E’ appena arrivato Rebic ed è partito subito per la
nazionale, il suo primo allenamento è previsto per il 10 di settembre e poi il
15 ci sarà la partita con il suo ex Verona, stando alle idee integraliste di
Giampaolo, non giocherà almeno fino a metà novembre e nel frattempo
continueremo a vedere il Milan con il 4-3-1-2 o con il 4-3-3 (difficile), giocare
sempre con l’adattato Castillejo che non ha mai impersonificato la perfezione.
In un Milan normale, Rebic dovrebbe fare la seconda
punta affiano a Piatek, non parliamo di trequartista perché non ne ha le
qualità e poi in organico ne abbiamo a iosa, se vero è che il trequartista per
Giampaolo, deve uscire alto a pressare il portatore di palla avversario, non
vedo tagliati per il ruolo: Rebic, Suso e Chalanoglu, ma vedo bene in quel
ruolo Bonaventura e Paquetà.
Ora, se per Giampaolo i meccanismi devono essere
perfetti, tanto vale prendere le scoppole con i nuovi, che fra un mese saranno
perfetti, invece di prendere scoppole con gente scarsa, adattata e di cui fra
due mesi non sentiremo più parlare, diciamo che li ha fatto giocare per metterli
in vetrina in occasione del mercato, bene ora il mercato è finito e li possiamo
riportare negli scaffali del magazzino, nel retro bottega.
Per carità io non ce l’ho con Borini, Castillejo, Calhanoglu
e altri, ma se il Milan vuole provare a prendersi l’ultimo posto rimanente per
la Champions League, non può farlo con questi giocatori, forse non potrà farlo
nemmeno con questi nuovi, perché la concorrenza di Lazio, Roma e Atalanta è
pazzesca.
Il mercato si è chiuso, ma non è detto che Boban,
Maldini e Massara, non stiano già pensando a quello di gennaio, per provare a
prendere qualcuno dei tanti obiettivi falliti, o abbandonati e adesso che non
ci sono più calcoli da fare, per motivi tecnici e economici, se Giampaolo
deciderà come e con chi dovrà giocare, sia noi che la dirigenza potremo capire
se, e quanto, il Milan è migliorato.
Di una cosa al momento siamo certi, Rebic può fare la
seconda punta, giocare sia a destra che a sinistra nel tridente e all’occasione
anche al centro, ma è sicuramente meglio del mai convincente Andrè Silva, per
conto mio per questo Milan è anche più adatto di Correa, sempre che l’allenatore
riesca a vestirsi di umiltà e adatti le sue idee ai giocatori a disposizione.
Fin qui a parte i punti in classifica, ha fatto male
contro l’Udine (assenza di tiri in porta e rinuncia a tutti i nuovi) e ha fatto
peggio contro il Brescia (ha lasciato in panchina Piatek e Paquetà), che appena
sono entrati hanno cambiato il Milan, che ha smesso di soffrire e allora! Quanto
tempo ci vuole per vedere il nuovo Milan giocare con il modulo più adatto alle
sue possibilità?
Avere e difendere le proprie idee non è sbagliato, ma
poi, davanti alla nuda e cruda realtà, devi capire di essere sulla strada
sbagliata, non devi cambiare radicalmente idee, ma devi dimostrare una maggiore
elasticità mentale e tattica, come hanno fatto prima di lui Conte, Sarri, Ancelotti
e potrei continuare.
Credo che al momento non si può prescindere da Piatek
al centro dell’attacco, con uno tra Leao e Rebic che si alterni al suo fianco e
Paquetà alle loro spalle, a centrocampo con Benasser, Kessie e Bonaventura mezzali,
se poi qualcuno di questi non ce la fa perché viene da un infortunio, non regge
ancora i novanta minuti o stenta a trovare la perfezione, in panchina ci sono
gli alter ego, Suso per Paquetà, Krunic per Kessie, Calhanoglu per Bonaventura
e Biglia per Benasser.
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