Vittoria importantissima per il Milan, che accorcia
ancora sul terzo posto dell' Europa che conta e che momentaneamente è occupato dalla Lazio, ma se nelle
ultime 10 partite il Milan ha recuperato 13 punti a Inter e Fiorentina,
5 a Juventus e Lazio e 3 al Napoli, è merito del Milan che c'è stato fino ad ieri, è merito di Allegri che ha
lavorato bene in un periodo non facile, trasformando
giocatori come Constant o Flaminì e lanciato giovani come; De Sciglio, El Shaarawy e
Niang.

SuperMario a San Siro è caso mai più che la ciliegina sulla torta la possibilità attuale di vedere a fine campionato il Milan dietro la juventus e magari a 4 punti come lo scorso anno, questo starebbe a significare che come dicevo, se proprio dobbiamo arrivare secondi, facciamolo con i giovani (continuità di risultati assicurati) e con meno soldi.
Una
doppietta decisiva, decisivo come lo era Ibra ma con 10 anni di meno, ecco cosa deve essere Mario in questo Milan, il fuoriclasse che porti il Milan ancora tra le prime 5 o 6 squadre in europa, ma solo se è maturato, se al Milan sapranno gestirlo, se giocare per la squadra del cuore potrà cambiarlo.
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L'euforia per la vittoria, l'aggancio in classifica
all' Inter e i 3 punti di distanza dal terzo posto, non devono però far dimenticare che la vittoria è stata
soffertissima e meritatissima, ma giunta solo nel finale e per un rigore inesistente, in quanto Heurteaux tocca la palla prima di travolgere
El Shaarawy, per onestà e coerenza bisogna ammetterlo, così come su Balotelli il rigore c'era e senza il regalo di Valeri la partita sarebbe finita in
parità.
Il Milan ha giocato un ottimo primo tempo ma non
ha chiuso la partita, Allegri ora deve lavorare sulla mentalità perchè nella ripresa è stato troppo lezioso e poi sulla fase difensiva perchè ha rischiato di
pagare a caro prezzo l'errore al primo vero
affondo dell'Udinese, confermando di avere ancora una difesa ballerina che sbanda alla
prima azione pericolosa e dal momento che non sono arrivati i rinforzi servirà lavorare e lavorare sulla fase difensiva per migliorarla.
Speriamo ora che non torniamo ad avere una lunga lista di indisponibili, visto che ha dovuto rinunciare alla vigilia a Mexes e De Sciglio, poi anche a Boateng e Abbiati causa influenza e durante il riscaldamento a Pazzini per una
contrattura e quando Balotelli spunta per completare il
riscaldamento al posto dell'infortunato Pazzini, il pubblico si
infiamma e accoglie calorosamente il nuovo beniamino, già entrato nel
cuore dei tifosi in quanto anche lui tifoso rossonero fin da bambino, e si
va così a comporre un tridente giovanissimo (60 anni in tre) e con la
cresta che deve trascinare il Milan a traguardi importanti.

Nella ripresa piano piano l'Udinese esce dal guscio e
comincia ad alzare un po' il baricentro, tanto che arriva la beffa del pareggio, tutto da rifare, Balotelli è protagonista in un paio di
occasioni non sfruttate a dovere e Niang con un tiro violento coglie la traversa, Balotelli si rende
ancora pericoloso anche su punizione (rasoterra all'angolino basso che Padelli
disinnesca a fatica), dimostrando di poter colmare una delle tante
lacune di lungo corso di questa squadra, ovvero la totale mancanza di
pericolosità sulle cosiddette palle inattive.
E' stata la notte di Balotelli ma tutta la
squadra ha giocato un'ottima partita, soprattutto nel primo tempo, pur commettendo il grave errore di non chiuderla, buone le prove di Flamini,
Constant, Abate, El Shaarawy e Niang, Balotelli è venuto per segnare, vincere e farci sognare traguardi che qualche mese fa sembravano impossibili e
irraggiungibili.
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