venerdì 30 giugno 2023

La decisione è stata presa, ora non sono previsti ulteriori addii dei big.

Leggo: “Il Milan aveva messo in conto una cessione importante in caso di offerta davvero grossa”, come diceva Nanni Moretti nel film “Palombella Rossa”, le parole sono importanti, non è il Milan che ha messo in conto una cessione importante, è Cardinale che lo ha messo “nel conto”, quando ha previsto solo 30 milioni per il mercato, il Milan escluso Cardinale, non voleva privarsi di nessuno e tanto meno di Tonali o di Maldini, quindi, facciamo attenzione e chiamiamo le cose con il loro nome.

Il Milan fino a meno di un mese fa, non si aspettava le epurazioni di Maldini e Massara, la conferma di Pioli e la cessione di Tonali, così come non si aspetta che faremo una squadra da settimo o ottavo posto, così come non è un’opzione, quella che possono partire i giocatori che sono ai margini del progetto tecnico, i cosiddetti “esuberi”, devono partire, è obbligatorio che si tolgano dalle palle, non può essere una scelta.

Visto che i soldi guadagnati con la Champions li hanno messi tutti sotto il materasso, hanno pensato bene di vendere un big, Tonali in questo caso e finanziare tutta la campagna acquisti estiva, ora il budget è di oltre 100 mln di euro e ci sono almeno 5 o 6 operazioni in entrata da realizzare, a 20 milioni di media a calciatore, Reijnders, Musah, Loftus-Cheek, Morata, Pulisic, si può arrivare a completare un organico, ma non competitivo per i primi 4 posti e manca ancora la panchina.

Gli esuberi, grazie al poco e male utilizzo da parte di Pioli non li vuole nessuno, dovremmo ringraziare chi se li prende e gli paga lo stipendio per intero, credo che l’intelligenza artificiale, non sia programmata anche per queste cose, comunque, Loftus-Cheek è buono, deve solo sperare di non infortunarsi, in una squadra dove l’infortunio è il pane quotidiano, sembra essere arrivato per una cifra sotto i venti milioni bonus compresi, arriva un anno dopo per sostituire Kessie.

Loftus-Cheek andrà ad occupare uno slot da extracomunitario e dovrebbe essere il sotto punta del 4-2-3-1, gli farà da riserva uno tra Pobega e De Keteleare, se sta bene e non si infortuna, abbiamo fatto un buonissimo affare, è un gigante di 1 metro e 90 che aiuterà il Milan anche nel gioco aereo, uno dei punti deboli della squadra.

Pioli voleva Milinkovic-Savic, che è un giocatore già pronto e non avrebbe avuto problemi di resa, di conseguenza, la responsabilità del flop tipo De Keteleare è stata affiata a Maldini, adesso non ci sono più i parafulmini Maldini e Massara, quindi il primo acquisto, dopo Sportiello e Raveyre, entrambi portieri e entrambi a parametro zero, è arrivato, adesso la parola al coach.

Ripeto è un giocatore da ricostruire e rilanciare e in questo Pioli non mi sembra un maestro, basta vedere il lavoro che ha fatto con Origi, Rebic, Adli, Vrankxs e perché no, ci metto anche Bakayokò e tutti i giovani che non ha lanciato, Lazetic, Daniel Maldini ecc, stessa cosa vale per Pulisic e tutti gli altri, tutti ottimi giocatori che dovranno essere lanciati o rigenerarsi, per cui dobbiamo avere pazienza e poi vediamo il coach “on Fire” cosa sa fare.

L’altro extracomunitario potrebbe essere Reijnders e a questo punto Kamada non ha più ragione d’esistere, Guler non arriva, tra clausola e commissioni costa circa 40 milioni, invece dovrebbe essere a un passo, il giovane attaccante Romero della Lazio, molto bravo, di grandissime prospettive e arriverebbe a parametro zero, sembra molto attenzionato lo statunitense Musah del Valencia, di passaporto italiano, dovrebbe essere lui a giocare davanti alla difesa e fargli posto sarà Krunic.


Per fine settimana, gli acquisti potrebbero essere già 4, Sportiello al posto di Tatarusanu, Raveyre in porta nella primavera al posto di Desplanches, Loftus-Cheek che prende il posto di Diaz e Romero che sarà il terzo attaccante che non avevamo, sono rientrati: Colombo, Caldara e Daniel Maldini, ma nessuno resterà a Milanello.

Pulisic sulla fascia destra al posto di Messias lo vedo bene, con la sua velocità può fare benissimo in Serie A e al Milan la sua qualità fa comodo, ha 8-10 gol nelle gambe e ne abbiamo bisogno, al centro dell’attacco è stato proposto Morata, che vuole andare via da Madrid, non è il centravanti che cerchiamo, l’ideale sarebbe Icardi, se non fosse per il fatto che il suo procuratore e non solo è Wanda Nara e poi guadagna 10 milioni a stagione.

A noi serve un centravanti fisico alla Giroud, Morata però ha una clausola che si aggira tra i 10 e 20 mln, che per motivi di budget lo renderebbe appetibile, un nome caldo resta Scamacca, ha il fisico alla Giroud, è giovane come piace al Milan, forse si può prendere ad un prezzo ragionevole, ma non abbiamo la certezza che segni quei 20 gol che il Milan si aspetta dal centravanti, non parliamo di Openda o di David, per questi andrebbe via trequarti di budget. 

sabato 24 giugno 2023

Complimenti all’Inter e tanto di cappello ai suoi dirigenti.

Non so se tutto quello che sta succedendo al Milan, è il freddo ragionamento matematico di Moneyball, ma sicuramente non è da dirigente di spessore internazionale, come era Maldini e come continua a dimostrare di essere Marotta, Moneyball non può sostituirsi a 360° all’uomo mercato, Moneyball può segnalare un giocatore anziché un altro, ma non fa le trattative e quelli che stanno operando adesso in questo ruolo, stanno dimostrando di essere dei dilettatati, gente impreparata.

