioni in meno, in caso di esclusione dall’Europa League, che il rischio sia concreto o meno trova molte scuole di pensiero, tuttavia il Milan effettuerà due o tre colpi in entrata per ragioni tecniche da inserire nei ruoli chiave.
Dodici mesi fa c’era da avviare un nuovo ciclo, stavolta c’è da consolidarlo, con un centravanti, una mezzala e un esterno d’attacco, che non saranno sicuramente dei top player, ma più semplicemente dei buoni, buonissimi giocatori, tutto dipenderà da Nyon e da Donnarumma, Gigio vorrebbe continuare in rossonero, il suo agente lo vuole portare via, il Milan vorrebbe tenerlo ma sa bene che la sua cessione consentirebbe di bilanciare le spese e finanziare parte del mercato.
Credo comunque che in questo momento complicato, ci si possa arrangiare con gli acquisti, per esempio al Borussia Dortmund piace Rodriguez, il terzino sinistro potrebbe andare via in cambio di una cifra che soddisfi le necessità di mercato del Milan e poi si potrebbe acquistare Sandro che non costa tantissimo, ma che per carattere e personalità, si è reso subito protagonista nella nostra serie A e che gode della richiesta personale di Gattuso, anche se il Milan si stanno muovendo sui molti parametri zero e tra questi Badelj in scadenza con la Fiorentina.
Tuccio 2010

lunedì 21 maggio 2018

Le due punte nel futuro del Milan


È finita una stagione che comunque non è stata un successo, iniziata con grandi aspettative crollate quasi subito con la gestione Montella e chiusa da un rattoppo gigantesco di Gattuso, un Milan che nel girone di ritorno e nonostante la stanchezza, ha viaggiato ad una media da qualificazione in Champions.
Rimettere in piedi questa squadra non era per nulla facile, Gattuso ci è riuscito entrando nel cuore e nella testa dei giocatori, segno che Mirabelli in fin dei conti non aveva sbagliato tutto, con un’altra preparazione e con una mentalità si poteva fare bene.
Non è stata una stagione esaltante e alla fine comunque è finita bene, con la “manita” alla Fiorentina si è blindato un altro sesto posto che evita i preliminari in Europa League, non si può dire quindi che sia stata una stagione soddisfacente e menomale che c’è stata la bella rincorsa nella seconda parte del torneo dopo la falsa partenza.
Sicuramente ci vuole altro per puntare più in alto, servono pochi acquisti ma mirati e possibilmente d’esperienza, serve ancora più qualità in mezzo al campo per smarcare gli attaccanti, il solo Calhanoglu non basta, è stata la sorpresa più bella e sarà l’uomo su cui andrà impostata la squadra del prossimo anno, come non basta il solo Cutrone, il grande attaccante è indispensabile.
Un attaccante con caratteristiche da prima punta, ma Cutrone comunque merita spazio, perché il giovane va fatto crescere e gli va fatto pure un nuovo contratto per evitare che si ripeta la storiaccia di Donnarumma, perché dovrà crescere ancora e magari diventare presto protagonista anche in nazionale.
