martedì 31 dicembre 2024

L’addio di Fonseca era inevitabile.

 

Questa situazione non poteva continuare, qualcosa si doveva fare e anche se per qualcuno non era il momento adatto, perché andava fatto prima, credo che comunque non si poteva più aspettare, per me, più andavamo in là nel tempo le cose e più tutto si sarebbe complicato, in queste condizioni non ci sarebbero stati miglioramenti, anzi dei sicuri peggioramenti.

In questo momento in cui la piazza ce l’ha apertamente con la società e lo testimoniano i 15 minuti di cori contro Cardinale e i suoi “profeti”, una contestazione che già dura da qualche mese, compreso per la festa dei 125 anni e con una squadra che non ingrana in nessun modo, con nessun avversario, che ha vinto solo due volte nelle ultime sette partite, non potevi continuare ad aspettare che la situazione si evolvesse da sola.

Certo, l’allenatore era uno dei problemi, ma non era l’unico, forse era l’ultimo dei problemi, ma da qualche parte bisognava cominciare e non potendo cominciare dalla società (proprietà), si è cominciati dall’allenatore, credo anch’io che Conceicao non è l’allenatore per questo momento (Allegri) e che forse non ci porterà in Champions, ma meglio di Fonseca farà.

Intanto se riesce a dare entusiasmo ai calciatori e rimette in sesto lo spogliatoio è già una gran bella cosa, dovrà dare una scossa a tutto l’ambiente e se ci riesce sarebbe eccezionale, forse cesserebbero le contestazioni alla società e le gare seguite in silenzio, ma solo per aiutare l’allenatore e la squadra, perché l’idea che ci siamo fatti di Cardinale & Co. non si sposterà di una virgola e non basterà il passaggio del turno in Champions o un’eventuale qualificazione alla prossima Champions.

Adesso un’altra cosa la società la deve fare, rimettere a posto i ruoli dirigenziali, cominciando dall’assumere un direttore sportivo (ancora manca nell’organigramma), che lavori a fianco del nuovo tecnico, che lo tuteli nei confronti dei calciatori più bizzosi e che si occupi dell’imminente mercato di gennaio, per riordinare l’organico rossonero, in funzione dei diktat del nuovo tecnico e non dei desideri di Furlani.

Conceicao è il tecnico che una parte della dirigenza già voleva quest’estate, Furlani invece ha preferito Fonseca, che avrebbe fatto giocare tutti i giocatori che comprava l’AD, che avrebbe fatto giocare la squadra con il 4-2-3-1 come voleva l’AD e che eventualmente potesse pagare per tutti, ebbene, se al Milan da questo esonero non hanno capito nulla, come è successo con Maldini, vuol dire che non abbiamo speranza, se non quella che Elliott si riprenda il Milan.

Il Milan ha chiuso il contratto con Conceicao, per 18 mesi con clausola a sei mesi, anche se i contatti erano avviati da un mese e per onestà di cronaca, i rossoneri avevano fatto un estremo tentativo con Sarri, che giustamente non ha accettato, anche se si vocifera di un’anomalia, dovuta al fatto che sembra sia Mendes a proporre gli allenatori della sua agenzia, in cambio dell’intervento fatto per convincere Leao a firmare.

Del resto era stato proposto prima Lopetegui, poi è stato preso Fonseca e adesso Conceicao, tutti suoi assistiti e questo sarebbe il motivo per cui, il Milan non contatta allenatori italiani.

La vittoria contro il Verona ha dato solo qualche giorno in più di Milan a Fonseca, la decisione era oramai presa (l’unica cosa giusta) e non hanno aspettato la prima sconfitta per esonerarlo, a questo punto sarebbe stato esonerato a prescindere e lo hanno fatto contro la Roma, dove Fonseca era comunque chiamato a vincere e un pareggio in casa contro una Roma disastrata più del Milan, è stato un ottimo pretesto.

La cosa peggiore di tutta questa storia, è che tutto questo era ampiamente prevedibile già in estate e poi i tifosi lo avevano chiaramente annunciato, servivano altre scelte sin da subito, sia sulla panchina che tra i calciatori e invece si sono persi sei mesi e un bel po' di quattrini, ma attenzione, serve ancora risistemare la rosa e serve pure mettere mano alla dirigenza, inadeguata e supponente.