Non è ancora il momento dei giudizi, ma credo che anche il secondo e il terzo passo dopo Maldini, non siano proprio quelli giusti, intanto la cessione di Tonali evidenzia chiaramente, che la conclusione del rapporto con Maldini, è servito a togliere di mezzo il primo intralcio al “milanismo”, la Redbird ha voluto volontariamente togliere questo “sentimento”, perché non gli permetteva di far “funzionare” l'algoritmo come volevano loro.

Redbird vuole togliere la sostanza del Milan, quella che è incarnata più di ogni altra squadre, si vuole creare un Milan asettico, una fredda macchina che fa soldi e a me questo non piace, poi magari porteranno qualche mercenario come tanti ce ne sono in giro, ma non sarà più il Milan dei milanisti, pensavo che con Cardinale, dopo, il risanamento dei conti, il Milan avrebbe ripreso a fare una politica importante di rilancio e invece mi pare che non sia così.

Pensavo costruisse uno squadrone, partendo da uno zoccolo duro come: Maignan, Theo, Tomori, Leao e anche Tonali, pensavo che il Milan non avesse più prescisso da questi giocatori e che lo avrebbe rinforzato con dei giocatori più pronti, per farlo ritornare la grande squadra che conoscevamo e invece le continue “mutilazioni” degli elementi chiave di questa squadra, sono la conferma che il “core business” di questo fondo non è fare risultati, ma fare soldi.

Scusate, ora che mi sono sfogato, posso essere più razionale nella mia disamina dei fatti, partiamo dal presupposto che la cessione di Tonali è un gran colpo di mercato, uno, perché la valutazione, come tutte quelle dei giocatori di oggi, non dico che sia sproporzionata, ma è stata molto generosa, nessun merito però è da attribuire alla PFM, a loro andranno i meriti degli acquisti, se e quando li faranno, in questa trattativa tutto il merito è della signora Marianna Mecacci, tanto bella ed elegante, quanto brava.  

È chiara che per molti e ovvi motivi la preferisco a Moneyball, ma adesso viene il bello, credo che sia opinione di tutti, che con questi soldi devi portare al Milan due centrocampisti e un esterno alto a destra, senza avere l’alibi che non hai i soldi o che non sei ancora riuscito a fare le cessioni, perché hai 65 milioni, al netto della percentuale del Brescia e dei bonus che si materializzeranno in seguito e i 30 che Cardinale ti ha elemosinato per il mercato.

Con questi devi prendere Frattesi, Milinkovic-Savic e Arda Guler, ma in silenzio, senza alimentare aste, in quattro e quattro otto, se no tutti i prezzi raddoppiano, vorrei sapere se è venuta a l’algoritmo, l’idea di strappare Lukaku all’Inter o chi è questo scienziato, quando hai ancora in piedi le trattative di Thuram e Frattesi.

La PFM ha scelto questi giocatori e non ha un piano B, quindi non è il caso di tergiversare o forzare la mano, la sensazione che con l’algoritmo puoi fare tutto quello che vuoi, si sta dimostrando sbagliato, perché nulla ha potuto contro l’esperienza e la professionalità di Marotta, così come dice il grande Lucio Battisti (che non è un algoritmo) in una sua canzone: “…e purtroppo, perdo anche te” (Thuram).


Così, invece di portare a Milanello Lukaku, abbiamo perso Thuram e forse, anzi, molto probabilmente, non prenderemo Frattesi e nemmeno Milinkovic-Savic, adesso non è per fare la volpe davanti all’uva alta, ma che abbiamo perso Thuram, se doveva fare la prima punta, è meglio così, perché chi si fracassa i coglioni leggendo le mie cazzate, sa che a me Thuram come prima punta nel Milan non mi piaceva.

Lo vedevo bene invece come attaccante esterno a destra e poi, come si fa a proporre un ingaggio quasi come quello di Leao, a un giocatore discreto, che ha fatto discretamente in Germania e che in Italia, al Milan del 4-2-3-1 di Pioli, di un allenatore che non è riuscito a far giocare De Keteleare e Adli, deve ancora dimostrare.

Thuram è molto forte fisicamente, molto bravo ad allargarsi a sinistra e a creare spazio per i compagni, da punta centrale, però, non lo vedo da grande squadra come il Milan, per me è molto meglio così, certo adesso devono spendere i soldini per la prima punta, però la PFM è stata fortunata, perché il grande affare gli e lo hanno fatto Riso e la Mecacci, Marotta sottraendogli Thuram, gli ha pure evitato il primo errore in campagna acquisti, l’inadeguatezza e l’impreparazione però, quella non gli e la toglie nessuno, adesso vediamo cosa succede.

  

venerdì 23 giugno 2023

È chiaro stu fattu?

 

Il titolo richiama una citazione di Sergio Vastano, dal "bocconiano calabrese" del Drive In di Antonio Ricci, per spiegare meglio l’allottamento di Maldini dal Milan, adesso che il Milan aveva raggiunto lo scudetto e il pareggio di bilancio, Paolo voleva costruire un Milan sempre più forte, per riportarlo stabilmente tra le prime d’Europa e tra le prime in Italia, come era il suo Milan dell’era Berlusconi e senza rinunciare a nessuna competizione, è chiaro stu fattu?

Ma per fare questo bisognava mettere i ricavi a disposizione del mercato, comprare oltre ai giovani di belle speranze anche qualche campione affermato ed essenzialmente non cedere nessuno dei pezzi pregiati o perderlo a zero come era successo, a causa del contenimento del monte stipendi, Cardinale invece ha tutta un’altra visione, una piccola parte dei ricavati viene investita sul mercato, il resto va in dividendi per i soci e il mercato si finanzia con le cessioni, magari eccellenti perché più remunerative, è chiaro stu fattu?

