mercoledì 2 marzo 2016

Una finale lunga 13 anni.

Sono passati 13 anni dall'ultima finale di Coppa Italia disputata dal Milan, quest'anno a Roma ha la possibilità dopo cinque anni di alzare un trofeo, l'ultimo è stata la Supercoppa italiana nel 2011 a Pechino contro l'Inter.
Milan in finale con la possibilità di conquistare la coppa e di conseguenza un posto in Europa League, cosa che ad inizio stagione era solo una speranza, certo le piccole di A, B e lega pro gli hanno fatto il lavoro sporco, eliminando tutte le contendenti più accreditate, spianando la strada verso la finale.
Vincere ed entrare nella storia, vale per i giocatori (alcuni non hanno vinto mai nulla) e vale per Mihajlovic, un ex interista che al primo anno al Milan, partendo dalla ricostruzione vince una coppa, sarebbe una gran bella soddisfazione, anche se lo è già per tutti giocare dopo 13 anni questa finale.
in attesa di disputare quanto prima, una finale di Champions.
Ricordo i tempi di Rocco, al primo anno dopo il ritorno dal Torino (1966/67), vinse la coppa Italia e l'anno successivo (67/68) il nono scudetto e la prima coppa delle coppe, quello successivo (68/69) la seconda coppa dei campioni (entrambe vinte con Rocco) e poi la coppa intercontinentale nel 69/70, auguro a Mihajlovic e al Milan, di ripetere le gesta del "Paron", anche se i tempi sono diversi e forse ci vorrà più tempo, sicuramente altri giocatori e un'altra programmazione.
Una gran bella Alessandria, che a San Siro ha fatto la sua bella figura, giocando a viso aperto e a testa alta, tignosa e sgusciante come il trio di attaccanti, che nei primi minuti hanno messo in difficoltà la retroguardia rossonera, sfiorando per due volte il vantaggio, salvo a cedere nella seconda parte del primo tempo, sotto i colpi impietosi di Menez e Romagnoli.
Marras con la sua mobilità, ha messo in difficoltà ripetutamente, Antonelli e Romagnoli, Fischnaller è stato il più pericoloso ed ha sfiorato la rete in un paio di occasioni, mettendo a dura prova il ritrovato Zapata e la sua velocità e in fine Jocolano che si è molto sacrificato, dando corpo ad entrambe le fasi.
Per il Milan iniziare a ricostruire attraverso le vittorie è fondamentale, il Milan che torna a giocare una finale, è il giusto punto da cui ricominciare, questa finale rappresenta un grosso passo in avanti, sulla strada della ricostruzione.
Intanto con il 5 a 0 sull'Alessandria, il Milan ha trovato la sesta vittoria consecutiva in Coppa Italia e i numeri non mentono, l'ultima volta che il Milan ha vinto sei gare di fila in questa competizione in una edizione singola, risale alla stagione 1966/67, l'anno in cui vinse la sua prima coppa italia, che poi diede il via ai grandi trionfi di Rocco.
Ma mettiamo fine ai festeggiamenti e ricordiamoci che c’è ancora da sognare il terzo posto, mancano undici partite alla fine e ci sono 6 punti di distacco da recuperare, siccome sognare non costa nulla, sarebbe da sciocchi non provarci, al momento gli obiettivi che si potevano perseguire ad inizio anno, sono tutti ancora raggiungibili. 
Mihajlovic si sta giocando il terzo posto e la Coppa Italia, ma principalmente la conferma per la prossima stagione, la eventuale vittoria della Coppa Italia poi, permetterebbe al Milan di ritornare in Europa, visto che chi vince la Tim Cup si qualifica direttamente in Europa League.
Il Milan ora deve riportare l’attenzione sul campionato, le prossime due trasferte contro Sassuolo e Chievo saranno difficili e importanti, per recuperare punti alle concorrenti, per l'agognato terzo posto con Roma nel destino, che potrebbe concretizzarsi il 15 maggio contro i giallorossi. 
Poi solo 6 giorni dopo, il 21 maggio a Roma la finale di Coppa Italia, c'è ancora tempo per una settimana di maggio, che potrebbe riportarci grandi o darci la più grande delusione degli ultimi anni, intanto godiamoci la classifica a confronto con la scorsa stagione, saldo positivo per Roma (+ 3); Napoli (+12), Inter (+11), Fiorentina (+8) e Milan (+12). 
Foto tratte dal web.

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