La prima mossa della svolta per i rossoneri è stata sbagliata, Juventus-Milan non era solo la sfida per il rilancio verso un posto champions, ma anche il possibile passaggio di testimone per la porta della nazionale tra Buffon e Donnarumma, un confronto fra il presente e il futuro azzurro, magari anche tra Romagnoli e Barzagli.
A Torino pur vincendo si è vista una piccola Juve, il Milan che ha perso invece è stato minuscolo, la Juventus ha fatto quello che doveva fare il Milan, rosicchiare punti alla Roma e alla Fiorentina e mantenere la distanza con Inter e Napoli, la Juve ha il merito di averci provato, il Milan invece si è presentato per lo 0 a 0.
Allo Stadium il Milan è stato meno che una provinciale, Buffon ha fatto l'unica parata nel recupero, dimostrando ampiamente di non essere ancora pronto per il salto di qualità, riuscendo a non giocare, a non tirare e a non rendersi mai pericoloso e questa Juve è ben poca cosa.
Allo Stadium il Milan è stato meno che una provinciale, Buffon ha fatto l'unica parata nel recupero, dimostrando ampiamente di non essere ancora pronto per il salto di qualità, riuscendo a non giocare, a non tirare e a non rendersi mai pericoloso e questa Juve è ben poca cosa.
Serviranno ancora degli anni per la ristrutturazione totale del Milan, dopo lo scudetto che Allegri allora al Milan ha regalato alla Juve, si è improvvisata una rivoluzione, che alla fine si sta rivelando una distruzione, il progetto di rilancio è stato avviato, magari con poche idee e occorre tempo, ma occorre sistemare in maniera più completa e valida l'organico.
Il Milan non segna, contro Atalanta e Juventus l’attacco è stato inesistente, le punte sono preoccupate più a difendere che ad attaccare, il livello del gioco è basso, tanto che Mihajlovic sta pensando di anticipare, il previsto passaggio alle due punte, senza aspettare di conoscere le condizioni fisiche di Balotelli e Menez.
Il Milan non segna, contro Atalanta e Juventus l’attacco è stato inesistente, le punte sono preoccupate più a difendere che ad attaccare, il livello del gioco è basso, tanto che Mihajlovic sta pensando di anticipare, il previsto passaggio alle due punte, senza aspettare di conoscere le condizioni fisiche di Balotelli e Menez.
La fase difensiva dei rossoneri, è nettamente migliorata, ma sono nelle geometrie, nel ritmo e nell’intensità i problemi principali del Milan, i giocatori restano quasi sempre fermi ad aspettare il pallone, mancano i movimenti senza palla, i terzini che vanno in sovrapposizione, sono moltissimi i passaggi sbagliati, sempre in ritardo sulle chiusure e sulle seconde palle.
Le poche note positive di questo scorcio di campionato, sono i due baby Donnarumma e Romagnoli, il portiere ha tutto per diventare grande, il difensore è sempre più sicuro ed autoritario, da sicurezza a tutto il reparto, con questa personalità e qualità, ci sono tutti i presupposti per diventare davvero l'erede di Nesta.
La partita pur non essendo decisiva per il risultato, lo è stata per la mancanza di gioco e di carattere, senza una reazione degna, contro una Juventus dimessa, lo spettacolo mediocre dimostra tutti i problemi e le difficoltà, Mihajlovic è riuscito a sistemare la difesa, a schierare una squadra più compatta, ma è la solita coperta troppo corta.
Trovata la compattezza difensiva, adesso occorre eliminare la sterilità offensiva, perchè così diventa veramente dura rientrare in zona Champions, il prossimo mese dove il Milan incontrerà: Samp, Verona, Frosinone e Chievo, rappresenta l'ultima spiaggia per rimanere agganciato alle zone alte e può ancora risultare il mese della svolta.

Trovata la compattezza difensiva, adesso occorre eliminare la sterilità offensiva, perchè così diventa veramente dura rientrare in zona Champions, il prossimo mese dove il Milan incontrerà: Samp, Verona, Frosinone e Chievo, rappresenta l'ultima spiaggia per rimanere agganciato alle zone alte e può ancora risultare il mese della svolta.
A gennaio si riproverà a prendere Witsel, il belga vorrebbe cambiare aria e sarebbe disposto anche a ridursi parzialmente lo stipendio per approdare al Milan, ma servirebbero comunque una ventina di milioni, mentre per Vazquez è un discorso per giugno, piace Lavezzi ma c'è tanta concorrenza, forse il più possibile è Alejandro "papu" Gomez, ma non c'è ancora una trattativa avviata.
In casa Milan ci si è accorti che il mercato non è corrisposto alle esigenze di rinnovamento e rilancio del progetto, quindi alcuni lasceranno il diavolo a gennaio e altri a giugno, in concomitanza con la scadenza contrattuale, nel primo caso dovrebbe trattarsi di De Jong, Diego Lopez e Honda, il primo ha un'offerta del Werder Brema, il secondo un futuro in Premier e il terzo ha una proposta del West Ham.
A sostituirli Witsel o Senzi per il primo, Lavezzi o Gomez per il secondo, a giugno non dovrebbero restare in rossonero: Balotelli, Cerci e Montolivo, ma ci sono altri giocatori in scadenza a fine stagione: Abbiati, Alex, Zapata, Mexes e Nocerino, Abbiati dovrebbe comunque entrare nello staff dei preparatori dei portieri.
Per la prossima stagione, potrebbe esserci un cambio radicale nei centrali di difesa, via i 33enni Alex e Mexes in scadenza, Zapata potrebbe avere una piccola chance di rinnovo, tutto dipenderà dalle prestazioni in campionato e con Romagnoli ed Ely, dovrebbe rivedersi il 21enne Vergara di ritorno dal prestito di Livorno.
Nocerino in scadenza a giugno, dovrebbe andare a gennaio al Bologna, dove ritroverebbe Donadoni che lo ha già allenato a Parma, invece per Montolivo dipenderà dalle buone prestazioni e dall'arrivo o meno di Senzi e Witsel.
Foto tratte dal web.
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