mercoledì 27 aprile 2016

Fallimento Brocchi ed ora ?

Il Milan con la sconfitta contro il Verona praticamente già retrocesso, ha messo la firma su una pagina vergognosa e fallimentare della storia milanista, di questa stagione c’è poco da salvare, il Verona ieri ha preso a pallonate il Milan e se non fosse stato per una delle poche cose da salvare, un portierino di 17 anni, avremmo contato i gol con il pallottoliere. 
E’ vero che è un momento difficilissimo, ma andare avanti così, oltre alla reale possibilità di perdere il sesto posto è umiliante, si è toccati il fondo ed è inconcepibile che il Milan fallisca per il quarto anno di fila, senza trovare una soluzione, senza avere neanche un piano di scorta.
Sono state troppe le occasioni fallite e i tantissimi punti persi, specie con formazioni di bassa classifica, al Milan non funziona nulla, è una situazione disastrosa e forse la soluzione migliore è la cessione della società, ma bisognerebbe passare la mano in mani migliori, però se il presidente continua a volere la maggioranza, difficilmente arriveranno offerte importanti e poi continuerebbero a decidere male sempre lui e Galliani.
Anch'io pensavo che il gioco proposto da Mihajlovic non fosse un gran chè e che si poteva fare di meglio, non ero sicuro però che con Brocchi le cose potessero cambiare, chi ne era sicuro si è sbagliato clamorosamente, con il risultato che le cose sono peggiorate e  rischia di non arrivare nemmeno questa volta in Europa.
Il Milan è sesto e ora il Sassuolo è pericolosamente più vicino, a un punto dall'ultima posizione utile per rientrare in Europa, i rossoneri hanno giochicchiato, hanno lasciato l'iniziativa al Verona, non hanno fatto il tanto desiderato possesso palla e non hanno avuto nemmeno il dominio territoriale, per sparire dal campo definitivamente nel secondo tempo.
Il Milan è mollo, svagato e poco concentrato, Zapata al solito con un disimpegno sbagliato, agevola una clamorosa occasione per gli scaligeri, il Verona non è il Carpi e al contrario degli emiliani è molto propositivo, gioca a viso aperto e lascia spazi alle manovre rossonere, che però no ne approfitta.
Menez è il più pericoloso è oltre al gol, si distingue in altre due occasioni, ma il Verona rimanere saldamente in partita, anche dopo essere andato in svantaggio, al contrario del Milan che prova a controllare la situazione, salvo ad arrendersi al gol del pareggio.
Certo sul rigore causato da Romagnoli che colpisce il pallone con la mano (anzi con entrambe le mani), è abbastanza evidente che il fallo di mano, è provocato da una spinta di Pisano che lo ha sbilanciato, quindi doveva essere punizione per il Milan, invece .... pazienza.
Il Verona si scatena e il Milan invece va in confusione e lascia spazi e iniziativa agli avversari, il Milan è mancato proprio sul piano della determinazione e dell'impegno e questa è preoccupante, sconfitta umiliante per i rossoneri, ma soprattutto per l'atteggiamento dei giocatori, un autentico disastro con la squadra in vantaggio e una partita tutta in discesa da gestire.
E' stato un Milan sprecone, incapace di approfittare dei tanti spazi che gli concedeva il Verona, ha scricchiolato per tutto il secondo tempo, Mihajlovic non è riuscito a dare un'impronta al gioco e non c'è riuscito neanche Brocchi, si è mandato via il serbo per sostituirlo con un allenatore con cui programmare il futuro ed invece ?
Non è con un allenatore alla prima esperienza, che si può rifare grande il Milan, in fretta e senza soldi, non si può continuare a sperimentare, si deve partire per vincere con una squadra competitiva, Di Francesco oramai lo abbiamo perso, chi sarà l'allenatore adesso ?
Forse l'unico che ha l'esperienza giusta, riesce a lavorare bene con poco ed ha il Milan nel sangue è Donadoni, ma sembra non essere gradito a Berlusconi, a questo punto la prima scelta resta Lippi (proposto da Galliani), con in seconda battuta Montella oppure Paulo Sousa.
E' il momento in cui tutti stanno cercando di gettare le basi per il futuro, solo il Milan è senza un progetto preciso e funzionante, dalla proprietà (tiene o vende), alla guida tecnica (giovane rampante o vecchio marpione) e anche ai calciatori, nessuno è certo che rimanga al Milan per il prossimo campionato. 
Galliani non mollerà mai, ma è indiscutibile la necessità di essere affiancato da un uomo mercato di livello, anche perchè sarebbe opportuno che l'allenatore venisse scelto con la complicità del direttore sportivo, che a sua volta concordasse con l'allenatore le mosse di mercato, avallate sicuramente dal padrone, ma  scelte da chi dovrà poi gestire, una squadra da rifondare in tutti i suoi punti chiave.

martedì 26 aprile 2016

Finalmente !