Trovo giusto cambiare prima dell'inizio del mercato, al di là delle clausole del contratto con Fonseca, i fischi, i cori e l’invito a Cardinale ad andarsene resteranno, la contestazione durerà ancora per la dirigenza, per la squadra cesserà solo dopo che avrà imboccato una nuova strada e cambiato nella seconda parte di stagione, credo che alla fine il Milan ha preso ciò che gli serviva, un tecnico duro, amante della tattica e della fase difensiva.

Conceicao gioca in maniera del tutto diversa da Fonseca e si concentra molto sulla fase difensiva e a proposito di difesa e difensori, la Juventus ha fatto un sondaggio anche per Calabria, ma Davide lo prenderebbe a parametro zero.


lunedì 30 dicembre 2024

Il punto sul prossimo calciomercato.

 

Il Milan non crede che i suoi problemi si possano risolvere con il mercato e per certi versi hanno ragione, perché dei nuovi acquisti con Fonseca, avrebbero portato sempre allo stesso risultato, la posizione di Fonseca che ché se ne dica era appesa ai risultati e il cambio dell’allenatore potrebbe dare vita a un mercato importante, la vittoria contro il Verona è stata utile per la classifica, per non aprire una crisi, ma non è stata una vittoria convincente sotto il profilo del gioco.

Un problema chiaro, che è emerso specialmente nelle ultime partite, è quello del centravanti, Morata è un calciatore di gran classe ed esperienza, ma non è un attaccante da venti gol a campionato, quindi se veramente il Milan, ha preso contatti col PSG per il prestito di Kolo Muani, vuol dire che loro malgrado hanno capito che dopo Giroud serve un centravanti vero.

L’attaccante classe 1998, totalmente fuori dai piani di Luis Enrique, anche se arriverebbe in prestito gratuito per sei mesi, può essere una gran bella idea per l’attacco, l'ingaggio da corrispondere all'attaccante da qui a giugno, sarebbe di circa 4 milioni di euro, gli stessi che vengono dati ad Abraham, ma come al solito c'è tanta concorrenza: Juventus, Bayern Monaco e squadre di Premier League.

Si parla spesso di un ritorno al Milan di Cristante, sia per giocare davanti alla difesa, che per il fatto che essendo cresciuto nel vivaio, torna utile per la composizione delle liste, la Roma vorrebbe fare entrare Cristante nella trattativa per avere Saelemaekers a titolo definitivo, io Saelemaekers me lo riprenderei al posto di Chukwueze e farei un po' di soldi con il nigeriano, che a quanto pare interessa al Besiktas.

Ritornerei indietro anche Abraham, per prendere Kolo Muani e per il centravanti ci penserei a giugno, Cristante potrebbe continuare a servire al Milan, per le liste e come riserva di Reijnders e Fofana, ma non lo pagherei i 15-18 milioni che lo valuta la Roma, anche perché Cristante non rientra più nei piani della Roma, non escludendo un suo addio a gennaio, comunque, la Roma è entrata nella convinzione che questa operazione possa essere quella più giusta per avere Saelemaekers a titolo definitivo.


Un altro affare che potrebbe concretizzarsi a gennaio è quello di Tomori alla
Juventus, sembrava un pourparler e invece ci sono stati contatti recenti tra Giuntoli e gli agenti del calciatore, per verificare la fattibilità di un’operazione come quella di Kalulu, con Tomori alla Juventus, verrebbe quasi cancellato il Milan dello scudetto e di Maldini, in soli due anni e mezzo.

Il candidato a sostituirlo sembra sia Mosquera del Valencia, un profilo interessante, ma è un giovane da scoprire (ha 20 anni), messo in un reparto dove non c’è gente d’esperienza e nessuno dei centrali è veloce nella rosa del Milan, ma se è come si dice (e non può essere diversamente), che c’era già l’accordo con Conceicao da un mese, tutto questo potrebbe essere vero, in quanto frutto delle richieste del nuovo allenatore.

sabato 28 dicembre 2024

A naso, forse stavolta il Milan ci pensa all’esonero.

 

La mia percezione è che dopo Verona, la possibilità di esonerare Fonseca è reale, credo che vogliano valutare le ultime due partite e poi eventualmente cambiare in prossimità del mercato di gennaio, in modo da sistemare l’organico per il nuovo allenatore, non che questo possa entrare nelle scelte, però qualcosa in più rispetto a Fonseca direbbe, anche perché nella lunga lista dei probabili sostituti sono rimasti nomi eccellenti, però a mio avviso per niente inclini a farsi fare la squadra.

