lunedì 22 agosto 2022

Non è il caso di drammatizzare, ma…

 

Siamo all’inizio della stagione e un pareggio a Bergamo può essere messo in conto, del resto mi aspettato un’Atalanta alla fine del suo ciclo e invece, pur non essendo quella degli anni migliori è una signora Atalanta e quindi, sotto questo aspetto non è un risultato da buttare via, certo, spero che a Bergamo non siano tante le squadre che possano andare a vincere, penso che non sarà facile per nessuno.

Quindi sotto l’aspetto del risultato, non parlerei di mezzo passo falso, l’Atalanta se pur ridimensionata, è sempre un avversario difficile, perché non attacca più in maniera deliberata come faceva prima, ma ora ti aspetta un po’ di più e poi: Musso, Toloi, Demiral, Djimsiti, Scalvini, De Roon, Koopmeiners, Maehle, Malinovskyi, Ederson, Zapata, Hateboer, Boga, Pasalic, Muriel e potrei continuare, hanno qualità.

Caso mai quale è il problema o i problemi, nascosti dalla vittoria con l’Udinese, uno: che ai rossoneri serve un centrocampista alla Kessie, ma che giochi insieme a Tonali e Bennacer (quest’ultimo è stato il migliore in campo), due: che la qualità di De Ketelaere e Adli, non può stare in panchina e terzo, ma qui coinvolge tutta una serie di considerazioni, bisogna sgombrare l’orizzonte da ogni tipo di equivoco (rinnovo Leao; 4-2-3-1 e troppo tardi i cambi dopo 1 ora) e non sono solo questi 3.

Il primo: se abbiamo preso 3 gol in due partite, non è colpa del quintetto difensivo: Maignan, Calabria, Kalulu, Tomori, Hernandez e nemmeno della coppia Tonali-Bennacer, abbiamo preso 3 gol in 2 partite, perché al Milan manca la forza d’urto di Kessie, cos’è non si gioca più? No! Si cambia modulo e giocatori, i 2 gol presi in 11 partite nel finale di campionato, sono frutto della rinuncia al ruolo di sotto punta, di un centrocampo a tre con vertice avanzato (Tonali) e con Kessie a schermare la difesa, questo schermo oggi manca.

Senza Kessie e/o senza Sanchez, il centrocampo a 2 non ha più senso di esistere, era una cosa che si sapeva dal giorno dopo la vittoria del campionato, perché insistere ancora con questo 4-2-3-1? Forse perché gli manca un terzo centrocampista di qualità? No! Possiamo tenere basso Tonali che è il suo ruolo e mettere dentro Pobega come vertice alto, alla Tonali nelle ultime partite della scorsa stagione, ha forza fisica, corsa e “inserimento” in area, guardate quanti gol ha fatto con Spezia e Torino.

Secondo: tutti abbiamo visto quelle partite amichevoli, che arrivato a un certo punto scatta la girandola dei cambi e diciamo sempre che la partita è finita in quel momento, perché a quel punto si perde la sostanza della squadra e diventa una passerella, quindi non si può fare entrare De Kateleare quando non c’è più partita, perché 8 minuti dopo in campo c’erano 4 giocatori diversi dall’undici iniziale.

Sorvolo sul fatto che, i 4 quattro là davanti avevano fatto bene contro l’Udinese e andavano confermati, ma anche Adli aveva fatto bene nel precampionato, adesso dovremmo fargli fare la panchina (neanche 1 minuto in due partite) a vita, solo perché non possiamo ritornare indietro prima del tempo Diaz o per continuare a fare un 4-2-3-1, senza i giocatori adatti? capisco che sono nuovi e che si devono inserire in un sistema di gioco collaudato da anni, ma Diaz che non è nuovo, si è mai inserito? E poi, Adli e Pobega in precampionato, non hanno dimostrato di essersi inseriti magistralmente?

Quando ci sono difficoltà, è giusto analizzarle tutto con lucidità e qui passo al terzo punto, sotto di un gol a Bergamo a fine primo tempo, così come i due gol incassati stranamente contro l’Udinese, il continuo richiamare Leao alla copertura, la contemporanea inconsistenza di Diaz e Messias, dovevano essere di stimolo per Pioli a cambiare l’assetto della squadra, fin dal ritorno in campo dopo l’intervallo.

Rebic poteva passare a desta al posto di Messias, De Kateleare al posto di Diaz e Giroud al suo posto, perché visto che sei sotto, devi aspettare un’ora per fare una sostituzione? dopo un quarto d’ora poteva mettere dentro Adli al posto di un indolente Leao, con Adli a dirige e Charles a creare sulla fascia sinistra, poi a un quarto d’ora dalla fine mettevi Saelemaekers e Florenzi, per mettere cross in area per Giroud e De Kateleare, ma un quarto d’ora di cross e non gli ultimi 6 minuti.

Terzo: è vero che oramai Leao è diventato un calciatore da cui il Milan non può prescindere, ma è pure vero che se deve essere quello visto a Bergamo, meglio prendere i soldi che ci danno, passiamo al primo equivoco: Leao, o rinnova o si vende, escluso Donnarumma, l’anno del rinnovo e sotto tono per tutti, il Milan deve dipendere da Leao, un po’ come tutte le altre squadre sono dipendenti dai loro campioni, ma i campioni sono sempre accesi, non si accendono una volta ogni tanto, perché, o non sono campioni oppure non sono imprescindibili.

Leao quando si accende fa la differenza, ma il Milan non può provare a vincere lo scudetto, provare a passare i gironi, con un Leao che come Kessie lo scorso, magari non si accende mai, perché in partite come quella di Bergamo, dove l’avversario è di livello, ne risente tutta la squadra e il campionato, quindi spazziamo via il primo equivoco, se Leao  non è in giornata, non aspettiamolo 100 minuti per vedere se si accenda, non dipendiamo solo dal singolo come fa la Juventus, continuiamo a puntare sul collettivo e questo significa, tornare a fargli fare panchina come tutti (collettivo-turnover) e cambiare modulo a secondo dei giocatori che vengono utilizzati di volta in volta, finiamola con il fatto che si deve giocare con il 4-2-3-1 e tutti si devono adattare.

I cambi si fanno quando servono e se servono dopo 10 minuti si fanno, dopo un’ora di partita, diventa difficile trovare il tempo per cambiare la squadra e poi trovare i gol necessari per la rimonta, negli ultimi 20 minuti, tutte la squadre tirano i remi in barca e si accontentano del risultato, fanno i cambi conservativi, perdono tempo e spezzettano il ritmo, degli ultimi 20 minuti se ne giocano 7 o 8, a che serve la sostituzione (sotto di 1 a 0) a mezz’ora o peggio ancora alcune volte a 10 minuti dalla fine.

Di questa avremo ancora modo di parlarne, ma ora devo andare a scrivere qualcosa del Palermo.

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