L'ultimo successo e in goleada, è stato al Barbera contro l'Udinese, precisamente tre mesi dopo, è arrivato il secondo successo nel girone di ritorno, una vittoria fondamentale, contro il Frosinone il Palermo con un netto 2 a 0, ha regolato i ciociari, condannandoli quasi sicuramente alla serie B.
Partita giocata con grande esperienza, il Palermo si è difeso attendendo il Frosinone, per poi colpirlo in contropiede, finalmente una squadra compatta e concentrata, che fa ben sperare nella lotta per la salvezza.
Ottima la prova dei veterani: Sorrentino, Rispoli, Gilardino, Vazquez e Maresca, la maggior parte di loro esclusi in passato dalla bizzarria presidenziale e che invece oggi hanno dato ragione a chi li ha sempre invocati e all'allenatore ribelle, che ha fatto benissimo a fare di testa sua e ad affidarsi a questi elementi, che hanno dimostrato di essere i giocatori giusti per questa squadra.
A Frosinone la vittoria era l'unico risultato utile, anche un pareggio sarebbe stato fatale, la vittoria a firma di Gilardino, indica l'errore che tecnici e presidente hanno commesso, nel lasciare troppo spesso in panchina l'attaccante di riferimento, una vittoria che dà solo una boccata d'ossigeno alla classifica, perché non è ancora tale da avvicinarli alla salvezza.
Ma la squadra si è dimostrata viva e questo è già importante a questo punto del campionato, è uscita rinfrancata dalla vittoria con il Frosinone, che ormai per la salvezza dovrà aggrapparsi ad un miracolo, mentre torna a sperare il Palermo.
I rosanero ritrovano una vittoria e qualche speranza in più, ma sono consapevoli di non essere completamente padroni del proprio destino, il Carpi ha battuto l'Empoli e allontana la soglia della retrocessione, portandosi a tre punti di vantaggio sui rosanero, un margine esiguo, ma importante a tre giornate dalla fine.
Obbligato a vincere, il Palermo non ha messo in luce un gran bel gioco, ma è stato concreto ed ispirato, sono bastate poche e attese mosse, per tornare a vedere una squadra giocare a calcio, finalmente Ballardini ha deciso di vivere questo mese da leone e ha preso le decisioni migliori ed azzeccate.
La linea a tre in difesa, forse per abitudine è risultata la più collaudata, i difensori rosanero sono sembrati molto più sicuri ed a loro agio, con risultati apprezzabili, l'innesto di Maresca e di Rispoli a centrocampo, hanno dato esperienza, geometria, possesso palla, sicurezza e saggezza, i due sono stati con Sorrentino, protagonisti di una partita sontuosa.
Morganella e Rispoli hanno fornito corsa, spinta e anche maggiore copertura, Rispoli poi è stato bravo a fornire assist e ad aiutare Cionek, Morganella è stato diligente, in attesa del migliore Lazaar e poi Gilardino, chi ha segnato quasi 200 reti in serie A, ha vinto campionati, ha giocato in Champions ed è un campione del mondo, non può restare in panchina.
Ballardini finalmente ha rotto gli indugi, per la salvezza servono gol pesanti e chi meglio di lui, che lo ha dimostrato ampiamente anche con le poche presenze in questo campionato, e non importa se magari per novanta minuti fa solo sponde o prova a fare salire la squadra, l'importante è che quando gli arriva una palla un po' più pulita, lui la metta dentro.
Grande prestazione di Sorrentino che para tutto quello che c'è da parare e ottima prestazione di Cionek, finalmente Andelkovic è protagonista di una gara senza sbavature e Rispoli è ben altro giocatore rispetto a Struna, Morganella dimostra un forte attaccamento a questi colori e Gilardino dopo il gol si mostra visibilmente commosso.
Eccezionale Maresca, è uno spettacolo, carisma, grinta, geometrie, esperienza, un grande giocatore ingiustamente ignorato, come tanti altri del resto, un appunto anche per il sacrificio di Quaison e per l'impatto sulla partita di Trajkovski.

Dopo la vittoria a Frosinone, proviamo a dare un'occhiata alle ultime tre gare in calendario, il Palermo incontrerà la Sampdoria in casa e poi andrà a Firenze, squadra ancora in corsa per la prossima Europa League e infine l’incontro in casa con il Verona, il Carpi andrà a Torino contro la Juventus, poi ospiterà la Lazio e chiuderà l’annata ad Udine. 
Oggettivamente il Carpi è favorito per la permanenza in serie A, più che altro per i 3 punti in più in classifica, considerando il Frosinone fuori dai giochi, i rosanero devono sperare che il Carpi faccia due pareggi con Lazio e Udinese, a patto che i rosa, vincano con Samp e Verona, potandosi a 38 punti, contro i 37 eventuali dei biancorossi, un finale di campionato tutto da seguire.
Palermo in lotta per rimanere in A, purtroppo non bisognava arrivare a questo punto, le cose si sono complicate e mai come quest'anno è risultata determinante, l'assenza di un direttore sportivo, sia in chiave mercato, che sotto l'aspetto dei rapporti squadra-presidente.
Ormai sembra arrivata in dirittura d'arrivo la cessione del club, infatti, una cordata di imprenditori americani, sembra realmente interessata all'acquisto del Palermo per 50 milioni di euro, le parti si dovrebbe incontrare entro la fine della stagione per intavolare la trattativa ,sia che il Palermo rimanga in serie A o che se scenda in serie B.

sabato 23 aprile 2016

Dopo i titolari il nulla.

