mercoledì 30 dicembre 2015

La grandi manovre.

Il 2016 riparte da Mihajlovic, che è chiamato a convincere e a rimettere il Milan sulla rotta champions, i rossoneri sono migliorati sotto l'aspetto della disciplina e dell'intensità negli allenamenti, ma non hanno ancora un'identità di gioco ben precisa, anche se dopo il pesantissimo 0-4 di San Siro contro il Napoli, il Milan ha cambiato qualcosa.
Da allora l'unica sconfitta in tre mesi, è stata quella di Torino contro la Juventus e nelle altre nove giornate non ha mai perso, ma dopo le ingenti spese estive, i risultati sono decisamente diversi dalle aspettative, niente colpi clamorosi a gennaio, solo qualche necessario ritocco, con all'orizzonte l'ennesima rivoluzione di giugno.
Intanto c'è da sostituire i giocatori oramai fuori dal progetto, Diego Lopez e De Jong, così come Honda e Cerci, a cui si aggiungeranno Nocerino e Josè Mauri, almeno in questa finestra di gennaio, a giugno poi in uscita la rivoluzione sarà completata con le partenze di Alex, Zapata, Balotelli e Mexes, tutti in scadenza.
Abbiati è oramai prossimo al ritiro e Montolivo potrebbe non rinnovare, un vero e proprio esodo di massa, una nuova rivoluzione a cui potrebbe non sottrarsi Mihajlovic, in caso di mancato raggiungimento del terzo posto e la conseguente mancata qualificazione alla champions, da raggiungere ad ogni costo.
Il candidato principale alla panchina del Milan, per la stagione 2016/2017 resta Conte, che però piace anche alla Roma e a diverse società inglesi, le alternative sempre in caso di rottura con Sinisa, sono invece Di Francesco e il solito Unai Emery del Siviglia.
Il mercato di gennaio del Milan, ha e deve avere come imperativo assoluto, rinforzare una rosa che oggi è da Europa League, anche se potrebbe non bastare per arrivare in Champions, servono urgentemente un centrale difensivo da affiancare a Romagnoli, un centrocampista che detti i tempi e uno offensivo o un esterno, a secondo del modulo.
Per il centrale si sta pensando a Ivanovic del Chelsea in scadenza di contratto a giugno, l’ostacolo principale sarebbe l’elevato stipendio del giocatore che piace anche all’Inter e non solo lui perchè c'è un derby di mercato anche Caceres, difensore della Juventus sempre in scadenza a giugno, la mia ? prenderei Ivanovic per far crescere meglio Romagnoli.
L'inter verserebbe 3,5 milioni di euro già a gennaio nelle casse bianconere per Caceres, mentre il Milan per il 28enne uruguaiano, vorrebbe prenderlo a giugno a parametro zero, con un quadriennale e opzione per il quinto anno a 3 milioni di euro netti a stagione più bonus, molto dipenderà dalla scelta della Juventus, se cederlo subito oppure aspettare giugno e darlo via gratis. 
Tra quelli che potrebbero andare via a gennaio c’è Cerci, l’attaccante interesse a Genoa, Torino, Palermo e Bologna, in prestito fino a giugno, mentre per El Shaarawy si profila un ritorno in Italia già in questa finestra di mercato, a lui sarebbero interessate,  Fiorentina, Lazio, Roma e Bologna.
Visto che il giocatore tornerà al Milan, io non gli cercherei nessun'altra destinazione in prestito, ma proverei a rilanciarlo sulla fascia destra al posto di Cerci, visto che  per Candreva non c'è trippa per gatti, al momento resta solo un sogno, dato che al Milan ci sono sempre pochi soldi.
A centrocampo con Bonaventura e Bertolacci si può cominciare a parlare di rinnovamento, ma questo deve proseguire anche a gennaio per rendere il centrocampo ancora più competitivo, magari con la cessione di un paio di pezzi da novanta, Diego Lopez e De Jong per ricavare un piccolo budget da reinvestire per Witsel o per Imbulà o per Diawarà o per Banega o per Senzi.
Lo Zenit non ha bisogno di soldi e per il belga chiede trenta milioni, certo in previsione che l'organico sarà sfoltito di 4/5 elementi, Witsel e Candreva sarebbero due elementi ideali e che arricchirebbero di qualità il centrocampo rossonero, ma servirebbero qualcosa come 60 milioni.
Al laziale si potrebbe arrivare, inserendo nella trattativa Matri ed El Shaarawy più un conguaglio , del resto per migliorare la squadra servono giocatori di qualità, gente come Banega del Siviglia, inseguito anche dalla Juventus, con un prezzo più accessibile rispetto al belga, ma sempre a condizione che de Jong e Nocerino (richiesto da Bologna e Panathinaikos) vadano via, mentre Candreva invece potrebbe essere rimpiazzato da Lavezzi.
Personalmente punterei su Banega e Lavezzi, penso che siano più accessibili e funzionali, Luiz Adriano non è riuscito a guadagnarsi un posto da titolare e con il ritorno di Balotelli e Menez, rischia di essere sacrificato a gennaio, destinazione Krasnodar o CSKA Mosca, un’eventuale cessione in Russia permetterebbe al Milan di fare cassa e ottenere le risorse da investire soprattutto per Lavezzi e Banega.
Operazioni da non sottovalutare sono quelle per il 23enne Imbula, anche se il centrocampista del Porto ha un costo sui 25 milioni e potrebbe partire a gennaio e poi la grande sorpresa Diawara, il classe 1997 di proprietà del Bologna, è inseguito da mezza Europa e anche il Milan lo starebbe seguendo con interesse, ma serve una cifra fra i 15 milioni.
Ne occorrono otto invece per Sensi, infine un altro giocatore in scadenza è Vangioni più volte inseguito dal Milan, per l'agente il calciatore ha buone possibilità che a giugno possa approdare in rossonero, anche se credo che sugli esterni il Milan sia sufficientemente coperto.
Foto tratte dal web.