Maldini come me, non condivideva queste strategie e le strade si sono divise, così, non avendo più nessuna opposizione e confidando sull’appoggio incondizionato di Pioli e Furlani, Cardinale sta dando vita al suo progetto, vendere di più e meglio per fare la squadra, senza investire capitali, il divorzio da Maldini e Massara, diventerà l’operazione per avere le mani libere nelle cessioni eccellenti, che contrariamente i due non avrebbero mai fatto.

Ora, se questo sarà il modo migliore per portare stabilmente in alto il Milan, oppure sarà l’inizio del decadimento non lo posso sapere, i giudizi definitivi vanno fatti con il tempo, sicuramente questa situazione mi riporta indietro nel tempo, a quando Marotta non ha condiviso la follia di Agnelli, Nedved e Paratici ed è andato via, il risultato non è stato dei migliori e ha avuto ragione Marotta, ecco, non vorrei fra qualche anno, dovere dare ragione a Maldini, però dobbiamo continuare a essere obiettivi e giudicare quello che succede, in maniera completamente distaccata.

Certo, Pioli come riferimento principale del mercato, si è preso una bella gatta da pettinare, risponderà anche lui come Maldini delle scelte fatte e non potrà dare la colpa a nessuno, sicuramente Maldini e Massara, non è che stessero pensando a calciatori di primo piano, ma se il dopo Maldini dovesse cominciare con la cessione di Tonali, insomma…

Sarebbe certamente un’ottima operazione, un’operazione che si doveva fare, ma avrebbe senso solo se poi arrivassero al Milan Milinkovic-Savic e Frattesi, il primo per rinforzare la squadra e il secondo per sostituire Tonali, certo non posso esimermi dall’ammettere, che questa cosa l’avevo pensata per Leao quando non voleva rinnovare, quindi non posso trovarmi contrario.

Credo che il sacrificio a condizione che si rinforzi la squadra, debba essere considerato giusto e indispensabile, perché non si può pensare di rinforzare una squadra, che deve cambiare una decina di giocatori, con 30 milioni e i soldi ricavati dalle cessioni di Rebic, Origi, Adli e Messias, sarebbe stata un’operazione molto complicata, però, ogni plus valenza guadagnata, deve essere completamente reinvestita sul mercato e non sulla copertura dello stadio, come ho sentito dire da qualche parte.


La paura è proprio questa, quella di incassare per dividersi la “torta” e che dopo Tonali toccherà a Maignan, a Theo Hernandez e perché no, anche a Leao, intanto ci aspettiamo (perché oramai Tonali è venduto) che si stringano le trattative, per non restare fuori da qua e fuori da la, a cominciare da Frattesi, Milinkovic-Savic, Thuram (se Pioli lo vuole!?) e il giovane turco Arda Guler (rientrerebbero tutte nei 75+10), quello che conta è proprio il dopo della cessione e quindi le mosse successive.

Adesso voglio esprimere tutto il mio sostegno e la mia solidarietà al Lecco, che non può essere trattato in questo modo, le regole ci sono e vanno rispettate, però esistono pure le deroghe, fatte per il buon senso e che non devono valere solo per i club potenti e poi una cosa è sacrosante e va al di là delle regole tassative, il merito sportivo, che il Lecco ha conquistato sul campo e che nessuno gli può togliere.

Una squadra non può essere estromessa dalla Serie B per un vizio di forma, tantomeno legato a tempistiche strettissime e per dei problemi che altrove (Salò e Catanzaro), hanno impiegato un mese e mezzo per risolverli, approntando soluzioni temporanee, distanti centinaia di chilometri e poi il Lecco non versa in una situazione grave a livello economico, è tutto a posto e si deve fare in modo che possa fare la serie B.

Il Lecco non può essere la vittima sacrificale, per riammettere in serie B il Brescia, io non ho nulla contro le rondinelle, che però sono retrocesse sul campo e devono comunque essere penalizzate da eventuali ripescaggi, per le intemperanze dei tifosi, ricordiamoci che la partita non si è potuta concludere, il Brescia è andato in sul C sul campo e anche d’ufficio.

Il Brescia tra l’altro, formalmente rischia insieme al Perugia la ripartenza dalla Serie D, dato che non hanno presentato la domanda d’iscrizione al prossimo campionato di Serie C, vero è che il “si” per il Lecco è arrivato in ritardo da Padova, ma è un ritardo indipendente dalla loro volontà e poi si tratterebbe di 12 ore di ritardo, un dettaglio formale di poco conto, se i play off sono cominciati con 10 giorni di ritardo.

Passiamo all’UEFA, che vuole mettere un freno alle plusvalenze fantasiose e prenderà posizione, per i trasferimenti che servono a eludere il fair play finanziario, se i prezzi dei calciatori scambiati non corrispondessero al loro reale valore di mercato, allora l’UEFA, tramite il proprio organo di controllo, non consentirà più che vengano contabilizzati agli importi riportati in bilancio.

La misura entrerà in vigore dal primo luglio 2023, perché non ci ha pensato prima la nostra federazione, dicendo invece che il valore di mercato dei giocatori, non si poteva quantificare e perché non lo introduce dal primo luglio, anche nelle operazioni di mercato in Italia? Non è chiaro come verrà introdotta questa valutazione? L’UEFA ci renderà dotti, così come per i meccanismi di controllo, per costi efficaci ed equi fra le varie Nazioni.

martedì 20 giugno 2023

Il silenzio del mercato del Milan.

 

Il silenzio che c’è attorno al mercato del Milan, non può che essere testimonianza della difficoltà, che stanno incontrando gli uomini di mercato, nel pianificare obiettivi e strategie, continuo a non giustificare l’allontanamento di Maldini ed essenzialmente i tempi, se proprio dovevano farlo, sarebbe stato meglio farlo a febbraio/marzo, in modo che chi si sarebbe insediato nella direzione del mercato, avesse potuto avere tutto il tempo a disposizione, per approntare un piano, sondare il terreno e cominciare le trattative.

