giovedì 30 settembre 2021

GRANDI!!!! Bravi tutti

Il rammarico è enorme, sapevo che se il Milan avesse preso gol avremmo perso la partita e mi immaginavo pure in questo modo, ma cosa si può fare? Che cos’altro c’era da fare? I ragazzi in campo sono stati stoici, sono stati attenti, concentrati e hanno dato tutto, fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultimo grammo di energia, ma non è detto che anche in undici l’avremmo vinta, magari l’Atletico si sarebbe difeso con ordine fino alla fine e poi avrebbe trovato ugualmente gli stessi episodi.

Questa sconfitta pesa sulla classifica del girone, immaginatevi anche con un pareggio, l’Atletico sarebbe rimasto secondo a 2 punti, il Milan e il Porto a uno, staremmo parlando di una concreta possibilità di passare i gironi, ma questa sconfitta inciderà anche fisicamente sulla prossima partita con l’Atalanta, perché sarà impossibile riuscire a recuperare da questa fatica immane, la cosa positiva di questa sconfitta è che ci troviamo davanti a ragazzi con grande personalità e mentalmente non avrà nessuna ripercussione, se non quella di caricarli ancora di più.

Rabbia, frustrazione e delusione, dopo avere tenuto benissimo fino all’80esimo, dopo avere proposto per i primi 30 minuti calcio spettacolare, avvolgente e degno della nostra grandezza internazionale, abbiamo apprezzato un Milan trascinato da due piccoletti: Diaz e Bennacer, che con i loro compagni hanno regalato il ritorno in Champions in grande stile, di un grande Milan.

I ragazzi sono stati grandi, non si sono mai persi d’animo, si sono raccolti tutti attorno a Calabria, Romagnoli, Theo Hernandez e Tomori, in difesa della porta, dove Maignan è stato formidabile anche questa volta, hanno moltiplicato le energie e alla fine hanno provato pure a vincerla, una vittoria che sarebbe stata meritatissima.

Mi chiedo come sarebbe finita la partita senza l’espulsione di Kessie e penso che la risposta non può essere altra, che avrebbe vinto il Milan, nessuno però può con scientifica sicurezza rispondere a quest’interrogativo, come non si può sapere se i rossoneri avrebbero continuato a dominare come nella prima mezz’ora, in quante altre partite ci siamo sempre detto: “ma questi non possono fare 90 minuti a questi livelli” e questo è quello che sarebbe potuto succedere.

Non dimentichiamo che alla lunga gli avversari sarebbero potuti usciti fuori e che la panchina dell’Atletico era numericamente di qualità migliore rispetto a quella del Milan, i moviolisti hanno dato parere unanime sugli episodi incriminati, penso che in campo internazionale queste cose succedano, gli arbitri sono più rigorosi e anche più scarsi.

Per me il fallo di kessie in Europa te lo danno giallo, ma visto che ne aveva avuto già uno prima non per gioco cattivo, mi sarei limitato all’ammonizione verbale, sul rigore non si è capito bene effettivamente chi la tocca prima, ma l’azione di gioco è così concitata, con i giocatori stremati, già nel recupero e con i giocatori del Milan che andavano almeno premiati per il loro comportamento in campo, sarebbe stato il caso di lasciare continuare.

Milan bello e sfortunato, che ha mostrato gioco e grande spirito di squadra e che ha già superato l’ambientamento in Champions, un Milan che offrirà ancora serate di spettacolo puro, perché cecche se ne dica, oramai il Milan è tornato tra le grandi del calcio italiano e internazionale, non sono più solo quattro ragazzini di belle speranze, ma un gruppo di giocatori di qualità.

Il Milan esce a testa alta ancora una volta in Champions League, dimostrando che nonostante il girone di ferro, oggi può stare tranquillamente in questa Champions, invece mi spiace che Giroud non sia riuscito ad entrare in partita, nulla la sua prestazione e pensare che sarebbe servita forse più di Ibra, in quei momenti di sofferenza, pazienza è andata così.

lunedì 27 settembre 2021

Partita difficile e spigolosa, come era nelle previsioni.

Il Milan ha vinto una partita difficile, contro un avversario notoriamente ostico e con una squadra giovanissima ha ottenuto la quinta vittoria, raggiungendo quota 16 punti ed eguagliando il primato del 2003/2004 e del 2020/2021, per le prime 6 partite di Serie nell'era dei tre punti a vittoria, questo dato, dopo avere vinto due partite “sporche”, può servire a rendere l’idea di come siano cresciuti i ragazzi rossoneri.

Il Milan sta facendo bene per il “terzo” anno consecutivo e a mio avviso meglio delle ultime due stagioni, al di là del secondo posto raggiunto nella stagione appena conclusa, è chiaro che il Milan punterà a migliorare la classifica dell’anno scorso, ma non è detto che questo significhi scudetto o che facendo più punti si arrivi lo stesso al secondo posto, specialmente se il Napoli e l’Inter continuano ad avere questa andatura.