giovedì 24 dicembre 2015

In cerca di mestiere.

Non deve costituire sicuramente un alibi, ma a metà del primo tempo, Gilardino a due passi dalla porta, viene trattenuto e atterrato, per l'arbitro e per il giudice di linea è tutto regolare, poi sarà accertato che di rigori addirittura non ce ne era uno ma tre.
Così il Palermo, che tutto sommato non ha disputato una cattiva gara, lascia Marassi con una sconfitta, che lo riporta in zona "calda" e che si vede scavalcato proprio dagli avversari, come dicevo i rosa ci provano a fare la partita, ma si vede che mancano di qualcosa, manca l'esperienza, disimpegni superficiali e poca attenzione nelle marcature. 
In avanti nei primi 20 minuti, si è assistito ad una bella intesa tra Trajkovski e Vazquez, dopo il Palermo ha lasciato alla Sampdoria in mano la partita e la mancanza di esperienza di Djurdjevic, Struna e Chochev, hanno fatto il resto, la mancanza di personalità, in questi momenti delicati è importante.
La società deve rendersene conto e non deve continuare a prendere ancora altri giovani di prospettiva, questa squadra ha sicuramente bisogno di certezze. 
Adesso arriva la sosta, non so quanto potrà servire, se i giocatori a disposizione di Ballardini saranno questi, serve realmente tornare sul mercato, anche se il 2016 si riapre con la Fiorentina, i rosa devono trovare continuità e devono arrivare a Palermo giocatori di valore che possano integrarsi subito con il resto dell'organico. 
Spero tanto che arrivino i rinforzi, per non rischiare di soffrire fino alla fine di questa stagione, le voci di mercato vedono Luca Rigoni lontano da Palermo, le squadre alla finestra sono due: Cagliari e Genoa, pare che il Palermo avrebbe trovato un accordo con il Cagliari, ma il giocatore vorrebbe restare in A.
Intanto il Palermo continua a puntare Stefano Sensi, centrocampista classe 95' che sta facendo bene al Cesena, a lui sarebbero interessate Fiorentina, Milan e Palermo, dove potrebbe approdare grazie a Foschi, che dovrebbe diventare il Direttore sportivo dei rosa l'anno prossimo, Sensi verrebbe a colmare il vuoto per la cessione di Rigoni.
Il Palermo comunque sta lavorando anche su Valdifiori 29enne regista di riserva del Napoli e su il 29enne Cigarini, anche lui regista e anche lui riserva ma nell'Atalanta, per l'attacco invece al momento i nomi più ricorrenti sono: Mancosu del Bologna e Amaurì del Torino, ma personalmente non mi convincono nessuno dei due.
Foto tratte dal web

lunedì 21 dicembre 2015

Un regista sotto l'albero ?