Questo silenzio denota tanta confusione, Direttore Sportivo o algoritmo, l'importante è che il Milan torni a essere prestigioso, in grado di provare a vincere qualcosa, senza dovere rinunciare a un’altra, i rossoneri devono puntare sempre, al massimo traguardo possibile in tutte le competizioni, al momento non si leggono nomi importanti, Milinkovic-Savic, Frattesi e gli altri, sono giocatori in concorrenza con Inter e Juventus, ma noi non abbiamo i soldi per poterli comprare.

Un giocatore del genere, porterebbe via quasi tutto il budget a disposizione, in pratica quello che è successo l’anno scorso con De Keteleare e motivo per cui non c’è più Maldini, non possiamo permetterci questo tipo di giocatori, che alzano sì il tasso tecnico e realizzativo, ma noi possiamo farlo solo con alcuni parametri zero, che non vadano a impattare notevolmente sul monte stipendi e per quelli bisogna muoversi per tempo, prima che ci arrivino gli altri, come ha fatto la Roma con Aouar e N’Dicka.

I parametri zero li devi contrattualizzare in primavera, come ha fatto Maldini con Sportiello e Kamada, per questo Furlani e Moncada hanno scelto e attendono ancora la risposta di Thuram, anche se per me, Thuram non è una prima punta e non giocherebbe titolare, nella nazionale francese è la riserva di Giroud e lo sarà pure al Milan, Colombo terzo centravanti è un sacrilegio, perché gli tarperebbero le ali, certo, così il pacchetto delle punte centrali sarebbe a posto.

Troverei più logico invece, se si volesse dare fiducia a Colombo come punta centrale, sotto l’ala protettiva di Giroud e Thuram dirottato sulla corsia di destra, visto che quella resta l’anello debole della catena e che il francese tutto sommato è un attaccante esterno e di gamba, così il mercato potrebbe orientare l’attenzione sul vice Leao, sulla terza punta e su altri ruoli, avremmo speso niente e poi ci sarebbero sempre gli esuberi da piazzare, ma dobbiamo muoverci, perché rischiamo di arrivare tardi e di doverci accontentare di quello che resta e poi Pioli non li fa giocare, a parte che Adli lo conosceva da un anno.

Tornando al reparto offensivo, il Milan non deve dimenticare, che deve fare mercato con i soldi delle cessioni e se non comincia a cedere qualcuno, non possiamo sederci al tavolo per parlare almeno di Chukwueza del Villarreal, intanto sento che potrebbe essere ceduto uno solo tra Origi e Rebic e questa sarebbe la prima cazzata della PFM (premiata fregatura Milan), con il belga che andrebbe a ricoprire il ruolo di vice Leao, io ho tanta stima per Origi, ma non credo che il prossimo campionato possa essere per lui migliore di quello di quest’anno e poi in quel ruolo.

Entrambi hanno mercato e se non li cedi ora, quando? Capisco di contro, che per un vice Leao servono più soldi di quanti ne prenderebbe da Origi, ma il mercato dei parametri zero serve a questo, a limite anziché cedere Messias, sposterei Saelemaekers a sinistra come vice Leao e il brasiliano a fare la riserva di Thuram o di Chukwueza, che dilapiderebbe tutto il budget a disposizione, mentre spunta un nuovo nome per il centrocampo, anzi antico, perché Tameze, era stato il primo nome fatto da Maldini lo scorso anno per il dopo Kessie, era caro per Cardinale allora e lo è adesso per l’algoritmo che ce lo ripropone.

Il prezzo oggi è inferiore ai 20 milioni, che gli scaligeri hanno chiesto un anno fa, non so cosa sia cambiato quest’anno, che il budget è inferiore e la maggior parete dei soldi andrebbe via per Chukwueza, tranne se non si vuole operare con pagamenti biennali o dilazionati e poi sul calciatore, c'è la concorrenza di Monza e Genoa, ma non so se l’algoritmo al contrario del Milan di Elliott fa aste.


Mi pare sempre più, che ci sia una grande confusione, io ritengo ancora molto colpevole Pioli, che era il primo a dovere andare via, perché non si può non far giocare Adlì per un campionato intero, non si può mettere in campo Thiaw per disperazione (imposizione di Maldini) e scoprire poi, che nonostante le poche partite e un utilizzo misurato, il Milan e soprattutto Maldini, possono andare fieri del debutto assoluto nella nazionale maggiore della Germania, da parte di Thiaw, che ha regalato ai tedeschi una grande performance di 87 minuti e rivelandosi uno dei migliori in campo.

Meno male che il mercato estivo era stato fallimentare e che Maldini si è imposto, se si fosse imposto anche per gli altri, chi lo sa… Maldini sarebbe stato ugualmente cacciato, perché il problema non era solo il mercato, ma almeno oggi avremmo altri due pensieri in meno sul mercato, quello di sostituire Adli e Vranckx, anche per il belga c’è stato un esordio da ricordare.

Il centrocampista oramai ex rossonero classe 2002, è entrato nei 15 minuti finali di Belgio-Austria al posto di Mangala, coronando il sogno di esordire con la nazionale maggiore del suo paese, nonostante il nostro coach non lo facesse mai giocare, per Maldini è andata così e forse è pure giusto che paghi per i suoi errori e per la diversa visione del Milan, ma a pagare non dovevano essere solo: Maldini, Massare e i tifosi, doveva pagare pure l’allenatore, che non ha saputo valorizzare, quello che Moncada ha scoperto e che Maldini ha comprato.

 

domenica 18 giugno 2023

Il dopo Maldini va scelto bene e in fretta.