Mirabelli su Donnarumma è stato chiaro, il portiere del Milan non è stato messo in vendita, andrà via se lui lo vorrà comunicandolo alla società, che davanti ad un’offerta ritenuta idonea lo lascerà partire, in uscita sicuro Kalinic e forse André Silva potrebbero andare via per fare cassa, ma tutto è in attesa delle sanzioni Uefa, che arriveranno a fine mese.
In entrata si è parlato di Fellaini ma le richieste del giocatore sono molto alte, mentre potrebbe tornare di moda Jankto, anche se a Gattuso piace molto Veretout della Fiorentina, il centrocampista ha fatto tanto bene in questa stagione e potrebbe vestire il rossonero per una cifra attorno ai 15 milioni e a proposito di Fiorentina, occorre un nuovo esterno sinistro.
Rodriguez anche se ha fatto il suo è stata una grossa delusione e il Milan che sta cercando un esterno sinistro ha messo nel mirino Biraghi esterno sinistro della Fiorentina, anche lui è stato autore di un buon campionato e se la trattativa dovesse andare in porto, Rodriguez andrebbe in Bundesliga e in particolare al Borussia Dortmund.
La chiave che apre il forziere del Milan per fare mercato è sempre la cessione di Donnarumma e Suso (che avverrà), per Gigio servono almeno 60 milioni, Liverpool, Paris Saint Germain e Real Madrid, sono le squadre che potrebbe fare un’offerta del genere, mentre Suso va via con la clausola di 40 e arriviamo a 100 milioni, un’altra cinquantina si possono ricavare dalle cessioni di: Bertolacci (10), Bacca (15), Kalinic (20) e Niang (10) e con questo dobbiamo finanziare tutto il mercato.
Reina in un modo o nell’altro metterà al riparo il Milan per un paio d’anni, Strinic prenderà il posto di Antonelli e poi servono un vice Kessie, un vice Bonaventura e un vice Calhanoglu, tra questi c’è Baselli del Torino che sarebbe il sostituto ideale di Bonaventura e Jankto o Veretout di Kessie, manca il vice Calhanoglu, ma di sicuro il Milan la prossima stagione dovrà ripartire da questo girone di ritorno e con questa media punti, che gli consentirebbe di lottare per il quarto posto.
Se poi all’attuale organico si aggiungeranno quei quattro acquisti mirati e di classe, allora il posto in Champions potrebbe essere con il secondo o il terzo posto, confermando così il programma di crescita per gradi, ma non bisogna sbagliare la prossima campagna acquisti ed io mi permetto di segnale alcuni calciatori di prospettiva.
Zajc trequartista classe '94 è dotato di grande classe e qualità, è sempre al centro del gioco e sostiene bene l’attacco con i gol, ma soprattutto con un’infinità di assist, un trequartista che abbina doti fisiche e tecniche a una grande visione di gioco, un altro sloveno classe '94 è il mediano del Venezia Stulac, già nel giro della Nazionale, ha mostrato doti realizzative, guidando il centrocampo con intelligenza, dinamismo e classe, in scadenza di contratto nel 2019.
In difesa c’è Kragl esterno sinistro in possesso di qualità balistiche non indifferenti, è stato premiato come miglior esterno mancino del campionato di serie B e sempre in tema di difensori, il classe '98 del Cittadella Varnier, anche in questa stagione ha confermato le qualità e la crescita che lo hanno portato in Under 21 ed è considerato uno dei difensori emergenti del nostro calcio.