Per puntare in alto e allo scudetto, bisognerà mantenere un ritmo altissimo per tutto il campionato, senza la pausa preoccupante della scorsa stagione, non sono più gli anni in cui lo scudetto si vinceva con un girone d’anticipo, bene o male il distacco con la Juve l’hanno colmato quasi tutte le grandi, grazie anche al ritorno in panchina, di allenatori con la A maiuscola.

Vincere contro lo Spezia, vincere una gara sporca e complicata, che lo scorso anno invece abbiamo perso, da a tutti ancora più convinzione dei propri mezzi e che l’obiettivo per cui concorrere è lo scudetto, perché quando una formazione giovane, composta per la maggior parte da chi gioca poco, porta a casa tre punti fondamentali, non puoi fare a meno di fare un pensierino allo scudetto.

La vittoria contro lo Spezia è di quelle pesantissime, perché vincere non giocando benissimo, è uno step che mancava a questa squadra, che ha perso tanti punti per strada lo scorso anno in occasioni simili, ottenere lo stesso i punti in una situazione di turnover, rende l’idea di una squadra matura e più profonda nell’organico, una vittoria preziosa, che ci permette di continuare a stare attaccati ad un Napoli che merita.

Ritengo poi che Calhanoglu poteva risparmiarsi quel tipo di intervista, per la resa dei suoi anni trascorsi, al Milan, poteva avere un atteggiamento più sportivo, il turco al Milan è stato indispensabile perché non avevamo nessuno e deve ringraziare notte e giorno il Milan e Pioli, se oggi è compreso fra i calciatori e non tra le scartine, a parte il fatto che è andato all’Inter per la disgrazia capitata ad Eriksen e poi non ha vinto ancora niente per affermare, che è andato a vincere da un’altra parte.

Questo non fa altro che certificare quanto hanno fatto bene i dirigenti del Milan, a privarsi di chi non credeva nel progetto Milan e non è attaccato a questi colori, a parte che anche la sua titolarità all’Inter comincia ad essere in discussione, secondo me lui e Gigio hanno avuto quello che si meritavano, anche perché ci hanno fatto perdere un mucchio di soldi, noi ci godiamo Brahim Diaz e Mike Maignan.

La stessa fine di Gigio farà Kessie, anche se il PSG non sembra essere più in vantaggio sul giocatore e potrebbe invece spuntarla il Manchester United, che a quanto pare dovrà sostituire Pogba che potrebbe tornare al Psg e allo United starebbero pensando a Kessie per rimpiazzarlo.

La trattativa per il rinnovo del contratto di Kessie è bloccata, gli agenti chiedono una cifra molto alta, proprio perché non vogliono rinnovare e al contrario di Calhanoglu per l’ivoriano c’è la fila, in queste settimane che ci separano dal mercato invernale, saranno prese importanti decisioni, esclusa quella di restare al Milan.

Le prestazioni di Tonali e Bennacer, fanno dormire sonni tranquilli al Milan, che aspetta il completo recupero di Bakajoko (neanche Kessie è messo bene) e già si è mosso per il sostituto del “presidente”, i nomi al momento sono quelli di Thiago Alcantara del Liverpool e di Hector Herrera dell’Atletico Madrid, sempre se fossero delle opportunità.

Altre “opportunità” potrebbe essere: il classe ’92 William Carvalho del Betis Siviglia, o il 27enne del Bayer Corentin Tolisso, la differenza è che il francese ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2022, mentre per il portoghese, il contratto è in scadenza a giugno 2023, senza escludere (molto probabile invece) una cessione di Kessie nella sessione invernale del mercato.

Al contrario di quanto successo con Donnarumma e Chalanoglu, il Milan potrebbe prendere in considerazione, d’accordo con gli agenti, di vendere Kessie (per spiccioli) per evitare di perderlo a zero nell’estate 2022, oppure scambiarlo con Herrera, visto che l’Atletico Madrid vorrebbe anticipare le concorrenti e assicurarsi il calciatore.

Herrera compirà 32 anni nel 2022, era stato già accostato al Milan in passato, anche se non mi sembra il tipo di trattativa per Elliott, come quella con il Liverpool che offre il 30enne Thiago Alcantara, entrambi poi percepiscono uno stipendio molto elevato, sempre che non sia proprio il PSG a proporre uno scambio.

Adesso testa all'Atletico Madrid, partita che dopo il pareggio degli spagnoli contro il Porto, può rivelarsi molto importante per provare a superare il girone e passare agli ottavi, Kjaer e Florenzi hanno buone possibilità di recuperare per la sfida di Champions, mentre per Ibrahimovic se ne parlerà dopo la pausa delle nazionali, ma prima ci sarà l'Atalanta, che chiuderà un'altra settimana complicata. 

venerdì 24 settembre 2021

Armonia perfetta tra ordine ed anarchia (Franco Ordine).

Quello che contava era il risultato e il Milan ha battuto il Venezia con il classico 2 a 0, riportandosi nuovamente al secondo posto  in classifica con 13 punti insieme all’Inter, dietro al Napoli capolista, che ha battuto nettamente la Sampdoria e come l’anno scorso dopo cinque giornate di campionato, il Milan ha gli stessi punti, anche se non è prima.

