La sofferenza dello spareggio con il Rio Ave, non sarà dimenticata tanto in fretta, neanche la vittoria con lo Spezia, o il primo posto in classifica a punteggio pieno e con zero gol subiti, nemmeno un girone equilibrato di Europa League, con Celtic, Sparta Praga e Lille, ma neanche il particolare della linea verde rossonera, che è la prima squadra a schierare sette giocatori titolari, nati dal primo gennaio 1999 in una partita nei top-5 campionati europei.
Certo il Milan 3 a 0 allo Spezia, ottenendo la terza vittoria consecutiva nelle prime tre giornate di campionato, hanno tolto un po' di ansia, il primo tempo è stato come in tutte le altre partite senza Ibra, neanche questo è stato un grande primo tempo, sicuramente in controllo, ma senza avere la forza di imporsi ad un avversario; generoso, organizzato, ma di evidente livello tecnico inferiore, nella ripresa l’ingresso in campo di Calhanoglu ha cambiato le cose e si è visto in campo un altro Milan.
Calhanoglu ha cambiato
la partita e Leao, che fino a quel momento non aveva giustificato la sua
presenza in campo l’ha chiusa, poi Kessie e Bennacer hanno fatto il resto, le risorse ottenute dalla vendita di
Paquetà, non sono servite per fare mercato e neanche il tesoretto del passaggio
ai gironi, è servito per completare la campagna acquisti, per poter disporre di
un altro centrale (positivo anche Gabbia) nella lotta al quarto posto.
Trattative troppo difficili, che man mano diventavano impossibili, il Milan ha provato a
spendere quello che poteva spendere (non dimentichiamo che c’è un bilancio in
rosso e da sanare), ma sinceramente esporsi per fare un acquisto folle, avrebbe
compresso la bontà del mercato, alla fine manca qualcosa? vuol dire che lo
faremo a gennaio, sempre se abbasseranno le pretese.
Il rosso da 195 milioni, ha chiaramente condizionato
il mercato e rischia di condizionare anche i rinnovi di contratto, il Milan deve fare i conti con un passivo di bilancio aggravato dalla
pandemia, un’emergenza sanitaria che ha privato tutte le società dei mancati
ricavi per la chiusura degli stadi e la riduzione delle attività commerciali,
compreso Museo, Store, Casa Milan ecc.; la politica di razionalizzazione dei
costi (riduzione del monte ingaggi dei giocatori e del management), non sta ottenendo
risultati pratici.
Quindi ecco spiegato gli investimenti su giocatori giovani e con
ingaggi contenuti, giocatori in prestito, quasi la stessa politica anche dopo
avere abbandonato la “rivoluzione” Ragnich, adesso bisogna capire come possono
essere gestiti i rinnovi onerosi di Donnarumma e Calhanoglu, senza dimenticare
Romagnoli, Elliott anche se a piccole dosi, non ha mai smesso di finanziare il Milan
e come per Ibrahimovic è disposto a fare un sacrificio economico per l’ingaggio
di Gigio, che già parte da una base di 6 milioni netti a stagione.
Trattare con Raiola non sarà facile e lo abbiamo visto con Zlatan, tutti noi e Gazidis, confidiamo nella volontà di Gigio di restare e su Maldini, che al contrario di quanto asserivano i nostri detrattori, sta svolgendo bene il suo ruolo con giocatori e procuratori, parliamo di Raiola, ma anche l’agente di Calhanoglu non scherza, con la richiesta di rinnovare a 5 milioni netti, che sarebbero il doppio di quanto guadagna adesso, altro che monte ingaggi sui 2 e mezzo/ 3, servirà una capacità manageriale che spero Maldini abbia e si trovi per entrambi un punto d’incontro.
Sapevo che l’apertura della maglia operata con Ibrahimovic,
avrebbe portato ad una reazione a catena, purtroppo finiamo sempre per sbattere
la faccia su Raiola, un altro procuratore non avrebbe preteso 7 milioni per Ibra
e gli altri rinnovi sarebbero stati più semplici, ma no perché i giocatori in
questione non li valgano, ma perché il Milan oltre a una certa soglia non può andare,
non si tratta di essere spilorci, o questa politica dei giovani con un tetto
d’ingaggio sui 2-3 milioni, oppure prima o poi dovremo spazzare via 120 anni di
storia gloriosa, portando i libri contabili in tribunale.
Tutto sommato è stato un buon mercato, in
questa sessione è stato ceduto pure Laxalt, in prestito
secco al Celtic e sarà pure nostro avversario in coppa, dispiace per Caldara
(grande rimpianto), il giocatore è in prestito con diritto di riscatto
all'Atalanta fino al 30 giugno 2021 e dovrà stare nuovamente fermo per
infortunio, con tempi di recupero che si aggirano sui 3 mesi.
Il Milan comunque sia,
ha il dovere di raggiungere il quarto posto, senza trascurare la coppa Italia e
dell’Europa League, fino alle ultime ore di
mercato ha provato ad acquistare un difensore centrale, ma non ci sono state
opportunità da cogliere a prezzi congrui, si sono aspettare le ultime ore di
mercato sperando che i prezzi calassero, invece le altre squadre hanno capito
la necessità del Milan e hanno addirittura alzato i prezzi, come le richieste
eccessive della Fiorentina per Milenkovic.
Negli altri casi non era opportuno
strapagare calciatori che non avrebbero alzato il livello della difesa, a
gennaio si potrebbe provare ad investire il tesoretto ancora su Milenkovic, il DS
della Fiorentina sembra abbia detto, che se il giocatore non rinnova sarà messo
sul mercato, credo che il Milan seguirà con attenzione questa pista, che
garantirebbe un aumento del livello tecnico della squadra e della difesa.
Ma il Milan tornerà alla carica anche su
Kabak, l’affare non è andato in porto per pochi milioni, il giocatore piace
tanto ad Elliott e all’area tecnica rossonera, lo Schalke è in crisi tecnica e
finanziaria, quindi potrebbe essere costretto ad accettare l’offerta del Milan
(la guerra tra poveri), certo, la volontà di Kabak potrebbe essere
determinante, specialmente se in squadra ci sarà ancora Calhanoglu, difficilmente
invece penso che il Milan tornerà su Simakan.
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