La maledizione Sassuolo a Reggio Emilia, colpisce ancora inesorabilmente il Milan, la sfida da tre anni si gioca nel girone di ritorno, quando il Milan sembra in ripresa e invece gli uomini di Di Francesco mettono a nudo tutte le lacune tecniche e gestionali dei rossoneri, sancendo di fatto la fine del rapporto con il tecnico di turno.
Due anni fa il 4 a 3 costò immediatamente la panchina ad Allegri, che fu esonerato e gli subentrò Seedorf, il 3 a 2 dello scorso anno decretò di fatto il licenziamento di Inzaghi a fine stagione, il 2 a 0 di quest'anno, segna l'addio ai sogni Champions, la mancata riconferma di Mihajlovic, possibilmente se non a favore di Donadoni, magari proprio a favore di Di Francesco e forse l'addio anche all' Europa League.
Il Milan gioca per i primi dieci minuti, in maniera eccezionale, con un approccio alla gara di alto livello, procurandosi tante occasioni e diversi tiri in porta, un dominio territoriale imponente, fosse andato in gol, magari staremmo parlando di altro, poi la partita si è equilibrata e la rete di Duncan a metà del primo tempo, ha segnato la fine del "nuovo" Milan.
Da lì in poi i rossoneri sono stati incapaci di reagire e di riequilibrare la partita, ad eccezione di cinque minuti immediatamente dopo l'ingresso di Menez nel secondo tempo, non è riuscito più a giocare almeno alla pari con il Sassuolo, neanche quando i neroverdi sono rimasti in 10, anzi, sono stati loro a mantenere il pallino del gioco sino alla fine.
Una battuta d'arresto se vogliamo prevedibile, il Milan non è il Napoli e nè tanto meno la Juventus, aveva già infilato nove risultati utili consecutivi e prima o poi doveva succedere, solo che una sconfitta avrebbe vanificato tutto il lavoro come è stato e cancellato definitivamente ogni speranza di rincorsa al terzo posto.
A dieci giornate dalla fine e a -9 dalla Roma, il Milan chiude qua il discorso Champions, troppi i punti persi nel girone d'andata, bisognava cominciare prima, senza dimenticare la differenza abissale che c'è con questa Roma, che non è ancora detto non lotti per lo scudetto, in questo campionato il Milan può solo provare ad agganciare un posto in europa, difendendolo dall'Inter davanti 4 punti e dal Sassuolo dietro a tre lunghezze e con gli scontri diretti a favore degli emiliani.
La sconfitta è tutta merito del valore del Sassuolo, ripeto se avesse sbloccato la partita nei minuti iniziali, forse non avrebbe perso, però si è visto un Milan legato troppo alle assenze, in pratica i rossoneri sono in undici contati, quando manca qualcuno si vede, se poi mancano tutti insieme, Abate, Montolivo e Niang, il sottilissimo equilibrio tattico faticosamente trovato, va a farsi benedire.
Montolivo e Niang pur non essendo dei fuori classe, garantiscono l' equilibrio in mezzo al campo, risultando giocatori fondamentali per il 4-4-2, rincorrono l'avversario, difendono e si propongono per i compagni, che hanno sempre qualcuno vicino a cui affidare la palla, per uscire dalla difficoltà e se per Montolivo è una questione di giorni, per Niang il problema è più grande, perchè oggi al Milan non c'è una punta in condizione.
Adriano fermo ai box, Balotelli e Menez lontanissimi e forse non lo saranno mai, dal mettersi al servizio della squadra, forse adesso è il caso di tornare al 4-3-3, con Bonaventura, Bacca e Honda in prima linea, Kucka, Montolivo e Bertolacci a centrocampo e ripartire per il Sinisa quater e forse ultimo in tutti i sensi.
Il Milan ha interrotto il suo processo di crescita o ha solamente fatto un passo falso ? tornerà almeno il Milan visto fino a ieri o ha invertito la tendenza, tornando indietro alle vecchie prestazioni ? sono tornati i limiti tecnici e caratteriali e la mancanza di personalità ?
Nel secondo tempo il Milan non ha praticamente mai tirato in porta, neanche quando si è ritrovato in superiorità numerica, un Sassuolo scatenato che lo ha dominato anche in inferiorità, sfruttando l'occasione di vincere lo scontro diretto, che lo ha portato a soli tre punti dai rossoneri, insidiando pericolosamente al diavolo, l' ambizioso traguardo dell' Europa League.
Il Milan torna alla sconfitta esattamente due mesi dopo, l'ultima è stata il 6 gennaio contro il Bologna, ora bisogna ripartire ancora, se non da zero quasi, perchè bisognerà ricostruire anche il morale, visto che l'obiettivo è sfumato e speriamo che la squadra tutto ad un tratto non si sia smarrita e possano affiorare di nuovo le ansie e le paure del girone d'andata, perchè quello che fa preoccupare maggiormente, sono le prestazioni individuali, tornate in maniera preoccupante indietro di un girone.
Foto tratte dal web
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