Un buon auspicio per sperare di entrare anche quest’anno tra le prime quattro e quindi di nuovo in Champions League, questo gruppo è più forte, più solido e più maturo di quello dello scorso anno, nonostante otto infortunati e qualche rotazione, il Milan ha tenuto lo stesso bene il campo, anche se non è stato lo stesso Milan.

E’ stato comunque un Milan solido e convinto, sono serviti però i cambi sulle fasce dopo un ora, per sbloccare la partita, il Venezia ha impensierito i rossoneri solo al 44esimo del primo tempo e al 93esimo del secondo, anche se ha tenuto bene per un’ora, fino a quando non è arrivata la rete che ha sbloccato la partita.

A quel punto la partita è stata più fluida e il Milan ha cominciato a dare spettacolo puro, artefice principale Theo Hernandez, che ha segnato e ha fatto l’assist per il gol, il primo tempo è stato senza gol, ma i rossoneri le occasioni le ha avute, sapevamo che in queste condizioni e forse anche con la squadra al completo, quella con il Venezia, così come quella con lo Spezia, sarebbe stata una partita difficile e allo stesso tempo importante.

Lo scorso anno abbiamo provato sulla nostra pelle, che sono queste le partite che devi vincere (compreso gli scontri diretti) per arrivare allo scudetto, scudetto? Sì! Perché no? Lo scorso anno l’obiettivo era il quarto posto, quest’anno dobbiamo alzare l’asticella e visto che lo scorso anno ci siamo andati vicini, perché lo scudetto no?

Intanto speriamo di recuperare qualche giocatore, anche perché pur non avendo nessuna possibilità di passare in Champions, abbiamo l’obbligo di giocarcela lo stesso alla grande, i tempi mi sembrano oramai maturi, per puntare allo scudetto (lo vince solo una) e dopo tanti anni d’attesa, per andare avanti in Champions.

La crescita è stata graduale e con lei è arrivato anche il cambio radicale di mentalità, è una squadra più matura e pronta, non per vincere lo scudetto, ma per lottare fino alla fine del campionato per il titolo, il Milan è una squadra che spinge sempre, alla ricerca della vittoria e questo è un segnale importante, per raggiungere certi traguardi.

Poi c’è un Tonali in più, un Tonali fortemente dentro al progetto, padrone della squadra e del centrocampo, in grandissima condizione fisica e mentale, con grande personalità e capace di reggere da solo il Milan, da vero capitano e se poi dovesse tornare il Kessie che conosciamo, non mi sento di mettere un freno alla provvidenza.

Gli infortuni caso mai sono un problema per questa squadra, che non ha mai la possibilità di giocare nella miglior formazione possibile, sembrerebbe che per ovviare a questo, a Milanello stanno provando a lavorare sulla prevenzione degli infortuni, con lunghe sessioni di recupero dopo le partite, ci sono giocatori che si fermano dopo l’allenamento, a fare massaggi, vasche di ghiaccio ed altri metodi che servono ad accelerare il recupero, resta il fatto però che qualcosa va modificata, magari con delle diverse metodologie di lavoro.

L’emergenza e la turnazione, ha dato la possibilità a diversi giocatori di secondo piano di mettersi in mostra, è toccato a Kalulu, anche se il secondo tempo con il Venezia lo ha fatto in apnea, a Romagnoli (il capitano del Milan che ha messo di fila due ottime prestazioni) e a Gabbia, sostituito poi per dare velocità alla difesa, ma finché è stato in campo è stato il migliore, efficace, preciso e coraggioso, non ha sbagliato nulla .

Messias, Pellegri, Florenzi e Kessie sono lontani da un rendimento ottimale e per Kessie mi dispiace veramente tanto, visto che per lui è l’ultimo anno al Milan, mi sarebbe piaciuto che avesse fatto un altro anno ad alto livello, da protagonista come quello scorso.

Non guardatemi così e cominciate a metabolizzare che nella stagione 2022/2023 il presidente non sarà più un giocatore del Milan, io addirittura penso che andrà via già a gennaio, tanto che il Milan sta già cercando un suo sostituto e ha messo nel mirino William Carvalho.

Carvalho è un centrocampista portoghese di 29 anni e di proprietà del Betis Siviglia, l'idea dei rossoneri è quella di provare a prenderlo nel mercato invernale, perché sembra che la nuova squadra di Kessie, voglia anticipare la concorrenza versando al Milan un indennizzo.

martedì 21 settembre 2021

Tonali può diventare titolare inamovibile.

Più Milan che Juventus, anche se Maignan è stato impegnato più volte e pericolosamente, mostrando sempre comunque grande sicurezza, i bianconeri hanno costruito la loro partita sul gol a freddo di Morata, mentre i rossoneri stavano attaccando, il vantaggio ha esaltato la Juventus, che per mezz’ora ha messo in difficoltà il Milan, grazie anche all’infortunio di Kjaer.