Sono attualmente fuori dai giochi: Low (campione del Mondo nel 2014), ma per me, è più un commissario tecnico, c’è lo vedo poco nei panni di allenatore, a maggior ragione in Italia e a campionato iniziato, con questo Milan problematico, come lui vedo poco adatti: Garcia, Zidane e Sam Allardyce (decano degli allenatori inglesi), sorvolerei su: Favre, Mazzarri, Benitez, Klinsmann, Moyes, Stephan, Schmidt, De Rossi, Tite, Castro, Ballardini, Gilardino, Fischer, Puel, Andreazzoli, Terim, Cannavaro e Cioffi, non li vedo da Milan.

La cerchia io la restringerei ai nomi circolati in estate: Sergio Conceiçao, Mark van Bommel e Maurizio Sarri, oltre ad Allegri e Mancini, personalmente a me piace Erik ten Hag e non so quanto sia tutta colpa sua il fallimento Manchester United, non si discutono Graham Potter ed Edin Terzic, anche se non so quanto possono dare in questo momento al Milan.

Poi ci sarebbero: Xavi, Nico Kovac e Igor Tudor, in ordine della mia modesta classifica personale, senza tenere conto che prenderebbero una squadra in corsa e non saprei come potrebbero comportarsi, la stessa cosa non dovrebbe valere invece per Allegri, specialista per la difficoltà del momento rossonero, perché sarebbe una garanzia.

Cardinale ha detto che lui e Maldini avevano idee diverse, solo che come dice Zazzaroni, quella giusta era quella di Paolo, il popolare giornalista ha poi proseguito: "Non ne ha infilata una. Non ne ha infilata una! Sull'Inter agghiacciante, è stato, perché innanzitutto bancarotta non c'è stata. Secondariamente poteva parlare dell'azionista, che era Zhang, e non certamente dell'Inter. Lo saluta Marotta molto amico di Scaroni. Io trovo che sia offensivo. Quando lui parte dicendo "Devo riferirmi agli investitori", no caro Cardinale, i tuoi investitori, nel calcio, sono i tifosi. Ai quali tu chiedi di pagare il biglietto, di pagare l'abbonamento. 

Vedi, è cambiato il rapporto: Berlusconi questo tipo di ragionamento, perché lui l'ha fatto il riferimento a Berlusconi, non l'ha mai fatto. Quando è arrivato Berlusconi ha detto "Diventeremo il club più forte del mondo", e lo è diventato, prendendo comunque un allenatore che veniva dal Parma Sacchi, un altro, dopo che aveva comunque cresciuto da solo Capello, Ancelotti che non stava secondo loro in piedi. Quindi, con le idee. 

Poi l’altra cosa su Maldini: "Avevamo un'idea diversa". Eh si, solo che quella giusta era quella di Maldini. È quello il problema. Io trovo che anche in termini di comunicazione, è la solita arroganza americana. Ma poi soprattutto noi abbiamo un linguaggio diverso: il calcio italiano è un'altra azienda, un'azienda anomala". 


Con Theo, potrebbe andare via a gennaio anche Okafor, che piace in Germania e in Inghilterra, Noah anche a causa di alcuni infortuni, non sta convincendo e dovrebbe lasciare spazio ad un nuovo rinforzo, uno tra Akliouche del Monaco e Leweling dello Stoccarda, anche Chukwueze potrebbe andare via e liberare il posto per rinforzare il centrocampo.

Dove il nome nuovo è Stiller dello Stoccarda, Il suo contratto scade nel 2027 e viene valutato non meno di 25-30 milioni di euro, anche se è difficile per gennaio e restano sempre aperte le piste che portano a Belahyane del Verona, Bondo del Monza, Cardoso del Betis Siviglia e Frendrup del Genoa, quest’ultimo potrebbe fare al caso del Milan, perché è già pronto e costa più di 15 milioni, per gennaio ma anche per giugno.