Un algoritmo non può sostituire i rapporti umani, l’omaggio della Curva Sud a Silvio Berlusconi lo ha testimoniato, Cardinale che queste immagini le ha viste, anche lo scorso maggio in occasione dello scudetto, non può pensare di sostituire le emozioni con i freddi calcoli statici, che non avrebbero mai convinto Theo Hernandez ad accettare il Milan, o Ibra a legarsi a vita a questi colori.

Dopo l’affettuoso omaggio della curva davanti alla villa di Arcore, per celebrare l’ultimo saluto al Presidente più vincente della storia calcistica italiana e non solo, adesso non può fare a meno di capire, cosa pesa sulle spalle del suo Milan americano, una grande e pesantissima eredità di storia e successi, di amore e di passione, di gioia e gratitudine.

Per ricalcare i passi degni di questo glorioso passato, non serve solo essere riusciti a risanare i conti, il modello di “calcio sostenibile”, deve essere abbinato a l’empatia e oltre ai risultati eccellenti, deve appassionare i tifosi e non importa che ci sia Maldini o un’altra persona che condiva i progetti, l’importante è il sentimento, l’appartenenza alla maglia, a questi colori, serve una persona che faccia presto e bene sul mercato, per allestire un Milan competitivo per la prossima stagione.

Non vogliamo, più un Milan anonimo che lotta per un posto alla conference League, al momento mi riservo di giudicare le indiscrezioni, giudicherò più avanti l’operato di Pioli, Moncada e Furlani, a settembre così come ho fatto con Maldini, ritengo che manchi una persona che sia tutti i giorni a Milanello e che annusi gli umori, un ruolo chiave a maggior ragione che il presidente-proprietario non è mai presente, qualcuno che discuta con Pioli e lo metta in discussione.

Qualcuno che conosca i problemi dei calciatori e che intervenga se e quando ce ne fosse la necessità, questo sarà il problema più grande nel Milan, insieme alla mancanza di leader, che mancheranno tutti insieme e in un solo colpo: Ibra, Massara e Maldini, mi rifiuto di capire come Moneyball, possa far fare il salto di qualità mentale alla squadra.

Intanto lo Spezia retrocesso non ha riscattato Caldara, che con Daniel Maldini tornerà al Milan, entrambi verranno rimessi sul mercato e al Milan comunque servono due nuovi centrocampisti, in questo momento Pioli, Furlani e Mancada, stanno lavorando sulla fascia destra offensiva e il nome è quello di Chukwueze del Villareal, per cui nei giorni scorsi c'è stato un incontro a Casa Milan con il suo agente, gli spagnoli chiedono 25 milioni e sul giocatore c’è anche l’Arsenal.

L’altra trattativa calda è quella per il 19enne Chukwuemeka del Chelsea, ma piace anche il più esperto Guido Rodriguez, argentino classe 1994 che milita nel Betis Siviglia, il sostituto di Brahim Diaz era stato individuato da Maldini nel giapponese Kamada, in uscita a zero dall'Eintracht Francoforte, ma al nuovo trio delle meraviglie piace di più Samardzic dell'Udinese, seguito già lo scorso anno da Maldini e Massara e considerato caro dalla proprietà già lo scorso anno e se si cerca il sostituto di Diaz, è segno che il coach non ha nessuna intenzione di abbandonare il 4-2-3-1.

Origi ha estimatori in Turchia e in Inghilterra, mentre la PFM, che non è la Premiata Forneria Marconi, ma la Pioli-Furlani-Moncada, sta valutando il futuro di Colombo, il Lecce ha esercitato il diritto di riscatto e il Milan quello di controriscatto, credo che Colombo vada prestato ancora per un anno, in una squadra di media classifica di serie A, per farlo crescere e poi riportarlo a Milano per sostituire Giroud, al Lecce potrebbe andare in prestito Nasti.

La PFM naviga a vista, Maldini aveva deciso di alzare l’asticella del mercato e a Cardinale non andava bene, per tanto il mercato rossonero è ricominciato da zero, con la stessa impronta di quello di Elliott, ecco quindi che ogni giorno spunta fuori un nome nuovo, quotidianamente vengono fuori suggestioni, sondaggi, interessi reali e fake news, il nome nuovo per l’attacco, nel caso molto probabile che non si chiuda con Thuram, è Ekitike del PSG.

Potrebbe essere proprio Thuram, che passando al PSG libererebbe Ekitike, che al PSG ha giocato comunque davvero poco, l’alternativa a Thuram resta Morata, già anche lui nella lista di Maldini (l’algoritmo non ha tanta fantasia) che non usa l’algoritmo, lo spagnolo vorrebbe tornare in Italia, mentre sembra ci siano problemi per il rinnovo di Maignan, anche questo pianificato da Maldini e non da Moneyball.

Maignan è legato al Milan fino al 2026, ma da quando è andato via Maldini, stanno emergendo voci sempre più insistenti, per un suo presunto approccio in Premier, il Chelsea ha cercato lui e Onana, ma entrambi hanno costi molto elevati, però, davanti a cifre da capogiro, potrebbe concretizzarsi la sua partenza.

Kamada (preso da Maldini) potrebbe arrivare al Milan a fine mese, quando le questioni burocratiche dovrebbero andare a posto, segno che Samardzic  continua a costare caro, per Kamada c’è l’accordo verbale sulla durata e su quanto dovrebbe guadagnare (tre milioni per quattro anni), per il terzo portiere, so che Mirante ha rinnovato, ma se non lo avesse fatto, si terrebbe in rosa in giovane Jungdal.  

mercoledì 14 giugno 2023

Ancora un’altra giornata triste, la più triste.