Tuccio 2010

martedì 15 maggio 2018

Un’altra brutta stagione.


Il Milan non è più quello degli anni degli scudetti e delle Champions, dopo lo smantellamento del 2012 con le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva e poi piano piano l’addio di tutti i senatori, non siamo ancora riusciti in sei anni a tornare ad essere competitivi, non sono bastati nemmeno i 240 milioni spesi la scorsa estate, per non essere sicuri nemmeno del sesto posto e pensare che a inizio stagione il Milan puntava a partecipare alla prossima Champions League.
La realtà dei fatti è che attualmente il Milan è ancora in cerca di una nuova stabilità, il pareggio contro l’Atalanta lascia l’amaro in bocca, non tanto per come è arrivato, ma per l’atteggiamento di impotenza che aveva il Milan in campo, anche se dopo la batosta di coppa Italia non era per nulla facile rimettere in piedi la squadra, ma quello che non mi è piaciuto è stato l’atteggiamento della squadra dopo l’1 a 0 e con il vantaggio di un uomo.

Perché nonostante il “doppio” vantaggio, il Milan invece di chiudere la partita si è fatto mettere sotto dall’Atalanta, fino ad arrivare al pareggio che mette in discussione un sesto posto già abbondantemente in tasca, adesso contro la Fiorentina servirà un altro sacrificio enorme, perché per centrare questo benedetto sesto posto, sarà necessario vincere.
Da Bergamo portiamo almeno la qualificazione all’Europa League, evitando il fallimento totale e come un anno fa, è stata acciuffata più per demerito delle altre che per meriti propri, contro la Fiorentina bisognerà raschiare il fondo del barile e tirare fuori le ultime energie, per evitare i tre turni preliminari, che potrebbero compromettere come quest’anno il finale di stagione.
Questa è la triste realtà dopo avere speso una barca di soldi e se l'ultimo mortificante quinquennio trova una giustificazione nell’impotenza economica di Berlusconi, stavolta la giustificazione non può esserci, vero è un organico completamente rivoluzionato e soprattutto composto da giovani di grandi prospettive, supportati da pochi giocatori di esperienza e carisma, ma questo non può bastare.
Tutte le speranze di rinascita della scorsa estate, sono finite in una stagione ancora più complicata di quella scorsa, ora si aspetterà la sentenza dell’Uefa e poi si penserà al mercato, un mercato estivo diverso da quello scorso che comunque ha avuto un rendimento parzialmente positivo, ora sarà basato sull’austerity o sulle cessioni eccellenti.
Fra un poco saranno più chiare anche le reali disponibilità del Milan per rafforzare la squadra, i ruoli sono quelli già noti e poi verranno fatte anche delle altre valutazioni, non è detto che chi doveva andare vada e viceversa (Donnarumma), intanto si sta cercando di rifare tutta la panchina approfittando dei parametri zero ancora disponibili a giocare con il Milan e dopo Reina e Strinic, pare che a questi si possa aggiungere il centrocampista sudcoreano Sung-Yong Ki, a parametro zero dallo Swansea.
Infine un in bocca al lupo a Roberto Mancini che è il nuovo commissario tecnico della nazionale italiana e complimenti al duo Costacurta-Fabbricini per la scelta, Mancini guiderà la Nazionale fino al prossimo Europeo con un ingaggio di circa 2 milioni all'anno ed esordirà in azzurro il 28 maggio con l'amichevole a San Gallo contro l'Arabia Saudita.
Credo che questa sia stata la scelta migliore, perché considero Mancini il più “selezionatore” tra gli allenatori, ha giocato in Nazionale e allenato in grandi club, ha vinto coppe e scudetti, ha esperienza internazionale e poi non lo ha fatto per soldi, la seconda amichevole poi sarà Venerdì 1 giugno a Nizza contro la Francia, mentre il 4 giugno a Torino, affronterà l'Olanda.

Tuccio 2010

venerdì 11 maggio 2018

Il Milan si fa male da solo.