A questi profili si aggiunge poi quello di Samuele Ricci, obiettivo primario del Diavolo a giugno, il Torino come lo Stoccarda, non vuole cedere un suo punto fermo a metà stagione, sempre in sede di mercato, Juve e Milan potrebbero parlare di Tomori per rinforzare la difesa bianconera rimasta orfana di Bremer e Cabal, sempre per quanto riguarda le cessioni, oltre a Okafor che ha mercato, Terracciano piace all'Empoli e Jovic è in uscita" rimane da capire quale possa essere la soluzione giusta per lui.

Contro la Roma dovrebbe tornare Hernandez titolare e come è successo contro il Verona, Jimenez dovrebbe giocare esterno alto al posto di Leao, visto che anche Okafor è indisponibile, io preferirei vederlo giocare come terzino e Theo da esterno alto davanti a lui, Fonseca comunque deve fare molta attenzione, perché la vittoria di Verona non è servita per scacciare la crisi e per me Fonseca resta sempre in bilico.

martedì 24 dicembre 2024

Un Diavolo incolore, ci rende sempre meno “Allegri”.

 

Ancora un Milan incolore, illuminato solo da un lampo bellissimo, il filtrante di Fofana e il tiro al volo no-look e precisissimo di Rejnders, poi per il resto poca roba contro un avversario modesto, buona la prestazione dei due centrali, la conferma di Jimenez e il duo Fofana-Reijnders, che sono sempre i migliori in campo, tutto il resto è noia deprimente, squadra senza coraggio, incapace di prendersi delle responsabilità e come al solito non si è visto un grande Milan.

Al netto di tutte le assenze, non si è visto un Milan che possa ripartire in tempi brevi, Morata quando c’è non incide più di tanto in zona gol, Leao sottoporta è un optional e Abraham è assolutamente evanescente, non fanno bene Chukwueze ed Emerson Royal, Theo è ancora poca cosa e Terracciano ha fatto il compitino, così il Milan ha vinto mezza partita e tutti i dirigenti rossoneri, si sono sentiti in diritto di parlare, dicendo delle minchiate transoceaniche, perdendo una buona occasione di continuare a stare zitti.

Furlani ha parlato della pressione che si prova nel ricoprire un ruolo così importante in un club così prestigioso (ma chi te l’ha chiesto), ha parlato anche dei momenti no e dell'impopolare addio a Maldini, più che addio doveva parlare di tradimento, parlando di "Decisione necessaria per realizzare il Milan di Cardinale", ma per realizzare cosa? Quale Milan? Un Milan perdente, triste e opaco?

Bucciantini sottolinea, che i tifosi pagano per la passione che hanno per la squadra, non per la visione di Cardinale, “Il calcio è un’impresa di sentimento e di emozione e perché sono nati milanisti”, si può vincere anche con una squadra che ha i conti fatti bene come l’Atalanta, la squadra è tifo, è una grande identità e sempre come dice Bucciantini, Maldini è anche storia, cultura, emozioni, Maldini è un pezzo di Milan.

Tutto questo non centra con il fare impresa calcistica, o per lo meno, centra e come, un padrone che vuole fare impresa seria si presenta e tiene in mano le file della festa dei 125 anni, non si può mescolare la farina di grillo, con la seconda squadra più vincente e blasonata del mondo, il calcio è il calcio, se no si tratta di un’altra cosa e poi, cos’è una visione? La giustificazione di quello che doveva essere e che non sei stato in grado di fare?



lunedì 23 dicembre 2024

Xavi Hernandez sarebbe in trattativa avanzata con il Milan.

 

Non credo che il Milan esonererà Fonseca da qui a breve, se dovesse succedere sarà come hanno fatto con Pioli a poche giornate dalla fine diranno che Fonseca non sarà più l’allenatore del Milan per il prossimo anno, o solo se il Milan navigasse nelle parti basse della classifica, per parlare della notizia, che se confermata, sarebbe piuttosto clamorosa, “Xavi sembra essere vicino al Milan in quanto la trattativa sarebbe avanzata”.

Lo spagnolo è a mio avviso un profilo molto interessante, capisco che un paio di stagioni al Barcellona, anche se ha vinto la Liga non possa bastare, però se non fosse stato così, Guardiola, Cruiff o Raikard non avrebbero mai allenato con ottimi risultati, personalmente lo ritengo migliore di Fonseca e un tecnico di prospettiva, però non lo considero un tecnico da campionato iniziato, anche se l’anno prima di vincere è entrato in corsa con il Barcellona.