La morte di Silvio Berlusconi, è stato un fulmine a ciel sereno, è vero che era dovuto tornare nuovamente in ospedale, ma nessuno si immaginava che potesse finire così, nel giro di pochi giorni, è crollata la maggior parte della storia del Milan, prima l’addio al calcio di Ibra, poi la carognata fatta a Maldini e infine la scomparsa del grandissimo Berlusconi, per me e per il popolo milanista, è arrivato un altro colpo al cuore, questo è quello più grande, il peggiore che ci poteva capitare.

Provo grande dispiacere per il Milan, per Berlusconi presidente, per Berlusconi uomo, per Berlusconi politico, per tutto quello che ha dato al calcio e alla vita degli italiani, per chi lo ha conosciuto personalmente, se ne va una persona geniale, lungimirante, riconoscente e generosa, è stata una persona importantissima per tutti e per tutto, i tifosi milanisti lo piangiamo e non possiamo fare altro che ringraziarlo per tutto quello che ci ha regato, grazie Presidente, riposa in pace.

L'addio improvviso al Milan di Maldini e Massara, ha comunque complicato e non poco il calciomercato del rossoneri, proprio come accaduto lo scorso anno con la trattativa per il rinnovo, che ha bloccato il mercato per un mese e poi è successo quello che è successo, perché se fosse arrivato Renato Sanches, non sarebbe arrivato De Keteleare, ma Maldini lo avrebbero mandato via lo stesso.

Sicuramente non è stata colpa di De Ketelaere, non è stato il belga che ha fatto saltare in aria il Milan, è stata tutta una serie di vendette personali, che hanno trovato terreno fertile nel mondo americano del Milan, che non è come qui da noi in Italia, che è tutto spaghetti e mandolino, in America si vive di fredde strategie di merchandising, che magari poi cambieranno in corsa, intanto si sono sbolognati con glaciale non curanza di Maldini e Massara.

Cardinale e suoi non hanno riconosciuto nessun tributo a Ibra e in sordina è passato anche l'addio di Brahim Diaz, a me personalmente non piaceva e Pioli me lo rendeva ancora più insopportabile, per la sua ostinatezza a farlo giocare sempre è comunque, il Real Madrid lo ha riportato a casa, il Milan non ha voluto trattare l'acquisto dopo 3 anni di prestito ed è andato via in fretta e furia, senza che gli sia stato fatto un comunicato di saluto.

Servivano una ventina di milioni per riscattarlo, Maldini come me era scettico, il coach Pioli contava e stravedeva per lui, contro lo scetticismo generale i mugugni dei tifosi, ma non sono serviti neanche i super poteri di Pioli a salvarlo dalla tirchieria americana, comunque, per me hanno fatto bene a non riscattarlo, così come hanno fatto male a trattare Maldini in quel modo.

Anche stavolta rischiamo di partire in ritardo sul mercato, dopo che il maggior peso del coach Pioli sul mercato, ha congelato per ovvie ragioni, i "colpi" già studiati da Maldini-Massara, così è stato stoppato il giapponese Kamada e soprattutto l'inglese Loftus Cheek, che ora sta parlando con la Lazio, mi piacerebbe sapere come la pensa al riguardo Billy Beane, il “ Mister Moneyball” che deve stravolgere il mercato.

Detto di Thuram, sulle cui tracce c’è pure il PSG e che al momento almeno numericamente sostituirebbe Ibrahimovic, Maldini diceva sempre: "Al Milan non facciamo aste", ma ora c’è l’algoritmo e forse è un'altra storia, c’è da cedere Origi Rebic, (senza contare De Ketelaere) e non so se anche in questo caso saranno ceduti da Billy Beane, uno di questi potrebbe essere sostituito da Pulisic, 24enne trequartista americano con passaporto croato, quest’anno un po' in crisi al Chelsea.

Ma i super poteri di Pioli lo riporteranno all’antico splendore dell'esplosione al Borussia Dormund, l’americano ha il contratto in scadenza nel 2024, lo stipendio non è pesantissimo, ma non sappiamo quanto è la richiesta del Chelsea, di una cosa siamo certi, del grande appeal che ha per Cardinale e per il pubblico americano, a quanto pare l’unica cosa che importa, più delle questioni tecniche, perché aumenta l’audience e il fatturato.

È chiaro che Pioli, preferisce i giocatori scelti dal proprietario piuttosto che quelli scelti da Maldini, comunque, né Pulisic e né Thuram, sono i calciatori che possono farci fare il salto di qualità sperato e richiesto da Maldini, in nome del popolo sovrano (i tifosi del Milan), acque tutt'altro che tranquille quindi, dalle parti di Milanello.

Il Ceo Furlani, con un coordinamento per le strategie di mercato, sta studiando e analizzando le scelte migliori da fare, analisi dei costi, dei rischi e sta lavorando sugli algoritmi, per poi coinvolgere il coach Pioli, e Moncada andrà a trattare con gli agenti dei giocatori individuati, ma in questo mercato, le cessioni faranno la differenza, sia per snellire la rosa (24/25), sia per recuperare denaro dalle vendite dei giocatori in esubero, ma solo se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile per un big, potrebbe essere presa in considerazione.

A proposito di recuperare denaro per diminuire il monte ingaggi, un tema su cui l'UEFA ha mostrato interesse, è l'introduzione di un salary cap ancora di più pervasivo di quello sviluppato adesso, per ora l’UEFA ha indicato un tetto massimo di spesa per tutti gli stipendi, una spesa complessiva che deve fermarsi al 70% del bilancio, si sta studiando un salary cap, che indica sullo stipendio del singolo calciatore, sul modello americano e potrebbe portare a una ulteriore diminuzione dei debiti". 

lunedì 12 giugno 2023

Le voci sul mercato.

Per me i giornali stanno solo cercando di provare a indovinare, credo che Furlani e Pioli non avessero già pronte delle trattative parallele e con il coach in vacanza (adesso il mercato si fa così), stanno cercando di annodare un paio di fili e poi vedere di chiudere qualcuno, l’unica trattativa certa è quella su Thuram, a parametro zero, con molta concorrenza e che avevano già avviato Maldini e Massara.

