venerdì 30 ottobre 2020

Ricatto Raiola.

Dopo l’uscita di Boban, al Milan mancava una figura di carisma da utilizzare nella comunicazione e nella rappresentanza istituzionale, la scelta di promuovere Baresi alla carica di vice-presidente onorario, è una decisione giusta, perché con Maldini e Dida rafforza il senso di appartenenza, speriamo che in seguito ci possano essere altri inserimenti di milanisti.

Come vi dicevo Raiola non ha perso tempo ad approfittare della prestazione a dir poco opaca di Tatarusanu, per fare emergere la questione portieri, dove due su tre sono suoi assistiti, Tatarusanu acquistato come vice non ha convinto e ha lasciato grandi dubbi sulla sua posizione, tanto che se avesse fatto male anche in Europa League, ci sarebbe stata la promozione automatica di Antonio Donnarumma, per cercare una soluzione tecnica e allo stesso tempo per arrivare all'accordo di rinnovo di Gigio con Raiola.

Ma la questione è ancora una volta legata a doppio filo, il rinnovo non può essere solo per Gigio, chi vuole Gigio deve rinnovare tutto il pacchetto e dato per scontato che Ibra rinnoverà per un altro anno alle stesse cifre (se il Milan accontenterà Raiola con gli altri suoi assistiti), bisogna trovare l’accordo per il rinnovo dei due fratelli (ora che Antonio è in una situazione “privilegiata”), ma visto che ci siamo anche il prolungamento di Romagnoli.

Sapevo che Raiola avrebbe approfittato della situazione, se no Antonio avrebbe fatto la fine di Bonaventura, ma lasciamo queste beghe a Maldini e ad Elliott e parliamo di questo nuovo Milan europeo, che ha spazzato via lo Sparta come se nulla fosse, confermando la bontà e la crescita dei giovani campioncini rossoneri, siamo orgogliosamente in testa alla classifica anche nel girone di Europa League, con una buonissima prestazione da parte di tutti, una squadra che ora segna di più e vince lo stesso anche senza Zlatan.

El bagaj” rossoneri hanno imparato e crescono a vista d’occhio, il Milan al momento sta giocando pure un buon calcio e chiunque giuochi, giuoca bene, la striscia di imbattibilità (arrivata a 23 gare) è fatta per essere interrotta, prima o poi sarà spezzata e non conoscendone gli effetti e la reazione della squadra più giovane d’Europa, non credo che sia tempo di sbilanciarsi, il Milan è una squadra forte, determinata, convinta e in crescita, ma dove saremo a maggio e se arriveremo fino in fondo è difficile da dire, posso dire che finalmente quest’anno ci divertiamo. 

Di sicuro è stato fatto un grandissimo passo in avanti, siamo usciti dai continui anni zero, forse abbiamo fatto un salto di 3 anni, recuperando il tempo perduto, cominciamo ad avere la gente giusta al posto giusto e un Maldini che ha potere, credibilità e l’autorevolezza giusta per trattare con tutti, cito una frase: “un grande giocatore non può essere un grande dirigente”, dite voi da quale pulpito veniva, so che si stanno preparando grandi novità per gennaio in  tutti i settori e al cosa mi fa pensare ad un futuro può roseo di quello degli ultimi anni.

In due cose però bisogna assolutamente migliorare, i gol presi dalla bandierina (credo che sia meglio passare alla marcatura a uomo) e i calci di rigore, capisco che Zlatan vuole sempre segnare, vincere la classifica marcatori in campionato e nelle coppe, ma Ibrahimovic ha già sbagliato tre rigori (Cagliari, Inter e Sparta Praga) sui cinque calciati, nei 5 campionati europei più importanti in questa stagione, è il giocatore con più errori dal dischetto, anche qui sarebbe il caso di sovvertire le gerarchie e promuovere Kessie a primo rigorista.

Nonostante i 5 cambi rispetto alla Roma e comunque con un avversario per niente irresistibile, il Milan ha controllato la partita senza molte difficoltà, anche nel secondo tempo, senza Ibrahimovic e dopo il rigore del 2 a 0 sbagliato, il Milan ha giocato in scioltezza e non ha subito nessun tiro nello specchio della porta (con Tatarusanu che è stato spettatore non pagante), in una partita dove il portiere rumeno non ha dovuto fare praticamente nulla, molte le buone notizie e una in particolare, la staffetta tra Ibra e Leao, che a quanto pare era già stata preannunciata.

Le molte buone notizie arrivano dai ragazzi del “99”, che adesso nel Milan sono tanti e si ripetono costantemente, Leao entra al posto di Ibra rendendosi più volte pericoloso, se non è lui a fare l’assist, allora segna, Diaz ha segnato ancora ed è già a quota 3 reti in stagione, quando può puntare l’uomo e ha lo spazio per saltare l’avversario, regala sempre delle perle, buonissimo l'esordio di Dalot come vice Hernandez, si comporta bene in fase difensiva, fornisce a Leao uno splendido assist e poi finalizza in gol, un lancio millimetrico di 40 metri di Bennacer.

Bennacer è per distacco il migliore in campo (meno male che non dovevamo comprare giocatori retrocessi in B), guida Tonali nell’inserimento in squadra e la manovra rossonera, è lui ha pennellare il pallone del rigore su Ibrahimovic ed è sempre lui a mettere due palloni illuminanti per Dalot, nel primo il portoghese lo tramuta in assist per il gol di Leao e nel secondo per il 3 a 0 finale a firma Dalot.

Non è mai stato un mistero che il Milan di Elliott puntasse sui giovani, con Maldini e Massara il progetto è più chiaro, portare avanti i ragazzi talentuosi già pronti, sotto la guida di esperti compagni di reparto, quindi tutto quello che accade adesso non è frutto del caso, dispiace che due dei tre giocatori nati nel 1999 e andati a segno contro lo Sparta: Brahim Diaz e Diogo Dalot, non sono ancora nostri, dato che oltre ai gol hanno offerto anche delle belle prestazioni, a testimonianza della crescita costante del gruppo, in crescita anche Tonali, che ha finalmente disputato tutti i 90 minuti.

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