martedì 27 febbraio 2018

Tutto d’un fiato fino alla sosta.


Grandissima partita del Milan a Roma, che dopo un primo tempo equilibrato è uscito fuori alla grande nella ripresa con una prestazione imponente, ottenendo con un netto 2 a 0 un risultato importante che lo mantiene al sesto posto in classifica a quota 44 punti, a sette punti dal quarto posto valido per l’ingresso in Champions, attualmente occupato dall’Inter che domenica affronterà nel derby.
Dopo il 2 a 2 di Benevento e alla pesante sconfitta di Verona, non mi sarei mai immaginato un Gattuso così proiettato nel futuro del Milan e una squadra così in rampa di lancio per aggiudicarsi la finale di coppa Italia, il quarto posto in campionato e perché no magari anche il successo finale in Europa League.
Il sogno è quello di rientrare alla grande in Champions, chi sa quanto tempo ci vorrà, ma intanto Gattuso sta ricostruendo il Milan come squadra e come appartenenza, allenamenti più duri e preparazione più intensa, niente più cali di tensione atletici e mentale, il Milan adesso corre e lo fa più di tutti, corsa e intensità che sono indispensabile per durare e vincere.
Finalmente un’identità tattica costante e adatta agli interpreti, una coppia centrale difensiva di qualità e quantità, un Bonaventura che in questo ruolo sta giocando forse il campionato migliore della sua carriera e un trittico in attacco dove tra Suso e Calhanoglu, Cutrone è diventato il simbolo di questo nuovo Milan calabro-cinese.
La fiducia data sempre allo stesso undici titolare (forse anche per mancanza di alternative), senza l’uso indiscriminato ed esagerato del turnover, hanno portato al Milan i risultati, un nuovo spirito di squadra, affiatamento e fiducia per tutti compreso le riserve e questo si è visto con le feste a fine partita, delle riserve rimaste in panchina e di chi come Conti è addirittura rimasto a bordo campo.
Un bagno di umiltà serve proprio in questo momento che la squadra comincia a volare verso la Champions e il prossimo turno potrebbe essere quello decisivo a riaprirne la corsa, perché nella prossima giornata di campionato ci saranno: Lazio-Juventus, Napoli-Roma e Milan-Inter, se il Milan vincesse il derby e le due romane non vincessero, si aprirebbe una vera e clamorosa rimonta. peccato che il Milan prima del derby dovrà affrontare in Coppa Italia la Lazio per accedere alla finale e sinceramente non ci voleva.
Settimana incandescente dunque per il Milan che si è aperta con una delle due delicatissime trasferte romane e si chiuderà con il derby, la prima all’Olimpico con la Roma è andata benissimo ma non abbiamo fatto ancora nulla, perché se il campionato finisse oggi non entreremmo neanche in Europa League, in quanto la Sampdoria pur a pari punti ci precede in classifica.
Mi voglio soffermare per un attimo su alcuni aspetti quasi trascurati, il Milan se non è la squadra di serie A con più italiani in campo poco ci manca, Donnarumma, Calabria, Bonucci, Romagnoli, Bonaventura e Cutrone, a cui vanno aggiunti: Storari e l’altro Donnarumma, Conti, Abbate, Antonelli, Montolivo, Locatelli e Borini.
Forse è anche la squadra che ha più giovani del vivaio in rosa: I due Donnarumma, Calabria, Cutrone, Abbate, Antonelli e Locatelli e se non è la squadra più giovane d’Europa ci siamo quasi, infine dando uno sguardo alle convocazioni del CT pro tempore Di Biagio (dico che non mi piace lui e nemmeno i suoi convocati), voglio ricordare che in una nazionale in rifacimento, oltre a Donnarumma la coppia Bonucci-Romagnoli che giganteggiano in difesa nel nostro campionato, concedendo pochissimo agli attaccanti è imprescindibile.
Adesso sotto alla seconda trasferta romana di mercoledì con la Lazio, dove potrebbe anche bastare un pareggio con gol per raggiungere il primo obiettivo la finale della coppa Italia e poi testa al derby, per sperare con un’altra vittoria di riaprire concretamente la corsa al posto Champions, portando da 7 a 3 i punti di distacco con l’Inter e a 6 nel caso di vittoria della Roma a Napoli.
E dopo ci sarà un altro giovedì di fuoco, quello di Europa League con l’Arsenal, certo il sorteggio degli ottavi poteva essere più benevolo, regalandoci magari il Viktoria Plzen, ma alla fine se davvero il Milan è intenzionato a riconquistare anche un po’ di lustro internazionale, ben venga anche questa importante prova del nove, sempre meglio che stare a casa a guardare gli altri e mi riferisco ai cugini.
I Gunners stanno vivendo un’altra delle loro stagioni tormentate, l’Arsenal è praticamente in una situazione simile a quella del Milan, sesti e ad otto punti dalla zona Champions, con la differenza che Gattuso potrebbe restare anche se fosse eliminato in Europa League, mentre se dovesse andar male per Wenger anche l’avventura in Europa League, per il tecnico si potrebbe profilare l’addio definitivo a Londra dopo oltre 21 anni, con Ancelotti pronto a subentrargli.
Sotto un certo aspetto però siamo pure fortunati, perché il neo arrivato Aubameyang non sarà utilizzabile in Europa League, Giroud e Alexis Sanchez sono stati ceduti, Lacazette è fermo per un infortunio e starà fuori altri 20-30 giorni, ci sarà solo il nuovo arrivo Mkhitaryan, però resta sempre un banco di prova importante, se non dovessimo essere all’altezza dei Gunners, non saremmo pronti per una finale e allora meglio uscire e dedicare tutte le energie al campionato.
Sembra oramai certo che il 30enne terzino sinistro Strinic, la prossima stagione sarà un calciatore del Milan a parametro zero e sembra che dopo aver chiuso per Strinic, Mirabelli abbia già in mano un principio di accordo con il portiere Reina per la prossima stagione, ma il suo arrivo dipenderà dall’addio di Donnarumma.
Mirabelli è già al lavoro in vista del prossimo mercato estivo che sarà sicuramento in autofinanziamento ed ha ben chiaro quali sono i ruoli per rinforzare l’organico, anche se ballano ancora tanti nomi, tutto dipenderà dall’EUFA e per farsi trovare pronto il DS sta percorrendo più strade alternative, tra questi ruoli serve una mezzala che possa alternarsi con Kessie e Bonaventura,
Per questo ruolo il Milan starebbe già pensando tra gli altri anche a Ki Sung-Yueng, 29enne sudcoreano in forza allo Swansea con il contratto è in scadenza a giugno, ad essere onesti non lo conosco, ma devo avere fiducia in Mirabelli specie se non costerà nulla come sembra e poi Dani Ceballos, passato lo scorso anno dal Betis Siviglia al Real Madrid e qui ci vogliono i soldini.
Serve pure un esterno d’attacco da aggiungere a Suso e Calhanoglu e un grande centravanti, a proposito di centravanti, sembra che proprio l'Arsenal avrebbe pensato per la prossima stagione ad André Silva, il portoghese nonostante tutto è ancora molto stimato da diversi club e i Gunners lo vorrebbe per alternarlo con Aubameyang, a fine stagione il Milan farà delle precise valutazioni, perchè non sembra intenzionato a privarsi di un giocatore su cui una volta recuperarlo intende puntarci.
Tuccio 2010