Vittoria giusta e meritata, ma anche se siamo ancora lontani dalla Juventus il risultato è eccessivo, se togliamo i gol che ci siamo fatti e lo spezzone di partita post 4 a 0, mi pare normale che poi non si riesca più a giocare, il Milan aveva giocato bene ed era stato pure ugualmente pericoloso, anche se ribadisco con forza che non facciamo nulla per dare una palla decente alla punta.
E adesso? La mia preoccupazione è che per riprenderci da questa “tranvata” ci vorranno due mesi e invece ci sono solo da giocare due partite e per nulla semplici, già con il 3 a 1 dello stadium siamo finiti in coma e lo abbiamo pagato con Torino, Sassuolo e Benevento, figuriamoci adesso.
Dal sogno Champions all'incubo di una stagione fallimentare, peggiore addirittura di quella precedente nonostante i duecento e passa milioni spesi, così significa rimettere tutto in discussione, adesso serve un gran lavoro psicologico per tirare fuori il massimo da questa squadra in vista delle ultime due partite.
Non sarà una cosa facile giocare con l'Atalanta e la Fiorentina con questo morale, il rischio di sprofondare all'ottavo posto è palpabile e renderebbe di conseguenza fallimentare questo primo anno cinese, questa è una cosa che si deve scongiurare assolutamente, perché il bilancio sarebbe veramente negativo.
Bisogna subito reagire e poi arrivati in Europa bisogna migliorare questa squadra, con 3/4 giocatori con una mentalità vincente, per completarla e non buttare via quello di buono che si è fatto, il Milan era padrone del campo, era una gara aperta, è stata una partita ben giocata e il 4 a 0 per me alla fine è un risultato bugiardo, anche dopo i quattro gol il Milan ha provato a continuare a giocare ma era difficile.
In questa stagione il Milan ha dimostrato di non possedere ricambi esperti e di livello a centrocampo e in attacco per poter competere al meglio su tre fronti, bisogna andare a prendere 4 giocatori d’esperienza come Bonucci e Biglia, per dare “corpo” ad una squadra molto giovane e poi servono i ricambi, Kessie, Bonaventura, Rodriguez, Suso e Calhanoglu figurano come pedine irrinunciabili sempre, e per tanto costantemente in campo e soggette anche a intensa stanchezza.
Donnarumma, come tutti può capitare di fare un paio di svarioni, sono il segno di una inevitabile crescita, se non fosse per quello stipendio e non avesse quell’agente, potrebbe sbagliare come tutti gli altri, questa è la dimostrazione che deve crescere nel temperamento e nelle difficoltà, bisognerà comunque rivedere i piani tecnici per la prossima stagione.
Rodriguez in questo momento è l’anello debole nella creazione del gioco, poco affidabile e incostante, Suso pur restando il più estroso e dotato di questa squadra, deve variare zona e giocate, gli avversari ormai si sono smaliziati e lo blocca più facilmente e poi c’è il centravanti, Kalinic è risultato inadeguato. Cutrone è bravo ma è un ragazzo e Silva sarà un ottimo giocatore ma in prospettiva, questo Milan ha bisogno di un centravanti che spesso se la sbrighi da solo. 
Però non sono pochi i ritocchi che servono per rilanciare la squadra, intanto Fassone e Mirabelli si sono fatti una chiacchierata con gli agenti di Politano e con Carnevali per conoscere il costo del cartellino, ma il mercato estivo del Milan partirà dal centravanti, via Kalinic che ha ammiratori in Bundesliga e André Silva corteggiato dal Monacò, farà l’investimento importante su una grande punta, tenendo magari Cutrone alle sue spalle per farsi le ossa.
Difficilmente la partenza dei due attaccanti potranno garantire fondi sufficienti per l'acquisto di un nuovo grande attaccante, così i nomi sui possibili sacrificati vanno da Donnarumma a Suso a Bonaventura, ma chi verrà? 
Radamel Falcao è il nome accostato di recente, in virtù di un possibile scambio di prestiti con Andrè Silva, il sogno resta Belotti (magari in coppia con Politano), Dzeko (prezzo abbordabile, esperienza e ambientamento) e in ultima analisi Muriel che si è confermato anche in Spagna, in caso di partenza di Rodriguez, occhi puntati su Biraghi della Fiorentina, possibili contatti nei prossimi giorni, magari in occasione dell’ultima partita di campionato.
Tuccio 2010