Ma non appena il Milan si è riorganizzato, la Juventus gli ha ceduto il passo e alla fine è Szczesny che salva la Juventus dalla sconfitta, su un tiro insidioso di Kalulu da distanza ravvicinata, una vittoria che sarebbe stata clamorosa, clamorosa si ma meritata, anche se il pareggio può essere considerato un risultato giusto. Pareggiare a Torino con la Juventus, anche se non è più la Juventus che conosciamo, non è un risultato da poco, anche se resta il rammarico di essere andati a Torino con ben otto infortunati, problema infortuni che si sta ripetendo anche quest’anno e per il quale metto sotto accusa il preparatore perché non è come dicono i nostri detrattori, che i calciatori si infortunano perché sono vecchi.

Come se non fossero vecchi anche Chiellini; Quagliarella o Dzeko, da noi non sono infortunati solo 40enni, 35enni o 32enni, tra gli infortunati ci sono pure Calabria e Bakajoko, il preparatore a maggior ragione che sono vecchi, deve essere bravo a tenerli in forma e l’infortunio di Kjaer deve far suonare come un allarme, visto che da un anno e mezzo, gli infortuni sono tanti, troppo e mettono in difficoltà la squadra.

Pioli oggi può e deve intervenire, ma anche la dirigenza che è esperta e competente deve chiedersi il perché di tanti problemi fisici, che colpiscono i calciatori per diverse settimane e non stiamo parlando degli infortuni traumatici, ma di quelli muscolari, perché tra campionato e Champions, tutti questi infortuni pesano.

Alla quarta di campionato e dopo avere incontrato già Lazio e Juventus, 10 punti sono un bottino di tutto rispetto, piuttosto fa rabbia l’errore di Theo Hernandez, perché eravamo nella piena disponibilità della partita e della palla, più che l’errore di Theo, condanno il modo poco prudente di difendere sui calci d’angolo a nostro favore.

Lasciamo sempre l’uno contro uno a campo aperto e spesso andiamo in difficoltà, a parte che non è il primo gol che subiamo in questo modo, poi non si può prendere un gol al quarto minuto e su un calcio d’angolo a tuo favore, quel gol ci ha come paralizzati, tutti i giocatori del Milan erano fermi ad aspettare il pallone, prerogativa che non si addice più al Milan.

Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, forse complice la stanchezza della Juventus, il Milan è venuto fuori piano piano e poi alla ripresa del gioco, le cose sono migliorate, il Milan ha trovato più ritmo e fluidità nella manovra, le cose poi sono andate ancora meglio con l’uscita di Kessie.

Il giocatore non si è ancora ripreso dall’infortunio e sta pagando un 2020/21 senza sosta, forse è pure condizionato dalla firma del contratto, ma Kessie è ben lontano dall’essere il centrocampista “Presidente” che tutti conoscevamo, ha giocato spesso all’indietro, ha messo poca pressione in avanti e con un Tonali così sontuoso, il posto in squadra è in bilico.

Sandro ha fatto un’altra prestazione di coraggio, forza, geometria e grande solidità mentale, eclissando totalmente il grande Locatelli, facendoci dimenticare l’errore fatto qualche anno fa,  vista la condizione fisica e contrattuale di Kessie, Tonali potrebbe diventare con Bennacer (che si trova alla grande nella gestione del centrocampo insieme  a Sandro), la nuova coppia titolare del centrocampo del Milan.

Bennacer contro la Juve ha dimostrato di avere recuperato e avere molto più gamba, anche il doppio play sembra funzionare (occhio Kessie) e poi abbiamo finalmente uno che batte bene gli angoli e chissà, in futuro forse anche le punizioni, di certo c’è che Kessie non è ancora al top della forma e che in questo momento a maggior ragione non può pretendere gli 8 più bonus che gli darebbe il PSG. 

venerdì 17 settembre 2021

Finalmente è di nuovo Champions League.

Sono passati sette lunghi ed interminabili anni e finalmente l’attesa si è finita, certo l’urna di Istanbul non è stata benefica, ma una squadra che parte in quarta fascia, deve mettere in preventivo che possa finire in un girone proibitivo, intanto l’importante era arrivarci, ora bisogna provare a passare il turno e se non altro almeno, andare in Europa League e completare quel percorso, nel modo migliore possibile.

La prima sfida è complicata, il Liverpool è molto forte e lo ha dimostrato mercoledì sera, così come sono altrettanto forti l’Atletico Madrid e il Porto, difficilmente, una squadra ricca di giovani che si affacciano per la prima volta a questa competizione, potrà sovvertire il pronostico, ma il Milan da sempre e in questo in particolare ci ha sempre sbalordito, chissà che non succeda anche stavolta.

Il Milan nonostante tutto, è preparato sotto tutti i punti di vista a questa competizione, è convinto dei propri mezzi e che il girone è durissimo, per passare servirà il miglior Milan possibile ed immaginabile e quello visto contro il Liverpool non lo è stato, ha pagato lo scotto del debutto.