A fine del primo tempo di Frosinone, Galliani avrà sicuramente incartato di nuovo il panettone e pensato al sostituto di Mihajlovic, in quel momento in tre incontri con le tre ultime in classifica, le cifre erano: di 2 punti su 9 in palio e gioco zero.
Sicuramente Sinisa nell'intervallo si sarà fatto sentire, il Milan nel secondo tempo ha smesso il lento fraseggio orizzontale e ha finalmente verticalizzato per i propri attaccanti, cambiando e ribaltando di fatto la partita.
Dicembre doveva essere il mese per lanciarsi verso l'alta classifica e con altri 4 punti in più, i rossoneri sarebbero a pari punti con la Roma e a un punto dalla Juventus, legittimante forse in lotta per lo scudetto, ma concretamente per il terzo posto, un grosso rimpianto, mitigato ma solo in parte, dalla possibilità di arrivare alla finale di Coppa Italia.
Se il Milan è uscito dal momento delicato, lo sapremo almeno a febbraio, la squadra ha sbagliato ancora una volta l'approccio alla partita, stavolta se non altro ha saputo reagire e rimontare, ma potrebbe non essere sempre così e comunque non sarà così, specie se continua a non avere un gioco convincente.
Significativo è stato l'abbraccio dopo il gol, di Abate con Mihajlovic, visto che la sua panchina sembrava in discussione, la maggior parte della squadra è sicuramente con lui e non credo ci sia nessuno che rema contro, il fatto è che non riesco ad essere "provinciali", "operai", tutto qua. 
Il Milan chiude il 2015 al sesto posto, con la zona Europa (champions) distante solo quattro punti e senza non pochi rimpianti, perchè mancano proprio i punti persi con Carpi e Verona, che li avrebbero collocati a soli quattro punti dalla vetta, speriamo che queste ultime due vittorie in trasferta, abbiano rilanciato definitivamente il "diavolo".
E' un Milan che ha bisogna di lavorare e migliorare, non ha ancora un gioco e quelloespresso fin qui, non è per niente trascendentale, deve giocare sempre a ritmi alti, abbandonare l'idea di "imbucare" centralmente i suoi attacchi e verticalizzare di più, per concedere a Bacca e Niang gli spazzi necessari alle loro caratteristiche tecniche.
Poi bisogna se non eliminare, almeno limitare gli errori, perchè un gol come il primo, non lo prendono nemmeno nelle scuole calcio e provare prima possibile a colmare le lacune in difesa e a centrocampo, facendo possibilmente chiarezza sul famoso trequartista.
Io credo che si possa continuare a giocare così, del resto l'ho sempre sostenuto, basterebbe a mio avviso sistemare la fascia destra, con un giocatore del tipo Bonaventura, ho sentito che il Monacò nicchia sul riscatto di El Shaarawy, e poi affiancare a Bertolacci quel De Room, che darebbe ritmo e filtro alla manovra dei rossoneri.
Forse le difficoltà maggiori li incontrerà  in difesa, dove non ci sono tanti giocatori disponibili sul mercato e comunque all'altezza, senza contare che poi bisognerà fare scadere i contratti pesantissimi di: Alex, Mexes e Zapata.
Si chiude così, un 2015 avaro di soddisfazioni e ricco di tensioni e di polemiche, ma è almeno una chiusura per certi versi positiva, sale a quota 28 punti in classifica, raccogliendo tre punti in più rispetto allo scorso anno e rispetto alla squadra allenata da Inzaghi, ha un Donnarumma, un Romagnoli e un Niang in più.
Foto tratte dal web

venerdì 18 dicembre 2015

116 anni, auguri.

