venerdì 5 giugno 2015

Habemus allenatore.

Mihajlovic ufficiosamente è il nuovo allenatore del Milan, manca solo l'annuncio, dopo l'esonero di Inzaghi, ma tutto oramai è fatto, anche se in realtà era già fatta da qualche mese, quando Sinisa disse che per lui il passato nerazzuro, non costituiva un problema, si è provato a cavalcare l'effetto Ancelotti, si è capito che per motivi diversi non erano percorribili le piste Montella, Sarri e Brocchi e così la scelta è stata confermata.
A questo punto devo dare la mia opinione, partiamo quindi da tre fattori determinanti, uno, non si può pagare un grande tecnico, due, il Milan non "tira" più come una volta e non si possono fare campagne acquisti di rilievo e tutto questo escludeva: Ancelotti, Spalletti, Montella e qualche altro, terzo, in questo Milan e per uscire da questa situazione, Sarri, Donadoni e Brocchi, sono stati considerati "morbidi", serviva un sergente di ferro, tale anche con la società.
I soldi per il mercato alla fine li potrebbe portare Mister Bee, da ieri di nuovo a Milano per chiudere l’affare con Berlusconi entro 48 ore, si sta trattando per arrivare a garanzie di un percorso condiviso, il mercato incombe e bisogna partire subito, la Doyen è già pronta a veicolare i propri giocatori con Berslusconi che però non sembra recedere dal proposito di tenersi la maggioranza. 
Mihajlovic non ha pretese, ha condiviso il progetto dell'Italmilan, del resto il serbo con questi uomini, ci avrebbe portato in europa, però sullo staff qualcosa la pretende, via tutti e gente legata al nuovo tecnico: De Leo e Nenad Sakic, a Milanello ritroverà Gianni Vio, ma spero con tutto il mio cuore, che segua Zenga alla Sampdoria.
Tognaccini tornerà al Milan Lab e sarà quindi Bovenzi il nuovo capo dei preparatori del Milan, da anni nello staff tecnico di Mihajlovic, sarà lui ad occuparsi della preparazione atletica, visto che con lui sono stati pochissimi gli infortuni muscolari subiti dai giocatori a disposizione negli ultimi anni.
Devo essere sincero, su Mihajlovic così come su Jachini, ad inizio stagione ero molto scettico, al contrario dell'allenatore del Palermo, io Sinisa non l'ho seguito nello stesso modo, potrebbe essere maturato pure lui, però se fa giocare il Milan come ho visto giocare la Samp nel derby, con quei ritmi alti e quella determinazione, promosso fin da subito.
In attesa dell’annuncio ufficiale, comunque Mihajlovic è già al lavoro, analizzerà l'organico che dovrà essere sfoltito e potenziato, dubbi importanti su Menez per la sua anarchia tattica, mentre pare abbia dato il via libera per Bertolacci e forse per il rientro di Niang, mentre sull'asse Milan-Genoa, si sta lavorando ad un possibile scambio,  tra Zapata e Kucka, il Grifone non riscatterà Roncaglia e lo vorrebbe sostituire con Zapata, Kucka prenderà il posto di Essien che ha firmato coi greci del Panathinaikos.
Sempre per il centrocampo, Mihajlovic vorrebbe la  conferma di de Jong, mentre al Teramo neo promosso in serie B, piacciono Di Molfetta, Felicioli, Petagna, Comi e Pinato, Berlusconi vorrebbe regalare Ibrahimovic al nuovo tecnico, lo svedese potrebbe essere perfetto per costruire attorno a lui il nuovo Milan, i rapporti tra i due all’Inter erano molto buoni, l’ex attaccante rossonero, non ha mai nascosto la voglia di tornare.
Mihajlovic ha già chiesto Maksimovic, giovane centrale del Torino e il ritorno del centrale brasiliano Rodrigo Ely in prestito all'Avellino, sicuramente chiederà Soriano (circa 15 milioni di euro) e Romagnoli (ma il cartellino della Roma), richiesto anche Kolarov terzino del Manchester City che potrebbe giocare sulla fascia, scambiarsi di ruolo con Antonelli, un altro giovane da cui ripartire è El Shaarawy, con le conferme di Honda e Bonaventura, mentre potrebbero partire Menez e Cerci.
Foto tratte dal web.





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