Dopo più di un mese, il Milan è tornato alla vittoria, che mancava dall'1 a 0 contro il Torino, ma non appena è stato chiamato a vincere con le piccole, così come era successo a Mihajlovic, la squadra si è impantanata, evidenziando tutti i suoi limiti e i limiti di una rosa che oltre ai titolari, poi ha il nulla.
Il Milan come all'andata aveva la possibilità di fare il pieno di punti contro un poker di avversari abbordabili, Carpi e Frosinone in casa, Verona e Bologna fuori, i rossoneri erano chiamati a dare continuità di risultati e a tornare grande con le piccole, ma già contro il Carpi la missione è fallita.
14 i punti persi contro le ultime 8 in classifica, i punti che non hanno permesso al Milan di fare il salto di qualità in classifica, perché comunque quello tecnico non c'è mai stato, neanche in queste due partite della nuova gestione, il Milan non è sceso in campo con l'approccio giusto per comandare la partita.
Quindi nemmeno il tempo di assaporare la vittoria contro la Sampdoria che il Milan ritorna mediocre, pareggia contro il Carpi, ma quello che sorprende di più, sono gli esperimenti fallimentari di Boateng dietro le punte, di Balotelli che non riesce ad essere pericoloso in zona gol e Bonaventura a centrocampo.
Contro il Carpi sono emersi i soliti problemi di gioco, difficoltà a penetrare le difese, pochi e raramente pericolosi tiri in porta, ennesima prestazione deludente ed ennesimi fischi, ancora un passo falso in classifica, di cui gli inseguitori non approfittano, sono in pochi i rossoneri a salvarsi e alla fine la parata più difficile l'ha dovuta fare Donnarumma.
Fischi, tanti fischi e cori, non c'è stata la rivoluzione, ma solo qualche piccolo cambiamento, l'effetto Brocchi non è bastato a ridare entusiasmo ad un gruppo di calciatori depressi e delusi, più volte richiamati a dare il massimo, anche dalla vecchia guardia, Abbiati e Abate.
Il Milan fa tanto possesso palla, ma senza velocità, senza ritmo e imprevedibilità, in campo si vede poco gioco, Castori (la negazione del calcio) si arrocca e con i suoi giocatori chiude tutti gli spazi, rinunciano ad attaccare, limitandosi a lunghi rinvii, la tattica rinunciataria del Carpi sommata all'andamento lento del Milan, danno vita ad una partita brutta e noiosa.
Sul finire dell'incontro, il Carpi si fa un pò più spavaldo, Brocchi toglie Boateng sommerso di fischi e inserisce Josè Mauri, buona la prova del giovane rossonero, come buono sarà l'impatto di Locatelli, dopo qualche minuto entra Menez al posto di Bacca, che infuriato va direttamente negli spogliatoi, confermando che c'è qualche grana nello spogliatoio.
Possesso palla sterile, giro palla lento, gioco palla a terra troppo macchinoso e prevedibile, squadra confusa e poco lucida, questo per ora è il Milan, ancora incapace di comandare il gioco e la partita, missione fallita per Brocchi, anche per il poco tempo che ha avuto e che avrà, sperando che almeno questo punto, serva a blindare il sesto posto. 
Per quanto riguarda il mercato, il Milan sembra abbia già presentato un'offerta contrattuale per Ben Arfa, l'attaccante in scadenza con il Nizza, è seguito anche da Atletico Madrid, Liverpool e il PSG.

venerdì 22 aprile 2016

Il Palermo si sveglia tardi

Il Palermo ha pareggiato in casa 2 a 2 con l'Atalanta, in una gara che doveva vincere, per togliersi almeno dal penultimo posto in classifica e provare ad agganciare il Carpi, anche se poi i biancorossi con il pareggio di Milano, in un certo senso hanno allungato sui rosanero, perchè servono 4 punti per superarli.
La partita sicuramente poteva e doveva finire diversamente, se il Palermo si fosse svegliato prima, scusate se Ballardini avesse fatto prima di testa sua, se Zamparini non avesse cambiato la formazione qualche ora prima di andare in campo, sarebbe finita sicuramente diversamente.
Perché dopo un'ora di "passeggiata" distensiva per il campo, con l'ingresso di Gilardino e Quaison a dare la scossa, i rosa hanno cominciato a giocare ottenendo il pareggio, ma poteva essere anche qualcosa di più.
Stagione disastrosa la peggiore per il Palermo in serie A , a 4 giornate dalla fine, il Palermo continua ad occupare il penultimo posto in classifica con 29 punti, neanche nel 2012-2013 anno della retrocessione, il Palermo aveva fatto così male, a questo punto del campionato aveva 32 punti, era una squadra viva che lottava e non è bastato.
La lotta per la salvezza dopo il mancato successo con l'Atalanta e il pareggio del Carpi, si fa ancora più difficile, nella prossima gara a Frosinone, il Palermo ha in mano l'ultima carta da giocare e aspettare cosa farà l'avversario, che in questo caso è il Carpi, i rosa hanno solo un risultato, la vittoria e non potranno sbagliare, è l'unica soluzione se si vuole sperare di mantenere la categoria.
I rosanero avranno poi al Barbera, la Sampdoria e il Verona, con la trasferta di Frosinone, dovranno puntare a prendere 9 punti, per portarsi a quota 38 che dovrebbero bastare, il Palermo rispetto a Carpi e Frosinone, sulla carta ha un calendario più favorevole, salvezza sicuramente difficile ma non impossibile, anche perché è impensabile con questa squadra, di fare punti a Firenze.
Il Palermo continua a non vincere e a dare agli avversari diretti, motivi per sperare più di quanti ne avessero qualche mese fa, bisogna cambiare registro, perché non è possibile in una situazione di grande disperazione, entrare in campo come se si giocasse una partita amichevole, sarà un limite di alcuni giocatori, bene, mandiamone in campo altri più motivati e più bravi.
Cosa che si è puntualmente verificata con gli ingressi di Gilardino e Quaison, la salvezza è ancora possibile, ma saranno fondamentali le scelte di Ballardini, tranne se non vuole essere complice di Zamparini, nel volere la squadra in B, dobbiamo forzare la giocata, niente più mezze punte e falsi nove, due punte Gilardino e Quaison e un trequartista Vazquez.
A centrocampo gente dinamica, di corsa e di qualità come Brugman, e in difesa rigorosamente a 4, con Goldaniga e Gonzalez, Rispoli o Morganella da un lato e Pezzella o Lazaar dall'altro, gli Struna, i Jajalo, gli Andelkovic o i Chochev, per non dire di Dijurcevic o di Trajkovscki, tutti in panchina a guardarsi la partita come fanno sempre, ma stavolta seduti comodamente.
La situazione è pesante e forse non è del tutto compromessa, i numeri dicono che il Palermo si può ancora salvare, bisogna assolutamente trovare la dignità e l'orgoglio personale per farlo, da parte di tutti, giocatori, allenatore e presidente.
Vincere contro il Frosinone, significherebbe scavalcarlo di un punto e ipotizzando la vittoria del Carpi con L'Empoli, passeremmo terzultimi a tre punti dai biancorossi, ma all'altra il Carpi va a Torino con la Juventus e il Frosinone gioca a Milano contro il Milan, li dobbiamo essere bravi a vincere in casa con la Sampdoria, per mettere a posto le cose, agguantare il Carpi (anche se di fatto resteremmo terzultimi) e dare almeno tre punti di scarto al Frosinone.
Se il Palermo quindi vincesse le prossime due partite si metterebbe dietro due squadre (a questo punto già retrocesse) e il duello sarebbe solo con il Carpi, che mentre noi andiamo a  Firenze (partita proibitiva), i biancorossi potrebbero restare fermi, visto che affrontano la Lazio in casa.
A quel punto l'esito finale verrebbe rimandato all'ultima giornata, quando il Carpi andrà a Udine e noi riceviamo il Verona, ovviamente più che ai risultati bisogna crederci e scendere in campo, con lo spirito di chi è convinto dei propri mezzi.
I calciatori si devono convincere e tirare fuori gli attributi, Ballardini deve vivere un mese da leone, farsi esonerare se è il caso, ma deve mettere in campo una squadra che lotti e non queste pappe molli e poi l’uomo che può veramente essere la guida per questa salvezza, il nostro caro presidente, deve fare in modo che la squadra e tutto l'ambiente, non deve subire altre pressioni, ma concentrarsi solo e intensamente per il risultato finale.