Vedremo se questa è sola un’indiscrezione, se verrà confermata, se, se ne parlerà per la prossima stagione o addirittura a breve, di sicuro la stagione di Fonseca non è soddisfacente, almeno fino ad adesso, la sua posizione non è stabile e quindi un cambio di guida tecnica, imminente o in un prossimo futuro è molto possibile, per tanto vagliare le eventuali candidature mi sembra quasi un obbligo.

Più il campionato entra nel vivo e meno tecnici sono adatti a subentrare, molti non si butterebbero tanto facilmente in una situazione troppo compromessa, pur essendo adatti alla storia, al blasone e alle aspettative, per esempio Sarri e Xavi, più adatto sarebbe Mancini, anche se lo ritengo più un commissario tecnico che un allenatore, però è comunque uno che vince, ha esperienza internazionale, ha un’idea di gioco e soprattutto lavora bene con i giovani.

Ma l’unico che con certezza rimetterebbe insieme i cocci del Milan è Allegri, che a me non piace come persona e non mi piace come allenatore, giocheremo con il pullman davanti alla difesa e senza un gioco propositivo e di prospettiva, a parte che non piace per gli stessi miei motivi a Ibra, come non piaceva a Ronaldo e perché se pur aziendalista, non gradirebbe le intrusioni di Ibra e Furlani. 

Intanto il mercato si avvicina, praticamente mancano una decina di giorni, non so se nei prestiti di Kalulu e Saelemaekers, c’è la possibilità di riportarli a casa a gennaio, a maggior ragione oggi penso sempre al perché sono stati ceduti e chi li ha ceduti, Fonseca era entusiasta dei due e ha detto ripetutamente che intendeva tenerli, se non è stato fatto, potrebbe essere che già allora (possibile) i dirigenti non avevano nessuna stima dell’allenatore e hanno considerato inutile ascoltarlo.

Però, fatto sta, che chi ha fatto certi acquisti e anche certe cessioni, non ha fatto le giuste valutazioni, Emerson per esempio è un acquisto che non andava fatto, per il terzino tutti gli addetti ai lavori, hanno detto che non era da Milan e per me sono stati pure generosi, dovevi migliorare il ruolo dove giocava Calabria e Kalulu sarebbe stato sicuramente migliore di Emerson, che avrebbe pure potuto giocare da centrale, invece per sostituirlo siamo andati a prenderne due: Emerson e Pavlovic, che sono costati 38 milioni.

Pavlovic è giovane e ha giocato poco, quindi potrebbe essere un investimento nel tempo, ma i soldi potevano essere spesi per l’attaccante e ci potevamo tenere Kalulu, serviva un centravanti da 20 gol e i soldi dovevano essere tutti concertati li, perché ai 38 milioni di Emerson e Pavlovic, vanno aggiunti i 20 di Musah e i 28 di Chukwueze.

Con 86 milioni, l’attaccante con la A maiuscola si poteva prendere, anche se Morata è un giocatore completo ed è un leader e Abraham come alternativa dalla panchina è più che accettabile, certo, se poi prendi l’attaccante e non c’è nessuno che lo rifornisce, hai buttato lo stesso i soldi, soldi invece ben spesi per Fofana.

La linea del club sul mercato in generale e più specificamente per quello di gennaio, è che non si comprerà tanto per comprare, solo operazioni per giocatori funzionali al progetto e di prospettiva, allora io mi chiedo: “e Emerson Royal?”, è stato comprato tanto per comprare, non è funzionale al progetto e non è nemmeno di prospettiva, così come Musah e Terracciano.

I rossoneri avrebbero bisogno di rinforzi un po’ in tutti i reparti, nello staff tecnico e nello staff dirigenziale, in particolare però necessita a centrocampo, dove ci sono solo Fofana e Reijnders, Reijnders nella posizione di mezzala “avanzata”, come il Kessie dello scudetto, che punta la porta, segna e da equilibrio, restituendo al Milan quella capacità di essere squadra, che non ha quando gioca con quattro attaccanti, Fofana è il Bennacer dello scudetto e manca il Tonali della situazione, per tornare a giocare con il 4-3-3 classico e perché no, forse anche vincente e per questo il recupero di Bennacer può essere importante.

martedì 17 dicembre 2024

“Noi non siamo americani”

Il Milan è contestato già prima dell’inizio della partita, i rossoneri non giocano bene e non vincono, alla fine della partita la squadra viene salutata con una salva di fischi, eppure Fonseca era contento, il compleanno dei 125 anni della fondazione del Milan, è stato completamente rovinato e il pareggio contro il Genoa, ha segnato la definitiva divisione tra il Milan di RdBird e l'intero ambiente rossonero.