venerdì 23 febbraio 2018

Il tourn over era d’obbligo


Il tourn over a questo punto della stagione era necessario, serviva per dare un po di riposo a chi le ha giocate tutte da quando è arrivato Gattuso e la stanchezza comincia a farsi sentire, serviva per tenere tutti sulla corda e farli sentire parte del progetto e poi serviva per recuperare quegli ultimi due o tre calciatori rimasti un po più indietro rispetto agli altri.
Indietro come Rodriguez, Locatelli e Silva che si sono dimostrati ancora troppo timidi e hanno giustificato così in pieno le scelte dell’allenatore, addirittura Kalinic e Josè Mauri sono entrati in campo con più decisione e cattiveria, poi vogliamo parlare del gol di Borini che è da manuale del 4-3-3?
L’attaccante esterno Cutrone diventa rifinitore sulla fascia e mette un pallone in area per la punta centrale Silva, che non si fa trovare “pronto” all’appuntamento con il gol, a quel punto la palla diventa lunga e viene calciata in porta dall’altro attaccante esterno con il suo piede forte.
Adesso immaginatevi per un attimo a quanti di questi palloni potrebbe mettere dentro Suso schierato a sinistra e a quanti gol potremmo fare con Calhanoglu che arriva sulla palla lunga con il suo piede forte e viceversa, metterebbero a segno una decina gol ciascuno, come quelli che segna Calleon nel Napoli.
Il Milan bisogna dire però che ha trovando una sua dimensione, adesso bisogna integrare in questa dimensione tutti gli elementi dell’organico, anche perché è arrivato il momento della verità (Roma, Lazio e Inter in sette giorni) e a meno di crolli pazzeschi, il Milan deve provare ad arrivare in fondo a tutte le competizioni. Piazzamento in Europa meglio se in Champions; finale di coppa Italia meglio con la vittoria e se non sarà finale almeno semifinale in Europa League e a tale proposito, il Milan dopo avere eliminato il Ludogorets, agli ottavi ora dovrà vedersela con l’Arsenal, diciamo subito che ci è andata male perché sarebbe stato meglio che so …. Sporting Club de Portugal, Athletic Bilbao, Olympique Marsiglia, Olympique Lione, RB Salisburgo, Viktoria Plzen e invece no, l’Arsenal.
Come dice Mirabelli se vogliamo arrivare in fondo in questa competizione, prima o poi le squadre forti: RB Lipsia, , Zenit San Pietroburgo, Lokomotiv Mosca, CSKA Mosca, , Dinamo Kiev Atletico Madrid, Lazio e Borussia Dortmund li dovremmo incontrare lo stesso, uscire agli ottavi o in semifinale alla è poi la stessa cosa.
Sembra che Fassone e Mirabelli la decisione di confermare Gattuso l’abbiano già presa e che sia già stata comunicata all’allenatore, il quale si è impegnato nella promessa di provare a conquistare il piazzamento per la Champions League.
Giusta la riconferma perché in fondo Gattuso sta dimostrando di non essere solo: carattere, grinta e determinazione, ma ha anche capacità tecniche, tattiche, di gestione del gruppo e manageriali, capacità che non gli si ipotizzavano, per non dire che ha portato anche il senso di appartenenza che non c’era più e il gruppo adesso è compatto ed è con lui.
Per quel che riguarda i problemi finanziari di Yonghong Li, Fassone sta cercando di rifinanziare il debito e si parla già di un possibile acquirente in grado di rilevare il Milan per 400 milioni dal fondo Elliott, la finanziaria ha una potenza e una visione strategica riconosciuta e troverà il compratore, certo non ci sono dubbi che il Milan ha qualche problema, ma come ha detto Gattuso, Silva è stato pagato con due mesi di anticipo sulla scadenza, sicuramente il Milan vive un momento di difficoltà, ma non mi sembra una società sull’orlo del fallimento.
Forse finalmente qualcosa nel calcio può cambiare, non aspettiamoci una rivoluzione ma senza più Blatter e Tavecchio ad impedire le riforme possiamo ben sperare, certo noi siamo lontani anni luce da federazioni come quelle Inglese, Tedesche e Spagnole, ma almeno cominciamo e strada facendo vedremo.
Intanto partiamo dall'idea di Infantino di abolire il mercato di gennaio, forse abolirlo completamente no, ridurlo ad una settimana/dieci giorni, magari in coincidenza della sosta natalizia si, un mercato di riparazione per dare la possibilità alle società di sostituire gli infortunati, ma non una vera e propria sessione di calciomercato. 
Sempre in tema di riforme, trovo pure interessante l'idea di ridurre la sessione estiva, chiudendola almeno prima dell'inizio dei campionati, trovo giusto che non ci sia mercato durante le partite e chiudere il mercato a fine luglio piuttosto che a fine agosto sarebbe certamente meglio, così come trovo giusto porre un limite alle commissioni per gli agenti, io veramente li abolirei o per lo meno non gli darei tutto questo potere. 
