La consueta settimana di consultazioni con i fine contratto è passata e non in modo indolore ma la vita, e così anche il calcio vanno avanti e bisogna pensare che domani è un altro giorno, proprio come diceva Rossella O'Hara nel film "Via col vento".
Ha rinnovato Ambrosini e sta per farlo Flaminì, ora occorre passare al riscatto delle compropietà e tra queste Aquilani e Maxi Lopez due uomini, due storie ma entrambe con un comune denominatore, RISPARMIARE.
Per Aquilani non c'è più nessun obbligo di riscatto e così si sta provando a limare sia con il Liverpool per ridurre le pretese, che con il giocatore per portare l'ingaggio dai 4 annui degli inglesi ai 2,3 dell'appena trascorsa stagione, che poi è quanto il Milan ha dato a Montolivo, più o meno la stessa cosa vale per Maxi Lopez ed in comune hanno pure il fatto di non rappresentare per Allegri delle prime scelte, tanto che Braida resta alla finestra per Forlan nel caso si liberasse a paramentro zero, perchè verrebbe preferito a Lopez con un risparmio minimo di 6 milioni di euro.
Sistemati a centrocampo Traorè e Montolivo altereghi di Ambrosini e Muntari, con Flaminì sostituto di Nocerino e dietro le punte Boateng ed Emanuelson, in questo reparto occorre solo il colpo d'occasione (Marco Rigoni del Novara per esempio a parametro zero) o anche Aquilani a pochi spiccioli, dove il Milan invece deve impegnarsi è in difesa e forse in attacco se veramente Ibrahimovic è insofferente ad Allegri.
Ma uno alla volta per carità, Natali pare che resti a Firenze e poi comunque ci sarebbero le attenzioni del Torino che potrebbe liberarsi più facilmente di Ogbonna, per Acerbi e Astori non c'è la totale convinzione che in difesa possano essere determinanti, così approfittando dei rumors che arrivano da Palermo, Silvestre diventa un difensore papabilissimo, se non fosse per la solita concorrenza dell'Inter.
IL MERCATO DELLE ALTRE
Chiaramente oggi la questione più attuale è quella di sistemare le panchine, dopo che ha lasciato pure Reja e non ha ceduto ai richiami di Lotito, Di Matteo sembra il candidato numero uno alla sua successione, con Capello che tornerebbe ad allenare a tempo pieno ma il Chelsea.
Mentre a Napoli Bigon resta non è sicuro che Mazzari faccia la stessa cosa e Reja è pronto a subentrargli, Montella sempre più verso Roma, così come Lo Monaco (Oriali ha declinato) e Zeman sempre più verso Firenze, con Del Neri sempre più sulla sponda Genoa, visto che la prima scelta Sannino si accaserà a Palermo.
Restano in sella anzi in panchina Colantuono con l'Atalanta, Pioli con il Bologna, Di Carlo con il Chievo, Stramaccioni con l'Inter, Conte alla Juventus, Allegri al Milan, Donadoni al Parma e Guidolin all'Udinese.
Dei 17 club rimasti in serie A (scommesse a parte) Siena, Catania e Cagliari sono quelle con le panchine ancora in alto mare, ovvero dove si succedono giorno per giorno nomi sempre nuovi e diversi, ad esempio per il Siena è spuntato il nome di Dionigi, mentre a Catania Paquale Marino sembrava avercela fatta e invece.....Delio Rossi ? così come a Cagliari che si è parlato di Piero Braglia qualche mese fa, poi più nulla.
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