Senza avere in mano i 70/80 milioni da spendere, l’attaccante del Milan non poteva essere che uno tra Openda (già sfumato) Scamacca (ma solo in prestito) o Thuram, tutti obiettivi seguiti e trattati da Maldini, escluso Openda anche lo scorso anno, quindi, giustamente, stanno facendo il copiato, solo che non si ha idea, se il coach continuerà a giocare con il 4-2-3-1, o se farà come l’estate scorsa, quando ha dichiarato che avrebbe cambiato modulo e dopo non lo ha fatto.

Non si parla quindi dell’esterno alto a destra, dove il coach voleva Berardi e non si parla più del terzo attaccante, per risparmiare si fa il nome di Colombo, relegarlo al ruolo di terzo, per me significherebbe stroncargli la crescita, Colombo ha bisogno di fare un altro anno di serie A, da titolare e in una squadra di media classifica, per me sarebbe stato ideale, prendere Arnautovic a 5 milioni e aggiungere il prestito di Colombo, che a Bologna con Motta, avrebbe potuto fare quella crescita necessaria, per farlo diventare il nostro centravanti del futuro.

Di N’Dicka e Tielemans non se ne mai parlato o per lo meno, sono stati subito accantonati, in favore di Kjaer e Loftus-Cheek, Maldini riteneva che Thiaw-Tomori fosse la coppia titolare e Kalulu con Kjaer le alternative, sarebbe servito un quinto centrale, ma avrebbero preso come ha fatto l’Inter, un usato sicuro alla Acerbi, Thuram viene considerato il centravanti ideale, perché al contrario di Scamacca, può fare anche l’esterno alto, così si risparmiano i soldi di Berardi, si riduce la profondità della rosa e con i tanti infortuni che ha il Milan, finiremmo per utilizzare sempre gli stessi giocatori come quest’anno.

Comunque quest’anno ci saranno grosse novità, visto che i giocatori saranno scelti dal coach in persona, tra un numero ristretto di giocatori in saldo e la grossa novità sarà il modulo, che non sarà più l’integrale 4-2-3-1, ma un mix tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3, una genialata credo suggerita dall’algoritmo, per il resto nulla di nuovo, a parte che non si punterà più su Arnautovic e Berarci, saranno ceduti Rebic e Origi e uno tra Messias e Saelemaekes, per Adli e De Ketelaere (i due flop, di cui uno senza nemmeno giocare), come per gli altri del resto, molto dipenderà dalle offerte che arriveranno.

Kamada rimane un obiettivo, giusto perché è parametro zero, mentre Pioli a Loftus-Cheek preferisce Chukwuemeka del Chelsea o Chukwueze del Villareal, Kamada potrebbe però decadere, per liberare un posto da extra comunitario a favore di Pulisic del Chelsea, al di là di Pioli o Maldini, non dobbiamo escludere a priori, che il futuro non possa essere anche migliore (ho i miei dubbi), lo scopriremo strada facendo.

Bisognerà guardare con obiettività al lavoro che verrà fatto, senza lasciarsi influenzare e solo quando il campo darà i primi verdetti ufficiali, si potranno dare i giudizi su quanto deciso da Cardinale, ciò non toglie, che per me non può bastare aver riconosciuto più poteri a Pioli, perché per me è legittimo avere qualche dubbio, sul fatto che il tecnico non è già all’altezza di fare l’allenatore a questi livelli e che possa pure ricoprire il ruolo del manager.

Scaroni ha provato a mettere una pezza su quanto è accaduto, spiegando come lo stesso Maldini si sentisse a disagio e io trovo giusto che se ne sia andato via, perché non doveva essere Cardinale ad aiutarlo a togliersi dal disagio esonerandolo, piuttosto, è la nuova filosofia di arrampicamento sociale nella gestionale del club, che lo ha esonerato, quella più incentrata su profili mediocri, che si fanno le scarpe tra loro, per migliorare l’attività economica della proprietà.

Pioli si sta occupando anche del mercato e prende parte attivamente alle strategie del club, per quanto riguarda la compravendita, un'investitura importante per il tecnico, che è davvero entusiasta di questo nuovo ruolo, visto che adesso non si sente più di fare solo la figurina (vuol dire che la squadra la allenava veramente Ibrahimovic?), ma ha tutta l'intenzione di far in modo che le sue scelte abbiano un peso (questa non la capisco).

Chiudo con i complimenti sinceri all’Inter, i cugini hanno meritato la finale per il loro percorso fatto, indipendentemente dal tabellone, in finale hanno legittimato questo ruolo di una delle due squadre più forti d’Europa, giocando bene, alla pari con il City e all’europea, come sportivamente ha riconosciuto il più grande allenatore al mondo dell’era contemporanea, l’Inter dopo un periodo di crisi, coincidente con quella del Milan, ha saputo ricompattarsi, ha saputo recuperare gli infortunati e ha saputo darsi una mentalità vincente e di squadra, è entrata in piena fiducia e ha confermato di essere la squadra più forte d’Italia. 

venerdì 9 giugno 2023

Siamo sicuri che RedBird ha la stessa voglia di crescere che abbiano noi?

Io mi stavo appassionando molto a questo nuovo ciclo con Cardinale, pensavo che con RedBird diversamente da Elliott, avesse più una mentalità sportiva che imprenditoriale e che con lui specie dopo avere vinto lo scudetto, avremmo potuto riprenderci quel posto in Europa e nel mondo che ci spetta di diritto e per il quale Berlusconi ci ha speso una marea di soldi e gente come Maldini, ci ha messo passione e sudore.