lunedì 18 aprile 2016

Ritorno al passato.

Il Milan è tornato al successo dopo sei partite, l’ultima gara vinta dal Milan è stata contro il Torino, in mezzo la serie negativa con 2 pareggi (Sassuolo e Chievo) e 3 sconfitte (Lazio, Atalanta e Juventus), la prima di Brocchi sulla panchina rossonera, oltre al trequartista, non ha segnato nessuna novità.
Il nuovo Milan di Brocchi, ha messo in campo una prova importante di personalità e carattere, ma se vogliamo è lo stesso Milan visto contro la Juventus, se proprio vogliamo trovare una differenza, mi è sembrato un Milan più propositivo e che magari ha rischiato qualcosa di più, ma è tutto da verificare e poi in solo una settimana, la differenza non poteva essere profonda.
Il Milan interrompe la serie negativa e con questa vittoria il vantaggio sulle dirette "insidiatrici" per il sesto posto, sale a + 4, Bacca interrompe il suo digiuno, Balotelli torna convincente, anche se staziona sempre troppo lontano dalla porta, ma la novità principale riguarda il trequartista, un Bonaventura a due facce, meglio nel secondo tempo, ma a mio avviso ancora non adatto al ruolo. 
Sostanzialmente non si sono viste rivoluzioni e forse è giusto così, i cambiamenti vanno fatti in maniera graduale e dopo che sono stati metabolizzati, si passa agli altri, qualcosa è stato accennato, ha provato a mantenere di più il possesso della palla e il controllo del gioco, Bacca ha avuto occasioni migliori, ma ha anche sofferto e rischiato di più.
Tutto sommato, il Milan ha giocato una buona partita, intensa e combattuta, è stato un Milan più sgombro mentalmente e più disposto alla manovra, più aggressivo e intraprendente, anche se a volte ha rischiato un po’ troppo, le difficoltà maggiori si sono viste nel primo tempo, mentre nella ripresa le cose sono migliorate.
La vittoria è arrivata su perfetto assist di Bonaventura per Bacca, Jek è tornato a giocare da trequartista, l'ex Atalanta nel primo tempo ha giocato come prima, puntando l'avversario sulla fascia, nel secondo tempo ha svariato di più, ma non è quel calciatore che gioca tra linee e ha il passaggio smarcante.
Buono l'avvio del Milan, che a metà del primo tempo subisce il gol che potrebbe cambiare la partita, ma il tap-in di Dodò viene annullato per fuorigioco, ipotizzando un tocco di testa di Quagliarella, che a quanto pare non c'è stato ed è stato problematico da valutare, anche con mille replay, replay che sarebbe il caso di riproporre anche per Balotelli, autore di una sorprendente rincorsa di cinquanta metri, per recuperare una palla che aveva perso.
Comunque la Sampdoria è stato un degno avversario e ha risposto colpo su colpo, ancora una grandissima prestazione di Kucka, che a centrocampo sradica un pallone dai piedi di un blucerchiato e serve Bonaventura, per il gol di Bacca, che in una stagione non particolarmente esaltante, firma il suo quindicesimo gol stagionale.
Vittoria di misura ma preziosa, per un Milan positivo nel gioco e nell'atteggiamento, eccezionale la prestazione della coppia centrale Alex-Romagnoli, entrambi attenti e concentrati, i due terzini Abate e Antonelli intraprendenti in fase di spinta ed efficaci in fase di copertura, centrocampo dinamico grazie a Kucka, ma poco qualitativo in Montolivo e Bertolacci.
Il lavoro di Brocchi è appena iniziato e serviranno conferme nelle prossime partite, per capire se si è indirizzati verso un gioco nuovo, diverso e migliore, intanto il successo serve a Brocchi e ai ragazzi che possono lavorare meglio e anche alla classifica, non so quanto possa servire invece, alla possibile cessione delle quote ai compratori cinesi.
L'operazione sembra molto avanti, ma è una decisione che Berlusconi prenderà con molta sofferenza, visto che si tratta di cedere le quote di maggioranza, si parla anche di un rilancio di Mr. Bee e della possibilità che si possa chiudere, con uno o con gli altri prima della fine della stagione, per il closing serve il sì di Berlusconi, ma non è detto che arrivi in tempi così brevi.
Quindi bisogna aspettare le decisioni del presidente, sull'eventuale cessione del club, sull'allenatore e sul progetto "giovani ed italiani", la pista cinese è confermata, ma la volontà è di non cedere la maggioranza, comunque vada il Milan cambierà tanto.
Balotelli vuole restare e potrebbe farlo solo se il Liverpool prolungasse il prestito e Mario continuasse a giocare così, anche se io non lo terrei, optando per un'altra punta di movimento, capace di stare più dentro l'area, Zaza o Berardi per esempio, Menez e Luiz Adriano andranno via anche loro e il reparto offensivo dovrà per forza essere risistemato, partendo da Bacca e forse Niang.
Se non ci saranno capitali da spendere, con o senza Brocchi sarà un Milan più italiano e Pavoletti è il candidato principe per completare l'attacco, non è più giovanissimo (28 anni), ma è un profilo convincente, i rossoneri sono in una posizione di privilegio, rispetto all'Inter e alla Fiorentina, le altre due società interessate.
Foto tratte dal web