Sono d’accordissimo anche sul tetto salariale per le società a seconda delle loro entrate economiche, il salary cap è il sistema americano, con regolamentazioni forti sia sportive che economiche, ma questo non impedisce di avere lo stesso successo dal punto di vista commerciale, certo ci sono regole che non possono essere applicate al calcio, ma un salary cap con altre restrizioni si può fare.
Un altro punto importante è limitare i prestiti, in modo da limitare che le squadre padrone del mercato comprano giocatori e li mandano a giocare altrove, il presidente della Fifa Infantino prevede un piano con "undici punti indispensabili" per modificare profondamente i principi e le basi del calcio moderno, era l’ora.
A completamento adesso ci aspettiamo anche cambiamenti in lega e in FIGC, sui vivai e le nazionali e sulla riduzione delle squadre, la seria a 18 con 4 retrocessioni e se anche così dovesse perdere d’interesse, due retrocessioni immediate e le altre due con i play out con quattro squadre.
Cambia qualcosa anche per quanto riguarda la trasmissione delle partite, MediaPro, ha fatto sapere che il prezzo per gli abbonati scenderà, una diffusione più ampia ad un prezzo minore come hanno fatto nella Liga e propongono un canale che distribuisca tutto il calcio italiano, Serie A e Serie B, con le società che incasserebbero più soldi, in Spagna il canale della Liga “beIN Sports”, è interamente di mediapro, detiene le 8 migliori partite della Liga e le trasmette su Movistar, su Vodafone, su Orange, sugli Ott.
Certo quest’estate non sarà come quella scorsa, bisognerà fare di necessità (parametri zero) virtù, come per certi versi ha fatto la Juventus con Kedira, Matuidì ecc, quindi sarà l'estate delle occasioni “interessanti” che già da adesso si stanno presentando sul mercato, con tanti giocatori che non stanno rinnovando, l’organico lo scorso anno andava rifondato di sana pianta e Mirabelli ha fatto un ottimo lavoro, ora bisogna completarlo.
Continuano ad arrivare notizie sulla decisione di Donnarumma di accettare le offerte del Psg, al giocatore andrà un ingaggio doppio di quanto percepito adesso, Raiola si è impegnato comunque a portare nelle casse del Milan circa 70 milioni che serviranno per la gestione e il prossimo mercato, sembra fra l’altro che ci sia già un accordo biennale con Reina che lascerà il Napoli a zero.
L'esterno sinistro di difesa è quasi in dirittura d’arrivo, anche lui a zero Strinic è in arrivo dalla Sampdoria, il terzo è il 29enne Badelj che piace al Milan e non solo e che però vorrebbe giocare in Champions, altro calciatore nel mirino ma che non è in scadenza 2018 è Reus, i soldi per lui potrebbero arrivare tramite il nuovo sponsor Puma.
Sempre in tema di mezze ali, un profilo che a me piace tanto e potrebbe fare al nostro caso è Marchisio, il centrocampista è deluso per non avere molte possibilità di essere titolare e il suo futuro potrebbe essere altrove (perché non Milan), ha un contratto fino al 2020 ma se dovesse continuare a non trovare spazio ascolterebbe possibili offerte.
E poi avete visto Marcelinho nel Ludogorets? A me è piaciuto tantissimo, per dinamismo, per qualità tecniche, per determinazione e carattere, non credo che costi tanto e che chieda un ingaggio pazzesco, potrebbe essere la mezzala a tutto campo per completare il reparto di centrocampo.
Come detto Donnarumma con ogni probabilità lascerà il Milan e con lui anche Storari, Gigio dovrebbe essere sostituito da Reina ma a quel punto servirebbe anche un nuovo portiere di riserva, il nome che emerso è quello dell’olandese Krul in scadenza con gli inglesi del Brighton & Hove.
Ma bisognerà pensare pure al ruolo di punta centrale, Cutrone resta ma dovrà crescere all’ombra di un attaccante forte, Silva è un calciatore di prospettiva e va dato in prestito a crescere, mentre con i soldi delle cessioni Bacca (al momento è in prestito) e Kalinic si potrebbe arrivare a Dzeko.
La Roma ha due giovani interessanti Schik e Under, ha bisogno di fare cassa tanto che aveva già venduto Dzeko al Chelsea, la Roma chiede per Dzeko 35 milioni ed è pronto il riscatto per Bacca dal Villarreal per circa 15 milioni, mentre Kalinic ha molto mercato in Bundesliga e potrebbe partire per 20 milioni.
Tuccio 2010