E’ stato concentrato, coraggioso e ha saputo aspettare, non ha mai rinunciato alla sua identità tattica, ma l’assenza di Bakayoko e Ibrahimovic, che rappresentano gli uomini più esperti di tutti in questa competizione, ha tolto quel quid in più, che magari lo avrebbe potuto portare al pareggio, queste assenze insieme alle poco brillanti condizioni di Kessie e Giroud, non gli hanno permesso di essere il miglior Milan.

Il Milan perde la prima gara in Champions, ma a mio avviso ne esce a testa alta, il Liverpool vince meritatamente e nonostante la grandissima pressione e il grande volume di gioco, il Milan appena ha potuto gli ha reso la “vita” difficile, quello del Liverpool è stato un dominio territoriale imponente, che ha mostrato tutta la loro innegabile superiorità tecnica e tattica.

I rossoneri dopo essere stati presi a pallate per la prima mezz’ora, con grande coraggio, caparbietà e tanto cuore, sono riusciti a spaventare (e non poco) la squadra di Klopp, un “uno-due” micidiale negli ultimi minuti del primo tempo, approfittando del fatto che il Liverpool aveva calato la sua attenzione, credendo di avere abbattuto definitivamente i rossoneri.

Un “uno-due” che per un attimo aveva fatto sognare noi milanisti, che ci aveva fatto rivivere un’altra rimonta al contrario, specie quando nei primi minuti del secondo tempo siamo andati ancora in gol, poi annullato per fuori gioco, credo che in quel momento abbiamo perso l’entusiasmo e il Liverpool ha capito che facevamo sul serio.

E’ andata così, pazienza, ma il Milan esce bene da questa prima sfida, certo è un peccato non avere portato a casa neanche un punticino, ma il Liverpool ha pressato molto forte e in questo i “Reds” sono a un livello molto alto, il Milan ha fatto fatica a palleggiare e dispiace, perché di solito il Milan è molto più attento e poteva difendersi meglio.

Partita complicata per il ritmo e l’intensità dell’avversario, è stata la prima partita e sarà importante per la crescita di questa squadra nelle competizioni europee e in campionato, questa squadra dovrà diventare di dimensione Europea, pian piano prenderà l’abitudine a queste partite e comunque ha dimostrato carattere e forza di reazione, in un campo difficile per tutti.

Con Ibrahimovic in campo (se dovesse segnare, diventerebbe il marcatore più longevo della Champions) sarebbe stata sicuramente un’altra partita, magari con lo stesso risultato, è innegabile l’apporto di esperienza e di carattere che avrebbe potuto dare ai compagni e la “paura” che avrebbe messo agli avversari.

Rebic è stato ancora una volta fra i migliori e comunque a me è piaciuta la prova di tutta squadra, che secondo me da al Milan la consapevole della propria forza, il pareggio sarebbe stato davvero un risultato molto positivo, certo ci sono cose da migliorare, ma non dobbiamo dimenticare che per quasi tutti era la prima partita in Champions e se non era la prima, era la quinta al massimo.

Quello che mi consola, sono anche il risultato e le difficoltà dell’Atletico Madrid contro il Porto, che addirittura ha rischiato di perdere e poi Maignan, “Ironmike” si è dimostrato ancora una volta un grande portiere, sicuramente il Milan non l’ha preso così a caso, è un portiere molto sicuro, para i rigori e dà alla difesa la sicurezza dei grandi portieri.

Il bilancio di questa prima uscita del Milan in Champions lo considero positivo, anche se questi aspetti, li dovremmo riscontrare domenica contro la Juventus, specialmente dal punto di vista psicologico. 

mercoledì 15 settembre 2021

Che Milan e che Tonali.

Il 2 a 0 del Milan sulla Lazio, non descrive esattamente il dominio incontrastato del gioco dei rossoneri, non tanto perché il Milan ha avuto tantissime occasioni da reti, ma quanto per la grandissima prestazione che ha asfissiato i ragazzi di Sarri, che fino a questo punto del campionato, avevano fatto benissimo, Tonali, Leao, Rebic e Tomori sono stati super e con loro tutti i rossoneri, che hanno messo in mostra, la più bella prestazioni degli ultimi 10 anni.

Il 2 a 0 non rende giustizia a quanto ha prodotto il Milan a livello di gioco, la squadra di Pioli si è dimostrata forte e compatta, sempre con lo stesso modo di approcciare la partita, anche con giocatori così detti “seconde linee”, sempre se per seconda linea si può definire Rebic, che in assenza di Giroud fuori per covid e in presenza di Ibrahimovic ancora non al meglio,  Ante in un ruolo che non è il suo, è tornato in forma eccezionale.

E’ un Milan che riesce a riempire l’area di rigore con tutti i suoi giocatori, con grande intensità e sbalorditiva puntualità, i rossoneri hanno tolto alla Lazio tutte le certezze del suo gioco, l’hnno attaccata alta e hanno recuperato immediatamente la palla, rispetto allo scorso anno nella transizione ha più verticalizzazioni, adesso senza volere fare la volpe dell’uva acerba, ma con Calhanoglu si perdevano spesso, alcuni tempi di gioco, perché non riusciva  a vedere alcune situazioni.