sabato 5 maggio 2018

Questo è il Milan che voglio vedere.


Il Milan continua la lenta e complicata marcia verso l’Europa, contro il Verona (pochissima cosa) è stato tutto facile, l’eleganza della manovra e il piglio deciso, hanno evidenziato una squadra che sta ritrovando condizione ed energia, un segnale importante in vista della finale di Coppa Italia.
Nell’assemblea degli azionisti Fassone ha parlato del piano di rifinanziamento su come rientrare dal debito con Elliot e anche di mercato, che gli acquisti saranno dei giocatori esperti che serviranno per rinforzare la squadra e che arriveranno lo stesso, visto che le cessioni saranno cessioni sportive e non di bilancio.
Intanto è stata prorogata la scadenza al 30 giugno 2019, per poter rientrare nei parametri previsti dalla FIGC e per tanto non c'è necessità di vendere grazie ai 120 milioni di aumento di capitale, però per questioni di Settlement Agreement il Milan non potrà comprare giocatori utilizzabili nelle coppe europee, esattamente come successo all'Inter.
Quindi se vendi per 100 milioni puoi comprare al massimo per 100 milioni, non c'è un budget per il mercato, ma le cessioni permetteranno di operare in entrata, l’UEFA prevede un monte ingaggi non superiore al 60% dei ricavi e già il Milan è sotto a quella soglia, quindi Donnarumma e Suso verrebbero sacrificati in caso di acquisizione di calciatori con l’ingaggio che sfori quella percentuale.
Calhanoglu contro Bologna e Verona ha dimostrato la sua centralità in questo Milan, la posizione centrale sotto la punta o le punte, può diventare devastante sia nel 4-3-1-2, che nel 4-2-3-1, quest’ultimo modulo per altro è più adatto agli uomini attualmente in organico, con Suso e Bonaventura ai lati di Calhanoglu e Kessie affianco del regista, mentre in attacco si dovrà pensare per come sembra ad un attaccante eccezionale.
Dei tre attaccanti centrali Kalinic e Andrè Silva hanno reso molto al di sotto delle aspettative, probabilmente, anzi sicuramente non sono stati messi in condizione di rendere al meglio, mai nessuno dei tre ha offerto garanzie sufficienti per essere considerato l’attaccante titolare e anche per il prossimo anno.
Cutrone ha le qualità tecniche per cui vale la pena di puntare ancora su di lui per la prossima stagione, in attesa della sua definitiva esplosione, ma di contro ci sono le esigenze del Milan che ha bisogno a tutti i costi di un centravanti di spessore e carisma internazionale, che possa diventare il punto fermo dell’attacco rossonero nei prossimi anni.
Calhanoglu si sta ritagliando un ruolo importante, ha dimostrato che se ne ha l’occasione non ha problemi a fare gol e può rendersi molto più pericoloso, così basterà puntellare la squadra con gente esperta, per evitare gli alti e bassi della gioventù, due-tre giocatori di valore con la sufficiente esperienza, un centravanti da doppia cifra, Belotti più di Mandzukic senza escludere Benzemà.
Ma il Milan non molla nemmeno Dzeko, l’intenzione sarebbe quella di provare a prelevare l’attaccante della Roma, offrendo in cambio Bacca e non molti soldi, questo però vorrebbe dire che Andrè Silva e Kalinic verrebbero venduti, anche se adesso la loro svalutazione è evidente, per Kalinic potrebbe riaprirsi la pista cinese, mentre per Andrè Silva si ipotizza uno scambio con Keita Balde con il Monacò.
Quindi per il ruolo di seconda punta o attaccante esterno torna di moda Keita Balde, l’altro profilo seguito da Mirabelli per lo stesso ruolo sarebbe Dani Ceballos del Real Madrid, il terzo rinforzo di qualità ed esperienza potrebbe essere il ventiseienne Jack Wilshere dell'Arsenal, grande tocco di palla, visione di gioco e a parametro zero.
Un paio di club tedeschi sono interessati a Ricardo Rodriguez, io per la sua sostituzione punterei su Masina del Bologna, poi c’è l’Empoli che vuole tenere Gabriel, due le soluzioni: il rinnovo del prestito (in quel caso Gabriel dovrebbe rinnovare il suo contratto con i rossoneri in scadenza nel 2019) o l’acquisto a titolo definitivo (la valutazione dell’estremo difensore si aggira sui 3 milioni).
Infine sembra fatta per Mancini ct dell'Italia, oramai non sembrano esserci più dubbi il contratto dovrebbe essere ufficializzato dopo il 13 maggio con la firma, ci sono molti dubbi invece sulle dichiarazioni date con certezza da Zamparini, che da giugno prossimo non sarà più il proprietario del Palermo.
Tuccio 2010