Era il 16 dicembre 1899, un gruppo di inglesi e di italiani si riuniscono e costituiscono il Milan Cricket and Foot-ball Club, dall'Inghilterra arrivano le divise da gioco a strisce verticali rosse e nere, una squadra di diavoli, il rosso come il fuoco e il nero come la paura da incutere agli avversari.
Nei 116 anni di storia, la società ha vinto 7 Coppe dei Campioni (Champions League), 2 Coppe delle Coppe, 5 Supercoppe Europee, 3 Coppe Intercontinentali, 1 Mondiale per Club, 18 Campionati, 6 Supercoppe Italiane e 5 Coppe Italia, proprio in questa competizione, il Milan negli ultimi cinque anni, si è fermato alle semifinali nel 2010/2011 e nel 2011/012; poi nei tre anni successivi, è uscito sempre ai quarti.
Stavolta la Coppa Italia è uno degli obiettivi stagionali e con questo successo che li qualifica ai quarti di finale contro il Carpi, si apre la possibilità concreta di arrivare in finale, che possibilmente anche in caso di sconfitta, garantirebbe al Milan, l'accesso diretto all'Europa League, che però se non sarà suffragata dal gioco, potrebbe non servire a Mihajlovic, per restare ancora un altro anno. 

I rossoneri hanno avuto molte difficoltà contro i blucerchiati e viste le imprese delle prossime rivali di coppa, non sarà sicuramente una passeggiata, ma Mihajlovic avrà subito la possibilità di rifarsi, dei due pareggi con squadre "abbordabili" Carpi e Verona, le prossime due di coppa, saranno veramente da vincere a tutti i costi.
La vittoria e la qualificazione ai quarti, da un po’ di tranquillità al tecnico, ma sotto l'aspetto del gioco, io dico che deve restare preoccupato, non si è visto nessun miglioramento, la squadra manca sempre di furore agonistico, non anticipa mai l'azione, non verticalizza e si perde in un palleggio lento, che costringe gli attaccanti in una morsa insuperabile.
Continua ad essere una squadra "inguardabile", con errori tattici individuali e di squadra pazzeschi e li mi dispiace dirlo, ma è l'allenatore che deve intervenire, è li che si deve vedere la mano del tecnico, ha ragione Ferrero, Mihajlovic non è più il generale di prima.
I rossoneri hanno dovuto poi ammirare, quel Soriano che il serbo voleva più ogni altro centrocampista e che la stupidità della dirigenza, non lo ha accontentato, il capitano blucerchiato è stato il trascinatore della squadra, con movimenti sempre intelligenti.
Romagnoli l'altro pupillo di Sinisa, è stato il migliore in campo, confermando la bontà della scelta e dell'investimento, anche se pesante, indicando secondo me la strada da percorrere, l'ex di Roma e Samp, ha offerto una grande prestazione, chiudendo tutti i varchi e senza concedere nulla.
Bella anche la prestazione del rinato De Sciglio, bravo a chiudere diverse diagonale e ad accompagnare con continuità la manovra, bene anche Niang, alcune volte un po fumoso, ma  è un pericolo costante per la difesa avversaria, vero che Mihajlovic ha gli stessi punti di Inzaghi e che come Pippo non ha un gioco, ma se non altro ha il grande merito, di avere creduto, lanciato e rilanciato giovani, che con costi contenuti, rappresentano un ottimo futuro per il Milan.
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martedì 15 dicembre 2015

Salvare il salvabile.

