Il Milan ha abbandonato la champions per la prima volta ai quarti, dopo che nei 5 anni precedenti non era mai andato al di là degli ottavi.
Sotto l'aspetto del rilancio europeo del Milan è un buon risultato, ma sicuramente con un po più di fortuna e con una mentalità un po più "sbarazzina", si poteva arrivare fino in fondo senza vincerla sicuramente e forse è stato meglio così.
Se al sorteggio ci fosse capitato: l'Apoel, il Benfica, o il Marsiglia e poi se Real e Barcellona si fossero eliminate tra di loro, la stessa squadra poteva anche essere finalista (al di là di ogni merito sicuramente) e la stagione avrebbe avuto un altro senso, anche se molto effimero.
Per la prossima champions però per progredire occorre arrivare fino in fondo e tolto il fattore fortuna, occorrerà presentare una squadra che abbia i ritmi alti delle altre migliori compagini europei, mono prevedibile e compassato e possibilmente evitando tutti questi infortuni .
IL RISULTATO: è il giusto divario che oggi ce tra le due squadre, giusto nella misura e nella sostanza i calci di rigore c'erano entrambi e caso mai sono i nostri arbitri che non interpretano alla lettera il regolamento, lasciando sempre sospetti sulla loro "discrezionalità", forse Nesta andava ammonito a gioco fermo, ma l'arbitro ha lasciato che i giocatori prendessero posizione e poi appena è partita la palla.......
RINGIOVANIMENTO: da più parti ho sentito dire "....e adesso basta occorre ringiovanire", come se questa operazione non sia stata già avviata e come se si potesse fare massicciamente, occorrono soldi (e non nè circolano più) e poi gli inserimenti vanno fatti per grado, non puoi cambiare per esempio tutto il centrocampo.
CONDIZIONE FISICA: Il Milan ha a dimostrato di avere un organico molto vecchio, ma anche una stanchezza psico-fisica non indifferente, data non dal fatto che giocano sempre gli stessi, perchè se escludiamo 2 o 3 o forse 4 sempre presenti, gli altri hanno giocato quasi metà delle partite, il fatto è che con tutti questi infortuni concentrati tutti insieme, si finisce per "spemere" per un periodo sempre gli stessi e poi per un altro periodo sempre un altro gruppo.
LE SCELTE: credo che oggi il giocatore che più si avvicina a Messi (come espressione del calcio moderno "d'autore") è El Shaaravy e che io avrei messo dentro dal primo minuto al posto di Robinho, e Aquilani fin dall'inizio al posto di Seedorf, a parte che per questo e per il prossimo Milan voglio più qualità, il trequartista non può essere interpretato da un giocatore di rottura come Boateng od Emanuelson, si hanno gli inserimenti ma Robben o Snaider oltre agli inserimenti sanno pure servire i compagni.
IL GIOCO: sicuramente il possesso palla lo preferisco alla "verticalizzazione" di molte squadre specialmente italiane, ma deve essere fatto rapidamente così come fa il Barcellona e poi non può essere mirato all'attesa che l'avversario faccia una dormita, deve essere finalizzato a fare la partita, quindi meno individualismi (non solo Ibrahimovic, anche Robinho, Emanuelson, Boateng e qualche altro), più circolazione di palla rapida e la ricerca continua e veloce della profondità con conseguente palla in area per l'ariete.
IN SOSTANZA: occorre una più moderna evoluzione del gioco, andare a caccia di talenti giovani e collaudati ed impostare una preparazione che ci dia meno infortuni e più brillantezza, ora pensiamo al campionato che nel "triplete" e l'unica cosa che ci è rimasto, mentre proviamo a programmare per tornare all'avanguardia in Italia e in Europa.
Nessun commento:
Posta un commento