Palermo nei guai.

Palermo nei guai, a cinque giornate dalla fine è precipitato al penultimo posto, con il Carpi avanti di 3 punti e che insidia adesso pure l'Udinese e il Frosinone terz'ultimo con due punti in più e lo scontro diretto domenica prossima in casa dei ciociari.
I rosanero se davvero vogliono mantenere la categoria, dovranno prendere i tre punti con l'Atalanta, mercoledì in casa, sperando come è giusto che sia, in una sconfitta del Carpi a Milano contro i rossoneri e una sconfitta del Frosinone a Verona con il Chievo, o anche un pareggio, che potrebbe essere il risultato più giusto e poi lo scontro diretto a Frosinone.
Il Palermo potrebbe arrivare allo scontro diretto, a pari punti con le due rivali e poi deve andare a vincere a Frosinone, anche se tutto questo non significa per nulla salvezza, perchè è vero che si metterebbe avanti di 3 punti con i ciociari a tre turni dalla fine, ma se il Carpi battesse l'Empoli, risultato possibile, resterebbe terz'ultima pur a pari punti.
Intanto queste due partite, che però devono essere due vittorie, saranno fondamentali per la lotta alla salvezza, diversamente se fra 2 giornate il Palermo sarà ancora al penultimo posto, potremmo conclamare senza ombra di dubbio la serie B, oggi non è ancora tutto perduto, anche se la strada è sempre più in salita.
Quindi Palermo sempre più nei guai, la terza sconfitta consecutiva, anche se è arrivata con i rosa che a Torino sono rimasti in partita per più di un ora, non ha impedito al Palermo di sprofondare al penultimo posto, mentre il Frosinone che ha vinto a Verona a tempo scaduto, ha condannato praticamente il Verona alla Serie B. 

La speranza è che a Torino si è visto il Palermo migliore degli ultimi due mesi, è sembrato un Palermo senza paure, convinto dei propri mezzi, una squadra più quadrata che ha espresso tutto sommato un buon calcio, a cospetto dell'inarrivabile Juventus e con tutti i limiti degli "uomini del presidente", se si dovessero confermare questi miglioramenti, possiamo provare a salvarci.
Solo che il Palermo non è squadra coraggiosa, sarà per il disorientamento, la confusione, la tensione del momento, ma non ha mai dimostrato carattere e voglia di vincere, poi io continuo a non capire il perchè da più parti, si invitano tutti i protagonisti a mettere da parte ogni risentimento o interesse personale, per fare solo il bene del Palermo e poi invece Zamaprini continua con i suoi dictat.
Non sta ne in cielo e ne in terra, giocare una partita senza almeno una punta, per me non ha nessun senso Trajkovski al posto di Gilardino, così come non capisco Chochev al posto di Brugman e insieme a Jajalo per giunta, addirittura per fare giocare Andelkovic, Ballardini ha abbandonato il suo credo della difesa a 4 e si è schierarato a 3.
Mercoledì c'è la possibilità di rimettersi in gioco, partendo dai progressi visti a Torino, se solo Ballardini riuscisse in questi due giorni a tirare fuori da questa squadra, la rabbia e la determinazione necessarie, se solo per una volta mettesse da parte i consigli del presidente, potremmo ambire alla conquista dei tre punti.
Carpi e Frosinone sono decisi a volere mantenere la categoria, mentre alcune sentenze sono oramai in dirittura d'arrivo, la Juventus per la quinta volta campione d'Italia, con i suoi nove punti di vantaggio sulla seconda in classifica il Napoli, che a sua volta dovrebbe arrivare seconda, su una Roma a cinque punti e parimenti in difficoltà.
La lotta per il terzo posto, sembra un discorso tra Roma 65 e Inter 61, mentre la Fiorentina dopo avere blindato il quinto posto, proverà a contendere il quarto all'Inter, il Sassuolo alla seconda sconfitta consecutiva, tranne schianti del Milan, ha archiviato in maniera definitiva le speranze di Europa League, il nuovo Milan di Brocchi ora dovrà guardarsi solo dalla Lazio di Simone Inzaghi, con due vittorie in due gare. 
Foto tratte dal web