E' pensiero comune a molti, che il Milan non sta giocando un buon calcio e che ha perso tutte le possibilità di ambire anche all'Europa League, forse potrà migliorare la classifica dello scorso anno, ma questo potrà avvenire solo se riuscirà a  trovare continuità e non sarà sicuramente aggrappandosi alle sviste arbitrali, anche se pure legittime, che il Milan diventerà una squadra, ci vuole ben altro.
Il Milan con o senza gioco, deve obbligatoriamente essere più forte dell'ultima in classifica nonostante gli arbitri, la squadra ha evidenti limiti strutturali, Viviani in non perfette condizioni fisiche, ha surclassato per ritmo, interdizioni ed idee, i dirimpettai della mediana avversaria, che non hanno fatto nulla in fase di costruzione, il Milan ha portato avanti le sue azioni, sempre in modo confusionario e fortuito.
I problemi veri di questo Milan sono: il lento ed inutile possesso, che permette sempre agli avversari di riposizionarsi e non mette mai gli attaccanti, nelle condizioni di giocare, per quelle che sono le proprie caratteristiche, certo a questo poi dobbiamo aggiungere che gli errori individuali sono molteplici, che spesso ci si intestardisce in azioni solitarie, non si anticipa quasi mai l'avversario e non si prende mai una seconda palla.
Qui c'è molto da fare, legittime le lamentele sulla direzione di Valeri, ma sono stati spesi quasi 100 milioni e tranne rare volte, il Milan non ha mai dimostrato di avere un gioco o perlomeno grinta e agonistico, per non parlare del livello tattico, si parla spesso dell'utilità di sostituire Mihajlovic o no, si crede che questa squadra non abbia margini di miglioramento, una cosa è certa, rischia di diventare un'altra stagione fallimentare.
Io credo che come è successo per il Bologna, questa squadra magari con qualche ritocco, può ritagliarsi un posto immediatamente dietro le grandi e agganciare il sesto posto, ultimo utile per tornare in Europa, almeno dalla finestra e quindi credo che con l'arrivo di Spalletti o di un tecnico bravo e navigato, potrà raggiungere questo obiettivo e gettare le basi per il prossimo anno, proprio come hanno fatto i cugini dell'Inter.
La dirigenza ha già pensato più volte alla svolta, sono stati contatti: Guidolin, Lippi in coppia con Brocchi, Tassotti e Prandelli, ma la svolta viene sempre rimandata, perché avrebbero il quarto allenatore a libro paga, Inzaghi e Seedorf compresi, dovrebbero essere solo dei traghettatori e nessuno è propenso ad accettare per sei mesi, visto che il prossimo anno, vorrebbero affidare la squadra a Conte.
Questo non significa che Mihajlovic non dovrà darsi una mossa, il tempo per lui è scaduto, deve battere la Sampdoria in Coppa Italia e il Frosinone domenica, il tecnico ha il destino segnato, magari dopo le vacanze di Natale e per risparmiare la soluzione più logica per traghettare la squadra resta Tassotti ancora a libro-paga della società.
Sicuramente contro la Sampdoria in coppa, non ci sarà spazio per quei giocatori che hanno giocato meno, visti i risultati ottenuti contro il Crotone e per una squadra che non ha coppe Europee, in virtù dell'importanza che riveste per il Milan la coppa nazionale, ovvero l’unico trofeo da vincere a cui può ambire.
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lunedì 14 dicembre 2015

Lettera a Ballardini.

