La sconfitta del Milan contro il Napoli non è giustificabile e come era successo lo scorso anno per Inzaghi, è stato cancellato quanto di buono si era visto ad inizio stagione, Mihajlovic ha provato a metterci del suo, a trasmettere cattiveria e determinazione, ad una squadra che non ha più la mentalità vincente e le sconfitte di Genova prima e col Napoli ora, hanno abbattuto un gruppo che ha troppa paura e troppe difficoltà.
Il Milan ha collezionato 4 sconfitte su sette gare e ha incassato 13 reti, non ha mai segnato quando a perso e non ha mai ribaltato lo svantaggio, dopo 90 milioni di euro spesi, non possono essere questi i risultati ottenuti, anche se l'organico è incompleto, questo Milan sembra più fragile e disorientato di quello di Inzaghi.
Mihajlovic non riesce a dare un'identità e una fisionomia di gioco alla squadra, non è un Milan diverso da quello di Inzaghi, mo sono diversi gli investimenti fatti, che non giustificano un tracollo del genere e che fa riflettere su come è stato costruito questo organico, senza regista ne trequartista e troppi giocatori mediocri e senza personalità.
La Curva Sud ha prima sostenuto a gran voce la squadra, salvo poi riprendere i cori di contestazione, davanti ad un Milan allo sbando, in un San Siro tornato quasi a risplendere di circa 50000 spettatori, anche se per lo più tifosi partenopei.

Il Milan resta in partita e prova a reagire, anche se non si procura nessuna occasioni da gol, nella ripresa però arriva il tonfo, dopo tre minuti arriva il raddoppio e il Napoli così domina agevolmente, un Milan che si è sgonfiato, con un pressing feroce che toglie il respiro e innesca le ripartenze micidiali.
Inutile gettare la croce addosso ai giovani difensori, perchè si tratta di ragazzi promettenti, che bisognerebbe fare crescere con compagni esperti e forti al loro fianco e non lo sono sicuramente Zapata, Mexes e Alex, il Milan è oramai K.O., i tifosi lasciano in anticipo lo stadio, rassegnati a un'altra stagione anonima e ricca di vergogne e delusioni.
Il Milan ha corso poco, è stato poco reattivo e poco determinato, ha solo buttato palloni in avanti, è oramai una squadra allo sfascio e la sosta deve servire per ripartire, a ripresentare una squadra che faccia veramente il salto di qualità e torni ai livelli della sua storia e del suo blasone, i giocatori sono usciti dal campo tra i fischi e nemmeno la società è rimasta soddisfatta.

Anche il tecnico è consapevole, che l'obiettivo del Milan se pur con un organico incompleto è tornare in Europa e che il tempo a disposizione è sempre di meno, forse addirittura dopo la sosta non ne avrà di più, lui non è tipo che da le dimissioni, ma la sua posizione adesso è molto in bilico.
Foto tratte dal web.
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