L’esonero di Maldini non è la rivoluzione in casa Milan, così come ce la vogliono presentare, sono rimasti tutti al loro posto e l’unico che si è dovuto togliere dalle scatole è stato Maldini, perché Massara è stato “eliminato” a rimorchio, gli altri, Moncada, Furlani e Pioli il “volpino”, sono rimasti al loro posto, aumentando caso le loro responsabilità e il loro ego, sì il “volpino” Pioli, perché basta leggere il comunicato del Milan e si capisce subito in maniera chiara, chi è stato s fare fuori Maldini.

Quello che non capisco o per lo meno, io capisco tutto, sono loro caso mai che non capiscono e che nascondono i veri motivi sul licenziamento di Maldini, perché Cardinale non ha ben chiaro cosa significa Maldini nel Milan, ma quello che mi stravolge non è la scelta di Cardinale, che pensa solo ai dollari ed è convinto del moneyball, ma mi sconvolge Pioli, che per mantenere il posto, si è venduto alla legge del business, scaricando su Maldini tutti i suoi limiti tecnico-tattici e temperamentali.

Quello che mi sconcerta è l’idea di un Milan, tenuto in vita solo per fare soldi e con la squadra che arranca a metà classifica, con lo stadio nuovo semivuoto come ai tempi del cinese e che lotta per salvarsi, il solo pensiero di quei tempi bui mi sale la rabbia, io credo che non abbiamo fatto un grande affare a licenziare Maldini, ma non perché è Maldini (pure), ma perché abbiamo criticato per anni la Roma di Pallotta e anche dei Friedkin, anche loro sono americani, ma sia l’uno che l’altro, si sono avvalsi del direttore sportivo.

Cardinale per me non sta facendo il bene del Milan e dei milanisti, ma solo il suo, quando c’era il Milan derelitto preso da Elliott, la mossa per il rilancio della società e della squadra, a parte Gazidis, è stata quella di prendere, prima Leonardo e Maldini e poi Boban con Maldini, il rilancio è partito da loro e poi è proseguito con Ibra.

Molti giocatori sono venuti a Milano solo per Maldini, come garanzia di serietà del progetto e ora ci sono giocatori che avrebbero voglia di andare via, quindi non è vero che si può fare a meno di lui, da quando è tornato al Milan nel 2018, i rossoneri piano piano sono tornati a essere affidabile, grazie alla sua esperienza, alla sua intelligenza e al suo carisma.

Ha sempre fatto da collante tra la società e la parte tecnica, tanto che questa assenza non può essere sottovalutata e sostituita con le statistiche, come può un algoritmo proteggere Pioli dai suoi calciatori, nei momenti di difficoltà e a maggior ragione adesso, dopo che ha trattato alcuni di loro con sufficienza e scarsa considerazione, esclusi i suoi pupilli.

Maldini aveva preso un impegno con i tifosi e oltre che con loro, aveva una grande responsabilità di garanzia del progetto, anche con i calciatori, dall'altra parte non c'era la stessa voglia di crescere sportivamente, ma di vivere alla giornata e fare soldi, per questo sono disgustato e dispiaciuto, mi auguro di no, ma credo che torneranno i momenti difficili, sia sul piano dei risultati, sia sul piano del rilancio internazionale e di conseguenza con i calciatori, per convincerli a scegliere il Milan, visto che non lo possono fare nemmeno con i soldi.


La crisi di gioco e di risultati di febbraio e il conseguente confronto aspro con Pioli, le sollecitazioni vibranti sul cambio del modulo, dell’utilizzo dei calciatori scelti in estate e la decisione respinta da RedBird di sostituire Pioli con un altro allenatore, hanno portato alla risoluzione del 5 giugno, la proprietà non ha gradito il tentativo di metterla con le spalle al muro, per ottenere maggiori investimenti, cosa che il 30 giugno dello scorso anno, era stata accordata, salvo a rimangiarsi tutto qualche giorno dopo.

A noi tifosi non interessa Maldini, interessa il format aziendale del calcio sostenibile e non chiediamo di cambiare rotta, ma di investire di più perché sono stati aumentati gli utili, perché che piaccia o no, è la pura e semplice verità che non siamo strutturati per competere sui due fronti, perché è sotto gli occhi di tutti che questa squadra è stata spremuta ed è arrivata a fine ciclo, occorrono investimenti importanti, per dare qualità di livello ancora più alto.

Maldini lo aveva chiesto lo scorso anno in occasione dello scudetto: “Oltre alla piena autonomia sul mercato, servono anche tre acquisti di un certo pregio”, i tre acquisti non sono arrivati (Botman, Renato Sanches ecc.) e nemmeno dopo i 130 milioni incassati dalla Champions, sono stati rispettati i patti e sono arrivati soli 35 milioni, con 10 calciatori da cambiare, grazie a Pioli che non è stato capace di far crescere nessuno e peggiorando alcuni giocatori già in rosa.

Pioli non è riuscito a portare nessun primavera in prima squadra ed è questo il calcio sostenibile del grande coach, serve e bisogna acquistare un bomber da 70/80 milioni, secondo quelli che sono i desideri del coach, se non ci fosse stato lo scudetto, la festa dei tifosi, Gordon Singer e il cambio di proprietà, Maldini sarebbe stato liquidato già un anno fa.

Con o senza Maldini, con gli algoritmi o con Furlan, con il coach Pioli o con moneyball, servono almeno 5/6 giocatori di livello, davanti serve un attaccante forte e un esterno destro, un paio di centrocampisti e qualcuno per la panchina, ma devono essere di livello alto, svincolati ma con ingaggi importanti, per competere in campionato e in Champions.

Certo, saranno il tempo e i risultati a dare ragione a Cardinale o a Maldini, a me dispiace perché in questi quattro anni, Maldini ha dimostrato di poter costruire una squadra, che poteva tornare ai fasti di un tempo, può capitare di fare degli errori, ma il resoconto è positivo.