Caro Davide, io al posto tuo, adesso darei le dimissioni, perchè credo che nella vita, calcio o atra attività, le scelte devono essere sempre fatte con la testa e mai sulla pelle degli altri, ovvero, se prendo Barlardini è perchè credo nel suo lavoro e nella sua competenza, non è l'ammutinamento delle seconde linee o la sconfitta pesante e per certi versi immeritata con l'Atalanta, che mi farà cambiare idea e poi non è una vittoria che mi ricambia le carte in tavola.
Era chiaramente una provocazione, stai dove sei che il Palermo ha bisogno di gente razionale e professionale, anche se ce da chiedersi, perchè Hiljemark non ha mai più giocato ai suoi livelli con l'arrivo di Ballardini e se con questa squadra ci sarà continuità nel futuro.
Prestazione con i fiocchi per Hiljemark e Goldaniga, il secondo è diventato uno dei leader di questa squadra, a colpi di ottime prestazioni, partita positiva anche per Djurdjevic e Chochev, per non parlare della prova eccezionale di Trajkovski.
Adesso si deve ripartire da questa vittoria, da questa prestazione di tutta la squadra (escluso Struna visto che giochiamo sempre in dieci) e provare a vincerne il più possibile, senza mettere in discussione tutti e tutto alla prima sconfitta che ci sarà, più o meno vicina, magari alla prossima con la Sampdoria ma ci sarà. 
Indubbiamente non si potrà sbagliare la partita con il Verona e magari si tornerà a perdere con la Fiorentina, la cosa importante sarà finire oltre e i 20 punti il girone d'andata, per poi con i nuovi arrivi, iniziare la marcia spedita verso la salvezza, con una squadra che ha una sua idea di gioco, che lotta su ogni pallone.
Fondamentale è stato sbloccare subito la partita, Vazquez è ritornato quello dello scorso anno, ha segnato e preso il palo, come ci ha abituato, anche se resta croce e delizia di questa squadra, quando non gira lui, si ferma tutto il Palermo salvo sè, Hiljemark e Trajkovski non si consolidano ai livelli visti contro il Frosinone.
Ballardini ci ha sorpreso con Djurdjevic titolare al posto di Gilardino e Brugman lasciato in panchina, forse un azzardo, ma visto la prestazione pregevole nulla dire, gli allenatori "particolari", viviamo anche di sensazioni, intuizioni che nascono in allenamento e che proponi con convinzione, convinzione che i ragazzi di "Jachini", dovevano palesare prima, perchè se si fosse giocato sempre così, certe situazioni non sarebbero nate.
Adesso i fatti, Zamparini ha annunciato che sta lavorando per rinforzare la squadra già a gennaio, il Palermo ha messo a segno il primo colpo, Arteaga, attaccante venezuelano classe ’94, mentre sembrava già concluso anche l'acquisto di Gnahorè,  22enne centrocampista della Carrarese, ma mentre il giocatore era atteso in città, con le parti vicine alla chiusura dell'affare, il ragazzo è passato alla Juventus.
Al Palermo però non servono ancora giovani promesse, ma giocatori maturi e con una certa esperienza, per una situazione delicata bisognerebbe puntare su gente di esperienza e di qualità, visto che l’organico è pieno di giovani promesse, per evitare di ripetere errori già commessi in passato, a gennaio servono pochi innesti ma mirati. 
Non occorre rivoluzionare la squadra, c’è bisogno di due, tre acquisti nei punti carenti, per evitare la serie B, un terzino destro al posto di Struna, un centrocampista centrale (Cigarini) e una seconda punta, tranne se non si vuole continuare con Trajkovski.
La vittoria con il Frosinone, ha scongiurato un ritorno di Iachini, Ballardini ha salvato il posto, ma adesso a rischiare è Gerolin, per cui si parla di divorzio a giugno, con il conseguente arrivo di Foschi.
Foto tratte dal web.

