mercoledì 8 agosto 2018

Il Milan ai milanisti.


Anche in questa nuova situazione c’è tanto di Berlusconi, io resto sempre più convinto che dietro a Li prima e ad Elliott dopo c’è la grande regia di Berlusconi, non che la cosa mi disturbi, specialmente se tutto questo è servito ad uscire dall’anonimato degli ottavi posti senza Europa e da un perenne mercato di fallimentari parametri zero.
Trovo giusto che le squadre vengano affidate a competenti “bandiere” ex della società, non si è mai vecchi quando si lavora con il cuore e l’unico interesse è il bene del club, quindi ben vengano Scaroni, Gandini, Leonardo, Gattuso, Maldini, Cantamessa, ma ora devono tornare anche Filippo Galli e Bianchessi, che tanto bene hanno fatto per il settore giovanile rossonero.
La Juventus è sempre più “fenomenale”, ma l’Inter si sta avvicinando in maniera paurosa, specie se Modric diventerà nerazzurro, un organico davvero eccezionale che dovrebbe essere in grado di dare fastidio alla Juventus, è inutile nasconderlo ma Juventus-Inter sarà il duello per lo scudetto di un campionato di calcio, quello italiano, diventato più affascinante e competitivo, grazie anche a Roma, Milan, Napoli e Lazio.
Ma soffermiamoci un attimo sul Milan che Elliott vuole riportare tra le prime otto d’Europa e per cui sta gettando le basi partendo proprio da una società forte e milanista, senza per nulla togliere meriti al grande lavoro sporco fatto da Mirabelli e Fassone, ora però servono gli ultimi rinforzi, da prendere in questi ultimi giorni di mercato, per iniziare a vincere e per vincere al momento intendo tornare in Champions e fare la due finali delle coppe a cui partecipiamo.
Ad oggi il Milan si è migliorato in ogni reparto, Reina si alternerà con Donnarumma dando sicurezza totale fra i pali (credo che abbiamo un duo di portieri che poche squadre al mondo possono vantare), Strinic ci permetterà di mandare in “pensione” Antonelli e garantire un ricambio adeguato sulle corsia mancina, mentre Halilovic dovrebbe essere la bellissima sorpresa per il grande Milan del futuro.

Con Caldara sicuramente ci saranno delle piccole difficoltà iniziali, ma poi non ci farà rimpiangere nessuno e Higuain è l’uomo in più, è quello che con i suoi 20 gol a stagione deve riportarci a ridosso della coppia Juve-Inter, sono andati già via Gomez e Kalinic che con Montolivo e Antonelli non facevano più parte del progetto e ora dovranno lasciare Milanello anche uno tra Bacca e Andrè Silva, se non entrambi.
Il primo non vuole restare e non farebbe mai la terza scelta in attacco, il secondo sarebbe un vero peccato avere speso 38 milioni per fargli fare la riserva a Cutrone, a centrocampo si dovrà trovare una sistemazione a Mauri e Montolivo (al limite la rescissione) e poi a Locatelli, che con l’arrivo della mezzala (Bakayoko dal Chelsea) e la conferma di Bertolacci nel ruolo di vice Biglia, è costretto a trovare fortuna altrove.
Infine l’esterno, con Bakayoko che può giocare al posto di Kessie ma anche insieme al posto di Bonaventura, il classe 1994, molto fisico, con grande prestanza atletica e che ha anche i piedi buoni, ha caratteristiche diverse da Bonaventura e con Kessie formerebbero così una grande diga a centrocampo, permettendo a Gattuso di dirottare Giacomo sull’esterno, dove il Milan sta provando a prendere Martial, classe “95” del Manchester United.
Se dovesse saltare Bakayoko come rinforzo a metà campo, c'è già un piano B che è rappresentato da Baselli del Torino, piano B eventualmente anche per l'esterno offensivo, si tratterebbe di Castillejo classe “95” del Villarreal

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