lunedì 19 febbraio 2018

Quasi perfetto

Si! È un Milan quasi perfetto, è quasi perfetto perché ora è Rodriguez l’anello debole della catena e non per l’errore dal dischetto, è quasi perfetto perché giocano sempre gli stessi e non possiamo fare cambi, è quasi perfetto perché una partita dominata e che doveva finire almeno 3 a 0, stava per finire in parità.
Comunque, la marcia (come dicono a Roma) a li meio posti o in italiano verso i piazzamenti europei continua, con la vittoria contro la Sampdoria il Milan ha inanellato il decimo risultato utile consecutivo, con una differenza di rendimento in campo di gran lunga diversa da quello di Montella, ancora una volta il Milan ha espresso un calcio gradevole, attaccando e aggredendo l’avversario fin dall’inizio, restando padrone della partita e concedendo (magari per stanchezza) una sola occasione ai blucerchiati.
Notevole la rabbiosa reazione di tutta la squadra dopo il rigore fallito da Rodriguez, nel girone d’andata un episodio come questo avrebbe ingranato un meccanismo depressivo che avrebbe consegnato il Milan all’avversario, oggi invece quel Milan non c’è più, al suo posto c’è un Milan che diverte e si diverte, che opera continui e precisi cambi di gioco nel tentativo di creare sorpresa e superiorità numerica nella metà campo avversaria.
Perfetto poi l’adozione e l’esecuzione delle catene di destra e di sinistra, dove emergono si Calhanoglu e Suso, ma sono integrati in maniera efficace da Calabria e Kessie a destra, da Rodriguez (un po meno) e Bonaventura a sinistra, un’armonia di movimento con la mezzala che viene dentro il campo e il terzino che taglia alle sue spalle nel corridoio libero lasciato per la sovrapposizione.
Poi devo dire che a me piace come gioca in questo nuovo ruolo Bonaventura, viene dentro proprio in mezzo al campo a creare gioco con Biglia (sempre più bravo) e poi si inserisce in area come faceva Ragusa nei Delfini (nota per i miei giocatori) per andare a fare gol e ne ha fatto già tre in questo modo da quanto c’è Gattuso, tutto questo era quello che predicavo ai tempi di Montella e non mi sbagliavo.
Bisognava far rendere al meglio i calciatori, facendoli giocare nei propri ruoli e a calcio, con quelle che sono le normali regole di un impianto di gioco che si rispetti e così sono arrivati i dieci risultati utili consecutivi, credo che contro la Samp si è visto uno dei migliori Milan degli ultimi anni, per lucidità e produzione del gioco mi ricorda tanto il Milan di Seedorf (che poi non ho mai capito perché lo hanno cacciato).
Il Milan ai milanisti e dopo Ancelotti, Seedorf, Inzaghi e Bucchi, è toccato a Gattuso e così gente come Biglia (sta alzando sempre di più il livello delle sue prestazioni), come la coppia Bonucci-Romagnoli (ha trovato i sincronismi per dare solidità alla difesa), come Calabria, Chalanoglu e così via, adesso si sentono milanisti, adesso gli senti dire che ora si divertono, che ora il Milan è squadra e che ora la maglia la sentono addosso.
Credo che adesso non ci sono più dubbi quando dicevo che il 3-5-2 non mi piaceva, che non era il modulo giusto e non solo per la limitata autonomia a livello fisico e mentale, Gattuso con il ritorno al 4-3-3 sta dimostrando di avere doti da grande allenatore, di avere un’idea chiara di come fare un bel calcio e concreto allo stesso tempo, quindi almeno al momento la questione squadra-allenatore l’abbiamo risolto, ora bisognerà risolvere la questione debiti.
A livello societario Fassone è al lavoro per il rifinanziamento del debito con Elliott, che con gli interessi arriva a 370 milioni, la cifra è scomposta tra debiti di competenza Milan (società) e quelli di competenza della proprietà, il debito in carico al Milan è più facilmente rimborsabile rispetto all’altro, Fassone conta di avere trovare uno o più finanziatori interessati a rifinanziare il debito del Milan entro la fine di marzo, quando davanti all’Uefa a Nyon discuterà del settlement agreement, dove conta di arrivare con i contratti firmati relativi al rifinanziamento, ovvero le garanzie richieste dall’Uefa.
In pratica si sta pensando di costituire come Inter e Roma, una società controllata dal Milan che prenderebbe in carico la gestione dei diritti tv, del marketing e delle sponsorizzazioni, dicono con grandi utili e a bassi costi di gestione.
Un’altra soluzione sarebbe una scorporazione in tante parti del debito per creare una cooperativa di imprenditori, ma se il prossimo 15 ottobre entrambi i debiti non verranno saldati? o Elliott acquisisce le azioni del Milan per poi venderle, oppure Elliott prolunga il termine per il rientro del prestito ricalcolando gli interessi, una cosa è certa, non dovremmo fallire.
Intanto stando alle valutazioni fatte, il Milan è stato quotato con un incremento di 150 milioni del suo valore, grazie alla riduzione dei debiti e all’incremento del valore dell’organico e se ci fosse lo stadio di proprietà o un progetto per farlo, il valore del Milan sarebbe ancora più alto, comunque bisognerà vedere quali sanzioni comminerà l’Uefa, una potrebbe anche essere quella di limitare l’operatività sul mercato o sulle liste per le manifestazioni continentali.
A causa dell’attesa sentenza UEFA, Mirabelli non sa ancora di quali cifre potrà disporre, il nuovo accordo con Puma potrebbe portare Reus in scadenza nel 2019 con il Borussia Dortmund e magari anche Depay 24enne esterno d'attacco perfetto per il 4-3-3.
Tuccio 2010

venerdì 16 febbraio 2018

Concentrati, concreti e vincenti.


