mercoledì 23 marzo 2016

E' un Milan mediocre.

Il Milan ha deluso ancora una volta, mancano otto giornate alla fine del terzo anno, che se non è proprio fallimentare ci va molto vicino, il Milan ha perso slancio, smalto e lucidità, quelle poche cose che lo avevano "alimentato" nella corsa al terzo posto, il sesto posto pare sia l'unico posto che gli compete, grazie anche a chi sta dietro che riesce a fare anche peggio. 
I rossoneri avrebbero avuto l’opportunità, di accorciare sul quarto e quinto posto, dopo i pareggi di Inter e Fiorentina, invece non sono andati oltre l’1 a 1, è un campionato ormai destinato a chiudersi con un piazzamento mediocre, che gli consentirebbe solo di rientrare in Europa, senza mai riuscire a fare il salto di qualità. 
Contro la Lazio, la squadra ha commesso i soliti errori ed ha avuto le solite difficoltà, i due pali colpiti o i due eventuali rigori negati, non possono costituire un alibi per una prestazione tutt'altro che soddisfacente e che ha riportato i fischi a San Siro, in uno stadio desolato e mezzo vuoto.
Sicuramente il sesto posto fotografa il valore effettivo del Milan e nessuno contesta la posizione per carità, penso che si può essere sesti in classifica, giocando a calcio però, come fa il Sassuolo, invece il Milan non riesce ad avere la meglio, neanche nel finale con l'espulsione di Lulic, tanto che nessuno se ne accorge, anzi, sono stati i giocatori della Lazio a rendersi pericolosi.

E' un Milan mediocre che non sa più vincere e che delude, meglio provare a blindare almeno il sesto posto, preziosissimo in chiave europea, anche se non è l'europa che volevamo e a cui siamo abituati ed è un 'europa che non salva Mihajlovic, anche se i rossoneri non sono da champions.
E' chiaro che a questo punto tiene banco ancora di più la panchina di Mihajlovic, olandesi o no, giocatori da Milan o no, il gioco dei rossoneri non piace a nessuno, questo sarà la discriminante affinchè Berlusconi a fine stagione, si affiderà ad un altro tecnico che potrebbe essere Di Francesco.
Di contro tutte le stilettate del presidente e il disagio che il tecnico ha vissuto in questa stagione, ha fatto decidere Mihajlovic, di lasciare a fine anno nonostante un altro anno di contratto, destinazione più Lazio che Torino.
Mancano quindi oramai otto partite e una finale di coppa italia per finire la stagione e poi sarà ancora mezza rivoluzione, perchè fin qui si è sempre "sistemato il mondo con una ginocchiata", niente cambi radicali, nessun progetto preciso, solo convenienze e simpatie, tutto dettato dalla mancanza della più piccola liquidità, che non giustifica però il susseguirsi di fallimenti.
Via Mihajlovic quindi che non piace, via anche molti giocatori, sia che arrivino offerte o no, ma ci sarà anche da mettere mani all'assetto societario e specialmente all’ingresso di nuovi soci e di conseguenza di nuovi, freschi e cospicui capitali, sarà un’altra estate molto movimentata, che dovrà girare però attorno ad un progetto credibile e di media-rapida attuazione.
A maggio in casa Milan potrebbe e dovrebbe arrivare finalmente e nuovamente un direttore sportivo, che affiancherà in questa estate movimentata Galliani, il nome nuovo e l'unico al momento è quello di Sabatini, ma non servirà solamente mettere a libro paga l'ex D.S. di Roma e Palermo per risolvere i problemi, servirà concordare un programma, mettergli a disposizione un ragguardevole capitale da investire e condividerne le scelte.
Foto tratte dal web.

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