Festeggiamenti abbondanti e prolungati, figli di un calcio madiatico e spalmato, cominciati sabato scorso in trasferta a Roma, dopo l'acquisizione matematica del titolo, proseguiti sicuramente per tutta la settimana, e culminati con la grande parata a San Siro-Meazza.

Ma come dicevo non solo festa, perchè e forse al contrario degli anni passati il Milan ha onorato l'impegno sportivo, sia contro il Palermo in coppa italia che contro il Cagliari ha trovato le giuste motivazioni che difficilmente rimangono quando scade la l'attenzione.

Non solo festa perchè sento parlare di imminenti incontri per il rinnovo dei contratti, segno che si lavora e si lavora con impegno, poi sè mantengono quanto di buono hanno fatto vedere, allora vuol dire che oltre all'impegno c'è anche programmazione.
Programmazione che deve passare obbligatoriamente per un rinnovamento parziale e un ringiovanimento oculato.

In questa ottica i già ufficializzati arrivi di Mexes e Tiawo, avvalorano quanto espresso fin qui, e sè poi a questo aggiungi Marchetti, Lazzari e Asamoah, capisci che la linea tracciata è precisa e ben decisa, cosa che non era così qualche anno fa.
Adesso dobbiamo vedere chi non farà più parte del nuovo ciclo progettato da Allegri e quanto questo progetto ha una programmazione valida e lungimirante.

Aspettiamo comunque che ci sia carne sul fuoco, per potere dibattere un pò quello che accade.
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