Il Milan nei primi venti minuti ha avuto un brutto impatto con la gara, poi è entrato in partita ed ha controllato abbasta bene l’avversario, concedendogli solo un paio di occasioni (palo compreso), per poi colpirlo in modo chirurgico, dimostrando alla fine tanta sicurezza in una prestazione matura, che gli permette una gara di ritorno più agevole.
Con la vittoria contro il Ludogorets il Milan ha allungato a nove la striscia di risultati utili consecutivi ed ha quasi ipotecato la qualificazione agli ottavi di finale, è innegabile che la dirigenza rossonera stia apprezzando sempre di più il lavoro di Gattuso, che oltre a risollevare fisicamente, mentalmente, tatticamente e tecnicamente la squadra, è riuscito a portare a casa risultati significativi.
La scelta coraggiosa di Gattuso per me era stata una scelta obbligata dalla mancanza di alternative, in un certo senso è stato come una specie di ridimensionamento dei programmi, un po come dire oramai per quest’anno salviamo la faccia e poi l’anno prossimo si vede, invece dopo una fisiologica e forse evitabile partenza ad handicap, i fatti ora depongo a favore di “Ringhio”.
La società nella persona di Mirabelli che lo ha visto lavorare con la primavera, oggi ritiene Gattuso e il suo staff, un ottimo allenatore che ha collaboratori di primo livello, credo che per questo e anche per altri motivi la società si stia orientando per il prolungamento e adeguamento del contratto fino al 2020, anche se in questo mese di febbraio, lo attendono tre snodi decisivi che lo possono portare a traguardi impensabili o a fallire completamente.
Servirebbe ricorrere al turn-over ma in questo momento del campionato non è possibile, anche ieri si è visto che il Milan può contare solo su 13/14 calciatori e niente di più, il turn-over a questo punto lo decideranno squalifiche ed infortuni e poi se nel frattempo arriveranno forze nuove (il recupero totale di: Conti, Silva, Kalinic e qualche altro) è possibile che si possa gestire meglio la fine della stagione, ma per ora è così.
La gestione delle forze fisiche e mentali comincia a diventare fondamentale, oggi la squadra gira quasi alla perfezione e non mi sembra il caso di inserire altri “tasselli”, portiamo a casa quanto più possibile da questo trittico terribile di campionato (Samp, Roma e Inter) e poi ci dedichiamo all’unico vero obiettivo prima degli ottavi di Europa League, che è il ritorno di Coppa Italia a Roma.
Allora se …. Il Milan arrivasse alla finale di Coppa Italia con la Juventus, considerato che i bianconeri in un modo o nell’altro faranno la Champions, il Milan con il settimo posto (penso alla nostra portata) raggiungerebbe l’Europa League e a quel punto senza mollare il settimo posto, il Milan può dedicarsi anima e corpo al tentativo di vincere l’Europa League e trasformare un piazzamento europeo di seconda fascia in uno in Champions.
Le squadre in Europa League che sulla carta possono essere davanti al Milan, sono Arsenal, Atletico Madrid, Borussia Dortmund, Lipsia e Zenit, considerate fuori Napoli e Lazio, il Milan ad oggi si presenta molto bene e sempre se alcune di queste venissero accoppiate e si eliminassero tra di loro, potremmo trovarci anche con un po di fortuna in finale e poi chissà …..
Ma torniamo svegli, è chiaro che serve porsi un obiettivo massimo per poi raggiungere quello minimo, ora la realtà si chiama Sampdoria, intanto vincere aiuta a vincere, bisognerà fare una grande partita per portare a casa i tre punti, adesso ci sono degli obiettivi in cui credere, non dobbiamo più sperare che finisca presto il campionato per evitare le brutte figure del periodo di Montella.
Gli ultimi risultati hanno riportato il Milan a sperare di potere ottenere dei buoni risultati su tutti e tre i fronti, nel giro di pochi giorni ne sapremo di più, determinanti in campionato i prossimi tre scontri diretti contro Samp, Roma e Inter, che emetteranno una sentenza definitiva, o ci rilanceremo definitivamente oppure diremo addio ai sogni di rimonta, in 15 giorni, una partita dietro l’altra, dal 18 febbraio e il 4 marzo.
Zero punti su tre partite all’andata vuol dire che il destino ha voluto così, tre scontri diretti in pochi giorni per definire la situazione in campionato, ora c’è fiducia è cambiato tutto, 12 punti su 15 a disposizione in questo inizio di 2018 non si fanno per caso anche se le difficoltà restano, pur essendo una squadra che lotta, non molla e ha una concentrazione ai massimi livelli, passare a pieni voti questi tre esami è importante per il proseguo della stagione.
Sempre in vista della prossima stagione, il Milan si sta muovendo anche sul mercato in attesa di conoscere il budget che potrà spendere (speriamo abbastanza e non pochissimo) e la strategia da adottare in funzione di quanto ci punirà l’UEFA, per rinforzare la rosa Mirabelli avrebbe messo gli occhi su due giocatori, che migliorerebbero l’organico spendendo molto poco.
Si tratterebbe di Strinic della Sampdoria e Badelj della Fiorentina, i due potrebbero arrivare a parametro zero e già per Strinic sembra che si vada verso la chiusura dell’affare, bisogna definire solo la durata del contratto e abbassate leggermente le pretese economiche, mentre per Badelj che piace ai rossoneri da qualche anno, sarebbe una operazione ancora più importante e sempre senza pagare il cartellino, l’unico ostacolo al momento sarebbe la Fiorentina che sta provando a strappargli il rinnovo.
Intanto è sfumata la possibilità di arrivare a Meyer, perché il centrocampista classe '95 in scadenza a giugno con lo Schalke 04 è a un passo l'accordo con il Bayern Monaco, ma potrebbe avvicinarsi Reus che ha il contratto in scadenza nel 2019 con il Borussia Dortmund ed è sponsorizzato dalla Puma.
Puma, sponsor della Nazionale italiana, ha chiuso ufficialmente un accordo con il Milan e così dopo decenni marchiati adidas, il Milan passa a Puma, la sponsorizzazione dovrebbe iniziare dal 1 luglio 2018, sulla base di un contratto quinquennale, al quale verranno aggiunti eventualmente rinnovi futuri, l'accordo sarà nettamente migliorativo sotto il profilo economico.
Gli altri soldi arriveranno dai diritti Tv che la Lega Serie A ha ceduto a MediaPro, gli spagnoli sono intermediari e rivenderanno tutte le partite del campionato, anche se il loro progetto ideale resta la realizzazione del canale della Lega, convinti che dia più valore alla Lega e alle società, creando un prodotto migliore per l'abbonato.
Al di la dei progetti della spagnola Mediapro, il fatto sostanziale e che ha offerto 230 milioni in più rispetto agli altri e questo significa più soldi per le squadre e quindi l’arrivo di calciatori migliori, per non parlare a quanto pare, che si potrà usufruire del calcio su tutte le piattaforme esistenti in Italia.
Tuccio 2010

lunedì 12 febbraio 2018

Sofferto troppo nel primo tempo.