Con questo non voglio dire che con Brahim Diaz abbiamo risolto tutto, però il gioco del Milan è cambiato, si è molto più velocizzato e verticalizzato, il merito di Diaz è che oltre ad essere un punto di riferimento, è che sa puntare l’uomo e prova sempre a rompere la linea di pressione avversaria e poi è un Milan che ha smentito chi diceva che con il pubblico si sarebbe sgonfiato.

È evidente che la prestazione fatta contro la Lazio, legittimi le ambizioni del Milan, che sono: l’ingresso tra le prime quattro, con vista sulla scudetto, portare a casa un trofeo (la coppa Italia) e accedere agli ottavi, superando quindi i gironi di Champions League.

Mercoledì intanto è atteso a Liverpool, un altro test importante, che il Milan si giocherà sicuramente a testa alta e a viso aperto, anche se mancheranno  dai titolari, Tonali ed Ibra, quest’ultimo che con il gol alla Lazio, è diventato il quinto giocatore più anziano a segnare nel campionato italiano, a 39 anni e 344 è preceduto da Totti, Vierchowod, Pioli e Costacurta.

Sandro è cresciuto esponenzialmente, è stato il migliore in campo, anche se in buona compagnia, ha dettato i tempi e imposto il suo ritmo per tutta la partita, facendo girare il Milan come ha voluto lui e poi Leao, sembra indirizzato anche lui alla definitiva maturazione, fa impazzire Marusic, Luiz Felipe e anche i tifosi milanisti, perché ancora spesso si perde sul più bello.

Il gol è bellissimo, per  la devastante conduzione dell’azione, per l’improvviso cambio di direzione, per la chiusura del triangolo con Rebic e per il preciso piatto destro all’angolino basso alle spalle di Reina, questi sono i colpi che Leao dovrà farci vedere più spesso, anche Rebic è tornato e ha fatto benissimo, più che da centravanti puro, da uomo assist che smista palloni per i compagni.

lunedì 13 settembre 2021

Romagnoli e Kessie, sono situazioni che non si risolvono.

A quanto pare, non risulta che ci siano offerte da parte di altri club per Kessie, se Maldini e Massara non hanno “bluffato” nel diffondere questa notizia, allora è l’agente che ha messo in giro la voce dell’interesse di PSG, Barcellona, Tottenham e compagnia cantando, che vogliono “bloccare” il giocatore già da febbraio, con un ingaggio mostruoso, solamente nel  tentativo di ottenere qualche milioncino in più, la verità intanto è, che la vicenda Kessiè  è diventata molto complicata.

Come ho già detto, mi sembra che questi due rinnovi siano oramai compromessi, questi contratti non sono stati rinnovati a tempo debito e dopo i casi Donnarumma e Calhanoglu, si tratta di un errore madornale, perché se a quelli di Donnarumma e Calhanoglu possiamo dare una giustificazione, a questi di Romagnoli e Kessie no, dovevano essere risolti prima, prima che soprattutto Kessie, diventassero giocatori appetibile sul mercato.

Purtroppo il Milan economicamente, non è ancora nelle condizioni di competere con altre squadre europee e se un giocatore vuole andare a guadagnare di più, diventa difficile opporsi, solo che devono imparare a venderli prima, almeno per ricavarci qualcosa e non perderli a zero, non badando a quello che dicono (arrivo e metto tutto a posto) o ai continui baci di maglia.

Romagnoli rispetto a Kessie è un caso completamente diverso, primo perché con l’arrivo di Tomori ha perso il posto da titolare e secondo perché a quanto si è scoperto, oggi, guadagna 6 milioni netti a stagione, conseguenza di una serie di aumenti automatici annuali, inclusi nel contratto fatto da Mirabelli e Fassone, non credo comunque che la Lazio o un altro club possa dare queste cifre al capitano, al Milan o altrove, dovrebbe dimezzarsi lo stipendio, anche perchè non credo che oggi possa fare il titolare in un top club europeo, che potrebbe pagare questa somma.

Esordio con “promozione” per Theo Hernandez nella nazionale francese, schierato come esterno sinistro nel 3-5-2, il CT della Francia ha detto: "Theo ha anche capacità offensiva, nonostante il Milan lo schieri nella difesa a quattro. Come sempre cerco di mettere i miei giocatori nella migliore posizione e in quel ruolo può sfruttare queste sue capacità”.

Questo è quello che io ho ripetuto per tutto il girone di ritorno della scorsa stagione, è stata la sua prima partita in nazionale anche per Calabria, con due notevoli differenze, Calabria ha già rinnovato, Theo invece non è a scadenza, ma deve essere rinnovato subito, prima che si avvicini la scadenza e prima che il PSG gli offra ponti d’oro per andare da loro a parametro zero.

Adesso, proprio nel momento in cui Theo Hernandez ha dichiarato: "Da quando sono arrivato al Milan è tutto pazzesco, ed è sempre così. L’obbiettivo? Vincere il campionato, abbiamo una grande squadra. Ibrahimovic? Siamo volto vicini, è un po’ pazzo ma va bene così", è questo il momento di offrigli il rinnovo, farlo rinnovare nel momento di maggiore eccitazione, se poi il prossimo anno vuole andare a guadagnare di più, lo vendiamo a peso d’oro come ha fatto l’Inter per Lukaku.

