domenica 14 settembre 2014

Io non ho cugini.

Avrei potuto scegliere un sacco di titoli, ma ho voluto invece aprire proprio, con la scritta che era riportata su di una sciarpa rossonera "Io non ho cugini", uno sfottò elegante, che come sempre distingue i tifosi del Milan.
Anche "mamma mia che casino" poteva essere un titolo pertinente, per il Milan visto ieri sera a Parma, è stato un Milan nettamente migliore, un Milan cresciuto sotto tutti i punti di vista, tranne che in difesa dove, nonostante il portiere nuovo e Alex, le amnesie sono ancora tante e pacchiane, ma anche il Parma non scherza ed ha contribuito non poco al "rocambolesco" 5 a 4, con una serie di dormite non indifferenti.
Poi ci si è messo anche l'arbitro, sbagliando sul secondo giallo a Felipe, ma non perchè sono di fede milanista, credo che nella concitazione del momento e in tempo reale, quell'errore ci può stare, certo alla fine ha pagato Felipe per Acquà, che poi in tutta la partita ha preso solo un giallo.
Forse il titolo più adatto sarebbe stato: "eccezionale Menez", il francese a 27 anni, ha raggiunto la sua piena maturità, mettendo in mostra dei colpi da grande campione, se dimostrerà continuità, Galliani avrà assestato ancora un colpo importante, a dimostrazione che quando sei costretto a rovistare tra gli "scarti" degli altri, può pure capitare di prendere qualche bidone. 
Intanto la vittoria contro la Lazio, ha spezzato la serie negativa che durava da 4 anni, senza vittoria alla prima, l'ultima nel 2010 la vittoria con il Lecce, in mezzo due sconfitte e un pareggio, mentre 2 vittorie nelle prime due giornate, mancavano addirittura dal 2006, allora addirittura fu un tris, Lazio, Parma, Ascoli e se stavolta a posto dell'Ascoli ci fosse la Juventus, sempre di squadra in bianco e nero si parla.
Indubbiamente, presentarsi contro la Juventus, in testa alla classifica e in uno scontro diretto, ha tutto un altro sapore, è vero che non dobbiamo cominciare a fare sogni proibiti, perchè potremmo svegliarci male, ma siccome sognare non costa nulla....del resto Galliani ha augurato ad Allegri di vincerle tutte, tranne le due con noi.
La partita col Parma aveva già all'inizio un sapore particolare, la prima di Inzaghi da allenatore di serie A, contro la squadra con cui 19 anni fa ha debuttato e segnato in A per la prima volta, la solita presenza polemica di Cassano, già al quarto gol contro i rossoneri e sulle rispettive panchine, Biabiany ed essenzialmente quel Zaccardo che ha cambiato con il suo rifiuto i destini di Biabiany e Buonaventura.
Ed è proprio l'ex atalantino a segnare il gol del vantaggio rossonero, esordio favorito dalle assenze di El Sharrawy e Torres, così che Inzaghi non ha dovuto scegliere tra l'abbondanza, certo meglio tanta gente che poca, anche se si comincia a disquisire sul modulo, il presidente sarebbe per il 4-2-3-1 dimenticando le difficoltà patite inizialmente da Seedorf, ma in un "modulo" o nell'altro, ci sarebbero tanti giocatori che resterebbero fuori e che meriterebbero di giocare.
Comunque, è un Milan che ha ritrovato lo spirito dei tempi migliori, è un Milan diverso nella testa che a quanto pare, ha ereditato il vecchio DNA, dal suo ultimo depositario, quel Pippo Inzaghi che continua a "rischiare" sul filo del fuorigioco, come faceva da calciatore e sabato ci sarà la prova del nove, contro la sua più recente ex squadra, contro il suo più recente allenatore, contro il più recente campione d'italia.
Contro la Juve non ci sarà Diego Lopez, forse Alex, Bonera (meno male) e Saponara, torna Abbiati in porta, mentre la linea a 4, vedrà Abate (tutto sommato promosso), Ramì (perchè lo abbiamo preso se non gioca più), Zapata (se non recupera Alex) e De Sciglio, cofermati i tre a centrocampo, i problemi di scelta saranno in avanti, dove tornano El Shaarawy e Torres, due che devono giocare, così come deve giocare Menez e Hondà e Buonaventura ? credo che saranno loro a cedere il posto agli altri.

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