Il popolo rossonero si è lasciato andare ad un’importante contestazione, sia dentro che fuori lo stadio, per i giocatori, per l’allenatore, per la dirigenza e per la proprietà, insomma, l'ambiente ha espresso tutto il loro malumore e oramai non tollera più questa mediocrità, tutti speravamo che almeno per la festa dei 125 anni, si potesse vedere in campo un Milan orgoglioso e che potesse vincere, invece niente e a fine gara è partita la contestazione, che non ha risparmiato nessuno, con i fischi più importanti per Ibra e Furlani.

Ha fatto specie, il fatto che Cardinale non era presente alla festa e invece c’era Gordon Singer, non si sono presentati giustamente, gli artefici dell’ultimo scudetto, Maldini ha postato su Instagram i suoi auguri per i 125 anni del Milan: "Tanti auguri AC Milan per i tuoi 125 anni! Nessuno potrà mai scalfire il tuo legame con la famiglia Maldini, la storia è memoria", Theo, Leao, Tonali, Maignan e Calabria, hanno commentato il post di auguri al Milan di Maldini, dimostrandogli la loro vicinanza.

Sempre su Instagram, la curva ha ribadito che non c'è nulla da festeggiare, contestando davanti all'ingresso del luogo dove si è tenuta la cena di gala e dove la dirigenza, per evitare la contestazione diretta e personale, ha preferito fare l’ingresso dall'entrata secondaria, come chi sa di avere sbagliato e di non volerlo ammettere mettendoci la faccia, evitato il confronto con i tifosi rossoneri, per il crollo vertiginoso del Milan negli ultimi due anni.

A parlare sono i fatti, Cardinale è arrivato nel giorno in cui il Milan ha vinto lo scudetto, con un entusiasmo alle stelle da parte di tutto l’ambiente, con una squadra e una società lanciatissima sotto la guida di Elliott, Gazidis, Maldini, Massara e Pioli, Furlani da quel giorno ha fatto in modo di distruggere tutto quello che era stato fatto sapientemente e con pazienza, mettendo dopo due anni la firma sul fallimento sportivo rossonero.

Dopo due soli anni, ha perso quasi tutti gli artefici dell’ultimo scudetto, tranne Theo, Leao e Maignan, ha perso quasi tutti i suoi tifosi ed è all’ottavo posto in classifica, riuscendo a ricalcare le orme di Fassone e Mirabelli, portando il Milan indietro nel tempo a più di cinque fa, con in più i tifosi arrabbiati, cosa che almeno allora non c’era.

Adesso bisognerà avere la volontà di risolvere i problemi, bisognerà avere il coraggio di ammettere di aver sbagliato e avere la consapevolezza di dover intervenire in maniera seria, forte e importante per cambiare le cose.

Tra una contestazione e una lunga riunione tra Ibra e Fonseca, il Milan è scivolato all'ottavo posto in classifica, ma Fonseca è contento ed è convinto (dopo la strigliata dei dirigenti) che vada tutto bene, è contento anche della prestazione della squadra, che è stata ne più e ne meno come quella con la Stella Rossa, eppure nel giro di pochi giorni è passato dai rimproveri alle carezze.

Ma anche se il tecnico prova a stimolarli in tutte le maniere, i giocatori non rendono come dovrebbero e hanno poca voglia, quando perdono palla, non c’è nessuna rabbia per andare a recuperarla, non c’è nessuna aggressività, dispiace dirlo, ma con Pioli la squadra sembrava più un gruppo, non voglio dire che hanno fatto male a mandare via Pioli, ma che quel gruppo creato anche da Massara e Maldini adesso non c’è più e siamo ben lontani da quel gruppo.

Di contro devo dire bravo a Fonseca per avere lanciato Liberali e Jimenez, quest’ultimo è stato una vera sorpresa, ha esordito senza paura e con personalità, per me è stato il migliore in campo e non il migliore tra i peggiori, gioca al posto di Theo e lo fa con la calma di un veterano, sgasa, corre su tutta la fascia senza fermarsi, crossa, tira, dribbla e non sbaglia niente.