Senza dimenticarci che anche Pioli è in scadenza, sicuramente ne il PSG, ne il Barcellona e nessun’altra squadra vorrà portarci via l’allenatore, così come credo che neanche lui andrà mai via se non lo cacciamo, però anche lui va rinnovato, non sarà un grande allenatore, ma è persona equilibrata e molto umile, un vero professionista, che oltre a dare un gioco piacevole e vincente, ha dimostrato di avere delle doti umane molto importanti, al Milan sta facendo davvero bene, forse ha fatto la definita maturazione e mi auguro continui così.

lunedì 6 settembre 2021

Kessie e il caro biglietti tengono banco.

La questione relativa al prezzo dei biglietti delle partite della Champions League, insieme al sempre più difficile rinnovo di Kessie, tengono banco tra i tifosi del Milan, per il caro biglietti c’è stato un lieto fine, la società con Gazidis in testa, ha deciso (decisione di buon senso) di placare quella vera e propria sommossa popolare, ritirando dal mercato i biglietti emessi a 119 euro, con la promessa che saranno sostituiti da biglietti decisamente più abbordabili.

Chi ha già comprato i tagliandi, verrà contattato dal Milan per rimodulare la spesa e potrà ricevere dei voucher, utilizzabili per l’acquisto di altri biglietti o avrà il rimborso economico della cifra pagata in più, i nuovi biglietti dovrebbe costare più o meno come quelli dell’Inter per le gare interne di Champions, ancora una volta il Milan  ha dimostrato di essere una grande società e ha messo tutto a posto.

Capitolo Kessie, ogni giorno che passa, come per Donnarumma e Calhanoglu, l’ivoriano si allontana sempre più dal Milan, le parti (Milan-Kessie) si rincorrono e non riescono a raggiungersi, Atangana (agente di Kessie) spara una cifra e non appena il Milan si avvicina, rilancia, d’accordo con i grandi club europei, con in testa il Psg, che vogliono prenderlo a zero.

Il Milan e Elliott hanno capito che la possibilità di perderlo a zero è reale e a questo punto (oramai è tardi) non resta che cambiare strategia, almeno con gli altri calciatori e tra questi Theo Hernandez e Bennacer, come avevo già detto prima, non bisogna più arrivare agli ultimi due anni di contratto, per evitare di rinnovare un contratto salato o di perdere il giocatore zero.

Poi, sarebbe ora di essere scorretti con gli altri anche noi, così come fanno loro, andare dai giocatori in scadenza (Milenkovic, Vlaovic o Pellegrini) che non hanno ancora rinnovato e proporgli contratti migliori, mi pare che sia arrivato il momento di cominciare a fare le “merde” anche noi, visto che essere persone per bene nel calcio non paga, prima di perdere quanto di buono è stato fatto in questi ultimi anni.

La questione Kessie è questa, Maldini (Elliott) è arrivato a 6 milioni e Atangana ha rilanciato a 8, bene! Affare fatto, però sappiamo che un ingaggio del genere non è sostenibile, perfetto, con 4/5 anni di contratto, lo metti sul mercato e un folle che te lo paga 30/40 milioni e si accolla quel contratto si trova e così fai felice il ragazzo e non lo perdi a zero.

Il rinnovo di Franck non è in salita, peggio, oramai lo abbiamo perso e la promessa fatta durante le Olimpiadi (che avrebbe firmato il prolungamento) si sta rivelando una buffonata, così come il fair play finanziario, che continua ad essere una barzelletta, oramai il progetto sportivo è uno scopo secondario, serve solo per coprire il progetto economico.

Pausa delle Nazionali e grana Kessie a parte, è tempo di bilanci e il mercato del Milan comunque, si può definire positivo, anche se non è stato perfetto, l’organico è più completo e ha tante alternative che un anno fa non c’erano, come a sinistra c'è Ballo Tourè, che è finalmente l'alternativa di ruolo a Theo, anche a centrocampo si è migliorati, con Bakayoko al posto di Meitè.


Ma il salto di qualità è stato fatto in attacco, dove la scorsa stagione avevamo soltanto Ibra, mentre oggi possiamo contare su Giroud e anche su Pellegri, non ci voleva questa positività al covid del francese e il mancato acquisto di Favre, perché sugli esterni la squadra è completa, anche se devono confermarsi tutti, da Rebic a Leao e a Messias, manca invece una vera alternativa a Brahim Diaz.

Potrebbe essere Messias? Potrebbe arrivare dal mercato degli svincolati? oppure il Milan imparerà a giocare con un modulo alternativo, necessario in vista dei tanti impegni importanti, di sicuro potrà contare su un gruppo unito, coeso e di qualità e in questo senso il lavoro della dirigenza del Milan ha risposto positivamente. 

sabato 4 settembre 2021

E’ mancato solo il colpo finale.