Alla fine il Milan vince, stravince e convince, quarta vittoria nelle ultime cinque partite, quattro volte senza subire gol nelle ultime otto gare e sesto risultato utile consecutivo in campionato, ponendo così un importante tassello nella rincorsa in classifica per i piazzamenti europei, sei risultati utile consecutivi il Milan non li “infilava” dall’ottobre del 2016.
Al momento restano 10 i punti di distacco dall’Inter, ma per il terzo posto, mentre sono 9 i punti di differenza con il quarto posto della Roma, per l’Europa League potrebbe bastare mantenere il settimo posto che abbiamo adesso, ma sarebbe più sicuro arrivare al sesto posto della Sampdoria che è a 3 punti, e nelle prossime 3 partite affronteremo in ordine: Sampdoria, Roma e Inter.
Non c’è più dubbio oramai che il Milan di Gattuso è un Milan rivitalizzato e maturato, perchè nonostante l’ampio punteggio, è stato tutt’altro che semplice portare a casa i ter punti, il Milan ha dovuto difendersi strenuamente e abbassarsi tanto per fronteggiare i veloci contropiedi portati da un velocissimo Lazzari.
A proposito di Lazzari, è stato uno dei migliori della Spal, tante buone giocate soprattutto nel primo tempo, peccato che nella ripresa sia calato vistosamente insieme a tutta la squadra, però io già dall’estate scorsa un pensierino come vice Suso lo farei, anche se nella nostra primavera c’è un certo Dias che sta venendo su bene.
L’1 a 0 di Cutrone al secondo minuto non ha deconcentrato il Milan, e dopo avere sofferto per tutto il primo tempo, ha sfoderato una prestazione efficiente che alla luce del risultato non può che aumentare l’autostima di una squadra che ha messo in campo, grinta, voglia di vincere e umiltà, dimostrando capacità di amministrare il risultato e gestire la partita.
Si è abbassato fin dentro la propria area, ha sofferto e ha vinto, la corsa ad un posto Champions è ancor una missione impossibile, però se il Milan dovesse continuare a macinare punti e vittorie e se lì davanti continuassero a concedersi delle pause, ma soprattutto se vincessimo almeno due dei prossimi tre scontri diretti senza perdere l’latro, il miraggio di entrare in Champions potrebbe diventare all’improvviso un obiettivo possibile.
Tra un mese avremo un’idea molto più chiara circa le reali possibilità del Milan e le reali ambizioni, specie se il Milan avrà sgretolare lo svantaggio accumulato da un inizio di stagione terrificante, grazie all’opportunità che gli offre il calendario di vincere gli scontri diretti, visto che rappresenta la maniera migliore per ridurre lo svantaggio.
In mezzo a questi tre scontri diretti il Milan dovrà anche affrontare due turni di Europa League e la semifinale di ritorno di Coppa Italia, roba da super eroi, però questo tour de force arriva nel momento migliore della stagione e poi è incoraggiante che gli uomini della panchina sono entrati in partita con lo spirito e la grinta giusti, da qui in avanti dovrà contare in maniera importante anche sulle seconde linee.
A cominciare da domenica prossima mancherà Kessiè per scontare una giornata di squalifica e proprio in quel ruolo non abbiamo un sostituto, toccherà a Montolivo già provato a Ferrara? a Locatelli che comunque in quel ruolo fin qui ha fallito? toccherà a Calhanoglu con Borini la dove ha finito?
Sicuramente quanto prima in prima squadra sarà convocato il giovane portoghese della primavera Tiago Dias, non ha la qualità di Suso ma è più veloce palla al piede e tatticamente deve migliorare tanto, è un po' la copia di Deulofeu, si allena già con i grandi e siccome Suso non potrà fare tutte le partite, per sostituirlo si potrebbe pensare al suo talento cristallino, ancora non è pronto per sostituire Suso, però chissà che presto non possa arrivare la prima presenza con il Milan.
Kalinic è arrivato in estate in prestito con obbligo di riscatto dalla Fiorentina, riscatto che è scattato con il primo punto conquistato nel 2018, i 25 milioni del costo del cartellino saranno spalmati su tre anni e poi ci sarebbe un nuovo nome per il centrocampo per la prossima stagione: si tratterebbe di Ander Herrera del Manchester United con il contratto in scadenza nel 2019, al momento si parla di una cifra attorno ai 36 milioni per l’ex mediano dell’Athletic Bilbao.
Infine fa sempre discutere la VAR quando deve giudicare gli episodi della Juventus, il rigore negato alla Fiorentina con l'ausilio del VAR nel corso del primo tempo, come dice Cesari: Andava fischiato il fallo di Simeone su Alex Sandro, ma se si lascia correre e poi il bianconero tocca il pallone, non può essere fischiato il fuorigioco, quindi o è fallo per la Juventus o è rigore per la Fiorentina, sicuramente non è fuori gioco, che poi è quello che è stato fischiato, Guida non va mai a rivedere l'azione e questo l’aggiungo io, perché è uno di quelli che non intende rinunciare al proprio potere, per fare bella figura con gli amici bianconeri.
Tuccio 2010

venerdì 9 febbraio 2018

Ritornano i parametri zero.


