Questi sono alcuni giornalisti e
opinionisti, persone che godono delle disgrazie degli altri al punto tale, da
negare fortemente la realtà e gridare menzogne, alzando sempre più il tono
della voce per imporre le loro false verità, persone per niente obiettive e che
mentono sapendo di mentire, ma che hanno un solo scopo nella vita: diffamare il
Milan ovunque e comunque.
Ho visto e sentito di appuntamenti con
Guardiola, di contratti già firmati, di scudetti già vinti da squadre che non
hanno ancora fatto mercato, e chiaramente di un Milan allo sbando, inetto e
senza dignità, di una prossima vendita tra 2019 e il 2020, dell’acquisto di
calciatori sconosciuti (sono stati tali prima anche tanti campioni) e di pressapochisti,
perché rinunciare a fare le coppe è da peggiori società dilettantistiche.
Meno male che in Italia c’è gente seria e
preparata, che già quasi un mese fa spiegava e consigliava la volontaria
esclusione del Milan dalle coppe, come un atto di saggezza e il Milan che non è
così stupido come lo vogliono dipingere, ha ascoltato i consigli del Dottor Bellinazzo,
autorevole giornalista de Il Sole 24 Ore e si sta prendendo l'esclusione
dall'Europa League quest’anno, per avere un po' di tempo in più per il pareggio
di bilancio ed evitare di restare fuori dalle coppe la prossima stagione, che
potrebbe essere e noi ce lo auguriamo, quella della Champions.
Anche il Direttore Xavier Jacobelli, che
non è un urlatore seriale di schifezze anti Milan per partito preso, ha ritenuto
l'eventuale esclusione del Milan dall'Europa League previo accordo con la UEFA,
una scelta saggia e che è anche per merito di Boban, giudicato da molti uno che
non capisce di calcio e che al Milan non si sa a cosa possa servire, che ha
intessuto rapporti importanti con la Uefa, come se in una società di calcio ci
sia bisogno solo di chi compra e vende.
La situazione dopo tanti mesi, pare che sia
arrivata al punto, il Milan è pronto ad accettare l’esclusione dalla prossima Europa
League, in cambio di un allungamento del periodo per risanare il debito (fatto
da Li e Berlusconi), ad oggi fissato al termine della stagione 2020-21, è vero
che non è bella figura per una squadra come il Milan, rinunciare a fare le
coppe, ma voglio ricordare a tutti, che questa gente è qui per provare ad
evitare la cancellazione del Milan, a mio avviso cosa ancora più brutta e non
per colpa di Elliott.
Comunque va detto che il Milan non
rinuncerebbe, di sua spontanea volontà alla partecipazione all’Europa League,
ma accetterebbe senza “ricorsi” in un accordo di dilazione del debito, di
essere escluso in maniera di spurgare due trienni, per poter ripartire da un
percorso ben preciso e non per vendere la società a Natale, il percorso del
Fair Play attraverso controlli cadenzati, che Elliott ha indicato e che Gazidis
sta provando a realizzare, per necessità, ma solo per necessità,
si prenderanno giocatori giovani e a basso costo, con la speranza che ci vada
bene.
Non è vergogna cadere in disgrazia e poi fin
qui il Milan non ha rubato niente a nessuno, anche quando si fosse qualificato
in Europa League al posto di un’altra, Gattuso ha subito riparato al torto
facendoci uscire subito, ora il Milan vuole pagare le colpe degli altri,
chiudere ogni pendenza per le violazioni del fair play finanziario delle ultime
quattro stagioni e ottiene in cambio un anno in più per raggiungere
l’equilibrio di bilancio.
Chi tardi paga, non è un cattivo pagatore,
la linea guida per altro è contenuta anche nei regolamenti Uefa, per cui Elliott
non può essere responsabile di quanto accaduto prima del suo arrivo, d’altra
parte, l’Uefa non poteva far finta di nulla e non constatare che nell’ultimo
triennio di gestione Galliani-Berlusconi e anche nell’anno
“cinese” la società Milan aveva palesemente violato le regole per cui
le spese possono salire con la crescita dei ricavi e il risultato deve essere
in equilibrio sostanziale (non oltre i 30 milioni di rosso nel triennio).
I vantaggi di questa soluzione sono
evidenti, quindi è un Milan saggio e non sprovveduto, perché l’accordo prevede
che il Milan ritiri il suo ricorso al TAS e in cambio ottiene dall’Uefa di
avere un anno in più di tempo per arrivare al pareggio di bilancio e quindi può
avere una maggiore elasticità di spesa, specialmente in questo calciomercato,
con il ritorno in Uefa torneranno i paletti del FPF, con la speranza di tornare
in Champions e poi con lo stadio nuovo, dovrebbe rimettersi tutto a suo posto,
con un ringraziamento particolare ai “gufi”.
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