venerdì 15 aprile 2016

Quando il gioco si duro

Periodo negativo per i rosanero, sia per i risultati che per le motivazioni, per non parlare della confusione societaria, scusate, volevo dire presidenziale perchè la società è solo lui, che ha deciso di cambiare ancora guida tecnica e che personalmente, non so quanto possa essere opportuno in questo momento. 
Chiaramente questa situazione negativa, non è e non può essere solo colpa di Struna o di Novellino o o del mercato, è tutto un insieme di fattori, che fanno da alibi uno dell'altro, così come le ingerenze presidenziali, che hanno impoverito un organico di buona qualità, già messo in difficoltà dalle diverse idee dei tecnici, che si sono avvicendati rapidamente.
Forse questi giocatori non hanno personalità, perchè a detta di molti addetti ai lavori e anche da parte mia, questo è un buon organico da centro classifica, certo giocare con nove cambi di guida tecnica, con qualcuno che non è all'altezza della situazione, non è facile e non è nemmeno produttivo.
E' doveroso comunque analizzare alcuni fatti, come per esempio, il perchè Sorrentino prima di Palermo - Lazio, quindi in tempi non sospetti, ritorna stranamente sull’argomento Ballardini e con una buona disponibilità nei confronti del tecnico.
Allora dobbiamo pensare che Novellino era già stato esonerato e la partita con Lazio era pro forme, ma come si può lavorare in questo clima, adesso c'è Ballardini, credo che con Sorrentino da persone mature, si siano veramente messe da parte tutte le incomprensioni, in modo da potere lavorare almeno in tranquillità.

La trasferta con la Juventus è solo una maniera per ricompattare il gruppo e ritrovare le motivazioni necessarie, per i punti bisognerà aspettare almeno l'Atalanta, sperando che anche questo, non sia come tutti i cicli di ogni avvicendamento, perchè nelle prime partite si vedono buone cose, poi nelle gare successive non si vedono passi in avanti, senza riuscire a trovare la chiave giusta per fare decollare la squadra e per ottenere i risultati necessari.
Dei sette allenatori che si sono seduti sulla panchina del Palermo, quello che mi ha fatto vedere il calcio migliore e il più propositivo, per me è stato Barros Schelotto, anche se ha raccolto appena 2 punti in 4 partite, quello che ha fatto meglio è Ballardini, vero che con Iachini hanno la stessa media punti 1 a partita, ma Ballardini ha la media di gol segnati1 gol a partita, mentre Iachini meno.
Jachini aveva un gioco meno propositivo e più difensivo, tanto che la squadra ha subito 1,6 gol a partita, contro l'1,86 di Ballardini, ma se vogliamo meglio di tutti ha fatto Bosi, che può vantare di avere ottenuto l'ultima vittoria in campionato del Palermo (4-1 contro l'Udinese) ed ha una media di 3 punti a partita, 4 gol fatti a partita e 1 solo subito a partita.
Quindi Ballardini ritorna con all’attivo 7 punti su 7 partite, forse se fosse rimasto evitando tutti questi avvicendamenti e supponendo che avesse potuto mantenere questa media, oggi avremmo una classifica migliore, da allenatore posso dirvi che in questi casi, si mette fuori rosa il giocatore, si tutela l'allenatore e poi, dopo avere fatto ragionare il calciatore (dipendente pagato profumatamente), lo si reintegra in organico.
Finalmente si parla concretamente della vendita della società, di una cordata straniera per rilevare delle quote societarie, credo di esprimere in questo momento  il pensiero della maggior parte dei tifosi, dichiarando immensa gratitudine a Zamaparini, ma adesso è arrivato il momento di cambiare, ma non per acquistare dei giocatori di livello, solo per avere una maggiore stabilità tecnica.
Cordata anglo-cinese o no, si parla di un' importante movimento di direttori sportivi e anche sull'asse Firenze-Palermo-Udine, alla Fiorentina andrebbe Lo Monaco, con Pradè che si trasferirebbe all'Udinese e Giaretta verrebbe al Palermo, anche in caso di retrocessione. 
La retrocessione in serie B sarebbe "indolore", perchè al Palermo andrebbe un paracadute per la retrocessione, un indennizzo di 25 milioni previsto per chi retrocede, se ha sostenuto tre campionati di Serie A, nelle ultime quattro stagioni, credo che sia veramente finita l' era Zamparini.
Il presidente ha regalato anni di grande calcio a Palermo, ma adesso il problema non è tanto la retrocessione, quanto questa oramai lunga situazione di instabilità, di un presidente stressato, avanti con gli anni e meno razionale.
Foto tratte dal web.