giovedì 10 dicembre 2015

Schianto Palermo

Ne io e ne tanto meno Zanparini, ci saremmo aspettati questa situazione a questo punto del campionato dopo l'arrivo di Ballardini e se la sconfitta con la Juventus era stata messa in preventivo, non erano state preventivate invece la brutta prestazione in Coppa Italia con l'Alessandria e la sconfitta con l'Atalanta.
La situazione sta prendendo una brutta piega, sia sotto l'aspetto della "china" intrapresa dalla squadra, che per le contestazioni pesanti dei tifosi, io non mi voglio ergere a depositario della verità,  proverò ad analizzare questa situazione da addetto ai lavori, visto che faccio da anni l'allenatore, anche se non professionista. 
I tifosi a mio avviso fanno bene a contestare, sempre educatamente e civilmente come è nelle nostre prerogative, trovo giusto che una città che ha questi tifosi (non accoltellano nessuno, non vandalizzano la città, eccetera), che è tra le più grandi e belle città d'Europa, che ha un presidente facoltoso e puntuale, non deve e non può stare al di sotto del settimo/ottavo posto in classifica.
Condivido la protesta, perchè se è vero che alcuni giocatori si devono vendere per forza, di altri no e comunque si può fare almeno un mercato di "rilancio", a Napoli è andato via Cavani, ma hanno preso Higuain, noi abbiamo venduto Dybala solo per parlare dell'ultimo in ordine di tempo e abbiamo preso Gilardino con tutto il rispetto.
Per quanto riguarda poi la parte squisitamente tecnica, ho avuto modo già in precedenti occasioni di dire la mia e ripeto lo faccio da addetto ai lavori ed è fuori di dubbio che al di là dei risultati, Ballardini ha un'estrazione tecnico-tattica diversa e superiore a quella di Jachini.
Al di là del ruolino di marcia sicuramente negativo, è innegabile che si siano visti miglioramenti nella fluidità della manovra, per non parlare dell'inserimento di gente nuova, come Goldaniga e Brugman risultati tra i migliori, credo che una volta fatta questa scelta, a mio avviso necessaria e migliorativa, bisognerebbe continuare su questa strada, rinforzando l'organico a gennaio.
I tifosi fanno bene a contestare, perchè in una piazza dove si può lavorare senza pressioni, escluse quelle del presidente naturalmente, è impensabile che non ci sia mai un progetto, una programmazione, che non ci sia mai un direttore sportivo o che lo si improvvisi continuamente.
Continua il clima di contestazione da parte degli ultrà nei confronti dei giocatori, per chiedere il massimo impegno alla squadra e come vedete i tifosi del Palermo sono intelligenti e hanno capito, al di là dei colpi di testa di Zamparini, di chi è la colpa, un professionista non può schierarsi a favore di un allenatore o di un altro e ne tanto meno "scioperare in bianco", come hanno fatto alcuni contro l'Alessandria e non solo.
La squadra non è allo sbando come si potrebbe pensare, bisognerà fare solo un pò di pulizia, e potenziare adeguatamente l'organico, ma a fronte di un progetto chiaro, ve lo dice chi ha fatto della programmazione, il suo stile di vita e combatte con il pressapochismo dei dirigenti tutti i giorni.
Al momento l'organico è incompleto e lo sarà ancora di più dopo che Rigoni, Maresca e Daprelàsono stati messi fuori rosa per scarso impegno, la situazione in classifica è preoccupante, sono appena 2 i punti sopra la zona retrocessione, la posizione del tecnico è sempre più in bilico, ma attenzione a non ripetere gli errori dell'ultima retrocessione.
Zamparini non ha ancora deciso, anche se l'orientamento sembra quello di confermare Ballardini fino alla gara con il Frosinone, un banco di prova per la squadra e per Ballardini, che nelle sue esperienze da subentrato ha sempre fatto bene, in questa breve parentesi il tecnico ha dimostrato di saper lavorare bene, di essere in grado di dare un'idea di gioco alla squadra, di essere bravo e preparato.
La squadra però lo deve seguire, un professionista ripeto, non può parteggiare per il vecchio mister, Iachini ormai è il passato e i calciatori rosa si devono impegnare al massimo con Ballardini per il bene del Palermo.
Io credo che non ci sarà più nessuna possibilità di rivedere Iachini sulla panchina rosanero, anche se nel calcio mai dire mai, i risultati e la mancanza di gioco, sono stati il pretesto per rompere un rapporto oramai logoro, il ciclo Jachini è finito, il Palermo di Iachini non entusiasmava più, Ballardini per me non è un errore, la situazione caso mai è figlia di un mercato di basso profilo ed ora non adatto alle nuove idee tecniche.
Andranno via Daprelà e Maresca fuori dal progetto tecnico anche con Jachini e Rigoni distratto dal mancato rinnovo, situazioni che non possono essere imputate a Ballardini, tanto da arrivare "all'ammutinamento", saranno tutti e due ceduti a gennaio con Rigoni che potrebbe rientrare in uno scambio con l'Atalanta, magari con Cigarini pupillo di Ballardini, da cui il Palermo potrà trarre dei benefici. 
Intanto continuano a circolare le voci su Foschi, notato in tribuna a Bergamo e che è sempre stato possibilista ad un suo trasferimento a Palermo, Foschi è persona seria e un direttore sportivo preparato, chi lo sa che a gennaio, il mercato non sia condurlo proprio da lui, che ha "consigliato" a Zamparini un allenatore preparato come Ballardini.
L'arrivo di Foschi poi, servirebbe anche a sciogliere i nodi sui rinnovi di: Sorrentino, Quaison, Lazaar ed eventualmente Rigoni, alle spalle di Sorrentino sta crescendo bene Colombi, apprezzato dal club e che potrebbe essere riscattato, mentre arrivano altri profili promettenti, Eddy Gnahore e Manuel Arteaga. 
Un puntello per l'attacco e uno per il centrocampo ma serve altro, sia come calciatori che come spirito, serve carattere ed esperienza, qualità e personalità, per uscire dalla pericolosa situazione di classifica, che non è colpa di Ballardini, ma della mancanza di spirito di sacrificio e voglia di lottare.
L'unica soluzione è il gruppo, è onorare i colori, è il giusto atteggiamento mentale e la giusta cattiveria agonistica, si deve tornare a vincere e a fare punti, per poter risalire in classifica ed allontanarsi dalla zona retrocessione, non si potranno commettere più errori, contro il Frosinone si dovrà conquistare la piena posta in palio e basta.
Foto tratte dal web.