Ha fatto una gara da applausi, per me è il momento che venga aggregato in pianta stabile in prima squadra e che non venga considerato solo il vice Theo, ma una valida alternativa, anche perché è un destro naturale e penso che possa fare benissimo sulla destra, dove Calabria andrà via ed Emerson Royal è quello che è, alla prima da titolare in Serie A, il suo esordio è positivo, cresce con il passare dei minuti ed è buona la sua intesa con Leao. 

venerdì 13 dicembre 2024

Fonseca sembra sempre più Mourinho ed è in bilico come lui.

 

Il Milan vince e si rilancia in Champions, ma ancora una volta non convince, in questi 5/6 mesi con Fonseca ha convinto solo due volte, in Champions con il Real Madrid e in campionato con l’Inter, certo, il Milan doveva vincere contro la Stella Rossa e ha vinto, ma anche stavolta la prestazione dei rossoneri è stata parecchio deludente, bene solo il risultato, che con questa vittoria i rossoneri salgono a 12 punti, al 12cesimo posto e a un punto dall’ingresso agli ottavi, con la prospettiva di passare direttamente tra le prime otto.

Le ultime due sfide contro Girona e Dinamo Zagabria, danno al Milan ottime possibilità di qualificarsi senza passare dai playoff, ma le deludenti prestazioni non fanno dormire sonni tranquilli ai suoi tifosi, le critiche dei tifosi e degli addetti ai lavori, innervosiscono il tecnico portoghese, che è sufficientemente intelligente per accorgersene anche lui e reagisce alla Mourinho, scatenando sfoghi inappropriati con gli arbitri prima (Atalanta) e con i suoi giocatori dopo (Stella Rossa).

Un nuovo sfogo di Fonseca sì, ma stavolta contro i suoi giocatori dopo il triplice fischio finale, Fonseca è stato piuttosto duro con i suoi giocatori, come lo era stato con gli arbitri a Bergamo, accusando una parte dei giocatori di non fare il bene della squadra e poi aggiunge che lui non si ferma mai, lavora continuamente e che ha la coscienza a posto, minacciando se ci sarà bisogno, di far giocare i ragazzi della Primavera o del Milan Futuro e lo farà senza problemi.

Ancora delle gravi accuse, per quelle sugli arbitri la società e i giocatori si sono sfilati dal tecnico e questo sarà stato sicuramente la scintilla per quest’altro “sfogo”, ma adesso le cose si complicano e ci si chiede se riusciranno i dirigenti a ripristinare il clima ideale per andare avanti o il Milan diventerà, se non lo è già, una polveriera.

Contro la Stella Rossa di buono ci sono stati solo i tre punti e le prestazioni di Leao e Camarda, il Milan ha giocato ancora una partita portata al termine con tanta fatica, contro una modesta avversaria e il merito della vittoria è da attribuire a Leao per la prestazione e il gol e a Camarda, che appena è entrato ha centra la traversa e poi Abraham ha trasformato in gol la respinta, ma ciò nonostante, la situazione per il Milan non è messa bene, non tanto per la classifica, ma per l’aspetto tecnico, del rendimento e anche sotto l’aspetto comportamentale.

In difesa si sono rivisti gli errori di sempre, sicuramente così il Milan non andrà molto lontano e di questo è insoddisfatto anche Fonseca, se vogliamo è una novità, perché il tecnico ha sempre fatto capire che la squadra stava lavorando bene e con nostro stupore, non aveva mai giudicato male le prestazioni della sua squadra, però stavolta qualcosa è cambiata, effettivamente non si possono fare certe prestazioni e sperare come ha detto lui, che qualcosa (Camarda) succeda.

Camarda è entrato all’83esimo sull’1 a 1, con una squadra in evidente difficoltà, il ragazzo è entrato e ha acceso la luce, costringendo qualche minuto dopo il portiere avversario a una paratona, che ha fatto schizzare la palla sulla traversa e poi da quella respinta, Abraham ha segnato il gol del 2 a 1 e della vittoria, Camarda vuole conquistarsi un posto stabile in prima squadra e si è sbattuto come un matto, con avversari ben più esperti e quotati di lui, dimostrando di meritarsi più di altri la prima squadra rossonera.