Più dei due punti persi ad Udine, pesano i due punti gettati via a Benevento, i dieci punti di distacco dal quarto posto potevano essere otto e con la frenata di Inter e Roma possibilmente alla fine questi punti potrebbero mancare, perchè questa continua rincorsa alla vittoria potrebbe non bastare, visto l’enorme svantaggio accumulato nella prima parte di stagione, anche se l’atteggiamento della squadra è positivo.
Ora c’è un gruppo che segue l’allenatore, un gruppo che non si arrende, un gruppo che corre, lotta e prova a recuperare posizioni in campionato, un gruppo preservato a gennaio ma che potrebbe subire qualche ritocco nel prossimo mercato estivo UEFA permettendo, certo non dovrebbero esserci problemi a prendere dei parametri zero, come Strinic della Sampdoria.
Sembra di fatti che il terzino sinistro classe 87 in scadenza a giugno si possa accordare con i rossoneri e firmare già adesso un triennale a partire dalla prossima stagione e dovrebbe andare a prendere il posto di Antonelli anche lui in scadenza, per alternarsi con Rodriguez sulla corsia sinistra, con Conti e Calabria su quella destra e con il conseguente addio anche di Abate.
Quindi il 30enne Strinic potrebbe rappresentare il primo di una serie di calciatori in scadenza a giugno, un altro potrebbe essere Rogel, il difensore uruguaiano classe '97 è in scadenza col Nacional Montevideo piace a Mirabelli e dovrebbe rimpiazzare la cessione di Gomez e Musacchio, che dovrebbero servire a capitalizzare una parte di debito, senza dover vendere per forza calciatori più importanti.
Il terzo giocatore in scadenza il 30 giugno è il 22enne centrocampista dello Schalke 04 Max Meyer, anche lui è stato osservato da vicino da Mirabelli, che sempre per rafforzare la squadra in economia sta lavorando è in sinergia con il Barcellona per il brasiliano centrocampista centrale classe 1996 Arthur del Gremio, il Barcellona lo comprerebbe per una cifra attorno ai 30 milioni e lo presterebbe al Milan.
Altro parametro zero anche per la porta, così come pare Donnarumma partirà in direzione PSG e Reina è il sostituto più probabile, piano piano il mercato estivo di Mirabelli si sta rivalutando, quindi adesso servirà completare l’organico senza la possibilità di fare grandi spese, in virtù di un sicuro FPF che ci imporrà l’UEFA.
Quel poco che potremo spendere quindi servirà per dare di nuovo l’attacco a Belotti, già nel mirino del Milan un anno fa, il Torino rifiutò l'offerta ritenuta bassa, ma potrebbe essere che quest’estate venga accettata e poi la mezzala, Locatelli fin qui non ha convinto in quel ruolo e allora potrebbe arrivare il 27enne Héctor Herrera.
Il messicano del Porto ha un contratto che scade tra un anno e mezzo e la valutazione dovrebbe scendere intorno ai 20 milioni, rispetto ai 40 milioni chiesti al Napoli lo scorso anno e poi ora tra Porto e Milan dopo il trasferimento di André Silva i rapporti sono molto buoni, poi ci sono i calciatori ancora in cerca di squadre e quindi tesserabili da subito come: Nasri, Toulalan, Guilherme Siqueira, Lescott, Wollscheid e Song.
Infine due parole per Montella, doveva essere per lui la stagione della sua definitiva consacrazione ad alti livelli ed invece è stato esonerato, ha trovato subito sistemazione a Siviglia per sostituire l'esonerato Berizzo, ma anche qua le cose non stanno andando meglio, dopo 40 giorni il Siviglia sta già pensando ad esonerarlo e a sostituirlo con Tuchel, il tecnico che ha sostituito Klop in Germania e di cui si parla molto bene, al momento solo la Coppa del Re lo ha salvato.
Tuccio 2010

lunedì 5 febbraio 2018

Peccato non averne approfittato.

Rammarico in casa Milan nonostante il settimo risultato utile consecutivo, dal derby di Coppa Italia alla partita con l’Udinese, la formazione rossonera ha mostrato altri segnali di crescita, ma resta l’amaro in bocca per i tre punti mancati, che gli avrebbero permesso di salire al sesto posto in classifica e di accorciare di altri due punti sul quarto posto.
Pur risultando giusto alla fine il risultato, il Milan è stato certamente sfortunato, anche se l’espulsione di Calabria a mio avviso non è stata determinante nel gol del pareggio, perché l’Udinese si era resa già pericolosa e il gol poteva prenderlo anche in 11 contro 11, piuttosto abbiamo subito un gol su una doppia involontaria carambola, autorete di Donnarumma dopo un tocco di Bonucci.
E’ questo che lascia l’amaro in bocca, magari il Milan non ha fatto una delle migliori prestazioni stagionali, però ci ha provato a vincere anche in dieci, purtroppo i tre punti non sono arrivati, ma la strada intrapresa mi sembra quella giusta, ora si può guardare in avanti con maggiore ottimismo e fiducia, perché il lavoro c'è e si vede.
Ora è almeno un Milan che sa finalmente soffrire, sa gestire e giocare la palla, ha idee semplici e concrete, fondamentale è stato mettere gli uomini al posto giusto e così i rossoneri non perdono più, anche se il grande problema resta il centravanti, in questa squadra che ha gli uomini contati e con tante partite da disputare (si spera ancora per molto) serve l'apporto di tutti i giocatori.
Kalinic non sembra trovarsi a suo agio senza una seconda punta al suo fianco, quindi ora è il momento di alternare uomini e moduli, giocando magari in casa con il 4-3-3 e Cutrone al centro dell’attacco e fuoricasa con il 4-4-2 con Kalinic e Cutrone, dando a turno un poco di riposo agli esterni; Suso, Bonaventura e Calhanoglu.
Gattuso sta cercando con grande impegno di dare senso e dignità alla stagione del Milan e a guadagnarsi magari anche la conferma in panchina, sinceramente per lui è una grandissima opportunità, che potrebbe anche portarlo a ricalcare la carriera di Ancelotti almeno nel Milan, perché questo Milan piace e cresce, i giocatori sono rigenerati fisicamente e mentalmente.
Il Milan ora giocherà ogni tre giorni e a maggior ragione ci sarà bisogno di tutti, anche di chi sta facendo una stagione al di sotto delle aspettative, forse o quasi sicuramente questo pareggio elimina definitivamente il Milan da ogni possibile velleità di rincorsa Champions, ma non pregiudica l'obiettivo più credibile per un posto utile nella prossima Europa League.
In questo nuovo Milan ci sono tante cose buone, le belle prestazioni e lo spirito battagliero come nel primo tempo, hanno creato una buona mole di gioco però poco concretizzata, questo bisognarà replicato anche contro la SPAL nella prossima sfida di campionato, che precederà lo scontro diretto (da non fallire) con la Sampdoria.
Il bilancio comunque resta positivo, un pareggio contro l’Udinese di questi tempi non è da buttare e poi pensando in che condizioni eravamo due mesi fa, direi che di passi avanti ne sono stati fatti e pure importanti se vogliamo, specialmente sulla mentalità della squadra che si è finalmente evoluta, adesso ci sarà un mese di fuoco che indirizzerà la stagione.
L’obiettivo deve essere il massimo possibile, per tenere carichi e sulla corda tutti, se poi dovesse veramente arrivare potrebbe stravolgere totalmente tutto, piani e strategie, certo non è il momento di fare voli pindarici, ma nelle ultime tre giornate abbiamo recuperato 6 punti all’Inter e 7 alla Roma, mancano 16 partite da giocare e una squadra che ha radicato la mentalità vincente, deve credere nel miracolo della Champions League. 
Puntuali sono arrivate le tante paventate nomine dei commissari, Malagò aveva ragione fin dall’inizio e ora a quanto pare con qualche mese di ritardo ci si è messi sulla strada più giusta, Fabbricini è andato in Federcalcio ed è garanzia di conoscenza ed esperienza, i suoi sub commissari saranno Costacurta per il calcio giocato e l’avvocato Clarizia per il cambio dei regolamenti, mentre Malagò sarà commissario in Lega con Corradi e l’avvocato Nicoletti.
A quanto pare bisognerà cominciare proprio dalle regole, bisognerà ricostruite un po ovunque, portare idee e uomini nuovi per ripensare il calcio del futuro, sicuramente non sarà facile come tutte le cose in Italia, ma oramai e già da un pezzo eravamo al punto di non ritorno, servono uomini seri, onesti, leali, appassionati e concreti. 
Costacurta se non ha ancora cominciato “le consultazioni” le comincerà a breve, intanto è stato ufficializzato Di Biagio come traghettatore (a me non piace neanche nell’Under 21), tutti i candidati hanno un contratto in essere e quindi al momento sono “indisponibili”.
Io scarto Conte perché credo che a giugno firmerà con il PSG e comunque non tornerà a breve in Nazionale, idem Ancelotti candidato a sostituire Conte al Chelsea, mentre Ranieri ha già fallito come CT della Grecia e poi mi sembra un po' avanti negli anni per questo ruolo, per me il candidato ideale è Mancini, con cui dovrebbero incontrarsi il 14 febbraio, senza dimentica De Biasi che ha fatto bene con l’Albania.