mercoledì 2 dicembre 2015

12 punti per volare.

Mihajlovic ha esaurito tutto il suo credito, il Presidente è molto deluso, sconcertato e sconfortato, da qui a Natale il Milan dovrà vincere tutte le tre gare in programma, cosa che gli permetterebbe di rimettersi tra i primi posti della classifica, per provare ad arrivare alla qualificazione per la prossima Champions League.
Mihajlovic dovrà fare 9 punti su 9, per questo motivo e dopo la vittoria con la Samp, le partite contro Carpi, Verona e Frosinone, diventano partite da vincere a tutti i costi.
Il Milan è ancora molto lontano da un gioco piacevole, da un’idea ben precisa di squadra, da risultati concreti e continui, la partita di Coppa Italia contro il Crotone, ha comunque stabilito che non ci sono ricambi all'altezza, dei già limitati titolari e che la competizione riveste un'importanza fondamentale come ancora di salvataggio, per l'europa.
Un Milan che trascorrere il Natale vicino ai confini della zona Champions League e in corsa per la Coppa Italia, ma deve il 17 superare l'ostacolo Sampdoria, autorizzerebbe un mercato di gennaio importante, anche in vista del completamento della "rivoluzione", più volte annunciata e mai realizzata.
La dirigenza non è per nulla contenta, Mihajlovic resta sempre in bilico, anche se l’esonero sembra difficile, visto che pesano ancora gli stipendi di Inzaghi e Seedorf, il tecnico ha deciso di affidarsi ad un modulo più adatto, nonostante l'assenza di Bertolacci in mediana accanto a Montolivo e Luiz Adriano o Niang accanto a Bacca come tandem offensivo, del tanto annunciato 4-4-2.

Finalmente il 4-4-2 grazie al ritorno di Niang, Mihajlovic ha potuto finalmente dare corpo all'idea, dopo che il 4-3-1-2 si era dimostrato inadatto, con Cerci e Bonaventura esterni di centrocampo e la differenza è stata subito netta, la Sampdoria è sicuramente in un momento di difficoltà, ma il Milan ha messo in campo la più bella prestazione in stagione, mostrando ottimismo in vista delle prossime partite.
Mihajlovic ha vinto la prima delle quattro gare (Sampdoria, Carpi, Verona e Frosinone), che a Natale potrebbero portare il Milan a quota 32, un bottino pieno di 12 punti, potrà servire per provare a risistemarsi tra le prime, ma attenzione, perchè di svolte il Milan ne ha avute tante e poi non si sono confermate tali.
Contro il Crotone, ma si trattava di seconde linee e poi del 4-3-3, i fantasmi sono riaffiorati, alla fine il Milan approda agli ottavi di finale di Coppa Italia, uno degli obbiettivi di quest'anno, però chi gioca poco o niente in campionato e poi si lamenta, non ha sfruttato l'occasione deludendo, facendo capire perchè in campionato sono solo semplici riserve, bocciatissimi Mexes, Zapata, Nocerino e Honda, si sono forse salvati Josè Mauri, Suso e Poli.
Considerando che come cifra tecnica il Milan è superiore al Crotone che schierava a sua volta alcune seconde linee anche lui, il Milan 2 ha sostanzialmente deluso ed è stato salvato dai tre titolari subentrati, ora il 17 dicembre a Marassi contro la Sampdoria, sarà il caso di schierare qualche titolare in più, se davvero si vuole considerare la Coppa Italia un obiettivo importante, anche se servono risultati immediati e convincenti anche in campionato.
Foto tratte dal web.