Prove tecniche per Brocchi

Il Milan ha affidando la guida tecnica della prima squadra a Brocchi, quinto tecnico diverso in poco più di due anni, tra i quali 3 esordienti, dubbi, scetticismo e diffidenza, sono legittimi, Mihajlovic paga oltre ad un calcio poco spettacolare, la difficile convivenza con il presidente, il tecnico non gradiva intrusioni, Brocchi dovrebbe essere più malleabile, perfino di Di Francesco e Donadoni.
Non voglio dire che sarà Berlusconi a fare le formazioni, ma potrà essere accontentato con i giovani italiani e con il trequartista, Mihajlovic non è un grandissimo allenatore, ha fatto quel che poteva con un organico senza grandi campioni, che sicuramente vale il sesto posto, ma che per caratteristiche dell'allenatore, non sarebbe stato mai "spettacolare".
Brocchi è un allenatore in prova o "a tempo" se vogliamo, tanto che non gli è stato rinnovato il contratto in scadenza a giugno, proprio perchè "del doman non vi è certezza", l'unica certezza è che comunque vada, Brocchi potrà sempre tornare a fare il tecnico della Primavera, certo ci vorrebbe un po' più di chiarezza, noi tifosi siamo sempre più disorientati, vorremmo capire il futuro di questa squadra e di questa società.
Il Milan ha esonerato Mihajlovic ed ha affidato la panchina a Brocchi, è una scelta esclusiva del presidente, Galliani ha fatto di tutto per evitarlo, ma quando Berlusconi si mette in mente una cosa, è difficile farlo desistere, lo aveva in mente già da qualche anno ed è andato avanti imperterrito per la sua strada.
Secondo me, qualcuno gli avrà fatto notare, che affidarsi per il prossimo anno ancora una volta ad un esordiente, sarebbe stato un errore e magari avrà aggiunto poi, che se si potesse conoscere prima la sua abilità, si eviterebbero altre stagioni alla Inzaghi e così Silvio avrà pensato bene di provarlo per queste ultime 6 partite che restano.
Del resto Mihajlovic non sarebbe stato confermato per il prossimo anno, adesso toccherà a Brocchi dimostrare di avere le carte in regola per la panchina del Milan e per conquistare la conferma per la prossima stagione, chiaramente Berlusconi si augura che possa convincere e diventare il nuovo Capello.
Personalmente non credo che Mihajlovic meritava di non finire la stagione e di non giocarsi la finale di coppa Italia, sulla riconferma sono d'accordo che il Milan non ha un gioco fluido ed anch'io non lo avrei riconfermato, come non avrei più affidato la squadra ad un esordiente.
Brocchi dovrà arrivare almeno sesto in campionato, per garantire il ritorno in Europa del Milan, dopo due anni senza coppe, dovrà fare vedere sprazzi di bel gioco, dovrà fare intravedere un Milan che fa di più e meglio di quello visto fin adesso. 
Brocchi è una scelta per preparare il futuro, il Milan non ha ancora trovato un socio che metta i soldi e un'altro esborso di 90 milioni, non sarà sicuramente possibile, quindi il futuro sarà quello di un Milan giovane ed italiano, che torni a fare bel gioco e risultati, a fine stagione, scopriremo se saremo nelle coppe, se il progetto resta quello dei giovani e se a realizzarlo sarà Brocchi o Di Francesco.
Tra le novità di Brocchi, ci sarà il cambio di modulo, il nuovo tecnico alterna il 4-3-1-2, al 4-3-3- e dovrebbe riproporli anche in prima squadra, con una preferenza presidenziale sul 4-3-1-2, con il trequartista, Brocchi tra i suoi dettami predilige la difesa a 4 e il centrocampo a 3, poi il tridente offensivo che si alterna a 3 o con il trequartista. 
4-3-1-2 con Bonaventura trequartista e Locatelli nei 3 a centrocampo davanti alla difesa, il nuovo giovane italiano da lanciare, che mezza Europa vorrebbe accaparrarsi, il regista tanto atteso in questo campionato, che dovrebbe dare gioco e geometrie, all'undici rossonero.
Il nuovo progetto futuro, dovrebbe  includere anche una rivisitazione dirigenziale, un cambiamento almeno nelle strategie di mercato e l'uomo candidato ad affiancare Galliani sembra essere Sabatini, che ha già risolto il suo rapporto con la Roma e sta valutando un'offerta pressante del Bologna, senza accantonare l'idea Chelsea. 
Il cambio in panchina, porterà inevitabilmente a fare scelte diverse, che potrebbero ripercuotersi sul prossimo mercato, pare che la presidenza voglia rispolverare Mexes, che potrebbe fare il titolare al fianco di Romagnoli e poi Honda, da punto fermo nel 4-4-2, a riserva del trequartista Bonaventura.
Nella prima parte dell'allenamento, Brocchi ha schierato i titolari in un 4-3-2-1 composto da: Donnarumma; Abate, Alex, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Bertolacci; Bonaventura; Bacca, Balotelli, niente di nuovo, fatto salvo l'impiego di De Sciglio a scapito di Antonelli, il mercato comunque è in evoluzione e tutto dipenderà dalla conferma o meno di Brocchi. 
Un nodo importante a questo punto è Locatelli, Brocchi come Berlusconi vorrebbe puntare su di lui, che ha già diversi corteggiatori, fra gli altri Arsenal e Leicester, per Mihajlovic era acerbo, da due giorni però viene schierato in un centrocampo a tre con Montolivo regista e Kucka sul centro-destra. 
Sempre in occasione di mercato, pare che il River Plate abbia fissato il prezzo per Mammana, il centrale argentino che piace a Milan e Napoli, si tratta sui 12 milioni di euro, che potrebbero arrivare dalla cessione alla Roma di El Shaarawy, si giocano il futuro pure Balotelli e Niang, quest'ultimo a fine stagione potrebbe lasciare il Milan, visto l'interesse dello Stoke City, Caen, Borussia Dortmund e Leicester.
Foto tratte dal web

mercoledì 13 aprile 2016

Sconfortante, sconvolgente, sconcertante.