Tuccio 2010

giovedì 1 febbraio 2018

Paradossalmente Milan senza seconde linee.

Si è spento a 84 anni uno dei più famosi ed amati allenatore della nazionale, Vicini è entrato subito nei ranghi federali allenando l'Under 23 e poi per un decennio l'Under 21, fino ad arrivare nel 1986 alla Nazionale maggiore che lascerà nel 1991 dopo tanti successi e con il gioco più bello di tutte le nazionali.
Rimarrà nei cuori di tutti i tifosi, degli addetti ai lavori e di tutti quelli che lo hanno conosciuto, resterà l'allenatore delle "notti magiche" di Italia 1990 e io lo saluto con le stesse parole di Maldini; "Ciao mister, grande CT e uomo d’altri tempi. Ci mancherai, grazie di tutto" e insieme a migliaia di italiani porgo ai familiari le più sentite condoglianze.
Dopo tre giorni Milan e Lazio si ritrovano a San Siro per bissare la partita di domenica, quella del gol dell’1 a 0 di Cutrone segnato con una deviazione con la mano, la procura ha giustamente chiesto di rivedere le immagini, per appurare l’eventuale comportamento antisportivo e in maniera evidente si capisce che il tocco è del tutto involontario.
Cutrone nel tentativo di deviare di testa la punizione, va in torsione con la testa senza impattare la palla, che sfilando batte sul braccio alzato al petto, nella situazione dinamica di un movimento del tutto naturale della coordinazione per colpire la palla di testa, come sempre quando si tratta del Milan, tutti invocando giornate di squalifica per un atto scorretto, cosa che nessuno ha chiesto per Buffon in quel famoso gol di Muntari o per Calleon che nella stessa domenica che ha simulato un fallo da rigore, e così via.
Di episodi sfavorevoli ben più visibili e lampanti il Milan li ha pure subiti, in un Inter-Milan del 2009 con un gol di Adriano, dove è apparso subito evidente il tocco volontario con il braccio, Adriano esultò, il gol venne convalidato, ma era chiaro che quella rete era irregolare, non è stata richiesta nessuna prova tv e non è stata richiesta neanche in quel caso la squalifica,
Comunque era giusto per ricordare a chi dimentica facilmente, un momento storico del nostro calcio, parliamo invece della sfida di Coppa Italia tra Milan e Lazio, una partita la puoi giocare cento volte ma non ce ne sarà mai una uguale all’altra, quindi era normale che questa fosse una gara completamente diversa da quella di domenica, chi ha perso giocherà con uno spirito di rivalsa sollecitato dalla sconfitta e chi ha vinto magari giocherà con la convinzione di averne già vinta un’altra o con la paura per la reazione avversaria.
Gattuso ha impostato la partita sui 180 minuti, quindi sulla priorità di non subire reti in casa e poi se si fosse riusciti a colpire di rimessa meglio, se no con lo 0 a 0 ci si gioca tutto a Roma, dove con l’1 a 1 il Milan è in finale e poi è bastato far riposare Chalanoglu e Calabria che non sono dei fuori classe, per accorgersi che il Milan non ha seconde linee.
L’ingresso in campo del turco ha cambiato la partita perché ha rimesso le cose a posto, quindi credo che nel momento in cui verrà a mancare un esterno o una mezzala, a Gattuso convenga giocare con il modulo di scorta, il 4-4-2 con Cutrone e Kalinic in attacco che a mio avviso si completano, certo però che per una squadra che almeno fino a marzo giocherà ogni tre giorni, avere 13/14 giocatori “abili” è un problema.
Ora se il Milan riuscisse a cedere alcuni esuberi, potrebbe completare l’organico attingendo fra gli svincolati o in uno dei mercati ancora aperti, in Austria c'è tempo fino al 6 febbraio, in Croazia fino al 15, fino al 19 in Romania, fino al 24 in Russia, fino al 28 in Cina e addirittura fino al 2 marzo in Ucraina, quindi c’è il tempo per acquistare calciatori anche in prestito.
A centrocampo abbiamo perso ripetutamente un sacco di duelli, palle contese e dribbling, ci siamo lasciati scippare palloni decisivi, sia durante il primo tempo che nel corso della ripresa, Locatelli da mezz'ala non funziona, Kessie non ha un attimo di tregua e in questa stagione ha già disputato 33 partite, ai saluti Paletta che ha rescisso, Gabriel che è andato in prestito all’Empoli e Zanellato passato al Crotone in prestito con obbligo di riscatto, per me forse ci stiamo privando del ragazzo troppo frettolosamente.

Tuccio 2010