mercoledì 4 settembre 2019

I meccanismi con Giampaolo devono essere perfetti.




E’ appena arrivato Rebic ed è partito subito per la nazionale, il suo primo allenamento è previsto per il 10 di settembre e poi il 15 ci sarà la partita con il suo ex Verona, stando alle idee integraliste di Giampaolo, non giocherà almeno fino a metà novembre e nel frattempo continueremo a vedere il Milan con il 4-3-1-2 o con il 4-3-3 (difficile), giocare sempre con l’adattato Castillejo che non ha mai impersonificato la perfezione.

In un Milan normale, Rebic dovrebbe fare la seconda punta affiano a Piatek, non parliamo di trequartista perché non ne ha le qualità e poi in organico ne abbiamo a iosa, se vero è che il trequartista per Giampaolo, deve uscire alto a pressare il portatore di palla avversario, non vedo tagliati per il ruolo: Rebic, Suso e Chalanoglu, ma vedo bene in quel ruolo Bonaventura e Paquetà.

Ora, se per Giampaolo i meccanismi devono essere perfetti, tanto vale prendere le scoppole con i nuovi, che fra un mese saranno perfetti, invece di prendere scoppole con gente scarsa, adattata e di cui fra due mesi non sentiremo più parlare, diciamo che li ha fatto giocare per metterli in vetrina in occasione del mercato, bene ora il mercato è finito e li possiamo riportare negli scaffali del magazzino, nel retro bottega.

Per carità io non ce l’ho con Borini, Castillejo, Calhanoglu e altri, ma se il Milan vuole provare a prendersi l’ultimo posto rimanente per la Champions League, non può farlo con questi giocatori, forse non potrà farlo nemmeno con questi nuovi, perché la concorrenza di Lazio, Roma e Atalanta è pazzesca.

Il mercato si è chiuso, ma non è detto che Boban, Maldini e Massara, non stiano già pensando a quello di gennaio, per provare a prendere qualcuno dei tanti obiettivi falliti, o abbandonati e adesso che non ci sono più calcoli da fare, per motivi tecnici e economici, se Giampaolo deciderà come e con chi dovrà giocare, sia noi che la dirigenza potremo capire se, e quanto, il Milan è migliorato.

Di una cosa al momento siamo certi, Rebic può fare la seconda punta, giocare sia a destra che a sinistra nel tridente e all’occasione anche al centro, ma è sicuramente meglio del mai convincente Andrè Silva, per conto mio per questo Milan è anche più adatto di Correa, sempre che l’allenatore riesca a vestirsi di umiltà e adatti le sue idee ai giocatori a disposizione.

Fin qui a parte i punti in classifica, ha fatto male contro l’Udine (assenza di tiri in porta e rinuncia a tutti i nuovi) e ha fatto peggio contro il Brescia (ha lasciato in panchina Piatek e Paquetà), che appena sono entrati hanno cambiato il Milan, che ha smesso di soffrire e allora! Quanto tempo ci vuole per vedere il nuovo Milan giocare con il modulo più adatto alle sue possibilità?

Avere e difendere le proprie idee non è sbagliato, ma poi, davanti alla nuda e cruda realtà, devi capire di essere sulla strada sbagliata, non devi cambiare radicalmente idee, ma devi dimostrare una maggiore elasticità mentale e tattica, come hanno fatto prima di lui Conte, Sarri, Ancelotti e potrei continuare.

Credo che al momento non si può prescindere da Piatek al centro dell’attacco, con uno tra Leao e Rebic che si alterni al suo fianco e Paquetà alle loro spalle, a centrocampo con Benasser, Kessie e Bonaventura mezzali, se poi qualcuno di questi non ce la fa perché viene da un infortunio, non regge ancora i novanta minuti o stenta a trovare la perfezione, in panchina ci sono gli alter ego, Suso per Paquetà, Krunic per Kessie, Calhanoglu per Bonaventura e Biglia per Benasser.

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