sabato 15 ottobre 2016

Tonfo del Persantamaria

E' finita malissimo come peggio non poteva finire, il Persantamaria crolla in casa perdendo per 4 reti a una, nello scontro diretto con la Virtus Romano che doveva rilanciare le ambizioni degli azzurri e invece hanno dato via libera agli avversari, finendo in una inspiegabile crisi d'identità.
Si perchè la squadra scesa in campo non era nemmeno lontana parente di quella vittoriosa, ammirata il sabato prima a Cassola, anzi per meglio dire, mentalmente il Persantamaria contro la Virtus non è mai scesa in campo.
Si è capito subito dalle prime battute che i ragazzi di Crisà non c'erano, la squadra ha subito come sempre la partenza aggressiva degli avversarsi, ma stavolta è apparsa confusa, slegata, imbambolata e tutto questo non si può ricondurre alla sola assenza di Ferraro.
Squadra sempre in perenne emergenza, alla ricerca di soluzioni tampone e di un assetto definitivo che tarda ad arrivare, l'organico è esiguo ma è lo stesso che sabato ha sbancato Cassola e Crisà è ripartito proprio da quella squadra, che sembrava avesse imboccato la strada giusta, provando a dare forza fisica all'attacco con Luca Baggio e a cantrocampo con Luca Pierobon.
Esperimenti naufragati come tutta la squadra, che vagava sperduta per il campo, improvvisamente tutto e diventato difficile, rinvii, stop, passaggi, tutti sbagliati, marcature inesistenti, enormi distanze tra i reparti e tra gli uomini, pochissima grinta e determinazione, temporeggiamenti inesistenti, in ritardo su ogni pallone e su ogni avversario, un disastro.
In questo marasma generale, trova vita facile la Virtus che colpisce già al decimo su calcio di punizione diretto, gli ospiti continuano ad attaccare e dopo sette minuti ottengono il due a zero su autorete di Antonello, che devia in rete nel tentativo di anticipare un avversario solo davanti alla porta sguarnita.
Dopo il due a zero la Virtus tira un attimo i remi in barca e il Persantamaria si fa vedere con qualche spunto pregevole e acquista fiducia sfiorando un paio di volte la rete, rete che arriva al quarantesimo su di un calcio di punizione, deviato di testa da Miatello e così dopo qualche altro tentativo degli azzurri non concretizzato, la squadre vanno al riposo sul risultato di 2 a 1 per la Virtus.
Nella ripresa ci si attende una reazione dei padroni di casa, sulla falsa riga della seconda parte del primo tempo ed invece è la Virtus a ripartire sparata e dopo cinque minuti, Lago entra in scivolata in area sull'avversario, colpisce nettamente il pallone, ma per l'arbitro è rigore, 3 a 1 e qui si spegne definitivamente il Persantamria.
La partita continua con gli azzurri in balia degli avversari che sciupano più volte il 4 a 1, il Persantamaria riesce a crearsi due nitide occasioni, che se sfruttate avrebbero potuto ribaltare la situazione, invece la prima viene quasi ciccata da Zarpellon che in pratica appoggia al portiere avversario e la seconda a Cecchetto che con un pallonetto corto, permette una comoda parata al portiere.
Prima dello scadere del tempo, la Virtus ha l'opportunità di segnare anche il 4 a 1 e rendere una disfatta, quella che doveva e poteva essere la partita del rilancio e che invece segna una profonda crisi tecnica e apre una spaccatura tra tecnico e società.
Il mister: E' tutta e solo colpa nostra, siamo stati imprecisi, troppi passaggi sbagliati, se vogliamo tornare quelli di prima la soluzione è lavorare per migliorare, purtroppo i risultati non ci aiutano, a mente serena ne parleremo e cercheremo di trovare il modo di ripartire.
Ovviamente non sono per niente contento di come vanno le cose, non mi fa sicuramente piacere che non ci sia tanta fiducia attorno al mio lavoro e questa prestazione ha aperto sicuramente ancora di più, la spaccatura con la società.
Il Persantamaria può crescere e tanto, ma certe prestazioni non le capisco, non possiamo passare da gare come contro il Cassola a disfatte del genere, io cerco di dare ai ragazzi la maturità che manca in un clima di leggerezza, sto cercando di far crescere e amalgamare questo gruppo, che indubbiamente non è quello dello scorso anno. 
Sto cercando di creare una famiglia per poterci togliere delle soddisfazioni, cerco di trasmette questo tipo di voglia, ma pare che non mi seguono, è fondamentale per questi giovani che abbiamo voglia di crescere, di diventare grandi, ma a quanto pare......
Ho introdotto sin da subito una nuova idea di gioco e di lavoro, organizzazione, palla a terra veloce e continua ricerca della profondità, certo più frequenti sono le assenze agli allenamenti e più difficile diventa il mio lavoro, ma credo che non sia solo questo.

Nessun commento:

Posta un commento