 

Alla fine il calcio mercato ha chiuso i battenti ed il Milan è rimasto senza un doppione sulla trequarti, che doveva essere la ciliegina sulla campagna acquisti rossonera, ma secondo me, il Milan ha di nuovo la consapevolezza di  essere tornato tra i grandi club e questo lo si deve a Maldini, a Gazidis, a Ibrahimovic e indubbiamente a Pioli, bravo, ma veramente bravo, a dare valore a ognuno dei ragazzi a sua disposizione e sono sicuro che farà lo stesso con Messias.

Il 30enne brasiliano è sicuramente una scommessa, lui come Pellegri, ma il Milan qualcuna l’ha vinta e se lo fanno gli altri possiamo farlo anche noi, consapevoli che nella vita bisogna rischiare sempre qualcosa, non sarà il nuovo Messi-as, ma credo che farà la sua parte, sia sull’aut di destra subentrando a Salemaekers, che da sotto punta in alternativa a Diaz.

Del resto ci abbiamo provato con tutti, molti di loro non rientravano nel progetto, mentre per gli altri non capisco perché, pur considerando il Milan una società morta di fame, continuano a chiede cifre esorbitanti per i loro calciatori, fatto salvo poi a tenerseli sullo stomaco, vedi Jesus Corona, certo qualcosa da questo mercato però avremmo dovuto imparare anche noi.

Il Brest ha fatto il duro con Faivre e lo ha tolto dal mercato, il Milan ci ha provato fino all'ultimo, il giocatore pure, ma è andata così, senza la ciliegina i rossoneri hanno chiuso comunque undici operazioni in entrata, per completare e migliorare un organico, che è sempre più dentro ai progetti di Elliott: il risanamento dei conti (fatto) ed il ritorno tra l’élite del calcio che conta (per il momento al meno in Italia, fatto).

Il gruppo è senza dubbio più completo rispetto all’anno scorso, se sarà anche più competitivo, sarà il campo a dirlo, sono arrivati: Maignan a titolo definitivo dal Lille per 13 milioni, Tomori dal Chelsea per 29,2 milioni, anche lui a titolo definitivo,  definitivo anche Giroud dal Chelsea  per 1 milione, Ballo-Touré dal Monaco definitivo anche lui per 4,5 milioni, Tonali  a titolo definitivo dal Brescia per 7 milioni più 3 di bonus e per un club che è senza soldi e vive solo di prestiti (questi siamo per i nostri avversari), abbiamo pure preso Adli a titolo definitivo dal Bordeaux  per 8  milioni e lo abbiamo lasciato in prestito ai francesi.

Poi è vero, non siamo riusciti a vendere nessuno, i pezzi pregiati sono andati via a zero e il Milan ha dovuto fare qualche prestito (sempre meglio di strapagare parametri zero come fanno gli altri), Diaz  che il Real non vuole mollare, in prestito biennale oneroso a 3 milioni con diritto di riscatto a 19 e contro riscatto a 22, il terzino della Nazionale e del PSG Florenzi, in prestito oneroso a 1 milione con diritto di riscatto dalla Roma a 4, Pellegri in prestito oneroso a 1 milione con diritto di riscatto che diventa obbligo a determinate condizioni a 6 milioni, Bakayoko in prestito oneroso biennale a 0,5 milioni, con diritto di riscatto che diventa obbligo a determinate condizioni a 15 milioni e infine Messias, in prestito oneroso a 2,6 milioni dal Crotone, con diritto di riscatto a 5,4 milioni più 1 di bonus.

Sapete che non guardo mai in casa degli altri, ma questi erano i soldi a disposizione e ce li siamo fatti bastare, a mio avviso restando con le stesse possibilità delle altre 6 sorelle, per raggiungere la Champions e poi nel mercato di gennaio, vedremo se sarà ancora possibile migliorare l’organico, l’idea di Elliott è quella di continuare a crescere gradualmente, l’ultima spinta arriverà dalla costruzione dello stadio, peccato che siamo in società con dei cugini “poveri”.

Piuttosto, comincia a darmi fastidio come ha fatto Donnarumma, pure Kessie, Gigio  baciava la maglia, non si esponeva, ma nel frattempo sapeva già da 4 anni, che quella bella persona del suo procuratore stava vendicandosi con il Milan, non sarebbe rimasto neanche per tutto l’oro del mondo e il “presidente” sta facendo lo stesso, dichiara amore eterno e poi rilancia ad ogni sforzo del Milan, permettetemi, un comportamento da pusillanime, ma qui sbaglia Maldini, non ha ancora capito che non ci sono più gli “uomini” di una volta.

Capisco che i giocatori mirino a guadagnare sempre di più, ma Maldini quando lo capisce che i contratti vanno rinnovati a due anni dalla scadenza e se poi non rinnovano li vende? non accettano la destinazione? Bene! allenamento fuori dal gruppo e due anni in tribuna, Lotito e Marotta (caso Icardi) “docet”, comunque, dal mercato che ha fatto il Milan e da quanto si sta prolungando questo rinnovo, una cosa è certa, anche Kessie andrà via a zero, perché ha già un accordo con altri, ma non ha le palle per dirlo ai tifosi.