martedì 1 maggio 2018

Gol, pali, tre punti e tanta sofferenza


Vittoria importante del Milan a Bologna che non vinceva da più di un mese, i rossoneri hanno avuto l'occasione di chiudere più volte la partita, non ne hanno approfittato e hanno sofferto tantissimo, ora mancano tre partite e la finale di Coppa Italia e il Milan deve vincerle tutte per arrivare al sesto posto.
L'Atalanta ha vinto ed ha sempre un punto di vantaggio sui rossoneri e il prossimo turno sarà impegnata a Roma con la Lazio, qui il Milan non potrà sbagliare la partita contro il Verona specie adesso che ha ritrovato il miglior Calhanoglu, poter contare su di lui in questa fase del campionato può essere fondamentale, come Cutrone che resta la migliore soluzione per l'attacco.
Secondo me quello che non è chiaro, è che Mirabelli ha speso 240 milioni ma per rifare tutto l’organico di una squadra che era ridotta ad una provinciale e che con un allenatore decente fin dall’inizio, per come poi ha dimostrato Gattuso, se la sarebbe giocata alla pari almeno con Roma, Lazio e Inter e gli scontri diretti del girone di ritorno ne sono testimoni.
Il mancato alto rendimento di Rodriguez, Kalinic e qualcun altro, fa parte delle cose di mercato, nel senso che prendi un giocatore in piena forma tecnica e poi per qualche motivo non ti rende, magari poi il prossimo anno lo dai al Torino o al Benfica, esplode e ci fai la figura del pollo.
Cosa centra Mirabelli se il Milan sta pagando il recupero in corsa di una condizione atletica inesistente e adesso l’ha reso poco brillante, meno motivato e meno concentrato, bisogna comunque ancora lavorarci su questa squadra, ci sono ancora meccanismi di gioco da perfezionare, le responsabilità casomai sono di chi ha preso Montella invece di Giampaolo.
Comunque Mirabelli aveva pure provato a prendere Conte e poi non potendo trovare di meglio è rimasto Montella, l’errore forse è stato concedergli troppo tempo, doveva andare via prima e che non sia un allenatore top lo dice il fatto che è stato esonerato nel giro di 4 mesi anche dal Siviglia (le ultime nove partite senza vittoria).
Certo non può essere colpa di Mirabelli se Cutrone e Andrè Silva che in teoria sarebbero perfetti per giocare insieme (uno che attacca la profondità e l’altro parte da fuori area) non riescono a farlo, per Silva e Kalinic, quest’anno c’è stato qualcosa che non ha funzionato, determinando il problema del Milan che è quello di non segnare.
È un anno così, è vero che il Milan crea molte palle gol ma non sono delle migliori e così non riesce a concretizzarle, quello che è ha fatto Mirabelli l’estate scorsa non può essere giudicato negativamente, ha preso il miglior regista del campionato, due attaccanti che volevano tutti, ha preso Kessie strappandolo alla Roma ma non ha confermato il suo rendimento, Bonucci il miglior centrale dopo Sergio Ramos e Rodriguez il miglior laterale sinistro degli ultimi europei.
Il problema del Milan è stata la preparazione sbagliata da Montella in estate e qui non può entrarci Mirabelli, sicuramente ha fatto qualche errore come riconfermare Montella dopo i segnali non positivi sul finire dell’anno scorso e poi che non sarebbe stato facile vincere qualcosa al primo anno lo sapevamo, ma se poi Roma e Lazio fossero molto più attrezzate di quanto pensassi e Juventus e Napoli di un altro pianeta, diventa veramente difficile.
Ora serve guardare avanti e se si vuole cambiare Mirabelli per uno migliore va bene, ma non parliamo di gettare tutte le colpe sulle sue spalle e ricordiamoci conto che c’è ancora un doppio traguardo da conquistare (almeno uno a tutti i costi), la Coppa Italia e la qualificazione in Europa League senza passare dai preliminari, il Milan non può permetterselo.
Ammesso delle colpe della precedente gestione tecnica e di alcuni errori di valutazione della dirigenza, anche l’attuale allenatore non è esente da colpe, ma niente può giustificare questo crollo, sia dal punto di vista del gioco che dell’intensità agonistica, i due punti in tre partite contro Sassuolo, Torino e Benevento non ammettono giustificazioni.
Ora c’è il rischio di una stagione fallimentare se la squadra non tira fuori un finale di stagione degno, un prezioso e onorevole sesto posto e magari anche la vittoria della finale di Coppa Italia contro la Juventus, lascerebbe cadere il pretesto per cercare di distruggere Mirabelli, non dimentichiamoci che anche Marotta al suo primo anno di Juventus non ha fatto benissimo.
Il Milan oggi comunque ha una base tecnica su cui continuare a costruire, in tema di mercato in vista della prossima stagione ci sono Suso e Donnarumma che hanno mercato e andranno via, la difesa con Reina, Conti, Bonucci, Romagnoli e Calabria è a posto, forse manca un terzino sinistro all’altezza, Biglia e Kessie saranno confermati, Bonaventura potrebbe andare via, dipende tutto dal prossimo modulo che non è scontato sia il 4-3-3.
Davanti credo si faranno scelte diverse, Calhanoglu è diventato un giocatore importante per il Milan, ma quest’anno non ha mai giocato da trequartista e si è adattato da esterno, il Milan secondo me cambierà disposizione in campo giocando con un 4-3-1-2, ha il trequartista e deve trovare le due punte, la coppia Cutrone-Andrè Silva potrebbe essere quella di scota e poi serve fare un mercato intelligente perché deve solo migliorare in alcuni punti fondamentali.
L’Atalanta è a 58 punti e incontrerà: LAZIO, Milan e CAGLIARI.
Il Milan ha 57 punti e deve incontrare: Verona, ATALANTA e Fiorentina.
La Fiorentina ne ha 54 e deve incontrare: GENOA, Cagliari e MILAN.
La Sampdoria a 54 punti invece deve giocare con: SASSUOLO, Napoli e SPAL.