martedì 20 giugno 2017

Quanto rumore.

Da giovedì ognuno ha detto la sua sul caso Donnarumma, anch’io ho detto la mia e dopo l'inattesa conferenza stampa giustificativa di Raiola, il clamore, le opinioni e gli scenari che si profilano sono innumerevoli, su molti di questi mi trovo d’accordo, qualcuno l’ho addirittura anticipato, ma andiamo con ordine.
Si comincia a parlare di apertura, di spiragli sulla vicenda contrattuale di Gigio, non so se da queste pagine on-line o a qualche amico al bar, ma la mia teoria era che il Milan non vendeva Gigio per due motivi, per provare a riaprire il discorso rinnovo, oppure per creare un’offerta attorno all’inevitabile cessione, adesso posso dire tranquillamente che si sta provando a percorrere la prima strada, per la seconda c’è tempo.
Quindi tra il Milan e Gigio non è finita, anzi e non è la legittima speranza del tifoso, è un’ipotesi reale, quanto reale se poco o molto credo che lo sapremo prima che cominci il mese di luglio, nelle ultime ore sembra sia confermato da indiscrezioni, che dovrebbe esserci un incontro a Milano con Raiola e i rossoneri, a cui dovrebbe unirsi anche la famiglia Donnarumma.
Ci sono voci di un possibile ripensamento, tutto questo baccano e non le minacce come dice Raiola, alla fine pare abbiano suscitato nei “Donnarumma” (Gigio compreso), una piena presa di coscienza e il Milan a questo punto farà le sue mosse per riaprire la trattativa e rimetterla su un binario di normale richiesta ed offerta, senza minacce di alcun tipo o clausole vessatorie.
Un segnale concreto, perché a mio avviso ne Gigio e ne la famiglia volevano tutto questo, si sono fidati del loro agente, ma non volevano questo tipo di conclusione, sono rimasti tutti molto turbati e si stanno attivando per arrivare a un confronto con Raiola, per chiarire e al limite riavvicinare Gigio ai rossoneri, nessuno voleva andare via dal Milan, 5 milioni netti a stagione andavano a tutti bene, l’organico e i progetti della società pure, ma Raiola doveva fare il protagonista.
L’intervista di Raiola poi ha dimostrato le ragioni infantili e pretestuose della rottura, ha provato un tentativo in pubblico di arrampicata sui specchi, ma non ha fatto altro che perdere la stima della famiglia del giocatore, che si vogliono dissociare da quanto fatto e detto da Raiola, riaprendo uno spiraglio, grande o piccolo cambia poco.
Il clamore mediatico, la contestazione e gli eccessi di questa vicenda hanno lasciato il segno, un Direttore dell’area tecnica che non si può permettere di contattare il portiere e la sua famiglia per gestire al meglio l’interesse del Milan è fantascienza, ma in fin dei conti Donnarumma lavora con il Milan? è il Milan che caccia i soldi ogni mese tasse esose comprese o lavora per Mino Raiola? è lui che gli paga lo stipendio o è lui che si arricchisce sul lavoro degli altri, se Gigio fosse una donna e facesse un altro mestiere Raiola sarebbe un “pappone”.
La malafede di questo signore si nota nelle clausole che voleva imporre alla società e che sicuramente è stato il motivo della “guerra” con Mirabelli, una delle clausole rescissorie era di 10 milioni in caso di qualificazione in Champions League e l’altra da 5 milioni se avessero fallito l'assalto alla massima competizione europea.
Ma secondo voi è possibile che se il Milan il prossimo anno fosse arrivato quinto, con 5 milioni la Juventus si sarebbe preso il sostituto di Buffon per altri 20 anni?, ora se la clausola di Higuain era di 90 milioni e quella di Belotti è di 100, visto quanto avrebbe guadagnato Gigio  e per le sue prospettive, una clausola di 120 milioni sarebbe stata giusta, ma con quella clausola lui non avrebbe più potuto spostare il giocatore a suo piacimento, senza potere minacciare nessuno.
Raiola sicuramente sa fare il suo lavoro, ma eccede sempre in protagonismo, protagonismo che non si aspettavamo “I Donnarumma” e che in passato hanno rifiutato Hamsik e Nedved, gente che ha deciso di non «tradire» le proprie squadre e di diventarne una bandiera, inaudito che Mirabelli o a qualsiasi dirigente, o tecnico del Milan non abbia il diritto di parlare con un proprio tesserato, non sta ne in cielo e ne in terra.
Con la nuova dirigenza del Milan, Raiola non poteva fare il dominatore come ha sempre fatto con Ibrahimovic, Balotelli e Pogba, tutti spostati a tempo di record e a cifre astronomiche, ad ogni trasferimento arriva puntuale un aumento per l’assistito e una provvigione milionaria per lui, per carità Gigio può andare dove vuole e può anche non rinnovare con il Milan ma deve essere una sua scelta e niente altro.
Comunque, Raiola è stato preso in contropiede e ha cercato con la lunga conferenza stampa e con domande precedentemente concordate, di “cadere in piedi” tentando di salvare l'impossibile, parlando di "clima ostile", "forzature", "minacce" e di avergli messo fretta dopo 6 mesi di attese e riflessioni.
Credo ci sia ancora la possibilità di “ricominciare”, ma credo anche che ormai con Raiola non si possa più fare, la situazione è legata secondo me al ritiro della delega e ad affidarsi ad un altro agente, ma Gigio e la sua famiglia vogliono veramente restare con il Milan? Se sì, devono trovare questa forza di mollarlo, come hanno fatto altri in passato.
Allora ….. si volta pagina? Il Milan aspetta e spera di non voltarla, anche se il Milan è alla ricerca di un portiere, un acquisto in quel ruolo deve essere fatto indipendentemente da Gigio, bisogna solo capire se servirà prendere un titolare o la riserva di Donnarumma, nelle ultime ore ci sono stati tanti tentativi, per Meret ma l'Udinese non ha intenzione di cederlo, per Perin, per Neto e per Leno, vedremo, intanto però ci sono anche novità in uscita e in entrata.
Conti è sempre più vicino, sembra che in settimana si possa chiudere, il Milan è passato dai 20 milioni ai 23-24 più una contropartita, la Lazio è fortemente interessata a Lapadula e vorrebbe sottrarlo alla concorrenza (Torino, Atalanta, Sampdoria, Genoa e Brighton) inserendolo nella trattativa per Biglia, l’argentino ha già deciso di lasciare la Lazio, il Milan è fermo a 18 milioni più bonus, con dentro Lapadula non si sa.
Il Milan non molla Kalinic e nei prossimi giorni si incontreranno con Corvino per avviare la trattativa, anche Gustavo Gomez ha estimatori in Turchia, il difensore piace al Fenerbahçe, mentre i rossoneri sono interessati a Kjer (il terzo centrale per la difesa a tre?) e poi c’è Niang, una volta al Liverpool e una volta all’Everton, di sicuro con Bacca non rientra più nei programmi del Milan, da cui sembra uscito pure Bertolacci che interessa al Genoa. 

Tuccio 2010

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