lunedì 17 marzo 2014

Ma se ce le andiamo a cercare....

La partita di ieri con il Parma, ha messo in evidenza che questa apparente "rifondazione", è stata iniziata e si è subito fermata, ma non tanto negli uomini quanto nelle idee, capisco che fin qui si è provato a salvare la stagione (anche se si poteva comunque fare di meglio) e ad ottenere il massimo possibile tra campionato e coppa, ma adesso che tutto è compromesso, che non c'è più nulla da perdere, si sta continuando a non avere le idee chiare sul da farsi, per poi alla fine avere perso solo altri sei mesi e creato ancora più confusione.
A quanto pare 28 anni di successi, non hanno insegnato niente, davanti al momento di crisi tecnica e occorre cambiare l'allenatore, non si deve sostituirlo con uno che "praticamente" è un giocatore, la crisi tecnica dei rossoneri, andava traghettata con un allenatore, che magari non era da Milan, ma se non altro doveva essere esperto.
I risvolti psicologici e della gestione del gruppo, erano e restano prioritari, dopo, in seconda analisi, subentra la componente tecnica, ma anche in questo caso c'è da discutere, visto che fin qui Seedorf ha dimostrato di avere delle belle idee, ma di non saperle mettere in pratica, tutte cose che vengono chiaramente, dopo la famosa esperienza chiamata gavetta.
Ora mettiamo da parte tutto e partiamo dal dopo Atletico, in quell'occasione è stato sbandierato, che da quel momento in poi, non solo si sarebbe provato ad acciuffare la qualificazione europea, ma che avrebbero giocato solo quei calciatori che avrebbero fatto parte del Milan che verrà, invece o per lo meno credo che non sia andata così.
Consideriamo che Abbiati, Abate ed Emanuelson, hanno giocato pur non facendo parte del prossimo Milan , perchè non ci sono al momento i sostituti, non vedo il motivo perchè ha giocato Mexes o Essien, posso pure condividere che Seedorf abbia bocciato Ramì, ma è il migliore dei centrali in rosa e poi devo capire, se non ha fatto giocare Honda e Taarabt, è perchè ha bocciato anche loro?
Da qui devi dedurre che la rosa attuale sarà smantellata, che resteranno 5/6 calciatori da cui partire e visto che non ci saranno le coppe, si acquisiranno i diritti sportivi di 16/17 calciatori nuovi, che ad una media di 15 mln di euro per ognuno, serviranno attorno ai 250 mln di euro, ma a chi la vogliono raccontare, bisogna ripartire da zero è vero, ma Taarrabt e qualche altro deve e può restare e quindi deve giocare.
Sono queste prese per i fondelli che irritano anche il più paziente dei tifosi rossoneri, se poi ci metti il fatto che pur nella loro scarsezza, i difensori del Milan, difendono da cani e sono chiari dettami del tecnico, è chiaro che poi deve montare la contestazione, la storia si ripete, dovremo sopportarci Seedorf come Allegri per altri 3/4 anni ?
Io mi chiedo: come si può difendere in linea, con i difensori larghi tra loro, lasciando sempre l'1 contro 1, senza raddoppi e senza diagonali ? se uno queste cose non li sa, faccia un altro mestiere o faccia la gavetta, come tutti del resto, Sacchi compreso.
Su di una cosa credo che siamo tutti d'accordo, il Milan deve essere rifondato e i periodi di transizioni sono incerti e costosi, basta pensare agli ultimi 2/3 anni della Roma, per non parlare dei 4 della Juventus, prima dell'era Conte, non possiamo fare nessun preventivo di spesa, ma possiamo ipotizzare su chi resta e chi va.
Pochi resteranno; Taarabt, Honda, Kakà, De Sciglio, De Jong, El Shaarawy, Montolivo, Pazzini, Abbiati e Poli, molti partiranno, non si vedranno più Amelia, Birsa, Bonera, Ramì, Emanuelson, Muntari, Gabriel, Mexes, Constant, Essien, Silvestre, Balotelli e Robinho e i giovani: Saponara, Petagna, Cristante e Niang, che andranno a fare esperienza, per poi tornare, si spera a conclusione del loro processo di crescita.
Due che potremo vedere il prossimo anno, dovrebbero essere Agazzi del Chievo e Alex del Psg, entrambi in scadenza e già sotto contratto, pare, per quanto riguarda l’attacco si ritorna su Adebayor (Tottenham), tra le prossime mosse di mercato, sotto la lenta d'ingrandimento due talenti olandesi, Blind dell'Ajax e Depay del PSV a costo zero dall'Inghilterra: Kaboul sempre del Tottenham e Evrà del Manchester United.
Questa totale, difficile e costosa "rifondazione", non sarà affidata a Barbara che si occuperà del nuovo stadio in zona expo, ma bisognerà capire, chi sostituirà Galliani o chi lavorerà con lui, Sogliano non è ancora sicuro e così salgono le quotazioni per Berta, attuale ds dell'Atletico.
Per tornare ad essere competitivi, serve comunque programmazione e pazienza, perchè sarà difficile (se non impossibile) vincere subito, serviranno tanti soldi, altri soci o investitori stranieri e lo stadio, come un buon merchandising.

Foto tratte dal web. 

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