Ottima la prestazione di Leao, che ha sbloccato la partita con un gol bellissimo, dove ci mette tutto il suo talento, con uno stop fantastico e un tiro con il mancino che non lascia scampo all’estremo difensore avversario, in precedenza il portiere serbo gli aveva anche negato il gol, dimostrando continuità (finalmente) e di essere anche l’unica luce di un Milan molto opaco.

Morata è uscito per un problema al flessore, l’attaccante spagnolo ci ha messo la solita grinta e abnegazione nella fase di non possesso ed è stato costretto a lasciare il posto ad Abraham, che all’ora di gioco si divora una grande occasione, ma poi si rifà con il gol del 2 a 1 che regala i tre punti al Milan, che in attacco ha dimostrato di non avere grandi problemi e mancava Pulisic.

I problemi sono a centrocampo e in difesa, la triade è andata da Cardinale che sta rinegoziando il prestito di Elliott e il proprietario rossonero avrà detto al leone e alla volpe (Ibra e Furlani), famoso libro di Esopo, che non ci sono soldi per gli acquisti e né tanto meno per esonerare Fonseca e prendere un altro allenatore, di livello, più bravo e più costoso, per invertire il trend.

Il Milan non è forte quanto Atalanta, Inter e Napoli e forse non è nemmeno più forte di Lazio e Fiorentina, è chiaro che se almeno dovesse essere più forte della Juventus, dovrà sgomitare e non poco per arrivare al quarto posto in classifica, per rimanere dentro la Champions del prossimo anno e se questo non dovrebbe accadere, sarebbe una cosa tragica per tutti.

Non so se la triade sia andata da Cardinale per rappresentargli la situazione, però, di ritorno dagli Stati Uniti si è saputo, che per restituire il prestito a Elliott di 693 milioni di euro entro l'agosto 2025, RedBird è al lavoro per cercare di rifinanziare il debito, spostando il termine al 2028 e liquidandone adesso solo una parte, ma con l’aiuto di nuovi investitori o di un nuovo fondo.

Quindi a quanto pare, il Milan sta andando verso un ridimensionamento, per tanto difficilmente si deciderà di fare nuovi e importanti investimenti, figuriamoci un cambio tecnico di rotta, il club non è da colpi di testa, quindi non cambierà Fonseca a meno di particolari stravolgimenti, lo scudetto è già perso, la Champions è a rischio e in altre società l’allenatore sarebbe già saltato.

Il dopo Pioli doveva portare una rivoluzione tecnica e di mentalità, ma la dirigenza non ha voluto cercare per questo progetto, un profilo italiano e non ha voluto puntare su un top allenatore straniero, perché non volevano avere difficoltà nel gestire un allenatore di personalità, con richieste alte di staff e di mercato, così si sta andando in una direzione che è la stessa delle passate stagioni (ridateci Elliott, Gazidis, Maldini e Massara).

La squadra ha dimostrato per l’ennesimo anno di esser assemblata male, nella dirigenza serve gente di campo, serve un direttore sportivo di mestiere e non di comodo, uno che stia a Milanello e che faccia lui le scelte tecniche e di mercato, in tutto questo alla fine a pagare è stato D’Ottavio, direttore sportivo di nome ma non di fatto, quindi non sarà più lui il direttore sportivo, ammesso che lo sia stato, in quanto è stato esonerato dall’incarico.

D’Ottavio era direttore sportivo per regolamento, era solo una soluzione burocratica, ma, ciò nonostante, attriti e visioni diverse con Ibra, tra queste il mancato affidamento della panchina ad Abate del Milan Futuro, hanno portato la triade a chiedere a Cardinale la rimozione dell’inutile dirigente, il Milan sceglierà il nuovo Direttore Sportivo con una soluzione interna, molto probabilmente potrebbe essere Massaro.

Maldini e Massara erano punti di riferimento per tutti, cosa che non sono i nuovi dirigenti, forse toccherà quindi al nuovo Direttore Sportivo trattare il vice Theo, che potrebbe arrivare dalla Fiorentina, Biraghi rimasto fuori per scelta tecnica, sembra non rientrare più nel progetto tecnico di Palladino, a gennaio dovrebbe andare via da Firenze e con lui a quanto pare pure Parisi, due profili che potrebbero interessare al Milan come vice Theo.