Il Palermo si prepara a partire per il ritiro di Coccaglio, per cercare di compattarsi per lo sprint finale, dopo uno sconfortante 3 a 0 contro la Lazio, in una partita disastrosa, non tanto per il risultato, ma quanto perchè i rosanero, dopo il secondo gol e con ancora 80 minuti da giocare hanno mollato, rassegnati e per niente convinti dei propri mezzi. 
I giocatori sono crollati nonostante un avvio promettente, proprio quando invece bisognava cominciare a lottare, si sono arresi solo dopo quindici minuti, rendendo tutto facile per la Lazio, ora Ballardini torna per tentare l'impossibile, o meglio prova a rilanciarsi.
I vecchi dissapori con Sorrentino sembrano acqua passata e Ballardini sembra abbia accettato, davanti alle garanzie progettuali offerte dal presidente, che dovrebbero comprendere oltre a questo scorcio di campionato, anche un premio salvezza, la riconferma in A o in B per la prossima stagione e premio promozione a fine della stessa.
Comunque ora la lotta per la salvezza, diventa veramente difficile, se poi si cambia per la nona volta guida tecnica, diventa quasi impossibile lottare per non retrocedere, ecco "lottare", a questo punto della stagione, il cambio dell'allenatore non può produrre un progetto tecnico per la salvezza, servono solo due cose oltre alla tranquillità, che i giocatori comincino a lottare (non lo hanno mai fatto) e che Zamaparini non imponga più la formazione.
E' inutile nascondersi dietro ad un dito, in campo sono andati giocati che non meritavano di giocare, a scapito di altri che avrebbero dato un ben diverso apporto alla squadra, bisogna finirla di imporre Struna, Andelkovic, Jajalo, Trajkovski, Balogh e via, via, proviamo Rispoli, Goldaniga, Brugman, Bentivegna, La Gumina e così via.
Come dice il presidente siamo in serie B, tentiamo quindi il tutto per tutto, lo abbiamo visto prima e per Brugman e La Gumina contro la Lazio, che questi almeno "lottano" e non sarà certamente un ulteriore cambio, visto il numero esiguo di partite rimaste, a portarci in salvo, voi sapete della mia simpatia per Ballardini, ma in questo momento, un altro cambio, mi sembra sconvolgente.
Così si va in ritiro con Ballardini, mentre va via Novellino (ha sbagliato come tutti gli altri a "servire" il padrone) e anche Tedesco lascia la società, troppo amore per restare ancora dietro le quinte senza poter dare una mano concretamente, c'è tanto lavoro da fare, specialmente sotto l'aspetto della convinzione, si dovrà lavorare più sulla testa che sul campo e non si può più perdere tempo. 
Difficile per il resto commentare la domenica sconcertante del Palermo e dei suoi tifosi, sembra tutto surreale, alla rassegnazione della squadra, fa da contr'altare la ribellione dei tifosi che non ci stanno più, gesti deprecabili indubbiamente, che evidenziano in una tifoseria ultra corretta, il sintomo di stanchezza, non si possono sopportare più tutte queste prese in giro, da presidente e giocatori. 
E' stata una domenica inquietante, nel vedere il salotto della città, trasformato in un campo di battaglia. sedie che volano, fumogeni, calci, pugni, parapiglia e una rissa pericolosa, che ha messo in pericolo le famiglie a passeggio, nella zona pedonale della nostra bellissima città e poi continuato in campo, con lancio di fumogeni, petardi e parti di sanitari. 
L'arbitro è stato costretto a sospendere la gara per ben due volte, l'ambiente infuocato ed impazzito, si è poi spostato fuori l'impianto, in attesa dei giocatori da contestare e forse anche qualcosa di più, visto che alcuni avevano i cappucci sui volti, bene le forze dell'ordine che hanno gestito la situazione, riportando dopo qualche ora, tutto alla normalità.
La retrocessione è lì ad un passo, sorretta ancora da un filo sottile, grazie alle concomitanti sconfitte di Carpi e Frosinone, anche se sembra che i rosanero, non abbiano nessuna voglia di salvarsi, vista la prova indecente di domenica, che ha causato l'ennesimo esonero, nel tentativo estremo di non perdere le ultime speranze di salvezza. 
La salvezza è ancora tutta da conquistare, ma il Presidente pensa già alla prossima stagione, è alla ricerca di una figura forte che possa svolgere il compito di Direttore sportivo e chiama Gianni Di Marzio come consigliere personale, i due avevano lavorato insieme (con Novellino) a Venezia, vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà.
Il Palermo in A o in B, dovrà rifondare la prima squadra, sia a livello tecnico, che a livello dirigenziale, la figura di riferimento, dovrebbe essere Nicola Salerno già interpellato ai tempi di Cellino, bisognerà vedere se adesso per Salerno, ci saranno le condizioni per una risposta positiva. 
Foto tratte dal web.